Lili Marleen [Lied eines jungen Wachtpostens]
LATINO / LATIN [2] - Franciscus Kopmeier
Su Ephemeris, web magazine in lingua latina, sono stati casualmente reperiti i primi versi (la prima strofa) di una versione latina di Franciscus (Franz?) Kopmeier, in una biografia di Marlene Dietrich: Haud multi hodie cantilenam illam reminiscuntur, c. t. erat "Lili Marleen", quae altero bello mundano furente aures mulcebat militum praesertim Germanorum variis in Europae regionibus pugnantium atque eorum animos Patriae revisendae desiderio tenebat flebilissimo. En versus quidam illius cantiunculae, quos Latine vertit Franciscus Kopmeier [...] Riportiamo qui il testo della strofa: [CCG/AWS Staff]
[LILI MARLEEN]
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envoyé par Riccardo Venturi 16/9/2008 - 20:47
The Queen And The Soldier
Sono cresciuta ascoltando i racconti dei miei nonni che oggi non ci sono più e che hanno vissuto due guerre mondiali: è da loro che ho imparato l'odio per la guerra e il rispetto della diversità. Per questo quando ho scoperto questo bellissimo sito l'ho subito inserito tra i miei preferiti e ho deciso di dare un piccolo contributo, traducendo alcune canzoni: conosco solo un po' d'inglese e sto scegliendo tra tutte quelle canzoni che qualsiasi principiante può tradurre senza impazzire, preferendo quelle che non parlino di una guerra in particolare: non ci sono guerre più o meno giuste, TUTTE LE GUERRE SONO IGNOBILI.
So bene che delle semplici canzoni possono fare ben poco per cambiare le assurde situazioni di odio che vediamo ovunque, ma se anch'io posso aiutare a far riflettere sono sicura che non sarà fatica sprecata, in attesa che queste sconvolgenti poesie in musica diventino solo una testimonianza di un tempo lontano
Moira, dal guestbook
So bene che delle semplici canzoni possono fare ben poco per cambiare le assurde situazioni di odio che vediamo ovunque, ma se anch'io posso aiutare a far riflettere sono sicura che non sarà fatica sprecata, in attesa che queste sconvolgenti poesie in musica diventino solo una testimonianza di un tempo lontano
Moira, dal guestbook
LA REGINA E IL SOLDATO
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envoyé par Moira Giusti 16/9/2008 - 19:25
Don't Look Back In Anger
da (What’s the story) Morning glory (1996)
Il testo di questa canzone è abbastanza oscuro, ma è più che chiaro l’omaggio a John Lennon in apertura con l’attacco di Imagine e soprattutto nel bridge retto dalla frase “I must start a revolution from my bed”, riferita ai bed-in for peace organizzati da John Lennon e Yoko Ono nel 1969. Sally però non si sa chi cavolo sia…
“Don’t Look Back in Anger” was released as the fourth single off of (What’s The Story) Morning Glory?, February 19th 1996. In 2006, it was included in the “Best Of”-compilation Stop The Clocks and in 2010 it was included in the singles collection Time Flies… 1994-2009.
Noel Gallagher also admits that he was under the influence of illegal substances when he wrote the song and to this day he claims he does not know what the lyrics mean.
In late May 2017, the song became a symbol for the Manchester’s spirit and resistance following... (continuer)
Il testo di questa canzone è abbastanza oscuro, ma è più che chiaro l’omaggio a John Lennon in apertura con l’attacco di Imagine e soprattutto nel bridge retto dalla frase “I must start a revolution from my bed”, riferita ai bed-in for peace organizzati da John Lennon e Yoko Ono nel 1969. Sally però non si sa chi cavolo sia…
“Don’t Look Back in Anger” was released as the fourth single off of (What’s The Story) Morning Glory?, February 19th 1996. In 2006, it was included in the “Best Of”-compilation Stop The Clocks and in 2010 it was included in the singles collection Time Flies… 1994-2009.
Noel Gallagher also admits that he was under the influence of illegal substances when he wrote the song and to this day he claims he does not know what the lyrics mean.
In late May 2017, the song became a symbol for the Manchester’s spirit and resistance following... (continuer)
Sleep inside the eye of your mind
(continuer)
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envoyé par Roberto Oliva 15/9/2008 - 18:16
Lettera a Mio Padre
vorrei avere la canzione lettera al papa' lontano
di Franco trincale grazie
di Franco trincale grazie
maggie 15/9/2008 - 03:26
A Franco
Chanson italienne – A Franco – F.F. Rossi
Franco Serantini. Anarchico. 1951-1972.
Franco Serantini. Anarchico. 1951-1972.
C'est l'histoire d'un jeune homme, orphelin, qui s'en fut manifester contre la venue à Pise d'un député fasciste, le dénommé Niccolai. Il a rencontré les “forces de l'ordre”; tabassé, il agonisa en prison deux jours, puis il mourut de ses blessures, sans soin. On voulut cacher l'horreur en l'enterrant en cachette, en cachant son corps dans la terre... Vite, vite... C'était compter sans ses camarades, sans cette solidarité des opprimés... Ils lui firent des funérailles aux poings levés. Le 9 mai 1972. Depuis, la guerre contre les pauvres, contre les libertaires continue... Il s'appelait Franco Serantini. Il était né à Cagliari, il avait vingt ans, il est mort anarchiste.
Voir aussi La Ballade de Franco Serantini
Voir aussi La Ballade de Franco Serantini
À FRANCO
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envoyé par Marco Valdo M.I. 15/9/2008 - 00:03
La ballata di Franco Serantini
Chanson italienne - La ballata di Franco Serantini – Canzoniere del Proletariato
C'est l'histoire d'un jeune homme, orphelin, qui s'en fut manifester contre la venue à Pise d'un député fasciste, le dénommé Niccolai. Il a rencontré les “forces de l'ordre”; tabassé, il agonisa en prison deux jours, puis il mourut de ses blessures, sans soin. On voulut cacher l'horreur en l'enterrant en cachette, en cachant son corps dans la terre... Vite, vite... C'était compter sans ses camarades, sans cette solidarité des opprimés... Ils lui firent des funérailles aux poings levés. Le 9 mai 1972. Depuis, la guerre contre les pauvres, contre les libertaires continue... Il s'appelait Franco Serantini. Il était né à Cagliari, il avait vingt ans, il est mort anarchiste.
LA BALLADE DE FRANCO SERANTINI
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envoyé par Marco valdo M.I. 14/9/2008 - 23:41
La nuova Auschwitz
"Moi, je jouais du violon pendant qu'ils tuaient mes frères..."
J'ai traduit en souvenir de Fra Dolcino et de Pierre Valdo et de tous ceux qu'ils ont persécutés, torturés et brûlés sur les bûchers.
In Vino Veritas.
Chanson italienne – La nuova Auschwitz – Claudio Chieffo
J'ai traduit en souvenir de Fra Dolcino et de Pierre Valdo et de tous ceux qu'ils ont persécutés, torturés et brûlés sur les bûchers.
In Vino Veritas.
Chanson italienne – La nuova Auschwitz – Claudio Chieffo
LA NOUVELLE AUSCHWITZ
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envoyé par Marco Valdo M.I. 14/9/2008 - 21:53
Vitti na crozza
Un tempo sentii cantare questa canzone da parte di mio padre, che oggi non c'è più. ma ricordo una strofa che fa così, e perdonatemi se è scritta male in dialetto:
oh bedda madri, madri addulurata
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envoyé par francesco 14/9/2008 - 21:52
The Day That Never Comes
[2008]
Un testo in linea con la produzione della band statunitense, da sempre eccezionalmente pessimista sulla condizione umana e sul fine ultimo dell'esistenza. Il videoclip alterna immagini del gruppo con quelle di due soldati impegnati in un servizio di pattuglia lungo una strada nel deserto.
Born to push you around
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envoyé par Io non sto con Oriana / http://www.iononstoconoriana.com 14/9/2008 - 20:18
Imagine
VIETNAMITA / VIETNAMESE
HÃY TƯỞNG TƯỢNG
(continuer)
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envoyé par Riccardo Venturi 14/9/2008 - 18:52
Was It Worth It?
Album: Give It Time. Reflections on Change (2005)
Was it worth it? You should start to ask
(continuer)
(continuer)
envoyé par giorgio 14/9/2008 - 15:37
Iraq for Sale!
Album: Iraq Songs of Life and Death [2003]
Iraq for sale, Iraq for sale!
(continuer)
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envoyé par giorgio 14/9/2008 - 12:42
A Heart That Beats No More
Album: Other Song [2004]
There's no music, just talking
There's no music, just talking
A child from my high school was sent off to Iraq.
(continuer)
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envoyé par giorgio 14/9/2008 - 12:37
Free Trade
Album: Self-titled [2003]
Free trade agreements are evil
(continuer)
(continuer)
envoyé par giorgio 14/9/2008 - 09:59
I Don't Believe in this Country Anymore
Album: Self-titled [2003]
They talk about free speech
(continuer)
(continuer)
envoyé par giorgio 14/9/2008 - 09:32
Iraq Has Deadly Weapons
Album: Self-titled [2003]
Iraq has deadly weapons
(continuer)
(continuer)
envoyé par giorgio 14/9/2008 - 09:25
The Constant Engineers
Album: Self-titled [2003]
Take me as I come, because I'm coming as I am
(continuer)
(continuer)
envoyé par giorgio 14/9/2008 - 09:14
Mostra Mostar
dopo tanto tempo che siamo insieme, nn riesco ancora a capire cio che hai passato e la sofferenza che hai avuto, ma so solo che nn ci dimenticheremo mai!!!!!!!il ricordo ci sara sempre.......anzi cercheremo di sapere ogni giorno una cosa diversa......quando riguardo i filmati della guerra penso sempre che nn vorrei mai passare tutto quello...ti mando un grosso abbraccio......
alessandra 13/9/2008 - 18:32
Brancaleone alle Crociate [Pirulè]
[1970]
Age-Scarpelli-Monicelli-Rustichelli
Testo di Mario Monicelli
Interpretazione anche di Daniele Sepe (voce di Auli Kokko)
Album: Nia Maro [2004]
(Dove è unita nelle "Saltarelle" iniziali a Saltarella a cannonate)
Dal capolavoro comico del cinema italiano, che è anche, a modo suo, un capolavoro del cinema antimilitarista. I due film con protagonista Brancaleone da Norcia (interpretato da un indimenticabile Vittorio Gassman) possono e debbono essere una miniera inesauribile di spunti; non a caso Daniele Sepe se n'è accorto, inserendo questo celeberrimo brano (forse quello trainante dell'intera colonna sonora dei due film) nelle "Saltarelle" iniziali di "Nia Maro", assieme ad un brano come Saltarella a cannonate. Cosa si va a fare in Terra Santa? Ma a arricchirsi, è una cosa semplicissima! Altro che "Santo sepolcro" e altre cazzate del genere, così come le più tragiche cazzate, allora... (continuer)
Age-Scarpelli-Monicelli-Rustichelli
Testo di Mario Monicelli
Interpretazione anche di Daniele Sepe (voce di Auli Kokko)
Album: Nia Maro [2004]
(Dove è unita nelle "Saltarelle" iniziali a Saltarella a cannonate)
Dal capolavoro comico del cinema italiano, che è anche, a modo suo, un capolavoro del cinema antimilitarista. I due film con protagonista Brancaleone da Norcia (interpretato da un indimenticabile Vittorio Gassman) possono e debbono essere una miniera inesauribile di spunti; non a caso Daniele Sepe se n'è accorto, inserendo questo celeberrimo brano (forse quello trainante dell'intera colonna sonora dei due film) nelle "Saltarelle" iniziali di "Nia Maro", assieme ad un brano come Saltarella a cannonate. Cosa si va a fare in Terra Santa? Ma a arricchirsi, è una cosa semplicissima! Altro che "Santo sepolcro" e altre cazzate del genere, così come le più tragiche cazzate, allora... (continuer)
Branca Branca Branca
(continuer)
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envoyé par Riccardo Venturi 13/9/2008 - 15:22
Ideology
[1986]
Lyrics and music by Billy Bragg
Testo e musica di Billy Bragg
Album: Talking with the Taxman About Poetry
Lyrics and music by Billy Bragg
Testo e musica di Billy Bragg
Album: Talking with the Taxman About Poetry
When one voice rules the nation
(continuer)
(continuer)
envoyé par giorgio 13/9/2008 - 07:40
The Unwelcome Guest
Parole di Woody Guthrie (1940?)
Musica di Billy Bragg, ma ispirata a quella della tradizionale cowboy ballad “Streets of Laredo”, conosciuta anche con il titolo de “Cowboy's Lament"
In “Mermaid Avenue” del 1988, il primo di tre album realizzati da Bragg con Jeff Tweedy e i Wilco dedicati alle canzoni del menestrello dell’Oklahoma.
(Bernart Bartleby)
Musica di Billy Bragg, ma ispirata a quella della tradizionale cowboy ballad “Streets of Laredo”, conosciuta anche con il titolo de “Cowboy's Lament"
In “Mermaid Avenue” del 1988, il primo di tre album realizzati da Bragg con Jeff Tweedy e i Wilco dedicati alle canzoni del menestrello dell’Oklahoma.
(Bernart Bartleby)
To the rich man's bright lodges I ride in this wind
(continuer)
(continuer)
envoyé par giorgio 13/9/2008 - 07:34
Le Président et l'éléphant
[1977]
Paroles et musique: Gilbert Laffaille
Testo e musica: Gilbert Laffaille
Album: "Dimanche après-midi"
"Il suo primo disco è del 1977, con dentro un pezzo, Le Président et l'éléphant, dove prende pesantemente in giro il presidente della repubblica francese Giscard D'Estaing, che ha il vizio della caccia grossa in Africa. Il presidente non gradisce, ma il pubblico e la critica sì. Un inizio promettente, quello di Gilbert: si parla della sua graffiante ironia come d'una nuova risorsa della canzone d'autore in un'epoca in cui essa attraversa una forte crisi". - Alessio Lega.
Paroles et musique: Gilbert Laffaille
Testo e musica: Gilbert Laffaille
Album: "Dimanche après-midi"
"Il suo primo disco è del 1977, con dentro un pezzo, Le Président et l'éléphant, dove prende pesantemente in giro il presidente della repubblica francese Giscard D'Estaing, che ha il vizio della caccia grossa in Africa. Il presidente non gradisce, ma il pubblico e la critica sì. Un inizio promettente, quello di Gilbert: si parla della sua graffiante ironia come d'una nuova risorsa della canzone d'autore in un'epoca in cui essa attraversa una forte crisi". - Alessio Lega.
J'ai dit à mes enfants,
(continuer)
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envoyé par adriana 12/9/2008 - 14:55
Time in Babylon
[2003]
"Stumble Into Grace"
"Stumble Into Grace"
Five-lane highway danger zone
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envoyé par Alessandro 12/9/2008 - 13:46
La Guerre de Cent mille ans
Ceci n'est pas une chanson, ce serait plutôt un psaume; voilà, un psaume, un texte à psalmodier, à dire avec une cadence, en scandant bien ses mots comme un aède sur une place ou dans un parc ou sur le quai d'un port de Petite ou de Grande Grèce. Un aède aveugle, aveuglé par le soleil, faussement ou véritablement aveugle, tout entier tourné en lui-même et laissant couler les mots – peut-être avec une guitare qui marquerait le pas des paroles.
C'est le ton de la chanson de geste, de l'odyssée, des chanteurs d'histoires; de ceux-là qui passaient dans les villages et sur le parvis de l'église ou au pied de la tour, racontaient d'immenses aventures où des princesses mauresques cuirassées de toutes parts se faisaient finalement enfoncer l'épieu ou le grand braquemart au seul endroit que l'acier ne pouvait protéger.
Ceci n'est pas une chanson, c'est un chant, un romancero tragique qui dit... (continuer)
C'est le ton de la chanson de geste, de l'odyssée, des chanteurs d'histoires; de ceux-là qui passaient dans les villages et sur le parvis de l'église ou au pied de la tour, racontaient d'immenses aventures où des princesses mauresques cuirassées de toutes parts se faisaient finalement enfoncer l'épieu ou le grand braquemart au seul endroit que l'acier ne pouvait protéger.
Ceci n'est pas une chanson, c'est un chant, un romancero tragique qui dit... (continuer)
On a connu, on raconte
(continuer)
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envoyé par Marco Valdo M.I. 12/9/2008 - 11:40
Le triangle des Bermudes
[1996]
Paroles et musique: Gilbert Laffaille
Testo e musica: Gilbert Laffaille
Album: Tout m'étonne
"Alla fine, tutto quello che importa sapere di Gilbert sta nelle sue canzoni, quelle di un uomo che sa maneggiare con commossa partecipazione, con un sorriso che lenisce senza voler consolare, la materia incandescente delle sofferenze del mondo." - Alessio Lega.
Paroles et musique: Gilbert Laffaille
Testo e musica: Gilbert Laffaille
Album: Tout m'étonne
"Alla fine, tutto quello che importa sapere di Gilbert sta nelle sue canzoni, quelle di un uomo che sa maneggiare con commossa partecipazione, con un sorriso che lenisce senza voler consolare, la materia incandescente delle sofferenze del mondo." - Alessio Lega.
J'ai vu Singapour et Tanger
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envoyé par adriana 12/9/2008 - 11:05
Giovanna d'Arco
Autore: Francesco De Gregori
Album: Gente Comune (1994)
Nell'inquietante "vocazione" della Pulzella di Orléans, contadina di Domrémy e soldatessa "ante litteram".
Album: Gente Comune (1994)
Nell'inquietante "vocazione" della Pulzella di Orléans, contadina di Domrémy e soldatessa "ante litteram".
Tutto questo campo di grano
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envoyé par giorgio 12/9/2008 - 08:15
L'Internationale
Pierre Degeyter e la musica dell'Internazionale
Pierre Degeyter, o Pieter De Geyter in grafia fiamminga, era nato a Gand/Gent, in Belgio, l'8 ottobre 1848; quasi un segno del destino essere nato proprio in quell'anno, per il compositore della musica del più famoso canto rivoluzionario del mondo. Morì povero a Saint Denis, presso Parigi, il 26 settembre 1932.
I suoi genitori erano originari dell'estremo nord della Francia, una zona dove ancora la lingua comune è il fiammingo. Si trasferirono in seguito a Gand per lavorare nelle industrie tessili. Quando Pierre aveva sette anni, la famiglia, già con cinque figli, ritornò in Francia stabilendosi a Lilla. Pierre cominciò a lavorare in una fabbrica di fili per cucito, imparando a leggere e scrivere alle scuole serali per operai. A sedici anni si iscrisse all'Accademia delle Belle Arti di Lilla frequentando classi di disegno; ciò gli permise... (continuer)
Pierre Degeyter, o Pieter De Geyter in grafia fiamminga, era nato a Gand/Gent, in Belgio, l'8 ottobre 1848; quasi un segno del destino essere nato proprio in quell'anno, per il compositore della musica del più famoso canto rivoluzionario del mondo. Morì povero a Saint Denis, presso Parigi, il 26 settembre 1932.
I suoi genitori erano originari dell'estremo nord della Francia, una zona dove ancora la lingua comune è il fiammingo. Si trasferirono in seguito a Gand per lavorare nelle industrie tessili. Quando Pierre aveva sette anni, la famiglia, già con cinque figli, ritornò in Francia stabilendosi a Lilla. Pierre cominciò a lavorare in una fabbrica di fili per cucito, imparando a leggere e scrivere alle scuole serali per operai. A sedici anni si iscrisse all'Accademia delle Belle Arti di Lilla frequentando classi di disegno; ciò gli permise... (continuer)
Riccardo Venturi 12/9/2008 - 01:34
Il boia
Ascoltabile nella pagina MySpace dell'autore
Nero, nero, nero
(continuer)
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envoyé par adriana 11/9/2008 - 15:27
Parcours:
Bourreaux d'hier et d'aujourd'hui
Somewhere in America
Album Self-titled (2003)
Somewhere in America this entire war began
(continuer)
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envoyé par giorgio 11/9/2008 - 09:06
I Don't Wanna Go to No War!
Album: Self-titled (2003).
It's the same old America the one you knew before
(continuer)
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envoyé par giorgio 11/9/2008 - 08:43
Does Anybody Know I'm Here?
Una disperata canzone d'amore che dà il titolo alla raccolta, edita dall'americana Ace Records, "Does Anybody Know I'm Here? - Vietnam Through The Eyes Of Black America, 1962-1972"
Alone and far away from home
(continuer)
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envoyé par Alessandro 10/9/2008 - 21:21
Daou soner Landevant
anonyme
[ca. 1914?]
Testo / Testenn / Paroles : Anonimo / Dizanv / Anonyme
Musica: "The Minstrel's Boy"
(Canzone popolare irlandese / Son folk iwerzhonat / Chanson populaire irlandaise)
La canzone fu pubblicata nel 1936 nelle “20 chansons populaires” del repertorio di Taldir, vale a dire François Jouffrenou, il “Bardo bretone” dell'inizio del XX secolo. Durante la I guerra mondiale, un padre e suo figlio, di Landévant (nel Morbihan) sono entrambi musicisti: uno suona il binioù (la cornamusa bretone) e l'altro la bombarda. Inviati in guerra nello stesso reggimento, durante un assalto rimangono entrambi uccisi dello stesso colpo di obice; vengono quindi sotterrati tutti e due coi loro strumenti.
Il bardo Taldir fornì la seguente nota storica: “Nel 1900, il 48° Reggimento di Fanteria di Guingamp, sotto il comando del col. Vermeil de Conchard e del cap. Miche de Malleray, fu dotato di sei bombarde... (continuer)
Testo / Testenn / Paroles : Anonimo / Dizanv / Anonyme
Musica: "The Minstrel's Boy"
(Canzone popolare irlandese / Son folk iwerzhonat / Chanson populaire irlandaise)
La canzone fu pubblicata nel 1936 nelle “20 chansons populaires” del repertorio di Taldir, vale a dire François Jouffrenou, il “Bardo bretone” dell'inizio del XX secolo. Durante la I guerra mondiale, un padre e suo figlio, di Landévant (nel Morbihan) sono entrambi musicisti: uno suona il binioù (la cornamusa bretone) e l'altro la bombarda. Inviati in guerra nello stesso reggimento, durante un assalto rimangono entrambi uccisi dello stesso colpo di obice; vengono quindi sotterrati tutti e due coi loro strumenti.
Il bardo Taldir fornì la seguente nota storica: “Nel 1900, il 48° Reggimento di Fanteria di Guingamp, sotto il comando del col. Vermeil de Conchard e del cap. Miche de Malleray, fu dotato di sei bombarde... (continuer)
En Europ eo krog ar brezel
(continuer)
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envoyé par Riccardo Venturi 10/9/2008 - 17:56
Parcours:
La Grande Guerre (1914-1918)
Il fucile
Chanson italienne – Il fucile – Andrea Buffa
LE FUSIL
(continuer)
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envoyé par Marco Valdo M.I 10/9/2008 - 00:25
L'unica superstite
"Volevo soltanto venire a cercare degli accordi di questa canzone, il testo me lo sono tutto trovato ascoltandola e scrivendo...beh, già che sono qui...questa è la versione che ho sentito dal vivo...da brividi!!!! [Ferio]
L'UNICA SUPERSTITE
(continuer)
(continuer)
envoyé par Ferio 9/9/2008 - 17:16
Into The Fire
sono d'accordo con la spiegazione.Però nel ritornello (may your strenght give us strenght) vedo anche un collegamento con i vecchi spiritual in cui si cantava parlando direttamente con Dio. Non so. Voi che ne pensate?
ambra 9/9/2008 - 13:31
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