Un giorno, moltissimi anni fa, la reincarnazione del Buddha capitò nel Bhutan, tra le montagne della catena dell’Himalaya, là dove l’aria è così limpida che le vette altissime sembrano tanto vicine, da potersi toccare.
Il Buddismo Himalayano, variante del tradizionale Buddismo nato in India, viene predicato in quelle terre tra la popolazione che, fino ad allora, poggiava le sue credenze in una moltitudine di Dei e Demoni in lotta tra di loro per la prevalenza del bene e del male.
Da questa data remota e leggendaria, incomincia per il Tibet una nuova era.
La nuova religione fa talmente presa sui popoli di queste terre, che diventa parte essenziale della vita, permeandola a tal punto da diventare precetto, etica e Legge civile nello stesso tempo tanto che in breve, l’autorità religiosa e quella del Governo del Paese s’identificano nella... (continuer)
Questa canzone è la ninna nanna che mia mamma ha cantato a me e ora da nonna canta ai miei bimbi.
La guerra non c'è più ma i miei figli l'ascoltano con stupore ed attenzione. Questa ninna rimane dolcissima. grazie Spadaro!
Parla delle "scomode" verità che pare fossero emerse dalle indagini di un vicequestore aggiunto, Luca Salvemini, sulle menzogne raccontate dai suoi colleghi che massacrarono la gente inerme nella scuola Diaz, a Genova, in quel torrido luglio 2001... Per esempio, le bottiglie molotov sequestrate, confermava Salvemini, sarebbero state proprio messe ad arte dai poliziotti... Solo che oggi, 17 gennaio 2007, quelle molotov sembrano scomparse e quindi non sono più prova di reato e quindi non sono assumibili in processo le testimonianze connesse... Link:
Bravi! Avete fatto un bel lavoro, fino in fondo... "Protect & Serve"? Piuttosto "Massacra & Insabbia"!!! Viva la Polizia!!!
A suo tempo Pasolini solidarizzava con i poliziotti perchè "sono figli di poveri"... A me pare che oggi ce ne siano un po' troppi "figli di puttana" (e chiedo scusa alle puttane)...
Alessandro 17/1/2007 - 23:55
Sparite le molotov della Diaz
Massimo Calandri
Giallo in tribunale, sospeso il processo per i fatti del G8
da L'Espresso
Le due bottiglie molotov che la polizia piazzò all´interno della scuola Diaz con l´obiettivo di incastrare i 93 no-global ospiti dell´istituto di via Battisti, non si trovano più. Dovevano essere portate ieri mattina in aula, nel corso del processo ai 29 funzionari ed agenti protagonisti del sanguinario blitz: ma sono sparite. Non le trovano in questura, nemmeno all´ufficio corpi di reato del tribunale. Le bottiglie incendiarie sono una delle chiavi di lettura di questo procedimento, la prova più eclatante della montagna di imbrogli architettati dalla Polizia di Stato; il presidente Gabrio Barone ha rinviato il processo, in attesa che vengano compiuti gli opportuni accertamenti. Siamo di fronte ad una svolta clamorosa, spiegano trionfanti alcuni difensori degli imputati:... (continuer)