Per tutti quei sorrisi
Versione in dialetto veneto Rovigotto di Marco Randolo, indegno di tradurre i suoi compaesani =)!
PAR TUTI CHI SORISI
(Continues)
(Continues)
Contributed by MarcoChe 2006/9/10 - 04:13
Dopo... niente è più lo stesso
"Per troppo tempo ho avuto gli occhi nudi e il cuore in gola.
Eppure non era poca cosa la mia vita.
Cosa ho vinto, dov'è che ho vinto quando io
ora so che sono morto dentro
tra le mie rovine."
Basterebbe questo a capire la follia della guerra. Basterebbe questo.
E Francesco Di Giacomo lo canta con un tale pathos che mi fa venire i brividi... ogni volta... dopo anni.
Eppure non era poca cosa la mia vita.
Cosa ho vinto, dov'è che ho vinto quando io
ora so che sono morto dentro
tra le mie rovine."
Basterebbe questo a capire la follia della guerra. Basterebbe questo.
E Francesco Di Giacomo lo canta con un tale pathos che mi fa venire i brividi... ogni volta... dopo anni.
MarKco 2006/9/8 - 22:55
Last act from Fribourg: the complete reshaping of the Pescatore page. Tomorrow is another story, hopefully beautiful as before. See you soon. [RV]
Riccardo Venturi 2006/9/8 - 22:11
Bring Them Home (If You Love Your Uncle Sam)
RIPORTELI CASA (SE GHE VOLI' BEN A ZIO SEM)
(Continues)
(Continues)
Contributed by MarcoChe 2006/9/8 - 19:15
Giustizia per Genova
Io sono il ragazzo picchiato oltraggiato deluso tradito
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Chiavistrelli 2006/9/8 - 18:16
Song Itineraries:
Genoa - G8, police repression, Carlo Giuliani
Wounded Knee 1890
Massacro di Wounded Knee è il nome con cui è passato alla storia un eccidio di Sioux da parte dell'esercito degli Stati Uniti d'America commesso il 29 dicembre 1890.
Il 29 dicembre 1890 alcune centinaia di Sioux Teton, seguaci del predicatore Wovoca e praticanti la danza degli spiriti (Ghost Dance) fuggirono dalla riserva di Pine Ridge (South Dakota) per raccogliersi intorno al moribondo capo Big Foot.
Essi credevano che ballando la Ghost Dance fossero stati immuni dai proiettili dei bianchi e che, presto sarebbero tornati i tempi del bisonte.
Circondati dalle truppe del settimo reggimento cavalleggeri armato con le mitragliatrici Hotchkiss, che intendeva riportarli indietro, si arresero, ma, a causa di uno sparo, l'esercito aprì il fuoco sull'accampamento. Durante la primavera successiva, quando le condizioni climatiche permisero all'esercito di tornare sul luogo a seppellire i morti,... (Continues)
Acqua dolce come eri bella quella mattina ricordi ?
(Continues)
(Continues)
Contributed by G/B 2006/9/8 - 14:21
Song Itineraries:
Native American Genocide, Right-wing Reactionarism against and inside war
Bring Them Home (If You Love Your Uncle Sam)
Sempre dalla mailing list bruce.it proviene la seguente versione in piemontese monferrino, opera di Marco Gioanola, fatta pervenire sempre da Diego Bucconi. Riportiamo anche la piccola introduzione fatta dall'autore:
Vi propongo qui il tentativo, nel "mio" dialetto piemontese-monferrino. Mi perdonerete eventuali strafalcioni, compresa la translitterazione di certi suoni. Alcune note: ho tradotto il titolo in una specie di "(ri)chiamateli a casa"; in piemontese, almeno dalle mie parti, il "barba" è lo zio; ho scritto "oeu" per indicare la vocale tipica dei dialetti del nord, la stessa che sta per esempio in "casoeula" tanto per capirci.
Qui abbiamo però riportato l'[oeu] usato da Marco come [ö].
Qui abbiamo però riportato l'[oeu] usato da Marco come [ö].
CIAMJI A CA' (SE T'VORI BEN AL BARBA SAM)
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/9/8 - 14:11
Bring Them Home (If You Love Your Uncle Sam)
E dall'8 settembre 2006 ne esiste anche una fantasmagorica versione in anconetano! L'autore è Fabrizio Fiori della mailing list bruce.it e mi è stata fatta pervenire da Diego Bucconi della lista "Combat Folk". La qual cosa fa particolare piacere perché al "Bring Them Home" tirrenico risponde quello adriatico. Sempre marinai siamo!
ARPURTÉLI A CASA (SI JE VULE' BE' A ZIO SAM)
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/9/8 - 12:17
La médaille
La versione italiana di Alessio Lega fatta pervenire da Paolo Talanca, valente studioso della teoria cantautorale italiana nonché amico a prova...di bomba [la qual cosa è alquanto in tema con questo sito]. La canzone è presente sul nuovo disco di Alessio dedicato alle traduzioni da chansons à texte francesi, intitolato Sotto il pavé la spiaggia
LA MEDAGLIA
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/9/8 - 12:08
Quanno turnammo a nascere
QUANDO NASCEREMO DI NUOVO
(Continues)
(Continues)
Contributed by MarcoChe 2006/9/7 - 21:56
Quanno sona la campana
..."che" traduce dal napoletano?!?!...
QUANDO SUONA LA CAMPANA
(Continues)
(Continues)
Contributed by MarcoChe 2006/9/7 - 21:50
Che belo el mondo che'l sarìa
..."che" bello sarebbe il mondo!
CHE BELLO SAREBBE IL MONDO
(Continues)
(Continues)
Contributed by MarcoChe 2006/9/7 - 20:53
Addio Venezia addio [El diciaòto novembre]
ADDIO VENEZIA
(Continues)
(Continues)
Contributed by MarcoChe 2006/9/7 - 19:21
Me pare
Marco "di cui" aspettiamo altre traduzioni! [RV]
MIO PADRE
(Continues)
(Continues)
Contributed by MarcoChe 2006/9/7 - 19:05
Le sorti de un pianeta
Marco "che" saluto e abbraccio forte[RV]
LE SORTI DI UN PIANETA
(Continues)
(Continues)
Contributed by MarcoChe 2006/9/7 - 18:58
Il potere dei più buoni
Io consiglio di ascoltare il monologo "L'azalea" che precede - e introduce - questa canzone nel disco "Un'idiozia conquistata a fatica". Gaber se la prende esplicitamente con Telethon, 30 ore per la vita, "We are the world" e altre analoghe iniziative del più becero e ipocrita pietismo. Ossia, la "beneficienza" per darsi una lucidatina alla coscienza e mantenere lo status quo, con tutte le porcherie annesse e connesse; la "solidarietà" di stampo clerical/borghese, insomma (anche se talvolta esercitata da organismi non clericali né - apparentemente - borghesi). In questo senso, la penso esattamente come lui.
Ecco il testo del monologo (da giorgiogaber.org):
Ecco il testo del monologo (da giorgiogaber.org):
L'AZALEA
(Continues)
(Continues)
Contributed by MB 2006/9/7 - 15:07
C'era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones
TINHA UM GAROTO QUE COMO EU AMAVA OS BEATLES E OS ROLLING STONES
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/9/7 - 13:21
4 marzo 1943 [Gesù bambino]
4 MARÇO DE 1943
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/9/7 - 13:16
La guerra di Piero
PORTOGHESE / PORTUGUESE [2] - Pino Ulivi
Versione portoghese (brasiliana) di Pino Ulivi dalla pagina di scaricamento mp3
Portuguese (Brazilian) version by Pino Ulivi, from the download page
Version portugaise (brésilienne) de Pino Ulivi d'après la page de téléchargement de la chanson.
Portuguese (Brazilian) version by Pino Ulivi, from the download page
Version portugaise (brésilienne) de Pino Ulivi d'après la page de téléchargement de la chanson.
A GUERRA DE PIERO
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/9/7 - 12:43
L'anno che verrà
Ore 4.42 del mattino del 7 settembre 2006
THE YEAR TO COME
(Continues)
(Continues)
2006/9/7 - 04:42
Brigante se more
Antonio Gramsci: Lo stato italiano postunitario
"Lo stato italiano è stato una dittatura feroce che ha messo a ferro e fuoco l'Italia meridionale e le isole, squartando, fucilando, seppellendo vivi i contadini poveri che scrittori salariati tentarono d'infamare col marchio di briganti" (Antonio Gramsci in Ordine Nuovo, 1920).
"Lo stato italiano è stato una dittatura feroce che ha messo a ferro e fuoco l'Italia meridionale e le isole, squartando, fucilando, seppellendo vivi i contadini poveri che scrittori salariati tentarono d'infamare col marchio di briganti" (Antonio Gramsci in Ordine Nuovo, 1920).
2006/9/6 - 20:49
Ballade vom Edelweiß-Piraten Nevada-Kid
6 settembre 2006
BALLATA DI NEVADA KID, PIRATA DELLA STELLA ALPINA
(Continues)
(Continues)
2006/9/6 - 16:03
Soldier's Lament
Go tell the General it ain’t workin’;
(Continues)
(Continues)
Contributed by Mike McLaren 2006/9/6 - 08:02
Johnny
Tu es parti là-bas, sans savoir pourquoi
(Continues)
(Continues)
Contributed by Jacky Fluttaz 2006/9/6 - 03:11
Parlando del naufragio della London Valour
Am 9 April 1970 zerschellte während eines Unwetters am Hafendamm von Genua das Britische Frachtschiff London Valour. Hunderte neugierige und entsetzte Menschen verfolgten die Geschehnisse vom Hafen aus: den verzweifelten Versuch der Schlepper das Schiff noch von den tödlichen Felsen wegzuziehen, sowie, mittels einer improvisierter Seilbahn, die Menschen von Bord zu retten. Doch das Stahlseil brach und riss die Frau des Kapitän in
den Tod. Der Kapitän der London Valour, der an dem Unglück nicht unschuldig war, hatte er doch die Warnungen des Wetterdienstes missachtet, erschoss sich an Bord seines Schiffes. Insgesamt starben bei dem Unglück 20 Menschen.
den Tod. Der Kapitän der London Valour, der an dem Unglück nicht unschuldig war, hatte er doch die Warnungen des Wetterdienstes missachtet, erschoss sich an Bord seines Schiffes. Insgesamt starben bei dem Unglück 20 Menschen.
ÜBER DEN UNTERGANG DER LONDON VALOUR
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/9/6 - 02:57
×