Devo dire una cosa a riguardo dell'ultimo ritornello: non dice "ma gli alpini non hanno paura", bensì "ma gli alpini non tornano indietro"...ancora più terribile come finale.
Intanto grazie per la citazione (è un onore per noi far parte di questa raccolta di canzoni), e per la bella traduzione.
Solo un piccolissimo appunto: il titolo in realtà sarebbe "la madre", non "il mare", quindi: "Mère Méditerranéenne".
Di nuovo grazie, e complimenti per il bellissimo "lavoro" che fate con questo sito..
Samuele (il bassista degli Scritti Corsari, e autore di questo testo)
Scena finale da "La lengua de las mariposas", film del 1999 per la regia di José Luis Cuerda, che racconta la storia del rapporto tra un piccolo alunno ed un maestro rurale repubblicano in Galizia negli anni della guerra civile... Il maestro Don Gregorio è interpretato da una grande figura del mondo artistico e culturale spagnolo, Fernando Fernán Gómez, scomparso due anni or sono...
Alessandro 22/10/2009 - 13:49
L'inizio della guerra civile interrompe il bellissimo rapporto tra Moncho e Don Gregorio, un insegnante di idee liberali e repubblicane ma anche se il bambino è costretto a rinnegare il suo maestro non dimenticherà mai i suoi insegnamenti.
A differenza del film, nel libro le ultime parole che Moncho riesce a dire mentre lancia pietre contro il camioncino sono "Rospo", "Tilonorrinco", "Iris".
E' confuso...gli è stato ordinato di chiamarlo "traditore", "criminale" ma riesce solo a utilizzare il linguaggio imparato da Don Gregorio per trasformare gli insulti in elogi. In una sequenza di metafore il rospo, che è un personaggio delle favole, diventa un essere bello e gentile come il tilonorrinco, uccello australiano che per conquistare la femmina lascia un'orchidea nel nido, che infine diventa "Iris", farfalla, simbolo della LIBERTA'.
Così quello che può sembrare una brutta fine, vista la... (continuer)
Canzone popolare della guerra civile spagnola, dalla colonna sonora di "Buenaventura Durruti, anarquista" (2000), per la regia di Jean-Louis Comolli e Ginette Lavigne, con Jesús Agelet, Albert Boadella, Ramon Fontserè, Dolors Tuneu e Chicho Sanchez Ferlosio nella parte di un cantastorie.
Questa colonna sonora non è mai stata pubblicata ma i singoli brani che la compongono circolano in rete, variamente assemblati, con il titolo di "Romancero de Durruti" o "Cancionero de Durruti"
La sequenza corretta dei brani dovrebbe essere quella che segue, con l'aggiunta di Ejecución pública che non fa parte della colonna sonora ma compare per la prima volta in un disco collettivo pubblicato nel 1977 e intitolato "Abolición - Canciones y textos contra la pena de muerte".
01 - Por allí viene Durruti
02 - Cancionero de Durruti: 1. Durruti, Ascaso y García Oliver
03 - Cancionero de Durruti: 2. Canta,... (continuer)
La canzone con cui, nel film di Berlanga, gli abitanti del villaggio accolgono i visitatori statunitensi (fonte: es.wikipedia):
Los yanquis han venido,
olé salero, con mil regalos,
y a las niñas bonitas
van a obsequiarlas con aeroplanos,
con aeroplanos de chorro libre
que corta el aire,
y también rascacielos, bien conservaos
en frigidaire.
Americanos,
vienen a España
gordos y sanos,
viva el tronío
de ese gran pueblo
con poderío,
olé Virginia,
y Michigan,
y viva Texas, que no está mal,
os recibimos
americanos con alegría,
olé mi madre,
olé mi suegra y
olé mi tía.
El Plan Marshall nos llega
del extranjero pa nuestro avío,
y con tantos parneses
va a echar buen pelo
Villar del Río.
Traerán divisas pá quien toree
mejor corría,
y medias y camisas
pá las mocitas más presumías.
Da pochi mesi studio l'ungherese, da autodidatta. La traduzione corretta del titolo di questa canzone (confermata dal traduttore di Google) mi sembra "Amare qualcuno per qualcosa".
Comunque, bravi!
Ciao