Lunario di Settembre [Il processo di Nogaredo]
L'Accusa
(Continues)
(Continues)
2008/4/29 - 23:57
Song Itineraries:
Death penalty: murder by the power, Witches
Faut plus d'gouvernement
[1889]
Auteur: François Brunel
Autore: François Brunel
Interprétation de Marc Ogeret, "Chansons Contre"
Interpretazione di Marc Ogeret in "Chansons Contre"
A proposito!
di Riccardo Venturi
Questa canzoncina che oggi qui inserisco è una canzone popolare, nel senso che non ne sono mai stati individuati autori precisi (neppure della musica). Risale a circa il 1885, ed ha quindi la bella età di centoventitré anni. (Ma si veda qui e qui: La canzone è del 1889 ed è da attribuire a François Brunel). Certo che verrebbe voglia, cambiati o adattati un po' di nomi, di dire il classico "scritta appena ieri"; ma prima di sviscerare un po' la cosa, c'è da trovare qualche purissimo pretesto per non inserirla tra gli "Extra". Non ci avevo voglia, oggi, di ricorrere agli "Extra", mi capirete; negli ultimi tempi ne ho un po' abusato.
Pretesti? A pensarci bene, è una canzone contro i governi, e a... (Continues)
Auteur: François Brunel
Autore: François Brunel
Interprétation de Marc Ogeret, "Chansons Contre"
Interpretazione di Marc Ogeret in "Chansons Contre"
A proposito!
di Riccardo Venturi
Questa canzoncina che oggi qui inserisco è una canzone popolare, nel senso che non ne sono mai stati individuati autori precisi (neppure della musica). Risale a circa il 1885, ed ha quindi la bella età di centoventitré anni. (Ma si veda qui e qui: La canzone è del 1889 ed è da attribuire a François Brunel). Certo che verrebbe voglia, cambiati o adattati un po' di nomi, di dire il classico "scritta appena ieri"; ma prima di sviscerare un po' la cosa, c'è da trovare qualche purissimo pretesto per non inserirla tra gli "Extra". Non ci avevo voglia, oggi, di ricorrere agli "Extra", mi capirete; negli ultimi tempi ne ho un po' abusato.
Pretesti? A pensarci bene, è una canzone contro i governi, e a... (Continues)
À chaque coin de rue
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2008/4/28 - 23:51
Ufo su Firenze
da "Fenomeni" (2008)
Gli ufo della nuova canzone di Piero Pelù non sono quelli che nel 1954 sorvolarono (pare) lo stadio costringendo a sospendere la partita Fiorentina-Pistoiese e scaricando sulla città una pioggia di silicio.
Sono invece una metafora per i lavavetri, gli extracomunitari a cui l'amministrazione fiorentina ha dichiarato guerra l'estate scorsa.
Gli ufo della nuova canzone di Piero Pelù non sono quelli che nel 1954 sorvolarono (pare) lo stadio costringendo a sospendere la partita Fiorentina-Pistoiese e scaricando sulla città una pioggia di silicio.
Sono invece una metafora per i lavavetri, gli extracomunitari a cui l'amministrazione fiorentina ha dichiarato guerra l'estate scorsa.
Sono scesi dal cielo
(Continues)
(Continues)
Contributed by Lorenzo Masetti 2008/4/27 - 00:19
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Eusko gudariak
[1932]
Testo/texto: José María de Garate
Modificato da / Modificado por Alejandro Lizaso Eizmendi
Musica/música: Atzo Bilbon nengoen [canzone popolare basca, "Ieri ero a Bilbao"]
Questa è la canzone-simbolo sia dei combattenti baschi antifascisti durante la guerra civile spagnola (per il qual motivo la inseriamo nell'apposita categoria) sia, in generale, dell'antifranchismo e dell'indipendentismo dell'Euskadi. Vogliamo ricordare che è stata, con nostro grande piacere, cantata a squarciagola da alcune ragazze basche ieri sera a Firenze in piazza Santo Spirito, durante una delle vere feste popolari per il 25 aprile (non quelle paludate di lorsignori e delle "istituzioni"). Una canzone, certo, di combattimento, una delle tipiche canzoni nella guerra di questo sito. [RV]
Eusko gudariak (originariamente Euzko gudariak, che in Italiano si traduce come «Combattenti Baschi») è una canzone... (Continues)
Testo/texto: José María de Garate
Modificato da / Modificado por Alejandro Lizaso Eizmendi
Musica/música: Atzo Bilbon nengoen [canzone popolare basca, "Ieri ero a Bilbao"]
Questa è la canzone-simbolo sia dei combattenti baschi antifascisti durante la guerra civile spagnola (per il qual motivo la inseriamo nell'apposita categoria) sia, in generale, dell'antifranchismo e dell'indipendentismo dell'Euskadi. Vogliamo ricordare che è stata, con nostro grande piacere, cantata a squarciagola da alcune ragazze basche ieri sera a Firenze in piazza Santo Spirito, durante una delle vere feste popolari per il 25 aprile (non quelle paludate di lorsignori e delle "istituzioni"). Una canzone, certo, di combattimento, una delle tipiche canzoni nella guerra di questo sito. [RV]
Eusko gudariak (originariamente Euzko gudariak, che in Italiano si traduce come «Combattenti Baschi») è una canzone... (Continues)
Eusko Gudariak gara
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2008/4/26 - 19:11
Song Itineraries:
The Spanish Civil War 1936-1939 and Franco's Dictatorship
Ma chi ha detto che non c'è
[1976]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Gianfranco Manfredi
Album / Albumi : Ma non è una malattia
[...]Lo stesso atteggiamento privatistico si ritrova nei consumi culturali: una ricerca di separatezza assoluta dai sentieri della cultura maggioritaria, anche di quella ribelle nata nel '68. Il movimento fa suoi alcuni "testi" classici della controcultura, come quelli della protesta pacifista e radicale americana, da Bob Dylan ai Fugs, i Jefferson Airplane, Country Joe, Frank Zappa, Joni Mitchell e il supergruppo Crosby, Stills, Nash e Young; ama i cantautori in rotta di avvicinamento all'impegno politico, come Francesco Guccini (fin dai primi testi scritti per i Nomadi) o Fabrizio De André e ancora Francesco De Gregori o per altri versi Edoardo Bennato. Ma canta soprattutto la canzone militante, di lotta, intrecciata strettamente alla canzone popolare... (Continues)
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Gianfranco Manfredi
Album / Albumi : Ma non è una malattia
[...]Lo stesso atteggiamento privatistico si ritrova nei consumi culturali: una ricerca di separatezza assoluta dai sentieri della cultura maggioritaria, anche di quella ribelle nata nel '68. Il movimento fa suoi alcuni "testi" classici della controcultura, come quelli della protesta pacifista e radicale americana, da Bob Dylan ai Fugs, i Jefferson Airplane, Country Joe, Frank Zappa, Joni Mitchell e il supergruppo Crosby, Stills, Nash e Young; ama i cantautori in rotta di avvicinamento all'impegno politico, come Francesco Guccini (fin dai primi testi scritti per i Nomadi) o Fabrizio De André e ancora Francesco De Gregori o per altri versi Edoardo Bennato. Ma canta soprattutto la canzone militante, di lotta, intrecciata strettamente alla canzone popolare... (Continues)
Sta nel fondo dei tuoi occhi
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana e daniela -k.d.- [adriana non cambiare l'ordine, chiaro? ghghghgh RV] 2008/4/26 - 14:51
Vitti na crozza
Scusate se sono sempre io, Peppy Maniglia che m'intrometto, in riguardo al commento di Antonio del 04/02/2007, scritto sulle righe sovrastanti, mi lascia un pò perplesso.. COME FA A BASARSI SU "RICORDI" della bisnonna senza avere del materiale in visione? Su di lui avete scritto che la discussione assume i contorni di un giallo, di un mistero.. mistero? è tutto moooooooooolto chiaro, gli antichi minatori favaresi (Favara-AG), hanno elaborato le parole, il maestro Li Causi le ha modulate e composto una musica suggestiva.. Ma perchè non fate un salto alla SIAE e controllate il fascicolo di Franco Li Causi del 1950 per chiarirvi le idee? certo, troverete notevoli differenze, niente ritmica allegra, tratti in minore, ma la melodia è sempre la stessa anche se l'armonia si è modificata nel tempo.. E NIENTE TRALLALLERU!!! Scusate lo sfogo, ma dopo che vi ho messo in contatto diretto con il figlio... (Continues)
Giuseppe Maniglia 2008/4/23 - 20:17
Il giorno delle foglie rosse
Nel febbraio del 2007 l'unico responsabile della strage rimasto ancora in vita, è stato assolto da un tribunale. Il tenente Herbert Hantschy, di anni 87, tenente della Wehrmacht al tempo dei fatti, è stato assolto perché la corte giudicante ha ritenuto che l'imputato non abbia commesso il fatto.
Alessandro 2008/4/23 - 15:28
La ballata dell'uomo in più
Di Amendola-Gagliardi
1971
1971
Era l’ultimo della classe
(Continues)
(Continues)
Contributed by Daniela 2008/4/23 - 15:19
Boves (Non ti ricordi il trentuno dicembre)
E. Macario / G. Maccario
Il boia di Boves si chiamava Wilhelm Mohnke, un ufficiale delle SS talmente invasato che da Hitler fu incaricato della difesa del Reichstag durante le fasi finali della battaglia di Berlino.
Durante la controffensiva tedesca delle Ardenne e durante lo sbarco alleato in Normandia, l'ordine di Mohnke fu di non fare prigionieri fra i soldati nemici catturati, che a centinaia vennero assassinati sul posto.
Catturato dai sovietici, fu poi liberato nel 1955 senza essere mai processato e, come molti altri criminali di guerra, morì nel suo letto nel 2001, alla veneranda età di 90 anni, salutato in patria come un eroe di guerra.
Durante la controffensiva tedesca delle Ardenne e durante lo sbarco alleato in Normandia, l'ordine di Mohnke fu di non fare prigionieri fra i soldati nemici catturati, che a centinaia vennero assassinati sul posto.
Catturato dai sovietici, fu poi liberato nel 1955 senza essere mai processato e, come molti altri criminali di guerra, morì nel suo letto nel 2001, alla veneranda età di 90 anni, salutato in patria come un eroe di guerra.
Alessandro 2008/4/23 - 15:17
O Superman
La traduzione perde, era del resto impossibile da rendere in italiano, il gioco di parole negli ultimi versi, dove arms compare nel doppio ruolo di braccia ma anche di armi: long arms è lunghe braccia, electronic arms, automatic arms sono le armi automatiche ed elettroniche...
Skarn 2008/4/23 - 01:56
Fila la lana
Soltanto a mo' di curiosità, e proprio per far vedere che nel nostro sito le ricerche non si fermano mai a volte sfiorando la mission impossible, siamo riusciti a reperire dopo anni un toponimo dal nome di Vly. E' però del tutto improponibile per questa canzone: si tratta infatti di una montagna (Vly Mountain) situata nella contea di Greene, nello stato USA del New York. Alta 1076 metri, è parte della catena delle Catskill Mountains. Si veda il relativo articolo di en.wikipedia. Tuttora non siamo riusciti a reperire alcun toponimo simile nella Francia attuale e storica, suffragando così l'ipotesi che il "signor di Vly" sia una pura invenzione verbale di De André dovuta a ragioni metriche.
Riccardo Venturi 2008/4/22 - 23:11
E subito ci hanno detto
[1968]
Scritta da Leoncarlo Settimelli
Dal disco "Ogni giorno in piazza"
(con la collaborazione di Francesco De Gregori e Antonello Venditti)
"Nel disco c'era anche una dolente riflessione sulla violenza che in quegli anni continuava a fare vittime tra gli operai. Ero stato ad Avola, in Sicilia, dove la polizia aveva ancora una volta sparato, uccidendo."
Leoncarlo Settimelli, Il '68 cantato (e altre stagioni), edizioni Zona, 2008, p. 40. Il testo è stato ricopiato direttamente dal libro.
Scritta da Leoncarlo Settimelli
Dal disco "Ogni giorno in piazza"
(con la collaborazione di Francesco De Gregori e Antonello Venditti)
"Nel disco c'era anche una dolente riflessione sulla violenza che in quegli anni continuava a fare vittime tra gli operai. Ero stato ad Avola, in Sicilia, dove la polizia aveva ancora una volta sparato, uccidendo."
Leoncarlo Settimelli, Il '68 cantato (e altre stagioni), edizioni Zona, 2008, p. 40. Il testo è stato ricopiato direttamente dal libro.
Ne hanno ammazzati due
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2008/4/22 - 18:32
Consigli per una buona condotta
[1968]
Scritta da Leoncarlo Settimelli e Marco Ligini
Dal disco "Ogni giorno in piazza"
(con la collaborazione di Francesco De Gregori e Antonello Venditti
"La canzone più dura era forse quella scritta con Marco Ligini, un architetto prestato al cabaret (quello messo in scena all'Armadio) che aveva un linguaggio pungente e iconoclasta (una volta mi definì "l'Orietta Berti della Rivoluzione"). "
Leoncarlo Settimelli, Il '68 cantato (e altre stagioni), edizioni Zona, 2008, p. 38. Il testo è stato ricopiato direttamente dal libro.
Scritta da Leoncarlo Settimelli e Marco Ligini
Dal disco "Ogni giorno in piazza"
(con la collaborazione di Francesco De Gregori e Antonello Venditti
"La canzone più dura era forse quella scritta con Marco Ligini, un architetto prestato al cabaret (quello messo in scena all'Armadio) che aveva un linguaggio pungente e iconoclasta (una volta mi definì "l'Orietta Berti della Rivoluzione"). "
Leoncarlo Settimelli, Il '68 cantato (e altre stagioni), edizioni Zona, 2008, p. 38. Il testo è stato ricopiato direttamente dal libro.
Per ogni cento Vietcong massacrati
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2008/4/22 - 18:25
Song Itineraries:
War in Viet Nam as seen from Italy and from the rest of the world
I carbonari
Poteva a questo punto mancare il kelartico?....
TO KARBONĀRĀI
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2008/4/22 - 17:28
I carbonari
(per la kaunotar di Nicola Ruggiero esperantista)
KARBONARIT
(Continues)
(Continues)
2008/4/22 - 16:37
Bella Ciao
Anonymous
Mentre si ritrovano presunte antenate yiddish di "Bella Ciao", in questi modernissimi tempi dell'anno I E.B. (Era Berlusconi) giungono notizie inquietanti in vista del 25 aprile. Inizia Gianfranco Fini, e non ce ne dobbiamo stupire dato che è un fascista (a noi piace chiamarlo ancora così, sapete): dice che "la vera liberazione dell'Italia è stata il 14 aprile". La sindachessa milanese Letizia Moratti, che pure ci dovrebbe avere il "padre partigiano" in carrozzella (da lei spinta personalmente lo scorso anno) non andrà invece alla manifestazione cittadina, e in fondo nessuno se ne rammaricherà più di tanto. La notizia più incredibile, e che riguarda direttamente questa pagina, proviene però da Alghero, dove il sindaco forzaitaliota (pardon: popololibertino), tale Marco Tedde, ha vietato di cantare "Bella Ciao". Intrecciando tutto questo con le dichiarazioni pre-elettorali di Dell'Utri, c'è... (Continues)
Riccardo Venturi 2008/4/22 - 16:04
Giuriam giuriam
Anonymous
Il testo è ripreso da Il deposito - Canti di lotta, sito gemello.
Giuriam giuriam
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2008/4/22 - 15:32
Sette fratelli
Sono d'accordo! Il buonismo porta sempre a perdonare i delinquenti e a mortificare i giusti!
Flo'
Flo'
Flo' 2008/4/22 - 14:15
I carbonari
Esperantigis Nicola Ruggiero
LA KARBONAROJ
(Continues)
(Continues)
Contributed by Nicola Ruggiero 2008/4/22 - 13:14
Il cavaliere senza morte
IL CAVALIERE SENZA MORTE
(Continues)
(Continues)
Contributed by matteo88 2008/4/22 - 10:57
The new song itinerary on Nazist mass slaughters in Italy and Europe.
Riccardo Venturi 2008/4/22 - 10:46
La fiaba di Nushe
Per il percorso "Violenza sulle donne: come e peggio della guerra", una bellissima canzone da "All'improvviso nella mia stanza" (2002)
Dal foulard le spuntava
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2008/4/22 - 08:56
Song Itineraries:
Violence on Women: just like and worse than war
Per lasciare un segno
Carlo lotta insieme a noi
Non c'è modo migliore per lasciare un segno
(Continues)
(Continues)
Contributed by luca 2008/4/20 - 22:53
Song Itineraries:
Genoa - G8, police repression, Carlo Giuliani
Johnny Get Your Gun
(Curtiss-Pollock)
1970
Album: Life
1970
Album: Life
One day you find in the mail
(Continues)
(Continues)
Contributed by Sun PK 2008/4/20 - 21:34
Sfulà
Stazione resistenza
Toast records 2005
(R.Cremonesi)
Toast records 2005
(R.Cremonesi)
Quand l’ultima guera l’ha quatà tuta Milan
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2008/4/20 - 18:31
Revolucion
LA DANZA DEI SOGNI
Toast records 2007
Toast records 2007
Hai il sapore di terre lontane, di liberi sogni per la mia gente,
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2008/4/20 - 18:11
Comandante Remo
Stazione resistenza
Toast records 2005
(M.Carassini&Trenincorsa)
Toast records 2005
(M.Carassini&Trenincorsa)
Le madri nelle notti, sconfitte nelle fredde coperte,
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2008/4/20 - 18:03
Song Itineraries:
Resistance against Nazi-Fascism in Italy and Europe
Cammina nel fango
Stazione resistenza
Toast records 2005
(M.Carassini&Trenincorsa)
Toast records 2005
(M.Carassini&Trenincorsa)
Fu in un giorno strano, di sporchi presagi,
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2008/4/20 - 17:58
Song Itineraries:
Resistance against Nazi-Fascism in Italy and Europe
Fino a che non cambierà
Fino a che non cambierà
Toast records 2004 (mini cd)
(M.Carassini&Trenincorsa)
Toast records 2004 (mini cd)
(M.Carassini&Trenincorsa)
Prima di partire da qui
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2008/4/20 - 17:49
La ruota girerà
Fino a che non cambierà
Toast records 2004 (mini cd)
(M.Carassini&Trenincorsa)
Toast records 2004 (mini cd)
(M.Carassini&Trenincorsa)
Bruciano memorie, si spostano le idee
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2008/4/20 - 17:44
Fiesta siempre
Fino a che non cambierà
Toast records 2004 (mini cd)
(M.Carassini&Trenincorsa)
Toast records 2004 (mini cd)
(M.Carassini&Trenincorsa)
La storica isola al centro del mondo,
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2008/4/20 - 17:36
Aux armes etc.
tratta da Wikipedia dove si trova il testo completo e la traduzione della Marsigliese
ALL'ARMI ECC.
(Continues)
(Continues)
2008/4/20 - 16:49
L'unica superstite
Parlo da parte del gruppo FIGLI DELLA RESISTENZA. Siamo un trio acustico -voce,chitarra e fisarmonica- abbiamo cominciato un paio d'anni fa su richiesta del ns sindaco a suonare insieme in occasione del 61° anniversario della liberazione, e da lì abbiamo cominciato a far crescere un progetto importante. Nel 2007 abbiamo registrato un cd e uno dei pezzi inclusi è L'UNICA SUPERSTITE....
qs anno siamo stati chiamati dal comune vicino Correggio per ricordare e non dimenticare MAI i ns martiri....lo faremo per noi, per voi ma soprattutto per loro, che ci hanno dato modo di poterci essere oggi....
qs anno siamo stati chiamati dal comune vicino Correggio per ricordare e non dimenticare MAI i ns martiri....lo faremo per noi, per voi ma soprattutto per loro, che ci hanno dato modo di poterci essere oggi....
Eli 2008/4/20 - 13:55
Penelope e Ulisse
Pubblicata nel 1982.
Penelope facev’a tela
(Continues)
(Continues)
Contributed by Renato Stecca 2008/4/19 - 17:00
Canzone di Maddalena
Un anno sull'altipiano 2006
Opera da due soldi
I Figli di Iubal si confrontano questa volta con il pilastro della letteratura sarda “Un anno sull’ altipiano”, dello scrittore, politico e intellettuale Emilio Lussu. Si affidano invece all’“Opera da tre soldi” di Weill e Brecht per trarre ispirazione nella struttura teatrale della loro, questa volta, “Opera da due soldi” . Un confronto che è in realtà un pretesto per parlare del presente, con una critica neanche tanto velata alle guerre contemporanee, attraverso la storia di un ragazzo sardo che, come tanti, per fuggire alla disoccupazione si arruola nell’Esercito e parte a fare una guerra che non gli appartiene. Il giovane, addormentandosi col testo di Lussu tra le mani, scoprirà, in sogno, che quel passato narrato e criticato sotto le righe dallo scrittore Armungiano non differisce poi tanto dal suo presente.
Testo e musica: Carlo Doneddu
Opera da due soldi
I Figli di Iubal si confrontano questa volta con il pilastro della letteratura sarda “Un anno sull’ altipiano”, dello scrittore, politico e intellettuale Emilio Lussu. Si affidano invece all’“Opera da tre soldi” di Weill e Brecht per trarre ispirazione nella struttura teatrale della loro, questa volta, “Opera da due soldi” . Un confronto che è in realtà un pretesto per parlare del presente, con una critica neanche tanto velata alle guerre contemporanee, attraverso la storia di un ragazzo sardo che, come tanti, per fuggire alla disoccupazione si arruola nell’Esercito e parte a fare una guerra che non gli appartiene. Il giovane, addormentandosi col testo di Lussu tra le mani, scoprirà, in sogno, che quel passato narrato e criticato sotto le righe dallo scrittore Armungiano non differisce poi tanto dal suo presente.
Testo e musica: Carlo Doneddu
Maddalena ha gli occhi puri
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2008/4/19 - 13:58
Inno della brigada
Un anno sull'altipiano 2006
Opera da due soldi
I Figli di Iubal si confrontano questa volta con il pilastro della letteratura sarda “Un anno sull’ altipiano”, dello scrittore, politico e intellettuale Emilio Lussu. Si affidano invece all’“Opera da tre soldi” di Weill e Brecht per trarre ispirazione nella struttura teatrale della loro, questa volta, “Opera da due soldi” . Un confronto che è in realtà un pretesto per parlare del presente, con una critica neanche tanto velata alle guerre contemporanee, attraverso la storia di un ragazzo sardo che, come tanti, per fuggire alla disoccupazione si arruola nell’Esercito e parte a fare una guerra che non gli appartiene. Il giovane, addormentandosi col testo di Lussu tra le mani, scoprirà, in sogno, che quel passato narrato e criticato sotto le righe dallo scrittore Armungiano non differisce poi tanto dal suo presente.
Testo e musica: Carlo Doneddu
Opera da due soldi
I Figli di Iubal si confrontano questa volta con il pilastro della letteratura sarda “Un anno sull’ altipiano”, dello scrittore, politico e intellettuale Emilio Lussu. Si affidano invece all’“Opera da tre soldi” di Weill e Brecht per trarre ispirazione nella struttura teatrale della loro, questa volta, “Opera da due soldi” . Un confronto che è in realtà un pretesto per parlare del presente, con una critica neanche tanto velata alle guerre contemporanee, attraverso la storia di un ragazzo sardo che, come tanti, per fuggire alla disoccupazione si arruola nell’Esercito e parte a fare una guerra che non gli appartiene. Il giovane, addormentandosi col testo di Lussu tra le mani, scoprirà, in sogno, che quel passato narrato e criticato sotto le righe dallo scrittore Armungiano non differisce poi tanto dal suo presente.
Testo e musica: Carlo Doneddu
Siam la porta blindata della Nazione
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2008/4/19 - 13:47
Canzone del generale Leone
Un anno sull'altipiano 2006
Opera da due soldi
I Figli di Iubal si confrontano questa volta con il pilastro della letteratura sarda “Un anno sull’ altipiano”, dello scrittore, politico e intellettuale Emilio Lussu. Si affidano invece all’“Opera da tre soldi” di Weill e Brecht per trarre ispirazione nella struttura teatrale della loro, questa volta, “Opera da due soldi” . Un confronto che è in realtà un pretesto per parlare del presente, con una critica neanche tanto velata alle guerre contemporanee, attraverso la storia di un ragazzo sardo che, come tanti, per fuggire alla disoccupazione si arruola nell’Esercito e parte a fare una guerra che non gli appartiene. Il giovane, addormentandosi col testo di Lussu tra le mani, scoprirà, in sogno, che quel passato narrato e criticato sotto le righe dallo scrittore Armungiano non differisce poi tanto dal suo presente.
Opera da due soldi
I Figli di Iubal si confrontano questa volta con il pilastro della letteratura sarda “Un anno sull’ altipiano”, dello scrittore, politico e intellettuale Emilio Lussu. Si affidano invece all’“Opera da tre soldi” di Weill e Brecht per trarre ispirazione nella struttura teatrale della loro, questa volta, “Opera da due soldi” . Un confronto che è in realtà un pretesto per parlare del presente, con una critica neanche tanto velata alle guerre contemporanee, attraverso la storia di un ragazzo sardo che, come tanti, per fuggire alla disoccupazione si arruola nell’Esercito e parte a fare una guerra che non gli appartiene. Il giovane, addormentandosi col testo di Lussu tra le mani, scoprirà, in sogno, che quel passato narrato e criticato sotto le righe dallo scrittore Armungiano non differisce poi tanto dal suo presente.
Sono il generale Leone
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2008/4/19 - 12:41
Partenza al fronte
Un anno sull'altipiano 2006
Opera da due soldi
I Figli di Iubal si confrontano questa volta con il pilastro della letteratura sarda “Un anno sull’ altipiano”, dello scrittore, politico e intellettuale Emilio Lussu. Si affidano invece all’“Opera da tre soldi” di Weill e Brecht per trarre ispirazione nella struttura teatrale della loro, questa volta, “Opera da due soldi” . Un confronto che è in realtà un pretesto per parlare del presente, con una critica neanche tanto velata alle guerre contemporanee, attraverso la storia di un ragazzo sardo che, come tanti, per fuggire alla disoccupazione si arruola nell’Esercito e parte a fare una guerra che non gli appartiene. Il giovane, addormentandosi col testo di Lussu tra le mani, scoprirà, in sogno, che quel passato narrato e criticato sotto le righe dallo scrittore Armungiano non differisce poi tanto dal suo presente.
Testo e musica: Carlo Doneddu
Opera da due soldi
I Figli di Iubal si confrontano questa volta con il pilastro della letteratura sarda “Un anno sull’ altipiano”, dello scrittore, politico e intellettuale Emilio Lussu. Si affidano invece all’“Opera da tre soldi” di Weill e Brecht per trarre ispirazione nella struttura teatrale della loro, questa volta, “Opera da due soldi” . Un confronto che è in realtà un pretesto per parlare del presente, con una critica neanche tanto velata alle guerre contemporanee, attraverso la storia di un ragazzo sardo che, come tanti, per fuggire alla disoccupazione si arruola nell’Esercito e parte a fare una guerra che non gli appartiene. Il giovane, addormentandosi col testo di Lussu tra le mani, scoprirà, in sogno, che quel passato narrato e criticato sotto le righe dallo scrittore Armungiano non differisce poi tanto dal suo presente.
Testo e musica: Carlo Doneddu
Ora che son diventato tuo amante
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2008/4/19 - 12:14
Il dio dei denari
[2009]
Album: libertAria
Album: libertAria
E' in libreria Lavorare uccide, il libro che racconta il mio viaggio in Italia attraverso le morti sul lavoro. Come exergo del libro, e in coda, una canzone che ho scritto sulle donne che perdono il loro uomo sul lavoro. Si intitola Il dio dei denari, e farà parte del repertorio del mio nuovo progetto musicale Marco Rovelli LibertAria (al quale adesso, dopo l'immersione in questo libro, torno a lavorare con costanza).
Da:SBANDATIil blog musicale di Marco Rovelli
Da:SBANDATIil blog musicale di Marco Rovelli
L'angelo schiavo, accecato, impotente
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2008/4/19 - 09:56
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
E quando sarò ricca
Gianni Guarnieri è nato a Firenze nel 1926. Figlio del Maestro Antonio Guarnieri e fratello dell'attrice Anna Maria. Pittore, musicista, arrangiatore e membro del "Quartetto Radar", un ensemble vocale piuttosto noto negli anni '60, soprattutto per il famoso "bidibodibù" dello spot dei materassi Permaflex.
http://www.galleriadellacanzone.it/sto...
http://it.wikipedia.org/wiki/Quartetto...
http://www.galleriadellacanzone.it/sto...
http://it.wikipedia.org/wiki/Quartetto...
Alessandro 2008/4/18 - 22:55
Il grido forte di una canzone
Il grido forte di una canzone
(testi e musica dei VIADIMEZZO - D. Nastasi )
Brano dedicato a tutti i bambini vittime delle guerre, privati della loro vita, dei loro sogni, dei loro giochi...se bastasse un grido fortissimo a porre fine all'orrore...
(testi e musica dei VIADIMEZZO - D. Nastasi )
Brano dedicato a tutti i bambini vittime delle guerre, privati della loro vita, dei loro sogni, dei loro giochi...se bastasse un grido fortissimo a porre fine all'orrore...
Prigioniero
(Continues)
(Continues)
Contributed by Daniele Nastasi 2008/4/18 - 22:51
×
Testo di Anna Lamberti Bocconi
Musica di Ivano Fossati
dall'album "Discanto" (1990)
Tutto ebbe inizio nell'anno 1646 nella piazza di Nogaredo. Mercuria accusò Domenica Chemelli di furto e stregoneria: a seguito di tale accusa, le due donne furono rinchiuse nelle carceri di Castel Noarna.
Ma Mercuria fu accusata a sua volta di stregoneria e, in interrogatorio, affermò che erano state Domenica e la figlia Lucia a insegnarle come diventare una strega, trattenendo l'ostia consacrata sotto la lingua dopo la Comunione e imprimendole il marchio del demonio su una spalla. Anche Lucia e Domenica vennero quindi arrestate e rinchiuse nelle carceri del castello; furono sottoposte a varie torture: il "tratto di corda" (che consiste nell'appendere il soggetto per le mani fino a spezzare i tendini o le ossa) e i "sibilli" (cioè spezzare le ossa delle mani con cunei in legno conficcati tra... (Continues)