Anch’io ti ricorderò
La pace nasce solo combattendo le ingiustizie: non vi può essere pace nelle coscienze sulla sofferenza di altri.
Francesco 12/4/2009 - 13:31
Di corsa
[2009]
Album: Onda libera
Onda libera - Libera terra - Valzer chiuso in soffitta - Il Naufragio del Lusitalia - Figli del vento - Il mulino e il tuo giardino - Di corsa - Prigioniero di chi ? - C'è tanto ancora - Libera mente - La ballata della dama bianca - L'uomo nell'alto castello
Protagonista di questa canzone cantata a due voci da Dudu e Betty con la partecipazione di Emad Shuman dei Kabìla è un ragazzo palestinese che scappa dalla guerra, dalle vendette incrociate, dall'odio, dalle bombe israeliane e dai proclami degli imam, per conquistare una vera libertà che sia tutta sua, senza più condizionamenti, per non correre più, ma per camminare a testa alta. Grande canzone contro la guerra!
Album: Onda libera
Onda libera - Libera terra - Valzer chiuso in soffitta - Il Naufragio del Lusitalia - Figli del vento - Il mulino e il tuo giardino - Di corsa - Prigioniero di chi ? - C'è tanto ancora - Libera mente - La ballata della dama bianca - L'uomo nell'alto castello
Protagonista di questa canzone cantata a due voci da Dudu e Betty con la partecipazione di Emad Shuman dei Kabìla è un ragazzo palestinese che scappa dalla guerra, dalle vendette incrociate, dall'odio, dalle bombe israeliane e dai proclami degli imam, per conquistare una vera libertà che sia tutta sua, senza più condizionamenti, per non correre più, ma per camminare a testa alta. Grande canzone contro la guerra!
Sei nato già di corsa tra i muri diroccati
(continuer)
(continuer)
envoyé par matteo88 12/4/2009 - 10:39
Parcours:
L'Holocauste palestinien
Tisící rok míru
d'après la version italienne d'Alessandro
traduite de la version anglaise de Pavla Rejflova et Zdena Smetana
revue et corrigée par Martina Mezírková
Chanson tchèque – Tisící rok míru – Karel Kryl - 1995
Avertissement : Certains traitent la guerre par le mépris; ici, on la traite par l'ironie et l'humour. Plaisir d'humour ... C'est bien plus décapant.
La Millième Année de Paix vue par Karel Kryl est une vision bien pessimiste mais tchèque, Kafka est passé par là, ou alors tout à fait aussi tchèque et ironique, Chveik est le seul promeneur dans ce territoire désolé et va atteindre l'autre côté du champ de bataille. Le Lieutenant est déjà envahi pas la mousse bleue. On ne sait.
Mais c'est une vision – c'est le cas de le dire de l'évocation de la Fête-Dieu, avec Julienne de Cornillon et Ève de Liège, dansant sans boubou devant Martin ou alors, entraînées dans un tourbillon érotique par Tchantchès... (continuer)
traduite de la version anglaise de Pavla Rejflova et Zdena Smetana
revue et corrigée par Martina Mezírková
Chanson tchèque – Tisící rok míru – Karel Kryl - 1995
Avertissement : Certains traitent la guerre par le mépris; ici, on la traite par l'ironie et l'humour. Plaisir d'humour ... C'est bien plus décapant.
La Millième Année de Paix vue par Karel Kryl est une vision bien pessimiste mais tchèque, Kafka est passé par là, ou alors tout à fait aussi tchèque et ironique, Chveik est le seul promeneur dans ce territoire désolé et va atteindre l'autre côté du champ de bataille. Le Lieutenant est déjà envahi pas la mousse bleue. On ne sait.
Mais c'est une vision – c'est le cas de le dire de l'évocation de la Fête-Dieu, avec Julienne de Cornillon et Ève de Liège, dansant sans boubou devant Martin ou alors, entraînées dans un tourbillon érotique par Tchantchès... (continuer)
LA MILLIÈME ANNÉE DE PAIX
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 12/4/2009 - 10:27
Big Joe Blues
(2007)
Pete Seeger le canta a Stalin. A 88 anni ha scritto la sua prima canzone contro le efferatezze del regime sovietico. Alla sua età si possono ancora avere dei ripensamenti. Seeger è l' insuperato profeta della musica folk, il cantore dei diritti civili, che ha sparso in tutto il mondo i versi di We shall overcome e Guantanamera, e a cui recentemente Springsteen ha dedicato il suo disco intitolato Seeger sessions, sperando di risvegliare nel suo nome i vecchi ideali su cui è cresciuta la nazione americana. Tutto inizia da una polemica montata da un suo vecchio discepolo, Ron Radish («Negli anni Cinquanta avevo imparato da lui a suonare il banjo» racconta, «due dollari per tre ore di lezione») che lo ha criticato per non aver a suo tempo preso le distanze dal regime sovietico, di battersi per la libertà e la giustizia sociale e poi di non accorgersi dei crimini commessi in nome del comunismo.... (continuer)
Pete Seeger le canta a Stalin. A 88 anni ha scritto la sua prima canzone contro le efferatezze del regime sovietico. Alla sua età si possono ancora avere dei ripensamenti. Seeger è l' insuperato profeta della musica folk, il cantore dei diritti civili, che ha sparso in tutto il mondo i versi di We shall overcome e Guantanamera, e a cui recentemente Springsteen ha dedicato il suo disco intitolato Seeger sessions, sperando di risvegliare nel suo nome i vecchi ideali su cui è cresciuta la nazione americana. Tutto inizia da una polemica montata da un suo vecchio discepolo, Ron Radish («Negli anni Cinquanta avevo imparato da lui a suonare il banjo» racconta, «due dollari per tre ore di lezione») che lo ha criticato per non aver a suo tempo preso le distanze dal regime sovietico, di battersi per la libertà e la giustizia sociale e poi di non accorgersi dei crimini commessi in nome del comunismo.... (continuer)
I'm singing about old Joe, cruel Joe,
(continuer)
(continuer)
12/4/2009 - 00:55
Supper's Ready
semplicemente incredibile profondità di testo e musica.
la canzone migliore del prog-rock e non credo di esagerare
la canzone migliore del prog-rock e non credo di esagerare
(Ciro) 11/4/2009 - 16:17
Tisící rok míru
tradotto da Pavla Rejflova e Zdena Smetana in inglese
rivisto e corretto da Martina Mezírková
rivisto e corretto da Martina Mezírková
IL MILLESIMO ANNO DI PACE
(continuer)
(continuer)
envoyé par martina mezirkova 11/4/2009 - 15:59
Radio Aut
caro PEPPINO io e la mia scuola stiamo facendo di tutto per sconfiggere la maFia e vero lo devo dire la mafia fa schifo e Vanfanculo a i mafiosi. PEPPINO 6 BELLISSIMO (NEL FILM) mi piaceva nel film quando dicevi che la mafia fa schifo la mafia fa rovesciare ma noi 2 e la mia scuola ce la faremo a sconfiggere la mafia insieme.Noi il 23 maggio andiamo a aula buker a cantare tutte le canzoni che abbiamo imparato e che impareremo;cisaranno:la sorella di Falcone e di Borsellino e infatti io andavo in quella uola Paolo Borsellino, 1 dei tuoi fratelli forse tutti,tutti i magistrati ... ti saluto PEPPINO spero che voi leggete il mio commento ma quando ti hanno messo nella cosa del treno io ti volevo salvare ma nn ci sn riusita ti saluto naomi!!!!!!!!1 da naomi ti voglio bene PEPPINO sarai sempre nei nostri cuori ciaooo!!!!
naomi 11/4/2009 - 13:24
Andrea
Come (quasi) sempre per le versioni in lingua serba, diamo sia quella in latinica sia quella in ћирилица. [CCG/AWS Staff]
ANDREA
(continuer)
(continuer)
envoyé par Lidija milicevic 10/4/2009 - 21:43
Soldadito Español
[1992]
Album:Soldadito Español
Album:Soldadito Español
Todas las mañanas cuando suena la corneta
(continuer)
(continuer)
envoyé par Simo 10/4/2009 - 21:31
Onda libera
[2009]
Album: Onda libera
Onda libera - Libera terra - Valzer chiuso in soffitta - Il Naufragio del Lusitalia - Figli del vento - Il mulino e il tuo giardino - Di corsa - Prigioniero di chi ? - C'è tanto ancora - Libera mente - La ballata della dama bianca - L'uomo nell'alto castello
Una dichiarazione d’intenti per una visione veramente “libera” del nostro futuro e del nostro impegno, per la qualità delle scelte che ci coinvolgono come cittadini e individui. L’onda è partita dalle scuole, non possiamo che guardare ai giovani studenti per immaginare e auspicare un cambiamento nella nostra società e nei suoi tanti falsi “valori di libertà”.
Album: Onda libera
Onda libera - Libera terra - Valzer chiuso in soffitta - Il Naufragio del Lusitalia - Figli del vento - Il mulino e il tuo giardino - Di corsa - Prigioniero di chi ? - C'è tanto ancora - Libera mente - La ballata della dama bianca - L'uomo nell'alto castello
Una dichiarazione d’intenti per una visione veramente “libera” del nostro futuro e del nostro impegno, per la qualità delle scelte che ci coinvolgono come cittadini e individui. L’onda è partita dalle scuole, non possiamo che guardare ai giovani studenti per immaginare e auspicare un cambiamento nella nostra società e nei suoi tanti falsi “valori di libertà”.
È un’onda che si allunga
(continuer)
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 10/4/2009 - 20:22
On The Turning Away
Ho aggiunto la punteggiatura, per lo scorrimento del testo.
VOLGENDOCI ALTROVE
(continuer)
(continuer)
envoyé par Fabio 10/4/2009 - 19:40
Banneri
Di adattamento si tratta; ad esempio, al posto dei mandorli (che all'Elba non ci sono, o ce ne sono pochissimi), ci ho messo i fichi (di quelli ce ne sono tantissimi, anche davanti a casa mia). "Dividere" a dire il vero si dice "dipartà", ma ho messo "indipartà" per la metrica; tanto si capisce lo stesso. L'adattamento è cantabile, e ho fatto di tutto perché l'elbano usato fosse quanto più vicino possibile al còrso dirimpettaio. (RV)
BANDIERE
(continuer)
(continuer)
10/4/2009 - 18:50
Jour ordinaire
De Brice Homs et Sylvain Richardot
Aujourd’hui tout va bien
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 10/4/2009 - 14:20
Chômage au fond de la vallée
Parodie d’après "Les trois cloches" (J.Vilar)
Una canzone quanto mai attuale, oggi che finalmente i lavoratori, anzichè farsi supinamente inculare dall'AD di turno, sempre più spesso lo sequestrano e gli fanno provare - come cantava Paolo Conte - il freddo del brivido...
Bruxelles - Sequestrati e rilasciati tre manager Fiat
Francia, altri quattro manager sequestrati
Francia: libero manager 3M rapito dagli operai
Una canzone quanto mai attuale, oggi che finalmente i lavoratori, anzichè farsi supinamente inculare dall'AD di turno, sempre più spesso lo sequestrano e gli fanno provare - come cantava Paolo Conte - il freddo del brivido...
Bruxelles - Sequestrati e rilasciati tre manager Fiat
Francia, altri quattro manager sequestrati
Francia: libero manager 3M rapito dagli operai
Chômage au fond de la vallée
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 10/4/2009 - 13:42
Petit Pasqua Noël
Paroles de S.Richardot
Parodie tirée de "Petit Papa Noël" (M.Pons - H.Martinet)
Visto che è Pasqua, eccovi una bella canzoncina (di Natale) dedicata a Charles Pasqua, ministro dell'interno con Chirac e Balladur tra la fine degli anni '80 e la metà dei '90, noto per il suo "celodurismo", il suo "pugno di ferro" contro la protesta popolare (ci si ricordi di Malik Oussekine, studente di 20 anni ammazzato dalla polizia durante una manifestazione nel 1986...) e le sue posizioni fascistoidi (ripristino della pena di morte, cancellazione dei diritti degli immigrati - le famigerate leggi Pasqua-Debré...)
Ah, dimenticavo... Charles Pasqua è il grande mèntore di Sarkozy, del quale è stato anche testimone delle prime nozze nel 1982...
Parodie tirée de "Petit Papa Noël" (M.Pons - H.Martinet)
Visto che è Pasqua, eccovi una bella canzoncina (di Natale) dedicata a Charles Pasqua, ministro dell'interno con Chirac e Balladur tra la fine degli anni '80 e la metà dei '90, noto per il suo "celodurismo", il suo "pugno di ferro" contro la protesta popolare (ci si ricordi di Malik Oussekine, studente di 20 anni ammazzato dalla polizia durante una manifestazione nel 1986...) e le sue posizioni fascistoidi (ripristino della pena di morte, cancellazione dei diritti degli immigrati - le famigerate leggi Pasqua-Debré...)
Ah, dimenticavo... Charles Pasqua è il grande mèntore di Sarkozy, del quale è stato anche testimone delle prime nozze nel 1982...
C'est la belle nuit de Noël,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 10/4/2009 - 13:19
Porque los pobres no tienen
English Version by David Anderson
Because the poor don't have
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marcia 10/4/2009 - 11:06
La carta
English Version by David Anderson
THE LETTER
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marcia 10/4/2009 - 10:54
Centopassi
Con i capelli al vento ed il cuore in mano
(continuer)
(continuer)
envoyé par CCG/AWS Staff 10/4/2009 - 09:32
Parcours:
La Mafia et les mafias
Naufragio a Milano
[1975]
Testo e musica di Paolo Conte
Lyrics and music by Paolo Conte
Album: Paolo Conte vol. 2
Mettiamo che, ovviamente, conosciate Paolo Conte. Come non conoscerlo, Paolo Conte? È uno dei più noti autori e cantautori italiani, in Francia lo idolatrano, in America lo adorano. L'attempato avvocato di Asti che, come tutti gli avvocati di questo mondo, ama la musica e particolarmente il jazz (io il jazz lo detesto, e anche per questo non ho mai fatto l'avvocato); quello che ha scritto Azzurro, Via con me, che ha la moglie che piace a Roberto Benigni, che disegna personalmente finanche i bozzetti di Razmataz, che ama le Topolino amaranto, che finisce persino nei fumetti di Cavezzali assieme a Guccini, Dalla e De Gregori (accadde nel mitico 1979, l'anno dei concerti di De André, l'anno degli stadi pieni), che fa il gran maestro del Palio di Asti. Paolo Conte è tutto questo: spiaceva, e molto,... (continuer)
Testo e musica di Paolo Conte
Lyrics and music by Paolo Conte
Album: Paolo Conte vol. 2
Mettiamo che, ovviamente, conosciate Paolo Conte. Come non conoscerlo, Paolo Conte? È uno dei più noti autori e cantautori italiani, in Francia lo idolatrano, in America lo adorano. L'attempato avvocato di Asti che, come tutti gli avvocati di questo mondo, ama la musica e particolarmente il jazz (io il jazz lo detesto, e anche per questo non ho mai fatto l'avvocato); quello che ha scritto Azzurro, Via con me, che ha la moglie che piace a Roberto Benigni, che disegna personalmente finanche i bozzetti di Razmataz, che ama le Topolino amaranto, che finisce persino nei fumetti di Cavezzali assieme a Guccini, Dalla e De Gregori (accadde nel mitico 1979, l'anno dei concerti di De André, l'anno degli stadi pieni), che fa il gran maestro del Palio di Asti. Paolo Conte è tutto questo: spiaceva, e molto,... (continuer)
Integrazione, parola amara
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 10/4/2009 - 05:15
L'operaio Gerolamo
[1973]
Testo di Roberto Roversi
Musica di Lucio Dalla
Album: Il giorno aveva cinque teste
Torino, la Germania, la banlieue parigina, Milano (con accento terrone): posti dove si va a lavorare. Dove si va a morire di lavoro. Dove va l'operaio Gerolamo, che è tutti gli operai, che è tutti gli immigrati, che è tutti i sud. Che è tutti i ritmi di lavoro uguali, ossessivi, disumani. Che è tutta la fabbrica dell'abbondanza e dei miracoli altrui. Che è tutta quella cosa che si chiamava comunanza, e che a volte si chiamava pure lotta di classe. Che è tutta la solitudine della produzione per il padrone. Che è la stanchezza della sera. Il sole s'alza e poi cala; l'operaio Gerolamo è ovunque. Ancora. [RV]
Testo di Roberto Roversi
Musica di Lucio Dalla
Album: Il giorno aveva cinque teste
Torino, la Germania, la banlieue parigina, Milano (con accento terrone): posti dove si va a lavorare. Dove si va a morire di lavoro. Dove va l'operaio Gerolamo, che è tutti gli operai, che è tutti gli immigrati, che è tutti i sud. Che è tutti i ritmi di lavoro uguali, ossessivi, disumani. Che è tutta la fabbrica dell'abbondanza e dei miracoli altrui. Che è tutta quella cosa che si chiamava comunanza, e che a volte si chiamava pure lotta di classe. Che è tutta la solitudine della produzione per il padrone. Che è la stanchezza della sera. Il sole s'alza e poi cala; l'operaio Gerolamo è ovunque. Ancora. [RV]
S’alza il sole sui monti
(continuer)
(continuer)
10/4/2009 - 04:58
Un'auto targata TO
[1973]
Testo di Roberto Roversi
Musica di Lucio Dalla
Album: Il giorno aveva cinque teste
Canzone del 1973. Fa parte del primo dei tre album storici in cui Lucio Dalla cantò testi di Roberto Roversi. Le note dicono che l'inizio del brano è una citazione dell'introduzione della canzone La storia di Maddalena, scritta da Ron nel 1971, incisa nientemeno che da Sofia Loren ed inclusa nella colonna sonora del film La mortadella di Mario Monicelli (con la stessa Loren, Gigi Proietti, Susan Sarandon e Danny De Vito). Nelle versioni inserite nelle compilation successive il titolo è perlopiù modificato in L'auto targata TO.
”Ho ascoltato questa canzone per la prima volta quando avevo 14, 15 anni su un cassetta che qualcuno aveva prestato a mio fratello. Da allora, ogni volta che sento parlare di Torino penso a quest'auto targata TO..che arriva dalla Calabria, carica di figli del sud emigrati... (continuer)
Testo di Roberto Roversi
Musica di Lucio Dalla
Album: Il giorno aveva cinque teste
Canzone del 1973. Fa parte del primo dei tre album storici in cui Lucio Dalla cantò testi di Roberto Roversi. Le note dicono che l'inizio del brano è una citazione dell'introduzione della canzone La storia di Maddalena, scritta da Ron nel 1971, incisa nientemeno che da Sofia Loren ed inclusa nella colonna sonora del film La mortadella di Mario Monicelli (con la stessa Loren, Gigi Proietti, Susan Sarandon e Danny De Vito). Nelle versioni inserite nelle compilation successive il titolo è perlopiù modificato in L'auto targata TO.
”Ho ascoltato questa canzone per la prima volta quando avevo 14, 15 anni su un cassetta che qualcuno aveva prestato a mio fratello. Da allora, ogni volta che sento parlare di Torino penso a quest'auto targata TO..che arriva dalla Calabria, carica di figli del sud emigrati... (continuer)
Un' auto vecchia torna
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 10/4/2009 - 03:34
El pianista del gueto de Varsovia
Vedo che non c'è traduzione di quest'altro pezzo meraviglioso di Drexler, ecco la mia versione.
Non ho capito se con lingua di arrivo devo mettere la lingua in cui traduco il testo o la lingua in cui è scritto il testo originale...
Non ho capito se con lingua di arrivo devo mettere la lingua in cui traduco il testo o la lingua in cui è scritto il testo originale...
La lingua di arrivo è sempre quella in cui si traduce (a proposito: attento agli spagnolismi, in italiano si traduce in mentre in spagnolo si traduce a). Grazie per questo tuo prezioso contributo...con la speranza di averne altri!
PS. In ogni traduzione deve essere messo il titolo tradotto, in maiuscole; qui l'ho aggiunto io. [RV]
PS. In ogni traduzione deve essere messo il titolo tradotto, in maiuscole; qui l'ho aggiunto io. [RV]
IL PIANISTA DEL GHETTO DI VARSAVIA
(continuer)
(continuer)
envoyé par http://Justleoo.blogspot.com 10/4/2009 - 02:15
L'uomo coi capelli da ragazzo
[1988]
Testo e musica di Ivano Fossati
Lyrics and music by Ivano Fossati
Album:La pianta del tè
Testo e musica di Ivano Fossati
Lyrics and music by Ivano Fossati
Album:La pianta del tè
L'uomo avrà quarant'anni
(continuer)
(continuer)
envoyé par Paola 9/4/2009 - 23:13
Via Moncalieri
[2009]
Paroles et musique par Marco Valdo M.I.
Canzone léviane – Via Moncalieri
Cycle du Cahier ligné – 6.
Via Moncalieri est la sixième canzone du cycle du Cahier ligné. Via Moncalieri, c'est l'enfance de Carlo Levi, c'est Turin. À cette époque, vers le début du siècle dernier, Turin est une grande ville – pour son temps, elle voisine encore avec les champs. La Via Moncalieri s'en va vers les premières côtes toutes proches qui mènent vers les Alpes que l'on voit pas trop loin. Les enfants, les autres...les petits paysans du village encore tout proche parlent le dialecte . « A sun rivà. I Cunt a sun rivà !» Et les terres, les champs, les prés, sont aux Comtes de Roero; c'est la génération suivante qui détruira le paysage à coups d'automobiles et d'industries. En ce temps-là, on respire encore assez bien aux portes de la ville. Lucia, sœur Lucia, qui soigne Carlo Levi aveugle et qui... (continuer)
Paroles et musique par Marco Valdo M.I.
Canzone léviane – Via Moncalieri
Cycle du Cahier ligné – 6.
Via Moncalieri est la sixième canzone du cycle du Cahier ligné. Via Moncalieri, c'est l'enfance de Carlo Levi, c'est Turin. À cette époque, vers le début du siècle dernier, Turin est une grande ville – pour son temps, elle voisine encore avec les champs. La Via Moncalieri s'en va vers les premières côtes toutes proches qui mènent vers les Alpes que l'on voit pas trop loin. Les enfants, les autres...les petits paysans du village encore tout proche parlent le dialecte . « A sun rivà. I Cunt a sun rivà !» Et les terres, les champs, les prés, sont aux Comtes de Roero; c'est la génération suivante qui détruira le paysage à coups d'automobiles et d'industries. En ce temps-là, on respire encore assez bien aux portes de la ville. Lucia, sœur Lucia, qui soigne Carlo Levi aveugle et qui... (continuer)
Mon rêve se dissipait
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 9/4/2009 - 19:31
Lettera di un condannato a morte
[1999]
Album: "Rossocuore"
Album: "Rossocuore"
Braccio ventisette
(continuer)
(continuer)
envoyé par CCG/AWS Staff 9/4/2009 - 18:13
Parcours:
Peine de mort : homicide du pouvoir
L'uomo coi fiori in mano
[1995]
Album: "Dodici lettere d'amore"
Album: "Dodici lettere d'amore"
L'uomo coi fiori in mano
(continuer)
(continuer)
envoyé par CCG/AWS Staff 9/4/2009 - 17:56
Pitzinnos in sa gherra
è una canzone stupenda una delle più belle dei tazenda ma anche fabrizio de andré ha fatto la sua parte!!!!!
Lilly 9/4/2009 - 14:34
The Leader
[2004]
Album "No More Songs About Sleep and Fire"
Album "No More Songs About Sleep and Fire"
The Leader speaks from the heart not the mind
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 9/4/2009 - 14:16
Montezuma
[1997]
Album “Punkreas 90-93”
Si è sempre narrato che l’ultimo tlatoani azteco Motecuhzoma Xocoyotzin, più noto come Moctezuma, fu un gran vigliacco che consegnò di fatto l’impero in mano a un manipolo di scalzacani spagnoli guidati dal tagliagole Hernán Cortés. Si è sempre narrato che i sudditi di Moctezuma si incazzarono a tal punto per sua vigliaccheria da finire con l’ucciderlo con le loro stesse mani. Ma – e c’era da aspettarselo, dato che la storia la scrivono sempre i vincitori – non andò proprio così. Al British Museum di Londra sta per inaugurarsi una grande mostra dedicata all’ultimo imperatore azteco e i gli studiosi che hanno curato l’esposizione sostengono, sulla base di nuove risultanze scaturite da manoscritti trovati a Glasgow e Cuernavaca, che non vi fu affatto una rivolta di popolo contro un monarca traditore e collaborazionista ma che Moctezuma, divenuto ostaggio degli... (continuer)
Album “Punkreas 90-93”
Si è sempre narrato che l’ultimo tlatoani azteco Motecuhzoma Xocoyotzin, più noto come Moctezuma, fu un gran vigliacco che consegnò di fatto l’impero in mano a un manipolo di scalzacani spagnoli guidati dal tagliagole Hernán Cortés. Si è sempre narrato che i sudditi di Moctezuma si incazzarono a tal punto per sua vigliaccheria da finire con l’ucciderlo con le loro stesse mani. Ma – e c’era da aspettarselo, dato che la storia la scrivono sempre i vincitori – non andò proprio così. Al British Museum di Londra sta per inaugurarsi una grande mostra dedicata all’ultimo imperatore azteco e i gli studiosi che hanno curato l’esposizione sostengono, sulla base di nuove risultanze scaturite da manoscritti trovati a Glasgow e Cuernavaca, che non vi fu affatto una rivolta di popolo contro un monarca traditore e collaborazionista ma che Moctezuma, divenuto ostaggio degli... (continuer)
Certo è difficile pensare
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 9/4/2009 - 11:22
Parcours:
Génocide des Amérindiens
If You Miss Me At The Back Of The Bus
Interpretata da Harry Belafonte
This song speaks metaphorically about the restrictions forced onAfrican-Americans before the changes wrought by the Civil Rights Movement of the Sixties. For example, the words of the first verse are: “If you miss me at the back of the bus/And you can’t find menowhere/Come on over to the front of the bus/I’ll be sittin’ right there.”
This song speaks metaphorically about the restrictions forced onAfrican-Americans before the changes wrought by the Civil Rights Movement of the Sixties. For example, the words of the first verse are: “If you miss me at the back of the bus/And you can’t find menowhere/Come on over to the front of the bus/I’ll be sittin’ right there.”
Scritta nel 1963 da Charles "Carver" Neblett, uno dei membri originari del gruppo The SNCC Freedom Singers, sulla melodia della tradizionale "O Mary Don’t You Weep”.
(Alessandro)
(Alessandro)
If you miss me at the back of the bus
(continuer)
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 9/4/2009 - 10:37
Back Of The Bus
Fa riferimento a Rosa Parks
In a society where no one is free
(continuer)
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 9/4/2009 - 10:33
Babies In The Mill
[1930s]
Testo trovato su Folk Archive
Canzone contro il lavoro minorile composta negli anni 30 (ma registrata solo nel 1962) da Dorsey Murdock Dixon, un operaio tessile di Darlington, South Carolina. Lui stesso aveva cominciato a lavorare in fabbrica all’età di 12 anni, ma era stato fortunato perché la sorella Nancy ed il fratello Howard avevano iniziato rispettivamente a 8 e 10 anni…
(Dead End)
BABIES IN THE MILL was written by Dorsey Dixon in the 1960s remembering the child labor he had known in earlier years of mill work. He and his family worked in the Aleo Mills in East Rockingham, North Carolina. With his brother Howard he played music at secular and religious gatherings in his community. An especially articulate writer, he... had a stint of recordings in the 30s. He had some commercial success with his WRECK ON THE HIGHWAY sung by Roy Acuff. Only that song, and to some... (continuer)
Testo trovato su Folk Archive
Canzone contro il lavoro minorile composta negli anni 30 (ma registrata solo nel 1962) da Dorsey Murdock Dixon, un operaio tessile di Darlington, South Carolina. Lui stesso aveva cominciato a lavorare in fabbrica all’età di 12 anni, ma era stato fortunato perché la sorella Nancy ed il fratello Howard avevano iniziato rispettivamente a 8 e 10 anni…
(Dead End)
BABIES IN THE MILL was written by Dorsey Dixon in the 1960s remembering the child labor he had known in earlier years of mill work. He and his family worked in the Aleo Mills in East Rockingham, North Carolina. With his brother Howard he played music at secular and religious gatherings in his community. An especially articulate writer, he... had a stint of recordings in the 30s. He had some commercial success with his WRECK ON THE HIGHWAY sung by Roy Acuff. Only that song, and to some... (continuer)
I used to be a factory hand when things was moving slow,
(continuer)
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 9/4/2009 - 10:22
Meceчина [Mesečina]
Riprendendo questa pagina per la lunga ristrutturazione delle CCG primitive, mi si è soffermato l'occhio sulla versione inglese inviata da "Emir". Stai a vedere che tra gli "ospiti in semi-incognito" di questo sito ci abbiamo avuto anche Emir Kusturica in persona...
Riccardo Venturi 9/4/2009 - 03:17
Louche
[2009]
Paroles et musique par Marco Valdo M.I.
Canzone léviane – Louche
Cycle du Cahier ligné – 5.
Louche est la cinquième canzone du cycle du Cahier ligné. Elle se déroule également dans cet univers aux reflets oniriques et aux résonances politiques, en arrière-plan. On est à Rome, en plein cœur de Rome et surgit dans un décor de marbre somptueusement fasciste, au milieu de personnages louches, une Princesse de Savoie. Carlo Levi est entraîné dans cette vague et contre son gré, doit continuer le voyage avec ces personnages. C'est évidemment ce qui est arrivé au peuple italien et ce qui lui arrive encore. Quant à Pozzi Bellini, c'était un photographe italien de grande renommée au milieu du siècle écoulé.
Ainsi Parlait Marco Valdo M.I.
Paroles et musique par Marco Valdo M.I.
Canzone léviane – Louche
Cycle du Cahier ligné – 5.
Louche est la cinquième canzone du cycle du Cahier ligné. Elle se déroule également dans cet univers aux reflets oniriques et aux résonances politiques, en arrière-plan. On est à Rome, en plein cœur de Rome et surgit dans un décor de marbre somptueusement fasciste, au milieu de personnages louches, une Princesse de Savoie. Carlo Levi est entraîné dans cette vague et contre son gré, doit continuer le voyage avec ces personnages. C'est évidemment ce qui est arrivé au peuple italien et ce qui lui arrive encore. Quant à Pozzi Bellini, c'était un photographe italien de grande renommée au milieu du siècle écoulé.
Ainsi Parlait Marco Valdo M.I.
Tandis que je m’endormais,
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envoyé par Marco valdo M.I. 8/4/2009 - 23:05
Auschwitz, o Canzone del bambino nel vento
SPAGNOLO / SPANISH / ESPAGNOL / ESPANJA [2]
Versión castellana de Marcia Rosati
Versione spagnola di Marcia Rosati
Spanish version by Marcia Rosati
Version espagnole de Marcia Rosati
Marcia Rosatin espanjankielinen käännös
[2008]
Luciano Ligabue, "Radiofreccia - Mondovisione"
Versión castellana de Marcia Rosati
Versione spagnola di Marcia Rosati
Spanish version by Marcia Rosati
Version espagnole de Marcia Rosati
Marcia Rosatin espanjankielinen käännös
[2008]
Luciano Ligabue, "Radiofreccia - Mondovisione"
AUSCHWITZ
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envoyé par Marcia 8/4/2009 - 18:18
Attorno a quella sedia
Una nota cronologica solo per chiarire il senso di una strofa:
la canzone nasce di getto a novembre 1984 leggendo un minuscolo trafiletto sul giornale che segnalava senza pathos un'esecuzione capitale negli States corredandola dell'annuncio che il giorno dopo sarebbe toccato anche a una donna, "fatto che non accadava da anni".
La canzone in origine aveva due strofe in più a cui il tempo non ha reso giustizia e sono state perciò messe da parte.
Nei concerti dell'epoca la dedicammo spesso a Bruce Cockburn, ispiratore musicale e di denuncia ed impegno civile.
la canzone nasce di getto a novembre 1984 leggendo un minuscolo trafiletto sul giornale che segnalava senza pathos un'esecuzione capitale negli States corredandola dell'annuncio che il giorno dopo sarebbe toccato anche a una donna, "fatto che non accadava da anni".
La canzone in origine aveva due strofe in più a cui il tempo non ha reso giustizia e sono state perciò messe da parte.
Nei concerti dell'epoca la dedicammo spesso a Bruce Cockburn, ispiratore musicale e di denuncia ed impegno civile.
L'America è una grande terra,
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envoyé par Fabio Bello 8/4/2009 - 17:09
Parcours:
Peine de mort : homicide du pouvoir
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Canzone léviane – Judith – Marco Valdo M.I. – 2009
Cycle du Cahier ligné – 7.
Judith est la septième canzone du cycle du Cahier ligné.
Le destin du fou et celui du malade enfermés sont un peu semblables. Comment s'échappe-t-on d'un perpétuel enfermement ? Toujours reclus, et pour des mois, dans cette chambre qu'il ne voit pas, les yeux et la tête entièrement enveloppés de pansements, Carlo Levi souffre le martyre. Ce ne sont pas les douleurs physiques que d'ailleurs certains calmants atténuent souvent qui le gênent vraiment. Ce dont il souffre, c'est de l'enfermement, c'est de ce double enfermement – « la tente obscure de la double nuit », de cette dépendance terrible du blessé, du malade... à laquelle s'ajoute celle de l'aveuglé. Ne plus pouvoir sortir, ne plus pouvoir sortir de sa propre tête. On est aux bords de la folie. Lui, par exemple, le peintre ne voit pas les roses... (continuer)