Il testo originale yiddish in trascrizione latina. Proviene da questa pagina, ma è stato adattato in alcuni punti alle convenzioni in uso in questo sito, che corrispondono con la trascrizione ufficiale YIVO (nessun conto viene dato qui né alla trascrizione Birnbaum, né a trascrizioni di altro tipo). [RV]
La traduzione inglese tratta da questa pagina. Fino ad oggi [12.2.07] era stata l'unico testo presente prima del reperimento dell'originale in yiddish. Si tratta di una tradizione d'arte cantabile.
ciao...........come sempre una bellissima pagina ricca di contenuti.......complimenti a tutti!!! un saluto da un affezionato vostro lettore.........enzo di paolo
"L'idea di Dan Marino di usare un linguaggio informatico mi e piaciuta assai! :-) E gli rispondo con un altro linguaggio simile (perché ad oggetti), forse meno ricco di fascino qual e Java (anzi, Java2 per la
precisione). Ma Java e anche un'isola...giusto? Allora perché non chiamarlo "Il pescatore di Java"? :-) Non me ne vogliano i puristi (penso al mio povero prof...)
[Marco C.]
L'adattamento in islandese è dovuto soggiacere a diverse e varie riscritture; ma la storia del "Pescatore" è talmente ben commisurata allo stile narrativo della letteratura tradizionale e popolare nordica, ricchissima di banditi in fuga e di "outlaws", che quasi
verrebbe da dire che De André vi si sia ispirato. La presente versione è stata quindi volutamente condotta con uno stile linguistico piuttosto arcaizzante, ad esempio con la frequente inversione del soggetto tipica delle ballate popolari norvegesi, islandesi e faroesi. Si è reso necessario anche un certo numero di adattamenti "locali" (ma
per questi si vedano le note). In alcuni casi si è tentato di usare il procedimento allitterativo tipico dell'antica poesia islandese (e germanica), consistente nella ripetizione nello stesso verso di parole inizianti con la stessa consonante: un esempio è "tíma Hef ég ekki og er Hungraður".
Lo stesso testo in islandese antico, noto anche come antico nordico o norreno (inglese: Old Norse): la lingua dell'Edda Antica e delle saghe. Questo permette di apprezzare le differenze veramente minime che, a livello grafico e morfologico, esistono tra le due fasi della lingua. Sebbene verso il 1500 siano avvenuti dei grandi mutamenti nella pronuncia, l'impianto linguistico islandese è quasi del tutto immutato da più di dodici secoli.
Scioperi a Torino, 1962. La rivolta senza immagini.
Avremmo voluto, come di consueto, inserire una galleria fotografica a supporto di una pagina dedicata ad una canzone del percorso "Repressione". Ma piazza Statuto è una rivolta senza immagini. Il perché viene spiegato da questa pagina dell' ANCR - Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza. E' bene leggere come, anche in certi ambienti vicini al PCI, tale cosa veniva letteralmente liquidata. [RV]
Scioperi a Torino
di Paolo e Carla Gobetti, 1962
Nazione: Italia; Anno: 1962; Regia, riprese e montaggio: Carla e Paolo Gobetti; Collaborazione: Goffredo Fofi, Gianni Jona, Caludio Capello; Testo: Franco Fortini; Letto da: Lino Biancolini, Iginio Bonazzi, Angiolina Quinterno; Musica: Sergio Liberovici; Produzione: “Il Nuovo Spettatore Cinematografico”; Formato: 16 mm; Durata: 35´
Sinossi
Nell´inverno del 1962 scendono in sciopero... (continuer)
Mi permetto di segnalare anche quest'altro articolo:
8 Febbraio 2005
DemocraziaLegalità
"La verità sulle foibe"
di Marco Ottanelli
"Di fronte ad una razza inferiore e barbara come la slava, non si deve seguire la politica che dà lo zuccherino, ma quella del bastone. I confini dell'Italia devono essere il Brennero, il Nevoso e le Dinariche: io credo che si possano sacrificare 500.000 slavi barbari a 50.000 italiani". - Benito Mussolini, 1920. da questa pagina
Alessandro 11/2/2007 - 23:22
Si vede che qui nessuno prende atto delle parole dette oggi sulla "congiura del silenzio" dette dal Presidente Napolitano, un ex pezzo grosso del Partito Comunista, non certo un ex fascista.
(Willy)
Questione “foibe”
documentazione raccolta da Curzio Bettio
Un articolo del Prof. Angelo Floramo che comparirà domani sul settimanale friulano "Il Nuovo FVG" (Vai al link).
Contiene:
- commento introduttivo
- intervista a Claudia Cernigoi, autrice del libro: “Operazione foibe: tra storia e mito”
- intervista a Gabriella Gabrielli, del gruppo 'Zuf de Žur sull'ultimo album: “Partigiani!”
Il 10 febbraio si è celebrato il giorno del ricordo. No, non quello della memoria (anche se i due lemmi potrebbero sembrare, ai più sprovveduti tra i lettori, comuni sinonimi); quello c'era già. Ma è una memoria che appartiene agli altri. Tutti gli altri: gli ebrei, gli zingari, gli omosessuali, i comunisti,... (continuer)
Egregio sig. Monaco, se può interessarle io sono proprio di Favara, e se mi sono permesso di sollevare la questione sulla paternità della canzone "Vitti na crozza", e proprio perchè fin da bambino ho ascoltato molti racconti di parenti e non, fra i quali mio padre che hanno assistito personalmente alle riprese del film in questione. Mio padre stesso ha conosciuto il sig. Li Causi, e quando gli ho riferito che "Vitti una crozza" era stata scritta da lui si è messo a ridere, dicendomi testuali parole: "Caro figlio tu non ti immagini nemmeno da quanto tempo questa canzone viene cantata!!", trovando poi conferma nelle parole della mia bisnonna morta 5 anni fa all'età di 96 anni. Ora chi sono questi miei paesani che sostengono che "Vitti na crozza" è stata scritta da Li Causi? Sicuramente saranno i suoi stessi parenti!! ;-).
(Antonio)
Mi intrometto ancora in questa interessantissima discussione... (continuer)