Primo Maggio di festa
Primo maggio di festa oggi nel Viet-Nam
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Contributed by daniela -k.d.- 2008/3/3 - 12:09
Song Itineraries:
War in Viet Nam as seen from Italy and from the rest of the world
The Here And The Now: Out Of The Blue
INASPETTATAMENTE
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Contributed by Marco Bazzoli 2008/3/3 - 11:36
Gavte la nata, Gioan
A proposito dell'espressione torinese "Gavte la nata" non possiamo esimerci dal riportare l'esilarante parafrasi data da Umberto Eco ne "Il pendolo di Foucalt":
Quella volta Belbo aveva perso il controllo. Almeno, come poteva perdere il controllo lui. Aveva atteso che Agliè fosse uscito e aveva detto tra i denti: «Ma gavte la nata.»
Lorenza, che stava ancora facendo gesti complici di allegrezza, gli aveva chiesto che cosa volesse dire.
«È torinese. Significa levati il tappo, ovvero, se preferisci, voglia ella levarsi il tappo. In presenza di persona altezzosa e impettita, la si suppone enfiata dalla propria immodestia, e parimenti si suppone che tale smodata autoconsiderazione tenga in vita il corpo dilatato solo in virtù di un tappo che, infilato nello sfintere, impedisca che tutta quella aerostatica dignità si dissolva, talché, invitando il soggetto a togliersi esso turacciolo, lo si... (Continues)
Quella volta Belbo aveva perso il controllo. Almeno, come poteva perdere il controllo lui. Aveva atteso che Agliè fosse uscito e aveva detto tra i denti: «Ma gavte la nata.»
Lorenza, che stava ancora facendo gesti complici di allegrezza, gli aveva chiesto che cosa volesse dire.
«È torinese. Significa levati il tappo, ovvero, se preferisci, voglia ella levarsi il tappo. In presenza di persona altezzosa e impettita, la si suppone enfiata dalla propria immodestia, e parimenti si suppone che tale smodata autoconsiderazione tenga in vita il corpo dilatato solo in virtù di un tappo che, infilato nello sfintere, impedisca che tutta quella aerostatica dignità si dissolva, talché, invitando il soggetto a togliersi esso turacciolo, lo si... (Continues)
Lorenzo Masetti 2008/3/2 - 21:22
In giorni simili
[2007]
Album: Grida
Album: Grida
Sorridevi raccontandoti
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Contributed by adriana 2008/3/2 - 17:34
Dio è morto
Non è molto corretto parlare di Nietzsche come filosofo di destra o di sinistra. La sua filosofia è apolitica. I messaggi che vuole portare a tutta l'umanità vanno al di la' dei semplici schieramenti politici.
In ogni caso, questa canzone è davvero profonda e bellissima, Guccini è stato molto in gamba.
In ogni caso, questa canzone è davvero profonda e bellissima, Guccini è stato molto in gamba.
Giuseppe 2008/3/2 - 16:09
Vitti na crozza
scusate l'intrusione.. sono Peppy Maniglia di Palma di Montechiaro, in provincia di Agrigento.. Sono un chitarrista classico e conosco molto bene il figlio di Franco Li Causi.. desideravo semplicemente dire che l'arrangiamento originale della canzone, non solo non comprendeva "la lalla lleru", ma era anche suonata in minore, non come la si sente adesso in maggiore.. grazie..
giuseppe maniglia 2008/3/1 - 21:50
Contessa
Leggo che nella ricorrenza della Battaglia di Valle Giulia,celebrata alla facoltà di Architettura Paolo Pietrangeli non se l'è sentita di cantare Contessa: incredibile,ma allora la parodia di Corrado Guzzanti esiste veramente!
Coppini di Romanina Blues
Coppini di Romanina Blues
Paolo Coppini 2008/3/1 - 19:47
Lettre à Kissinger
[1975]
Paroles et musique: Julos Beaucarne
Testo e musica: Julos Beaucarne
Album: Chandeleur 75
"La notte tra il 2 e il 3 febbraio 1975 la compagna di Julos Beaucarne, madre dei suoi figli, viene assassinata da un folle. Julos scrive allora uno dei capolavori della canzone, un disco straziante e d'incontenibile bellezza: Chandeleur 75 ("Candelora 75") [...] Fino a cantare la sua Lettera a Kissinger, canzone di denuncia dedicata a Víctor Jara, cantautore cileno torturato e ucciso nello stadio di Santiago nei giorni immediatamente successivi al golpe di Pinochet. Julos non stigmatizza tanto gli sgherri, i gorilla o gli esecutori materiali, ma indirizza il suo sdegno soprattutto verso i mandanti del governo statunitense, direttamente coinvolto nell'elaborazione e nel finanziamento del golpe. La sua canzone, priva di retorica, apparentemente impoetica, è un'asciutta cronaca dell'inferno."
Alessio... (Continues)
Paroles et musique: Julos Beaucarne
Testo e musica: Julos Beaucarne
Album: Chandeleur 75
"La notte tra il 2 e il 3 febbraio 1975 la compagna di Julos Beaucarne, madre dei suoi figli, viene assassinata da un folle. Julos scrive allora uno dei capolavori della canzone, un disco straziante e d'incontenibile bellezza: Chandeleur 75 ("Candelora 75") [...] Fino a cantare la sua Lettera a Kissinger, canzone di denuncia dedicata a Víctor Jara, cantautore cileno torturato e ucciso nello stadio di Santiago nei giorni immediatamente successivi al golpe di Pinochet. Julos non stigmatizza tanto gli sgherri, i gorilla o gli esecutori materiali, ma indirizza il suo sdegno soprattutto verso i mandanti del governo statunitense, direttamente coinvolto nell'elaborazione e nel finanziamento del golpe. La sua canzone, priva di retorica, apparentemente impoetica, è un'asciutta cronaca dell'inferno."
Alessio... (Continues)
J'veux te raconter Kissinger
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2008/3/1 - 12:00
Fiori
[1988]
Testo di Sergio Endrigo
Musica di Sergio Endrigo e Rocco De Rosa
Lyrics by Sergio Endrigo
Music by Sergio Endrigo and Rocco De Rosa
Album: Il Giardino di Giovanni
Uno straordinario uso della metafora connota questo brano, a mio avviso particolarmente emozionante.
L'ho potuto ascoltare per la prima volta solo in epoca molto recente, senza conoscerne in anticipo il testo (irreperibile - che io sappia - persino nel pur ricco e molto ben curato sito ufficiale dell'artista) ... e di certo non mi aspettavo, dato l'incipit squisitamente "floreale" in tono con il titolo, questo suo progressivo "sbocciare" (è il caso di dirlo!), a sorpresa, in una denuncia antibellica tanto dura, potente, icastica ma capace, ad un tempo, di mantenersi sempre profondamente poetica.
Al pari di "Stazioni", altra CCG matura di grande impatto offertaci da Endrigo, questa "Fiori" ha la sfortuna di far parte... (Continues)
Testo di Sergio Endrigo
Musica di Sergio Endrigo e Rocco De Rosa
Lyrics by Sergio Endrigo
Music by Sergio Endrigo and Rocco De Rosa
Album: Il Giardino di Giovanni
Uno straordinario uso della metafora connota questo brano, a mio avviso particolarmente emozionante.
L'ho potuto ascoltare per la prima volta solo in epoca molto recente, senza conoscerne in anticipo il testo (irreperibile - che io sappia - persino nel pur ricco e molto ben curato sito ufficiale dell'artista) ... e di certo non mi aspettavo, dato l'incipit squisitamente "floreale" in tono con il titolo, questo suo progressivo "sbocciare" (è il caso di dirlo!), a sorpresa, in una denuncia antibellica tanto dura, potente, icastica ma capace, ad un tempo, di mantenersi sempre profondamente poetica.
Al pari di "Stazioni", altra CCG matura di grande impatto offertaci da Endrigo, questa "Fiori" ha la sfortuna di far parte... (Continues)
Fiori
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Contributed by Alberta Beccaro - Venezia 2008/3/1 - 00:31
Lettera (di Nicola Sacco)
[2004]
Album :L'Unico Elemento
Siamo sempre più legati al materialismo e più consumiamo, più concetti come lotta, ideali, etica, morale, giustizia, uguaglianza vanno svanendo inghiottiti dal mercato globale e così rimaniamo impassibili alle continue violenze che ogni giorno ci circondano, nella nostra realtà quotidiana, nazionale, europea, mondiale e che non cessano mai.
Considero la lettera di Nicola Sacco una sorta di passaggio di consegna alle generazioni future (nella figura di suo figlio), nel continuare ciò che stavano portando avanti i compagni di quel tempo che avevano a loro volta ereditato e raccolto da quelli passati…se noi rappresentiamo il futuro…credo che abbiamo altamente deluso le aspettative dei nostri “padri”; siamo per lo più generazioni senza radici, persi nel caos del consumo, dei media, in sogni di arrivismo nella società del lavoro non più divisa in classi, ma più... (Continues)
Album :L'Unico Elemento
Siamo sempre più legati al materialismo e più consumiamo, più concetti come lotta, ideali, etica, morale, giustizia, uguaglianza vanno svanendo inghiottiti dal mercato globale e così rimaniamo impassibili alle continue violenze che ogni giorno ci circondano, nella nostra realtà quotidiana, nazionale, europea, mondiale e che non cessano mai.
Considero la lettera di Nicola Sacco una sorta di passaggio di consegna alle generazioni future (nella figura di suo figlio), nel continuare ciò che stavano portando avanti i compagni di quel tempo che avevano a loro volta ereditato e raccolto da quelli passati…se noi rappresentiamo il futuro…credo che abbiamo altamente deluso le aspettative dei nostri “padri”; siamo per lo più generazioni senza radici, persi nel caos del consumo, dei media, in sogni di arrivismo nella società del lavoro non più divisa in classi, ma più... (Continues)
Possono bruciare i nostri corpi,
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Contributed by adriana 2008/2/29 - 18:43
Song Itineraries:
Sacco and Vanzetti
Le Urla
Album :L'Unico Elemento
Non vogliamo sentire, vedere, parlare. Siamo noi in prima persona a non voler accettare l’esistenza di atroci realtà, barbarie, vili persecuzioni per il benessere di pochi; ma sembra che non vi sia più memoria, che si sia dimenticato ciò che è stato in passato e quindi ripetiamo gli stessi errori: deturpiamo questo pianeta, cancellando culture ed etnie, combattendo guerre assurde… è un olocausto continuo.
Perché il nostro tanto amato ed osannato benestare è ancora a discapito di esseri viventi che vengono sfruttati solo perché considerati di categoria inferiore, che sia l’operaio sottopagato di una multinazionale, nei così chiamati paesi in via di sviluppo, sia il bambino costretto a lavorare nelle condizioni più atroci o, ancora peggio, costretto ad uccidere per una stupida guerra di territorio (finanziata da multinazionali per il controllo delle risorse) nei... (Continues)
Non vogliamo sentire, vedere, parlare. Siamo noi in prima persona a non voler accettare l’esistenza di atroci realtà, barbarie, vili persecuzioni per il benessere di pochi; ma sembra che non vi sia più memoria, che si sia dimenticato ciò che è stato in passato e quindi ripetiamo gli stessi errori: deturpiamo questo pianeta, cancellando culture ed etnie, combattendo guerre assurde… è un olocausto continuo.
Perché il nostro tanto amato ed osannato benestare è ancora a discapito di esseri viventi che vengono sfruttati solo perché considerati di categoria inferiore, che sia l’operaio sottopagato di una multinazionale, nei così chiamati paesi in via di sviluppo, sia il bambino costretto a lavorare nelle condizioni più atroci o, ancora peggio, costretto ad uccidere per una stupida guerra di territorio (finanziata da multinazionali per il controllo delle risorse) nei... (Continues)
Sono il sangue che bagna le tue mani
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Contributed by adriana 2008/2/29 - 18:31
Febbraio '94
[2004]
Album :L'Unico Elemento
Come le carceri, i manicomi e gli ospedali psichiatrici possono solamente rinchiudere un corpo. I pensieri, i sogni, le speranze continuano a essere attivi e di conseguenza minacciosi per coloro che vedono nella forza individuale un pericolo. Questa poesia è stata scritta da una persona non adatta a vivere negli standard di normalità, per cui rinchiusa in un manicomio. Il pregiudizio l’aveva condannata ad essere “malata di mente” e quindi emarginata. Noi non lo accettiamo: il cervello dell’uomo è un’ universo talmente vasto che nessuno si può arrogare il diritto di giudicarlo sano o malato. Saccenti ed esperti dottori psichiatrici osservano e giudicano dei comportamenti che loro e la società non ritengono normali tacciandoli come malattia e quindi da curare. Fin dal passato i “malati” venivano curati con metodi più riconducibili a torture corporali (elettroshock,... (Continues)
Album :L'Unico Elemento
Come le carceri, i manicomi e gli ospedali psichiatrici possono solamente rinchiudere un corpo. I pensieri, i sogni, le speranze continuano a essere attivi e di conseguenza minacciosi per coloro che vedono nella forza individuale un pericolo. Questa poesia è stata scritta da una persona non adatta a vivere negli standard di normalità, per cui rinchiusa in un manicomio. Il pregiudizio l’aveva condannata ad essere “malata di mente” e quindi emarginata. Noi non lo accettiamo: il cervello dell’uomo è un’ universo talmente vasto che nessuno si può arrogare il diritto di giudicarlo sano o malato. Saccenti ed esperti dottori psichiatrici osservano e giudicano dei comportamenti che loro e la società non ritengono normali tacciandoli come malattia e quindi da curare. Fin dal passato i “malati” venivano curati con metodi più riconducibili a torture corporali (elettroshock,... (Continues)
Gli spazi si ristringono sempre più
(Continues)
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Contributed by adriana 2008/2/29 - 18:20
Indistruttibili
[2008]
Album:Passaggi
Ci sono nella vita persone che passano senza lasciare nessuna traccia e nessun ricordo. Altre invece rimangono, nella pelle soprattutto e negli anni maturano, si evolvono, diventando uomini insieme. E l’uomo che ricorda (e quello che ascolta o viceversa) non è altro che il ragazzo di ieri. A lui appartiene il disegno delle storie che non possono essere cancellate, anzi rimangono scolpite nella grande corteccia della memoria.
Meravigliosi miracoli.
Album:Passaggi
Ci sono nella vita persone che passano senza lasciare nessuna traccia e nessun ricordo. Altre invece rimangono, nella pelle soprattutto e negli anni maturano, si evolvono, diventando uomini insieme. E l’uomo che ricorda (e quello che ascolta o viceversa) non è altro che il ragazzo di ieri. A lui appartiene il disegno delle storie che non possono essere cancellate, anzi rimangono scolpite nella grande corteccia della memoria.
Meravigliosi miracoli.
Cala la sera dentro di me….
(Continues)
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Contributed by adriana 2008/2/29 - 14:27
Domani
[2008]
Album:Passaggi
“Rammenta sempre Dante, nel gioco occasionale della felicità di non tenerla tutta per te, aiuta i perseguitati e le vittime perché sono questi gli amici migliori. Nella lotta della vita, troverai così molto di più e sarai rinato.”
(Lettera di Nicola Sacco al figlio di Vanzetti, Dante. Prigione di Stato del Massachussetts, 23 agosto 1927)
Album:Passaggi
“Rammenta sempre Dante, nel gioco occasionale della felicità di non tenerla tutta per te, aiuta i perseguitati e le vittime perché sono questi gli amici migliori. Nella lotta della vita, troverai così molto di più e sarai rinato.”
(Lettera di Nicola Sacco al figlio di Vanzetti, Dante. Prigione di Stato del Massachussetts, 23 agosto 1927)
Ogni sera tu ritorni da me
(Continues)
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Contributed by adriana 2008/2/29 - 14:22
Song Itineraries:
Sacco and Vanzetti
Per non dimentiCarlo
[2008]
Album:Passaggi
In piazza Alimonda il mistero resta ancora vivo. Da qui la richiesta che una Commissione Parlamentare riapra il caso. Da qui per non versare più lo stesso sangue. Il nostro
Album:Passaggi
In piazza Alimonda il mistero resta ancora vivo. Da qui la richiesta che una Commissione Parlamentare riapra il caso. Da qui per non versare più lo stesso sangue. Il nostro
Un uomo disteso da solo
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Contributed by adriana 2008/2/29 - 14:14
Song Itineraries:
Genoa - G8, police repression, Carlo Giuliani
Natale '44
[2008]
Album:Passaggi
E’ difficile immaginare una Milano diversa come lo è stata nel ’44, l’anno più duro, quello della Repressione e del Linciaggio. Ma anche l’anno della Resistenza e degli Uomini che insieme ad altri conquistarono la libertà a mani piene. Tanti fecero ritorno, altri No. Come questo amore che sbocciato casualmente in Inverno non vide mai la Primavera, ma che valeva la pena Vivere fino alla Fine.
Album:Passaggi
E’ difficile immaginare una Milano diversa come lo è stata nel ’44, l’anno più duro, quello della Repressione e del Linciaggio. Ma anche l’anno della Resistenza e degli Uomini che insieme ad altri conquistarono la libertà a mani piene. Tanti fecero ritorno, altri No. Come questo amore che sbocciato casualmente in Inverno non vide mai la Primavera, ma che valeva la pena Vivere fino alla Fine.
Mentre la luna se ne andava a passeggio…
(Continues)
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Contributed by adriana 2008/2/29 - 14:12
Song Itineraries:
Resistance against Nazi-Fascism in Italy and Europe
Dieci preghiere
[2008]
Album:Passaggi
Nel Bosco delle Castagne, in provincia di Udine Belluno, nel 1944 i fascisti si resero protagonisti dell’impiccagione di dieci partigiani una a distanza dell’altro di pochi alberi. Un’offesa alla dignità umana.
Località Bolzano bellunese, Belluno, Belluno, Veneto
Data 10 marzo 1945
Matrice strage Nazista
Numero vittime 11
Numero vittime uomini 11
Numero vittime uomini adulti 10
Numero vittime uomini senza informazioni 1
Descrizione: Il 6 marzo 1945 due (o tre) militari tedeschi muoiono a causa di una mina posta sotto un cartello antitedesco, al poligono di tiro di Belluno. Questo scatena la rappresaglia da parte del maggiore Schroder, il quale, al termine di una riunione con altri ufficiali, stabilisce l’uccisione di cinquanta partigiani. Una volta ottenuta l’approvazione del maggiore delle SS Thirolf da Bolzano, Schroder chiede i prigionieri al tenente... (Continues)
Album:Passaggi
Nel Bosco delle Castagne, in provincia di Udine Belluno, nel 1944 i fascisti si resero protagonisti dell’impiccagione di dieci partigiani una a distanza dell’altro di pochi alberi. Un’offesa alla dignità umana.
Località Bolzano bellunese, Belluno, Belluno, Veneto
Data 10 marzo 1945
Matrice strage Nazista
Numero vittime 11
Numero vittime uomini 11
Numero vittime uomini adulti 10
Numero vittime uomini senza informazioni 1
Descrizione: Il 6 marzo 1945 due (o tre) militari tedeschi muoiono a causa di una mina posta sotto un cartello antitedesco, al poligono di tiro di Belluno. Questo scatena la rappresaglia da parte del maggiore Schroder, il quale, al termine di una riunione con altri ufficiali, stabilisce l’uccisione di cinquanta partigiani. Una volta ottenuta l’approvazione del maggiore delle SS Thirolf da Bolzano, Schroder chiede i prigionieri al tenente... (Continues)
L’una in punto....il fuoco cuoceva
(Continues)
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Contributed by adriana 2008/2/29 - 14:09
Song Itineraries:
Resistance against Nazi-Fascism in Italy and Europe
Dio stanotte non abita qui
[2008]
Album:Passaggi
Questa canzone è ispirata ad Aldo Gastaldi, partigiano. Comandante della divisione “Cichero” a 25 anni. Del suo volto mi ha stupito la forza, la sicurezza, il coraggio. Valori che lasciano il segno, che ti formano nel cuore e nell’anima. Questa canzone non vuole assumere una visione blasfema, ma spesso mi sono chiesto, dopo aver visto tanti, troppi cadaveri della Resistenza, dove fosse Dio e se in qualche modo la Chiesa poteva fermare tutte le atrocità della guerra.
Album:Passaggi
Questa canzone è ispirata ad Aldo Gastaldi, partigiano. Comandante della divisione “Cichero” a 25 anni. Del suo volto mi ha stupito la forza, la sicurezza, il coraggio. Valori che lasciano il segno, che ti formano nel cuore e nell’anima. Questa canzone non vuole assumere una visione blasfema, ma spesso mi sono chiesto, dopo aver visto tanti, troppi cadaveri della Resistenza, dove fosse Dio e se in qualche modo la Chiesa poteva fermare tutte le atrocità della guerra.
Se la notte passa piano quando cerchi l’orizzonte
(Continues)
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Contributed by adriana 2008/2/29 - 14:05
Song Itineraries:
Resistance against Nazi-Fascism in Italy and Europe
Da dentro
[2008]
Album:Passaggi
Non so cosa si possa provare all’interno di un carcere, ma volevo rappresentare un uomo che scrive una lettera “da dentro” ascoltando Radio Gap , la “Radio del Movimento”
Album:Passaggi
Non so cosa si possa provare all’interno di un carcere, ma volevo rappresentare un uomo che scrive una lettera “da dentro” ascoltando Radio Gap , la “Radio del Movimento”
E ’ notte cala la neve
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2008/2/29 - 14:01
Song Itineraries:
From World Jails
Sotto questo dolore
[2008]
Album:Passaggi
“…e che differenza c’è con la bambina Clara Cecchini, di Valla, che le hanno ucciso padre e madre? Aveva solo quell’amore e gliel’hanno tolto. Era di otto anni,allora, e vennero i tedeschi a casa sua e dissero ai famigliari che uscissero sotto il pergolato,si mettessero bene in fila,che gli dovevano fare la fotografia. La bambina si assestò i capelli, e volle dare la mano alla madre,in fila con gli altri. I tedeschi con una sventagliata di mitra li massacrarono tutti. E lei,Clara, restò solo ferita,ma non si mosse vicino al padre e alla madre morti, e restò li come un cadaverino, finché non vennero i partigiani…”. (Alcide Cervi “I miei sette figli” ed. Riuniti)
Dal sito ufficiale
Album:Passaggi
“…e che differenza c’è con la bambina Clara Cecchini, di Valla, che le hanno ucciso padre e madre? Aveva solo quell’amore e gliel’hanno tolto. Era di otto anni,allora, e vennero i tedeschi a casa sua e dissero ai famigliari che uscissero sotto il pergolato,si mettessero bene in fila,che gli dovevano fare la fotografia. La bambina si assestò i capelli, e volle dare la mano alla madre,in fila con gli altri. I tedeschi con una sventagliata di mitra li massacrarono tutti. E lei,Clara, restò solo ferita,ma non si mosse vicino al padre e alla madre morti, e restò li come un cadaverino, finché non vennero i partigiani…”. (Alcide Cervi “I miei sette figli” ed. Riuniti)
Dal sito ufficiale
C’è una voce che chiama lontano
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2008/2/29 - 13:54
Nella lotta
[2008]
Album:Passaggi
A luglio del 2001 si è verificata la più grande sospensione dei diritti democratici dalla fine della Seconda Guerra Mondiale. Le testimonianze degli abusi, dei soprusi e delle menzogne raccontate sono il frutto di un’attenta analisi di chi ha voluto restituire e restituirci la Verità che spesso diventa Intoccabile.
dal sito ufficiale
Album:Passaggi
A luglio del 2001 si è verificata la più grande sospensione dei diritti democratici dalla fine della Seconda Guerra Mondiale. Le testimonianze degli abusi, dei soprusi e delle menzogne raccontate sono il frutto di un’attenta analisi di chi ha voluto restituire e restituirci la Verità che spesso diventa Intoccabile.
dal sito ufficiale
Contro questi spari
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2008/2/29 - 13:47
Song Itineraries:
Genoa - G8, police repression, Carlo Giuliani
Fíjate bien
[2000]
Letra y Música de Juanes
Testo e Musica di Juanes
Lyrics and Music by Juanes
Album: "Fíjate bien"
Una canzone piena di ritmo che parla delle mine antiuomo in senso figurato.
Letra y Música de Juanes
Testo e Musica di Juanes
Lyrics and Music by Juanes
Album: "Fíjate bien"
Una canzone piena di ritmo che parla delle mine antiuomo in senso figurato.
Te han quitado lo que tienes
(Continues)
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Contributed by Marcia 2008/2/29 - 10:15
Preghiera semplice
Una curiosità d'epoca circa il "grado effettivo" - pressochè nullo, ipse dixit! - di coinvolgimento dell'allora ventenne Claudio Baglioni nella realizzazione della colonna sonora del film "Fratello Sole Sorella Luna" di Franco Zeffirelli ... anche se, ad ascoltare i tre brani in oggetto (Preghiera Semplice; Fratello Sole Sorella Luna; Canzone di San Damiano), in fondo in fondo non si direbbe ... :-)
Dal libro "Claudio Baglioni - Il romanzo di un cantante", a cura di Michelangelo Romano, Lato Side edizioni, novembre 1978. Pagine 27-28:
"Prima di realizzare questo disco [l'album "Questo piccolo grande amore" del 1972, NdR] ci fu un'esperienza tutto sommato insignificante, una canzone nella colonna sonora di 'Fratello sole sorella luna' di Zeffirelli, ma fu un episodio nato con scarsa convinzione; in realtà alla RCA non sapevano più cosa farmi fare, avevo perso, lo sbarco non era riuscito,... (Continues)
Dal libro "Claudio Baglioni - Il romanzo di un cantante", a cura di Michelangelo Romano, Lato Side edizioni, novembre 1978. Pagine 27-28:
"Prima di realizzare questo disco [l'album "Questo piccolo grande amore" del 1972, NdR] ci fu un'esperienza tutto sommato insignificante, una canzone nella colonna sonora di 'Fratello sole sorella luna' di Zeffirelli, ma fu un episodio nato con scarsa convinzione; in realtà alla RCA non sapevano più cosa farmi fare, avevo perso, lo sbarco non era riuscito,... (Continues)
Alberta Beccaro - Venezia 2008/2/29 - 01:33
Voice Of The Voiceless
[1992]
Album: "Rage Against The Machine"
Canzone dedicata a Mumia Abu Jamal, attivista, scrittore e giornalista statunitense condannato a morte ingiustamente per l'omicidio del poliziotto Daniel Faulkner.
I RATM si sono battutti molto per la sua liberazione.
Album: "Rage Against The Machine"
Canzone dedicata a Mumia Abu Jamal, attivista, scrittore e giornalista statunitense condannato a morte ingiustamente per l'omicidio del poliziotto Daniel Faulkner.
I RATM si sono battutti molto per la sua liberazione.
Mumia Abu Jamal è un giornalista nero noto per le sue battaglie contro la corruzione della amministrazione e della polizia in Pennsylvania.
Conosciuto come "la voce dei senza voce", Jamal ha vissuto una vita vibrante di lotta dalla parte dei poveri, i neri e gli espropriati negli U.S.A. e anche dalle spaventose condizioni del braccio della morte, continua a parlare come portavoce degli oppressi in articoli che compaiono regolarmente nei giornali di tuttto il paese.
Conosciuto come "la voce dei senza voce", Jamal ha vissuto una vita vibrante di lotta dalla parte dei poveri, i neri e gli espropriati negli U.S.A. e anche dalle spaventose condizioni del braccio della morte, continua a parlare come portavoce degli oppressi in articoli che compaiono regolarmente nei giornali di tuttto il paese.
UGH!, UGH!
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marcia 2008/2/28 - 18:37
The Here And The Now: A Beatiful War
UNA BELLA GUERRA
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(Continues)
Contributed by Marco Bazzoli 2008/2/28 - 16:55
Stazioni
[1988]
Testo di Sergio Endrigo
Musica di Sergio Endrigo e Rocco De Rosa
Lyrics by Sergio Endrigo
Music by Sergio Endrigo and Rocco De Rosa
Album: Il Giardino di Giovanni
Non servono commenti particolari per questa canzone ... basta leggerne il testo.
Una sola nota, relativa al dispiacere per il fatto che questo brano, oltre a parecchi altri rimasti pressochè del tutto ignoti ai più, sia contenuto in un album misconosciuto ed irreperibile: "Il Giardino di Giovanni" (New Enigma, 1988), pubblicato da un'oscura casa discografica destinata, di lì a poco, ad essere dichiarata fallita.
Il titolo dell'album, che è poi quello del brano di apertura, è dedicato a Giovanni D'Amico - un amico reale di Endrigo - ed al suo giardino nell'isola di Pantelleria.
Testo di Sergio Endrigo
Musica di Sergio Endrigo e Rocco De Rosa
Lyrics by Sergio Endrigo
Music by Sergio Endrigo and Rocco De Rosa
Album: Il Giardino di Giovanni
Non servono commenti particolari per questa canzone ... basta leggerne il testo.
Una sola nota, relativa al dispiacere per il fatto che questo brano, oltre a parecchi altri rimasti pressochè del tutto ignoti ai più, sia contenuto in un album misconosciuto ed irreperibile: "Il Giardino di Giovanni" (New Enigma, 1988), pubblicato da un'oscura casa discografica destinata, di lì a poco, ad essere dichiarata fallita.
Il titolo dell'album, che è poi quello del brano di apertura, è dedicato a Giovanni D'Amico - un amico reale di Endrigo - ed al suo giardino nell'isola di Pantelleria.
Le stazioni le stazioni le stazioni
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alberta Beccaro - Venezia 2008/2/28 - 02:25
Se il Primo Maggio a Mosca
[1981]
Testo e musica di Sergio Endrigo
Album: ... E noi amiamoci
Dall'album "...E noi amiamoci" (Fonit Cetra, 1981), ecco la plumbea oppressione senza scampo propugnata dal comunismo di stampo e di matrice sovietici ... così come ci appare in questo vero e proprio piccolo "polittico", dipinto con il poetico pennello di un artista sensibile, impegnato ed intelligente (che, pure, sempre si dichiarò comunista nella vita).
(Alberta Beccaro - Venezia)
Testo e musica di Sergio Endrigo
Album: ... E noi amiamoci
Dall'album "...E noi amiamoci" (Fonit Cetra, 1981), ecco la plumbea oppressione senza scampo propugnata dal comunismo di stampo e di matrice sovietici ... così come ci appare in questo vero e proprio piccolo "polittico", dipinto con il poetico pennello di un artista sensibile, impegnato ed intelligente (che, pure, sempre si dichiarò comunista nella vita).
(Alberta Beccaro - Venezia)
Se il I° maggio a Mosca fosse estate
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alberta Beccaro - Venezia 2008/2/28 - 01:56
Trieste
[1981]
Testo e musica di Sergio Endrigo
Dall'album "...E noi amiamoci" (Fonit Cetra, 1981), ecco un ritratto - a tratti gaio ed a tratti rannuvolato, proprio come il capoluogo giuliano e come la sua inimitabile storia - di quella che fu la città d'adozione dell'esule istriano Sergio Endrigo dai suoi 14 anni in poi.
Un ritratto che ci suona carico d'affetto, vivido, le cui pittoresche sembianze giungono fin quasi ad essere antropomorfe.
Coloro che siano vissuti per qualche anno almeno a Trieste, come chi scrive questo commento, possono ritrovare - nei versi poetici di Endrigo come pure nella sua musica, qui volutamente "austroungarica" - i lineamenti, mai fissi, sempre cangianti, di questa città-caposaldo della storia patria italiana.
Ma la Trieste bella, vezzosa e simpatica di inizio canzone ci appare progressivamente, nel finale del brano, anche e soprattutto come la venerabile "martire... (Continues)
Testo e musica di Sergio Endrigo
Dall'album "...E noi amiamoci" (Fonit Cetra, 1981), ecco un ritratto - a tratti gaio ed a tratti rannuvolato, proprio come il capoluogo giuliano e come la sua inimitabile storia - di quella che fu la città d'adozione dell'esule istriano Sergio Endrigo dai suoi 14 anni in poi.
Un ritratto che ci suona carico d'affetto, vivido, le cui pittoresche sembianze giungono fin quasi ad essere antropomorfe.
Coloro che siano vissuti per qualche anno almeno a Trieste, come chi scrive questo commento, possono ritrovare - nei versi poetici di Endrigo come pure nella sua musica, qui volutamente "austroungarica" - i lineamenti, mai fissi, sempre cangianti, di questa città-caposaldo della storia patria italiana.
Ma la Trieste bella, vezzosa e simpatica di inizio canzone ci appare progressivamente, nel finale del brano, anche e soprattutto come la venerabile "martire... (Continues)
In tutti i miei pensieri
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alberta Beccaro - Venezia 2008/2/28 - 01:32
Where Do The Children Play?
Dall'album "Tea for the Tillerman" del 1970.
Questa e altre tre canzoni comprese nell'album fanno anche parte della colonna sonora dello splendido film-culto di Hal Ashby "Harold and Maude" del 1971.
Questa e altre tre canzoni comprese nell'album fanno anche parte della colonna sonora dello splendido film-culto di Hal Ashby "Harold and Maude" del 1971.
Well I think it's fine
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2008/2/28 - 00:31
Song Itineraries:
War on Earth
The Girl In The Picture
[1994]
Album: "The girl in the picture"
In 2003, Belgian composer Eric Geurts wrote a song called "The Girl in the Picture" dedicated to Kim Phúc, sung by Yanah. It was released on Flying Snowman Records. All profits went and still go to the Kim Foundation.
from Wikipedia
Album: "The girl in the picture"
Phan Thị Kim Phúc also known as Kim Phúc (born in 1963) is a Vietnamese woman who is the subject of a famous photo from the Vietnam war. The picture shows her at about age nine running naked on the street after being severely burned on her back by a U.S.-coordinated napalm attack.
In 2003, Belgian composer Eric Geurts wrote a song called "The Girl in the Picture" dedicated to Kim Phúc, sung by Yanah. It was released on Flying Snowman Records. All profits went and still go to the Kim Foundation.
from Wikipedia
She’s only a child
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marcia 2008/2/27 - 21:28
Quién tiene el poder de hacernos morir
Arman guerras por interéses económicos
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marcia 2008/2/27 - 20:04
Carne de Cañon
[2001]
Album: "Hc Crust"
Album: "Hc Crust"
Te hacen
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marcia 2008/2/27 - 19:43
Código de barras
[2001]
Album: "Hc Crust"
Album: "Hc Crust"
Hoy, después de tanto tiempo
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marcia 2008/2/27 - 19:40
Policias Violentos
[2001]
Album: "Hc Crust"
Album: "Hc Crust"
Gente muerta por policias violentos
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marcia 2008/2/27 - 19:38
América es una dictadura
[2001]
Album: "Hc Crust"
Album: "Hc Crust"
En el año 2000
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marcia 2008/2/27 - 19:35
Auschwitz, o Canzone del bambino nel vento
bellissima
mi dispiace a tutti qulli che sono morti nei campi di concentramento
mi dispiace a tutti qulli che sono morti nei campi di concentramento
emanuele 2008/2/27 - 16:06
Son Valsusina
Scritta nel 2007, sull'aria di "Son la mondina"
Son valsusina
(Continues)
(Continues)
Contributed by Maria Rollero 2008/2/27 - 10:35
Feeling Good
[1965]
Scritta da Leslie Bricusse (1931-2021), compositore e liricista, ed Anthony Newley (1931-1999), attore e songwriter, entrambi inglesi.
Interpretata da Nina Simone in molti suoi dischi, a partire da “I Put a Spell On You” del 1965.
Secondo me questa canzone, nota soprattutto nell'interpretazione della immortale Nina Simone, oltre ad essere una delle più belle canzoni che siano mai state scritte, è anche degnissima di stare fra le CCG/AWS, almeno negli Extra.. che ne dite?
"Feeling Good" (aka Feelin' Good) is a song written by Anthony Newley and Leslie Bricusse for the 1965 musical The Roar of the Greasepaint—the Smell of the Crowd and since covered by several artists, including Nina Simone, Sammy Davis Jr, Muse, Eels, Michael Bublé, The Pussycat Dolls and, most recently, John Barrowman for his 2007 CD, 'Another Side'.
en.wikipedia
È un brano straordinario, un vero e proprio inno... (Continues)
Scritta da Leslie Bricusse (1931-2021), compositore e liricista, ed Anthony Newley (1931-1999), attore e songwriter, entrambi inglesi.
Interpretata da Nina Simone in molti suoi dischi, a partire da “I Put a Spell On You” del 1965.
Secondo me questa canzone, nota soprattutto nell'interpretazione della immortale Nina Simone, oltre ad essere una delle più belle canzoni che siano mai state scritte, è anche degnissima di stare fra le CCG/AWS, almeno negli Extra.. che ne dite?
"Feeling Good" (aka Feelin' Good) is a song written by Anthony Newley and Leslie Bricusse for the 1965 musical The Roar of the Greasepaint—the Smell of the Crowd and since covered by several artists, including Nina Simone, Sammy Davis Jr, Muse, Eels, Michael Bublé, The Pussycat Dolls and, most recently, John Barrowman for his 2007 CD, 'Another Side'.
en.wikipedia
È un brano straordinario, un vero e proprio inno... (Continues)
Birds flying high you know how I feel
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2008/2/27 - 09:27
4 maggio 1944 - In memoria
Ciao!
Sono di Arcevia e conosco molto bene la triste vicenda cantata dai Gang in questa commovente canzone, che apprezzo molto!
Voglio solo fare una precisazione: Arcevia è in provincia di Ancona e non di Pesaro e Urbino.
Grazie
Sono di Arcevia e conosco molto bene la triste vicenda cantata dai Gang in questa commovente canzone, che apprezzo molto!
Voglio solo fare una precisazione: Arcevia è in provincia di Ancona e non di Pesaro e Urbino.
Grazie
Lilith Verdini 2008/2/26 - 22:34
We Need A War
Singolo del 2006.
We need a war
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2008/2/26 - 13:18
Signorsì
[2008]
Album: "Nato il 5 ottobre"
Testo e musica di Rosario Morisco-Principe&SocioM.-A.Spenillo
Lyrics and music by Rosario Morisco-Principe&SocioM.-A.Spenillo
Anche questa viene dal festival di Sanremo; non l'ho ancora sentita (passa domani sera) e quindi non so quanto vada presa sul serio (insomma, non so se sarà una bufala, come la Ruggiero l'anno scorso).
Album: "Nato il 5 ottobre"
Testo e musica di Rosario Morisco-Principe&SocioM.-A.Spenillo
Lyrics and music by Rosario Morisco-Principe&SocioM.-A.Spenillo
Anche questa viene dal festival di Sanremo; non l'ho ancora sentita (passa domani sera) e quindi non so quanto vada presa sul serio (insomma, non so se sarà una bufala, come la Ruggiero l'anno scorso).
Signorsì
(Continues)
(Continues)
Contributed by Renato Stecca 2008/2/26 - 00:59
Para Parà Ra Rara
[2008]
Vabbè, viene dal festival di Sanremo in corso, ma non è male!
Vabbè, viene dal festival di Sanremo in corso, ma non è male!
Non sai cos’è successo
(Continues)
(Continues)
Contributed by Renato Stecca 2008/2/26 - 00:50
Peace
[2004]
Album: "Happy people / U saved me"
Non ho mai sentito 'sta canzone, ma ne ho trovato il testo in internet; voi ne sapete qualcosa? Si trova nell'album "Happy people / U saved me" del 2004.
Album: "Happy people / U saved me"
Non ho mai sentito 'sta canzone, ma ne ho trovato il testo in internet; voi ne sapete qualcosa? Si trova nell'album "Happy people / U saved me" del 2004.
(Peace) it's what I prayer for
(Continues)
(Continues)
Contributed by Renato Stecca 2008/2/25 - 18:16
Peace brother peace
Cari amici, ho scaricato da internet un album del 1973 di Dr. John (In the right place) e ho scoperto che contiene una canzone che si intitola "Peace brother peace". Purtroppo non ho trovato in alcun sito il testo, in compenso ne ho trovato un altro con lo stesso titolo di Bill Medley (del 1968 o 1969) che forse è stato interpretato anche dai Righteous Brothers (del resto Bill Medley faceva parte dei Righteous Brothers), Insomma, non conosco il pezzo, non so bene chi lo canta, ma ve lo mando lo stesso. E mi piacerebbe che qualcuno fosse in grado di inviarvi il testo della canzone di Dr. John. E voi direte: cosa vuoi di più dalla vita? Non credo che mi risponderete con lo slogan di quella stupida pubblicità!
Ciao
Ciao
Peace, brother, peace
(Continues)
(Continues)
Contributed by Renato Stecca 2008/2/25 - 18:13
Mille lire
[1995]
Testo e musica di Claudio Di Paco
Lyrics and music by Claudio Di Paco
Testo e musica di Claudio Di Paco
Lyrics and music by Claudio Di Paco
Mille lire
(Continues)
(Continues)
Contributed by Silva 2008/2/25 - 11:56
Here's To The State Of Mississippi
[1964]
Lyrics and Music by Phil Ochs
Testo e musica di Phil Ochs
Album: "I Ain't Marching Anymore" [1965]
“I Ain't Marching Anymore”, del 1964, inizia con l'omonima canzone, celeberrima e uno degli inni riconosciuti dell'opposizione alla guerra nel Vietnam, e si chiude con questa “Here's to the State of Mississippi”, che nel 1974 Phil Ochs aggiornerà in Here's To The State Of Richard Nixon, una violentissima requisitoria contro il presidente dello scandalo Watergate (e della guerra indocinese). Altrettanto violenta era stata la requisitoria originale contro lo stato del Mississippi, contro il razzismo che vi regnava, contro le sue istituzioni e le chiese. E contro gli omicidi legalizzati che vi si commettevano, come ad esempio quelli commessi nel 1964 contro i tre attivisti per i diritti civili; un episodio adombrato precisamente nella prima strofa della canzone, probabilmente scritta... (Continues)
Lyrics and Music by Phil Ochs
Testo e musica di Phil Ochs
Album: "I Ain't Marching Anymore" [1965]
“I Ain't Marching Anymore”, del 1964, inizia con l'omonima canzone, celeberrima e uno degli inni riconosciuti dell'opposizione alla guerra nel Vietnam, e si chiude con questa “Here's to the State of Mississippi”, che nel 1974 Phil Ochs aggiornerà in Here's To The State Of Richard Nixon, una violentissima requisitoria contro il presidente dello scandalo Watergate (e della guerra indocinese). Altrettanto violenta era stata la requisitoria originale contro lo stato del Mississippi, contro il razzismo che vi regnava, contro le sue istituzioni e le chiese. E contro gli omicidi legalizzati che vi si commettevano, come ad esempio quelli commessi nel 1964 contro i tre attivisti per i diritti civili; un episodio adombrato precisamente nella prima strofa della canzone, probabilmente scritta... (Continues)
Here's to the state of Mississippi,
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2008/2/25 - 07:45
Song Itineraries:
Racism and Slavery in the USA
Omaggio all'anarchico Lucetti
[2001]
Album:Riflessi
Album:Riflessi
"All'Anarchico Lucetti" è la storia dell'omonimo anarchico toscano che negli anni '30 attentò a Mussolini senza però raggiungere lo scopo e che fu rinchiuso a Regina Coeli a "meditare". In Italia gli attentati al duce sono stati solo tre e Lucetti è stato forse il più significativo tra gli altri.
E' questa una canzone che oggi (a distanza di quasi un anno dalla prima stesura) mi piace dedicare ai fatti di Genova ormai cronaca e agli eventi a venire che verosimilmente riproporranno la tensione tra potere costituito, legalmente e statalmente tutelato e quindi presupposto, ma solo presupposto, innocente e chiunque più o meno intelligentemente cerchi di contrastarlo proponendo alternative di agognata e necessaria civiltà.
Da questa pagina del sito ufficiale
E' questa una canzone che oggi (a distanza di quasi un anno dalla prima stesura) mi piace dedicare ai fatti di Genova ormai cronaca e agli eventi a venire che verosimilmente riproporranno la tensione tra potere costituito, legalmente e statalmente tutelato e quindi presupposto, ma solo presupposto, innocente e chiunque più o meno intelligentemente cerchi di contrastarlo proponendo alternative di agognata e necessaria civiltà.
Da questa pagina del sito ufficiale
"Ciao, viva l'anarchia
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2008/2/24 - 09:49
Le temps des noyaux
Alors Quoi ? (2007)
Le vent souffle sur la plaine
(Continues)
(Continues)
Contributed by Jacky Fluttaz 2008/2/23 - 19:16
Nessun dio
La Storia di Nessun dio… nasce, casualmente da un viaggio in metropolitana a Roma. Su di un cartello pubblicitario c’era la scritta Manhattan.
Osservando attentamente questa scritta Carmine la ha vergata sul suo taccuino e , a livello di subconscio, accadde quello che potrebbe definirsi un’associazione logica di immagini. Il cervello associò la parola Manhattan all’attacco dell’11 settembre. E così, i tratti verticali delle due t sembrarono, a Carmine, le torri gemelle, mentre i tratti orizzontali gli aerei che penetravano in esse.
Da li si sviluppa la storia delle due principali icone della successiva guerra.
George W. Bush e Bin Laden.
I personaggi vengono raffigurati, all’interno del videoclip, dalle Marionette del Teatro degli Accettella, storico teatro Romano.
Lo scopo è, anche, quello di porre all’attenzione delle persone, un evento disastroso, che sembra non voler finire... (Continues)
Osservando attentamente questa scritta Carmine la ha vergata sul suo taccuino e , a livello di subconscio, accadde quello che potrebbe definirsi un’associazione logica di immagini. Il cervello associò la parola Manhattan all’attacco dell’11 settembre. E così, i tratti verticali delle due t sembrarono, a Carmine, le torri gemelle, mentre i tratti orizzontali gli aerei che penetravano in esse.
Da li si sviluppa la storia delle due principali icone della successiva guerra.
George W. Bush e Bin Laden.
I personaggi vengono raffigurati, all’interno del videoclip, dalle Marionette del Teatro degli Accettella, storico teatro Romano.
Lo scopo è, anche, quello di porre all’attenzione delle persone, un evento disastroso, che sembra non voler finire... (Continues)
Non ho mai veduto incontri o combattimenti
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2008/2/23 - 17:26
Gesù caro fratello
Ecco un'intensa interpretazione di "Jesùs querido hermano" offerta dall'artista argentina Marilina Ross, che nella sua carriera ha inciso su disco - e cantato dal vivo - diverse cover di pezzi di Claudio Baglioni in lingua spagnola risalenti agli anni '70:
E' possibile notare come il testo spagnolo, in questa versione cantata dalla Ross, differisca dal testo curato da Carlos Ramòn Amart presente in CCG.
La cosa non è infrequente per la cantante argentina, che ha spesso amato personalizzare le sue cover, ri-traducendosi i brani per conto proprio, a volte con un pizzico di libertà in eccesso.
Tuttavia è pur vero che spesso (anche se non è il caso di "Jesùs querido hermano", uguale nelle versioni RCA tanto spagnola quanto sudamericana), gli stessi adattatori dei testi di Baglioni dall'italiano allo spagnolo erano diversi - per scelta della sua casa discografica RCA - a seconda che l'incisione... (Continues)
E' possibile notare come il testo spagnolo, in questa versione cantata dalla Ross, differisca dal testo curato da Carlos Ramòn Amart presente in CCG.
La cosa non è infrequente per la cantante argentina, che ha spesso amato personalizzare le sue cover, ri-traducendosi i brani per conto proprio, a volte con un pizzico di libertà in eccesso.
Tuttavia è pur vero che spesso (anche se non è il caso di "Jesùs querido hermano", uguale nelle versioni RCA tanto spagnola quanto sudamericana), gli stessi adattatori dei testi di Baglioni dall'italiano allo spagnolo erano diversi - per scelta della sua casa discografica RCA - a seconda che l'incisione... (Continues)
Alberta Beccaro - Venezia 2008/2/21 - 23:12
Tammurriata nera
finalmente grazie a voi riesco a capire il testo di tammurriata nera!
io tammuriata nera ce l'ho su un "best" in due cd della nccp, e questa canzone in questa versione ha un'altra strofa (subito dopo quella su Churchill), che voi non avete riportato nel testo. chissà cosa dice?!?
io tammuriata nera ce l'ho su un "best" in due cd della nccp, e questa canzone in questa versione ha un'altra strofa (subito dopo quella su Churchill), che voi non avete riportato nel testo. chissà cosa dice?!?
raffa 2008/2/21 - 20:52
La prière [including Il n'y a pas d'amour heureux and Preghiera in gennaio]
LA PLEGARIA
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marcia 2008/2/21 - 16:24
Viva la guerra
VIVE LA GUERRE
(Continues)
(Continues)
Contributed by Daniel Bellucci Nice 21.02.2008 10.29 2008/2/21 - 10:33
Был пацан...
La canzone racconta di un ragazzo di appena 20 anni, morto in Cecenia
У него и жены-то нет!
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marina Baglioni 2008/2/20 - 21:36
Song Itineraries:
Chechenian Wars
Petite Chanson des Mutilés
Versione italiana di Daniel Bellucci 20.02.2008
CANZONCELLA DEI MUTILATI
(Continues)
(Continues)
Contributed by Daniel Bellucci 20.02.2008 danielbellucci.splinder.com 2008/2/20 - 11:47
So Pretty
(1968)
Lyrics by Codmen & Green
Music by Leonard Bernstein
"So Pretty" is a 1968 anti-war song by Leonard Bernstein to lyrics by Betty Comden and Adolph Green, contributed to a Broadway for Peace fundraiser on January 21, 1968, at Lincoln Center's Philharmonic Hall.
The song was performed by Barbra Streisand dressed in a gingham smock and fisherman's hat and accompanied by the composer at the piano.
Lyrics by Codmen & Green
Music by Leonard Bernstein
"So Pretty" is a 1968 anti-war song by Leonard Bernstein to lyrics by Betty Comden and Adolph Green, contributed to a Broadway for Peace fundraiser on January 21, 1968, at Lincoln Center's Philharmonic Hall.
The song was performed by Barbra Streisand dressed in a gingham smock and fisherman's hat and accompanied by the composer at the piano.
We were learning in our school today
(Continues)
(Continues)
2008/2/19 - 21:45
Song Itineraries:
War in Viet Nam as seen from the U.S.
Vittorio che comandi ai re dei regni
Anonymous
19 febbraio 2008
c'ho mal di gola - da oggi CCG è linkato in danielbellucci.splinder.com
c'ho mal di gola - da oggi CCG è linkato in danielbellucci.splinder.com
VITTORIO, TOI QUI COMMANDES LES ROIS DES ROYAUMES
(Continues)
(Continues)
Contributed by Daniel Bellucci 2008/2/19 - 10:06
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Album: "Ho visto anche degli zingari felici"
Testo di Claudio Lolli
Musica di Tomasetta, Soldati, Costa, Lolli
Lyrics by Claudio Lolli
Music by Tomasetta, Soldati, Costa, Lolli
Quando apparve nei negozi “Ho visto anche degli zingari felici” (EMI, 1976), quarto album di Claudio Lolli, le piazze d’Italia fremevano di stragi e sogni. Era il momento in cui si celebrava l’unione – o la sovrapposizione - del pubblico con il privato. Album-concept (non frequente, nel nostro panorama), lunga suite di 45 minuti divisa in otto parti, con riprese e temi ricorrenti, “Ho visto anche degli zingari felici” fotografa la sua epoca come pochi altri lavori. Senza per questo risultare datata: due anni fa la suite è stata infatti riadattata con nuovi arrangiamenti da Lolli insieme al Parto delle nuvole pesanti.
Primo maggio di festa, odore di polvere e calore.
Nella cameretta entrava un pulviscolo... (Continues)