The Partisan
Versione spagnola dal video YouTube, trascritta da "Navegando por la red"
Cuando cruzaron la frontera
(Continues)
(Continues)
2008/1/26 - 23:30
L'Ammucchiata
Grandissimo Riccardo MArasco, ma perché proprio tu vincenzo marasco chiami i'ttu babbo, "papà"?
Saluti
Giovanni Gordiani
Saluti
Giovanni Gordiani
2008/1/26 - 21:24
99 Luftballons
è BELLISSIMA E CREDO KE ANKE AI TH SIA PIACIUTA MOLTO!!!! BRAVA NENA!!!!
TOKKYETTA96 2008/1/26 - 20:04
L'ennesima nota
Dall'album "In perenne riserva" del 2007.
L’ennesima nota suonan le dita
(Continues)
(Continues)
Contributed by Renato Stecca 2008/1/26 - 14:25
...and among an AWS and the other, our webmaster, Lorenzo Masetti, gives his contribution to Clemente Mastella's shwo-up. You don't believe it? Read the article on "La Repubblica"!
Riccardo Venturi 2008/1/25 - 19:35
C'est une Paix qui devienne quotidienne
Quand on a vu
(Continues)
(Continues)
Contributed by Carles Viadel 2008/1/25 - 14:40
Corri Topolino
Eh ggia....è proprio lui..........6 grande nikoooooooooo...resta cosi come sei e.............spacca tutto laggiù.........apparte questo in bocca al lupo...che la fortuna sia sempe con te......un bacione da una tua ammiratrice........$m@ck........
2008/1/25 - 14:35
Piccola storia ignobile
RIPARLIAMONE
All'alba del XXI secolo l'umanità ha già fatto passi da gigante. Grandi conquiste morali, democrazie evolute, scoperte scientifiche ed economiche hanno cambiato per sempre la storia del pianeta. Libertà e principi acquisiti, diritti civili, che oggi diamo per scontati sono figli di faticose battaglie.
Pensate ad esempio al diritto di voto allargato alle donne . Solo cento anni fa era ancora da costruire, oggi per fortuna nella nostra democrazia è un pilastro indiscutibile… ma perché non riparlarne?
Nessuno rimetterebbe oggi in discussione l'orrenda piaga della schiavitù, la possibilità che un uomo possa essere venduto come l'ultima delle merci.
Però… per sicurezza… riparliamone!
Pensate: un tempo la raccomandazione era considerata l'unico modo per fare carriera. Oggi, per fortuna, è un malcostume condannato moralmente dalla società intiera: dall'ultimo... (Continues)
2008/1/25 - 09:50
Tieniamente
Ecco ora - a partire dal minuto 4'00'' di questo video - anche la più antica versione dal vivo di Tieniamente (fra le pochissime che Baglioni, in più di 17 anni, abbia mai ritenuto di eseguire in pubblico, ormai pressochè tutte disponibli su CCG); qui siamo al Maurizio Costanzo Show, nel novembre 1990:
http://it.youtube.com/watch?v=cKmCa3957oA
Quest'esibizione, in effetti, addirittura risale ad un paio di giorni PRIMA dell'uscita dell'album Oltre, nel quale il brano è contenuto.
Baglioni - convalescente dai postumi di un grave sinistro stradale, nel quale aveva riportato vari traumi agli arti ed un profondo taglio alla lingua - torna per l'occasione su un palco, dopo che l'incidente aveva inizialmente fatto temere per il prosieguo della sua carriera.
Esordisce al pianoforte con un'evidente stecca, per poi riprendersi e riuscire a comunicare in maniera più che adeguata le emozioni proprie di questo brano, pur senza mettersi a spiegarne il titolo e la genesi.
http://it.youtube.com/watch?v=cKmCa3957oA
Quest'esibizione, in effetti, addirittura risale ad un paio di giorni PRIMA dell'uscita dell'album Oltre, nel quale il brano è contenuto.
Baglioni - convalescente dai postumi di un grave sinistro stradale, nel quale aveva riportato vari traumi agli arti ed un profondo taglio alla lingua - torna per l'occasione su un palco, dopo che l'incidente aveva inizialmente fatto temere per il prosieguo della sua carriera.
Esordisce al pianoforte con un'evidente stecca, per poi riprendersi e riuscire a comunicare in maniera più che adeguata le emozioni proprie di questo brano, pur senza mettersi a spiegarne il titolo e la genesi.
Alberta Beccaro - Venezia 2008/1/24 - 21:18
Brigante se more
Ritengo che i briganti siano un pò come i pellerossa d'America.
Essendo discendente di Tiburzi(così dicono),credo che lottare per un sogno e contro la fame non mette vergogna ai vestiti.
l'unità d'Italia non si fece tra urla di gaudio e sventolii di tricolori,ma si compì tra lacrime e sangue...
le stesse grida disperate di chi si vedeva portare via i figli.
La canzone la canta anche il gruppo 'contea' con bella musica e begli strumenti,vale veramente la pena.
molte belle canzoni ci sono sul cd 'il campo dei ribelli'
lascio la mail per sapere la comunicazione di risposta
Essendo discendente di Tiburzi(così dicono),credo che lottare per un sogno e contro la fame non mette vergogna ai vestiti.
l'unità d'Italia non si fece tra urla di gaudio e sventolii di tricolori,ma si compì tra lacrime e sangue...
le stesse grida disperate di chi si vedeva portare via i figli.
La canzone la canta anche il gruppo 'contea' con bella musica e begli strumenti,vale veramente la pena.
molte belle canzoni ci sono sul cd 'il campo dei ribelli'
lascio la mail per sapere la comunicazione di risposta
luca dolce 2008/1/24 - 19:19
La ballata del sì e del no
[1994]
Testo e musica di David Riondino
Album: Temporale
Targa Tenco 1994
Trascrizione all'ascolto a cura dello staff delle CCG
Testo e musica di David Riondino
Album: Temporale
Targa Tenco 1994
Trascrizione all'ascolto a cura dello staff delle CCG
Era lunedì, si sentì uno schianto,
(Continues)
(Continues)
Contributed by CCG/AWS Staff 2008/1/24 - 18:01
Redemption Song
Sto ascoltando la versione di Joe Strummer, SONO COMMOSSO!
Mirko M 2008/1/24 - 15:38
Turn! Turn! Turn! (To Everything There Is A Season)
Ecclesiastes 3,1-8
King James' Version
King James' Version
To every thing
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2008/1/24 - 14:14
Bandera de manos
[2007]
Letra y Música de Juanes
Testo e Musica di Juanes
Lyrics and Music by Juanes
Album: "La vida es un ratico"
Questo brano è un messaggio umanitario di fratellanza tra i popoli di tutto il mondo.
"Bandiere diverse sorrette da mani di colori diversi, lingue diverse e diverse culture... ma siamo tutti esseri umani e questo ci rende uguali." Juanes
Letra y Música de Juanes
Testo e Musica di Juanes
Lyrics and Music by Juanes
Album: "La vida es un ratico"
Questo brano è un messaggio umanitario di fratellanza tra i popoli di tutto il mondo.
"Bandiere diverse sorrette da mani di colori diversi, lingue diverse e diverse culture... ma siamo tutti esseri umani e questo ci rende uguali." Juanes
Hagamos todos, una bandera con manos negras
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marcia 2008/1/24 - 12:49
Diamante
[1989]
Zucchero, Francesco De Gregori, Mino Vergnaghi e Matteo Saggese
dall'album "Oro incenso e birra"
La canzone è dedicata alla nonna di Zucchero (che di nome fa Diamante Alduini Fornaciari). La storia del testo è ambientata nel dopoguerra, Zucchero immagina i suoi nonni e la loro famiglia che si ritrovano nel loro paesino natìo, con una guerra finita e un cumulo di macerie. E' una Domenica mattina, e la nonna di Zucchero osserva il duro lavoro dell'uomo che riesce a ricostruire dal nulla (fa fiorire i nevai), immersa nel verde della sua campagna.
Molto simbolico è il fatto che Diamante veda passare per mano "soldati e spose", ovvero neomogli e neomariti, questi ultimi sposati in uniforme, essendo essa l'unico vestito "elegante" che avevano.
La canzone finisce con uno sconforto iniziale del nonno (Adelmo), che però si fa forza, dicendo a se stesso che "i bimbi grandi non piangono",... (Continues)
Zucchero, Francesco De Gregori, Mino Vergnaghi e Matteo Saggese
dall'album "Oro incenso e birra"
La canzone è dedicata alla nonna di Zucchero (che di nome fa Diamante Alduini Fornaciari). La storia del testo è ambientata nel dopoguerra, Zucchero immagina i suoi nonni e la loro famiglia che si ritrovano nel loro paesino natìo, con una guerra finita e un cumulo di macerie. E' una Domenica mattina, e la nonna di Zucchero osserva il duro lavoro dell'uomo che riesce a ricostruire dal nulla (fa fiorire i nevai), immersa nel verde della sua campagna.
Molto simbolico è il fatto che Diamante veda passare per mano "soldati e spose", ovvero neomogli e neomariti, questi ultimi sposati in uniforme, essendo essa l'unico vestito "elegante" che avevano.
La canzone finisce con uno sconforto iniziale del nonno (Adelmo), che però si fa forza, dicendo a se stesso che "i bimbi grandi non piangono",... (Continues)
Respirerò,
(Continues)
(Continues)
2008/1/24 - 09:13
Ninna nanna delle dodici mamme
che brividi questa ninna nanna.La ascoltai per la prima volta ad un concerto di Riccardo Marasco tantissimi anni fa ed ho dovuto faticare non poco per ritrovarla su internet.
L'indirizzo che posso segnalarvi è quello del mio profilo su myspace, nel quale tra le mie canzoni ho inserito una versione di questa ninna nanna suonata ed arrangiata da me.il sito è : www.myspace.com/ishtarrock
Vi saluto e ringrazio vivamente chi ha fatto questa pagina web. ciao
ThePonz
L'indirizzo che posso segnalarvi è quello del mio profilo su myspace, nel quale tra le mie canzoni ho inserito una versione di questa ninna nanna suonata ed arrangiata da me.il sito è : www.myspace.com/ishtarrock
Vi saluto e ringrazio vivamente chi ha fatto questa pagina web. ciao
ThePonz
ThePonz 2008/1/23 - 21:07
Mestizaje
anchio non trovavo la traduzione.
per cui grazie mille a voi. thx.
poi alla canzone bellissima.
per cui grazie mille a voi. thx.
poi alla canzone bellissima.
claudio 2008/1/23 - 20:27
Empty Walls
Una canzone contro la guerra dal cantante dei System Of A Down
Your empty walls,
(Continues)
(Continues)
2008/1/23 - 19:01
Driva’ Man
Lyrics by Oscar Brown Jr.
Music by Max Roach
"We Insist! Freedom Now", al quale parteciparono musicisti del calibro di Abbey Lincoln, Coleman Hawkins e Olatunji, è un disco seminale, colonna sonora del movimento per i diritti civili degli afro-americani che nel 1960 era nel periodo di massimo fulgore:
"[...] Nel 1960 Roach compose e incise per la Candid 'We Insist! Freedom Now Suite', un lavoro basato sui testi del poeta e cantante Oscar Brown, Jr e scritto in occasione del centenario della "proclamazione di emancipazione" di Abraham Lincoln. Un'operazione così esplicita, per l'epoca (anche per quanto riguarda la copertina del disco, veramente provocatoria), contribuì all'inserimento di Roach nella 'lista nera' dell'industria discografica americana nella seconda metà degli anni Sessanta, e lo costrinse a diradare la sua presenza in studio d'incisione. [...]"
(La citazione in questa... (Continues)
Music by Max Roach
"We Insist! Freedom Now", al quale parteciparono musicisti del calibro di Abbey Lincoln, Coleman Hawkins e Olatunji, è un disco seminale, colonna sonora del movimento per i diritti civili degli afro-americani che nel 1960 era nel periodo di massimo fulgore:
"[...] Nel 1960 Roach compose e incise per la Candid 'We Insist! Freedom Now Suite', un lavoro basato sui testi del poeta e cantante Oscar Brown, Jr e scritto in occasione del centenario della "proclamazione di emancipazione" di Abraham Lincoln. Un'operazione così esplicita, per l'epoca (anche per quanto riguarda la copertina del disco, veramente provocatoria), contribuì all'inserimento di Roach nella 'lista nera' dell'industria discografica americana nella seconda metà degli anni Sessanta, e lo costrinse a diradare la sua presenza in studio d'incisione. [...]"
(La citazione in questa... (Continues)
Love for sale, appetizing young love for sale...
(Continues)
(Continues)
Contributed by Carles viadelo mestre 2008/1/23 - 18:33
Ball Of Confusion [That's What The World Is Today]
23 gennaio 2008
Si vedano le Note alla traduzione
Si vedano le Note alla traduzione
UNA PALLA INCASINATA
(Continues)
(Continues)
2008/1/23 - 13:08
Garçon joyeux (avec une arme)
J'ai vu un garçon
(Continues)
(Continues)
Contributed by C. Viadel 2008/1/23 - 12:10
Canzone della scelta
In gennaio sembra morta la terra
(Continues)
(Continues)
Contributed by paolo predieri 2008/1/23 - 11:06
L'ultima spiaggia
Testo di Mario Mansuelli, musica di Luca Ricci e Paolo Predieri
La canta Paolo Predieri accompagnato dalla fisarmonica di Emanuela Degli Esposti in “Dulcis in Fungo”(album ecopacifista del 1979)
La canta Paolo Predieri accompagnato dalla fisarmonica di Emanuela Degli Esposti in “Dulcis in Fungo”(album ecopacifista del 1979)
Sotto gli alberi appena potati
(Continues)
(Continues)
Contributed by flavio marcolini 2008/1/23 - 11:00
Il varco della storia
Ho scoperto che a molti dei nostri amici anche più affezionati, è sfuggito che da oltre un anno è possibile ascoltare e scaricare una canzone sul nostro sito(link diretto: www.nonviolenti.org/content/view/421/60/ , sennò si va su www.nonviolenti.org poi si cerca la sezione "nonviolenza e musica" e qui si trova "Il varco della storia" ). Questa stessa canzone è ora disponibile sul Cd-Rom "Mattoni di pace", prodotto dal Comitato Italiano per il Decennio e distribuito dal Mir di Padova. Visto che sul Cd non ci sono notizie sulla storia della canzone e sui collaboratori, mi trovo a parlare di "roba mia", soprattutto per ringraziare e far conoscere la storia che ci sta dietro e chi ha reso possibile l’impresa. Con suggerimenti di tanti amici della nonviolenza e una spolverata di frasi prese dai testi più o meno "sacri" è nato il primo testo: potremmo organizzare un piccolo concorso fra chi scopre... (Continues)
Nelle periferie della memoria
(Continues)
(Continues)
Contributed by piercarlo racca 2008/1/23 - 10:56
Ballata dell'obiettore
Gastone Pettenon
1973
Un incontro imprevisto. Ricordi che affiorano e riportano alla luce momenti mai dimenticati. Trentacinque anni fa (23 dicembre 1972) gli obiettori uscivano dalle carceri militari con il congedo in mano e con la legge che ha poi permesso a quasi un milione di giovani di svolgere il servizio civile alternativo come obiettori di coscienza. Fra questi Alberto Trevisan: "certo ne è passato di tempo - racconta - ma devo dire che non ho cambiato opinione e sono un inguaribile ottimista soprattutto quando mi rapporto con i giovani che adesso scelgono di continuare, in altro modo, il servizio civile volontario. Se i giovani sono curiosi, sono anche impegnati a seguire le nostre strade e c'è un veicolo naturale che li unisce e che ci unisce: la musica". Ed ecco che Alberto, dopo 35 anni, ritrova Gastone Pettenon, autore della "Ballata dell'obiettore" composta e poi cantata tante volte davanti... (Continues)
Un incontro imprevisto. Ricordi che affiorano e riportano alla luce momenti mai dimenticati. Trentacinque anni fa (23 dicembre 1972) gli obiettori uscivano dalle carceri militari con il congedo in mano e con la legge che ha poi permesso a quasi un milione di giovani di svolgere il servizio civile alternativo come obiettori di coscienza. Fra questi Alberto Trevisan: "certo ne è passato di tempo - racconta - ma devo dire che non ho cambiato opinione e sono un inguaribile ottimista soprattutto quando mi rapporto con i giovani che adesso scelgono di continuare, in altro modo, il servizio civile volontario. Se i giovani sono curiosi, sono anche impegnati a seguire le nostre strade e c'è un veicolo naturale che li unisce e che ci unisce: la musica". Ed ecco che Alberto, dopo 35 anni, ritrova Gastone Pettenon, autore della "Ballata dell'obiettore" composta e poi cantata tante volte davanti... (Continues)
Sai chi ti chiama ragazzo mio a fare il militare
(Continues)
(Continues)
Contributed by paolo predieri 2008/1/23 - 10:46
'O surdato 'nnammurato
E' così banale ritenere che ciò che è stato prodotto nel passato possa essere apprezzato solo da persone coeve ad esso. e quindi in questo caso anziane, da indurmi a giungere alla conclusione che l'ignoranza e quindi l'incapacità di contestualizzare, ma temo anche la scarsa capacità di astrazione, ne siano la causa: fatto salvo il fatto che, ovviamente, de gustibus non disputandum, ma temo di riferirmi ad una minoranza.
Ho 23 anni, sono di Torino, nel filone della tradizione musicale napoletana trovo buona la canzone e splendido il video
Ho 23 anni, sono di Torino, nel filone della tradizione musicale napoletana trovo buona la canzone e splendido il video
Sara 2008/1/23 - 10:24
I Don't Want To Be A Hero
[1987]
Scritta al tempo della guerra nelle Falklands
Scritta al tempo della guerra nelle Falklands
Oh, send me off to war
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2008/1/23 - 00:31
Song Itineraries:
Falklands (Malvinas) War, Heroes
Can We Go Higher ?
Nenad Bach wrote this song when war in Croatia broke out.
Its meaning is to get above the eavil and hatred in the world. In addition, he has performed all over the world with a wide range of artists, including Luciano Pavarotti, Bono & The Edge (U2), Brian Eno, Indigo Girls, Richie Havens, Garth Hudson & Grateful Dead, Martin Sheen, Michael York, John Malkovich, Ellen Burstyn, and many more. He performed at Woodstock '94, and in 1998 he made a compilation album with Bruce Springsteen, Leonard Cohen and Allen Ginsberg.
Its meaning is to get above the eavil and hatred in the world. In addition, he has performed all over the world with a wide range of artists, including Luciano Pavarotti, Bono & The Edge (U2), Brian Eno, Indigo Girls, Richie Havens, Garth Hudson & Grateful Dead, Martin Sheen, Michael York, John Malkovich, Ellen Burstyn, and many more. He performed at Woodstock '94, and in 1998 he made a compilation album with Bruce Springsteen, Leonard Cohen and Allen Ginsberg.
A thousand candles in the air
(Continues)
(Continues)
Contributed by Teo Zokvich 2008/1/22 - 23:24
Song Itineraries:
Balkan Wars of the 90's
Beautiful That Way
secondo me questo film è stato stabiliante anche se certe volte non ho guardato poichè mi sono messa ha piangere. Per chi non abbia ancora visto questo film (LA VITA è BELLA) corra subito a vederlo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
(chiara)
(chiara)
2008/1/22 - 18:15
La riva bianca, la riva nera
HO 38 ANNI E MIA MADRE LA CANTICCHIAVA SEMPRE! LA VOCE DELLA ZANICCHI FA VENIRE I BRIVIDI FORSE PERCHE' LEI VIENE DA UN PAESE VICINO AL NOSTRO E L'ACCENTO E' UGUALE. COMUNQUE BELLISSIMA! BRAVO E GRAZIE A CHI ME L'HA FATTA TORNARE IN MENTE
SIMONETTA 2008/1/22 - 17:41
Ballata della pace
Scritta e utilizzata per uno spettacolo dei frati cappuccini dell’Emilia Romagna negli anni settanta. In stile “deandreiano”, resta una delle più belle canzoni in assoluto sul tema pace-guerra. Non risulta purtroppo registrata da nessuna parte. L’autore, frate cappuccino, è stato vicedirettore della bellissima rivista “Messaggero Cappuccino” e oggi vive nei campi nomadi della periferia di Bologna.
Il re grande sovrano mandò i suoi cavalieri
(Continues)
(Continues)
Contributed by paolo predieri 2008/1/22 - 16:12
All Africa
"We Insist! Freedom Now", al quale parteciparono musicisti del calibro di Abbey Lincoln, Coleman Hawkins e Olatunji, è un disco seminale, colonna sonora del movimento per i diritti civili degli afro-americani che nel 1960 era nel periodo di massimo fulgore:
"[...] Nel 1960 Roach compose e incise per la Candid 'We Insist! Freedom Now Suite', un lavoro basato sui testi del poeta e cantante Oscar Brown, Jr e scritto in occasione del centenario della "proclamazione di emancipazione" di Abraham Lincoln. Un'operazione così esplicita, per l'epoca (anche per quanto riguarda la copertina del disco, veramente provocatoria), contribuì all'inserimento di Roach nella 'lista nera' dell'industria discografica americana nella seconda metà degli anni Sessanta, e lo costrinse a diradare la sua presenza in studio d'incisione. [...]"
(La citazione in questa introduzione è tratta da it.wikipedia).
We Insist!... (Continues)
The beat has a rich and magnificent history,
(Continues)
(Continues)
Contributed by C. Viadel 2008/1/22 - 15:20
Song Itineraries:
Anti-War Jazz, Apartheid, Institutionalized Racist Shame
Freedom Day
"We Insist! Freedom Now", al quale parteciparono musicisti del calibro di Abbey Lincoln, Coleman Hawkins e Olatunji, è un disco seminale, colonna sonora del movimento per i diritti civili degli afro-americani che nel 1960 era nel periodo di massimo fulgore:
"[...] Nel 1960 Roach compose e incise per la Candid 'We Insist! Freedom Now Suite', un lavoro basato sui testi del poeta e cantante Oscar Brown, Jr e scritto in occasione del centenario della "proclamazione di emancipazione" di Abraham Lincoln. Un'operazione così esplicita, per l'epoca (anche per quanto riguarda la copertina del disco, veramente provocatoria), contribuì all'inserimento di Roach nella 'lista nera' dell'industria discografica americana nella seconda metà degli anni Sessanta, e lo costrinse a diradare la sua presenza in studio d'incisione. [...]"
(La citazione in questa introduzione è tratta da it.wikipedia).
We Insist!... (Continues)
Whisper, listen, whisper, listen,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Carles Viadel 2008/1/22 - 14:45
Song Itineraries:
Anti-War Jazz, Racism and Slavery in the USA
We Like the Flowers
The Greenham Common Women's Peace Camp Songbook
Greenham Common Women's Peace Camp was a peace camp established to protest at nuclear weapon being sited at RAF Greenham Common in Berkshire, England. The camp began in September 1981 after a Welsh group called "Women for Life on Earth" arrived at Greenham to protest against the decision of the Government to allow cruise missiles to be based there.
On 1 April 1983, tens of thousands of protestors formed a 14 mile human chain from Greenham to the Aldermaston nuclear power station and the ordnance factory at Burghfield.
On 4 April 1984, the women were evicted from the Common by Newbury District Council. However by nightfall the women all returned to reform the camp.
The last missiles left the camp in 1991 but the camp remained in place until 2000 after protestors won the right to house a memorial on the site.
en.wikipedia
Il Campo della... (Continues)
Greenham Common Women's Peace Camp was a peace camp established to protest at nuclear weapon being sited at RAF Greenham Common in Berkshire, England. The camp began in September 1981 after a Welsh group called "Women for Life on Earth" arrived at Greenham to protest against the decision of the Government to allow cruise missiles to be based there.
On 1 April 1983, tens of thousands of protestors formed a 14 mile human chain from Greenham to the Aldermaston nuclear power station and the ordnance factory at Burghfield.
On 4 April 1984, the women were evicted from the Common by Newbury District Council. However by nightfall the women all returned to reform the camp.
The last missiles left the camp in 1991 but the camp remained in place until 2000 after protestors won the right to house a memorial on the site.
en.wikipedia
Il Campo della... (Continues)
We like the flowers, we like the vegetables
(Continues)
(Continues)
Contributed by CCG/AWS Staff 2008/1/22 - 14:15
We are Gentle Angry Women (Singing For Our Lives)
The Greenham Common Women's Peace Camp Songbook
Greenham Common Women's Peace Camp was a peace camp established to protest at nuclear weapon being sited at RAF Greenham Common in Berkshire, England. The camp began in September 1981 after a Welsh group called "Women for Life on Earth" arrived at Greenham to protest against the decision of the Government to allow cruise missiles to be based there.
On 1 April 1983, tens of thousands of protestors formed a 14 mile human chain from Greenham to the Aldermaston nuclear power station and the ordnance factory at Burghfield.
On 4 April 1984, the women were evicted from the Common by Newbury District Council. However by nightfall the women all returned to reform the camp.
The last missiles left the camp in 1991 but the camp remained in place until 2000 after protestors won the right to house a memorial on the site.
en.wikipedia
Il Campo della... (Continues)
Greenham Common Women's Peace Camp was a peace camp established to protest at nuclear weapon being sited at RAF Greenham Common in Berkshire, England. The camp began in September 1981 after a Welsh group called "Women for Life on Earth" arrived at Greenham to protest against the decision of the Government to allow cruise missiles to be based there.
On 1 April 1983, tens of thousands of protestors formed a 14 mile human chain from Greenham to the Aldermaston nuclear power station and the ordnance factory at Burghfield.
On 4 April 1984, the women were evicted from the Common by Newbury District Council. However by nightfall the women all returned to reform the camp.
The last missiles left the camp in 1991 but the camp remained in place until 2000 after protestors won the right to house a memorial on the site.
en.wikipedia
Il Campo della... (Continues)
We are gentle angry women
(Continues)
(Continues)
Contributed by CCG/AWS Staff 2008/1/22 - 13:32
At the Peace Camp
The Greenham Common Women's Peace Camp Songbook
Greenham Common Women's Peace Camp was a peace camp established to protest at nuclear weapon being sited at RAF Greenham Common in Berkshire, England. The camp began in September 1981 after a Welsh group called "Women for Life on Earth" arrived at Greenham to protest against the decision of the Government to allow cruise missiles to be based there.
On 1 April 1983, tens of thousands of protestors formed a 14 mile human chain from Greenham to the Aldermaston nuclear power station and the ordnance factory at Burghfield.
On 4 April 1984, the women were evicted from the Common by Newbury District Council. However by nightfall the women all returned to reform the camp.
The last missiles left the camp in 1991 but the camp remained in place until 2000 after protestors won the right to house a memorial on the site.
en.wikipedia
Il Campo della... (Continues)
Greenham Common Women's Peace Camp was a peace camp established to protest at nuclear weapon being sited at RAF Greenham Common in Berkshire, England. The camp began in September 1981 after a Welsh group called "Women for Life on Earth" arrived at Greenham to protest against the decision of the Government to allow cruise missiles to be based there.
On 1 April 1983, tens of thousands of protestors formed a 14 mile human chain from Greenham to the Aldermaston nuclear power station and the ordnance factory at Burghfield.
On 4 April 1984, the women were evicted from the Common by Newbury District Council. However by nightfall the women all returned to reform the camp.
The last missiles left the camp in 1991 but the camp remained in place until 2000 after protestors won the right to house a memorial on the site.
en.wikipedia
Il Campo della... (Continues)
When you're alone and life is making you lonely,
(Continues)
(Continues)
Contributed by CCG/AWS Staff 2008/1/22 - 13:17
Chant Down Greenham
The Greenham Common Women's Peace Camp Songbook
Greenham Common Women's Peace Camp was a peace camp established to protest at nuclear weapon being sited at RAF Greenham Common in Berkshire, England. The camp began in September 1981 after a Welsh group called "Women for Life on Earth" arrived at Greenham to protest against the decision of the Government to allow cruise missiles to be based there.
On 1 April 1983, tens of thousands of protestors formed a 14 mile human chain from Greenham to the Aldermaston nuclear power station and the ordnance factory at Burghfield.
On 4 April 1984, the women were evicted from the Common by Newbury District Council. However by nightfall the women all returned to reform the camp.
The last missiles left the camp in 1991 but the camp remained in place until 2000 after protestors won the right to house a memorial on the site.
en.wikipedia
Il Campo della... (Continues)
Greenham Common Women's Peace Camp was a peace camp established to protest at nuclear weapon being sited at RAF Greenham Common in Berkshire, England. The camp began in September 1981 after a Welsh group called "Women for Life on Earth" arrived at Greenham to protest against the decision of the Government to allow cruise missiles to be based there.
On 1 April 1983, tens of thousands of protestors formed a 14 mile human chain from Greenham to the Aldermaston nuclear power station and the ordnance factory at Burghfield.
On 4 April 1984, the women were evicted from the Common by Newbury District Council. However by nightfall the women all returned to reform the camp.
The last missiles left the camp in 1991 but the camp remained in place until 2000 after protestors won the right to house a memorial on the site.
en.wikipedia
Il Campo della... (Continues)
35 women, campers for peace
(Continues)
(Continues)
Contributed by CCG/AWS Staff 2008/1/22 - 13:09
Let The Sunshine In / The Flesh Failures
Ci guardiamo l’un l’altro affannati col fiato mozzo, camminando orgogliosi nei nostri vestiti pesanti che puzzano di laboratorio, di fronte a una nazione che sta morendo, di malinconici sogni di carta, ascoltando nuove bugie con grandi visioni di melodie melanconiche.
(Continues)
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Contributed by Mario Todisco (Cava dei Tirreni, SA) 2008/1/21 - 20:57
Working Class Hero
John Lennon era troppo per quei tempi.
Figurarsi per oggi.
Mi manca.
Mi mancano quelle canzoni tanto semplici come tanto profonde.
Figurarsi per oggi.
Mi manca.
Mi mancano quelle canzoni tanto semplici come tanto profonde.
Chalda Pnuzig 2008/1/21 - 16:03
We Are The World
ogni volta che ascolto questa canzone, la sua melodia, il suo significato mi vengono i brividi, è bella bella bella!!!!!!!! :-)
Bene 2008/1/21 - 13:46
Peace On Earth
Brano composto da Coltrane nel 1966 dopo la sua visita al Sacrario di guerra a Nagasaki.
Si parla di quella visita e del brano in questa recensione al libro di Wu Ming 1 intitolato "New Thing"
"C’è una foto di John Coltrane scattata nel luglio del 1966 al Parco Memoriale di Guerra a Nagasaki. Il gigante del jazz è assorto, ritratto in preghiera sul luogo in cui, nel 1945, un bombardiere americano sganciò quell’ordigno di morte sinistramente battezzato ‘Fat Man’. Ho pensato a lungo a questa immagine (in realtà mai vista dai miei occhi, poi “ritrovata” nel capitolo 18: L’uomo dei fantasmi), fin da quando nell’ultimo scorcio del 2001 ebbi notizia dell’inizio dei lavori intorno al primo libro ‘solista’ di Wu Ming 1, aka Roberto Bui, membro fondatore del collettivo Wu Ming. Devo esserci arrivato collegando (più o meno) inconsciamente il crollo delle Twin Towers al suono di Peace on earth,... (Continues)
Si parla di quella visita e del brano in questa recensione al libro di Wu Ming 1 intitolato "New Thing"
"C’è una foto di John Coltrane scattata nel luglio del 1966 al Parco Memoriale di Guerra a Nagasaki. Il gigante del jazz è assorto, ritratto in preghiera sul luogo in cui, nel 1945, un bombardiere americano sganciò quell’ordigno di morte sinistramente battezzato ‘Fat Man’. Ho pensato a lungo a questa immagine (in realtà mai vista dai miei occhi, poi “ritrovata” nel capitolo 18: L’uomo dei fantasmi), fin da quando nell’ultimo scorcio del 2001 ebbi notizia dell’inizio dei lavori intorno al primo libro ‘solista’ di Wu Ming 1, aka Roberto Bui, membro fondatore del collettivo Wu Ming. Devo esserci arrivato collegando (più o meno) inconsciamente il crollo delle Twin Towers al suono di Peace on earth,... (Continues)
Contributed by Alessandro 2008/1/21 - 12:03
Song Itineraries:
Anti-War Jazz, Hiroshima and Nagasaki 広島市 - 長崎市
Ho visto un re
La più popolare versione di questa canzone è tuttora sicuramente quella incisa nel 1968 da Enzo Jannacci nel 45 giri della ARC (casa sussidiaria della RCA) (il relativo video è visibile nell'apposita sezione)
L'arrangiamento - a sua volta godibilissimo - è di Luis Bacalov (che all'epoca, assieme ad Ennio Morricone, si occupava della quasi totalità degli arrangiamenti e delle orchestrazioni in RCA), ed è di recente così stato commentato dallo stesso Bacalov nel libro "C'era una volta la RCA" (2007), di Maurizio Becker, editore Coniglio, pagina 163:
L'arrangiamento - a sua volta godibilissimo - è di Luis Bacalov (che all'epoca, assieme ad Ennio Morricone, si occupava della quasi totalità degli arrangiamenti e delle orchestrazioni in RCA), ed è di recente così stato commentato dallo stesso Bacalov nel libro "C'era una volta la RCA" (2007), di Maurizio Becker, editore Coniglio, pagina 163:
Becker: Però i suoi arrangiamenti di quel periodo sono bellissimi e tutt'altro che standard ...
Bacalov: Forse perchè mi sforzavo di immettere qualcosa di diverso, di ispirarmi alla mia formazione classica. Con Jannacci ad esempio mi sono divertito molto.
Becker: C'è un arrangiamento che giudica significativo, in questo senso?
Bacalov: Quello di "Ho visto un re": seppur in maniera molto semplificata, è una rivisitazione di un certo modo di scrivere tipico di Stravinsky.
Bacalov: Forse perchè mi sforzavo di immettere qualcosa di diverso, di ispirarmi alla mia formazione classica. Con Jannacci ad esempio mi sono divertito molto.
Becker: C'è un arrangiamento che giudica significativo, in questo senso?
Bacalov: Quello di "Ho visto un re": seppur in maniera molto semplificata, è una rivisitazione di un certo modo di scrivere tipico di Stravinsky.
Alberta Beccaro - Venezia 2008/1/21 - 03:41
Lyndon Johnson Told the Nation
20 gennaio 2008
LYNDON JOHNSON HA DETTO ALLA NAZIONE
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2008/1/21 - 00:06
Disastro aereo sul canale di Sicilia
Nessuna relazione tra una canzone di De Gregori ed il disastro aereo di Montagna Longa, è una bufala.
Qualcuno ha supposto che Francesco De Gregori avesse scritto la canzone "Buona notte Fiorellino", dedicandola alla prima moglie deceduta nel disastro aereo di Montagna Longa.
Non è così.
Qualcuno ha supposto che Francesco De Gregori avesse scritto la canzone "Buona notte Fiorellino", dedicandola alla prima moglie deceduta nel disastro aereo di Montagna Longa.
Non è così.
Luciano 2008/1/20 - 22:03
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