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Io me ne volli andà per i' Mugello

Anonymous
Io me ne volli andà per i' Mugello
Stornelli mugellani.

Nel Mugello gli stornelli sono tra le tradizioni ancora più vive, tanto che, addirittura nella città di Firenze, quando si parla di stornelli si intendono “tout court” gli stornelli mugellani (si dice “mugellani”, non “mugellesi”). E gli stornelli mugellani riflettono spesso quelle terre di matti e fieri montanari che hanno visto sia l'anarchismo che la chiesa di Barbiana, la Resistenza e la storia del cane Fido. E allora, in omaggio al Mugello e alle sue genti, ecco questa terrificante stornellata che mi cantava mio nonno, Venturi Bruno, la cui moglie, mia nonna Aldrovandi Ede, era peraltro mugellana di Sant'Agata. Me la cantava con mucho gusto, da ferroviere anarchico anticlericale qual era, e con altrettanto gusto (seppur con qualche parola diversa) me la ritrovai cantata da Riccardo Marasco. C'è di tutto: belle ragazze discinte che sgobbano per il sor padrone, tre... (Continues)
Io me ne volli andà per i' Mugello
(Continues)
Contributed by Riccardo Scocciante 2009/1/12 - 23:45
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Samarcanda

Samarcanda
del testo risentendo la mia versione ci sono due paroline sbagliate...comunque non è stato commentato il finale... la guerra è finita e si festeggia,il soldato vede la nera signora e qui entra in gioco l'istinto di sopravvivenza ossia la fuga dalla morte...la morte è rappresentata con una nera signora che deve prendere l'uomo, da dunque una visione della vita improntata sul destino..e che quindi il destino vuole che il soldato debba essere preso dalla morte e quindi la fuga è principalmente dal destino. il fatto che la morte era li alla festa non era per guadarlo con malignità (e quindi prenderlo in quel momento) ma solo per fare in modo che il soldato arrivasse a samarcanda dove li...la morte l'avrebbe preso,(ed è una dimostrazione della forza che ha il destino (che verrà comunque poi vinta dall'uomo) su un uomo, perchè la visione della morte ha avuto una reazione nell'uomo quella di scappare... (Continues)
mauro curcuruto 2009/1/12 - 19:17
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Vasco Rossi: Vivere

Vasco Rossi: Vivere
[1993]
Testo: Vasco Rossi
Musica: Tullio Ferro e Massimo Riva
Lyrics: Vasco Rossi
Music: Tullio Ferro & Massimo Riva

Album: Gli spari sopra
Altri interpreti: Malika Ayane



Eccomi, un lunedì qualsiasi, approssimandosi la “ottomila” di questo sito e di ritorno da un turno al 118, a ricantarmi 'sta canzone. Tutta una serie d'ingorghi sui viali a cantarmela. Veramente un prodromo c'era stato anche ieri mattina, quando avevo ricordato ad una persona che 'sta canzone qui ha per me un significato particolare; e siccome, come tutti sanno, io ho sempre biecamente approfittato del mio “status” di amministratore di questo sito per infilarci dentro tutte le famose canzoni della mia vita....

Ma sì, ma sì. Mica c'è un motivo particolare. Solo ricordi che affiorano, lievemente oramai, senza nessuna speciale condizione; oramai il tempo ha compiuto tutto il suo lavoro, quello per cui è pagato.... (Continues)
Vivere
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2009/1/12 - 19:15
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Wooden Ships

Wooden Ships
NAVI DI LEGNO
(Continues)
Contributed by Oscar 2009/1/12 - 17:47
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Santiago

Santiago
"Ecco, o bravi, dategli magari anche mons. Pio Laghi, a Cesare o a Dio."

Fatto!
Alberto 2009/1/12 - 11:09
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Corporate Cannibal

Corporate Cannibal
[2008]
Album "Hurricane"

«Il capitale ha un unico impulso vitale, quello di valorizzarsi, di generare plusvalore, di assorbire con la sua parte costante, coi mezzi di produzione, la più grande massa di plusvalore che sia possibile. Il capitale è lavoro morto che resuscita, come un vampiro, solo succhiando lavoro vivo, e tanto più vive quanto più ne succhia» (Marx, Il Capitale, libro primo, cap.8)

"Pleased to meet you, pleased to have you on my plate / your meat is sweet to me / your destiny / your fate / you’re my life support, your life is my sport / I’m a man-eating machine" (Grace Jones, "Corporate Cannibal)

Beh, mi pare che il significato sia chiaro: il capitalismo moderno, fondato sulla finanza virtuale è un vampiro che per esistere cannibalizza il mondo reale, e in definiva gli esseri umani... molti lo provano sualla propria pelle, altri non sembrano rendersene conto forse perchè... (Continues)
Pleased to meet you, pleased to have you on my plate
(Continues)
Contributed by Alessandro 2009/1/12 - 10:31
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Su patriottu Sardu a sos feudatarios [Procurad' e moderare]

Su patriottu Sardu a sos feudatarios [Procurad' e moderare]
L'amico e collaboratore Donquijote82, non accorgendosi che il Procurad'e moderare era già presente nel sito (ma con il suo vero titolo), lo ha reinviato; siamo stati quindi costretti a cancellare il suo contributo. Però lo aveva corredato di alcune ulteriori notizie sugli interpreti (che inseriamo nell'introduzione) e di un interessante commento che ci dispiaceva tralasciare. Lo riproduciamo quindi qui per intero:

Appassionato inno contro la prepotenza feudale dei proprietari terrieri. Questo canto di protesta popolare è stato composto alla fine del 1700 da Francesco Ignazio Mannu, Cavaliere e Magistrato (nato a Ozieri il 18 maggio 1758 e morto a Cagliari nel 1839).

Questo Inno è stato scritto in seguito ai drammatici eventi vissuti dal popolo sardo dopo i fatti del 28 aprile 1794, giorno in cui iniziò la rivolta guidata da Giovanni Maria Angioj. Può essere annoverato tra i canti popolari... (Continues)
CCG/AWS Staff 2009/1/12 - 07:04
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L'unica superstite

L'unica superstite
L'UNICA SUPERSTITE
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2009/1/12 - 00:36
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Waiting For The Bus to Take Me Home

Waiting For The Bus to Take Me Home
[2008]
Album “The Boy Bands Have Won…”

Una canzone dedicata a Gary Tyler, un afroamericano che sta marcendo in prigione dal 1975 per un delitto che non ha commesso quando aveva 17 anni.

Nel 1974, nella Destrehan High School della Louisiana ci furono aspri scontri motivati dall'avversione degli studenti bianchi all'integrazione di studenti di colore nella scuola.
Un giorno, il bus della scuola che riaccompagnava alle loro case i ragazzi neri venne attaccato da una folla di bianchi inferociti. Qualcuno esplose un colpo di pistola e un ragazzino bianco di 13 anni rimase ucciso.
Il 17enne Gary Tyler fu subito individuato come l'assassino e fu condannato alla sedia elettrica (pena poi commutata in ergastolo) da una giuria di soli bianchi, in un processo con prove falsificate (la pistola ritovata era in uso alle forze dell'ordine ed il reperto in seguito fu fatto sparire...) e testimoni minacciati... (Continues)
My name is Gary Tyler, Louisiana-born
(Continues)
Contributed by Alessandro 2009/1/11 - 23:31
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Same Old Same Old

Same Old Same Old
[2008]
Album “The Boy Bands Have Won…”
Lately it seems no-one cares anymore
(Continues)
Contributed by Alessandro 2009/1/11 - 23:11
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Bury Me Deep

Bury Me Deep
[2007]
Album “The Boy Bands Have Won…”

Dall'outro al brano sul sito del gruppo:

A short aside concerning the reign of Queen Thatcher.
When I first came to Commons Lords
(Continues)
Contributed by Alessandro 2009/1/11 - 23:02
Song Itineraries: Miss Maggie Thatcher
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Sing About Love

Sing About Love
[2008]
Album “The Boy Bands Have Won…”

Dall'outro al brano sul sito del gruppo:

We stood around in a half-circle in the airless Shabby Road basement for four weeks solid singing this song until we got it right and lost our voices.

It was inspired partly by Dick Gaughan’s ‘A Different Kind of Love Song’, the first verse of which says, ‘You ask me why I sing no love songs/You say the songs that I sing make you angry and sad/You say that you listen to music/To escape from the things that make you feel bad.’
He tells the story of “... playing in a folk club somewhere in the southeast of England when a woman came up to me and proceeded to ask me all the questions in the first verse of this. When I replied, she looked at me sadly and said, ‘Oh, you’re still at the political stage, then,’ and walked off.”
I don’t want to sing about anger and hate
(Continues)
Contributed by Alessandro 2009/1/11 - 22:59
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Word Bomber

Word Bomber
[2008]
Album “The Boy Bands Have Won…”

Dall'outro al brano sul sito del gruppo:

When the names of the four young men from leeds who murdered 52 people in London in July 2005 were revealed, a friend of ours talked of how she’d been at high school with one of the boys, Shehzad Tanweer, who worked in his mum & dad’s fish & chip shop. That he’d been a “lovely young lad.” In his taped message recorded before the bombing, Shehzad said, “What you have witnessed now is only the beginning of a series of attacks which will intensify and continue until you pull all your troops out of Afghanistan and Iraq. Until you stop all financial and military support to the US and Israel and until you release all Muslim prisoners from Belmarsh and your other concentration camps. And know that if you fail to comply with this then know that this war will never stop.”
But of course, the repeated ‘you’... (Continues)
Strap these words
(Continues)
Contributed by Alessandro 2009/1/11 - 22:53
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Words Can Save Us

Words Can Save Us
[2008]
Album “The Boy Bands Have Won…”

Outro al brano sul sito del gruppo:

Summing up the shortening distance between news of another us high school massacre and news of continuing bombing raids on Iraqi towns.

“Talking to terrorists is the only way to beat them.” (Mo Mowlam)
April morning summer come soon
(Continues)
Contributed by Alessandro 2009/1/11 - 22:47
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La memoria

La memoria
Una buona notizia: è schiattato il CardiMale Pio Laghi.
Che il Diavolo accolga la sua animaccia nera all'inferno.
Amen

L'Unità, 9 gennaio 2009

È morto Pio Laghi, il cardinale amico della dittatura argentina

E' morto la notte scorsa all'ospedale romano di San Carlo di Nancy il cardinale Pio Laghi, diplomatico Vaticano di rango. Il porporato, 86 anni non ancora compiuti, e' morto per una malattia ematologica che lo ha portato ad una insufficienza cardio-vascolare. La camera ardente e' stata allestita nell'ospedale San Carlo di Nancy e da domani verra' trasferita in Vaticano. I funerali saranno celebrati martedi' alle 11 a San Pietro.

Nella sua qualità di nunzio apostolico in Argentina, Pio Laghi, amico intimo di alcuni generali della dittatura (ammiraglio Emilio Massera, ex capo della Marina militare argentina), si è reso colpevole, secondo molti sopravvissuti, di aver giustificato la... (Continues)
Alessandro 2009/1/11 - 20:02
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Buffalo Soldier

Buffalo Soldier
qualcuno mi sà dire ke significato a la frasea "questo intanto,quando analizzo la puzza
ha molto senso secondo me" nella versione italiana.
grazie

by giuly
2009/1/11 - 11:05
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Fuoco e mitragliatrici e Valzer dei disertori

Anonymous
Fuoco e mitragliatrici <i>e</i> Valzer dei disertori
Magyar nyelvre fordította Riccardo Venturi
2009-01-11-én

Egy a I. világháború idejére visszanyúló tiltakozási dal, amit az olasz népzenetudós Roberto Leydi meggyűjtött Alfonsinében, a ravennai megyében.
A dal tiltakozik a háború szörnyű állapota ellen, amiben a katonáknak el kell veszteni olyan sok társat, hogy elfoglaljanak egy arasznyi földet.
A dalt írták valószínűleg 1915.12.16-a (támadás a “Rakéták Lövészárkára”, amit a hős Sassari gyalogezred elfoglalt egy szuronyrohammal) és 1916.3.29-e (Isonzo ötödik harca) között.

Ez a szép, keringődallamú dal még mostanaban játsszák a “Negy Megyében” (Piacenza, Génua, Alessandria és Pavia) hagyományos hangszerekkel, pl. az olasz dudával (kétnyelvű népoboa), a kromatikus harmonikával és a pásztorsíppal. A dallamot írta a híres nápolyi zeneszerző Ernesto De Curtis Libero Bovio daláért “Sona, Chitarra” (“Játssz, gitár”). [RV]
TŰZ ÉS GÉPPUSKÁK
(Continues)
2009/1/11 - 08:31

Esik az eső, ázik a heveder

English version by Tamás Sajó, from Poemas del río Wang, the Spanish/English version of his Hungarian blog A Wang folyó versei
Esik az eső, ázik a heveder
THE RAIN IS FALLING, THE GIRTH IS GETTING WET
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2009/1/11 - 07:15

Esik az eső, ázik a heveder

La versione italiana di Tamás Sajó, da Poemas del río Wang (la versione in lingua spagnola di A Wang folyó versei.
Esik az eső, ázik a heveder
"Zoltán Kátai and the Hegedűs Ensemble: Esik az eső, ázik a heveder (La pioggia sta piovendo, la cinghia è umida). Dallo stesso CD. Tuttavia, la versione di mio nonno era molto più melancolico, appunto per quello era bello." (T.S.)

NB. Mi sono permesso di "rivedere" in qualche piccolissimo punto la perfetta versione italiana di Tamás. Peraltro, una dimostrazione che l'ungherese non è poi così difficile come sembra: non ha generi grammaticali, a differenza delle nostre lingue come l'italiano o lo spagnolo coi loro "maschili" e "femminili" per cui, ad esempio, in spagnolo si dice la sangre (femminile) e in italiano il sangue (maschile)! :-) [CCG/AWS Staff]
CADE LA PIOGGIA
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2009/1/11 - 06:41
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Maminsynek w koncentraku

Maminsynek w koncentraku
à partir de la version italienne – Figlio di mamma in KZ, d'une chanson d' Aleksander Kulisiewicz, écrite en 1942, intitulée "Mamysinek w koncentratku".

Dans la chanson apparaît le terme Volksdeutsch, qui est un terme nazi qui désignait une personne d'ascendance allemande qui vivait à l'extérieur de l'Allemagne; et celui de Häftling, qui désigne un prisonnier dans un camp de concentration et/ou d'extermination.
À la lecture, cette chanson apparaît dans toute sa puissance d'ironie et de dérision. Une sorte d'humour décapant, destiné en effet à décaper toute la terreur et toute l'horreur qu'ont ressenties ceux qui sont passés au travers des tortures, des horreurs, des douleurs, des privations et de la folie de leur être d'humain à un être de fumée et de cendres.
LE FILS À MAMAN AU CAMP.
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2009/1/9 - 22:22
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Mama ana ahabak

Mama ana ahabak
bella grande profonda emozionante
lino albanese 2009/1/9 - 18:16

A Nation Is Dying

In 110 ammassati in una casa e bombardati
l'Onu denuncia il massacro di 30 civili

da La Repubblica, 9 gennaio 2009

[...] Il 4 gennaio scorso, raccontano testimoni oculari citati dal Coordinamento degli Affari umanitari dell'Onu (Ocha), centodieci persone, oltre la metà bambini, sono stati radunati in un edificio a un piano dai militari dell'esercito israeliano. Si trattava di famiglie che erano rimaste senza casa nei primi giorni di bombardamenti aerei in quella che è una delle zone più duramente colpite dall'offensiva israeliana.

Da un giorno l'esercito era penetrato via terra, e sono stati proprio i soldati a raccomandare ai profughi di restare chiusi dentro "per la loro stessa sicurezza". Il giorno dopo, la casa è stata sottoposta a un violento bombardamento. Sono morti così almeno trenta palestinesi [...]
Alessandro 2009/1/9 - 15:43
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There's Something in the Air (But it's not on the Airwaves)

There's Something in the Air (But it's not on the Airwaves)
Il testo di "Something in the Air", il brano del 1969 scritto da Thunderclap Newman e Pete Townshend degli Who di cui Chris Chandler ha utilizzato la musica...
Lo posto perchè non sarà un bran contro la guerra ma... vedete un po' voi (magari un extra?)...
SOMETHING IN THE AIR
(Continues)
Contributed by Alessandro 2009/1/9 - 10:45
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Don't Close Your Eyes

Don't Close Your Eyes
Bella idea quella di inserire una canzone del grande Graziano Romani, uno degli artisti più genuini e appassionati che ci offre il nostro Paese.
Alberto 2009/1/9 - 10:44
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Kołysanka dla synka w krematorium

Kołysanka dla synka w krematorium
Version italienne – NINNA NANNA DEL CREMATORIO – Leoncarlo Settimeli – 2006
d'une chanson en yiddish de Aaron Liebeskind, traduite et chantée en polonais par
Alex Kulisiewicz

En 1942, Aaron Liebeskind, un jeune horloger de Bilgoraj en Pologne avait été contraint de connaître l'assassinat de sa femme, Edith, et de son fils de 3 ans au camp de concentration de Treblinka . Il supplia le contremaître du crématoire de le laisser passer la nuit à veiller le corps de son fils. Aaron s'agenouilla à côté du corps de son enfant et composa les paroles de sa berceuse dans sa tête. Durant la nuit, cet homme de vingt-quatre ans devint tout gris. Il réussit miraculeusement à s'échapper de Treblinka, mais il fut capturé à nouveau et envoyé à Sachsenhausen où il rencontra et devint l'ami d' Alex Kulisiewicz. Aaron raconta à Alex son histoire et lui chanta la chanson en Yiddish, qu'Alex traduisit immédiatement... (Continues)
BERCEUSE DU CRÉMATOIRE
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2009/1/9 - 09:31
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Mai 40

Mai 40
Guys you have a typo in the posted lyrics of Mai 40: the line that reads:"Les femmes s'accrochaient à leurs armes" is in fact:"Les femmes s'accrochaient à leurs larmes" which would translate into "the women clung to their tears" instead of "the women clung to their weapons" (not the fault of the translator but must be corrected). You can check the books where Brel lyrics are published - they used to be all available over www.paroles.net but not anymore.
Nassim 2009/1/9 - 07:42

ARTE CONTRO LA GUERRA / ANTIWAR ART

ARTE CONTRO LA GUERRA / ANTIWAR ART
Ciao, siamo una art-zine tutta italiana, la Chiamata alle Arti, che ogni due mesi raccoglie opere da tutto il mondo, che rispondano ad uno stesso tema.
Potete saperne di piu' direttamente qui: http://www.psdrevolution.it/forum/inde...

Il tema della prossima uscita, con scadenza il 15 Gennaio, E' War! e ci piacerebbe usare il materiale di questa pagina, per scrivere un redazionale di apertura.
Ovviamente l'articolo ti sara' attribuito in pieno, aggiungendo il vostro nome o il nickname, con link all' email e/o al vostro sito.

Contattatatec per maggiori dettagli. Potete vedere tutte le passate edizioni della artzine, qui: http://www.psdrevolution.it/forum/inde...
Sauro Pasquini 2009/1/8 - 22:27
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Mio nonno partì per l'Ortigara

Mio nonno partì per l'Ortigara
Caro Riccardo, ti ringrazio moltissimo per la traduzione ungherese di questo canzone, proprio di questo canzone tanto caro a te, e per la dedica personale. Sono profondamente commozionato, non trovo le parole.

Permettimi di mandarti in cambio i due canzoni “contro la guerra” dei miei due nonni ungheresi (uno di origine cecco, mentre l’altro ruteno, solo per illustrare meglio l’assurdità della situazione), cantati nella stessa guerra, l’uno in Russia, mentre l’altro – appunto nelle trincee alpine dell’Italia, probabilmente solo pochi chilometri dal tuo nonno. In ungherese: http://wangfolyo.blogspot.com/2009/01/... , in italiano: http://riowang.blogspot.com/2009/01/la... , in inglese: http://riowang.blogspot.com/2009/01/mo... .

Un grandissimo köszönöm, e un abbraccio forte,
Tamás
Tamás Sajó 2009/1/8 - 21:06
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Lásko!

Lásko!
Salve a tutti. Seguo il sito da qualche tempo ma per mancanza di tempo non ho modo di parteciparvi attivamente.
Sono rimasto molto colpito dalla "discussione" tra Martina e Riccardo e vorrei dire la mia, se possibile.
Secondo me, ogni frequentatore di un sito (e relativo forum) libero ha il diritto di esprimere il proprio pensiero. E su questo mi pare che tutti concordiamo. Ma dove sta scritto che quando non si è d'accordo bisogna per forza proporre cose migliori? Si può semplicemente non essere d'accordo, punto e basta.
Questo comunque non è il caso di Martina che, mi pare, ha anche motivato molto chiaramente il suo dissenso. Inoltre ha aggiunto che secondo lei ogni traduzione ed adattamento dovrebbero essere il più fedele possibile all'originale. Altrimenti, dico io, rappresenterebbe solo una rozza copia camuffata da presunto "capolavoro".
Se proprio si vuole creare qualcosa di bello... (Continues)
2009/1/8 - 20:51
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An scathàn (Lo specchio)

An scathàn (Lo specchio)
Tratto dal sito uffiaciale http://www.massimilianodambrosio.it/
Ascolta la mia voce
(Continues)
Contributed by Donquijote82 2009/1/8 - 13:06
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Chorał z piekła dna

Chorał z piekła dna
Version italienne – Corale dal profondo del inferno - Riccardo Venturi – 2009
Chanson polonaise - Chorał z piekła dna - Aleksander Kulisiewicz – Paroles : Leonard Krasnodębski – 1942

Le jeune poète et journaliste de Varsovie, Leonard Krasnodębski, écrivit le texte de ce « Chœur » en 1942 au camp de concentration de Sachsenhausen (au nord de Berlin). Il était infirmier à « l'hôpital » du camp, où il fut témoin des expérimentations bestiales menées par le Dr. Paul Schmitz, SS, qui testait les effets de gaz empoisonnés nouveaux sur les prisonniers. Krasnodębski, qui avait vu et connaissait trop la nature de ces expériences, fut forcé par les SS à se suicider en 1943. Kulisiewicz composa cette mélodie en octobre 1944 pour commémorer le compositeur juif allemand, Rosebery D'Arguto, qui mourut à Auschwitz en 1943. Alex chanta pour la première fois cette chanson pour les patients de « l'hôpital »... (Continues)
CHOEUR DU FOND DE L'ENFER
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2009/1/8 - 13:00
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Hekatomba 1941

Hekatomba 1941
Version italienne (Chanson russe, version polonaise : Aleksander Kulisiewicz) – Ecatombe 1941 – Riccardo Venturi

Aleksander Kulisiewicz (1918-1982) était étudiant en droit dans la partie de la Pologne occupée par les Allemands quand, en octobre 1939, il fut dénoncé pour des écrits anti-fascistes, arrêté par la Gestapo et envoyé au camp de concentration de Sachsenhausen, près de Berlin. Chanteur amateur et chantauteur, Aleksander Kulisiewicz composa 54 chansons durant les près de six ans de son emprisonnement à Sachsenhausen. Après la libération, il se remémora ces chansons ainsi que celles apprises de camarades prisonniers, dictant des centaines de pages de textes à son infirmière polonaise.
Dans les années 1941 – 1942, près de 18,000 prisonniers de guerre soviétiques furent assassinés dans le camp de concentration de Sachsenhausen. Un d'entre eux était le soldat volontaire de 17 ans, mécanicien,... (Continues)
HÉCATOMBE 1941
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2009/1/8 - 10:54
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Con la guerriglia

Anonymous
Nella versione degli Acid Folk Alleanza come incisa nel disco del 1995 Materiale Resistente
Con la guerriglia
E noi farem del mondo un baluardo
(Continues)
Contributed by Donquijote82 2009/1/8 - 10:46
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Le radici ca tieni

Le radici ca tieni
LE TUE RADICI
(Continues)
Contributed by Donquijote82 2009/1/8 - 07:38
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Aida

Aida
mi piacevano le canzoni di rino gia da ragazzino e mi piacciono ora che ho quasi 50 anni mi chiedo:" ma sarà stata tutta farina del suo sacco ?"
Silvano 2009/1/7 - 22:01
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L'anno che verrà

L'anno che verrà
La canzone se devo dire la verità non mi è piaciuta perchè parla della guerra che un suo amicoè la e non ha tanto unsenso e lui nianche parlare....
(valentina)

Cara Valentina, rispettiamo ovviamente il tuo parere, ma che non ti piace questa canzone è l'unica cosa che abbiamo capito...potresti per favore essere più chiara? Grazie! [CCG/AWS Staff]
2009/1/7 - 20:13
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Hekatomba 1941

Hekatomba 1941
7 gennaio 2009
ECATOMBE 1941
(Continues)
2009/1/7 - 16:19




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