Orgosolo, core meu
La route monte en serpentant
(continuer)
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envoyé par Marco Valdo M.I. 15/3/2009 - 23:30
Cupe Vampe
Sentito "coccodrillo" di Giovanni Lindo Ferretti da donzauker.it
Coccodrillo inviato da Marco&Roberto, probabilmente Frustoni.
Siamo qui riuniti per commemorare la figura di un artista prematuramente scomparso, un uomo le cui idee sono ben riassunte dall’espressione “fedeli alla linea”. Quale linea, vi chiederete? Non lo sappiamo. In questo tempo di relativismo accidioso e antiveritativo, non sempre è facile seguire le orme tracciate dal genio, specie quando dai centri sociali della Rossa Emilia vanno a finire nelle steppe della Mongolia, paese che, diciamo la verità , avrà anche le sue attrattive ma al momento non ce ne viene in mente nessuna. La sua parabola segue quella dell’Unione Sovietica, passando dai CCCP ai CSI per finire dominata come la Russia da una figura ingombrante e autoritaria. Ma torniamo alla Mongolia. Fu qui, nel paese di Gengis Khan, che il giovane Lindo fece l’incontro... (continuer)
Coccodrillo inviato da Marco&Roberto, probabilmente Frustoni.
Siamo qui riuniti per commemorare la figura di un artista prematuramente scomparso, un uomo le cui idee sono ben riassunte dall’espressione “fedeli alla linea”. Quale linea, vi chiederete? Non lo sappiamo. In questo tempo di relativismo accidioso e antiveritativo, non sempre è facile seguire le orme tracciate dal genio, specie quando dai centri sociali della Rossa Emilia vanno a finire nelle steppe della Mongolia, paese che, diciamo la verità , avrà anche le sue attrattive ma al momento non ce ne viene in mente nessuna. La sua parabola segue quella dell’Unione Sovietica, passando dai CCCP ai CSI per finire dominata come la Russia da una figura ingombrante e autoritaria. Ma torniamo alla Mongolia. Fu qui, nel paese di Gengis Khan, che il giovane Lindo fece l’incontro... (continuer)
CCG/AWS Staff 15/3/2009 - 20:26
Hoist That Rag
[2004]
Album: Real Gone
Album: Real Gone
Well I learned the trade
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envoyé par giorgio 15/3/2009 - 11:27
Proof Of Destruction
[2006]
Album: Lace Up Your Shoes
Album: Lace Up Your Shoes
I place my hands in neutral
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envoyé par giorgio 15/3/2009 - 10:38
America's Children
Album: Rebellion [2008]
The first excuse was the weapons of mass destruction
(continuer)
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envoyé par giorgio 15/3/2009 - 00:06
Le gorille
La version milanaise de Nanni Svampa
The Milanese version by Nanni Svampa
Nanni Svampan milanonkielinen versio
Album / Albumi : "Nanni Svampa canta Brassens Volume I"
A differenza che con De André, Brassens e Nanni Svampa si conobbero bene e -almeno sembra- si piacquero parecchio. Secondo precise testimonianze, Brassens giudicava le versioni in milanese di Nanni Svampa come le migliori mai fatte in qualsiasi lingua; e c'è da dire che il milanese si presta particolarmente bene a rendere canzoni in lingua francese -aggiungendo ovviamente a tutto ciò il genio di Nanni Svampa. Cosa aveva fatto lo Svampa? Semplicemente aveva preso le canzoni di Brassens, “Gorilla” compreso, e le aveva trasportate a Milano. Le versioni brassensiane di Nanni Svampa sono canzoni milanesi in tutto e per tutto, e delle migliori mai scritte. [RV, 25-05-2019]
The Milanese version by Nanni Svampa
Nanni Svampan milanonkielinen versio
Album / Albumi : "Nanni Svampa canta Brassens Volume I"
A differenza che con De André, Brassens e Nanni Svampa si conobbero bene e -almeno sembra- si piacquero parecchio. Secondo precise testimonianze, Brassens giudicava le versioni in milanese di Nanni Svampa come le migliori mai fatte in qualsiasi lingua; e c'è da dire che il milanese si presta particolarmente bene a rendere canzoni in lingua francese -aggiungendo ovviamente a tutto ciò il genio di Nanni Svampa. Cosa aveva fatto lo Svampa? Semplicemente aveva preso le canzoni di Brassens, “Gorilla” compreso, e le aveva trasportate a Milano. Le versioni brassensiane di Nanni Svampa sono canzoni milanesi in tutto e per tutto, e delle migliori mai scritte. [RV, 25-05-2019]
EL GORILLA
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envoyé par Gianluca Pozzoni 14/3/2009 - 12:09
Pasolini
"Pasolini" tratto dalla poesia di Pier Paolo Pasolini "Vittoria" (in "Poesia in forma di rosa", ora in "Bestemmia", Garzanti, Milano 1993)
Cover di Cisco in Dal vivo volume 1
Cover di Cisco in Dal vivo volume 1
Dove sono le armi
(continuer)
(continuer)
13/3/2009 - 19:08
La strada del davai
Questa canzone mi commuove sempre. Mi fa immaginare quegli alpini nella ritirata del Don con il freddo e la fame a morire ...la casa lontana, irragiungibile...e al cielo chissà quante preghiere e imprecazioni salivano...
Come si fa a non piangere...Grazie massimo che li hai ricordati.Nonna Alba.
Come si fa a non piangere...Grazie massimo che li hai ricordati.Nonna Alba.
PIeralba Merlo 13/3/2009 - 00:48
Nel braccio della morte
[2004]
Testo e musica dei Delitto Perfetto
Lyrics and music by Delitto Perfetto
Album: "Enjoy"
Testo e musica dei Delitto Perfetto
Lyrics and music by Delitto Perfetto
Album: "Enjoy"
Benvenuti dentro al braccio della morte
(continuer)
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envoyé par daniela -k.d.- 12/3/2009 - 17:49
Boulevard Aragon
[1984]
Album "Elle veut"
Parole di Claude Lemesle e musica di Alain Goraguer
(interpretata anche da Isabelle Aubret)
Una canzone dedicata a Louis Aragon, poeta e scrittore francese, attivista nella Resistenza, partecipe del movimento dadaista e fondatore di quello surrealista. Quando morì, nel 1982, faceva ancora formalmente parte del comitato centrale del Partito Comunista francese anche se, dalle pagine della sua celebre rivista letteraria, "Les Lettres françaises", Aragon condannò sempre con forza la deriva autoritaria del comunismo sovietico e fece conoscere autori dissidenti come Aleksandr Solženicyn o Milan Kundera...
Nel 1957, Aragon fu insignito del Premio Lenin per la pace, l'antagonista sovietico all'omologo Premio Nobel, insieme all'italiano Danilo Dolci, padre del movimento non.violento italiano.
Album "Elle veut"
Parole di Claude Lemesle e musica di Alain Goraguer
(interpretata anche da Isabelle Aubret)
Una canzone dedicata a Louis Aragon, poeta e scrittore francese, attivista nella Resistenza, partecipe del movimento dadaista e fondatore di quello surrealista. Quando morì, nel 1982, faceva ancora formalmente parte del comitato centrale del Partito Comunista francese anche se, dalle pagine della sua celebre rivista letteraria, "Les Lettres françaises", Aragon condannò sempre con forza la deriva autoritaria del comunismo sovietico e fece conoscere autori dissidenti come Aleksandr Solženicyn o Milan Kundera...
Nel 1957, Aragon fu insignito del Premio Lenin per la pace, l'antagonista sovietico all'omologo Premio Nobel, insieme all'italiano Danilo Dolci, padre del movimento non.violento italiano.
On y voit une rose morte
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envoyé par Alessandro 12/3/2009 - 15:08
Je ne chante pas pour passer le temps
[1965]
(interpretata anche da Isabelle Aubret)
Mi ricorda un po' il Manifiesto di Victor Jara e, se fosse stata scritta dopo la morte del poeta cileno, forse ci sarebbe anche il suo nome insieme a quello di Lorca, assassinato da fascisti, e Mayakovsky, suicidatosi (ma c'è anche chi ritiene che fu ucciso) per la sua profonda sfiducia ed avversione nei confronti dello stalinismo...
(interpretata anche da Isabelle Aubret)
Mi ricorda un po' il Manifiesto di Victor Jara e, se fosse stata scritta dopo la morte del poeta cileno, forse ci sarebbe anche il suo nome insieme a quello di Lorca, assassinato da fascisti, e Mayakovsky, suicidatosi (ma c'è anche chi ritiene che fu ucciso) per la sua profonda sfiducia ed avversione nei confronti dello stalinismo...
Il se peut que je vous déplaise
(continuer)
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envoyé par Alessandro 12/3/2009 - 14:00
Dario di Livorno
[1979]
di Ciampi - Marchetti
di Ciampi - Marchetti
Ispirata a un personaggio reale (e realmente conosciuto da Piero Ciampi), tale canzone doveva originariamente intitolarsi "Dario di Ancona"; per motivi di opportunità, Ciampi poi "spostò" arbitrariamente Dario nella sua città natale. [RV]
Il marciapiede cedeva
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envoyé par Alessandro 12/3/2009 - 12:43
Night In Baghdad
[1994]
Album "Bright Red" (Tightrope part)
Perdinci & Perdindirindina !!!
Questa finora ce la siamo proprio volata !!!
Album "Bright Red" (Tightrope part)
Perdinci & Perdindirindina !!!
Questa finora ce la siamo proprio volata !!!
And oh it's so beautiful
(continuer)
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envoyé par Alessandro 12/3/2009 - 08:45
Clapsabot
Quelquefois, les correcteurs automatiques jouent de vilains tours que l'on découvre, parfois un peu tard. Et ce malgré lecture et relectures. En fait, on a bien du mal à voir ses propres erreurs et d'ailleurs, on n'en finirait plus, ce qui aurait comme conséquence qu'on ne créerait plus de nouvelles canzones, de nouveaux textes.
Bref, tout ça pour dire que c'est le cas dans cette canzone où le texte d'origine prévoyait d'enduire les génitoires de créoline (en italien : creolina) afin d'en déloger les poux et voilà t-il pas que cette substance chimique peu ragoûtante s'est transformée en crinoline, un joli accessoire féminin... Ce qui sans nul doute aurait été plus plaisant pour les malheureux soumis à ce supplice de désinfection.
À ma grande joie, un de mes amis libraires, qui commença sa carrière comme écrivain public et a gardé ce beau nom pour exercer sa mission de libraire public,... (continuer)
Bref, tout ça pour dire que c'est le cas dans cette canzone où le texte d'origine prévoyait d'enduire les génitoires de créoline (en italien : creolina) afin d'en déloger les poux et voilà t-il pas que cette substance chimique peu ragoûtante s'est transformée en crinoline, un joli accessoire féminin... Ce qui sans nul doute aurait été plus plaisant pour les malheureux soumis à ce supplice de désinfection.
À ma grande joie, un de mes amis libraires, qui commença sa carrière comme écrivain public et a gardé ce beau nom pour exercer sa mission de libraire public,... (continuer)
Marco valdo M.I. 12/3/2009 - 08:34
Beati noi
Non so dove ma sono sicurissimo di aver letto che la canzone riguarda i funerali del grande Giovanni Pirelli, erede eretico della grande famiglia industriale milanese e militante/finanziatore dei Dischi del Sole e di molte altre iniziative della sinistra degli anni '60, oltre che curatore con Piero Malvezzi delle "Lettere di condannati a morte della Resistenza". Pirelli morì in un'incidente d'auto a Genova nell'aprile del 1973: nella canzone c'è una città di mare, c'è un giugno che potrebbe essere benissimo un aprile (la Marini ha una memoria che è notoriamente un colabrodo) e il disco è del 1975...
Gigi 12/3/2009 - 00:37
Promenade sur la Lagerstrasse
[2009]
Paroles et musique par Marco Valdo M.I.
Promenade sur la Lagerstrasse est la dix-neuvième étape d'un cycle de chansons, intitulé Dachau Express, qui raconte l'histoire d'un jeune Italien qui déserta pour ne pas servir le fascisme; réfugié en France, il fut rendu par les pétainistes aux sbires du régime, emprisonné. Les étapes ultérieures de ce tour d'Italie un peu particulier se prolongent en Allemagne et racontent la suite de l'aventure qui se terminera à Dachau.
Comme on le découvrira ici, ces canzones racontent l'histoire d'un homme, aujourd'hui âgé de 88 ans, mais encore plein de vie, qui habite quelque part loin de l'Italie dans le Limbourg près de la frontière hollandaise, en pays flamand. Il s'appelle encore et toujours Joseph Porcu (en Italie, Giuseppe), il est né en Sardaigne et connut une vie passablement agitée. Il connaît et suit avec attention ce Giro d'Italia, ce... (continuer)
Paroles et musique par Marco Valdo M.I.
Promenade sur la Lagerstrasse est la dix-neuvième étape d'un cycle de chansons, intitulé Dachau Express, qui raconte l'histoire d'un jeune Italien qui déserta pour ne pas servir le fascisme; réfugié en France, il fut rendu par les pétainistes aux sbires du régime, emprisonné. Les étapes ultérieures de ce tour d'Italie un peu particulier se prolongent en Allemagne et racontent la suite de l'aventure qui se terminera à Dachau.
Comme on le découvrira ici, ces canzones racontent l'histoire d'un homme, aujourd'hui âgé de 88 ans, mais encore plein de vie, qui habite quelque part loin de l'Italie dans le Limbourg près de la frontière hollandaise, en pays flamand. Il s'appelle encore et toujours Joseph Porcu (en Italie, Giuseppe), il est né en Sardaigne et connut une vie passablement agitée. Il connaît et suit avec attention ce Giro d'Italia, ce... (continuer)
Trois jours de cellule debout
(continuer)
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envoyé par Marco Valdo M.I. 11/3/2009 - 22:24
Pratobello
d'après la version italienne de Riccardo Venturi de la chanson sarde de Niccolò Giuseppe Rubanu – 1969
La lutte d'Orgosolo fut admirable et certainement une grande victoire pour les Sardes et pour la Sardaigne. Ce fut surtout la victoire de la dignité d'un peuple qui résistait au colonisateur. Orgosolo, fière, entrepris de résister au projet de camp miliaire italo-otanien sur ses terres de pâture. Elle gagna pacifiquement ce combat pacifique et cela malgré les objurgations des politiques à ne pas résister. Cependant, la lutte pour la liberté du peuple sarde et de ses terres n'est pas terminée, loin de là. Les camps militaires, les zones militaires la mangent comme la lèpre et les richards arrogants s'emparent du reste. L'Aga Khan est toujours là, Silvio B., dit Mister Cheese, le Loup de Rome s'est emparé de beaux morceaux de côte, a placé par la flatterie au pouvoir ses pantins, et la... (continuer)
La lutte d'Orgosolo fut admirable et certainement une grande victoire pour les Sardes et pour la Sardaigne. Ce fut surtout la victoire de la dignité d'un peuple qui résistait au colonisateur. Orgosolo, fière, entrepris de résister au projet de camp miliaire italo-otanien sur ses terres de pâture. Elle gagna pacifiquement ce combat pacifique et cela malgré les objurgations des politiques à ne pas résister. Cependant, la lutte pour la liberté du peuple sarde et de ses terres n'est pas terminée, loin de là. Les camps militaires, les zones militaires la mangent comme la lèpre et les richards arrogants s'emparent du reste. L'Aga Khan est toujours là, Silvio B., dit Mister Cheese, le Loup de Rome s'est emparé de beaux morceaux de côte, a placé par la flatterie au pouvoir ses pantins, et la... (continuer)
PRATOBELLO
(continuer)
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envoyé par Marco Valdo M.I. 11/3/2009 - 20:47
Στη Νέα Σμύρνη μια γριά [1925]
Sti Néa Smýrni mia griá
[1969]
Το Χρονικό
Στίχοι: Κ.Χ Μύρης
Μουσική: Γιάννης Μαρκόπουλος
Πρώτη εκτέλεση: Νίκος Ξυλούρης
Gli "Annali" di K.H.Myris
Versi di K.H.Myris
Musica di Yannis Markopoulos
Primo interprete: Nikos Xylouris
Το Χρονικό Κ.Χ.Μύρη και Γιάννη Μαρκόπουλου
Gli "Annali" di K.H.Myris e Yannis Markopoulos
”Το κίνημα ξεκίνησε με το Χρονικό.”
Η σύλληψη του Χρονικού έγινε τον Μάρτιο του 1967 για να παρουσιαστεί στον «Μουσικό Αύγουστο» στον Λυκαβηττό. Τον Απρίλιο του 1967 πρόβαρε η Μαρία Φαραντούρη. Ο αρχικός πυρήνας ήταν οκτώ τραγούδια. Μετά το πραξικόπημα, τα πάντα ανατράπηκαν. Ο Γιάννης Μαρκόπουλος έφυγε για το Λονδίνο. Σε πρόχειρη μαγνητοφώνηση για πιάνο και φωνή (του συνθέτη) το "Χρονικό" έγινε πρώτα γνωστό στην Ευρώπη των εμιγκρέδων.
Το είχαν ακούσει η Ασπασία Παπαθανασίου, ο Τάκης Λαμπρίας, ο Μάριος Πλωρίτης, ο Βασίλης Βασιλικός κ.α. Το 1970, συμπληρώθηκε με τέσσερα... (continuer)
[1969]
Το Χρονικό
Στίχοι: Κ.Χ Μύρης
Μουσική: Γιάννης Μαρκόπουλος
Πρώτη εκτέλεση: Νίκος Ξυλούρης
Gli "Annali" di K.H.Myris
Versi di K.H.Myris
Musica di Yannis Markopoulos
Primo interprete: Nikos Xylouris
Το Χρονικό Κ.Χ.Μύρη και Γιάννη Μαρκόπουλου
Gli "Annali" di K.H.Myris e Yannis Markopoulos
”Το κίνημα ξεκίνησε με το Χρονικό.”
Η σύλληψη του Χρονικού έγινε τον Μάρτιο του 1967 για να παρουσιαστεί στον «Μουσικό Αύγουστο» στον Λυκαβηττό. Τον Απρίλιο του 1967 πρόβαρε η Μαρία Φαραντούρη. Ο αρχικός πυρήνας ήταν οκτώ τραγούδια. Μετά το πραξικόπημα, τα πάντα ανατράπηκαν. Ο Γιάννης Μαρκόπουλος έφυγε για το Λονδίνο. Σε πρόχειρη μαγνητοφώνηση για πιάνο και φωνή (του συνθέτη) το "Χρονικό" έγινε πρώτα γνωστό στην Ευρώπη των εμιγκρέδων.
Το είχαν ακούσει η Ασπασία Παπαθανασίου, ο Τάκης Λαμπρίας, ο Μάριος Πλωρίτης, ο Βασίλης Βασιλικός κ.α. Το 1970, συμπληρώθηκε με τέσσερα... (continuer)
Στη Νέα Σμύρνη μια γριά
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envoyé par Riccardo Venturi 11/3/2009 - 19:49
'Ηταν ο τόπος μου [1944]
Itan o topos mou
[1969]
Το χρονικό
Στίχοι: Κ.Χ Μύρης
Μουσική: Γιάννης Μαρκόπουλος
Πρώτη εκτέλεση: Νίκος Ξυλούρης
Gli "Annali" di K.H.Myris
versi di K.H. Myris
Musica di Yannis Markopoulos
Prima interpretazione di Nikos Xylouris
Το Χρονικό Κ.Χ.Μύρη και Γιάννη Μαρκόπουλου
Gli "Annali" di K.H.Myris e Yannis Markopoulos
”Το κίνημα ξεκίνησε με το Χρονικό.”
Η σύλληψη του Χρονικού έγινε τον Μάρτιο του 1967 για να παρουσιαστεί στον «Μουσικό Αύγουστο» στον Λυκαβηττό. Τον Απρίλιο του 1967 πρόβαρε η Μαρία Φαραντούρη. Ο αρχικός πυρήνας ήταν οκτώ τραγούδια. Μετά το πραξικόπημα, τα πάντα ανατράπηκαν. Ο Γιάννης Μαρκόπουλος έφυγε για το Λονδίνο. Σε πρόχειρη μαγνητοφώνηση για πιάνο και φωνή (του συνθέτη) το "Χρονικό" έγινε πρώτα γνωστό στην Ευρώπη των εμιγκρέδων.
Το είχαν ακούσει η Ασπασία Παπαθανασίου, ο Τάκης Λαμπρίας, ο Μάριος Πλωρίτης, ο Βασίλης Βασιλικός κ.α. Το 1970, συμπληρώθηκε με... (continuer)
[1969]
Το χρονικό
Στίχοι: Κ.Χ Μύρης
Μουσική: Γιάννης Μαρκόπουλος
Πρώτη εκτέλεση: Νίκος Ξυλούρης
Gli "Annali" di K.H.Myris
versi di K.H. Myris
Musica di Yannis Markopoulos
Prima interpretazione di Nikos Xylouris
Το Χρονικό Κ.Χ.Μύρη και Γιάννη Μαρκόπουλου
Gli "Annali" di K.H.Myris e Yannis Markopoulos
”Το κίνημα ξεκίνησε με το Χρονικό.”
Η σύλληψη του Χρονικού έγινε τον Μάρτιο του 1967 για να παρουσιαστεί στον «Μουσικό Αύγουστο» στον Λυκαβηττό. Τον Απρίλιο του 1967 πρόβαρε η Μαρία Φαραντούρη. Ο αρχικός πυρήνας ήταν οκτώ τραγούδια. Μετά το πραξικόπημα, τα πάντα ανατράπηκαν. Ο Γιάννης Μαρκόπουλος έφυγε για το Λονδίνο. Σε πρόχειρη μαγνητοφώνηση για πιάνο και φωνή (του συνθέτη) το "Χρονικό" έγινε πρώτα γνωστό στην Ευρώπη των εμιγκρέδων.
Το είχαν ακούσει η Ασπασία Παπαθανασίου, ο Τάκης Λαμπρίας, ο Μάριος Πλωρίτης, ο Βασίλης Βασιλικός κ.α. Το 1970, συμπληρώθηκε με... (continuer)
Ήταν ο τόπος μου βράχος και
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 11/3/2009 - 13:02
Where The Giant Poppies Grow
Una canzone contro la guerra in Afghanistan, il paese dei "papaveri giganti"...
Questa l'intro al video
This is a video of my 'anti-war' song. It was inspired by the news of the death of some 19 year old soldiers in Afghanistan. I teach 19 year olds, and I was struck by the waste of such young lives, lives that should just be becoming exciting and fulfilling. I had to question whether war is the only or the best option for solving the problems in our world.
(DonQuijote82)
This is a video of my 'anti-war' song. It was inspired by the news of the death of some 19 year old soldiers in Afghanistan. I teach 19 year olds, and I was struck by the waste of such young lives, lives that should just be becoming exciting and fulfilling. I had to question whether war is the only or the best option for solving the problems in our world.
(DonQuijote82)
We teach them how to ride their bikes and later drive their cars,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 11/3/2009 - 10:30
Sarajevo
È la seconda canzone sui balcani di cui trovo la traduzione in croato... non vorrei che si pensasse che in quella sporca guerra i serbi erano i "cattivi" e i croati i "buoni"... la storia è molto più complicata!!!
PS: non sono serbo!! :)
(sciacallojo)
PS: non sono serbo!! :)
(sciacallojo)
Ah, guarda, sebbene in questa sezione del sito siano accolte canzoni che riportano un po' tutti i punti di vista, siamo ben lungi -per quanto riguarda le guerre jugoslave- dallo stilare classifiche di "buoni e cattivi". Anche perché lo smantellamento della Jugoslavia è stato uno dei cardini del cosiddetto "Nuovo ordine mondiale", un bel "nuovo ordine" di cui proprio adesso si stanno vedendo gli eccelsi risultati. Quanto alla traduzione in croato, questo è semplicemente perché qui si inseriscono le traduzioni in tutte le lingue disponibili. [RV]
11/3/2009 - 00:54
Chi fermerà la tonaca
Ma l'illustre Don Nitoglia frequenta questi siti di nemici dell'unica vera civiltà per distendersi da qualche pensata troppo intensa o per assumere informazione a fini crematori? (di questi tempi il dubbio viene...)
(carsoli ribelle)
Sai com'è: in questi tempi arrovesciati si vede che persino siti di nemici dell'UVC (Unyca Vera Cyvyltà), come questo, sono in realtà visti come una sorta di isola della Tortuga: sì, d'accordo, ce stanno li pirati che so' brutti e cattivi, però in fondo non è che buttino a mare i naufraghi programmaticamente; tutt'altro. Un bicchiere di rum e un cosciotto di montone c'è anche per don Curzio, e le isole saranno sì isolate, ma sono anche aperte a tutto il mondo dai quattro lati. Del resto, più vado avanti e più mi convinco che l'unico modo efficace per opporsi davvero all'UVC sia non rinchiudersi in fortini e di starli a presidiare ma, anzi, di uscire fuori e... (continuer)
(carsoli ribelle)
Sai com'è: in questi tempi arrovesciati si vede che persino siti di nemici dell'UVC (Unyca Vera Cyvyltà), come questo, sono in realtà visti come una sorta di isola della Tortuga: sì, d'accordo, ce stanno li pirati che so' brutti e cattivi, però in fondo non è che buttino a mare i naufraghi programmaticamente; tutt'altro. Un bicchiere di rum e un cosciotto di montone c'è anche per don Curzio, e le isole saranno sì isolate, ma sono anche aperte a tutto il mondo dai quattro lati. Del resto, più vado avanti e più mi convinco che l'unico modo efficace per opporsi davvero all'UVC sia non rinchiudersi in fortini e di starli a presidiare ma, anzi, di uscire fuori e... (continuer)
10/3/2009 - 22:09
Il balconcin fiorito
Interpretata anche (o scritta?) da Odoardo Spadaro
Ci sono -ci sono state, finite nell'oblio con la scomparsa di una generazione- un'aneddotica e una memorialistica piuttosto vaste sui rapporti tra combattenti e fidanzate o mogli: a volte capitava che uno partisse, per esempio, lasciando la moglie con due figli, e di trovarne al ritorno tre o quattro!
Questa è una canzone su una storia come tante; se si pensa al "grigioverde" e alla baionetta citate nel testo, è possibile ambientarla ai tempi di quel mostruoso ed inutile macello che è stato la prima guerra mondiale, vaso di Pandora di tutti i mali del ventesimo secolo. La partenza per il fronte nel 1915, il ritorno all'inizio del 1919, nel mezzo dell'epidemia di influenza che, come se non fosse bastata la guerra, fece partire senza ritorno un sacco di gente.
Ci sono -ci sono state, finite nell'oblio con la scomparsa di una generazione- un'aneddotica e una memorialistica piuttosto vaste sui rapporti tra combattenti e fidanzate o mogli: a volte capitava che uno partisse, per esempio, lasciando la moglie con due figli, e di trovarne al ritorno tre o quattro!
Questa è una canzone su una storia come tante; se si pensa al "grigioverde" e alla baionetta citate nel testo, è possibile ambientarla ai tempi di quel mostruoso ed inutile macello che è stato la prima guerra mondiale, vaso di Pandora di tutti i mali del ventesimo secolo. La partenza per il fronte nel 1915, il ritorno all'inizio del 1919, nel mezzo dell'epidemia di influenza che, come se non fosse bastata la guerra, fece partire senza ritorno un sacco di gente.
Coi libri sotto i' braccio pe' la via,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Io non sto con Oriana 10/3/2009 - 15:00
Which Side Are You On?
Gli scioperi dei minatori statunitensi contro le pessime condizioni di lavoro e lo sfruttamento furono molto frequenti nel corso di tutto il XX secolo: The Coal Strike of 1902, Pennsylvania; The Ludlow massacre, Colorado, 1914; The Redneck War, West Virginia, 1920-21; The Herrin massacre, Illinois, 1922; The BESCO Strike, Nova Scotia, 1925, per citarne alcuni... Ad Harlan County, Kentucky, scioperi e mobilitazioni si susseguirono quasi ininterrottamente per quattro decenni, dal 1931 (anno in cui la Reece scrisse la sua celebre canzone) fino all'Harlan County War del 1973, tanto che la contea veniva comunemente indicata come "Bloody Harlan Country"...
Nel 1976, l'attivista e regista Barbara Kopple vinse l'Oscar per il miglior film documentario proprio con il suo splendido "Harlan County, USA" sulla lotta dei minatori contro la Duke Power Company...
Nel 1976, l'attivista e regista Barbara Kopple vinse l'Oscar per il miglior film documentario proprio con il suo splendido "Harlan County, USA" sulla lotta dei minatori contro la Duke Power Company...
Alessandro 10/3/2009 - 14:49
En rang, soldats de l'amour!
[1973]
Album "Moi c'est la chanson"
Album "Moi c'est la chanson"
Soldats, en rang.
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 10/3/2009 - 11:54
Il était un petit pays
merci rabi je suis arnaud 1fan de tous les jours depuis italie du courage
10/3/2009 - 00:35
Αγάπη αγάπη
Geeske © 31-01-2006 @ 11:29 - stixoi.info
LOVE, LOVE
(continuer)
(continuer)
envoyé par CCG/AWS Staff 9/3/2009 - 23:47
Gentilshommes de fortune
[1986]
Album "Voleur de feu"
Album "Voleur de feu"
J'ai oublié jusqu'à mon nom
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 9/3/2009 - 22:22
Nicaragua
[1988]
Album "If..."
Album "If..."
Nicaragua c'est Managua, la ville
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 9/3/2009 - 22:17
Erevan
[1991]
Album "Solo"
Album "Solo"
Passé la frontière où la mémoire n'entend plus les voix
(continuer)
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envoyé par Alessandro 9/3/2009 - 22:11
Parcours:
Le génocide arménien
Μπροστά πηγαίνει ο λαός
Se mai esiste una canzone che sappia rendere, nella melodia e nelle parole, la cruda e magnificente solennità di una Grecia senza tempo, è questa. Significativamente, però, come esempio senza alcuna nazione di resistenza al potere anche a costo della vita, il grande e scomodissimo Skourtis ha voluto prendere una figura della tradizione popolare di un altro paese, Bertoldo. Logico che questa canzone la si veda associata, anche in YouTube, alla resistenza alla dittatura fascista e ai soprusi assassini polizieschi: dal Politecnico a Alexandros Grigoropoulos. Il tutto è sottolineato dall'interpretazione popolare drammatica di Xylouris e del coro: una canzone che potrebbe essere l'inno di un intero popolo e di un'intera resistenza di secoli.
Riccardo Venturi 9/3/2009 - 22:03
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J'avais traduit l'autre jour Pratobello, une chanson qui raconte la lutte contre la tentative d'annexion militaire des pacages et des paysages d'Orgosolo, au cœur de la Barbagia. La bataille qui s'ensuivit fut gagnée par des moyens pacifiques par les populations civiles. L'armée s'en retourna la queue entre les jambes. Dans le commentaire que j'avais fait à cette traduction, j'avais évoqué un très beau texte de Carlo Levi et en quelque sorte promis d'en tirer une « canzone leviane ».
C'est ce qui est fait ici. Ce ne fut pas une mince affaire que de faire d'un superbe texte de près de 40.000 signes, cette petite canzone. Je m'étais avancé à la légère et bien entendu, mal m'en a pris.
Cependant, il me faut donner quelques indications plus précises. Comme je l'ai signalé antérieurement, j'avais traduit l'intégralité de... (continuer)