General Belgrano
Il generale è sdraiato su un fianco
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 10/2/2007 - 23:58
Parcours:
La guerre des Falklands/Malouines
L'Internationale
KLINGON / KLINGON [2]
Nuova versione in Klingon delle strofe 1, 2 e 6 dell'originale francese (versione aderente al testo). L'autore è Ivan A. Derzhanski. Ripresa da National Anthems.
A new Klingon translation of verses 1, 2 and 6 by Ivan A. Derzhanski.
A new Klingon translation of verses 1, 2 and 6 by Ivan A. Derzhanski.
Hoch qo' roghvaH DIvI'
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 10/2/2007 - 23:29
Gears of war
Music and Lyrics Dave Mustaine
Album: United Abominations - 2007
Album: United Abominations - 2007
Ethnic cleansing with no defending
(continuer)
(continuer)
envoyé par silva 10/2/2007 - 15:18
Oltre il ponte
"Tutto il male avevamo di fronte” La canzone d’autore italiana contro la guerra - ciclo di serate a cura di Michele Antonellini
Riceviamo da Michele Antonellini e volentieri publicizziamo questa iniziativa
CANZONI CONTRO LA GUERRA
Un ciclo di serate, dal 5 marzo al 2 aprile 2007 a Bagnacavallo (Ravenna)
Chi di noi non ricorda i versi e la musica di canzoni come Generale, Fiume Sand Creek, Auschwitz o La guerra di Piero?
La canzone d’autore si è spesso schierata contro la guerra.
Per capire come, Controsenso, Doremi e il comune di Bagnacavallo (Ravenna) hanno ideato e organizzato un ciclo di serate che si terrà nella sala del Museo civico delle Cappuccine di via Vittorio Veneto 1/a, tutti i lunedì sera dal 5 marzo al 2 aprile, dalle ore 20.30 alle 22.30 circa.
Durante gli incontri si ascolteranno canzoni, commentate e inserite nel contesto storico che le ha motivate, si assisterà a... (continuer)
Riceviamo da Michele Antonellini e volentieri publicizziamo questa iniziativa
CANZONI CONTRO LA GUERRA
Un ciclo di serate, dal 5 marzo al 2 aprile 2007 a Bagnacavallo (Ravenna)
Chi di noi non ricorda i versi e la musica di canzoni come Generale, Fiume Sand Creek, Auschwitz o La guerra di Piero?
La canzone d’autore si è spesso schierata contro la guerra.
Per capire come, Controsenso, Doremi e il comune di Bagnacavallo (Ravenna) hanno ideato e organizzato un ciclo di serate che si terrà nella sala del Museo civico delle Cappuccine di via Vittorio Veneto 1/a, tutti i lunedì sera dal 5 marzo al 2 aprile, dalle ore 20.30 alle 22.30 circa.
Durante gli incontri si ascolteranno canzoni, commentate e inserite nel contesto storico che le ha motivate, si assisterà a... (continuer)
10/2/2007 - 14:52
Soldiers - War - Another War
Da tre poesie di Giuseppe Ungaretti
tradotte in inglese William Fense Weaver
Two poems by Ungaretti (Soldiers - War - Another War and Vanity) were made into song by American composer Harry Partch (Intrusions, 1949-50). The poems were translated into English by William Fense Weaver.
Testo tratto da Database of Recorded American Music
tradotte in inglese William Fense Weaver
Two poems by Ungaretti (Soldiers - War - Another War and Vanity) were made into song by American composer Harry Partch (Intrusions, 1949-50). The poems were translated into English by William Fense Weaver.
Testo tratto da Database of Recorded American Music
Soldiers
(continuer)
(continuer)
10/2/2007 - 10:21
Sussurri e grida
[2004?]
Testo e musica di Andrea Parodi
I versi finali sono tratti da "Soldati" di Ungaretti:
"Si sta come d'autunno sugli alberi le foglie"
Da "Soldati", il nuovo album di Andrea Parodi del 2007
Il testo ci è stato gentilmente inviato dall'autore
Il sito di Andrea Parodi
Nell'album 'Soldati':
Andrea Parodi: voce
Laura Fedele: voce
Michael Perry: basso
John Shepp: batteria, telecaster
Mary Ancheta: rhodes
Flaviano Braga: fisarmonica
Andrea Parodi, Luciano Ripamonti, Massimiliano Larocca, Freddie: cori soldati
ANNI PARODIANI
di Riccardo Venturi
Non me ne vogliano i Delsangre, i Larocca, i Giromini & Apuamater Indiesfolk e tutti gli altri; ma, per me, questi ultimi sono stati gli anni parodiani. A partire da quell'anno di grazia e disgrazia che è stato il 2002, l'anno degli arrovesciamenti, l'anno del treno nell'alba, l'anno in cui tutto è sembrato esplodere, in me e attorno... (continuer)
Testo e musica di Andrea Parodi
I versi finali sono tratti da "Soldati" di Ungaretti:
"Si sta come d'autunno sugli alberi le foglie"
Da "Soldati", il nuovo album di Andrea Parodi del 2007
Il testo ci è stato gentilmente inviato dall'autore
Il sito di Andrea Parodi
Nell'album 'Soldati':
Andrea Parodi: voce
Laura Fedele: voce
Michael Perry: basso
John Shepp: batteria, telecaster
Mary Ancheta: rhodes
Flaviano Braga: fisarmonica
Andrea Parodi, Luciano Ripamonti, Massimiliano Larocca, Freddie: cori soldati
ANNI PARODIANI
di Riccardo Venturi
Non me ne vogliano i Delsangre, i Larocca, i Giromini & Apuamater Indiesfolk e tutti gli altri; ma, per me, questi ultimi sono stati gli anni parodiani. A partire da quell'anno di grazia e disgrazia che è stato il 2002, l'anno degli arrovesciamenti, l'anno del treno nell'alba, l'anno in cui tutto è sembrato esplodere, in me e attorno... (continuer)
La luna mi ha voltato le spalle
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 10/2/2007 - 10:08
Notte senza stelle
2005
dall'album Occhi di Ghiaccio
dall'album Occhi di Ghiaccio
Cerco pace ma qui più non c’è
(continuer)
(continuer)
envoyé par silva 10/2/2007 - 09:37
Mucha Policia
Zuviel Polizei in diesem Land
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 9/2/2007 - 23:32
Menschen sterben
Bombenterror - Menschen sterben
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 9/2/2007 - 23:30
Il poeta
Ecco la risposta alla mia e-mail della "Associazione Italia - Nicaragua" http://www.itanica.org/
Egregio Willy Bruschi (darò del "tu" per comodità),
grazie per la segnalazione sulla canzone dedicata a Rigoberto Lopez Perez.
La cosa mi ha incuriosito, specialmente perché è arrivata da una persona dichiaratamente di destra, anche se "sociale" (a proposito, quanti anni hai?).
Ho scaricato la canzone, l'ho ascoltata e devo dire che mi è piaciuta.
E' singolare che mentre su quasi tutte le tematiche fra schieramenti politici (io direi più ideologici) così distanti ci si prenderebbe normalmente a legnate in testa, alcune vengano adottate in modo "trasversale" da entrambi: il no allo strapotere USA, agli avvoltoi delle multinazionali che pensano che tutto abbia un prezzo di mercato (la vita umana molto poco), il diritto ad una società più equa.
A volte mi... (continuer)
Egregio Willy Bruschi (darò del "tu" per comodità),
grazie per la segnalazione sulla canzone dedicata a Rigoberto Lopez Perez.
La cosa mi ha incuriosito, specialmente perché è arrivata da una persona dichiaratamente di destra, anche se "sociale" (a proposito, quanti anni hai?).
Ho scaricato la canzone, l'ho ascoltata e devo dire che mi è piaciuta.
E' singolare che mentre su quasi tutte le tematiche fra schieramenti politici (io direi più ideologici) così distanti ci si prenderebbe normalmente a legnate in testa, alcune vengano adottate in modo "trasversale" da entrambi: il no allo strapotere USA, agli avvoltoi delle multinazionali che pensano che tutto abbia un prezzo di mercato (la vita umana molto poco), il diritto ad una società più equa.
A volte mi... (continuer)
Willy 9/2/2007 - 20:35
Les enfants Soldats
Chant de révolte et d'espoir d'Ariel Boucher
Canto di rivolta e di speranza di Ariel Boucher
8.2.2007
d'après/da [[révoltes.free.fr
Canto di rivolta e di speranza di Ariel Boucher
8.2.2007
d'après/da [[révoltes.free.fr
Chairs. Chairs à mitrailles
(continuer)
(continuer)
envoyé par adriana 9/2/2007 - 16:04
La Storia
LA STORIA SIAMO NOI di Antonio Piccolo
Annunciamo con piacere l'uscita del primo libro dell'amico Antonio Piccolo per Bastogi Editrice.
Per ulteriori informazioni si veda la scheda del libro.
Ricordiamo che Antonio ci ha gentilmente concesso di includere nel nostro sito alcuni brani dal suo libro (ex-tesina di maturità) e la scheda completa della canzone "Le storie di ieri".
Annunciamo con piacere l'uscita del primo libro dell'amico Antonio Piccolo per Bastogi Editrice.
Per ulteriori informazioni si veda la scheda del libro.
Ricordiamo che Antonio ci ha gentilmente concesso di includere nel nostro sito alcuni brani dal suo libro (ex-tesina di maturità) e la scheda completa della canzone "Le storie di ieri".
Lorenzo Masetti 9/2/2007 - 15:44
Pornostar
[2006]
Testo e musica di Massimo Chiacchio
Dall'album "Sasso"
Il Cantautore Càcchio
di Riccardo Venturi
La "mia" storia con Massimo Chiacchio comincia un giorno di tre anni fa, esattamente il 6 dicembre 2003, in un'osteria della banlieue fiorentina (detto così suona più romantico), l' "Osteria delle Riffe". Quel giorno vi si svolge una "Piola", e a questo punto dovrei forse specificare che cosa sia; nel gergo delle mailing list e dei newsgroup fondatori di questo sito, una "piola" è una riunione mangereccio-musicale con schitarrate e musicisti veri e/o improvvisati coadiuvati da non-musicisti e non-cantanti stonati (tra i quali il sottoscritto) che, a volte, si protrae fino a tre giorni riducendo i partecipanti a dei cònci. Fu proprio presso questo locale fiorentino dove si svolgeva quella piola, preceduta il giorno prima dal mitico tuffo accidentale nella fontana di un altro cantautore,... (continuer)
Testo e musica di Massimo Chiacchio
Dall'album "Sasso"
Il Cantautore Càcchio
di Riccardo Venturi
La "mia" storia con Massimo Chiacchio comincia un giorno di tre anni fa, esattamente il 6 dicembre 2003, in un'osteria della banlieue fiorentina (detto così suona più romantico), l' "Osteria delle Riffe". Quel giorno vi si svolge una "Piola", e a questo punto dovrei forse specificare che cosa sia; nel gergo delle mailing list e dei newsgroup fondatori di questo sito, una "piola" è una riunione mangereccio-musicale con schitarrate e musicisti veri e/o improvvisati coadiuvati da non-musicisti e non-cantanti stonati (tra i quali il sottoscritto) che, a volte, si protrae fino a tre giorni riducendo i partecipanti a dei cònci. Fu proprio presso questo locale fiorentino dove si svolgeva quella piola, preceduta il giorno prima dal mitico tuffo accidentale nella fontana di un altro cantautore,... (continuer)
Da questo cielo di ferro il pilota centra l’obiettivo
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 9/2/2007 - 11:42
The Band Played Waltzing Matilda
per tutti gli eroi del nulla, di tutte le guerre dimenticate e non. per tutto il sangue sparso sui campi di battaglia della storia, per tutto il dolore che, tremenda follia, ha attraversato e attraversa la storia di questa scellerata umanità. Per il mare di sangue che affogava la saracena gerusalemme quando i dolci crociati di Dio ne scannavano gli abitanti per i morti vittime delle multinazionali e delle dittature del latino america e di tutto il mondo, per i soldati bambino costretti ad uccidere quando dovrebbero essere in giardino a giocare, per le vittime del terrore e della fame, per nagasaki ed hiroshima, per la shoa e le purghe staliniste, per i pogrom che hanno insanguinato ogni piccolo fazzoletto di questo nostro pianeta, per le pulizie etniche, per la democrazia delle multinazionali e delle case farmaceutiche esportata con le bombe intelligenti, per questo mondo alla rovescia, per... (continuer)
"il mio nome non conta e la mia età nemmeno, il paese da cui vengo è chiamato il midwest" 9/2/2007 - 07:30
נרקוד לשלום
Nirkod Lashalom is a beautiful song. We need to get it because we need to dance it. Please help us.
ethelrodriguez@hotmail.com
ethelrodriguez@hotmail.com
ETHEL RODRIGUEZ 9/2/2007 - 07:22
Virtual War
Karen Barry Schwarz ha scritto una recensione intitolata "(A Prairie Wind Blows Through Nashville" sul concerto di Neil Young al Ryman Auditorium di Nashville, nell'agosto del 2005.
Karen è tra i tanti che hanno raccolto l'invito di Young a scrivere canzoni contro la guerra e la guerra in Iraq in particolare.
Tutti i contributi sono raccolti sul sito di Young alla pagina intitolata "Songs of the Times":
"Virtual War" è il contributo della Schwarz.
(Alessandro)
Karen è tra i tanti che hanno raccolto l'invito di Young a scrivere canzoni contro la guerra e la guerra in Iraq in particolare.
Tutti i contributi sono raccolti sul sito di Young alla pagina intitolata "Songs of the Times":
"Virtual War" è il contributo della Schwarz.
(Alessandro)
why can't we have a
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 7/2/2007 - 17:00
La nuova Auschwitz
non c'è storia!
l'unica canzone che ti ricorda come il male sia vicino anche a noi e che si intravede una possibilità di salvezza
grazie claudio
l'unica canzone che ti ricorda come il male sia vicino anche a noi e che si intravede una possibilità di salvezza
grazie claudio
skart ct 7/2/2007 - 10:43
Ils ont peur de la liberté
Album: "Entre ciment et belle étoile" (2006)
Keny Arkana, la cantante franco-argentina delle banlieues di Marsiglia, con la faccia da bambina, con il suo hijab universale, per me è un simbolo dell’eternità.
Prima di tutto, perché non c’è sradicamento, scuola, televisione, architettura tenebrosa e utilitaria, modernizzazione, integrazione, che riesca a spezzare un’anima quando è bella dentro:
“n’oublie pas en ton âme cette flamme allumé, n’oublie pas l’enfant en toi et tous les rêves qui l’animait.“
E poi, le cose eterne che ci sono dentro di noi, rinascono sotto qualunque forma. Non importa che io diffidi dei tempi sincopati della civiltà mediatica con cui nasce il rap, perché le parole di Keny Arkana non sono diverse da quelle di tutti coloro che hanno vissuto l‘amor iliscus:
« Je viens de l’incendie, regarde les brûlures de mon âme ; Marquée au fer rouge, comment faire, ma mémoire... (continuer)
Keny Arkana, la cantante franco-argentina delle banlieues di Marsiglia, con la faccia da bambina, con il suo hijab universale, per me è un simbolo dell’eternità.
Prima di tutto, perché non c’è sradicamento, scuola, televisione, architettura tenebrosa e utilitaria, modernizzazione, integrazione, che riesca a spezzare un’anima quando è bella dentro:
“n’oublie pas en ton âme cette flamme allumé, n’oublie pas l’enfant en toi et tous les rêves qui l’animait.“
E poi, le cose eterne che ci sono dentro di noi, rinascono sotto qualunque forma. Non importa che io diffidi dei tempi sincopati della civiltà mediatica con cui nasce il rap, perché le parole di Keny Arkana non sono diverse da quelle di tutti coloro che hanno vissuto l‘amor iliscus:
« Je viens de l’incendie, regarde les brûlures de mon âme ; Marquée au fer rouge, comment faire, ma mémoire... (continuer)
Le temps c'est pas de l'argent! cette connerie nous affaiblit
(continuer)
(continuer)
envoyé par adriana 6/2/2007 - 19:04
Parcours:
La peur: arme de contrôle de masse
I Was Only Nineteen (A Walk In The Light Green)
VB IS an Australian beer, but it stands for 'Victoria Bitter'
Chris 6/2/2007 - 15:28
Party At Ground Zero
Dal lavoro di esordio della band, l'Ep "Fishbone" del 1985.
Party at ground zero
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 6/2/2007 - 12:13
Il maggio di Belgrado
UNA PACE A DUE FACCE E DUE FACCIATE?
Riportiamo questo post del 15 febbraio 2003 di Babsy Jones. Tra i nomi dei "pochi che c'erano" ci permettiamo di aggiungere Erri De Luca.
15 febbraio 2003: lettera aperta ai 'pacifisti'
dal blog di Babsy Jones
C’è un signore che a voi che oggi siete a Roma vi ha dato dei farabutti. Intendo, l’elefantiaco messere in questione l’ha scritto con più garbo, ma a voi che oggi siete a Roma con le bandiere colorate vi ha detto, modaioli. Vi ha chiamato burattini fra le mani dei movimenti che - come passerelle della moda popolare, come operazioni di travolgente propaganda - obbediscono alle multinazionali della pace col culetto al caldo e la pancia piena: questo, vi ha detto. Quel signore con me non può parlare, perché io oggi a Roma non ci sto, e perché se vuole farsi due chiacchiere sull’etica della guerra lo invito a prendersi una tazza di caffè (turco)... (continuer)
Riportiamo questo post del 15 febbraio 2003 di Babsy Jones. Tra i nomi dei "pochi che c'erano" ci permettiamo di aggiungere Erri De Luca.
15 febbraio 2003: lettera aperta ai 'pacifisti'
dal blog di Babsy Jones
C’è un signore che a voi che oggi siete a Roma vi ha dato dei farabutti. Intendo, l’elefantiaco messere in questione l’ha scritto con più garbo, ma a voi che oggi siete a Roma con le bandiere colorate vi ha detto, modaioli. Vi ha chiamato burattini fra le mani dei movimenti che - come passerelle della moda popolare, come operazioni di travolgente propaganda - obbediscono alle multinazionali della pace col culetto al caldo e la pancia piena: questo, vi ha detto. Quel signore con me non può parlare, perché io oggi a Roma non ci sto, e perché se vuole farsi due chiacchiere sull’etica della guerra lo invito a prendersi una tazza di caffè (turco)... (continuer)
6/2/2007 - 10:57
Tutu
(1986)
Album: Tutu
Music by Marcus Miller
Be', perché non inserire un altro brano (oltre ai pochi già inseriti) solo strumentale del grande Davis? Tutu (del 1986) è dedicata a Desmond Tutu, nobel per la pace nel 1984: io direi che ne vale la pena!
Album: Tutu
Music by Marcus Miller
Be', perché non inserire un altro brano (oltre ai pochi già inseriti) solo strumentale del grande Davis? Tutu (del 1986) è dedicata a Desmond Tutu, nobel per la pace nel 1984: io direi che ne vale la pena!
(instrumental)
envoyé par Renato Stecca 6/2/2007 - 02:00
Pratobello
una canzone che dovrebbe significare molto per i sardi peccato che veramente in pochi la conoscano.Sembra la storia di un film americano ma è molto di più...è il coraggio dei sardi
mirko 5/2/2007 - 19:58
Il Pescatore
MESSAGGIO PER LELE DA CASANOV
Per Lele da Casanov, l'autore delle bellissime traduzioni in dialetto brianzolo di alcune CCG: se per caso leggi questo commento, puoi contattarmi via mail? una persona sta cercando di contattarti ma non abbiamo il tuo indirizzo.
Per Lele da Casanov, l'autore delle bellissime traduzioni in dialetto brianzolo di alcune CCG: se per caso leggi questo commento, puoi contattarmi via mail? una persona sta cercando di contattarti ma non abbiamo il tuo indirizzo.
Lorenzo Masetti 5/2/2007 - 16:11
Corpo Estraneo
In una società in cui sono morti ogni valore ed ogni morale, in cui sembra che fare del male agli altri sia una virtù, in cui c’è pigrizia e paura di ragionare, i Nomadi sono gli unici ancora capaci di farci aprire gli occhi alla realtà e di dipingere in maniera veritiera la nostra condizione. E a farci aggrappare ad una solida fune chiamata speranza. Per sempre Nomadi!
leojuve86@yahoo.it
leojuve86@yahoo.it
Giulio 4/2/2007 - 20:34
L'anno che verrà
EL AÑO QUE LLEGARÀ
(continuer)
(continuer)
envoyé par Maria Gema Ordóñez Rivera García García Romero Jiménez Nieto Otero 4/2/2007 - 20:01
Fuma el camin
Arrivo in ritardo di due anni... ma ci tenevo a dire che invece questo sito è splendido, complimenti per la cura dei dettagli, delle ricerche e delle spiegazioni. Davvero un lavoro bellissimo!
Io ero in cerca di informazioni riguardanti la musica durante il periodo nazista.. sto facendo una tesina per la maturità di quest'anno e questo sito sicuramente mi aiuterà a delineare determinati collegamenti letterari e storici. Grazie per il vostro aiuto :)
(Manuel)
Io ero in cerca di informazioni riguardanti la musica durante il periodo nazista.. sto facendo una tesina per la maturità di quest'anno e questo sito sicuramente mi aiuterà a delineare determinati collegamenti letterari e storici. Grazie per il vostro aiuto :)
(Manuel)
Ecco, le tue parole sono veramente l'essenza di quello che abbiamo inteso fare, Manuel. Grazie a te. E in bocca al lupo per la maturità! [RV]
4/2/2007 - 15:11
Che il Mediterraneo sia
che dire... io non conoscevo questa canzone solo grazie al programa televisivo ho conosciuto un brano che e' davvero capace di emozionarmi...premettendo che io sono di una citta' con grande tradizione marinara. Inutile dire che non mi stanco mai di ascoltarla e semplicemente stupenda!!
vincenzo da Molfetta!! 4/2/2007 - 09:09
Se questo è un uomo
La poesia di Primo Levi è stata tradotta da Luigi Tadolini ed è apparsa nella rivista "L'Esperanto" nel marzo 2005.
Segue la mia traduzione non ritmica. NR
Segue la mia traduzione non ritmica. NR
ĈU ĈI TIU ESTAS VIRO
(continuer)
(continuer)
envoyé par Nicola Ruggiero 3/2/2007 - 22:02
×
L'ordine di attaccare l'unità navale argentina, mentre si trovava fuori della zona d'interdizione britannica, mentre stava allontanandosi dall'isola contesa e a poche ore da un'annunciata proposta di pace del Governo peruviano, fu dato direttamente dall'allora primo ministro inglese, Margaret Thatcher
Nel maggio 1983, Margaret Thatcher durante uno spettacolo televisivo dal vivo su BBC One, venne messa alle strette da uno spettatore che la intervistò riguardo all'affondamento, affermando che la nave era già a occidente delle Falkland e stava dirigendosi verso la terraferma argentina a ovest. Lo spettatore affermò anche che la proposta... (continuer)