Versione islandese di Þórarin Eldjárn þýðing Þórarins Eldjárns
da/úr/from/desde questa pagina/þessari síðu Icelandic version by Þórarin Eldjárn
Versión al islandés de Þórarin Eldjárn
La versione è stata incisa dalla cantante Kristín A. Ólafsdóttir nell'album Á morgun ("al mattino"), pubblicato nel 1985. Tekið af plötu Kristínar Ólafsdóttur, Á morgun , útg. 1985. Birt með leyfi Þórarins Eldjárns.
Recorded by Kristín A. Ólafsdóttir in the album "Á morgun" ("In the morning"), 1985.
Grabada por Kristín A. Ólafsdóttir en el álbum "Á morgun" (En la mañana), 1985
Ulteriore versione islandese di Aðalsteinn Ásberg Þýðing Aðalsteins Ásbergs
Alternative Icelandic version by Aðalsteinn Ásberg
Otra versión al islandés de Aðalsteinn Ásberg
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Interpretata da Anna Pálína e Aðalsteinn Ásberg nell'album Á einu máli ("in una volta"), pubblicato nel 1992.
Tekið af diski Önnu Pálínu og Aðalsteins Ásbergs, Á einu máli, útg. 1992. Birt með leyfi Aðalsteins Ásbergs.
Concordo con quanto Riccardo Venturi ha scritto a intestazione della mia segnalazione relativa all’Aida; tra l’altro (probabilmente mi voglio solo giustificare) ho inviato questa segnalazione (che non pensavo venisse pubblicata) solo perché ancora scosso dal balletto con Roberto Bolle; non solo l’ho trovato di pessimo gusto (e non per le chiappe, ma per il contesto), ma mi ha anche riportato alla mente quanto avevo letto e sentito il dicembre scorso in occasione della prima scaligera e cioè che non soltanto il balletto è stata la cosa più gradita dal pubblico, ma che sembra sia all’origine del famoso rifiuto del tenore Alagna a continuare le recite dell’Aida; credo sia una bufala, ma insomma il divo Alagna si sarebbe arrabbiato (secondo la stampa) perché le chiappe del Bolle sono state più gradite della sua ugola. Tra l’altro che uno spettacolo abbia successo per simili motivi, la dice lunga... (Continues)
Brother Solzhenitsyn, are you busy?
If not, won't you drop this friend a line?
And tell me if the man, who is plowing up your land
Has got the war machine upon his mind?
che però nel disco "Simple songs of freedom" non viene cantata.
- Cosi è la vita / Banda di Salsomaggiore Terme
- E poi poi ci chiamavano teddy boys / gruppo di giovani genovesi
- Grida in piazza del Duomo prima del discorso
- Discussioni in piazza del Duomo durante il discorso del Presidente della Repubblica
- Grida di Vietnam libero subito dopo la fine del discorso
Le registrazioni sono dovute a Rudy Assuntino e Cesare Bermani
La seguente canzone, ancora sui fatti del 30 giugno 1960 a Genova, è usualmente definita "canzone popolare" da tutte le testimonianze che ancora la riportano (Canti di lotta, La musica dell'altra Italia ecc.). In realtà alcuni sospettano che ci possa essere la mano di un giovanissimo Fabrizio De André. Le strofette sono da cantarsi sull'"aria del Bombacè" cioè la stessa de "La moglie di Cecco Beppe" o "Il general Cadorna".
Fascisti e missini col capo Michelini
appoggiati da... (Continues)
"GENOVA 30 GIUGNO 1960"
Poesia di "Barbaro" - anonimo poeta genovese
La seguente poesia fu composta da un anonimo poeta genovese e circolò dopo il 30 giugno 1960 sotto lo pseudonimo di "Barbaro". Al di là del suo valore di testimonianza, è curiosa perché sembra ricuperare e riappropriarsi della tradizione storica di "Balilla", ovvero Giambattista Perasso, il ragazzo genovese del rione di Portoria che nel 1746, con il suo famoso gesto del lancio del sasso ("che l'inse?", ovvero: "che devo cominciare?" "comincio?"), diede l'avvio alla rivolta antiasburgica. Tale tradizione, come noto, era stata sfruttata ampiamente dal regime fascista, che era arrivato a chiamare "Balilla" i ragazzi dai 6 ai 14 anni inquadrati nelle organizzazioni giovanili. E "Balilla" si chiamò anche la prima famosa utilitaria della Fiat.
Dalle città e provincie d'Italia
S'alza un grido di sdegno e dolor!
Vuol riunirsi... (Continues)
No, al contrario è Bennato che l'ha composta dopo e che il brano autentico sia la versione precedente. È scontato che Bennato dichiari il contrario (Enzo)
Ma esistono registrazioni precedenti o comunque testimonianze dirette inconfutabili che questo brano appartenesse alla tradizione popolare? Se sì, pregheremmo tutti i sostenitori di questa ipotesi a produrre delle documentazioni precise in modo da dirimere la questione una volta per tutte; altrimenti non vedo perché si dovrebbero mettere in dubbio le affermazioni di Eugenio Bennato, che ha depositato testo e musica alla SIAE (la quale SIAE, peraltro, con tutto ciò che se ne può dire, non avrebbe mai accettato come brano di produzione autorale un canto popolare già esistente: si sarebbe in questo caso configurato un reato di truffa e di plagio nei confronti di Bennato, cosa che non mi risulta mai essere avvenuta.) [RV]
Versione islandese di Þórarin Eldjárn
þýðing Þórarins Eldjárns
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Icelandic version by Þórarin Eldjárn
Versión al islandés de Þórarin Eldjárn
La versione è stata incisa dalla cantante Kristín A. Ólafsdóttir nell'album Á morgun ("al mattino"), pubblicato nel 1985.
Tekið af plötu Kristínar Ólafsdóttur, Á morgun , útg. 1985. Birt með leyfi Þórarins Eldjárns.
Recorded by Kristín A. Ólafsdóttir in the album "Á morgun" ("In the morning"), 1985.
Grabada por Kristín A. Ólafsdóttir en el álbum "Á morgun" (En la mañana), 1985