Where Have all the Flowers Gone
Vedi a voler rispettare il copyright? La pagina che conteneva una versione ebraica è stata ora cancellata o spostata. È per questo motivo che è sempre meglio ricopiare il testo. Non per appropriarsene ma per salvaguardarlo!
Lorenzo 2006/7/7 - 16:47
Noćni sonet o smislu ivota
Razmiljajuci o smislu ivota dignem pogled do neba,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/7/7 - 00:01
Si può morire
(1963)
Bella canzone di Nanni Svampa, la ascoltai dai Gufi alla fine degli anni 60 durante un loro spettacolo a Bologna.
Bella canzone di Nanni Svampa, la ascoltai dai Gufi alla fine degli anni 60 durante un loro spettacolo a Bologna.
Si può morire facendo il presidente,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marcello 2006/7/6 - 23:39
Ballata per Ciriaco Saldutto
[1973]
Selmoco-Della Mea
Dall'album-cantata "La Balorda"
Edizioni VEDETTE
Zodiaco VPA8165
Ciriaco Saldutto visse e morì in Via Sobrero, nel quartiere di San Donato a Torino. Se ne ha notizia in questo articolo di it.wikipedia dove pure è nominata la canzone di Ivan della Mea. Come ci informa opportunamente Vito Vita, il fatto avvenne nel giugno del 1972 e fu ricostruito anche in un reportage della RAI.
Selmoco-Della Mea
Dall'album-cantata "La Balorda"
Edizioni VEDETTE
Zodiaco VPA8165
[...]Ballata per Ciriaco Saldutto, la canzone d’apertura della seconda facciata del disco, si riferisce ad un quindicenne meridionale, immigrato dalle Puglie a Torino, città che lo isola e lo annienta, fino ad indurlo ad impiccarsi, con il "delitto della repressione". Crepa!, nella sua incandescente dolcezza, torna a ribadire uno dei punti basilari in Della Mea: la necessità di essere "bambino" per poter "credere", "sperare" e "volere un mondo nuovo" [Teresio Zaninetti, da Rabbia e poesia in Ivan Della Mea.
Ciriaco Saldutto visse e morì in Via Sobrero, nel quartiere di San Donato a Torino. Se ne ha notizia in questo articolo di it.wikipedia dove pure è nominata la canzone di Ivan della Mea. Come ci informa opportunamente Vito Vita, il fatto avvenne nel giugno del 1972 e fu ricostruito anche in un reportage della RAI.
Lui ha quindici anni, cognome Saldutto,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/7/6 - 14:58
Mondo meraviglioso
Renato Franchi&orchestrina del Suonatore Jones
Ancora pioveva ieri notte
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2006/7/6 - 07:50
Killing For Jesus
Dall'album "Wonderful" del 1985.
All across the world
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2006/7/4 - 23:13
How Come
Dall'album "Trouble" del 2004.
People on the street now
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2006/7/4 - 16:28
Helicopters
Dall'album "Maroon" del 2000.
Un brano dedicato al ruolo dei media durante la guerra.
Si veda l'intervento di Occams Harmony su Songmeanings.
Un brano dedicato al ruolo dei media durante la guerra.
Si veda l'intervento di Occams Harmony su Songmeanings.
This is where the helicopters came to take me away
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2006/7/4 - 16:22
The Gunner's Dream
[1983]
Roger Waters
Album: "The Final Cut"
La quinta traccia di "Final Cut" del 1983, prosecuzione della precedente "The Hero's Return"
Per un'analisi del brano, si legga l'intervento di Star Captain su Songmeanings.
Un'introduzione all'album si trova nel commento alla prima canzone, The Post-War Dream.
La poetica della canzone viene ritenuta da alcuni ad un livello aulico, quasi da essere paragonato ai grandi Shakespeare e Wordsworth. Probabilmente, una delle figure retoriche che spicca è la seguente: In the space between the heavens/And in the corner of some foreign field/I had a dream (Nello spazio tra i cieli e in un angolo di qualche campo straniero, avevo un sogno).
Il testo della canzone, triste come molti altri componimenti poetici di Waters, è un monologo di un aviatore (in inglese air gunner) che, dopo essere stato colpito durante uno scontro aereo, mentre sta precipitando... (Continues)
Roger Waters
Album: "The Final Cut"
La quinta traccia di "Final Cut" del 1983, prosecuzione della precedente "The Hero's Return"
Per un'analisi del brano, si legga l'intervento di Star Captain su Songmeanings.
Un'introduzione all'album si trova nel commento alla prima canzone, The Post-War Dream.
La poetica della canzone viene ritenuta da alcuni ad un livello aulico, quasi da essere paragonato ai grandi Shakespeare e Wordsworth. Probabilmente, una delle figure retoriche che spicca è la seguente: In the space between the heavens/And in the corner of some foreign field/I had a dream (Nello spazio tra i cieli e in un angolo di qualche campo straniero, avevo un sogno).
Il testo della canzone, triste come molti altri componimenti poetici di Waters, è un monologo di un aviatore (in inglese air gunner) che, dopo essere stato colpito durante uno scontro aereo, mentre sta precipitando... (Continues)
Floating down through the clouds
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2006/7/4 - 16:05
We Shall Overcome
Anche io la porto all'esame di maturità.. Insieme ad altre canzoni come
Primavera di Praga
Blowing in the wind
Canzone del Maggio
Valle Giulia
...
in collegamento con il 68 e anzi gli anni '60 in generale
Primavera di Praga
Blowing in the wind
Canzone del Maggio
Valle Giulia
...
in collegamento con il 68 e anzi gli anni '60 in generale
Maria 2006/7/3 - 22:03
Find the Cost of Freedom
Scritta da Stephen Stills, è la b-side di "Ohio" (1970) e come questa dedicata agli studenti della Kent University assassinati dalla Guardia Nazionale il 4 maggio 1970.
Find the cost of freedom
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2006/7/3 - 13:43
Song Itineraries:
Anti-war Movies Soundtracks, War in Viet Nam: Student Protest and Repression
La ballata dell'Ardizzone
BALLATA PER GIOVANNI ARDIZZONE
Una poesia di Gian Luigi Nespoli
dal sito dell'Associazione di Solidarietà Internazionalista con Cuba (pagina segnalata da Adriana).
La sera scendeva su Milano
e non finiva, non finiva
quella voce immensa, quel sospiro,
quel gesto di pugni alzati,
quel rosso navigare di bandiere,
quel volo di colombe, finchè l'urlo,
come l'inarrestabile marea,
si alzò al cielo, e il silenzio,
il silenzio improvviso della morte
penetrò negli occhi e nei cervelli
e un torrente di lacrime
e di rabbia sommerse la città.
E un nome, un nome di giovane uomo,
comunista, silenzioso straripò
e tutti noi con le labbra
e con il cuore lo gridammo:
Giovanni. Giovanni Ardizzone
era quel nome, un nome
d'un qualsiasi ragazzo
che alzava una bandiera
con la stella solitaria,
un nome di studente, un combattente
per la libertà d'un popolo lontano
ma... (Continues)
Una poesia di Gian Luigi Nespoli
dal sito dell'Associazione di Solidarietà Internazionalista con Cuba (pagina segnalata da Adriana).
La sera scendeva su Milano
e non finiva, non finiva
quella voce immensa, quel sospiro,
quel gesto di pugni alzati,
quel rosso navigare di bandiere,
quel volo di colombe, finchè l'urlo,
come l'inarrestabile marea,
si alzò al cielo, e il silenzio,
il silenzio improvviso della morte
penetrò negli occhi e nei cervelli
e un torrente di lacrime
e di rabbia sommerse la città.
E un nome, un nome di giovane uomo,
comunista, silenzioso straripò
e tutti noi con le labbra
e con il cuore lo gridammo:
Giovanni. Giovanni Ardizzone
era quel nome, un nome
d'un qualsiasi ragazzo
che alzava una bandiera
con la stella solitaria,
un nome di studente, un combattente
per la libertà d'un popolo lontano
ma... (Continues)
Adriana e Riccardo 2006/7/3 - 13:15
Monte Pasubio
Come precisato da Sergio Neddi, non si tratta di un canto anonimo ma di un canto scritto da Giuseppe (detto Bepi) De Marzi, direttore del coro dei Crodaioli di Arzignano (VI).
Grazie per questa informazione.
Grazie per questa informazione.
2006/7/3 - 09:32
Retrouver Montcalm
Il riferimento storico è alla Guerra dei sette anni (1754; 1756-1763), la cui fase che si svolse in suolo canadese è nota come Guerra franco-indiana, e al generale Montcalm (Louis Joseph Marquis de Montcalm de Saint Véran, 1712-1759), che comandava le forze francesi.Sul generale Montcalm si veda questo articolo di Wikipedia in inglese.
Je suis soldat McHolland posté à Lévis
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/7/3 - 00:51
Il 3 dicembre del '39
[1967]
Testo e musica di Francesco Guccini
da "Folk Beat n°1"
IL 3 DICEMBRE DEL ‘39
di Riccardo Venturi
Dal newsgroup it.fan.musica.guccini – 8 novembre 2001
Il 3 dicembre del '39 a stare al mondo volli provar; ma la mia storia, signore e signori, la conoscete già piuttosto bene. Inutile dirvi che sono proprio io, Benito Pio Jack Benski Stalìn &c.; sto invecchiando bene, anzi direi benone, esattamente come quel mio amico Guccini che, nel '67, s'interesso' alle mie vicende tanto da scriverci sopra una canzone. Ma, appunto, si era nel 1967; ed in trentaquattro anni, credetemi, ne e' passata di acqua sotto i ponti.
Un giorno -sara' stato un paio di mesi fa, non ricordo bene-, mi capita di reincontrare il Guccini da quel suo famoso barbiere siciliano; dopo i "ma sei proprio tu" e i "come stai" con le pacche di prammatica sulle spalle (beh, vi assicuro che prenderne una da Guccini... (Continues)
Testo e musica di Francesco Guccini
da "Folk Beat n°1"
IL 3 DICEMBRE DEL ‘39
di Riccardo Venturi
Dal newsgroup it.fan.musica.guccini – 8 novembre 2001
Il 3 dicembre del '39 a stare al mondo volli provar; ma la mia storia, signore e signori, la conoscete già piuttosto bene. Inutile dirvi che sono proprio io, Benito Pio Jack Benski Stalìn &c.; sto invecchiando bene, anzi direi benone, esattamente come quel mio amico Guccini che, nel '67, s'interesso' alle mie vicende tanto da scriverci sopra una canzone. Ma, appunto, si era nel 1967; ed in trentaquattro anni, credetemi, ne e' passata di acqua sotto i ponti.
Un giorno -sara' stato un paio di mesi fa, non ricordo bene-, mi capita di reincontrare il Guccini da quel suo famoso barbiere siciliano; dopo i "ma sei proprio tu" e i "come stai" con le pacche di prammatica sulle spalle (beh, vi assicuro che prenderne una da Guccini... (Continues)
Il tre dicembre del trentanove a stare al mondo volli provar:
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/7/2 - 22:44
Dirty Harry
Dal secondo album dei Gorillaz, "Demon Days" (2005).
The song references (to some also disses) George W. Bush ("The war is over so says the speaker with the fight suit on") referring to the time when George was speaking to reporters in a fighter plane suit decreeing they won the war.
Wikipedia (English)
Wikipedia (English)
I need a gun to keep myself from harm
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2006/7/2 - 21:51
Song Itineraries:
George Walker Bush II
Brainwashing Our Fighting Boys
Somebody's been
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2006/7/2 - 19:10
Bleed From Within
Dal secondo album della band, "Welcome to the North", del 2004.
Shooting star across the desert sky
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2006/7/2 - 19:00
Bad Man
Dall'album "Social Studies" del 1999
Now, hey everybody, we're havin' a war
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2006/7/2 - 18:44
1968
Dall'album "Blackjack David" del 1998.
Un brano che parla di un'amicizia e di vite segnate dalla guerra in Vietnam.
Un brano che parla di un'amicizia e di vite segnate dalla guerra in Vietnam.
Johnny gave Joe his first cigarette
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2006/7/2 - 18:08
1 Trillion Dollar$
Da "For Blood and Empire", ultimo album del gruppo, uscito nel marzo 2006.
One trillion dollars could buy a lot of bling
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2006/7/2 - 17:52
ניט קײן ראָזינקעס, ניט קײן מאַנדלען - לולינקע
Nit keyn rozinkes, nit keyn mandlen (Lulinke)
[1941]
Lyrics by Yeshayahu Spiegel
Music by David Beyglman
Testo di Yeshayahu Spiegel
Musica di David Beyglman
Con il titolo di Lulinka ("Ninna-nanna"), il testo originale yiddish è stato cantato dagli 'Zuf de Žur nell'album Lasciapassare.
Fu scritta nel ghetto di Łódź poco dopo la morte del piccolo figlio del poeta, Chava. Fu eseguita per prima dalla cantante Ella Diamant all'apertura del centro culturale del Ghetto, e cantata dagli Ebrei di Łódź, sebbene proibita dallo "Judenrat" (il "Consiglio Ebraico" di osservanza tedesca).
David Beyglman (1887-1945) fu violinista, compositore e critico teatrale. Era nato da una famiglia di Łódź composta in gran parte da musicisti; scrisse sinfonie e canzoni che descrivevano la vita nel ghetto di Łódź. Fu deportato a Auschwitz nel 1944, poi mandato in un campo di lavoro dove morì nel febbraio del... (Continues)
[1941]
Lyrics by Yeshayahu Spiegel
Music by David Beyglman
Testo di Yeshayahu Spiegel
Musica di David Beyglman
Con il titolo di Lulinka ("Ninna-nanna"), il testo originale yiddish è stato cantato dagli 'Zuf de Žur nell'album Lasciapassare.
Fu scritta nel ghetto di Łódź poco dopo la morte del piccolo figlio del poeta, Chava. Fu eseguita per prima dalla cantante Ella Diamant all'apertura del centro culturale del Ghetto, e cantata dagli Ebrei di Łódź, sebbene proibita dallo "Judenrat" (il "Consiglio Ebraico" di osservanza tedesca).
David Beyglman (1887-1945) fu violinista, compositore e critico teatrale. Era nato da una famiglia di Łódź composta in gran parte da musicisti; scrisse sinfonie e canzoni che descrivevano la vita nel ghetto di Łódź. Fu deportato a Auschwitz nel 1944, poi mandato in un campo di lavoro dove morì nel febbraio del... (Continues)
ניט קײן ראָזינקעס, ניט קײן מאַנדלען,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/7/2 - 13:54
Song Itineraries:
Extermination camps
התחנה הקטנה טרבלינקה
[1988]
Hatakhanà haktanà Treblinka
Lyrics and music by Yehuda Poliker
Testo e musica di Yehuda Poliker
From the album אפר ואבק [èfer veàvak; "Ashes and Dust"]
Dall'album אפר ואבק [èfer veàvak; "Cenere e polvere"]
The journey from East Warsaw station to Treblinka sometimes lasts for five hours and forty-five minutes. Sometimes it can last a whole lifetime.
The station is small with three fir trees and a regular notice that informs you that this is Treblinka. There is no office and no porter and even for a million you won't get a return ticket. No one is waiting at the station and no one is waving a scarf. You are greeted by a stillness hanging in the air in this closed wasteland.
The station pillar and the fir trees are worn away as is the black notice that this is Treblinka station. Still hanging is the advertisement sign which says: "COOK ONLY WITH GAS."
Hatakhanà haktanà Treblinka
Lyrics and music by Yehuda Poliker
Testo e musica di Yehuda Poliker
From the album אפר ואבק [èfer veàvak; "Ashes and Dust"]
Dall'album אפר ואבק [èfer veàvak; "Cenere e polvere"]
The journey from East Warsaw station to Treblinka sometimes lasts for five hours and forty-five minutes. Sometimes it can last a whole lifetime.
The station is small with three fir trees and a regular notice that informs you that this is Treblinka. There is no office and no porter and even for a million you won't get a return ticket. No one is waiting at the station and no one is waving a scarf. You are greeted by a stillness hanging in the air in this closed wasteland.
The station pillar and the fir trees are worn away as is the black notice that this is Treblinka station. Still hanging is the advertisement sign which says: "COOK ONLY WITH GAS."
כאן התחנה טרבלינקה
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/7/2 - 12:18
Song Itineraries:
Extermination camps
Amigo, soldado, hermano
Soldado que tira al cuerpo
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2006/7/2 - 07:48
Ballad For The Fallen Soldier
Dall'album "Between the Sheets" (1983).
I remember when I was much younger than now
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2006/7/2 - 01:14
All Fall Down
Dall'album "U-Vox" del 1986. Il brano fu registrato insieme al celeberrimo gruppo folk irlandese dei Chieftains.
When I was a boy there's a dream that I had
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2006/7/2 - 00:57
What Are We Fighting For?
LIVE is an American alternative rock band from York, Pennsylvania, USA.
Questo brano chiude il loro sesto album, "Birds of Pray", del 2003.
Questo brano chiude il loro sesto album, "Birds of Pray", del 2003.
Battle flag in the bassinet
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2006/7/2 - 00:25
War
Dall'album "Speakerboxxx/The Love Below" del 2003.
Now get the fuck up off me nigga..
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2006/7/2 - 00:19
Sgt. Baker
Dal loro secondo album, "Sailing the Seas of Cheese", del 1991.
Sgt. Baker is my name
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2006/7/2 - 00:05
Straw Dogs
Dal live album "Broken Fingers/Live in Aberdeen" del 1979.
All things are relative with cousins everywhere
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2006/7/1 - 23:57
Say It Loud - I'm Black and I'm Proud
"Say It Loud - I'm Black and I'm Proud" is a 1968 recording by James Brown. The first half of the song was issued as a single, and is notable as both one of Brown's signature songs and one of the most popular "black power" anthems of the 1960s.
From Wikipedia
From Wikipedia
Now we demand a chance to do things for ourserlf
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2006/7/1 - 21:17
Song Itineraries:
Anti-war Movies Soundtracks, Racism and Slavery in the USA
One Morning A Jew Went Out Into The Street
Testo di Yitzhak Katzenelson
Musica di J. Gladstein
Lyrics: Yitzhak Katzenelson
Music: J. Gladstein
The song, under the title "Folk-tune of 1940," was published with the music in the underground newspaper "Dror," Warsaw, 1940.
Okentshe, Dinasi and Sejm are places in Warsaw where Jews were sentenced to hard labor and tortured.
Musica di J. Gladstein
Lyrics: Yitzhak Katzenelson
Music: J. Gladstein
The song, under the title "Folk-tune of 1940," was published with the music in the underground newspaper "Dror," Warsaw, 1940.
Okentshe, Dinasi and Sejm are places in Warsaw where Jews were sentenced to hard labor and tortured.
L'originale della canzone è ovviamente in lingua yiddish, ma siamo riusciti a reperire solamente questa traduzione inglese (in rima e cantabile) da questa pagina.
One morning a Jew went out into the street -
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/7/1 - 20:52
Song Itineraries:
Extermination camps
Spanish Journalist Strike
September 2004
Lyrics and Music by David Rovics
David Rovics' Official Website
Lyrics and Music by David Rovics
David Rovics' Official Website
Here's to José Couso and all the other journalists targeted and killed by the US occupation forces in Iraq. -David Rovics.
The battle had been raging
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/6/30 - 15:01
Vergüenza
da "Planeta Eskoria" (2000)
Per il ciclo della "guerra agli animali" ecco una canzone sulla terribile "tradizione" della corrida.
Per il ciclo della "guerra agli animali" ecco una canzone sulla terribile "tradizione" della corrida.
Entre el Atlántico y el mar Méditerráneo hay una tierra de mar y mucho sol
(Continues)
(Continues)
Contributed by Lorenzo Masetti 2006/6/30 - 13:21
Song Itineraries:
War against Animals
Scandals
First thing that he did before even getting to DC
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/6/30 - 12:44
Genova, 20 luglio 2001 - Ballata per Carlo Giuliani, ragazzo
Non ero più tornato a Genova da quel luglio 2001.
Il 20 di luglio, mentre Carlo Giuliani veniva assassinato, mi trovavo poco distante da Piazza Alimonda ed ero appena miracolosomante scampato ad un pestaggio ad opera di alcuni solerti celerini...
Ma il luogo preciso dove Carlo cadde non l'avevo mai visto di persona...
Oggi ho deciso di andarci e, con grande sgomento, non ho trovato nessun segno che ricordasse quella vita così ferocemente strappata... Soltanto in un angolo, accanto ad una delle targhe che indicano la piazza, c'era scritto piccolo, piccolo, quasi timidamente, "Carlo Vive"...
Sono passati solo cinque anni e stiamo già dimenticando?
Il 20 di luglio, mentre Carlo Giuliani veniva assassinato, mi trovavo poco distante da Piazza Alimonda ed ero appena miracolosomante scampato ad un pestaggio ad opera di alcuni solerti celerini...
Ma il luogo preciso dove Carlo cadde non l'avevo mai visto di persona...
Oggi ho deciso di andarci e, con grande sgomento, non ho trovato nessun segno che ricordasse quella vita così ferocemente strappata... Soltanto in un angolo, accanto ad una delle targhe che indicano la piazza, c'era scritto piccolo, piccolo, quasi timidamente, "Carlo Vive"...
Sono passati solo cinque anni e stiamo già dimenticando?
Alessandro 2006/6/29 - 22:03
The Band Played Waltzing Matilda
Versione turca dal sito turco Gallipoli 1915/Gelibolu 1915, dedicato interamente alla storia del corpo di spedizione australiano in Turchia.
“And the Band Played Waltzing Matilda” isimli ünlü halk şarkısının bestecisi Eric Bogle, bu şarkıyı 1971’de bestelemişti… 1944 doğumlu Bogle, 1969’da Avustralya’ya göçmüş bir İskoçyalı’ydı. Şarkı da ilk kez 1971’de Canberra’da Kingston Hotel’de çalındı. Bogle, o yılın Nisan ayında yaşlı Anzac gazilerinin bir caddede yürümelerinden etkilenmiş ve bu şarkıyı yazmıştı. Aslında sözleriyle doğrudan Çanakkale savaşını hatırlatıyordu ama, tam Vietnam savaşı sırasında bir savaş karşıtı şarkı olarak dillere takıldı.
“And the Band Played Waltzing Matilda”, ilk kez rockcu John Curry tarafından 1974’te plağa kaydedildi. Ama şarkı önce İngiltere’de popüler oldu. Şarkıyı 1974’te Jane Herivel söyledi, ama daha sonraları June Tabor’un söyleyişi daha fazla sevildi. 1975-76’da Archie Fisher tarafından ABD’de tanıtılan parça İrlanda’ya girer girmez liste başına oturdu ve tüm 1976 yılında liste birinciliğini... (Continues)
“And the Band Played Waltzing Matilda”, ilk kez rockcu John Curry tarafından 1974’te plağa kaydedildi. Ama şarkı önce İngiltere’de popüler oldu. Şarkıyı 1974’te Jane Herivel söyledi, ama daha sonraları June Tabor’un söyleyişi daha fazla sevildi. 1975-76’da Archie Fisher tarafından ABD’de tanıtılan parça İrlanda’ya girer girmez liste başına oturdu ve tüm 1976 yılında liste birinciliğini... (Continues)
VE ORKESTRA 'WALTZING MATILDA'YI ÇALIYOR
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/6/29 - 01:52
Песенка о солдатских сапогах
Çeviren : Nevzat ÜSTÜN
da questa pagina
da questa pagina
ASKER ÇİZMELERİ İÇİN TÜRKÜ
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/6/29 - 01:05
La ballata della XXIII Brigata d'Assalto Garibaldi "Guido Boscaglia"
Testo e musica di Pardo Fornaciari
Testo segnalato da Adriana e ripreso da Resistenza Toscana
Testo segnalato da Adriana e ripreso da Resistenza Toscana
Una ballata chitarra e voce scritta e interpretata da Pardo Fornaciari, autore livornese, figlio di Pedro, partigiano della Brigata Boscaglia.
Otto settembre, il re era scappato
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/6/28 - 23:51
Song Itineraries:
Resistance against Nazi-Fascism in Italy and Europe
Il mio paese
Testo e musica di Massimiliano D'Ambrosio.
Testo ripreso dal Sito Ufficiale
Segnalato da Adriana.
Testo ripreso dal Sito Ufficiale
Segnalato da Adriana.
La strofa che maggiormente interessa di questa (bella) canzone è ovviamente quella dove si parla dell'uccisione di Carlo Giuliani.
Io vengo da un paese di sabbia
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/6/28 - 16:47
Song Itineraries:
Genoa - G8, police repression, Carlo Giuliani
The Captain
Dal suo sito ufficiale
(Pagina segnalata da Adriana)
(Pagina segnalata da Adriana)
IL CAPITANO
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/6/28 - 16:42
×