Let Us Praise The Masters Of Slow Death
4 gennaio 2008
LODIAMO I PADRONI DELLA MORTE LENTA
(Continues)
(Continues)
2008/1/4 - 18:41
La terra che non c'è
DDR!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
sta canzone è fighissima poi cm seconda voce c'è cippa il massimo!!!!!!!!!!!!!!
sta canzone è fighissima poi cm seconda voce c'è cippa il massimo!!!!!!!!!!!!!!
kikka 2008/1/4 - 14:47
El tren blindado
Anonymous
È conosciuta anche con il titolo di "Anda Jaleo".
Ronda è una città Andalusa, in provincia di Malaga; città di toreri e banditi, per lungo tempo isolata, si trova al centro di un paesaggio di imponente e stupefacente bellezza. La città stessa è molto bella e particolare, vi invito a darci un'occhiata.
Ronda è una città Andalusa, in provincia di Malaga; città di toreri e banditi, per lungo tempo isolata, si trova al centro di un paesaggio di imponente e stupefacente bellezza. La città stessa è molto bella e particolare, vi invito a darci un'occhiata.
I CONTRABBANDIERI DI RONDA
(Continues)
(Continues)
Contributed by Maria Cristina 2008/1/4 - 12:37
Ninna nanna
[2005]
Testo e musica di Paolo Pietrangeli
Album: "Ignazio"
Testo e musica di Paolo Pietrangeli
Album: "Ignazio"
Ninna nanna dormi poco
(Continues)
(Continues)
Contributed by Luigi Piccioni 2008/1/4 - 08:55
Let's Not Shit Ourselves (To Love And To Be Loved)
Eccoci qua. Posso avere un rullo di tamburi per cominciare questa maledetta canzone?
(Continues)
(Continues)
Contributed by mr. Jack 2008/1/3 - 14:51
Zangra
Paroles et Musique: Jacques Brel, 1962
Nell’album “Les Bourgeois”
Canzone ispirata al romanzo "Il deserto dei Tartari" di Dino Buzzati, pubblicato nel 1940 (prima traduzione francese del 1949)
(Bernart Bartleby)
Nell’album “Les Bourgeois”
Canzone ispirata al romanzo "Il deserto dei Tartari" di Dino Buzzati, pubblicato nel 1940 (prima traduzione francese del 1949)
(Bernart Bartleby)
Je m'appelle Zangra et je suis lieutenant
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2008/1/3 - 10:16
Le colonel
[1958]
Parole di Jacques Brel
Musica di Gaby Wagenheim (1918-), compositore, arrangiatore e direttore d’orchestra.
Nell'album intitolato “Au printemps”
(B.B.)
Parole di Jacques Brel
Musica di Gaby Wagenheim (1918-), compositore, arrangiatore e direttore d’orchestra.
Nell'album intitolato “Au printemps”
(B.B.)
Colonel, faut-il,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2008/1/3 - 10:14
Champ d'honneur
Credo sia un brano dall'album "Y'a pas d'amour" del 2000.
Il sito del gruppo è questo: http://lessalesmajestes.free.fr/
Ci sono anche i testi...
Versione francese di In Flanders Fields (come segnalato da Vanni)
Il sito del gruppo è questo: http://lessalesmajestes.free.fr/
Ci sono anche i testi...
Versione francese di In Flanders Fields (come segnalato da Vanni)
Je suis tombé ce matin
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2008/1/3 - 00:38
Song Itineraries:
Poppie: an Antiwar flower?
Il giorno dell'eguaglianza
anche io sono contro la guerra noi tocca lotare per fare finire la guera e anche lapena di morte
nicolatoppo 2008/1/2 - 17:08
Il disgelo
Testo e musica di Francesco Guccini
Dall’album del 1967 “Per quando noi non ci saremo” dei Nomadi, una delle poche vere voci musicali italiane che hanno cercato di tradurre i sogni della rivolta giovanile dell’epoca partiti dagli USA di Bob Dylan e di Joan Baez.
E che fossero voci vere lo dimostra il fatto che i Nomadi, necessariamente modificati nel loro organico, restano ancora oggi uno dei pochi gruppi italiani ancora validi.
Dall’album del 1967 “Per quando noi non ci saremo” dei Nomadi, una delle poche vere voci musicali italiane che hanno cercato di tradurre i sogni della rivolta giovanile dell’epoca partiti dagli USA di Bob Dylan e di Joan Baez.
E che fossero voci vere lo dimostra il fatto che i Nomadi, necessariamente modificati nel loro organico, restano ancora oggi uno dei pochi gruppi italiani ancora validi.
Quando il sole ritornerà nel cielo
(Continues)
(Continues)
Contributed by i.fermentivivi 2008/1/2 - 16:33
Salvatore Giuliano
[2000]
Testo di Luca Mirti
Musica di Luca Mirti e Marco "Schuster" Lastrucci
Album: "Ad un passo dal cielo"
Una canzone molto controversa dei Del Sangre, che inseriamo dopo che sono tornati, almeno per una volta, ad eseguirla in pubblico lo scorso 28 dicembre a Arcola (SP), su esplicita richiesta di un personaggio di eccezione che "è venuto da Torino per sentirla": Giorgio Olmoti. La canzone è preceduta da un'introduzione di Francesco Senia, del quale riportiamo anche un commento comparso il 25/09/2007 sulla mailing list "Fabrizio":
Il confine sugli scogli...
Di Francesco Senia, 25 settembre 2007.
Il mio amico Luca Mirti ha scritto una canzone, un capolavoro, che però oramai i Del Sangre non cantano più. "Salvatore Giuliano" è una canzone che definire "scomoda" è poco! E' una canzone sul bandito Giuliano e, credo, gli sia stata suggerita dalla visione di film (non quello di Rosi,... (Continues)
Testo di Luca Mirti
Musica di Luca Mirti e Marco "Schuster" Lastrucci
Album: "Ad un passo dal cielo"
Una canzone molto controversa dei Del Sangre, che inseriamo dopo che sono tornati, almeno per una volta, ad eseguirla in pubblico lo scorso 28 dicembre a Arcola (SP), su esplicita richiesta di un personaggio di eccezione che "è venuto da Torino per sentirla": Giorgio Olmoti. La canzone è preceduta da un'introduzione di Francesco Senia, del quale riportiamo anche un commento comparso il 25/09/2007 sulla mailing list "Fabrizio":
Il confine sugli scogli...
Di Francesco Senia, 25 settembre 2007.
Il mio amico Luca Mirti ha scritto una canzone, un capolavoro, che però oramai i Del Sangre non cantano più. "Salvatore Giuliano" è una canzone che definire "scomoda" è poco! E' una canzone sul bandito Giuliano e, credo, gli sia stata suggerita dalla visione di film (non quello di Rosi,... (Continues)
Lo sguardo nel sole che spacca la terra a metà
(Continues)
(Continues)
Contributed by CCG/AWS Staff 2008/1/2 - 16:08
Lyndon Johnson Told the Nation
Scaricabile dal sito ufficiale
GEORGE W. TOLD THE NATION
(Continues)
(Continues)
2008/1/2 - 14:43
Sta mane quì
Il testo è ripreso da Foru Corsu.
Cinqu'ore di matina
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2008/1/2 - 13:49
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Victoria
Album: Entre Ciment Et Belle Etoile(2006)
Moi c'est Victoria née il y a 14 printemps.
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2008/1/2 - 09:05
2008 begins the same way as our website had its beginning, with a song by Boris Vian, Chantez. Here's an occasion to wish all of you a happy new year of total opposition.
Riccardo Venturi 2008/1/1 - 23:59
Una salida
Album "Revolution Prohibida"
Dedicada a las madres de la Plaza de Mayo
Dedicada a las madres de la Plaza de Mayo
Busquemos una salida,
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2008/1/1 - 11:17
Song Itineraries:
Argentinian military dictatorship 1976-1982. The desaparecidos
La strada
Il testo, così come cantato negli spettacoli.
[parlato] Maria, ti amo.
(Continues)
(Continues)
Contributed by daniela -k.d.- 2007/12/31 - 17:46
Holy Wars
E ora leggetevi la traduzione per riflettere...
GUERRE SANTE
(Continues)
(Continues)
Contributed by Davide 2007/12/31 - 14:35
Tieniamente
Esiste, che io sappia, una sola altra versione video di questo brano, ma non è reperibile, per il momento, online. Riguarda l'esecuzione dal vivo (solo voce e piano) che Baglioni offrì nel corso di una puntata monografica del Maurizio Costanzo Show a lui dedicata a metà novembre del 1990, uno o due giorni prima dell'uscita dell'album Oltre.
Alberta Beccaro 2007/12/31 - 13:43
Melt The Guns
Ci scusiamo per la traduzione, forse approssimativa perché trascritta da una registrazione da Radio Golfo Paradiso, nel 1983 dove era stata letta dal volume di Paolo Bertrando “XTC - Testi con traduzione a fronte”. Arcana Editrice, che raccoglie i testi dei migliori brani di questo gruppo, un libro che purtroppo non siamo riusciti più a trovare.
FONDI I CANNONI
(Continues)
(Continues)
Contributed by i.fermentivivi 2007/12/31 - 10:06
Damien Rice: Eskimo
Questa canzone con la guerra non c'entra assolutamente nulla...
provate "lonely soldier" dello stesso damien rice, piuttosto...
(lettore)
provate "lonely soldier" dello stesso damien rice, piuttosto...
(lettore)
Io a volte mi chiedo quanto poco ci vorrebbe, prima di premere il tasto "enter" (o "invio" che dir si voglia), a dare una controllatina a quel che si è scritto. Prima di tutto perché "Lonely Soldier" c'è già, e da tempo; poi perché questa canzone fa parte di una particolare categoria di questo sito, gli Extra delle CCG, che raccoglie, come dice il suo stesso nome, degli "Extra", ovvero dei testi non in stretto argomento con il sito. Insomma, vorremmo consigliare all'amico che si firma "lettore", di leggere un po' meglio, facendogli ovviamente i migliori auguri per un felice anno nuovo [CCG AWS Staff]
2007/12/30 - 20:26
Bomba
Un nuovo brano esplosivo dello storico gruppo demenziale toscano. Ho amorevolmente trascritto il testo all'ascolto.
Bomba
(Continues)
(Continues)
Contributed by Lorenzo Masetti 2007/12/30 - 12:49
Woman On The Tier (I'll See You Through)
Cinque secondi
di Igiaba Scego
Morirò tra cinque secondi.
Non mi hanno detto come.
Hanno solo riso. Denti sporchi. Cariati.
Morirò tra quattro secondi.
Hai ucciso un uomo mi hanno detto.
Lo abbiamo trovato sepolto nella sabbia.
Sabbia. Mare. Sono mille anni che non vedo il mare.
Mi chiedo se è cambiato. Se ha sempre quel sapore assurdo di sale.
Morirò tra tre secondi.
Non ho ucciso nessuno.
Mi credi?
Scappavo. Mille anni fa.
Mi hanno legata.
Stuprata.
Le negre, mi hanno detto, hanno i capelli crespi e la figa gigante.
Non ho controllato.
Morirò tra due secondi.
Mi hanno processata.
Imprigionata.
Seviziata.
Poi stranamente abbandonata.
Il giorno della sentenza ho cagato.
Fino a star male. Fino a soffrire.
Pesanti mattoni ho cagato.
Pazza negra mi ha detto l'avvocato.
Il pazzo era lui, non ha voluto capire.
Ho cagato speranze.
Possibile che tu non abbia saputo vedere?
Morirò... (Continues)
di Igiaba Scego
Morirò tra cinque secondi.
Non mi hanno detto come.
Hanno solo riso. Denti sporchi. Cariati.
Morirò tra quattro secondi.
Hai ucciso un uomo mi hanno detto.
Lo abbiamo trovato sepolto nella sabbia.
Sabbia. Mare. Sono mille anni che non vedo il mare.
Mi chiedo se è cambiato. Se ha sempre quel sapore assurdo di sale.
Morirò tra tre secondi.
Non ho ucciso nessuno.
Mi credi?
Scappavo. Mille anni fa.
Mi hanno legata.
Stuprata.
Le negre, mi hanno detto, hanno i capelli crespi e la figa gigante.
Non ho controllato.
Morirò tra due secondi.
Mi hanno processata.
Imprigionata.
Seviziata.
Poi stranamente abbandonata.
Il giorno della sentenza ho cagato.
Fino a star male. Fino a soffrire.
Pesanti mattoni ho cagato.
Pazza negra mi ha detto l'avvocato.
Il pazzo era lui, non ha voluto capire.
Ho cagato speranze.
Possibile che tu non abbia saputo vedere?
Morirò... (Continues)
daniela -k.d.- 2007/12/30 - 10:34
Parole sante
Dal blog di Ezio Palabrasenelviento una poesia di Vivian Lamarque
Auspicando la sparizione di mano d’opera per la professione
Se questo lavoro di datore di morte
Di accompagnatore di ultimi corridoi
Di sdraiatore su lettini
Di legatore di lacci
Di guardatore di orologi
Di schiacciatore di pulsanti
Se questi lavoratori di datori di morte
Che si alzano alle sette
E si lavano
E si vestono
E mangiano due uova
E accompagnano i figli a scuola
E poi vanno al lavoro di datori di morte
Se questi datori di morte
Entrati nel portone
Procedessero a gambero
E tornassero nella scuola dei figli per riprenderseli
E a casa per vomitare due uova
E svestirsi
E slavarsi
E coricarsi
E si addormentassero
Si addormentassero fino alle sette di ieri
Fino al risveglio di cambiare lavoro.
Auspicando la sparizione di mano d’opera per la professione
Se questo lavoro di datore di morte
Di accompagnatore di ultimi corridoi
Di sdraiatore su lettini
Di legatore di lacci
Di guardatore di orologi
Di schiacciatore di pulsanti
Se questi lavoratori di datori di morte
Che si alzano alle sette
E si lavano
E si vestono
E mangiano due uova
E accompagnano i figli a scuola
E poi vanno al lavoro di datori di morte
Se questi datori di morte
Entrati nel portone
Procedessero a gambero
E tornassero nella scuola dei figli per riprenderseli
E a casa per vomitare due uova
E svestirsi
E slavarsi
E coricarsi
E si addormentassero
Si addormentassero fino alle sette di ieri
Fino al risveglio di cambiare lavoro.
daniela -k.d.- 2007/12/30 - 10:28
La zolfara
[1959]
Testo di Michele L. Straniero
Musica di Fausto Amodei
Album: Le canzoni della malavita 2
Riprendiamo il testo da Canti di lotta, dove però la canzone è indicata erroneamente come anonima.
Il disastro minerario di Gessolungo del 12 novembre 1881
Premessa
"Nel giorno 12 Novembre 1881 la città di Caltanissetta venne funestata da grave disastro.
Un disastro di gas, scoppiato alle ore del 6 del mattino nella miniera di Gessolungo, cagionava la morte a 66 degli operai addetti alla estrazione dello zolfo e più che 40 ne rendeva inagibili al lavoro.
Cento e più famiglie rimasero nel letto e nella miseria."
Queste le parole di inizio della "RELAZIONE del COMITATO DI SOCCORSO pe' danneggiati di GESSOLUNGO".
Gli zolfatai convivevano con la paura della morte, con la possibilità di non ritornare a casa la sera e gli infortuni erano "messi a conto".
Talvolta gli infortuni avevano conseguenze... (Continues)
Testo di Michele L. Straniero
Musica di Fausto Amodei
Album: Le canzoni della malavita 2
Riprendiamo il testo da Canti di lotta, dove però la canzone è indicata erroneamente come anonima.
Il disastro minerario di Gessolungo del 12 novembre 1881
Premessa
"Nel giorno 12 Novembre 1881 la città di Caltanissetta venne funestata da grave disastro.
Un disastro di gas, scoppiato alle ore del 6 del mattino nella miniera di Gessolungo, cagionava la morte a 66 degli operai addetti alla estrazione dello zolfo e più che 40 ne rendeva inagibili al lavoro.
Cento e più famiglie rimasero nel letto e nella miseria."
Queste le parole di inizio della "RELAZIONE del COMITATO DI SOCCORSO pe' danneggiati di GESSOLUNGO".
Gli zolfatai convivevano con la paura della morte, con la possibilità di non ritornare a casa la sera e gli infortuni erano "messi a conto".
Talvolta gli infortuni avevano conseguenze... (Continues)
Otto sono i minatori
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi e Daniela k.d. 2007/12/29 - 23:54
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Vitti na crozza
Ho letto con interesse gli interventi di Elvira da Parma, nonchè la domanda: perchè questa canzone interessa tanto?
A mio modesto parere, la canzone interessa per due motivi:
- E'un documento storico scritto dal popolo che subisce gli eventi, quindi utile per capire la storia e riscriverla ignorando la storia ufficiale scritta dai vincitori. In pratica questa ballata popolare dimostra che la Sicilia è stata sempre "liberata" da chi l'ha conquistata, ma il popolo, la povera gente, ha solo cambiato il padrone per cui sgobbare (ricordate il 1860 e Bronte!). Parlo della Sicilia a causa della canzone, ma altrove è avvenuta la stessa cosa, basta cercare per trovare canzoni simili.
- E'una valida testimonianza di come si dimentica la storia patria in uno stato unitario la cui cultura ufficiale è impostata sull'annullamento delle realtà precedenti.
Infatti la canzone dei solfari e dei braccianti... (Continues)
A mio modesto parere, la canzone interessa per due motivi:
- E'un documento storico scritto dal popolo che subisce gli eventi, quindi utile per capire la storia e riscriverla ignorando la storia ufficiale scritta dai vincitori. In pratica questa ballata popolare dimostra che la Sicilia è stata sempre "liberata" da chi l'ha conquistata, ma il popolo, la povera gente, ha solo cambiato il padrone per cui sgobbare (ricordate il 1860 e Bronte!). Parlo della Sicilia a causa della canzone, ma altrove è avvenuta la stessa cosa, basta cercare per trovare canzoni simili.
- E'una valida testimonianza di come si dimentica la storia patria in uno stato unitario la cui cultura ufficiale è impostata sull'annullamento delle realtà precedenti.
Infatti la canzone dei solfari e dei braccianti... (Continues)
Bafurno Salvatore 2007/12/29 - 22:21
We Agree, But We Shall Wait !
Il n'est pas le moment.
(Continues)
(Continues)
Contributed by C.Viadel 2007/12/29 - 22:20
Vanished Nightmare
For wars as The Vietnam War.
With the sinner tongue of politicians
(Continues)
(Continues)
Contributed by C.Viadel 2007/12/29 - 20:48
Southern Jailhouse
Miss Rose Parks and Emmett Till
(Continues)
(Continues)
Contributed by C.Viadel 2007/12/29 - 20:15
Soldier's Last Letter
L'ULTIMA LETTERA DI UN SOLDATO
(Continues)
(Continues)
Contributed by Kiocciolina 2007/12/29 - 18:30
Cake Parade
Album: "Places" (2007)
The sun is up looks like a perfect day
(Continues)
(Continues)
2007/12/29 - 16:32
A Gift Come From The Law
Oh, Legge, Legge!
(Continues)
(Continues)
Contributed by Kiocciolina 2007/12/29 - 14:11
Comunista
Comico? mmmmhhhh... Può darsi, ma non mi fa ridere. Questa gente che si rifà improbabili verginità, di questi tempi, mi suscita solo un rabbioso e assoluto disprezzo.
A parte che queste "conversioni" a seconda di come tira il vento mi puzzano solo di giubba rigirata, quello che proprio non tollero è il "non sono mai stato comunista" rilanciato recentemente anche da Veltroni... Hanno la faccia come il culo, e oltretutto si permettono di trattarci da idioti.
Indimenticabile Crozza quando fa dire al suo Veltroni che, essendo un grande sportivo, si era iscritto alla FGCI perché pensava che fosse la Federazione dei Giovani Canoisti Italiani...
A parte che queste "conversioni" a seconda di come tira il vento mi puzzano solo di giubba rigirata, quello che proprio non tollero è il "non sono mai stato comunista" rilanciato recentemente anche da Veltroni... Hanno la faccia come il culo, e oltretutto si permettono di trattarci da idioti.
Indimenticabile Crozza quando fa dire al suo Veltroni che, essendo un grande sportivo, si era iscritto alla FGCI perché pensava che fosse la Federazione dei Giovani Canoisti Italiani...
Maria Cristina 2007/12/29 - 09:42
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From Meditations In Time Of Civil War
Set to music and performed by June Tabor [1977]
Poesia [1916] di William Butler Yeats
Da Meditations In Time Of Civil War
Musicato e eseguito da June Tabor [1977]
La guerra civile durante la quale hanno luogo le Meditations di Yeats è quella irlandese del 1916; e le vicende dell'Irlanda si intrecciano strettamente con quelle personali del poeta, particolarmente con quelle sentimentali. E' noto a tutti i lettori e gli estimatori di Yeats che il grande amore della sua vita, Maud Gonne, che lo aveva rifiutato per anni, era andata sposa a uno dei principali leader della rivoluzione irlandese, John McBride. La donna, che aveva spinto Yeats ad abbracciare per un dato periodo gli ideali rivoluzionari più accesi, col suo rifiuto aveva indotto il poeta ad un abbandono di tali ideali; pur separata dal marito dopo soli... (Continues)