Always At War
Versione italiana di Kiocciolina
SEMPRE IN GUERRA
(continuer)
(continuer)
envoyé par Kiocciolina 5/9/2008 - 22:19
Dante Di Nanni
Je veux chanter une histoire peut-être oubliée ou ignorée : L'histoire de Dante Di Nanni, le partisan.
Chanson italienne – Dante di Nanni – Marco Chiavistrelli
Version française - Dante di Nanni – Marco Valdo M.I. – 2008
Chanson italienne – Dante di Nanni – Marco Chiavistrelli
Version française - Dante di Nanni – Marco Valdo M.I. – 2008
DANTE DI NANNI
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 5/9/2008 - 21:32
Free The Dove
Karie Hillery & Charles Lamont
LIBERATE LA COLOMBA
(continuer)
(continuer)
envoyé par Kiocciolina 5/9/2008 - 20:39
Uh mammà
1981
Trovata su forumemoria in un thread dedicato alle canzoni contro la guerra. Ancora il 28 agosto 2008, cioè pochi giorni fa, l'autore del post, tale Guimug, afferma che "A voler fare un elenco delle canzoni contro la guerra ci sarebe abbastanza materiale da riempire un magazzino"; evidentemente non sa che il "magazzino" esiste già :-) Ma proseguiamo con le sue parole di presentazione di questa canzone: "al di là dei classici immortali targati Dylan o della più casalinga "C'era un ragazzo", voglio ricordare un pezzo che anche se presenta un'orecchiabilità quasi irriverente per un tema così delicato in realtà è molto significativo.
Di un certo Mimmo Cavallo (quello di "Siamo meridionali"), parla del classico problema del paese liberato che si chiede chi lo libererà dai liberatori (e noi italici ne sappiamo qualcosa)." [CCG/AWS Staff]
Trovata su forumemoria in un thread dedicato alle canzoni contro la guerra. Ancora il 28 agosto 2008, cioè pochi giorni fa, l'autore del post, tale Guimug, afferma che "A voler fare un elenco delle canzoni contro la guerra ci sarebe abbastanza materiale da riempire un magazzino"; evidentemente non sa che il "magazzino" esiste già :-) Ma proseguiamo con le sue parole di presentazione di questa canzone: "al di là dei classici immortali targati Dylan o della più casalinga "C'era un ragazzo", voglio ricordare un pezzo che anche se presenta un'orecchiabilità quasi irriverente per un tema così delicato in realtà è molto significativo.
Di un certo Mimmo Cavallo (quello di "Siamo meridionali"), parla del classico problema del paese liberato che si chiede chi lo libererà dai liberatori (e noi italici ne sappiamo qualcosa)." [CCG/AWS Staff]
Stanno già arrivando, uh mammà!
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 5/9/2008 - 20:06
The End
Vorrei aggiungere che, viste le note manie di sfidare la morte da parte di jim morrison, il significato di the and my only friend, tra le righe secondo me potrebbe essere inteso come la mia unica amica e la fine, tra l'altro una cosa del genere viene citata anche nel film verso la fine e la canzone in origine era composta solo dai primi 3 o 4 pezzi tutto il resto non c'era. in oltre jim diceva che da bambino aveva sognato o visto in una visione, non ricordo, la sua morte. quindi il mio ragionamento potrebbe non fare una piega. se qualcuno volesse discuterne mi farebbe molto piacere.
michael 5/9/2008 - 06:21
Last Night Another Soldier
LA SCORSA NOTTE UN ALTRO SOLDATO
(continuer)
(continuer)
envoyé par Kiocciolina 4/9/2008 - 22:41
Les lanternes libérales
Le libéral croit, veut croire et surtout, veut faire croire que le régime libéral est démocratique. Dans la réalité quotidienne et historique, il ne l'est assurément pas. Un régime démocratique, c'est-à-dire populaire, ne pourrait tolérer longtemps de telles inégalités, un tel déséquilibre dans la répartition des subsistances, une telle exploitation, une telle arrogance des riches face aux pauvres, une telle immoralité sociale. Mais il est en train de s'autodétruire en détruisant la société, en détruisant la planète.
L'humoriste – juif, il s'appelait André Isaac et résistant, il s'appelait Pierre Dac racontait l'histoire du monsieur qui prend sa vessie pour une lanterne et qui, bien évidemment, quand il l'allume, se brûle. Une plaisanterie fondée sur l'expression française : « prendre une vessie pour une lanterne » qui veut dire : se tromper, se mettre le doigt dans l'œil, se gourer...
En... (continuer)
L'humoriste – juif, il s'appelait André Isaac et résistant, il s'appelait Pierre Dac racontait l'histoire du monsieur qui prend sa vessie pour une lanterne et qui, bien évidemment, quand il l'allume, se brûle. Une plaisanterie fondée sur l'expression française : « prendre une vessie pour une lanterne » qui veut dire : se tromper, se mettre le doigt dans l'œil, se gourer...
En... (continuer)
Ne rien perdre, ne rien donner.
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 4/9/2008 - 22:14
Collateral Damage in Kosovo
DANNO COLLATERALE IN KOSOVO
(continuer)
(continuer)
envoyé par Kiocciolina 4/9/2008 - 20:10
Friðarsöngur
Esperantigis Nicola Ruggiero.
PACA KANTO
(continuer)
(continuer)
envoyé par Nicola Ruggiero 4/9/2008 - 19:29
Mi' padre [Mio padre è morto a 18 anni partigiano]
[1976]
Una poesia di Roberto Lerici interpretata da Gigi Proietti
Dallo spettacolo "A me gli occhi, please!"
Quando Gigi la recita, ne canta soltanto due versi, quasi alla fine; c'è una musica di sottofondo. Abbastanza per non ricorrere agli "extra" per questa straordinaria cosa scritta dal grande regista di "Nell'anno del signore", sulla quale non vogliamo aggiungere altro. Forse, rispetto al video inserito in questa pagina, si noteranno delle lievi differenze nel testo scritto; questo perché Gigi Proietti è improvvisatore nell'anima. [CCG/AWS Staff]
Come segnalatoci da Roberta Lerici, figlia di Roberto Lerici (scomparso nel 1992), suo padre è l'autore effettivo di questo testo e degli altri dello spettacolo A me gli occhi please!; ci informa sempre Roberta Lerici che "lo stesso brano è anche depositato alla Siae come pezzo autonomo dallo spettacolo (sez. Dor-monologo), sempre di Roberto... (continuer)
Una poesia di Roberto Lerici interpretata da Gigi Proietti
Dallo spettacolo "A me gli occhi, please!"
Quando Gigi la recita, ne canta soltanto due versi, quasi alla fine; c'è una musica di sottofondo. Abbastanza per non ricorrere agli "extra" per questa straordinaria cosa scritta dal grande regista di "Nell'anno del signore", sulla quale non vogliamo aggiungere altro. Forse, rispetto al video inserito in questa pagina, si noteranno delle lievi differenze nel testo scritto; questo perché Gigi Proietti è improvvisatore nell'anima. [CCG/AWS Staff]
Come segnalatoci da Roberta Lerici, figlia di Roberto Lerici (scomparso nel 1992), suo padre è l'autore effettivo di questo testo e degli altri dello spettacolo A me gli occhi please!; ci informa sempre Roberta Lerici che "lo stesso brano è anche depositato alla Siae come pezzo autonomo dallo spettacolo (sez. Dor-monologo), sempre di Roberto... (continuer)
Mi' padre è morto partigiano
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 4/9/2008 - 19:18
Il lupo e il bracconiere
Splendido inedito apparso sulla raccolta Firenze-Lugano no-stop. L'ho apprezzato dopo un pò di ascolti. La cosa incredibile delle canzoni di Ivan è il fatto che riescono a comunicare sempre emozioni uniche. In brani onirici come questo Ivan è assolutamente impareggiabile...UNICO
4/9/2008 - 14:50
Il morale delle truppe
[2008]
Testo e musica di Max Manfredi
Lyrics and music by Max Manfredi
Album: Luna persa (in uscita ottobre 2008)
Il testo è stato trascritto all'ascolto dal video
Un'ironica e amara canzone dal nuovo album di Max Manfredi, "Luna persa", in uscita tra breve. Riporta un po', nelle atmosfere, sicuramente al Buon soldato Sc'vèik Di Jaroslav Hášek.
Anteprima di "Il morale delle truppe", uno dei brani dell'ultimo CD di Max "Luna Persa" in uscita tra poco!
Il video è stato registrato a Ricaldone a luglio di quest'anno. Per l'occasione, la Staffa ha avuto come ospite Antonio Marangolo ai fiati.
A fine estate il nuovo album: "Luna persa" (28/07/2008)
Sono terminate le registrazioni del nuovo album di Max Manfredi, la cui uscita è prevista a fine estate per Ala Bianca Group, distribuzione Warner. Il titolo del disco sarà "Luna persa" e conterrà undici canzoni, musicalmente assai eterogenee... (continuer)
Testo e musica di Max Manfredi
Lyrics and music by Max Manfredi
Album: Luna persa (in uscita ottobre 2008)
Il testo è stato trascritto all'ascolto dal video
Un'ironica e amara canzone dal nuovo album di Max Manfredi, "Luna persa", in uscita tra breve. Riporta un po', nelle atmosfere, sicuramente al Buon soldato Sc'vèik Di Jaroslav Hášek.
Anteprima di "Il morale delle truppe", uno dei brani dell'ultimo CD di Max "Luna Persa" in uscita tra poco!
Il video è stato registrato a Ricaldone a luglio di quest'anno. Per l'occasione, la Staffa ha avuto come ospite Antonio Marangolo ai fiati.
A fine estate il nuovo album: "Luna persa" (28/07/2008)
Sono terminate le registrazioni del nuovo album di Max Manfredi, la cui uscita è prevista a fine estate per Ala Bianca Group, distribuzione Warner. Il titolo del disco sarà "Luna persa" e conterrà undici canzoni, musicalmente assai eterogenee... (continuer)
Il morale delle truppe
(continuer)
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envoyé par CCG/AWS Staff 4/9/2008 - 12:40
Can’t Pay The Bill
[2008]
"The Whole Fam Damnily"
Una canzone sulla guerra sempre più cruenta che il sistema neo-capitalista liberista conduce contro i popoli della terra, non solo nei territori di sfruttamento neo-coloniale ma anche negli stessi paesi - come gli USA - dove gli squali del capitale e della finanza hanno le loro basi...
Liberismo = libertà dei capitali e degli squali, schiavitù e miseria dei popoli.
"The Whole Fam Damnily"
Una canzone sulla guerra sempre più cruenta che il sistema neo-capitalista liberista conduce contro i popoli della terra, non solo nei territori di sfruttamento neo-coloniale ma anche negli stessi paesi - come gli USA - dove gli squali del capitale e della finanza hanno le loro basi...
Liberismo = libertà dei capitali e degli squali, schiavitù e miseria dei popoli.
Lord keep me well, Lord keep me well
(continuer)
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envoyé par Alessandro 4/9/2008 - 08:48
John Hughes
[2008]
"The Whole Fam Damnily"
Una canzone su di un reduce dalla guerra del Vietnam... la ferita è ancora aperta...
"The Whole Fam Damnily"
Una canzone su di un reduce dalla guerra del Vietnam... la ferita è ancora aperta...
In Vietnam he fought a war
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 4/9/2008 - 08:32
Dopo la pioggia
2006
A passo lento
Ci vogliono far sempre credere che la pace sia una conseguenza della guerra. Ma sarebbe bello se esistesse la pace senza partire per forza dalla guerra.
Libera reinterpretazione dell'omonima poesia di Gianni Rodari
A passo lento
Ci vogliono far sempre credere che la pace sia una conseguenza della guerra. Ma sarebbe bello se esistesse la pace senza partire per forza dalla guerra.
Libera reinterpretazione dell'omonima poesia di Gianni Rodari
Dopo la pioggia, viene il sereno,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Luca 'The River' 3/9/2008 - 18:24
Lettera mai scritta
Una delle canzoni più belle e commoventi di questo fantastico gruppo. Grandissimi.
Luca 'The River' 3/9/2008 - 18:18
La Garaventa
Juste la remarque-bateau : en français, généralement, le bateau, le navire... sont masculins.
Chanson italienne – La Garaventa – Anton Virgilio Savona – 1971
Chanson italienne – La Garaventa – Anton Virgilio Savona – 1971
LE GARAVENTA
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 3/9/2008 - 15:10
Speculatori della guerra
Les chansons de cet album sont un hurlement de rage contre toutes les guerres qui ensanglantent le monde.
Elles veulent être une voix d'opposition envers les gens qui pensent à la guerre comme à une méthode pour résoudre les problèmes humains sur la terre.
La guerre est le moment le plus violent d'une volonté de pouvoir qui voudrait assujettir l'humanité à ses intérêts économiques propres en les justifiant par l'usage des mass-médias comme moyen pour uniformiser notre manière de vivre et de penser.
Il y a des formes sournoises de contrôle mental pour influencer et conformer notre vie aux standards consommistes et banaux dans la tentative de nous déséduquer d'une analyse critique de l'histoire passée. La logique du profit à tout prix étouffe l'altruisme et produit une lutte égoïste aussi bien économique que sentimental qui fait oublier et détester le différent et celui qui se trouve plus mal.
Nous... (continuer)
Elles veulent être une voix d'opposition envers les gens qui pensent à la guerre comme à une méthode pour résoudre les problèmes humains sur la terre.
La guerre est le moment le plus violent d'une volonté de pouvoir qui voudrait assujettir l'humanité à ses intérêts économiques propres en les justifiant par l'usage des mass-médias comme moyen pour uniformiser notre manière de vivre et de penser.
Il y a des formes sournoises de contrôle mental pour influencer et conformer notre vie aux standards consommistes et banaux dans la tentative de nous déséduquer d'une analyse critique de l'histoire passée. La logique du profit à tout prix étouffe l'altruisme et produit une lutte égoïste aussi bien économique que sentimental qui fait oublier et détester le différent et celui qui se trouve plus mal.
Nous... (continuer)
QUI SÈME LES BOMBES...
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 3/9/2008 - 14:11
Adivina, adivinanza
Esiste un'ulteriore versione di questa canzone. Le porzioni diverse sono indicate in corsivo.
Dal sito ufficiale
Dal sito ufficiale
ADIVINA, ADIVINANZA
(continuer)
(continuer)
3/9/2008 - 00:20
Bağdat Kafe
[2004]
Lyrics and Music by Bulutsuzluk Özlemi
Testo e musica: Bulutsuzluk Özlemi
Lyrics and Music by Bulutsuzluk Özlemi
Testo e musica: Bulutsuzluk Özlemi
Una canzone davvero bella sulla guerra in Iraq che ci viene dalla vicina Turchia per mano di una delle sue rock band più famose e coraggiose, i Bulutsuzluk Özlemi. Le band turche hanno spesso dei nomi bizzarri e poetici: questo significa alla lettera "Desiderio di filtrare le nuvole". Dolenti purtroppo di non potere per il momento proporre una traduzione, ma se qualche collaboratore/trice o lettore/trice conosce la lingua turca è pregato/a di farsi avanti. Quel che possiamo dire è che nelle prime inquadrature del video allegato, sulla chitarra di uno dei componenti del gruppo si legge una scritta inequivocabile: Savaşa Hayır, "No alla guerra". [CCG/AWS Staff]
Yolumuz uzun yavrum,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 3/9/2008 - 00:12
Dove l'aria è polvere
cara laura sono il tuo fan n 1 e devo dire che preferisco il mondo che vorrei a dove l'aria è polvere perchè il mondo che vorrei dice le stesse cose ma molto più dolcemente mentre invece dove l'aria è polvere è molto cruda e fa paura.io ho visto anche le foto di alì ismail abbas e sono molto forti anche quelle...
ps:laura 6 grande e non smettere mai mai mai di cantare!!!!
ps:laura 6 grande e non smettere mai mai mai di cantare!!!!
2/9/2008 - 21:21
L'autre côté du Mur
L'Autre Côté du Mur
Le Mur est tombé, c'est sûr ! Mais que d'un seul côté...
Il nous reste à abattre l'autre côté du mur...
Le côté de la misère et de l'exploitation, celui du chômage, celui de la richesse qui se nourrit de la pauvreté... Il nous reste à abattre le libéralisme qui pour assurer ses revenus et sa domination tue et les hommes en tant qu'individus, que peuples et qu'espèce et détruit la planète.
J'en ferais bien une petite chanson... avait dit Marco Valdo M.I. en commentaire à la chanson de Klein Orkest – Over de Muur.
et bien la voici.
Qu'on en s'y trompe pas, L'Autre Côté du Mur n'a rien d'un « Sunny side of the street ».
Sans doute pourrait-elle être plus inspirée, sans doute peut-on dire les choses différemment, sans doute... Cela m'est bien égal, pourvu qu'on les dise !
Le Mur est tombé, c'est sûr ! Mais que d'un seul côté...
Il nous reste à abattre l'autre côté du mur...
Le côté de la misère et de l'exploitation, celui du chômage, celui de la richesse qui se nourrit de la pauvreté... Il nous reste à abattre le libéralisme qui pour assurer ses revenus et sa domination tue et les hommes en tant qu'individus, que peuples et qu'espèce et détruit la planète.
J'en ferais bien une petite chanson... avait dit Marco Valdo M.I. en commentaire à la chanson de Klein Orkest – Over de Muur.
et bien la voici.
Qu'on en s'y trompe pas, L'Autre Côté du Mur n'a rien d'un « Sunny side of the street ».
Sans doute pourrait-elle être plus inspirée, sans doute peut-on dire les choses différemment, sans doute... Cela m'est bien égal, pourvu qu'on les dise !
Il y a toujours deux côtés à un mur
(continuer)
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envoyé par Marco Valdo M.I. 2/9/2008 - 18:57
Parcours:
Le Mur de Berlin, 1961-1989
Peace Maker
[1986]
"Forever"
"Forever"
Spinning 'round in your dance of life like a hurricane
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 2/9/2008 - 13:31
Leonardo Pieraccioni: Ahi ahi ahi [I figliol di troia 'e 'un moian mai]
[1991 circa]
Testo e musica (sic) di Leonardo Pieraccioni
Lo scorso anno, 2007, diciamo che il mese di settembre è stato un po' particolare per chi scrive; ne ha risentito anche questo sito, che è stato letteralmente impestato di Extra che, per dirla con un eufemismo, rispecchiavano un determinato stato d'animo, sicuramente non dei migliori. Poi è venuto maggio, anticipato a gennaio, e quest'anno mi fa voglia di cominciare il mese dove sono nato con una canzoncina leggera come una piuma. Di Leonardo Pieraccioni, proprio lui. Non state sbagliando, quello del Ciclone, il comico fiorentino che per un certo periodo ha sbancato i botteghini. Però il Pieraccioni, ai suoi albori, me lo ricordo con trovate irresistibili (tipo quella di presentarsi, il 18 maggio 1990 davanti alla sede assediata della Fiorentina dei Pontello, che stavano scatenando una rivolta di piazza per la vendita di Baggio alla... (continuer)
Testo e musica (sic) di Leonardo Pieraccioni
Lo scorso anno, 2007, diciamo che il mese di settembre è stato un po' particolare per chi scrive; ne ha risentito anche questo sito, che è stato letteralmente impestato di Extra che, per dirla con un eufemismo, rispecchiavano un determinato stato d'animo, sicuramente non dei migliori. Poi è venuto maggio, anticipato a gennaio, e quest'anno mi fa voglia di cominciare il mese dove sono nato con una canzoncina leggera come una piuma. Di Leonardo Pieraccioni, proprio lui. Non state sbagliando, quello del Ciclone, il comico fiorentino che per un certo periodo ha sbancato i botteghini. Però il Pieraccioni, ai suoi albori, me lo ricordo con trovate irresistibili (tipo quella di presentarsi, il 18 maggio 1990 davanti alla sede assediata della Fiorentina dei Pontello, che stavano scatenando una rivolta di piazza per la vendita di Baggio alla... (continuer)
'E nascono biondi, i' sorriso stampato
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 1/9/2008 - 19:29
Danine ! Danine !
Danine ! Danine !
Scènes de guerre en Sicile vers 1950.
Danilo Dolci (que les enfants de Partinico appelaient Danine) était un réformateur social, un militant de la non-violence et de la lutte contre la misère, la maladie, l’analphabétisme et la faim. Né tout au Nord de l’Italie à Sesena dans la région de Trieste en 1924, il s’évadera des mains des nazifascistes, rejoindra une communauté d’accueil pour orphelins, puis s’en ira en Sicile à Partinico où il mènera une action d’intervention sociale, de combat non-violent contre la misère, contre le sous-développement et contre la mafia. Danilo Dolci (Sesana 1924 – Partinico - 1997), cet architecte-sociologue, pacifiste et non-violent, qui mena la guerre à la misère guidé par sa conscience et soutenu par sa confiance en l'homme. Dolci l'homme qui se coucha sur le lit d'une enfant morte de faim pour y mener lui une grève de la faim (sa première... (continuer)
Scènes de guerre en Sicile vers 1950.
Danilo Dolci (que les enfants de Partinico appelaient Danine) était un réformateur social, un militant de la non-violence et de la lutte contre la misère, la maladie, l’analphabétisme et la faim. Né tout au Nord de l’Italie à Sesena dans la région de Trieste en 1924, il s’évadera des mains des nazifascistes, rejoindra une communauté d’accueil pour orphelins, puis s’en ira en Sicile à Partinico où il mènera une action d’intervention sociale, de combat non-violent contre la misère, contre le sous-développement et contre la mafia. Danilo Dolci (Sesana 1924 – Partinico - 1997), cet architecte-sociologue, pacifiste et non-violent, qui mena la guerre à la misère guidé par sa conscience et soutenu par sa confiance en l'homme. Dolci l'homme qui se coucha sur le lit d'une enfant morte de faim pour y mener lui une grève de la faim (sa première... (continuer)
Danine ! Danine !
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 1/9/2008 - 18:01
Leonard Cohen: Bird On The Wire
Por Riccardo Venturi, esperantigis Nicola Ruggiero kun la helpo de István Ertl
BIRD' SUR LA DRAT'
(continuer)
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envoyé par Nicola Ruggiero 1/9/2008 - 11:36
I Heard a Rumor
Album: Iraq: Songs of Life and Death (2003)
I heard a rumor that the forests would be gone
(continuer)
(continuer)
envoyé par giorgio 1/9/2008 - 08:23
Sam Stone [There's A Hole In Daddy's Arm]
Si vedano le note alla traduzione
SAM STONE
(continuer)
(continuer)
1/9/2008 - 01:53
The War
[2006]
First released as a single
Prima uscita come single
Album: We Don't Need To Whisper
First released as a single
Prima uscita come single
Album: We Don't Need To Whisper
"The War" is the fourth single released from the debut album of Angels & Airwaves, We Don't Need to Whisper. It was the third single for both the US and UK, but was the fourth single released, since "Do It for Me Now" was the second single for the US and "It Hurts" was the second single for the UK. Tom DeLonge has described this song as anti-war, with specific references to the Invasion of Normandy in World War II.
Although "The War" never received an official music video, a short film and a live video were released.
"The War" was released as a radio promo single only, but the disk for the single can be bought on various websites.
It is the theme song for the MTV reality football show Two-A-Days.
The song also was a popular theme that appeared throughout the 2006 College World Series. - en.wikipedia
Although "The War" never received an official music video, a short film and a live video were released.
"The War" was released as a radio promo single only, but the disk for the single can be bought on various websites.
It is the theme song for the MTV reality football show Two-A-Days.
The song also was a popular theme that appeared throughout the 2006 College World Series. - en.wikipedia
The ocean, is on fire
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 1/9/2008 - 00:36
The Tides Will Turn
Album: Self-titled (2003)
I see hatred, violence, fear, and nothing short of war
(continuer)
(continuer)
envoyé par giorgio 31/8/2008 - 22:59
La guerra dei vecchietti
recitato
Il secolo che abbiamo alle spalle è il Secolo Ventesimo. Un secolo di sangue, di morte, di sudore, di lacrime. Di dolore.
(continuer)
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 31/8/2008 - 22:16
Democrats Are Guilty Too!
Album: Self-titled (2003)
I heard a democrat today on TV
(continuer)
(continuer)
envoyé par giorgio 31/8/2008 - 21:30
Iraq
Album Iraq: Songs of Life and Death (2003)
The president is lying
(continuer)
(continuer)
envoyé par giorgio 31/8/2008 - 21:16
La canzone della rivoluzione
Les chansons de cet album sont un hurlement de rage contre toutes les guerres qui ensanglantent le monde.
Elles veulent être une voix d'opposition envers les gens qui pensent à la guerre comme à une méthode pour résoudre les problèmes humains sur la terre.
La guerre est le moment le plus violent d'une volonté de pouvoir qui voudrait assujettir l'humanité à ses intérêts économiques propres en les justifiant par l'usage des mass-médias comme moyen pour uniformiser notre manière de vivre et de penser.
Il y a des formes sournoises de contrôle mental pour influencer et conformer notre vie aux standards consommistes et banaux dans la tentative de nous déséduquer d'une analyse critique de l'histoire passée. La logique du profit à tout prix étouffe l'altruisme et produit une lutte égoïste aussi bien économique que sentimental qui fait oublier et détester le différent et celui qui se trouve plus... (continuer)
Elles veulent être une voix d'opposition envers les gens qui pensent à la guerre comme à une méthode pour résoudre les problèmes humains sur la terre.
La guerre est le moment le plus violent d'une volonté de pouvoir qui voudrait assujettir l'humanité à ses intérêts économiques propres en les justifiant par l'usage des mass-médias comme moyen pour uniformiser notre manière de vivre et de penser.
Il y a des formes sournoises de contrôle mental pour influencer et conformer notre vie aux standards consommistes et banaux dans la tentative de nous déséduquer d'une analyse critique de l'histoire passée. La logique du profit à tout prix étouffe l'altruisme et produit une lutte égoïste aussi bien économique que sentimental qui fait oublier et détester le différent et celui qui se trouve plus... (continuer)
La chanson de la révolution.
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 31/8/2008 - 20:57
Beatles: A Day In The Life
dei geni.
grandissime persone, grandissimi artisti.
chi non ama i beatles o non li conosce, o a qualcosa che non va.
grandissime persone, grandissimi artisti.
chi non ama i beatles o non li conosce, o a qualcosa che non va.
zof 31/8/2008 - 19:11
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