Titanic
La prima classe costa mille lire,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Renato Stecca 2007/5/6 - 23:26
Song Itineraries:
Shipwrecks, The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
L'abbigliamento di un fuochista
[1982]
dal disco "Titanic"
Testo e musica di Francesco De Gregori
Interpretata assieme a Giovanna Marini
[...]De Gregori si sofferma ancora su quella notte calma è tranquilla all'apparenza, prima della tragedia, con Centocinquanta stelle, "una notte così amichevole da dormire in un sacco a pelo" recita la canzone; ma più di tutte rende l'idea la bellissima L'abbigliamento di un fuochista, che fa il verso alle grandi canzoni popolari dell'Italia d'inizio secolo: "Ma mamma a me mi rubano la vita quando mi mettono a faticare per pochi dollari le caldaie sotto il livello del mare" dell'illusione di un ragazzo "in questa nera nera nave che mi dicono che non può affondare" alla disperazione di una madre "in questo Atlantico cattivo figlio mai dimenticato". Un vero capolavoro che de gregori canta quasi sempre nei suoi concerti.
Dalla recensione di T.V. su DeBaser
Tre, si è detto, sono... (Continues)
dal disco "Titanic"
Testo e musica di Francesco De Gregori
Interpretata assieme a Giovanna Marini
[...]De Gregori si sofferma ancora su quella notte calma è tranquilla all'apparenza, prima della tragedia, con Centocinquanta stelle, "una notte così amichevole da dormire in un sacco a pelo" recita la canzone; ma più di tutte rende l'idea la bellissima L'abbigliamento di un fuochista, che fa il verso alle grandi canzoni popolari dell'Italia d'inizio secolo: "Ma mamma a me mi rubano la vita quando mi mettono a faticare per pochi dollari le caldaie sotto il livello del mare" dell'illusione di un ragazzo "in questa nera nera nave che mi dicono che non può affondare" alla disperazione di una madre "in questo Atlantico cattivo figlio mai dimenticato". Un vero capolavoro che de gregori canta quasi sempre nei suoi concerti.
Dalla recensione di T.V. su DeBaser
Tre, si è detto, sono... (Continues)
Figlio con quali occhi,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Renato Stecca 2007/5/6 - 23:21
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Guerre
L'autore di questa fondamentale "canzone contro la guerra" è in questo esatto momento (6 maggio 2007) a produrre gorgheggi in una piazza di Parigi per festeggiare l'elezione a presidente della repubblica di quel bell'elemento ricordato da Renaud in Elle est facho. Fine del commento.
Riccardo Venturi 2007/5/6 - 23:13
Trenta giorni di nave a vapore
Anonymous
Un famoso canto che fa parte storicamente del repertorio di Gualtiero Bertelli. Ne ha dato un'interpretazione in italiano anche Caetano Veloso. Recentissima l'interpretazione dei Del Sangre nell'album Vox Populi.
"La prima grande emigrazione di massa (1876-1900) parte dalle zone più povere dell’Italia del Nord-Est: Veneto, Friuli e soprattutto da tutta la zona alpina. In inverno molti contadini, non potendo trovare lavoro nelle campagne, partivano per il Sud America affrontando un viaggio di parecchi giorni con la nave a vapore. In Argentina e in Brasile venivano assunti come stagionali per la raccolta del caffè e per la mietitura. Non pochi finivano per stabilirsi definitivamente in questi paesi fondando colonie con lingua e cultura italiane. Questa canzone popolare, di quel secolo, esprime con molta semplicità gli stati d’animo di questa gente: il disagio dell'emigrante misto all'orgoglio per il contributo dato allo sviluppo di quel paese lontano." - Francesco Senia.
Trenta giorni di nave a vapore
(Continues)
(Continues)
Contributed by Renato Stecca 2007/5/6 - 22:48
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Let Me Bleed
Da:Piazza Carlo Giuliani.org
Luca Francesconi su testi di Attilio Bertolucci
Let meBleed
Quasi un Requiem per Carlo Giuliani
Opera per coro a cappella eseguito dal Coro della Radio Svedese
(Luca Francesconi)
Let Me Bleed per coro misto
Quasi un Requiem per Carlo Giuliani, assassinato dai carabinieri a Genova - 20 luglio 2001
su testi di Attilio Bertolucci e dell'autore
Luca Francesconi su testi di Attilio Bertolucci
Let meBleed
Quasi un Requiem per Carlo Giuliani
Opera per coro a cappella eseguito dal Coro della Radio Svedese
(Luca Francesconi)
Let Me Bleed per coro misto
Quasi un Requiem per Carlo Giuliani, assassinato dai carabinieri a Genova - 20 luglio 2001
su testi di Attilio Bertolucci e dell'autore
Let me bleed
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2007/5/6 - 18:22
Song Itineraries:
Anti-war classical music , Genoa - G8, police repression, Carlo Giuliani
Il mio nome è mai più
la canzone "Il mio nome è ma più" è stupenda fa capire veramente il sentimento della gente che è stufa di sentire parlare della guerra è vuole solo stare in pace con tutto il mondo.....by Francavilla Fontana (BR) w la 3 F della scuola media statale San Francesco anno 2006-2007
Giada 2007/5/6 - 17:07
Ballad For The Fallen Soldier
BALLATA PER I SOLDATI CADUTI
(Continues)
(Continues)
Contributed by Kiocciolina 2007/5/6 - 14:57
Frédéric et l'O.V.N.I.
Paroles:Pierre Delanoë / Gérard Lenorman
Musique: Gérard Lenorman
Testo: Pierre Delanoë / Gérard Lenorman
Musica: Gérard Lenorman
Musique: Gérard Lenorman
Testo: Pierre Delanoë / Gérard Lenorman
Musica: Gérard Lenorman
Il testo è ripreso da Bulle d'air.
Un soir, Frédéric et des copains
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2007/5/6 - 13:03
Симфония нp. 13 "Бабий Яр" / Symphony no. 13 "Babi Yar" / Sinfonia n° 13 "Babi Yar"
BABI YAR
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2007/5/6 - 11:28
Firenze
Da/From: "Alza la voce" 2005
Che bella festa ho visto
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2007/5/5 - 08:54
Prodotto di mercato
Da/From: "Alza la voce" 2005
Ci han comprato, ci han venduto
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2007/5/5 - 08:50
Autodistruzione
Da/From: "Alza la voce" 2005
C’è otto grandi intorno ad un tavolo a pensare
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2007/5/5 - 08:46
Clandestino
Da/From: "Alza la voce" 2005
Non chiamatelo progresso
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2007/5/5 - 08:38
La terra che non c'è
Da/From: "Diritto Di Rivolta"
ft. Cippa (Punkreas)
ft. Cippa (Punkreas)
C’è una terra che non c’è
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2007/5/5 - 08:17
99 Luftballons
Ascoltate quella fatta dai DDR... è bellissima + dell'originale
ghido87 (mantova) 2007/5/5 - 07:28
Navi
[2006]
Parole e musica di Gualtiero Bertelli
Dall'album "Povera gente"
Parole e musica di Gualtiero Bertelli
Dall'album "Povera gente"
Navi amate pane del digiuno,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2007/5/4 - 21:56
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Canzone per Silvia
[1993]
Da/From: "Parnassius Guccinii"
Testo e musica di Francesco Guccini
Lyrics and Music by Francesco Guccini
Questa è probabilmente la più famosa canzone dedicata a Silvia Baraldini.
Ricordo inoltre che sul sito è da tempo presente A Silvia di Alfredo Bandelli, purtroppo meno conosciuta ma molto bella.
Il sunto dell'odissea di Silvia è ripreso da questo blog. Vedi anche Radio Manisco/0516490872.
Daniela
Il 9 novembre 1982 per associazione sovversiva viene arrestata in America Silvia Baraldini.
Faceva parte del BLA, Black Liberation Army. Negli anni '60, '70 e '80 ha militato nel Black Panther Party, movimento che combatteva per i diritti civili dei neri.
Nel luglio 1983 la condanna definitiva a 43 anni di carcere. Sì, perché in America funziona così: se fai parte di un'associazione che commette un crimine, ti vengono contestati i reati complessivi di tutti i componenti. Anche... (Continues)
Da/From: "Parnassius Guccinii"
Testo e musica di Francesco Guccini
Lyrics and Music by Francesco Guccini
Questa è probabilmente la più famosa canzone dedicata a Silvia Baraldini.
Ricordo inoltre che sul sito è da tempo presente A Silvia di Alfredo Bandelli, purtroppo meno conosciuta ma molto bella.
Il sunto dell'odissea di Silvia è ripreso da questo blog. Vedi anche Radio Manisco/0516490872.
Daniela
Il 9 novembre 1982 per associazione sovversiva viene arrestata in America Silvia Baraldini.
Faceva parte del BLA, Black Liberation Army. Negli anni '60, '70 e '80 ha militato nel Black Panther Party, movimento che combatteva per i diritti civili dei neri.
Nel luglio 1983 la condanna definitiva a 43 anni di carcere. Sì, perché in America funziona così: se fai parte di un'associazione che commette un crimine, ti vengono contestati i reati complessivi di tutti i componenti. Anche... (Continues)
Il cielo dell'America son mille cieli sopra a un continente,
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(Continues)
Contributed by daniela -k.d.- 2007/5/4 - 18:48
Song Itineraries:
From World Jails
L'unica superstite
aiutooo... non riesco a scaricare le canzoni da quel link!
(matteo88)
(matteo88)
La procedura non e' proprio semplicissima, ma dovrebbe funzionare cosi':
In fondo ad ogni post nel blog c'è un collegamento (chiamato "Link") che porta a scegliere tra diversi siti per scaricare. Seguendo le istruzioni si arriva a scaricare un file compresso (rar) che poi contiene gli mp3
(Lorenzo)
In fondo ad ogni post nel blog c'è un collegamento (chiamato "Link") che porta a scegliere tra diversi siti per scaricare. Seguendo le istruzioni si arriva a scaricare un file compresso (rar) che poi contiene gli mp3
(Lorenzo)
2007/5/4 - 17:48
Chanson à la paix
Anonymous
[1797]
Sur l'air de "Mourir pour la patrie"
Sull'aria di "Mourir pour la patrie"
Siamo al termine della Rivoluzione Francese. Il 17 ottobre 1797, Napoleone Bonaparte firma, senza consultare nessuno, la pace di Campoformio. In realtà non si tratta che di una tregua (le intenzioni di Napoleone saranno, come la storia avrebbe dimostrato, tutt'altro che pacifiste...), ma garantisce a Napoleone una gloria ed un prestigio straordinario, dato che i francesi sono stanchi delle guerre continue e non desiderano che la pace. Non sarà così.
Le 17 octobre 1797, Bonaparte signe, sans consulter personne, la paix de Campoformio. Cette paix n'est en fait qu'une trêve, mais elle assure à Bonaparte une gloire extraordinaire et sans partage, car il apporte aux Français ce qu'ils attendaient : la paix. Ainsi les Français pourront-ils satisfaire leur soif de plaisir sans soucis.
Sur l'air de "Mourir pour la patrie"
Sull'aria di "Mourir pour la patrie"
Il testo è ripreso da Histoire chantée de la 1ère république.
Siamo al termine della Rivoluzione Francese. Il 17 ottobre 1797, Napoleone Bonaparte firma, senza consultare nessuno, la pace di Campoformio. In realtà non si tratta che di una tregua (le intenzioni di Napoleone saranno, come la storia avrebbe dimostrato, tutt'altro che pacifiste...), ma garantisce a Napoleone una gloria ed un prestigio straordinario, dato che i francesi sono stanchi delle guerre continue e non desiderano che la pace. Non sarà così.
Le 17 octobre 1797, Bonaparte signe, sans consulter personne, la paix de Campoformio. Cette paix n'est en fait qu'une trêve, mais elle assure à Bonaparte une gloire extraordinaire et sans partage, car il apporte aux Français ce qu'ils attendaient : la paix. Ainsi les Français pourront-ils satisfaire leur soif de plaisir sans soucis.
Il est temps qu'un fier destructeur
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2007/5/4 - 17:47
Song Itineraries:
From olden times: Songs against war, inside war, around war
A Hero Of The Wrong War
Anonymous
UN EROE DELLA GUERRA SBAGLIATA
(Continues)
(Continues)
Contributed by Kiocciolina 2007/5/4 - 05:27
After The Holocaust
DOPO L'OLOCAUSTO (ASSALTO NUCLEARE)
(Continues)
(Continues)
Contributed by Kiocciolina 2007/5/4 - 05:06
The Symphony no. 13 by Dmitriy Shostakovich, "Babi Yar", accompanying a series of poems by Yevgeny Evtushenko, is now included in the AWS as one of its most important contributions.
Riccardo Venturi 2007/5/4 - 01:22
Spara
Notizie su AzZaRdO ci provengono da lui stesso e da questa pagina. Ne abbiamo anche forse una foto, dalla sua pagina MySpace.
Ciao! Sono Giacomo, da Roma, e ho 17 anni. Il mio nome d'arte è AZZARDO.
AZZARDO vuol dire essere pronti a rischiare tutto pur di ottendere ciò ke uno desidera, anche senza una sicura ricompensa.
Le canzoni le ho fatte tutte da solo. Dalla scrittura dei testi all'arrangiamento, dalla registrazione delle voci in camera mia cn il mio microfono all'orchestrazione, dall'equalizzazione all'esportazione finale in mp3.
Per produrre qst canzoni non sono mai entrato in uno studio di registrazione e nè mi sono avvalso di consigli o di musica di altre persone, in poche parole :)
Azzardo nasce nell'estate del 2006, dopo un avvenimento poco piacevole. Il mio migliore amico entra in coma.
Nei giorni successivi volevo cercare qualcosa che potesse farlo risvegliare, in ogni... (Continues)
Ciao! Sono Giacomo, da Roma, e ho 17 anni. Il mio nome d'arte è AZZARDO.
AZZARDO vuol dire essere pronti a rischiare tutto pur di ottendere ciò ke uno desidera, anche senza una sicura ricompensa.
Le canzoni le ho fatte tutte da solo. Dalla scrittura dei testi all'arrangiamento, dalla registrazione delle voci in camera mia cn il mio microfono all'orchestrazione, dall'equalizzazione all'esportazione finale in mp3.
Per produrre qst canzoni non sono mai entrato in uno studio di registrazione e nè mi sono avvalso di consigli o di musica di altre persone, in poche parole :)
Azzardo nasce nell'estate del 2006, dopo un avvenimento poco piacevole. Il mio migliore amico entra in coma.
Nei giorni successivi volevo cercare qualcosa che potesse farlo risvegliare, in ogni... (Continues)
Riccardo Venturi 2007/5/4 - 00:59
Ballata dell'emigrazione
[1970]
Testo e musica di Alberto D'Amico
Interpretazione di Giovanna Marini
e de Les Anarchistes (con Giovanna Marini)
in: La musica nelle strade! [2006]
Questa è una canzone di Alberto D'Amico, che però è stata conosciuta di più nell'interpretazione di Giovanna Marini. Dice benissimo le condizioni orribili in cui il migrante è costretto a subire. E oggi che i migranti in cerca di sopravvivenza sono gli oggetti della nostra esclusione, abbiamo deciso di riattualizzarla.
Giovanna Marini, maestra assoluta della canzone italiana, ha accettato di ricantarla per noi, con noi.
Marco Rovelli, dal libretto de "La musica nelle strade!"
Nella versione di Giovanna Marini e Les Anarchistes la quarta e la quinta strofa non vengono cantate.
Testo e musica di Alberto D'Amico
Interpretazione di Giovanna Marini
e de Les Anarchistes (con Giovanna Marini)
in: La musica nelle strade! [2006]
Questa è una canzone di Alberto D'Amico, che però è stata conosciuta di più nell'interpretazione di Giovanna Marini. Dice benissimo le condizioni orribili in cui il migrante è costretto a subire. E oggi che i migranti in cerca di sopravvivenza sono gli oggetti della nostra esclusione, abbiamo deciso di riattualizzarla.
Giovanna Marini, maestra assoluta della canzone italiana, ha accettato di ricantarla per noi, con noi.
Marco Rovelli, dal libretto de "La musica nelle strade!"
Nella versione di Giovanna Marini e Les Anarchistes la quarta e la quinta strofa non vengono cantate.
Quel giorno che so' andato al settentrione
(Continues)
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Contributed by Riccardo Venturi 2007/5/3 - 23:59
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Amleto
[2006]
Apuamater Indiesfolk
Musica di Davide Giromini
Da "Delirio e castigo"
Prima voce recitante: Antonio Bertusi, su testo di Virginia Martini
Testo cantato di Davide Giromini
Seconda voce recitante: Gaetano Ventriglia
su testo proprio liberamente tratto dall'Amleto di William Shakespeare
Davide Giromini: voce, fisarmonica
Luca Rapisarda: chitarra
Matteo Procuranti: clarinetto
Gabriele Dascoli: basso
Alessandra Daietti: percussioni
Ci sono serate (ma forse sarebbe meglio dire: ci sono vite intere, e mondi, e universi non necessariamente paralleli) in cui si manifesta la necessità dell'Esplosione. Tale necessità è sovente accompagnata da canzoni. Di canzoni che parlano dell'Esplosione ce ne sono diverse, senza dubbio; ne parlano in modo più o meno diretto, più o meno appropriato, più o meno piegato, o adattato, o semplicemente combinato con fini che si vorrebbero non fraintendibili;... (Continues)
Apuamater Indiesfolk
Musica di Davide Giromini
Da "Delirio e castigo"
Prima voce recitante: Antonio Bertusi, su testo di Virginia Martini
Testo cantato di Davide Giromini
Seconda voce recitante: Gaetano Ventriglia
su testo proprio liberamente tratto dall'Amleto di William Shakespeare
Davide Giromini: voce, fisarmonica
Luca Rapisarda: chitarra
Matteo Procuranti: clarinetto
Gabriele Dascoli: basso
Alessandra Daietti: percussioni
Ci sono serate (ma forse sarebbe meglio dire: ci sono vite intere, e mondi, e universi non necessariamente paralleli) in cui si manifesta la necessità dell'Esplosione. Tale necessità è sovente accompagnata da canzoni. Di canzoni che parlano dell'Esplosione ce ne sono diverse, senza dubbio; ne parlano in modo più o meno diretto, più o meno appropriato, più o meno piegato, o adattato, o semplicemente combinato con fini che si vorrebbero non fraintendibili;... (Continues)
Prima voce recitante
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2007/5/3 - 22:48
Симфония нp. 13 "Бабий Яр" / Symphony no. 13 "Babi Yar" / Sinfonia n° 13 "Babi Yar"
An English version (by George Reavey) of the first poem of the cycle - "Babii Yar" - from this page
BABI YAR
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2007/5/3 - 20:56
Gun
Dall'album "Reflections" del 1981.
Sono passati più di 25 anni ma sembra che questa canzone sia stata scritta subito dopo i massacri alla Columbine High School (1999)o al Virginia Polytechnic Institute (2007)...
Sono passati più di 25 anni ma sembra che questa canzone sia stata scritta subito dopo i massacri alla Columbine High School (1999)o al Virginia Polytechnic Institute (2007)...
Brother man nowadays livin' in the ghetto
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2007/5/3 - 14:28
Song Itineraries:
Weapons: our daily home war
Симфония нp. 13 "Бабий Яр" / Symphony no. 13 "Babi Yar" / Sinfonia n° 13 "Babi Yar"
La romanizzazione del testo del ciclo di Babi Yar di Evgenij Evtušenko, secondo i criteri di trascrizioni generalmente adottati in questo sito.
"Ho cessato di dare importanza alle mie parole, ma non ho mai scritto una sola nota in cui abbia mentito": questa è una confidenza di un Shostakovic ormai maturo al poeta e amico Evtuscenko.
La sua musica, sfuggente per natura, sorta di linguaggio cifrato sottilmente sospeso tra un trionfo e una catastrofe, per Stalin, divenne un'arma a doppio taglio.
La tredicesima Sinfonia di Shostakovic, in cui l'impeto morale contro ogni forma di antisemitismo, e insieme l'amore profondo per la patria russa, tocca tutti i registri, dall'angoscia che prende alla gola, alla collera sorda, al furore gridato, alla tenerezza, alla più stridula ironia.
Sono cinque movimenti, come le cinque coraggiose poesie di Evtushenko su cui si basa: il primo dà il nome alla Sinfonia,... (Continues)
"Ho cessato di dare importanza alle mie parole, ma non ho mai scritto una sola nota in cui abbia mentito": questa è una confidenza di un Shostakovic ormai maturo al poeta e amico Evtuscenko.
La sua musica, sfuggente per natura, sorta di linguaggio cifrato sottilmente sospeso tra un trionfo e una catastrofe, per Stalin, divenne un'arma a doppio taglio.
La tredicesima Sinfonia di Shostakovic, in cui l'impeto morale contro ogni forma di antisemitismo, e insieme l'amore profondo per la patria russa, tocca tutti i registri, dall'angoscia che prende alla gola, alla collera sorda, al furore gridato, alla tenerezza, alla più stridula ironia.
Sono cinque movimenti, come le cinque coraggiose poesie di Evtushenko su cui si basa: il primo dà il nome alla Sinfonia,... (Continues)
I. Babij Jar
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2007/5/3 - 12:59
Il Pescatore
Sono un letore rumeno di questo sito molto bello da lungo tempo. Non avevo mai scriso. Vorrei dire una cosa. Ci sono molte cose che noi rumeni adesso dovremo avere vergogna. Stasera ho letto le parole di Nicoleta: questa e altra cosa vergognosa, e vorrei dirlo. Al sig. Venturi chiedo scusa come rumeno. Che tutti noi possiamo vivere in amicizie. Saluti da Marcel operaio edile rumeno, Napoli.
Marcel R. 2007/5/3 - 02:14
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Testo e musica di Francesco De Gregori
Lyrics and Music by Francesco De Gregori
Festaiola, irriverente, metà rumba, metà fox trot, intrisa della stessa falsa allegria che circola fra i saloni del "Titanic" è la canzone che dà titolo all'album. Anche qui si procede per contrasti evidenti, anche qui due sono le umanità rappresentate, quella di terza classe e quella di lusso. Gran parte della narrazione è occupata dai pensieri liberi del "cafone", dell'emigrante che in felice ironia, quasi non si accorge del trattamento spaventoso che sta subendo, emozionato com'è per cose che non ha mai visto e per la prospettiva di un futuro migliore ("Ma chi l'ha detto che in terza classe si viaggia male? Questa cuccetta sembra un letto a due piazze ci si sta meglio che in ospedale"); più la descrizione va avanti e più appare fantozziana, grottesca da un lato, patetica dall'altro ("A... (Continues)