Olive Trees
[2003]
Lyrics and Music by Iron Sheik
Testo e musica di Iron Sheik
Album: "Camel Clutch 2003"
New Pro-Palestinian Rap Music
"Music is an integral part of culture and it is often used to express ourselves, either by creating it or listening to it. In the context of the Israeli-Palestinian conflict there has been little in the way of music that describes the history of the Palestinian plight, until now. One of the most brilliant new artist/activist to take his message to the microphone is the Iron Sheik.
His bold and insightful rap-style challenges traditional views on Palestinians. The following song entitled, "Olive Trees" describes the uprooting of the Palestinians from their land, much in the same way Israeli settlers are uprooting olive trees today. Ironically, olive trees are traditional symbols of peace, i.e. the olive branch."
Lyrics and Music by Iron Sheik
Testo e musica di Iron Sheik
Album: "Camel Clutch 2003"
New Pro-Palestinian Rap Music
"Music is an integral part of culture and it is often used to express ourselves, either by creating it or listening to it. In the context of the Israeli-Palestinian conflict there has been little in the way of music that describes the history of the Palestinian plight, until now. One of the most brilliant new artist/activist to take his message to the microphone is the Iron Sheik.
His bold and insightful rap-style challenges traditional views on Palestinians. The following song entitled, "Olive Trees" describes the uprooting of the Palestinians from their land, much in the same way Israeli settlers are uprooting olive trees today. Ironically, olive trees are traditional symbols of peace, i.e. the olive branch."
Trouble began before 1948
(continuer)
(continuer)
envoyé par Adriana e Riccardo 14/1/2007 - 17:25
Le petit commerce
Una variante della versione italiana di Giangilberto Monti, il cui testo è ripreso da Il Deposito. Alla stessa pagina è scaricabile anche il file audio della canzone. La versione è eseguita da Fausto Amodei.
VENDIAMO ARMI!
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 14/1/2007 - 14:41
Ode an die Freude
Testo di I. Manfredotti
ODE ALLA GIOIA
(continuer)
(continuer)
envoyé par Monica 14/1/2007 - 14:26
Marching To The Killing Rhythm
A grand deception
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 14/1/2007 - 14:04
Bambino soldato
Testo e musica di Paolo Farace
Dall'album "Cultura popolare"
Dall'album "Cultura popolare"
T’hanno pigliato di notte
(continuer)
(continuer)
envoyé par adriana 13/1/2007 - 10:22
C'era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones
grazie,sei un amico
Ma che ti pare, è un piacere poter aiutare chi chiede le cose con gentilezza! :-) Saluti cari! [RV]
riky 12/1/2007 - 21:12
La guerra di Piero
L'equivoco di sempre:uccidere per non essere uccisi.Come se fosse una maledizione! Dino
disan2002@libero.it 12/1/2007 - 19:22
Casualties Of War
Il racconto di un soldato, durante la prima guerra del Golfo
Casualties of war; as I approach the barricade
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 11/1/2007 - 15:02
L'anno che verrà
[Deutsche Fassung von, oder gesendet von, Srdjan Vukovic]
Dies ist die deutsche Lyrics von "L'anno che verrà", ich wünsche euch viel Spass damit! ;-)
Dies ist die deutsche Lyrics von "L'anno che verrà", ich wünsche euch viel Spass damit! ;-)
DAS NEUE JAHR
(continuer)
(continuer)
envoyé par Srdjan Vukovic 10/1/2007 - 23:35
Bagdad Chaos
Jean-Pierre Manel
Voila enfin un texte qui dit les choses avec force, lucidité et beaucoup de talent. Pourquoi ne l'entend-t-on pas chanter en rap par exemple?
Merci de transmettre.
Fabienne
Merci de transmettre.
Fabienne
10/1/2007 - 20:16
Bandiere di Pace
La storica Canzone/Inno alle 'Bandiere di PACE', composta da Agnese Ginocchio, cantautrice per la Pace (www.agneseginocchio.it ), che ha fatto da sfondo a molte iniziative e marce pacifiste in Italia. Scritta l' 8/01/2003, la canzone-inno è stata citata nel libro omonimo
(Ritornello)
(continuer)
(continuer)
10/1/2007 - 19:22
Traffic In The Sky
La canzone parla dell'11 settembre. Jack si immagina di essere ancora un bambino mentre gioca per strada con i suoi amici, quando a un tratto vedono le ombre degli aerei passare sull'asfalto. E' estratta dal secondo album, On and on.
There's traffic in the sky
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo 10/1/2007 - 17:13
Parcours:
11 septembre: terrorisme à New York
Addio mia bella addio
Veramente disgustoso.
(Carlotta)
(Carlotta)
A cosa ti riferisci, Carlotta? Cerca di spiegarcelo, per favore. [RV]
10/1/2007 - 14:29
Via della Povertà [versioni modificate e versione da album], incl. Desolation Row by Bob Dylan
[1974 / 1982]
Testi di Fabrizio de André
Lyrics by Fabrizio de André
Musica di Bob Dylan ("Desolation Row")
Music by Bob Dylan ("Desolation Row")
Arrangiamento/Arrangement: De André/De Gregori
Il manoscritto della "seconda versione modificata" di Via della Povertà (riprodotto da Stella Nera).
L'11 gennaio [2007] Fabrizio ci ha lasciati da otto anni. Da otto anni non possiamo più ascoltare la sua voce, e senza tanti giri di parole diciamo che ci manca sempre di più. Questo e basta. Vogliamo ricordarlo con queste particolari versioni di "Via della povertà" che pensiamo possano avere il suo preciso posto nella nostra raccolta, particolarmente per quanto riguarda la memoria di certi anni.[RV]
Alla fine del 1974, in preparazione della sua primissima tournée di concerti (che lo avrebbe poi visto esordire alla "Bussola" di Viareggio), Fabrizio de André si divertì, ad Asti, a cantare... (continuer)
Testi di Fabrizio de André
Lyrics by Fabrizio de André
Musica di Bob Dylan ("Desolation Row")
Music by Bob Dylan ("Desolation Row")
Arrangiamento/Arrangement: De André/De Gregori
Il manoscritto della "seconda versione modificata" di Via della Povertà (riprodotto da Stella Nera).
L'11 gennaio [2007] Fabrizio ci ha lasciati da otto anni. Da otto anni non possiamo più ascoltare la sua voce, e senza tanti giri di parole diciamo che ci manca sempre di più. Questo e basta. Vogliamo ricordarlo con queste particolari versioni di "Via della povertà" che pensiamo possano avere il suo preciso posto nella nostra raccolta, particolarmente per quanto riguarda la memoria di certi anni.[RV]
Alla fine del 1974, in preparazione della sua primissima tournée di concerti (che lo avrebbe poi visto esordire alla "Bussola" di Viareggio), Fabrizio de André si divertì, ad Asti, a cantare... (continuer)
Il salone di bellezza in fondo al vicolo
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 10/1/2007 - 11:15
The Big Parade
1999
Detroit to d.C., night train, capitol, parts east
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 10/1/2007 - 10:45
Save The Day
Album: The Living End - 1998
So here I come to save the day
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 10/1/2007 - 10:36
A Contratiempo (Carabelas de Colón)
9 gennaio 2007
LE CARAVELLE DI COLOMBO
(continuer)
(continuer)
9/1/2007 - 23:55
Radio Manisco/0516490872
1993
0516490872
Ora che Abu Ghraib, Guantánamo e detenzioni arbitrarie “giustificate” dalla guerra al terrorismo (vedi il caso nostrano del sequestro Abu Omar) sono diventate la normalità nella coscienza collettiva, ho ripescato questa che è una delle più belle canzoni della stagione italiana delle Posse... Figli dell'Onda Rossa Posse e fratelli degli Assalti Frontali, gli AK47 scrissero questo brano dedicato a Silvia Baraldini nel 1994, facendolo precedere da un'introduzione del giornalista RAI, corrispondente dagli USA, Lucio Manisco (poi eletto come parlamentare per Rifondazione Comunista e per il Partito dei Comunisti Italiani). Il testo della canzone era ispirato non solo alla vicenda della Baraldini (condannata ad una pena sproporzionata rispetto ai capi di imputazione, solo perchè “irredenta”, e liberata poi nel settembre del 2006 dopo essere stata trasferita, non senza polemiche, nelle patrie galere), ma anche al racconto “Gli invisibili” di Nanni Balestrini.
0516490872
Ora che Abu Ghraib, Guantánamo e detenzioni arbitrarie “giustificate” dalla guerra al terrorismo (vedi il caso nostrano del sequestro Abu Omar) sono diventate la normalità nella coscienza collettiva, ho ripescato questa che è una delle più belle canzoni della stagione italiana delle Posse... Figli dell'Onda Rossa Posse e fratelli degli Assalti Frontali, gli AK47 scrissero questo brano dedicato a Silvia Baraldini nel 1994, facendolo precedere da un'introduzione del giornalista RAI, corrispondente dagli USA, Lucio Manisco (poi eletto come parlamentare per Rifondazione Comunista e per il Partito dei Comunisti Italiani). Il testo della canzone era ispirato non solo alla vicenda della Baraldini (condannata ad una pena sproporzionata rispetto ai capi di imputazione, solo perchè “irredenta”, e liberata poi nel settembre del 2006 dopo essere stata trasferita, non senza polemiche, nelle patrie galere), ma anche al racconto “Gli invisibili” di Nanni Balestrini.
Silvia Baraldini, detenuta n.0516490872, carcere femminile di massima sicurezza, Marianna, Florida, Stati Uniti d'America...
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 9/1/2007 - 23:00
El pianista del gueto de Varsovia
Letra y música: Jorge Drexler
Testo e musica: Jorge Drexler
Basado en el relato autobiográfico "El Pianista del Gueto de Varsovia" de Władysław Szpilman
Basato sul racconto autobiografico "Il pianista del ghetto di Varsavia" di Władysław Szpilman. Dal libro è stato, come noto, tratto un pluripremiato film di Roman Polański.
Il pianista
di Roman Polański
Durata: 148'
Wladyslaw Szpilman: Adrien Brody
Capitano Wilm Hosenfeld: Thomas Kretschman
Padre: Frank Finlay
Madre: Maureen Lipman
Dorota: Emilia Fox
E’ facile capire cosa deve aver convinto Polański, nell’opera autobiografica di Szpilman (1911-2000), ad affrontare il lutto inevitabile per ogni ebreo polacco, l’olocausto nella Varsavia bellica. Sicuramente la lettura ha conquistato il regista mostrandogli la possibilità di raccontare la tragedia personale di un artista ebreo (il più grande pianista polacco dell’epoca), inserendola... (continuer)
Testo e musica: Jorge Drexler
Basado en el relato autobiográfico "El Pianista del Gueto de Varsovia" de Władysław Szpilman
Basato sul racconto autobiografico "Il pianista del ghetto di Varsavia" di Władysław Szpilman. Dal libro è stato, come noto, tratto un pluripremiato film di Roman Polański.
Il pianista
di Roman Polański
Durata: 148'
Wladyslaw Szpilman: Adrien Brody
Capitano Wilm Hosenfeld: Thomas Kretschman
Padre: Frank Finlay
Madre: Maureen Lipman
Dorota: Emilia Fox
E’ facile capire cosa deve aver convinto Polański, nell’opera autobiografica di Szpilman (1911-2000), ad affrontare il lutto inevitabile per ogni ebreo polacco, l’olocausto nella Varsavia bellica. Sicuramente la lettura ha conquistato il regista mostrandogli la possibilità di raccontare la tragedia personale di un artista ebreo (il più grande pianista polacco dell’epoca), inserendola... (continuer)
Dos generaciones menos
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 9/1/2007 - 21:46
Parcours:
Ghettos
Non trattare
Caro Lorenzo
Puoi non rispondermi tu ma perche' non puoi farmi rispondere gli altri come il caso di Francesco ???
(Willy)
Puoi non rispondermi tu ma perche' non puoi farmi rispondere gli altri come il caso di Francesco ???
(Willy)
Sono purtroppo stati cancellati dei commenti per errore. Se volete riformularli li pubblicherò senz'altro, per correttezza. Non avendo chiaramente i vostri indirizzi mail privati non posso contattarvi per avvertirvi, se si verifica un'evenienza del genere (a volte mi è successo di cancellare per errore delle traduzioni intere, solo per fare un esempio). Ma ne approfitto anche per un suggerimento. Se avete soltanto da formulare semplici domande relative ai vostri commenti o all'andamento del sito, non utilizzate i commenti alle canzoni, ma il Guestbook accessibile dalla homepage. Conto sulla vostra comprensione e collaborazione. Grazie. [RV]
9/1/2007 - 18:59
Tror du den gamle jord kan holde
9 gennaio 2007
Per la traduzione dal danese (estremamente popolaresco) mi sono servito dello English-Danish-English Dictionary Online Fake/Pope.
PENSI CHE LA VECCHIA TERRA POSSA RESISTERE?
(continuer)
(continuer)
9/1/2007 - 17:22
Bombs
2006
feat. Harry Collier
feat. Harry Collier
If I don't get out of this I I wish, I just want you to know that I really really love you.
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 9/1/2007 - 16:40
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Letra y música / Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Joan Manuel Serrat
Album / Albumi: Mediterráneo
Nell'introduzione a En Méditerranée di Georges Moustaki ci eravamo ripromessi di inserire questa celeberrima canzone di Joan Manuel Serrat. Lo facciamo senz'altro, anche sulla scorta di un episodio personale.
Esistono le canzoni contro la guerra, ed esistono canzoni di altra natura che, in un qualsiasi momento, possono essere scritte cantate contro la guerra, contro l'imperialismo e il colonialismo politico e culturale, contro una qualsiasi ingiustizia. Di esempi non ne mancano certamente. Così, nel 1971, Joan Manuel Serrat scrisse (in castigliano, anche se molti credono che si tratti di una canzone originariamente composta in lingua catalana) questa famosissima canzone, da molti considerata in Spagna come "la canzone del secolo". È una canzone... (continuer)