Sweet Neo Con
Versione turca (!) della canzone proveniente da un articolo di Hürriyet Online (lo Hürriyet è uno dei principali quotidiani turchi).
ROLLING STONES’UN BUSH ŞARKISI
Yeni albümün ilk single’ı Streets of Love, radyolarda uğun bir süredir çalıyor. Virgin Records etiketiyle yayınlanan albümde tartışmalı bir savaş karşıtı şarkı da var. Bush’a yazılan şarkının adı Sweet Neo-Con. Grup üyeleri Bush’a aşağılayıcı, dalga geçen tarzda ‘tatlı yeni-sağcı, yeni-muhafazakar’ diyorlar. İşte şarkı sözlerinden bir bölümü.
BENIM TATLI NEO-CON
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envoyé par Riccardo Venturi 26/8/2006 - 19:48
Ballad Of Claudy
31 luglio 1972. Proprio mentre, nella non lontana Derry, le truppe britanniche iniziano la micidiale « Operazione Motorman » per la « riconquista » della città, il fino a quel momento tranquillo paese di Claudy viene scosso da un terribile attentato attribuito all’IRA (che però negò sempre di esserne autrice). Alle 10,20 del mattino un’autobomba parcheggiata appena fuori il Mc Ilhenny’s Pub in Main Street, la strada principale del paese, esplode uccidendo sul colpo tre persone e ferendone quattordici. Tre altre persone moriranno nei giorni successivi in seguito alle ferite riportate nell’attentato. Quindici minuti dopo, una donna si presenta dalla vicina Dungiven alla locale stazione del RUC per avvertire che qualcuno le aveva detto che sarebbe esplosa una seconda bomba, piazzata in un furgone parcheggiato di fronte all’ufficio postale ; gli attentatori avevano provato a telefonare, ma le... (continuer)
The Sperrins surround it, the Faughan flows by
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envoyé par Riccardo Venturi 26/8/2006 - 17:33
Parcours:
Les conflits irlandais
I cinque fiori della speranza
Non avevo visitato questo sito. Mi piace molto. I cinque fiori della speranza è una canzone cantata dalla Baez, vero? Bello il testo.
GRAZIA 26/8/2006 - 11:40
Vitti na crozza
Francesco Senia, in un intervento sul suo blog, riprende il tema di "Vitti na crozza". In parte è identico al suo precedente post riportato nell'introduzione, ma è ampliato con alcune interessanti notizie e fornisce anche un'importante precisazione testuale che abbiamo accolto senz'altro.
Un bel disco "Sicily" di Carlo Muratori . Ben fatto, ben cantato, ben confezionato con quel merletto che occupa quasi metà della copertina. E un bel libretto, con i testi siciliani tradotti in inglese, oltre che in italiano. C'è anche il celeberrimo "Vitti 'na Crozza".
Già, "...vitti 'na crozza supra 'nu cannuni.....". Tradotto come "Ho visto un teschio su un cannone". Un cannone?....ma no, dai!
Il cannone, la grande canna. Così si chiamavano quasi dovunque, in sicilia, sia le torri dei castelli che quelle di guardia: solo che, distrutti castelli a torri, in certi paesi, la parola è rimasta ad evocare... (continuer)
Un bel disco "Sicily" di Carlo Muratori . Ben fatto, ben cantato, ben confezionato con quel merletto che occupa quasi metà della copertina. E un bel libretto, con i testi siciliani tradotti in inglese, oltre che in italiano. C'è anche il celeberrimo "Vitti 'na Crozza".
Già, "...vitti 'na crozza supra 'nu cannuni.....". Tradotto come "Ho visto un teschio su un cannone". Un cannone?....ma no, dai!
Il cannone, la grande canna. Così si chiamavano quasi dovunque, in sicilia, sia le torri dei castelli che quelle di guardia: solo che, distrutti castelli a torri, in certi paesi, la parola è rimasta ad evocare... (continuer)
Riccardo Venturi 26/8/2006 - 01:55
Fabrizio
Testo e musiche di Claudio Izzo
claudioizzo@virgilio.it
claudioizzo@virgilio.it
Grazie di cuore, Claudio, per questa tua canzone. Inviaci tutte quelle che hai scritto sull'argomento, saranno senz'altro inserite. [RV]
E' andato in Iraq
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envoyé par Claudio Izzo 26/8/2006 - 00:33
Por qué cantamos
Poema de Mario Benedetti
Música de Alberto Favero
Poesia di Mario Benedetti
Musica di Alberto Favero
Posto questa canzone, scritta da Benedetti e messa in musica da Alberto Favero, perchè mi pare contenga alcuni dei motivi per cui esiste il sito delle CCG/AWS...
L'uruguayano Benedetti, sfuggito nel 1973 a uno dei tanti colpi di stato che stavano funestando l'America Latina, la scrisse al suo rientro in patria, nel 1983 (ecco perchè il brano fa parte delle "Canciones del Desexilio")
Dedicata ai morti, agli scomparsi e ai sopravvissuti di tutte le dittature.
"La crisis actual de la humanidad se debe a tres hombres. Hacia fines del siglo XIX, Marx publicó tres tomos de El Capital y puso en duda con ellos la intangibilidad de la propiedad privada; a principios del siglo XX, es atacada la sagrada esfera íntima del ser humano por Freud, en su libro La interpretación de los sueños, y como... (continuer)
Música de Alberto Favero
Poesia di Mario Benedetti
Musica di Alberto Favero
Posto questa canzone, scritta da Benedetti e messa in musica da Alberto Favero, perchè mi pare contenga alcuni dei motivi per cui esiste il sito delle CCG/AWS...
L'uruguayano Benedetti, sfuggito nel 1973 a uno dei tanti colpi di stato che stavano funestando l'America Latina, la scrisse al suo rientro in patria, nel 1983 (ecco perchè il brano fa parte delle "Canciones del Desexilio")
Dedicata ai morti, agli scomparsi e ai sopravvissuti di tutte le dittature.
"La crisis actual de la humanidad se debe a tres hombres. Hacia fines del siglo XIX, Marx publicó tres tomos de El Capital y puso en duda con ellos la intangibilidad de la propiedad privada; a principios del siglo XX, es atacada la sagrada esfera íntima del ser humano por Freud, en su libro La interpretación de los sueños, y como... (continuer)
Si cada hora vino con su muerte,
(continuer)
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envoyé par Alessandro 26/8/2006 - 00:29
Se avete fame
anonyme
Canzone popolare dell'epoca della I guerra mondiale. Da questa pagina di Solegemello.
Se avete fame
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envoyé par Riccardo Venturi 26/8/2006 - 00:05
Parcours:
La Grande Guerre (1914-1918)
Stella
Album Cuore (1984)
Ci piace sottolineare che abbiamo ripreso questo testo da Solegemello-Canzoni contro la guerra. Sole gemello, e gemello del nostro sito (siamo anche linkati: grazie!)
Ci piace sottolineare che abbiamo ripreso questo testo da Solegemello-Canzoni contro la guerra. Sole gemello, e gemello del nostro sito (siamo anche linkati: grazie!)
Stella che cammini, nello spazio senza fine
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 26/8/2006 - 00:02
Cinco siglos igual
Letra y música: León Gieco
Parole e musica: León Gieco
Lyrics and music: León Gieco
Paroles et musique: León Gieco
Vortoj kaj muziko: León Gieco
Album: Mensajes del alma
Molto nota nella versione resa da Mercedes Sosa, è stata scritta da Gieco nel 1992, 500° anniversario - come dice Eduardo Galeano - della "conquista che non scoprì l'America"...
Fa parte dell'album "Mensajes del Alma".
Parole e musica: León Gieco
Lyrics and music: León Gieco
Paroles et musique: León Gieco
Vortoj kaj muziko: León Gieco
Album: Mensajes del alma
Molto nota nella versione resa da Mercedes Sosa, è stata scritta da Gieco nel 1992, 500° anniversario - come dice Eduardo Galeano - della "conquista che non scoprì l'America"...
Fa parte dell'album "Mensajes del Alma".
Soledad sobre ruinas, sangre en el trigo
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 25/8/2006 - 23:46
Electronic Warfare
So you think there's nobody else out there fighting to protect your civil liberties?
(continuer)
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25/8/2006 - 19:56
Je m'appelle Bagdad
[2005]
Album: "Un autre univers"
Album: "Un autre univers"
J'ai vécu heureuse
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 25/8/2006 - 19:51
Sous le signe du G8
anonyme
Ils se rencontrent au mois d’janvier
(continuer)
(continuer)
envoyé par adriana 25/8/2006 - 18:42
Rat je završen
Nonostante qualche perplessità sui nomi "dečurlija" e "balavurdija" che ho tradotto con "bambinate" e "baraonde", vi invio la versione italiana della canzone.
(Monia)
(Monia)
LA GUERRA È FINITA
(continuer)
(continuer)
envoyé par monia 25/8/2006 - 18:04
Let There Be Peace On Earth
Testo ripreso dal sito ufficiale di Alexandru Andries. Canzone composta direttamente in lingua inglese.
Trascrizione di Sergiu Mitrofan (curatore del sito)
Trascrizione di Sergiu Mitrofan (curatore del sito)
La, la, la-la-la-la
(continuer)
(continuer)
25/8/2006 - 16:59
Itab Hassan Mustaphà
[1993]
Dall'album Storie d'Italia
"È stato un libro, La tana della iena, edito da Sensibili alle foglie, a farci conoscere la storia di Hassan Abu Omar. Heb Hassan è il nome di battaglia e Mustaphà, il nome che suo nonno aveva voluto per questo ragazzo nato a Chatila. La sua famiglia di Gerusalemme, viveva in un campo profughi dal 1948 quando gli israeliani li cacciarono dalla loro terra. A nove anni Hassan era pronto per entrare nella scuola militare e diventare Figlio del Leone. Nel 1982 israeliani e cristiano maroniti si resero responsabili di un'orrenda strage nei campi di Sabra e Chatila. Furono uccisi: sua madre, sua sorella e due suoi fratelli, Fadi quattordicenne e Ahmed di appena un anno e mezzo. Poco dopo, suo padre morì in un'imboscata. Nell'Europa dei grandi, Mustaphà ci arriva quindicenne per compiere un attentato ad un ufficio delle linee aeree britanniche a Roma. Subito dopo... (continuer)
Dall'album Storie d'Italia
"È stato un libro, La tana della iena, edito da Sensibili alle foglie, a farci conoscere la storia di Hassan Abu Omar. Heb Hassan è il nome di battaglia e Mustaphà, il nome che suo nonno aveva voluto per questo ragazzo nato a Chatila. La sua famiglia di Gerusalemme, viveva in un campo profughi dal 1948 quando gli israeliani li cacciarono dalla loro terra. A nove anni Hassan era pronto per entrare nella scuola militare e diventare Figlio del Leone. Nel 1982 israeliani e cristiano maroniti si resero responsabili di un'orrenda strage nei campi di Sabra e Chatila. Furono uccisi: sua madre, sua sorella e due suoi fratelli, Fadi quattordicenne e Ahmed di appena un anno e mezzo. Poco dopo, suo padre morì in un'imboscata. Nell'Europa dei grandi, Mustaphà ci arriva quindicenne per compiere un attentato ad un ufficio delle linee aeree britanniche a Roma. Subito dopo... (continuer)
72 Chatila a nord di Palestina
(continuer)
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envoyé par Riccardo Venturi 25/8/2006 - 14:00
Parcours:
L'Holocauste palestinien
Duecento giorni a Palermo
[1993]
Dall'album Storie d'Italia
"Pio La Torre era tornato a Palermo, nella sua città, dopo una lunga militanza a Botteghe Oscure, con due obiettivi: combattere la mafia rilanciando la lotta tra la gente e liberare il Pci da accordi compromettenti con la Dc di Lima e Ciancimino.
Dai suoi duecento giorni a Palermo ne viene fuori la figura di un uomo in cui si combinarono i quattro elementi che in Sicilia equivalgono sempre alla condanna a morte: l'intransigenza morale, il ruolo di potere, la capacità di leggere le cose siciliane attraverso il filtro della conoscenza delle logiche mafiose e infine l'essere solo, amato dai compagni senza potere ma circondato negli apparati del suo partito da pochi amici, molti spettatori, da alcuni nemici come Russo e Sanfilippo. Per la ricostruzione dei duecento giorni a Palermo di Pio La Torre e delle sue 'scoperte' ci siamo valsi della rivista Avvenimenti, in particolare degli articoli di Michele Gambino."
Marino Severini
Dall'album Storie d'Italia
"Pio La Torre era tornato a Palermo, nella sua città, dopo una lunga militanza a Botteghe Oscure, con due obiettivi: combattere la mafia rilanciando la lotta tra la gente e liberare il Pci da accordi compromettenti con la Dc di Lima e Ciancimino.
Dai suoi duecento giorni a Palermo ne viene fuori la figura di un uomo in cui si combinarono i quattro elementi che in Sicilia equivalgono sempre alla condanna a morte: l'intransigenza morale, il ruolo di potere, la capacità di leggere le cose siciliane attraverso il filtro della conoscenza delle logiche mafiose e infine l'essere solo, amato dai compagni senza potere ma circondato negli apparati del suo partito da pochi amici, molti spettatori, da alcuni nemici come Russo e Sanfilippo. Per la ricostruzione dei duecento giorni a Palermo di Pio La Torre e delle sue 'scoperte' ci siamo valsi della rivista Avvenimenti, in particolare degli articoli di Michele Gambino."
Marino Severini
Venite voi falsari di notizie
(continuer)
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envoyé par Riccardo Venturi 25/8/2006 - 13:56
Parcours:
La Mafia et les mafias
Imagine
LIVORNESE / LEGHORNESE
L’IMAGINE LIVORNESE, o L’IMÈGIN DER CIVILI
di Riccardo Venturi
L’ « Imagine » livornese, come dire, è leggermente diversa dall’immortale capolavoro originale di John Lennon, sebbene non si discosti affatto dal suo spirito. Sarà forse anche perché a Livorno ci sono bimbe un po’ più belline di quel roito di Yoko Ono, sarà anche perché l’ambiente gioca la sua parte, sarà per un certo « genius loci » e quant’altro ; ma, certamente, certi puristi potrebbero scandalizzarsi. Però la pace è pace, budello d’eva. Ad ogni popolo esprimerla come più gli si addice !
NOTA per i non livornesi. Il « Bar Civili », sito in via del Vigna, è un pubblico locale con smercio di alcolici che è considerato unanimemente il tempio del celebre ponce alla livornese. Che se Gion Lènno veniva a Livorno a arroìssi da’ ponci ‘nvece d’andà a fàssi sparà da un demente in quer cazzo di Nuiorche, forze era ancora vivo, ach so.
L’IMAGINE LIVORNESE, o L’IMÈGIN DER CIVILI
di Riccardo Venturi
L’ « Imagine » livornese, come dire, è leggermente diversa dall’immortale capolavoro originale di John Lennon, sebbene non si discosti affatto dal suo spirito. Sarà forse anche perché a Livorno ci sono bimbe un po’ più belline di quel roito di Yoko Ono, sarà anche perché l’ambiente gioca la sua parte, sarà per un certo « genius loci » e quant’altro ; ma, certamente, certi puristi potrebbero scandalizzarsi. Però la pace è pace, budello d’eva. Ad ogni popolo esprimerla come più gli si addice !
NOTA per i non livornesi. Il « Bar Civili », sito in via del Vigna, è un pubblico locale con smercio di alcolici che è considerato unanimemente il tempio del celebre ponce alla livornese. Che se Gion Lènno veniva a Livorno a arroìssi da’ ponci ‘nvece d’andà a fàssi sparà da un demente in quer cazzo di Nuiorche, forze era ancora vivo, ach so.
Dé prova ‘n pò a immaginà’,
(continuer)
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25/8/2006 - 02:21
Aguirre, Der Zorn Gottes
Aguirre, furore di dio di Werner Herzog, del 1972, è uno dei film che amo di più. La colonna sonora, Aguirre, der Zorn Gottes (Lacrime Di Re), scritta da Fricke, è totalmente strumentale, incredibile e a tratti agghiacciante (almeno quanto Klaus Kinski, che interpreta proprio l'avventuriero Don Lope de Aguirre! - Vai a questa pagina).
XVI secolo. Il conquistador Lope de Aguirre (Kinski), a caccia di fama e di oro nelle impenetrabili foreste amazzoniche, trascinerà l'intera spedizione all'annientamento. La tracotanza, l'ingordigia, la sopraffazione... tutte cose di cui le armi sono strumento e che con esse vengono lentamente, silenziosamente ma inesorabilmente inghiottite dalla Natura. Realizzato in Perù nella valle di Urubamba e su due affluenti del Rio delle Amazzoni, con la collaborazione degli indigeni della cooperativa di Lauramarca, il film è dedicato proprio a loro, come dice Herzog,... (continuer)
XVI secolo. Il conquistador Lope de Aguirre (Kinski), a caccia di fama e di oro nelle impenetrabili foreste amazzoniche, trascinerà l'intera spedizione all'annientamento. La tracotanza, l'ingordigia, la sopraffazione... tutte cose di cui le armi sono strumento e che con esse vengono lentamente, silenziosamente ma inesorabilmente inghiottite dalla Natura. Realizzato in Perù nella valle di Urubamba e su due affluenti del Rio delle Amazzoni, con la collaborazione degli indigeni della cooperativa di Lauramarca, il film è dedicato proprio a loro, come dice Herzog,... (continuer)
Aguirre, der Zorn Gottes ist ein Abenteuerfilm des deutschen Regisseurs Werner Herzog aus dem Jahr 1972.
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envoyé par Alessandro 24/8/2006 - 23:27
Parcours:
Bandes sonores de films contre la guerre
How Come
Acc... ma sei perfidissimo! Nemmeno un prosecchino? Due noccioline?... Vabbè, se ne riparla a quota 1000...
Vada per il prosecchino e le noccioline, vah, ma per me un dito e basta perché oggi me n'avete dato di lavoretto a tradurre Gainsbourg! Scriveva dei testi in cui fra poco manco i francesi ci capivano una sega...[RV]
Vada per il prosecchino e le noccioline, vah, ma per me un dito e basta perché oggi me n'avete dato di lavoretto a tradurre Gainsbourg! Scriveva dei testi in cui fra poco manco i francesi ci capivano una sega...[RV]
Alessandro 24/8/2006 - 16:52
Machine Gun
Ecco qua. Il vostro "Dear Hunter" (di mp3) vi lascia con questa kikkazza, un dilaniante mitragliamento di note del grande Jimi, e se ne va in vacanza per qualche tempo (senza toccar tastiera, che c'ho il culo piatto e l'artrosi reumatoide alle mani!)... Cari Admins, tenete duro e non voletemene: io so che un giorno pagherò per la mia irresponsabilità!
Hasta pronto!
Hasta pronto!
Alessandro 24/8/2006 - 15:55
Andrea
Versione francese di Riccardo Venturi
24 août / 24 agosto 2006
24 août / 24 agosto 2006
ANDRÉ
(continuer)
(continuer)
24/8/2006 - 12:08
Stop The War
The general said "You're young I guess you don't understand
(continuer)
(continuer)
24/8/2006 - 11:57
Free Belfast
Owen McDonagh
[1973]
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: Owen McDonagh
Musica / Music / Musique / Sävel: The Bright Silvery Light of the Moon
Sicuramente, Lucone avrà presente che i “tempi di reazione” in questo sito sono molto tardi: poco meno di due anni (Lucone aveva scritto il 16 gennaio 2018) equivalgono a pochi minuti per questo sito, dove a volte “reagiamo” dopo dieci o quindici anni. Così, finalmente, ecco anche il testo originale (con relativa modifica radicale di questa pagina, comprendente finora il solo testo della versione italiana del Canzoniere del Proletariato e ad esso intestata fin dal 2006) della canzone di Owen McDonagh, inserita nel 1973 nell'album Songs of Irish Civil Rights sia nell'edizione originale sia in quella italiana del medesimo anno. Come preconizzato a suo tempo da Lucone, non essendo minimamente disponibile il testo originale in Rete, abbiamo provveduto a “tirarlo giù”... (continuer)
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: Owen McDonagh
Musica / Music / Musique / Sävel: The Bright Silvery Light of the Moon
Sicuramente, Lucone avrà presente che i “tempi di reazione” in questo sito sono molto tardi: poco meno di due anni (Lucone aveva scritto il 16 gennaio 2018) equivalgono a pochi minuti per questo sito, dove a volte “reagiamo” dopo dieci o quindici anni. Così, finalmente, ecco anche il testo originale (con relativa modifica radicale di questa pagina, comprendente finora il solo testo della versione italiana del Canzoniere del Proletariato e ad esso intestata fin dal 2006) della canzone di Owen McDonagh, inserita nel 1973 nell'album Songs of Irish Civil Rights sia nell'edizione originale sia in quella italiana del medesimo anno. Come preconizzato a suo tempo da Lucone, non essendo minimamente disponibile il testo originale in Rete, abbiamo provveduto a “tirarlo giù”... (continuer)
Here's a song that's going round
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro + Lucone + CCG/AWS Staff 24/8/2006 - 11:52
Parcours:
Les conflits irlandais
Non voglio crescere mai
Una formidabile reinterpretazione di Bobo Rondelli di I Don't Wanna Grow Up di Tom Waits, famosa anche nella versione dei Ramones.
A tradurla in italiano aveva già provato Enrico Ruggeri che aveva scritto per Fiorella Mannoia "Non voglio crescere più", ma la versione di Bobo è travolgente, irriverente, aggiornata, amara ma divertentissima. E, a differenza dell'originale e dell'altra traduzione, è ancora più esplicitamente contro la guerra!
(Lorenzo Masetti)
A tradurla in italiano aveva già provato Enrico Ruggeri che aveva scritto per Fiorella Mannoia "Non voglio crescere più", ma la versione di Bobo è travolgente, irriverente, aggiornata, amara ma divertentissima. E, a differenza dell'originale e dell'altra traduzione, è ancora più esplicitamente contro la guerra!
(Lorenzo Masetti)
Quando i grandi fan la guerra,
(continuer)
(continuer)
24/8/2006 - 09:33
Parcours:
Gênes - G8
Le nombril des femmes d'agents
E' ripresa da Milàn Milàn.
EL BAMBORIN DE LA MIEE D'ON GHISA
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 24/8/2006 - 00:05
La mauvaise herbe
Deutsche Fassung aus Liedern von Georges Brassens
DAS UNKRAUT
(continuer)
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envoyé par Riccardo Venturi 23/8/2006 - 22:58
Meguntam már a bujdosást
anonyme
23 agosto 2006
SONO STUFO DI QUESTA VITA ERRANTE
(continuer)
(continuer)
23/8/2006 - 19:39
Les deux oncles
Come raccontato nell'introduzione alla canzone, Amodei ha preferito ambientare la canzone un secolo prima e i due zii sono diventati uno garibaldino e l'altro borbonico.
Grazie a Sergej del sito Il Deposito che ci ha mandato questo testo che avevamo a lungo ricercato.
Questa versione si puo' scaricare dallo speciale su Fasto Amodei dello stesso sito.
Grazie a Sergej del sito Il Deposito che ci ha mandato questo testo che avevamo a lungo ricercato.
Questa versione si puo' scaricare dallo speciale su Fasto Amodei dello stesso sito.
I DUE ZII
(continuer)
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envoyé par Sergej & Lorenzo Masetti 23/8/2006 - 12:14
Bobby Sands From Belfast
anonyme
Il testo è ripreso da Rebel Songbook.
Now Irishmen Remember well,
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envoyé par Riccardo Venturi 23/8/2006 - 11:59
Parcours:
Les conflits irlandais
A Breath Of Peace
Il testo è ripreso da questa pagina tedesca.
This song is for all the violent dead
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 23/8/2006 - 11:49
Parcours:
Les conflits irlandais
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