Union Sundown
Well, my shoes, they come from Singapore,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Renato Stecca 10/2/2008 - 19:47
Neighborhood Bully
Leggo nella mia "Enciclopedia del rock" che i più vogliono questa canzone dedicata alla questione israeliana. Dall'album "Infidels" del 1983.
(Renato Stecca)
In realtà la canzone è un'appassionata difesa di Israele ed è considerata un inno sionista.
(Renato Stecca)
In realtà la canzone è un'appassionata difesa di Israele ed è considerata un inno sionista.
Well, the neighborhood bully, he's just one man,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Renato Stecca 10/2/2008 - 19:45
Man Of Peace
Dall'album "Infidels" del 1983.
Bob Dylan – chitarra, armonica, tastiere, voce
Sly Dunbar – batteria, percussioni
Robbie Shakespeare – basso
Mick Taylor – chitarra
Mark Knopfler – chitarra
Alan Clark – tastiere
Sly Dunbar – batteria, percussioni
Robbie Shakespeare – basso
Mick Taylor – chitarra
Mark Knopfler – chitarra
Alan Clark – tastiere
Look out your window, baby, there's a scene you'd like to catch,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Renato Stecca 10/2/2008 - 19:42
Pour une femme de mon nom
Cari amici, ritorno su “La figlia del reggimento”, un’opera che sto scoprendo in questi giorni. Leggendone il libretto, noto alcune interessanti differenze tra la versione francese e quella italiana; ebbene, nella versione francese c’è questo couplet della Marchesa, che non mi risulta esserci nella versione italiana. Siamo all’inizio dell’opera, ambientata in un villaggio del Tirolo nella versione francese; la Marchesa di Berckenfield vi arriva mentre si trova in viaggio, nel momento in cui si avvicinano i nemici francesi. Dopo qualche momento di sgomento, un contadino annuncia che i Francesi se ne stanno andando e tutti sono contenti, a cominciare dalla Marchesa che canta quanto segue:
LA MARCHESA
(continuer)
(continuer)
envoyé par Renato Stecca 10/2/2008 - 16:05
Parcours:
Musique classique contre la guerre
Bugie programmabili
Frab
Il testo è ripreso da questo sito
oltre il confine dove nasce il sole cadono inutili le nostre parole lungo le strade spezzate dalle cannonate mentre madri e figlie stanno morendo abbracciate tra la fede e la luce ma senza le carezze di un uomo tra la notte e le stelle tra i giochi delle guerre oltre il silenzio del resto del mondo ci sono potere e denaro ma sono nulla in confronto alle lacrime cadute in un giorno ai cuori innocenti che non faranno mai ritorno alle fede alla luce alle carezze di un'uomo alla notte alle stelle e ai giochi delle guerre sono bugie prevedibili per noi che restiamo di qua ci dicono cose improbabili spegni il tuo video e muoviti sono bugie programmabili per noi che restiamo di qua ci dicono cose improbabili spegni il tuo video e vai vai...vai...
envoyé par silva 10/2/2008 - 12:31
We Are The World
questa è una canzone che ha fatto la storia e che dovrebbe insegnare a molti facciamola ascoltare a tutti soprattutto ai bambini che sono il nostro futuro e il nostro domani
gerry 9/2/2008 - 10:34
Angelita di Anzio
sono angelita...adoro il mio nome singolare..per questo devo ringraziare mamma che se ne innamorò,pensate un pò,quando era incinta di mia sorella..poi sono nata io,nove anni dopo..oggi ho scoperto per intero la mia canzone..anche se,ad un esame universitario,il mio prof.iniziò a canticchiarla prima di interrogarmi(che figura con gli altri colleghi)!
angelita fumarola 7/2/2008 - 19:58
Tieniamente
tien an men tieni a mente, un gioco di parole veramente originale, quasi un colpo di genio :-)))
parte lesa 7/2/2008 - 18:48
Pratobello
Sono veramente contenta di aver trovato finalmente la versione del Gruppo Rubanu. Conosco questa canzone sin da bambina, grazie ad una musicassetta di mio padre ormai rovinata, ed è stato un piacere trovarla su internet. Grazie di cuore!
Fujiko 7/2/2008 - 16:45
Love Theme From Spartacus
[1997]
Parole di Terry Callier.
Musica originariamente composta da Alex North (1910-1991, autore di tantissime famose colonne sonore) per il film “Spartacus” diretto nel 1960 da Stanley Kubrick e interpretato da Kirk Douglas.
Gli arrangiamenti della versione di Callier sono diversi, tutti remix di vari artisti, tra cui Zero 7.
Poi inserito in "Timepeace" del 1998, l'album che ha visto il ritorno alla musica di Terry Callier, dopo il ritiro dalle scene nel 1983.
Parole di Terry Callier.
Musica originariamente composta da Alex North (1910-1991, autore di tantissime famose colonne sonore) per il film “Spartacus” diretto nel 1960 da Stanley Kubrick e interpretato da Kirk Douglas.
Gli arrangiamenti della versione di Callier sono diversi, tutti remix di vari artisti, tra cui Zero 7.
Poi inserito in "Timepeace" del 1998, l'album che ha visto il ritorno alla musica di Terry Callier, dopo il ritiro dalle scene nel 1983.
Can it be, do you hear
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 7/2/2008 - 08:26
Ho Tsing Mee (A Song of the Sun)
[1973]
Album: What Color Is Love
Una bellissima preghiera dall'album "What Color Is Love"(1973).
Album: What Color Is Love
Una bellissima preghiera dall'album "What Color Is Love"(1973).
In the beginning
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 7/2/2008 - 08:02
A milioni di passi
Testo: Erri De Luca
(da “solo andata. Righe che vanno troppo spesso a capo”, Milano 2005, Feltrinelli)
Musica: Andrea Fantasia
(da “solo andata. Righe che vanno troppo spesso a capo”, Milano 2005, Feltrinelli)
Musica: Andrea Fantasia
Da qualunque distanza arriveremo, a milioni di passi
(continuer)
(continuer)
envoyé par adriana 6/2/2008 - 18:44
Street Spirit (Fade Out)
SPIRITO DELLA STRADA (DISSOLVERSI)
(continuer)
(continuer)
envoyé par phlame64 6/2/2008 - 14:54
Ninna nanna delle dodici mamme
Oh, che bella sorpresa!
Questa è la ninna nanna che mi cantava mia nonna quando ero piccolo.
Che piacere aver ritrovato il testo intero. E quanti bei ricordi...
Questa è la ninna nanna che mi cantava mia nonna quando ero piccolo.
Che piacere aver ritrovato il testo intero. E quanti bei ricordi...
Francesco 6/2/2008 - 12:35
Inno alla pace
Cari amici, è da prima di Natale che cerco di mandarvi integro questo inno (per baritono, coro maschile e pianoforte) scritto nel 1850 da Rossini su testo di Giuseppe Arcangeli; in internet non c'è il testo, ho chiesto a destra e manca ad amici musicisti se ce l'avevano, ma il risultato è stato zero. Così ora rinuncio ad ulteriori ricerche e ve lo mando monco di una parola che proprio non riesco a capire; il resto del testo l'ho trascritto a orecchio e credo di averlo capito correttamente. E' una specie di "fate l'amore e non la guerra" del XIX secolo e mi sembra molto interessante.
È foriera la pace ai mortali
(continuer)
(continuer)
envoyé par Renato Stecca 6/2/2008 - 09:53
Parcours:
Musique classique contre la guerre
We Work The Black Seam
da The Dream of the Blue Turtles (1985)
Una canzone dedicata ai minatori in sciopero contro il governo di Margaret Thatcher
Una canzone dedicata ai minatori in sciopero contro il governo di Margaret Thatcher
The melody for BLACK SEAM has lain among my mental notes for perhaps ten years, could never finish it, or find a suitable lyric until the minters' strike, and a long talk with a friend who has a job trying to mend nuclear power stations with gaffer tape.
(Liner notes of Bring on the night, by Sting)
(Liner notes of Bring on the night, by Sting)
This place has changed for good
(continuer)
(continuer)
envoyé par Lorenzo Masetti 5/2/2008 - 21:41
Oltre il ponte
Questa canzone per me è molto significativa sopratutto perchè, essendo di Ivrea, mi ricorda la storia dei partigiani locali che salvarono la città dai bombardamenti degli alleati.
L'aviazione americana aveva infatti intenzione di bombardare il ponte ferroviario presente nel centro della città per bloccare i rifornimenti ai tedeschi. Facile comprendere che una simile operazione avrebbe raso al suolo il centro città.
I partigiani locali, eroicamente, una notte distrussero il ponte con delle cariche esplosive evitando quindi la distruzione della nostra bella Eporedia.
L'aviazione americana aveva infatti intenzione di bombardare il ponte ferroviario presente nel centro della città per bloccare i rifornimenti ai tedeschi. Facile comprendere che una simile operazione avrebbe raso al suolo il centro città.
I partigiani locali, eroicamente, una notte distrussero il ponte con delle cariche esplosive evitando quindi la distruzione della nostra bella Eporedia.
Claudio 5/2/2008 - 20:27
What A Wonderful World
questa canzone è stupenda non smetterei mai di ascoltarla
ely 5/2/2008 - 18:40
Tío Caimán
Riprendo questa versione inglese dall'edizione statunitense (ebbene sì) dell'LP dei Quilapayún "El pueblo unido jamás sera vencido", che ho comprato sabato scorso al mercatino dell'usato di Plainpalais, a Ginevra
UNCLE ALLIGATOR
(continuer)
(continuer)
envoyé par Lorenzo Masetti 5/2/2008 - 17:13
Love is the Seventh Wave
da The Dream of the Blue Turtles (1985)
"Love Is the Seventh Wave" was the second single and second track from Sting's 1985 solo debut album The Dream of the Blue Turtles. The song is supposedly about love being the seventh wave, or the strongest wave in a series of waves, thus wiping out any sort of problems. It concludes with a brief, self-mocking reference to Sting's biggest hit song with The Police, "Every Breath You Take", which had been about the dark side of love that leads to sexual jealousy and obsession.
Wikipedia
"Love Is the Seventh Wave" was the second single and second track from Sting's 1985 solo debut album The Dream of the Blue Turtles. The song is supposedly about love being the seventh wave, or the strongest wave in a series of waves, thus wiping out any sort of problems. It concludes with a brief, self-mocking reference to Sting's biggest hit song with The Police, "Every Breath You Take", which had been about the dark side of love that leads to sexual jealousy and obsession.
Wikipedia
In the empire of the senses
(continuer)
(continuer)
5/2/2008 - 13:29
Che il Mediterraneo sia
Un anno di lavoro in mare ... anzi sotto, lunghe distanze da mia moglie e la piccola Alice ed un solo collante ... "Che il Mediterraneo sia".
Grazie Eugenio ... ci sentivamo più vicini!
Grazie Eugenio ... ci sentivamo più vicini!
Fabio 5/2/2008 - 07:05
Proposta (Mettete dei fiori nei vostri cannoni)
ricordatevi sempre che la pace e' l'unica vittoria...
e il coraggio di amare e' cio' che muove il mondo...
e il coraggio di amare e' cio' che muove il mondo...
alidor 4/2/2008 - 10:57
The Most Powerful Empire
Although it’s a wide empire
(continuer)
(continuer)
envoyé par C. Viadel 3/2/2008 - 20:33
L'estaca
Curiosità : L'Estaca è stata interpretata in polacco dal famoso compositore elettronico Jean Michel Jarre , in piazza Solidarność nel 2005. Invito tutti a vedere ed ascoltare questa magnifica interpretazione, sperando che sia riproposta nel concerto di Barcellona 2008. Ciao a tutti, Diego Schinca.
(diego schinca)
(diego schinca)
3/2/2008 - 19:18
Beautiful That Way
Oggi dopo anni dall'uscita di questo film... ho voluto rivederlo... E dopo 28 volte posso dire, con certezza, che è il film più speciale che io abbia mai visto!!! Grazie Roberto per aver dato forma, con delicatezza e garbata ironia, al dolore e all'amore.
Anna* 3/2/2008 - 14:55
Johnny I Hardly Knew Ye
anonyme
Esiste anche un'ottima versione cantata da Anita CARTER.
Reinat 3/2/2008 - 14:32
Auschwitz, o Canzone del bambino nel vento
conoscevo già la canzone, ora cercavo le parole del testo e vederla tradotta in tutte queste lingue mi ha fatto molto piacere perchè fa onore alla volontà di trasmettere la memoria della Shoah... molto probabilmente userò il testo di questa canzone all'interno della mia tesi che parla proprio di musica e olocausto
grazie...
grazie...
francesca dalla provincia di pescara 2/2/2008 - 23:19
Quelques choses sur les fascistes
Quelques choses sur les fascistes
(continuer)
(continuer)
envoyé par C. viadel 2/2/2008 - 21:07
Parcours:
CCG Antifà: Antifascisme militant
Gi-Sette: Zimbre e capretti
[1996]
Album :Zezi Vivi
Album :Zezi Vivi
Canzone del 1996, pubblicata dal Gruppo Operaio E Zézi nell'album Zezi Vivi, nei Dischi del Manifesto. Nel 1996 c'era il G7. Nel 2001 c'era il G8 con l'aggiunta della Russia di Putin; e fu Genova. Oggi è di nuovo G7 perché Putin è il kattivo di turno (mentre allora era buono). Fra un po' tornerà G8 perché i kattivi durano poco a esser kattivi quando ci sono di mezzo le economie e c'è una G davanti a un numero variabile. Ma quello che cantavano E Zézi diciott'anni fa non è cambiato di una virgola; anzi. Tutto qui. [RV]
Vonno purtà p'o munno
(continuer)
(continuer)
envoyé par adriana 2/2/2008 - 12:29
FMI
Lavori in corso! Works!
PAGINA IN CORSO DI RISTRUTTURAZIONE
PAGE UNDER REBUILDING
PAGE EN RESTRUCTURATION
[1979]
Letra, texto e música de José Mário Branco
Parole, testo e musica di José Mário Branco
Nota: FMI foi editado originalmente em 1982 no maxi Som 5051106, e reeditado em 1996 em 'Ser Solidário' (EMI-Valentim de Carvalho). Aconselha-se vivamente a sua audição. Webmaster: franciscojmleitao@hotmail.com (08/2002)
Nota: FMI è stato pubblicato originariamente nel 1982 nello LP Som 5051106, e ripubblicato nel 1996 in 'Ser Solidário' (EMI-Valentim del Carvalho). Si raccomanda vivamente di ascoltarlo. Webmaster: franciscojmleitao@hotmail.com (08/2002)
Il testo è riprodotto da questa pagina, contenente anche un link di ascolto completo (ma non di scaricamento).
"Vou, vou-vos mostrar mais um pedaço da minha vida, um pedaço um pouco especial, trata-se de um texto que foi escrito,... (continuer)
Cachucho não é coisa que me traga a mim
(continuer)
(continuer)
envoyé par Adriana + Riccardo 1/2/2008 - 23:03
El coraje de los indeseables
Esta canción con un aire poético se inspira en la historia ficticia del personaje protagonista de la novela de Dickens "Historia de dos ciudades", que se desarolla en un contexto duro y tan real como fue la Revolución Francesa. La novela relata el periodo anterior a dicha revolución para que se pueda llegar a comprender mejor las causas que llevaron a la gente más humilde a emprender esa dura misión por la libertad. Y también narra obviamente el estallido de dicha revolución que saqueó todo el país y termina en pleno estallido de la misma con la muerte valerosa del protagonista de la novela.
Para Sydney Carton.
(continuer)
(continuer)
envoyé par C. Viadel 1/2/2008 - 16:10
Winds Of The Old Days
[1975]
Lyrics and Music by Joan Baez
Testo e musica di Joan Beaz
Album: Diamonds and Rust
Più che una "canzone contro la guerra", questa amara ed in molti punti sarcastica Winds of the Old Days sembra essere l'epitaffio per la protest song americana degli anni '60 (e dei primi anni '70), quando le canzoni "facevano sventolare bandiere splendenti". Ed è anche una sorta di epitaffio per il personaggio cui la canzone pare essere rivolta, che non è difficile (ovviamente) individuare in Bob Dylan, che con la stessa Baez della protest song fu il personaggio più rappresentativo. Allora impegnato in qualcuna delle sue "conversioni", salvatore o salvato (anzi, saved). Ma la Baez gli riserva, oltre all'epitaffio, anche un commosso ringraziamento che pervade tutto il testo; ringraziamento che non le impedisce, nell'ultima strofa, di rivolgergli una sorta di "ok, ora però togliti di mezzo". Bob Dylan... (continuer)
Lyrics and Music by Joan Baez
Testo e musica di Joan Beaz
Album: Diamonds and Rust
Più che una "canzone contro la guerra", questa amara ed in molti punti sarcastica Winds of the Old Days sembra essere l'epitaffio per la protest song americana degli anni '60 (e dei primi anni '70), quando le canzoni "facevano sventolare bandiere splendenti". Ed è anche una sorta di epitaffio per il personaggio cui la canzone pare essere rivolta, che non è difficile (ovviamente) individuare in Bob Dylan, che con la stessa Baez della protest song fu il personaggio più rappresentativo. Allora impegnato in qualcuna delle sue "conversioni", salvatore o salvato (anzi, saved). Ma la Baez gli riserva, oltre all'epitaffio, anche un commosso ringraziamento che pervade tutto il testo; ringraziamento che non le impedisce, nell'ultima strofa, di rivolgergli una sorta di "ok, ora però togliti di mezzo". Bob Dylan... (continuer)
The lady's adrift in a foreign land
(continuer)
(continuer)
envoyé par Carles Viadel 1/2/2008 - 15:02
L’Humanité chaussait le vaste enfant progrès
(Continuation du poème d’un seul vers d’Arthur Rimbaud)
L’humanité chaussait le vaste enfant progrès
(continuer)
(continuer)
envoyé par C. Viadel 1/2/2008 - 14:38
Tira Fiato
penso che le parole della canzone parlino da sole,ma voglio dirvi che ogni volta che la ascolto, riesce a farmi pensare nel profondo!!!
Michela 1/2/2008 - 14:26
Trains Of No Return
[1992]
Lyrics and Music by Ofra Haza
Testo e Musica di Ofra Haza
Album: "Kirya"
Preghiera introdotta dall'evocativo violino di Harry Hyman Vento perché la cultura del conflitto e della distruzione non prenda il sopravvento. Nel brano, Ofra Haza rivive il dramma degli israeliani diventati bersagli degli Scud iracheni durante la Guerra del Golfo.
I "treni del non ritorno" sono i vagoni di morte dove i nazisti stipavano gli ebrei ai tempi dell’Olocausto per portarli nei campi di concentramento.
Claudio Todesco
Lyrics and Music by Ofra Haza
Testo e Musica di Ofra Haza
Album: "Kirya"
Preghiera introdotta dall'evocativo violino di Harry Hyman Vento perché la cultura del conflitto e della distruzione non prenda il sopravvento. Nel brano, Ofra Haza rivive il dramma degli israeliani diventati bersagli degli Scud iracheni durante la Guerra del Golfo.
I "treni del non ritorno" sono i vagoni di morte dove i nazisti stipavano gli ebrei ai tempi dell’Olocausto per portarli nei campi di concentramento.
Claudio Todesco
YEH, YEH, we need the rain,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marcia 1/2/2008 - 11:43
Parcours:
Trains
×
Bob Dylan – chitarra, armonica, tastiere, voce
Sly Dunbar – batteria, percussioni
Robbie Shakespeare – basso
Mick Taylor – chitarra
Mark Knopfler – chitarra
Alan Clark – tastiere
Clydie King – voce
Union Sundown è un'altra canzone politica di protesta contro il consumismo e i beni effimeri. Nella canzone, Dylan prende in esame il soggetto da diversi punti di vista, denunciando l'avidità e il potere delle corporazioni e dei sindacati corrotti, l'ipocrisia degli americani che si lamentano della mancanza di lavoro ma poi acquistano prodotti fabbricati all'estero e le condizioni disumane della manodopera straniera.
Infidels - Wikipedia
In "Union Sundown," the Chevrolet you drive is "put together down in Argentina by a guy makin' thirty cents a day." Are you saying he'd be better off without that thirty cents a day?
What's... (continuer)