Ciò che voi non dite
CE QUE VOUS NE DITES PAS
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2009/10/27 - 23:26
Ma la guerra no!!!
In piena 1^ (sigh) guerra del Golfo il 12 gennaio 1991 ci fu una grande manifestazione NO WAR a Roma: andandovi, in treno nacque questa canzone da urlare sulle note dell'ancora e allora nota sigla arboriana Ma la notte no.
Ricordo che a Roma fu subito adottata da tutti, cantata continuamente, finita nei servizi del TG, trascritta di foglio in foglio.
Appena appena rielaborata fu riproposta due settimane dopo anche a Verona all'Arena Golfo.
Il suo ciclo finì (giustamente) più o meno lì e - a parte il gioco del ritornello - nemmeno io ne ricordavo il testo.
Il ritrovamento di un ciclostilato (gulp! ma quanti anni...) mi ha rimesso sotto gli occhi quel testo e quei momenti: combattuto fra il conservare per me il ricordo e condividerlo ho scelto la seconda opzione; mi è parsa una polaroid: l'obiezione fiscale, l'appello a L'Italia ripudia la guerra, la convinzione di poter contare, la voglia di esserci... Ed era solo un canto da strada, nato in gruppo su un treno di speranza...
Ricordo che a Roma fu subito adottata da tutti, cantata continuamente, finita nei servizi del TG, trascritta di foglio in foglio.
Appena appena rielaborata fu riproposta due settimane dopo anche a Verona all'Arena Golfo.
Il suo ciclo finì (giustamente) più o meno lì e - a parte il gioco del ritornello - nemmeno io ne ricordavo il testo.
Il ritrovamento di un ciclostilato (gulp! ma quanti anni...) mi ha rimesso sotto gli occhi quel testo e quei momenti: combattuto fra il conservare per me il ricordo e condividerlo ho scelto la seconda opzione; mi è parsa una polaroid: l'obiezione fiscale, l'appello a L'Italia ripudia la guerra, la convinzione di poter contare, la voglia di esserci... Ed era solo un canto da strada, nato in gruppo su un treno di speranza...
Ogni giorno la vita è una lotta infinita - NO LA GUERRA NO
(Continues)
(Continues)
Contributed by fabio bello 2009/10/27 - 23:25
Da tempo è finita la prima grande guerra
LA GRANDE GUERRE EST FINIE DEPUIS LONGTEMPS
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2009/10/27 - 18:52
Un pedazo de mi sangre
Un pedazo de mi sangre
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2009/10/27 - 14:30
Los niños de nuestro olvido
[2005]
Album "Corazón libre"
Scritta da René Vargas Vera e Víctor Heredia.
Dedicata ai "niños de la calle"...
Album "Corazón libre"
Scritta da René Vargas Vera e Víctor Heredia.
Dedicata ai "niños de la calle"...
Escribo sobre un destino
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2009/10/27 - 14:03
Pájaro de rodillas
[2009]
Album "Cantora 1", in duetto con Nacha Roldán.
Parole di Alfredo Zitarrosa
Musica di Carlos Porcel "Nahuel"
"...E chi canta il tiranno
non è un uccello, non è niente
è un rettile che striscia nel fango
una gallina che chioccia per il padrone
inginocchiata..."
Trovata su Cancioneros.com
Album "Cantora 1", in duetto con Nacha Roldán.
Parole di Alfredo Zitarrosa
Musica di Carlos Porcel "Nahuel"
"...E chi canta il tiranno
non è un uccello, non è niente
è un rettile che striscia nel fango
una gallina che chioccia per il padrone
inginocchiata..."
Trovata su Cancioneros.com
Cantor que canta es pájaro
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2009/10/27 - 13:49
Al alba
Aggiungo ancora che la canzone di Aute racconta dell'incontro fra un condannato e la sua compagna... Si tratta precisamente di José Luis Sánchez Bravo, di 22 anni, e di sua moglie Silvia Carretero, al quarto mese di gravidanza... decisero che il bimbo avrebbe portato il nome di tutti loro tre del FRAP che stavano per essere giustiziati: "Luis Ramón Humberto"... poi nacque una bambina che forse oggi tutti chiamano semplicemente Luisa...
(dal blog di Antonio Piera, che in gioventù fece parte del gruppo Las Madres del Cordero, ossia Desde Santurce a Bilbao Blues Band)
(dal blog di Antonio Piera, che in gioventù fece parte del gruppo Las Madres del Cordero, ossia Desde Santurce a Bilbao Blues Band)
Alessandro 2009/10/27 - 10:10
Ο Αντώνης
Akrìtas (Διγενής Ακρίτας): eroe dell’epopea bizantina, protagonista dei canti epici detti “acritici” e, soprattutto, del poema epico “Dighenìs Akrìtas”, redatto forse da un monaco del X secolo.
Vassìlis Dighenìs Akrìtas ne è il protagonista. Figlio di un emiro arabo e di una principessa cristiana da lui rapita – e per questo detto Digéne, cioè “di doppia stirpe” - , dopo un’infanzia nella quale si distingue per la forza prodigiosa, si fa cristiano e, passando al servizio dei Cristiani, combatte da invincibile cavaliere le lotte di Bisanzio ai confini (“akra”) dell’ Impero, minacciati dalle invasioni arabe. Rapisce Eudossia, la bellissima donna di cui si è innamorato, e ne sconfigge il padre e i fratelli. Con lei va a vivere in un suo solitario castello dal quale parte per le scorrerie contro gli eterni nemici Apelati. Non sempre Digène si mostra cavaliere senza macchia: un giorno salva... (Continues)
Vassìlis Dighenìs Akrìtas ne è il protagonista. Figlio di un emiro arabo e di una principessa cristiana da lui rapita – e per questo detto Digéne, cioè “di doppia stirpe” - , dopo un’infanzia nella quale si distingue per la forza prodigiosa, si fa cristiano e, passando al servizio dei Cristiani, combatte da invincibile cavaliere le lotte di Bisanzio ai confini (“akra”) dell’ Impero, minacciati dalle invasioni arabe. Rapisce Eudossia, la bellissima donna di cui si è innamorato, e ne sconfigge il padre e i fratelli. Con lei va a vivere in un suo solitario castello dal quale parte per le scorrerie contro gli eterni nemici Apelati. Non sempre Digène si mostra cavaliere senza macchia: un giorno salva... (Continues)
Gian Piero Testa 2009/10/27 - 09:49
Till Jack
[1973]
Testo e musica: Cornelis Vreeswijk
Lyrics and music: Cornelis Vreeswijk
Text och musik: Cornelis Vreeswijk
Album: I stället för vykort
" Dall'album "I stället för vykort" del 1973, la canzone è una "cartolina" diretta a Jack, che era il figlio dell'autore e all'epoca aveva nove anni. [Jacopo Laverdure]
Nel 1973, Jack Vreeswijk, il figlio di Cornelis, è un bambino di nove anni (è nato a Stoccolma il 25 gennaio 1964); oggi ne ha quasi cinquantaquattro (qualche mese più giovane di me, per inciso) ed è diventato, pure lui, un apprezzato cantautore che, naturalmente, canta spesso le canzoni del babbo (sembra quasi la riproposizione svedese di Fabrizio e Cristiano De André). Nel '73, “i stället för vykort”, cioè “invece di una cartolina illustrata”, babbo Cornelis gli inviò questa canzone che riporta un po' pure me a quell'anno, quando di anni ne avevo dieci. Allora ci erano i B52,... (Continues)
Testo e musica: Cornelis Vreeswijk
Lyrics and music: Cornelis Vreeswijk
Text och musik: Cornelis Vreeswijk
Album: I stället för vykort
" Dall'album "I stället för vykort" del 1973, la canzone è una "cartolina" diretta a Jack, che era il figlio dell'autore e all'epoca aveva nove anni. [Jacopo Laverdure]
Nel 1973, Jack Vreeswijk, il figlio di Cornelis, è un bambino di nove anni (è nato a Stoccolma il 25 gennaio 1964); oggi ne ha quasi cinquantaquattro (qualche mese più giovane di me, per inciso) ed è diventato, pure lui, un apprezzato cantautore che, naturalmente, canta spesso le canzoni del babbo (sembra quasi la riproposizione svedese di Fabrizio e Cristiano De André). Nel '73, “i stället för vykort”, cioè “invece di una cartolina illustrata”, babbo Cornelis gli inviò questa canzone che riporta un po' pure me a quell'anno, quando di anni ne avevo dieci. Allora ci erano i B52,... (Continues)
Nu faller natten
(Continues)
(Continues)
Contributed by laverdure 2009/10/27 - 09:18
Song Itineraries:
War in Viet Nam as seen from Italy and from the rest of the world
Voltiamo il foglio
Chanson italienne – Voltamo il Foglio – Anton Virgilio Savona – 1972
Sais-tu, Lucien mon ami aux quatre pieds plus noirs que l'ébène, ce que c'est le conditionnement ? As-tu déjà entendu parler de Pavlov et de son chien ? Je ne sais, mais je suis sûr par contre que tu sais très bien ce que c'est que le dressage et la domestication. Et bien, tout cela, c'est une seule et même chose. Sauf ceci que pour les animaux, on parle (on, c'est-à-dire les humains qui font du racisme bête) de dressage, de domestication, mais pour les hommes, on parle de conditionnement. En fait, c'est pour camoufler le sens réel de la manœuvre. Tout comme lorsque pour les enfants des hommes, on parle d'éducation, et pour les enfants des animaux, on parle d'élevage, mais encore une fois, c'est la même chose.
En somme, dit Lucien l'âne assez clairvoyant et perspicace, seuls les animaux ont droit à la vérité sans fard.
... (Continues)
Sais-tu, Lucien mon ami aux quatre pieds plus noirs que l'ébène, ce que c'est le conditionnement ? As-tu déjà entendu parler de Pavlov et de son chien ? Je ne sais, mais je suis sûr par contre que tu sais très bien ce que c'est que le dressage et la domestication. Et bien, tout cela, c'est une seule et même chose. Sauf ceci que pour les animaux, on parle (on, c'est-à-dire les humains qui font du racisme bête) de dressage, de domestication, mais pour les hommes, on parle de conditionnement. En fait, c'est pour camoufler le sens réel de la manœuvre. Tout comme lorsque pour les enfants des hommes, on parle d'éducation, et pour les enfants des animaux, on parle d'élevage, mais encore une fois, c'est la même chose.
En somme, dit Lucien l'âne assez clairvoyant et perspicace, seuls les animaux ont droit à la vérité sans fard.
... (Continues)
TOURNONS LA PAGE
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2009/10/26 - 22:04
Al vent
Beh, qualcuno potrebbe contestarmi che ho scelto di tradurre questa canzone di Raimon perché il testo è molto semplice... Vero, ma la canzone è bellissima ed è così difficile trovarne di simili, così semplici eppure traboccanti di vita, di dolore e di speranza. Una canzone che, a leggerla e ancor più ad ascoltarla dalla voce di Raimon, ti fa respirare meglio...
E mi piace soprattutto - a me che pur non sono credente - quel richiamo di Raimon alla ricerca di Dio, un dio, il suo, così distante da quello ingessato e truculento di Francisco Franco e di molta chiesa - oggi come allora - vicina ai troni e alle dominazioni e lontana dagli uomini...
Dedico questa mia modesta traduzione a Gustavo Sierra Fernández che attraverso le sue pagine, ricchissime e rigorose, mi ha fatto scoprire Raimon e tante altre splendide voci (castigliane, catalane, galiziane, basche e non solo) "al vento del mondo", che è poi quello della libertà e della giustizia contro il vento di morte dell'oppressione e della guerra.
Muchas gracias Gustavo!
E mi piace soprattutto - a me che pur non sono credente - quel richiamo di Raimon alla ricerca di Dio, un dio, il suo, così distante da quello ingessato e truculento di Francisco Franco e di molta chiesa - oggi come allora - vicina ai troni e alle dominazioni e lontana dagli uomini...
Dedico questa mia modesta traduzione a Gustavo Sierra Fernández che attraverso le sue pagine, ricchissime e rigorose, mi ha fatto scoprire Raimon e tante altre splendide voci (castigliane, catalane, galiziane, basche e non solo) "al vento del mondo", che è poi quello della libertà e della giustizia contro il vento di morte dell'oppressione e della guerra.
Muchas gracias Gustavo!
AL VENTO
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2009/10/26 - 22:00
Our section dedicated to Spanish politial songs has been remarkably enlarged, thanks to Gustavo Sierra Fernández's blog. Muchas gracias, Gustavo, en nombre de todo el equipo de "Canciones contra la guerra" y enhorabuena por tu magnífico blog
Lorenzo Masetti 2009/10/26 - 20:56
Enfermedades de invierno
[1977]
Album "Nacimos para ser libres"
Testo di Jesús López Pacheco
Musica di Luís Pastor
Hay quien dice que muerto Franco hubo libertad... Falso... Hay quien dice que una vez elegido Suárez hubo paz y libertad... Falso...
La verdad es que durante los años de la transición el rebrote reaccionario y de violencia recordó a los más viejos del país otra fecha, 40 años atrás, cuando los comunistas y anarquistas se batían a tiros con los falangistas en Barcelona. Realmente, desde 1975/ 76 hasta más o menos el intento del golpe de estado, los asesinatos se producían casi a diario: ETA y GRAPO, y en menor medida el FRAP y Terra Lliure, mataban a militares y policías: ciertamente muchos eran altos mandos cuyas manos estaban muy manchadas de sangre, pero otras veces eran muchachos que habían salido de su pueblo a buscar un trabajo. Por su parte, los escuadrones de ultra-derecha asesinaban a miembros... (Continues)
Album "Nacimos para ser libres"
Testo di Jesús López Pacheco
Musica di Luís Pastor
Hay quien dice que muerto Franco hubo libertad... Falso... Hay quien dice que una vez elegido Suárez hubo paz y libertad... Falso...
La verdad es que durante los años de la transición el rebrote reaccionario y de violencia recordó a los más viejos del país otra fecha, 40 años atrás, cuando los comunistas y anarquistas se batían a tiros con los falangistas en Barcelona. Realmente, desde 1975/ 76 hasta más o menos el intento del golpe de estado, los asesinatos se producían casi a diario: ETA y GRAPO, y en menor medida el FRAP y Terra Lliure, mataban a militares y policías: ciertamente muchos eran altos mandos cuyas manos estaban muy manchadas de sangre, pero otras veces eran muchachos que habían salido de su pueblo a buscar un trabajo. Por su parte, los escuadrones de ultra-derecha asesinaban a miembros... (Continues)
- Si no fueran ciegos
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2009/10/26 - 13:15
Aida Lafuente
[1978]
Album "Asturies, ayeri y güei"
Canzone popolare con musica di Alberto del Pozo.
La canzone racconta della militante comunista asturiana Aida de la Fuente Penaos che, durante la fallita rivoluzione del 1934, morì a soli 19 anni combattendo contro i legionari del futuro dittatore Francisco Franco.
Trovata sul blog di Gustavo Sierra Fernández
Album "Asturies, ayeri y güei"
Canzone popolare con musica di Alberto del Pozo.
La canzone racconta della militante comunista asturiana Aida de la Fuente Penaos che, durante la fallita rivoluzione del 1934, morì a soli 19 anni combattendo contro i legionari del futuro dittatore Francisco Franco.
Trovata sul blog di Gustavo Sierra Fernández
Deciséis años tinía
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2009/10/26 - 11:54
Song Itineraries:
The Spanish Civil War 1936-1939 and Franco's Dictatorship
Soldadito de plomo
[1983]
Album postumo intitolato "Canciones inéditas"
Album postumo intitolato "Canciones inéditas"
Soldadito de plomo
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2009/10/26 - 09:34
Una guerra
[1976]
Testo trovato su di un sito dedicato a Cecilia, cantautrice spagnola prematuramente scomparsa in un incidente stradale nel 1976.
Testo trovato su di un sito dedicato a Cecilia, cantautrice spagnola prematuramente scomparsa in un incidente stradale nel 1976.
Una guerra pasó por esta tierra
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2009/10/26 - 09:27
Song Itineraries:
The Spanish Civil War 1936-1939 and Franco's Dictatorship
Amar es combatir
[1976]
Album "Vallecas"
Canzone i cui versi sono tratti dalla poesia "Piedra del sol" che il messicano Octavio Paz scrisse nel 1957.
Album "Vallecas"
Canzone i cui versi sono tratti dalla poesia "Piedra del sol" che il messicano Octavio Paz scrisse nel 1957.
Madrid, 1937,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2009/10/26 - 09:14
Song Itineraries:
The Spanish Civil War 1936-1939 and Franco's Dictatorship
En el nombre de España, paz
[1977]
Album "En el nombre de España, paz"
Poesia di Blas De Otero
Stimolato da una mail di Adriana a proposito della poesia di Blas de Otero "Fidelidad" messa in musica da Luís Pastor, ne ho trovata un'altra, anche questa tratta dalla raccolta "Pido la paz y la palabra" del 1955, musicata dagli andalusi Jarcha.
Album "En el nombre de España, paz"
Poesia di Blas De Otero
Stimolato da una mail di Adriana a proposito della poesia di Blas de Otero "Fidelidad" messa in musica da Luís Pastor, ne ho trovata un'altra, anche questa tratta dalla raccolta "Pido la paz y la palabra" del 1955, musicata dagli andalusi Jarcha.
En el nombre de España, paz.
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2009/10/26 - 08:06
La marche en avant
(1973)
Nonostante Sardou sia storicamente stato considerato un cantante di destra (prealtro lui ha sempre smentito, definendosi una volta "un anarchico che ha il torto di non pensare a sinistra") in certe canzoni, come questa, della prima metà degli anni settanta, si dimostra ferocemente anti-militarista.
Nonostante Sardou sia storicamente stato considerato un cantante di destra (prealtro lui ha sempre smentito, definendosi una volta "un anarchico che ha il torto di non pensare a sinistra") in certe canzoni, come questa, della prima metà degli anni settanta, si dimostra ferocemente anti-militarista.
Tambour-major vous m'entendez
(Continues)
(Continues)
Contributed by Paolo Sirotto 2009/10/25 - 22:54
Les Diables de Bosch
Les Diables de Bosch
Canzone léviane – Les Diables de Bosch – Marco Valdo M.I. – 2009
Cycle du Cahier ligné – 60
Les Diables de Bosch est la soixantième chanson du Cycle du Cahier ligné, constitué d'éléments tirés du Quaderno a Cancelli de Carlo Levi.
Dis, Marco Valdo M.I. mon bon ami, dis-moi, dit Lucien l'âne en fermant presque ses yeux qui ne seront jamais bleus, est-ce bien de Jérôme Bosch et de ses étranges peintures qu'il est question ?
Oui, c'est bien de ce Bosch-là, l'homme du Bois du Duc, Hieronymus van Aken. Un de ces peintres qui ont marqué leurs temps – le Moyen- Âge et les temps à venir. Mais comme tu le verras dans la canzone, la peinture est un point de départ pour la pensée. Souvent aussi, le peintre est quelqu'un qui parle de l'homme, du monde et des jeux de la société – entendons : les jeux de pouvoir. Le peintre est un apporteur d'image, il crée la métaphore. Du... (Continues)
Canzone léviane – Les Diables de Bosch – Marco Valdo M.I. – 2009
Cycle du Cahier ligné – 60
Les Diables de Bosch est la soixantième chanson du Cycle du Cahier ligné, constitué d'éléments tirés du Quaderno a Cancelli de Carlo Levi.
Dis, Marco Valdo M.I. mon bon ami, dis-moi, dit Lucien l'âne en fermant presque ses yeux qui ne seront jamais bleus, est-ce bien de Jérôme Bosch et de ses étranges peintures qu'il est question ?
Oui, c'est bien de ce Bosch-là, l'homme du Bois du Duc, Hieronymus van Aken. Un de ces peintres qui ont marqué leurs temps – le Moyen- Âge et les temps à venir. Mais comme tu le verras dans la canzone, la peinture est un point de départ pour la pensée. Souvent aussi, le peintre est quelqu'un qui parle de l'homme, du monde et des jeux de la société – entendons : les jeux de pouvoir. Le peintre est un apporteur d'image, il crée la métaphore. Du... (Continues)
Les diables de Bosch sont une grâce d'invention,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2009/10/25 - 21:08
Song Itineraries:
The Devil
Bruta vigliaca
[1965?]
Testo di Piero Novelli
Musica di Roberto Balocco
Nel primo dei tanti volumi de "Le canssôn dla piola", pubblicato dalla Fonit Cetra nel 1965
la storia, romanzata ma vera, di Dante Di Nanni, partigiano ucciso a vent'anni dai nazifascisti a Torino
Testo di Piero Novelli
Musica di Roberto Balocco
Nel primo dei tanti volumi de "Le canssôn dla piola", pubblicato dalla Fonit Cetra nel 1965
la storia, romanzata ma vera, di Dante Di Nanni, partigiano ucciso a vent'anni dai nazifascisti a Torino
A son rivà ch'ël ciochè a sonava
(Continues)
(Continues)
Contributed by Paolo Sirotto 2009/10/25 - 18:06
Song Itineraries:
Resistance against Nazi-Fascism in Italy and Europe
Col quèidun
C'è chi vive di ideali e chi nell'ombra trama per tradirli. In questo caso il protagonista si trova a combattere contro quel "Qualcuno" che fin dai tempi della lotta antifascista cerca di trarre il massimo vantaggio per se stesso contro tutti.
Mi contra ai tedesch an montagna i sparava
(Continues)
(Continues)
Contributed by Paolo Sirotto 2009/10/25 - 18:00
Lili Marleen [Lied eines jungen Wachtpostens]
INGLESE / ENGLISH [5] - Lale Andersen
"Lili Marleen" (Lale Andersen, 1942 [English Version])
"Lili Marleen" was the 20th Century's most popular Soldier's Song.
Lale Andersen is the song's finest interpreter: here's her English language version.
This performance was broadcast from German Radio to Australian and New Zealand troops in North Africa in the Spring of 1942.
"Lili Marleen" was the 20th Century's most popular Soldier's Song.
Lale Andersen is the song's finest interpreter: here's her English language version.
This performance was broadcast from German Radio to Australian and New Zealand troops in North Africa in the Spring of 1942.
LILI MARLEEN
(Continues)
(Continues)
2009/10/25 - 17:53
A l'é nen dur?
La storia di un povero Cristo che attraversa il '900 accettando tutto (guerre comprese) con rassegnazione e si trova a fare un bilancio della sua vita che si riassume con poche parole: Non è difficile? Troppo!
a l'é nen dur?
(Continues)
(Continues)
Contributed by Paolo Sirotto 2009/10/25 - 17:42
Killing An Arab
[1978]
Lyrics and music by Robert Smith
"Killing an Arab" was the first single by The Cure. It was recorded at the same time as their first LP in the UK, "Three Imaginary Boys" (1979) but not included on the album. However it was included on the band's first US album, "Boys Don't Cry" (1980).
Composer Robert Smith has said that the song "was a short poetic attempt at condensing my impression of the key moments in L'Étranger (The Stranger) by Albert Camus" (Cure News number 11, October 1991). The lyrics describe a shooting on a beach, in which the Arab of the title is killed by the song's narrator; in Camus' story the main character, Meursault, shoots an Arab standing on a beach after staring out at the sea and being overwhelmingly blinded by the sun, reflected on the sea, the sand and the knife the Arab was holding.
The song has a controversial history, since it has often been viewed... (Continues)
Lyrics and music by Robert Smith
"Killing an Arab" was the first single by The Cure. It was recorded at the same time as their first LP in the UK, "Three Imaginary Boys" (1979) but not included on the album. However it was included on the band's first US album, "Boys Don't Cry" (1980).
Composer Robert Smith has said that the song "was a short poetic attempt at condensing my impression of the key moments in L'Étranger (The Stranger) by Albert Camus" (Cure News number 11, October 1991). The lyrics describe a shooting on a beach, in which the Arab of the title is killed by the song's narrator; in Camus' story the main character, Meursault, shoots an Arab standing on a beach after staring out at the sea and being overwhelmingly blinded by the sun, reflected on the sea, the sand and the knife the Arab was holding.
The song has a controversial history, since it has often been viewed... (Continues)
Standing on the beach
(Continues)
(Continues)
Contributed by giorgio 2009/10/25 - 11:29
Anthrax
[2008]
Lyrics & Music by Kimya Dawson
An awful song about 9/11 first appeared on "Body of War: Songs that Inspired an Iraq War Veteran" (soundtrack of the famous documentary "Body of War"), a double-CD various artists' compilation.
Lyrics & Music by Kimya Dawson
An awful song about 9/11 first appeared on "Body of War: Songs that Inspired an Iraq War Veteran" (soundtrack of the famous documentary "Body of War"), a double-CD various artists' compilation.
There's anthrax in the envelope I opened in my dream
(Continues)
(Continues)
Contributed by giorgio 2009/10/25 - 11:23
Song Itineraries:
September, 11: Attack on New York
Ogni anno a fine d'agosto
Chanson italienne - Ogni anno a fine d'agosto – Anton Virgilio Savona - 1969
En Calabre, on devient mafieux de génération en génération, de famille, par descendance ou par le simple fait d'être né dans une famille de mafieux. Le fils d'un mafieux (en Calabre, dans la 'Ndrangheta) est habituellement un mafieux et depuis les classes élémentaires. En somme, on est mafieux comme on est catholique - dès la naissance...
En Calabre, on devient mafieux de génération en génération, de famille, par descendance ou par le simple fait d'être né dans une famille de mafieux. Le fils d'un mafieux (en Calabre, dans la 'Ndrangheta) est habituellement un mafieux et depuis les classes élémentaires. En somme, on est mafieux comme on est catholique - dès la naissance...
CHAQUE ANNÉE À LA FIN AOÛT
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2009/10/24 - 21:51
Cleaning my gun
Dal disco "Get Lucky" 2009
I keep a weather eye on the horizon, my back to the wall
(Continues)
(Continues)
Contributed by Donquijote82 2009/10/24 - 17:27
Se questo è un uomo
Su youtube abbiamo creato un video con una sequenza di immagini scritti e poesie
Karadell Myspace
Karadell sito
Karadell Myspace
Karadell sito
Fabio 2009/10/24 - 11:37
Réalités
(2002)
André Dupuis interprète ses chansons
André Dupuis interprète ses chansons
Allons soyons sérieux pendant quelques secondes,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Susana 2009/10/23 - 11:32
Carlo Carlo Re di Francia Charles Charles Roi de France
Carlo Carlo Re di Francia
Charles Charles Roi de France
Canzone léviane – Carlo Carlo Re di Francia - Charles Charles Roi de France – Marco Valdo M.I. – 2009
Cycle du Cahier ligné – 59
Carlo Carlo Re di Francia - Charles Charles Roi de France est la cinquante-neuvième chanson du Cycle du Cahier ligné, constitué d'éléments tirés du Quaderno a Cancelli de Carlo Levi.
Que penses-tu, mon ami Marco Valdo M.I., dit Lucien l'âne en s'étirant et en tordant un peu la colonne de son dos; ainsi il la redresse et se donne un air plus vaillant. Que penses-tu de cet étrange roi de France avec des puces sur la panse ? Qui est-ce celui-là, qui me fait penser à cette chanson de Fabrizio De André où Charles Martel s'en revient de Poitiers ?
En fait, Lucien mon ami, ta question est tout à fait pertinente et elle tombe vraiment bien, car elle me permet d'éclairer un peu ta lanterne sourde. Réglons,... (Continues)
Charles Charles Roi de France
Canzone léviane – Carlo Carlo Re di Francia - Charles Charles Roi de France – Marco Valdo M.I. – 2009
Cycle du Cahier ligné – 59
Carlo Carlo Re di Francia - Charles Charles Roi de France est la cinquante-neuvième chanson du Cycle du Cahier ligné, constitué d'éléments tirés du Quaderno a Cancelli de Carlo Levi.
Que penses-tu, mon ami Marco Valdo M.I., dit Lucien l'âne en s'étirant et en tordant un peu la colonne de son dos; ainsi il la redresse et se donne un air plus vaillant. Que penses-tu de cet étrange roi de France avec des puces sur la panse ? Qui est-ce celui-là, qui me fait penser à cette chanson de Fabrizio De André où Charles Martel s'en revient de Poitiers ?
En fait, Lucien mon ami, ta question est tout à fait pertinente et elle tombe vraiment bien, car elle me permet d'éclairer un peu ta lanterne sourde. Réglons,... (Continues)
« Carlo Carlo Re di Francia
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2009/10/22 - 19:24
Monte Pasubio
Devo dire una cosa a riguardo dell'ultimo ritornello: non dice "ma gli alpini non hanno paura", bensì "ma gli alpini non tornano indietro"...ancora più terribile come finale.
2009/10/22 - 18:21
Garrotada en swing
[1972]
Album "Un entre tants"
Parole di Ovidi Montllor
Musica di Carlos Boldori
Gli ultimi a sedersi sul garrote furono l'anarchico Salvador Puig Antich, assassinato per vendetta dopo l'attentato in cui Carrero voló, e un polacco, tal Heinz Chez, un presunto assassino di poliziotti, che molti anni più tardi si scoprì essere Georg Michael Welzel, un libertario fuggiasco dalla Germania orientale... Welzel fu giustiziato insieme a Puig perchè era intenzione del regime convincere l'opinione pubblica che la violenza politica non era diversa dalla criminalità comune...
Ma anche dopo la fine del regime fascista i fantasmi dei garrotati non facevano dormire sonni tranquilli ai gerarchi spagnoli di turno... nel 1977 la compagnia teatrale Els Joglars provò a mettere in scena le ultime ore di Chez/Welzel: il regista Albert Boadella fu arrestato e incarcerato e contro gli attori fu intentato un processo da parte delle autorità militari...
(fonte: es.wikipedia)
Album "Un entre tants"
Parole di Ovidi Montllor
Musica di Carlos Boldori
Gli ultimi a sedersi sul garrote furono l'anarchico Salvador Puig Antich, assassinato per vendetta dopo l'attentato in cui Carrero voló, e un polacco, tal Heinz Chez, un presunto assassino di poliziotti, che molti anni più tardi si scoprì essere Georg Michael Welzel, un libertario fuggiasco dalla Germania orientale... Welzel fu giustiziato insieme a Puig perchè era intenzione del regime convincere l'opinione pubblica che la violenza politica non era diversa dalla criminalità comune...
Ma anche dopo la fine del regime fascista i fantasmi dei garrotati non facevano dormire sonni tranquilli ai gerarchi spagnoli di turno... nel 1977 la compagnia teatrale Els Joglars provò a mettere in scena le ultime ore di Chez/Welzel: il regista Albert Boadella fu arrestato e incarcerato e contro gli attori fu intentato un processo da parte delle autorità militari...
(fonte: es.wikipedia)
Justa la fusta. Justa la fusta.
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2009/10/22 - 15:48
De manars i garrotades (Valencianes de l'U i el Dos)
[1977]
Album "De manars i garrotades"
Parole di Ovidi Montllor sulla melodia di una seguidilla popolare valenciana.
"Di ordini e garrotamenti ne abbiamo fin sopra i capelli...
Ora vogliamo l'amnistia, la giustizia, la libertà e il diritto all'autonomia..."
Trovata su di un sito dedicato all'autore.
Album "De manars i garrotades"
Parole di Ovidi Montllor sulla melodia di una seguidilla popolare valenciana.
"Di ordini e garrotamenti ne abbiamo fin sopra i capelli...
Ora vogliamo l'amnistia, la giustizia, la libertà e il diritto all'autonomia..."
Trovata su di un sito dedicato all'autore.
El preu que es paga per a viure.
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2009/10/22 - 15:11
L'escola de Ribera
[1977]
Album "De manars i garrotades"
Come si diceva a proposito della canzone El maestro, con l'avvento dei fascisti nel 1939 tutti i maestri rurali vennero fatti fuori (chi fisicamente, chi professionalmente) e vennero rimessi al loro posto i corvacci neri, i preti, tutti Dio, Patria e bastone... E poi "¡Arriba España!", saluto romano e ancora "¡España, Una! Grande! Libre!"... Una sola Spagna ed una sola lingua, il castigliano, e niente più basco, catalano o galiziano... Una Spagna libera...libera, poi !?! Ma libera da cosa o da chi? Ma dal marxismo e dai comunisti! Ahhh...
Ribera è una regione della Valencia, comunità autonoma di cui era originario Ovidi Montllor.
Trovata su di un sito dedicato all'autore.
Album "De manars i garrotades"
Come si diceva a proposito della canzone El maestro, con l'avvento dei fascisti nel 1939 tutti i maestri rurali vennero fatti fuori (chi fisicamente, chi professionalmente) e vennero rimessi al loro posto i corvacci neri, i preti, tutti Dio, Patria e bastone... E poi "¡Arriba España!", saluto romano e ancora "¡España, Una! Grande! Libre!"... Una sola Spagna ed una sola lingua, il castigliano, e niente più basco, catalano o galiziano... Una Spagna libera...libera, poi !?! Ma libera da cosa o da chi? Ma dal marxismo e dai comunisti! Ahhh...
Ribera è una regione della Valencia, comunità autonoma di cui era originario Ovidi Montllor.
Trovata su di un sito dedicato all'autore.
La suma era
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2009/10/22 - 14:54
Malditas elecciones
Canzone popolare della guerra civile spagnola, dalla colonna sonora di "Buenaventura Durruti, anarquista" (2000), per la regia di Jean-Louis Comolli e Ginette Lavigne, con Jesús Agelet, Albert Boadella, Ramon Fontserè, Dolors Tuneu e Chicho Sanchez Ferlosio nella parte di un cantastorie.
Questa colonna sonora non è mai stata pubblicata ma i singoli brani che la compongono circolano in rete, variamente assemblati, con il titolo di "Romancero de Durruti" o "Cancionero de Durruti"
La sequenza corretta dei brani dovrebbe essere quella che segue, con l'aggiunta di Ejecución pública che non fa parte della colonna sonora ma compare per la prima volta in un disco collettivo pubblicato nel 1977 e intitolato "Abolición - Canciones y textos contra la pena de muerte".
01 - Por allí viene Durruti
02 - Cancionero de Durruti: 1. Durruti, Ascaso y García Oliver
03 - Cancionero de Durruti: 2. Canta,... (Continues)
Questa colonna sonora non è mai stata pubblicata ma i singoli brani che la compongono circolano in rete, variamente assemblati, con il titolo di "Romancero de Durruti" o "Cancionero de Durruti"
La sequenza corretta dei brani dovrebbe essere quella che segue, con l'aggiunta di Ejecución pública che non fa parte della colonna sonora ma compare per la prima volta in un disco collettivo pubblicato nel 1977 e intitolato "Abolición - Canciones y textos contra la pena de muerte".
01 - Por allí viene Durruti
02 - Cancionero de Durruti: 1. Durruti, Ascaso y García Oliver
03 - Cancionero de Durruti: 2. Canta,... (Continues)
Alessandro 2009/10/22 - 13:11
Me hice bandido
Canzone popolare della guerra civile spagnola, dalla colonna sonora di "Buenaventura Durruti, anarquista" (2000), per la regia di Jean-Louis Comolli e Ginette Lavigne, con Jesús Agelet, Albert Boadella, Ramon Fontserè, Dolors Tuneu e Chicho Sanchez Ferlosio nella parte di un cantastorie.
Questa colonna sonora non è mai stata pubblicata ma i singoli brani he la compongono circolano in rete, variamente assemblati, con il titolo di "Romancero de Durruti" o "Cancionero de Durruti"
La sequenza corretta dei brani dovrebbe essere quella che segue, con l'aggiunta di Ejecución pública che non fa parte della colonna sonora ma compare per la prima volta in un disco collettivo pubblicato nel 1977 e intitolato "Abolición - Canciones y textos contra la pena de muerte".
01 - Por allí viene Durruti
02 - Cancionero de Durruti: 1. Durruti, Ascaso y García Oliver
03 - Cancionero de Durruti: 2. Canta,... (Continues)
Questa colonna sonora non è mai stata pubblicata ma i singoli brani he la compongono circolano in rete, variamente assemblati, con il titolo di "Romancero de Durruti" o "Cancionero de Durruti"
La sequenza corretta dei brani dovrebbe essere quella che segue, con l'aggiunta di Ejecución pública che non fa parte della colonna sonora ma compare per la prima volta in un disco collettivo pubblicato nel 1977 e intitolato "Abolición - Canciones y textos contra la pena de muerte".
01 - Por allí viene Durruti
02 - Cancionero de Durruti: 1. Durruti, Ascaso y García Oliver
03 - Cancionero de Durruti: 2. Canta,... (Continues)
Yo soy del campo, amigo mío,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2009/10/22 - 13:03
Desterrados
Canzone popolare della guerra civile spagnola, dalla colonna sonora di "Buenaventura Durruti, anarquista" (2000), per la regia di Jean-Louis Comolli e Ginette Lavigne, con Jesús Agelet, Albert Boadella, Ramon Fontserè, Dolors Tuneu e Chicho Sanchez Ferlosio nella parte di un cantastorie.
Questa colonna sonora non è mai stata pubblicata ma i singoli brani che la compongono circolano in rete, variamente assemblati, con il titolo di "Romancero de Durruti" o "Cancionero de Durruti"
La sequenza corretta dei brani dovrebbe essere quella che segue, con l'aggiunta di Ejecución pública che non fa parte della colonna sonora ma compare per la prima volta in un disco collettivo pubblicato nel 1977 e intitolato "Abolición - Canciones y textos contra la pena de muerte".
01 - Por allí viene Durruti
02 - Buenaventura Durruti, Ascaso, y García Oliver
03 - Canta garganta
04 - Desterrados
05 - Me hice bandido
06 - Compañero
07 - Malditas elecciones
08 - 19 de Noviembre
09 - Reforma Agraria
10 - Ejecución pública
(Alessandro)
Questa colonna sonora non è mai stata pubblicata ma i singoli brani che la compongono circolano in rete, variamente assemblati, con il titolo di "Romancero de Durruti" o "Cancionero de Durruti"
La sequenza corretta dei brani dovrebbe essere quella che segue, con l'aggiunta di Ejecución pública che non fa parte della colonna sonora ma compare per la prima volta in un disco collettivo pubblicato nel 1977 e intitolato "Abolición - Canciones y textos contra la pena de muerte".
01 - Por allí viene Durruti
02 - Buenaventura Durruti, Ascaso, y García Oliver
03 - Canta garganta
04 - Desterrados
05 - Me hice bandido
06 - Compañero
07 - Malditas elecciones
08 - 19 de Noviembre
09 - Reforma Agraria
10 - Ejecución pública
(Alessandro)
Para tierras africanas,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2009/10/22 - 11:49
Song Itineraries:
Exiles and exilees, The Spanish Civil War 1936-1939 and Franco's Dictatorship
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Chanson italienne – Ciò che voi non dite – Ivan Della Mea – 1967