Anche mio padre [o Santa Barbara, o Canzone della vecchia miniera]
anonyme
Canto di provenienza lombarda interpretato recentemente dai Del Sangre in Vox Populi.
Nell’emigrazione bergamasca e bresciana è ingente l'apporto di manodopera per le miniere, o nei lavori di traforo e costruzione di gallerie delle Alpi. Questo sia perché c’era un esubero di mano d’opera, sia perché in queste due province esisteva già una tradizione mineraria, dovuta alla presenza di minerali, sfruttati fin nell’antichità e quindi operai già esperti. La patrona protettrice dei minatori è Santa Barbara e questa è una delle tante versioni dell’inno dei minatori.
La vita in miniera è durissima, con situazioni ancora più dure rispetto ai secoli precedenti, quando il minerale veniva cavato stagionalmente , e c’era quindi la possibilità di scegliere i momenti migliori anche dal punto di vista climatico e ambientale.
Il traforo delle Alpi doveva esser fatto rispettando dei tempi, e quindi si... (continuer)
Nell’emigrazione bergamasca e bresciana è ingente l'apporto di manodopera per le miniere, o nei lavori di traforo e costruzione di gallerie delle Alpi. Questo sia perché c’era un esubero di mano d’opera, sia perché in queste due province esisteva già una tradizione mineraria, dovuta alla presenza di minerali, sfruttati fin nell’antichità e quindi operai già esperti. La patrona protettrice dei minatori è Santa Barbara e questa è una delle tante versioni dell’inno dei minatori.
La vita in miniera è durissima, con situazioni ancora più dure rispetto ai secoli precedenti, quando il minerale veniva cavato stagionalmente , e c’era quindi la possibilità di scegliere i momenti migliori anche dal punto di vista climatico e ambientale.
Il traforo delle Alpi doveva esser fatto rispettando dei tempi, e quindi si... (continuer)
Anche 'l mio padre
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 4/6/2008 - 15:53
Zingara 2008
Stavolta il nostro incomparabile Scocciante ci ha fatto pure un'introduzione "seria":
Correva l'anno 1969 quando Iva Zanicchi e Bobby Solo presentarono al Festival di Sanremo una canzone che ha successivamente fatto epoca, divenendo un vero e proprio evergreen. Sto parlando , naturalmente, di Zingara, scritta per la cronaca da Albertelli e Riccardi. Chi, tuttora, non la conosce?
Dal 1969 sono passati trentanove anni. Trentanove anni fa si poteva ancora parlare degli zingari in termini romantici, in una canzone: la zingara che legge la mano e che predice il destino, gli spasimi di un amore affidati alla sua previsione. Di più: si poteva immaginare una donna sensuale abbigliata dei tipici costumi di quel popolo; che, poi, più che tipici erano spesso frutto di un immaginario collettivo. Intendiamoci: non che, nel 1969, agli zingari si volesse bene; per tutti quanti rubavano, erano brutti sporchi... (continuer)
Correva l'anno 1969 quando Iva Zanicchi e Bobby Solo presentarono al Festival di Sanremo una canzone che ha successivamente fatto epoca, divenendo un vero e proprio evergreen. Sto parlando , naturalmente, di Zingara, scritta per la cronaca da Albertelli e Riccardi. Chi, tuttora, non la conosce?
Dal 1969 sono passati trentanove anni. Trentanove anni fa si poteva ancora parlare degli zingari in termini romantici, in una canzone: la zingara che legge la mano e che predice il destino, gli spasimi di un amore affidati alla sua previsione. Di più: si poteva immaginare una donna sensuale abbigliata dei tipici costumi di quel popolo; che, poi, più che tipici erano spesso frutto di un immaginario collettivo. Intendiamoci: non che, nel 1969, agli zingari si volesse bene; per tutti quanti rubavano, erano brutti sporchi... (continuer)
Brucio il tuo campo,
(continuer)
(continuer)
4/6/2008 - 15:43
Parcours:
Les Roms, le racisme, Porrajmos
Il Vladimiro
A proposito della terribile e sempre taciuta guerra in Cecenia, vorrei suggerire la visione di "Alexandra", l'ultimo film del regista russo Aleksandr Sokurov, interpretato da un'intensissima Galina Vishnevskaya, vedova del violoncellista Mstislav Rostropovich.
Alexandra è una nonna che va a trovare il nipote, ufficiale in servizio presso una base russa in Cecenia. Alexandra contempla lo smarrimento e l'abbruttimento dei giovani soldati russi, cerca di confortarli e diviene ai loro occhi l'unico barlume di umanità in una realtà squassata dalla guerra. Al tempo stesso, Alexandra percepisce l'odio e l'eguale abbruttimento dei pochi giovani ceceni rimasti, ma sperimenta anche quanto eroica sia la quotidiana lotta per la sopravvivenza delle donne cecene e la loro incredibile capacità di avere ancora sentimenti umani in mezzo a tutto quel dolore e a quella devastazione... Ma i destini di chi può... (continuer)
Alexandra è una nonna che va a trovare il nipote, ufficiale in servizio presso una base russa in Cecenia. Alexandra contempla lo smarrimento e l'abbruttimento dei giovani soldati russi, cerca di confortarli e diviene ai loro occhi l'unico barlume di umanità in una realtà squassata dalla guerra. Al tempo stesso, Alexandra percepisce l'odio e l'eguale abbruttimento dei pochi giovani ceceni rimasti, ma sperimenta anche quanto eroica sia la quotidiana lotta per la sopravvivenza delle donne cecene e la loro incredibile capacità di avere ancora sentimenti umani in mezzo a tutto quel dolore e a quella devastazione... Ma i destini di chi può... (continuer)
Alessandro 4/6/2008 - 12:42
止戰之殤 [止战之殇] / The Wound That Ends War
[2004]
演唱: 周杰倫
附註:
作曲: 周杰倫
編曲: 周杰倫
填詞: 方文山
zhǐ zhàn zhī shāng
Lyrics by Fang Wengshan [Vincent Fang]
Music and Arrangement by Jay Chou
Album: 七里香 / Qī Lǐ Xiāng [Common Jasmin Orange]
演唱: 周杰倫
附註:
作曲: 周杰倫
編曲: 周杰倫
填詞: 方文山
zhǐ zhàn zhī shāng
Lyrics by Fang Wengshan [Vincent Fang]
Music and Arrangement by Jay Chou
Album: 七里香 / Qī Lǐ Xiāng [Common Jasmin Orange]
"The song 止战之殇 (The Wound That Ends War) is an anti-war song in 七里香 (Common Jasmin Orange), Jay Chou's fifth album." - Shangaiist
光 輕如紙張 光 散落地方
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 4/6/2008 - 02:30
薩拉熱窩的羅蜜歐與茱麗葉 [Romeo and Juliet in Sarajevo]
Saat laai yit wo dik lo mat aul yu jyu lai yip
曲:中島美雪
詞:林振強
唱:鄭秀文
Lyrics/testo: 中島美雪
Music: 林振強
Album: 鄭秀文
曲:中島美雪
詞:林振強
唱:鄭秀文
Lyrics/testo: 中島美雪
Music: 林振強
Album: 鄭秀文
Quando abbiamo reperito notizie su questa canzone (purtroppo senza averne trovato una traduzione in una lingua più...accessibile) non volevamo credere ai nostri occhi: la storia di Admira e Boško, i fidanzati di Sarajevo (lei musulmana, lui serbo) uccisi assieme nel 1993 durante la guerra era arrivata fino in Cina, anzi fino a Hong Kong, divenendo un clamoroso successo della "superdiva" Sammi Cheng. Forse questo nome non dirà niente ai nostri occidentali occhi, ma nei paesi di lingua o dialetti cinesi potrebbe essere comparabile a quello di Madonna. E così ecco questa "Giulietta e Romeo a Sarajevo", con la speranza che qualche volonteroso collaboratore che conosce il cantonese ci aiuti... [CCG/AWS Staff]
Aggiornamento 15.01.2019: Una traduzione inglese è stata finalmente reperita su Lyricstranslate
Aggiornamento 15.01.2019: Una traduzione inglese è stata finalmente reperita su Lyricstranslate
是對青春小情人
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 3/6/2008 - 23:44
Parcours:
Guerre des Balkans dans les années 90, Ponts
Canção da Cidade Nova
[1970]
Letra: poema de Fernando Melro (baseado na Bíblia)
Testo: poesie di Fernando Melro (basato sulla Bibbia)
Música / Musica: Francisco Fanhais
Album: Canção da Cidade Nova
"Esta canção, tão triste e tão bonita ao mesmo tempo, é daquelas que dificilmente nos deixam apáticos. Da autoria de Fernando Melro, baseada na Bíblia, vem para nos reafirmar que a esperança será sempre um fiel companheiro na luta pela liberdade e pela justiça. Está incluída no único álbum de Francisco Fanhais, que ainda hoje a canta, com a mesma frescura de voz e actualidade do tema que tinha quando a registou."
"Questa canzone, così triste e così bella al tempo stesso, è fra quelle che difficilmente ci lasciano indifferenti. L'autore è Fernando Melro, ed è basata sulla Bibbia. Viene a riaffermarci che la speranza sarà sempre una fedele compagna nella lotta per la libertà e per la giustizia. La canzone fa parte... (continuer)
Letra: poema de Fernando Melro (baseado na Bíblia)
Testo: poesie di Fernando Melro (basato sulla Bibbia)
Música / Musica: Francisco Fanhais
Album: Canção da Cidade Nova
"Esta canção, tão triste e tão bonita ao mesmo tempo, é daquelas que dificilmente nos deixam apáticos. Da autoria de Fernando Melro, baseada na Bíblia, vem para nos reafirmar que a esperança será sempre um fiel companheiro na luta pela liberdade e pela justiça. Está incluída no único álbum de Francisco Fanhais, que ainda hoje a canta, com a mesma frescura de voz e actualidade do tema que tinha quando a registou."
"Questa canzone, così triste e così bella al tempo stesso, è fra quelle che difficilmente ci lasciano indifferenti. L'autore è Fernando Melro, ed è basata sulla Bibbia. Viene a riaffermarci che la speranza sarà sempre una fedele compagna nella lotta per la libertà e per la giustizia. La canzone fa parte... (continuer)
Ó navegante do mar do medo
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 3/6/2008 - 23:33
Pitzinnos in sa gherra
Grazie Andrea sarai per sempre presente con le tue dolci melodie che ci inorgoliscono delle nostre origini
Ugo 3/6/2008 - 21:49
Masters Of War
LATINO / LATIN - Riccardo Venturi
La versione latina è stata condotta in lingua autenticamente classica, indi per cui i riferimenti a Gesù e al perdono divino sono stati riportati agli dèi celesti pagani.
This Latin translation having been prepared in the true classical language, all references to Jesus and to divine pardon have been transferred to the classical gods.
This Latin translation having been prepared in the true classical language, all references to Jesus and to divine pardon have been transferred to the classical gods.
DOMINI BELLATORES
(continuer)
(continuer)
3/6/2008 - 21:33
Fascisti su Marte
Guzzanti è un genio,che,ha rivoluzionato la comicità italiana,io ho apprezzato pure il film
Adriano 3/6/2008 - 13:26
I ragazzi dell'olivo
Me la ricordo avevo 13 anni e quando la sentivo stavo male, ma ora mi piace moltissimo
alberto 3/6/2008 - 11:01
Stalingrado - Milano - Baghdad
Marzo 2003
Compilation autoprodotta "Resisto!"
Rifacimento del pezzo degli Stormy Six, Stalingrado, con inserzione di una strofa de La Fabbrica. Composto a Milano nel marzo 2003 dal collettivo Microplatform e dedicata a Davide Cesare Dax.
Brano presente sulla compilation autoprodotta "Resisto!" a sostegno della figlia di Dax.
Nella notte fra il 16 e il 17 marzo 2003 moriva Davide “Dax” Cesare, militante del Centro Sociale O.R.So (“Officina di Resistenza Sociale”) di Milano. Era da poco uscito, assieme ad alcuni compagni, da un bar del quartiere ticinese. Fuori, ad aspettare i ragazzi, un paio di neofascisti armati di coltelli, spalleggiati da un terzo elemento più anziano. Si scoprirà solo in seguito che i due giovani sono fratelli e che l’uomo è il loro padre; si tratta rispettivamente di Federico, Mattia e Giorgio Morbi (28,17 e 54 anni all’epoca del fatto). L’aggressione dei neofascisti... (continuer)
Compilation autoprodotta "Resisto!"
Rifacimento del pezzo degli Stormy Six, Stalingrado, con inserzione di una strofa de La Fabbrica. Composto a Milano nel marzo 2003 dal collettivo Microplatform e dedicata a Davide Cesare Dax.
Brano presente sulla compilation autoprodotta "Resisto!" a sostegno della figlia di Dax.
Nella notte fra il 16 e il 17 marzo 2003 moriva Davide “Dax” Cesare, militante del Centro Sociale O.R.So (“Officina di Resistenza Sociale”) di Milano. Era da poco uscito, assieme ad alcuni compagni, da un bar del quartiere ticinese. Fuori, ad aspettare i ragazzi, un paio di neofascisti armati di coltelli, spalleggiati da un terzo elemento più anziano. Si scoprirà solo in seguito che i due giovani sono fratelli e che l’uomo è il loro padre; si tratta rispettivamente di Federico, Mattia e Giorgio Morbi (28,17 e 54 anni all’epoca del fatto). L’aggressione dei neofascisti... (continuer)
Quando ci sono le botte, si prendono e si danno.
(continuer)
(continuer)
envoyé par Microplatform 3/6/2008 - 04:43
War
vabbè inutile dire ke bob marley ha fatto la storia del reggae...anzi fa parte della storia della musica in generale (storia vera,nn quella di quelli ke si imprvvisano cantanti x 1 giorno e ke fanno un singolo e scompaiono)...comunque volevo solo dire ke la prima volta ke ho ascoltato bob è stato nella mia stanzetta cn mio padre...è stata una delle cose più belle della mia vita e ora a 18 anni devo solo a lui tutta la mia "cultura musicale"...vabbè ascoltate sempre bob...anzi ascoltate sempre MUSICA CN UN SENSO...nn solo musica e basta!!
M4rt1N4 2/6/2008 - 20:55
We Are The World
Squallor: USA For Italy
1985, da Tocca l'albicocca
Per ascoltare USA FOR ITALY degli Squallor cliccare qui
(giorgio)
Questa è una canzone "For Italì", oh compaesani e non.
(ΔΙΩRAMA Poco Ligio All'Ufficialità!)
1985, da Tocca l'albicocca
Per ascoltare USA FOR ITALY degli Squallor cliccare qui
(giorgio)
Questa è una canzone "For Italì", oh compaesani e non.
(ΔΙΩRAMA Poco Ligio All'Ufficialità!)
USA FOR ITALY
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 2/6/2008 - 01:13
San Quentin
...che ha recentemente trovato al famoso mercatino l'LP di Johnny Cash a San Quentin
SAN QUENTIN
(continuer)
(continuer)
2/6/2008 - 00:52
We Are The World
Elio e le Storie Tese: Silos
1989, da Elio Samaga Hukapan Kariyana Turu.
1989, da Elio Samaga Hukapan Kariyana Turu.
SILOS
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 2/6/2008 - 00:44
We Are Shepherds
dall'album "With Roots and Wings" (praticamente come "le radici e le ali" dei Gang)
We are shepherds, in God’s pasture,
(continuer)
(continuer)
2/6/2008 - 00:23
Zombies
da "Fenomeni" (2008)
E a proposito di padri, in Zombie c'è una riflessione sul '900 che parte proprio dalla storia della sua famiglia. ''Mio nonno era un ragazzo del '99, mandato a 18 anni al fronte. I suoi racconti di guerra mi hanno segnato per sempre, spingendomi al pacifismo e a fare l'obiettore quando nella caserme ti insultavano perché non volevi fare il militare. Ero convinto che il '900 potesse essere un secolo da mettere nel museo degli orrori dell'umanità. Invece mi pare che abbia fatto da incubatrice per un nuovo secolo che ne sta ricalcando gli errori".
(Del Rock)
E a proposito di padri, in Zombie c'è una riflessione sul '900 che parte proprio dalla storia della sua famiglia. ''Mio nonno era un ragazzo del '99, mandato a 18 anni al fronte. I suoi racconti di guerra mi hanno segnato per sempre, spingendomi al pacifismo e a fare l'obiettore quando nella caserme ti insultavano perché non volevi fare il militare. Ero convinto che il '900 potesse essere un secolo da mettere nel museo degli orrori dell'umanità. Invece mi pare che abbia fatto da incubatrice per un nuovo secolo che ne sta ricalcando gli errori".
(Del Rock)
Il Mario fu mandato alla guerra
(continuer)
(continuer)
2/6/2008 - 00:09
Parcours:
La Grande Guerre (1914-1918)
Banneri
Czech version by Stanislava Šebková
VLAJKY
(continuer)
(continuer)
envoyé par Stanislava 1/6/2008 - 21:01
A Cristo
D'accordo su tutto con chi l'ha inviata a CCG ... quant'erano sinceri, ricchi di spunti ed interessanti i dischi vendittiani dell'era-RCA (io ho solo quelli).
Alberta Beccaro - Venezia 1/6/2008 - 14:56
L'uomo del secolo
Dall'album "Amen" (2008).
All’epoca mia venivi al mondo
(continuer)
(continuer)
envoyé par Antonio Piccolo 31/5/2008 - 12:50
Il colonnello
[1971]
Dalla-Baldazzi-Bardotti*
Album: Storie di casa mia
*Secondo DeBaser il testo è da attribuire a Paola Pallottino.
Dalla-Baldazzi-Bardotti*
Album: Storie di casa mia
*Secondo DeBaser il testo è da attribuire a Paola Pallottino.
Un galantuomo di età, monocolo, che frac
(continuer)
(continuer)
envoyé par Giorgio 31/5/2008 - 12:49
Hummer [For The Military Targets Among The SUV's]
[2005]
Lyrics and Music by David Rovics
Testo e musica di David Rovics
Album: Waiting For The Fall
David Rovics' Official Website
Lo Hummer, come tutti o quasi sanno, è un SUV. Uno di quegli automezzi, enormi e inutili che da tempo infestano e appestano anche le nostre città, dato che sono divenuti degli status symbol. Ingombranti, inquinanti, boriosi, stupid "simboli" della vuotezza dei nostri tempi, dato che, nel traffico caotico delle nostre città, oltre a non servire assolutamente a nulla (e menomale che sarebbero Sport "Utility" Vehicles!), si rendono protagonisti di infrazioni di ogni genere -dovute perlopiù all'impossibilità di parcheggiarli- e anche di incidenti mortali o comunque gravi, come quelli recentemente accaduti nel centro di Milano. Ma guai a toccarli, i SUV! Non si può! Fanno "mercato", dato che il mercato "di lusso" tira sempre di più, anche se la gente si indebita... (continuer)
Lyrics and Music by David Rovics
Testo e musica di David Rovics
Album: Waiting For The Fall
David Rovics' Official Website
Lo Hummer, come tutti o quasi sanno, è un SUV. Uno di quegli automezzi, enormi e inutili che da tempo infestano e appestano anche le nostre città, dato che sono divenuti degli status symbol. Ingombranti, inquinanti, boriosi, stupid "simboli" della vuotezza dei nostri tempi, dato che, nel traffico caotico delle nostre città, oltre a non servire assolutamente a nulla (e menomale che sarebbero Sport "Utility" Vehicles!), si rendono protagonisti di infrazioni di ogni genere -dovute perlopiù all'impossibilità di parcheggiarli- e anche di incidenti mortali o comunque gravi, come quelli recentemente accaduti nel centro di Milano. Ma guai a toccarli, i SUV! Non si può! Fanno "mercato", dato che il mercato "di lusso" tira sempre di più, anche se la gente si indebita... (continuer)
Here it comes, flying down the center lane
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 30/5/2008 - 20:34
Bum Bum
Parole e musica di Massimo Bubola
Lyrics and music by Massimo Bubola
Da "Quel lungo treno" (2005)
Il "lungo treno" che dà il titolo all'ultimo album di Massimo Bubola sembrerebbe rimandare ad uno dei tòpos più comuni del folk e del blues americano; si tratta invece di un titolo tutto italiano, tratto da un canto degli alpini.
"Quel lungo treno" è un album dedicato alla Prima Guerra Mondiale, nel novantesimo anniversario dell'ingresso dell'Italia nel conflitto, un album concept, come si diceva negli anni '70. Bubola riprende canti della tradizione popolare veneta: alcuni famosi (Era una notte che pioveva e Monte Canino) e altri meno noti: Il Disertore (o "Ero povero ma disertore"), Ponte de Priula e Adio Ronco, riarrangiati in chiave country o addirittura tex-mex.
Nel libretto, molto curato, tutte le canzoni sono tradotte in inglese da Tim Parks.
- Recensione di Giorgio Maimone... (continuer)
Lyrics and music by Massimo Bubola
Da "Quel lungo treno" (2005)
Il "lungo treno" che dà il titolo all'ultimo album di Massimo Bubola sembrerebbe rimandare ad uno dei tòpos più comuni del folk e del blues americano; si tratta invece di un titolo tutto italiano, tratto da un canto degli alpini.
"Quel lungo treno" è un album dedicato alla Prima Guerra Mondiale, nel novantesimo anniversario dell'ingresso dell'Italia nel conflitto, un album concept, come si diceva negli anni '70. Bubola riprende canti della tradizione popolare veneta: alcuni famosi (Era una notte che pioveva e Monte Canino) e altri meno noti: Il Disertore (o "Ero povero ma disertore"), Ponte de Priula e Adio Ronco, riarrangiati in chiave country o addirittura tex-mex.
Nel libretto, molto curato, tutte le canzoni sono tradotte in inglese da Tim Parks.
- Recensione di Giorgio Maimone... (continuer)
Mi chiamo Dario Loredàn
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 30/5/2008 - 15:39
Parcours:
La Grande Guerre (1914-1918)
La ballata dell'Ardizzone
Ne faccio pochissime di traduzioni in spagnolo; ma per questa canzone mancava, e non poteva mancare. Ogni correzione e integrazione è ovviamente gradita.
BALADA POR ARDIZZONE
(continuer)
(continuer)
30/5/2008 - 02:43
I Hate War
[1996]
Lyrics and Music by Art Paul Schlosser
Testo e musica di Art Paul Schlosser
Album: I'm a Prince
Lyrics and Music by Art Paul Schlosser
Testo e musica di Art Paul Schlosser
Album: I'm a Prince
I hate war-I hate war
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 29/5/2008 - 18:13
We Believe
we believe we believe we believe...ragaaaaa è troppo troppo ma davvero troppo troppo bellissimaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!! e joel è anke un bonazzo di prima categoria!!!! mamma mia mo svengo...cmq se a qlc1 gli viene un'idea di regalare joel madden x il compleanno io sono qua!!!!!!! xò il mio compleanno è a dicembre :( vabbè meglio d nnt...aspetterò anke se è impossibile!!!!!!!
(Joellina 4ever)
(Joellina 4ever)
Beata gioventù, quant'è ganzo vedere questo sito a volte trasformato in una succursale di "Ragazza In" :-PPP [RV]
29/5/2008 - 14:25
Enola Gay
Cercavo il testo della canzone, mi sono imbattuto in questo sito..
E' vero, le due bombe sganciate, prima su Hiroshima e successivamente su Nagasaki, hanno risparmiato un sacco di vite di soldati USA, è indubbio..
Ma è altrettanto vero che hanno causato un mare di disastri!
La reale colpa è l'ingordigia dell'animo umano, perchè la guerra porta lutti a tutti coloro che vi partecipano:
finchè si farà guerra la solidarietà umana e la comprensione andranno a farsi fottere, scusate il termine, ma calza benissimo..
L'unica soluzione sarebbe lasciarsi ale spalle il passato, superando le (tante) divisioni e recriminazioni, cambiando la visione del mondo e delle sue naturali controversie..
Chissà se ci riusciremo mai, io lo spero da buon idealista quale sono..
Ciao a tutti
E' vero, le due bombe sganciate, prima su Hiroshima e successivamente su Nagasaki, hanno risparmiato un sacco di vite di soldati USA, è indubbio..
Ma è altrettanto vero che hanno causato un mare di disastri!
La reale colpa è l'ingordigia dell'animo umano, perchè la guerra porta lutti a tutti coloro che vi partecipano:
finchè si farà guerra la solidarietà umana e la comprensione andranno a farsi fottere, scusate il termine, ma calza benissimo..
L'unica soluzione sarebbe lasciarsi ale spalle il passato, superando le (tante) divisioni e recriminazioni, cambiando la visione del mondo e delle sue naturali controversie..
Chissà se ci riusciremo mai, io lo spero da buon idealista quale sono..
Ciao a tutti
Mattia Baccolini 29/5/2008 - 11:42
Auschwitz, o Canzone del bambino nel vento
FRANCESE / FRENCH / FRANÇAIS / RANSKA
Versione francese di Marco Valdo M.I.
French version by Marco Valdo M.I.
Version française de Marco Valdo M.I.
Marco Valdo M.I.n ranskankielinen versio
[2008]
Modena City Ramblers - Francesco Guccini, "Appunti Partigiani", 2005
Versione francese di Marco Valdo M.I.
French version by Marco Valdo M.I.
Version française de Marco Valdo M.I.
Marco Valdo M.I.n ranskankielinen versio
[2008]
Modena City Ramblers - Francesco Guccini, "Appunti Partigiani", 2005
AUSCHWITZ
(continuer)
(continuer)
29/5/2008 - 10:11
One Day in September
Lyrics and music by Brenda Liddiard
Testo e musica di Brenda Liddiard
Testo e musica di Brenda Liddiard
One day in September
(continuer)
(continuer)
envoyé par daniela -k.d.- 28/5/2008 - 21:26
We Have Come
[2005]
Album: "Spiritual Graffiti"
Lyrics and music by Brenda Liddiard
Testo e musica di Brenda Liddiard
Album: "Spiritual Graffiti"
Lyrics and music by Brenda Liddiard
Testo e musica di Brenda Liddiard
We have come to save you
(continuer)
(continuer)
envoyé par daniela -k.d.- 28/5/2008 - 21:23
War Anthem
[2006]
Album: "Release"
Album: "Release"
America, sierra leone, iraq, afghanistan, palestine,
(continuer)
(continuer)
envoyé par daniela -k.d.- 28/5/2008 - 20:56
Tell Me Why
dire che We Can't Dance faccia parte del periodo "decadente" dei Genesis mi sembra un po' ridicolo visto che è uno dei cd più venduti dei Genesis.
da http://en.wikipedia.org
"We Can't Dance was Genesis' first studio album in five years, following the international success of Invisible Touch in 1986. We Can't Dance reached #1 in the UK and #4 in the US, selling several million copies (including 4 million in the US alone). The album also spawned several hit singles, including "No Son of Mine", "Hold on My Heart", "I Can't Dance" and "Jesus He Knows Me", the latter two supported by humorous videos."
L'album è del 1991, il tour di supporto all'album terminerà nel 1993, phil collins abbandonerà la band nel 1996
da http://en.wikipedia.org
"We Can't Dance was Genesis' first studio album in five years, following the international success of Invisible Touch in 1986. We Can't Dance reached #1 in the UK and #4 in the US, selling several million copies (including 4 million in the US alone). The album also spawned several hit singles, including "No Son of Mine", "Hold on My Heart", "I Can't Dance" and "Jesus He Knows Me", the latter two supported by humorous videos."
L'album è del 1991, il tour di supporto all'album terminerà nel 1993, phil collins abbandonerà la band nel 1996
DIMMI PERCHÉ
(continuer)
(continuer)
envoyé par Maxx 28/5/2008 - 17:18
Carne umana per colazione
CHAIR HUMAINE POUR DÉJEUNER
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I 28/5/2008 - 17:18
Он не вернулся из боя
ON SE NIJE VRATIO IZ BOJA
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 28/5/2008 - 15:52
La guerra di Piero
Il nuovo numero della rivista Musica e parole è incentrato sulle canzoni contro la guerra. Contiene tra l'altro un'intervista a due amministratori di questo sito.
Lo trovate in tutte le librerie ben fornite nel settore musicale.
Lo trovate in tutte le librerie ben fornite nel settore musicale.
Lorenzo Masetti 28/5/2008 - 15:00
Un'altra via d'uscita
Ciao, oggi a scuola è venuta una signora a spiegarci come viene fatto il caffè nei paesi del Sud e come funziona il commercio Equo e Solidale e ci ha fatto sentire e cantare la tua canzone... è molto bella!!
Complimenti!
Da Sara
Complimenti!
Da Sara
Sara 28/5/2008 - 14:46
Enola Gay
R.I.P. Utah Phillips (1935-2008)
"Folksinger, Storyteller, Railroad Tramp Dead at 73"
Utah Phillips, a seminal figure in American folk music who performed extensively and tirelessly for audiences on two continents for 38 years, died on Friday May 23rd 2008 of congestive heart failure in Nevada City, California.
http://popdefectradio.blogspot.com
Ricordo in particolare le sue collaborazoni con Ani DiFranco, in "The Past Didn't Go Anywhere" (1996) e soprattutto "Fellow Workers"(1999), che conteneva canzoni come "Joe Hill" e "Bread and Roses" e che si chiudeva con una bellissima versione dell'Internazionale.
"Folksinger, Storyteller, Railroad Tramp Dead at 73"
Utah Phillips, a seminal figure in American folk music who performed extensively and tirelessly for audiences on two continents for 38 years, died on Friday May 23rd 2008 of congestive heart failure in Nevada City, California.
http://popdefectradio.blogspot.com
Ricordo in particolare le sue collaborazoni con Ani DiFranco, in "The Past Didn't Go Anywhere" (1996) e soprattutto "Fellow Workers"(1999), che conteneva canzoni come "Joe Hill" e "Bread and Roses" e che si chiudeva con una bellissima versione dell'Internazionale.
Alessandro 28/5/2008 - 11:06
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