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Non voglio

Non voglio
2006
Musica terapeutica

(S. Bonito)
Non voglio giocare col sole. Non posso nuotare nel mare.
(continuer)
1/5/2006 - 23:19

Questa prigione è scura

Questa prigione è scura
[1971]
Parole e musica del proletariato.

Canzone scritta da Lotta Continua nell'ambito del movimento dei Proletari in Divisa. Incisa dal Canzoniere del Proletariato nel 45 giri "Proletari in Divisa", Lotta Continua LC2, contenente sull'altra facciata Da quando son partito militare di Alfredo Bandelli.
Questa prigione è scura non si vede mai nessuno
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 1/5/2006 - 13:42
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La merda

La merda
[1973]
Testo e musica di Anton Virgilio Savona
tratta da una poesia di Hans Magnus Enzensberger

Nel 1973, dopo i suoi primi due album di delicatissime canzoni al fosforo e allo zolfo che aveva fatto cantare ad altri ("Pianeta pericoloso" a Corrado Pani e Odis Lévy, "Sexus et politica" a Giorgio Gaber), Anton Virgilio Savona rismette i panni dell'intrattenitore del Quartetto Cetra e scrive un altro disco, "È lunga la strada", stavolta interpretandolo in proprio coi "Dischi dello Zodiaco" (numero di matricola: VPA 8163). È lo stesso album in cui è contenuto il famoso "Testamento del parroco Meslier", il prete francese ateo del '700 che si scagliò contro la chiesa cattolica (cui apparteneva!) con parole al vetriolo -La canzone è stata recentemente riproposta da Alessio Lega proprio in uno spettacolo di omaggio a Anton Virgilio Savona. Noi ne riprendiamo questa stupenda "Merda" grazie a Adriana, sempre lei, che ha scovato l'mp3 sul suo Emule sovversivo; il testo, ovviamente introvabile, è stato trascritto all'ascolto. [RV]
Lei così tenera e pulita,
(continuer)
envoyé par Adriana e Riccardo 1/5/2006 - 11:42

Se così stanno le cose

Se così stanno le cose
Testo e musica di Franco Trincale
Dal suo sito ufficiale.

Una canzone sulla strage dei militari italiani a Nassiriya, in Iraq, il 12 novembre 2003.
Se così stanno le cose
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 1/5/2006 - 10:37

La kippà e la coscienza

La kippà e la coscienza
Testo e musica di Franco Trincale
Dal suo sito ufficiale.



Canzone ispirata alla visita, con tanto di kippà in testa, che il fascista Gianfranco Fini, in qualità di ministro degli esteri del governo Berlusconi compì alcun tempo fa al sacrario della Shoah, lo Yad Vashem di Gerusalemme. Strani tipi, questi fascisti (specie se riciclati e "democratico-occidentali"): prima sterminano gli ebrei e vi danno il loro avallo storico (ricordiamo che lo stesso Fini ebbe a definire Benito Mussolini, quello delle leggi razziali del 1938 perfettamente modellate su quelle hitleriane, "il più grande statista italiano del XX secolo"; quello che ha cominciato la sua brillante carriera politica come "figlio prediletto" del defunto Giorgio Almirante, redattore della rivista "La difesa della razza"; eccetera), poi vanno a visitare lo Yad Vashem con grandi dichiarazioni di pentimento. Noi persistiamo invece... (continuer)
Il padre dei padri
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 1/5/2006 - 09:55
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Army Reserve

Army Reserve
Album: "Pearl Jam" (2006)
Lyrics by / Testo di: Ed Vedder & Damien Echols
Music by / Musica di: Jeff Ament



Damien Echols (co-autore di questo testo) è uno dei tre membri dei West Memphis 3, un gruppo di ragazzi appassionati di heavy metal ed accusati di un triplice omicidio (tre bambini uccisi). Come raccontato nel documentario Paradise Lost: The Child Murders at Robin Hood Hills, il processo contro i tre si basa sulla fama che Echols aveva nel paese di essere pagano e statanista. Il tutto confermato da prove schiaccianti: nella sua camera vengono ritrovati i romanzi horror di Stephen King, vari cd metal, un diario nel quale sono riportate odi di Shakespeare e i testi dei Metallica!
Il processo si basa interamente sulla confessione di Jessie Misskelley, diciasettenne minorato mentale e amico di Damien. Confessione registrata dai poliziotti su audiocassetta, premurandosi però di... (continuer)
How long must she stand before the ground?
(continuer)
envoyé par Lorenzo Masetti 1/5/2006 - 09:39
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La ballata del now

La ballata del now
[1966]
Testo e musica di Sergio Liberovici
interpretata da Valeria Moriconi

Nel 1966 Sergio Liberovici, da solo, compose e fece eseguire a vari artisti l'album "Ogni giorno tutti i giorni" (Dischi del Sole DS 134/36). Ne riprendiamo questa "Ballata del now" scritta su un episodio realmente accaduto: un ragazzo negro di sedici anni ucciso a San Francisco da un poliziotto bianco perché, impaurito, non si era fermato all'alt. Così, senza che avesse fatto niente di male. Un episodio "d'ogni giorno tutti i giorni", proprio da questa canzone Liberovici trasse il titolo dell'album.



Dopo l’assassinio del sedicenne Matthew Johnson, ucciso con un colpo sparatogli alla schiena da un agente, la comunità nera dell’Hunters Point di San Francisco si ribellò contro la brutalità della polizia. I disordini durarono tre giorni ed il sindaco e il governatore non trovarono di meglio da fare che mettere... (continuer)
Il ventotto di settembre sessantasei
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 1/5/2006 - 09:27
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Fiaba grande

Fiaba grande
[1975]
Testo e musica di Ivan Della Mea
Da La Fiaba grande/La nave dei folli
LP Dischi del Sole DS 1060/62
Chi tiene occhi buoni distesi nel tempo
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 30/4/2006 - 22:48
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Questa è una storia

Questa è una storia
[1965]
Testo e musica di Ivan Della Mea
Da "La mia vita ormai"
Testo ripreso da La musica dell'altra Italia.
Interpretata anche da Giovanna Daffini e Vittorio Carpi


La storia di una vita. Una storia che parte proprio dalla guerra. Con un finale inatteso, di speranza, bellissimo. "Una storia di nessun libro, una storia tutta vera". Non staremo più neppure a ripetere quanto consideriamo Ivan Della Mea uno dei massimi poeti in musica espressi dalla canzone d'autore italiana; e ancora adesso lo si può andare a sentire, in posti improbabili, pigliare la chitarra e cantare le sue canzoni.
Questa è una storia, solo una storia
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 30/4/2006 - 22:31
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Venessia patria mia dileta

Venessia patria mia dileta
(1973)
dall'album "Ariva i barbari"
Testo e musica di Alberto D'Amico
Da "La musica dell'altra Italia"
Venessia patria mia dileta
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 30/4/2006 - 22:04
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Ariva i barbari

Ariva i barbari
Testo e musica di Alberto d'Amico
Da "La musica dell'altra Italia"
Ariva i barbari a cavalo
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 30/4/2006 - 22:00
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Tisící rok míru

Tisící rok míru


Dalla pagina di Canzoni contro la guerra Proti válce ("Contro la guerra")di Martin Adámek

From the Antiwar Songs Page Proti válce ("Against War") by Martin Adámek


Album: Plaváček, 1995; Dopisy, 1997
Mille anni di pace / Thousand Years of Peace
Květy sněží na Madonu u Božího těla,
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 30/4/2006 - 19:39
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Král a klaun

Král a klaun

Dalla pagina di Canzoni contro la guerra Proti válce ("Contro la guerra")di Martin Adámek

From the Antiwar Songs Page Proti válce ("Against War") by Martin Adámek


Album: To nejlepší
Il re e il clown / The King and the Clown
Král do boje táh
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 30/4/2006 - 19:31
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Lásko!

Lásko!
[1970]
Testo e musica di Karel Kryl
Lyrics and music by Karel Kryl
Album: Maškary


Il testo è ripreso dalla pagina di Canzoni contro la guerra Proti válce ("Contro la guerra")di Martin Adámek
Lyrics are reproduced from the Antiwar Songs Page Proti válce ("Against War") by Martin Adámek

"[...]"Talora, nel quadro fosco dipinto coi versi da quest'uomo dalla vibrante sensibilità, sorgevano lampi di poesia. La sua più bella canzone prende spunto dal contrasto fra uno squallido bozzetto di vita militare e la purezza di un amore nato da un sogno adolescente. [...]Tornò, un giorno, Karel Kryl alla sua gente e al suo amore. Ed è ancora emozionante guardarlo in un documentario mentre stringe mani, parla con la gente e, arrampicato su una tettoia, improvvisa un concerto per un pubblico di giovani, nati dopo che lui era già partito ma che conoscono a memoria le sue canzoni..." - (Alessio Lega)
Pár zbytků pro krysy
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 30/4/2006 - 19:29
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Píseň neznámého vojína

Píseň neznámého vojína

Dalla pagina di Canzoni contro la guerra Proti válce ("Contro la guerra")di Martin Adámek

From the Antiwar Songs Page Proti válce ("Against War") by Martin Adámek


Album: To nejlepší
La canzone del milite ignoto / Song of the Unknown Soldier
Zpráva z tisku:
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 30/4/2006 - 19:26
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Lipka

Lipka

Dalla pagina di Canzoni contro la guerra Proti válce ("Contro la guerra")di Martin Adámek

From the Antiwar Songs Page Proti válce ("Against War") by Martin Adámek


Album: Zahrádky, 1994
Naposledy, mamičko, sa podívajte,
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 30/4/2006 - 19:18
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Die letzte Schlacht gewinnen wir

Die letzte Schlacht gewinnen wir
[1972]
Reiser/Lanrue
Album: Keine Macht für Niemand


"Canzone anarchica del '68 tedesco": Così era rimasta etichettata sbrigativamente questa canzone, inserita nel sito nell'oramai lontanissimo 2006. Così funzionavano le fonti in Rete allora, e sembra davvero la preistoria. Undici anni dopo si attribuisce finalmente la canzone ai suoi autori, i Ton Steine Scherben (tutto questo grazie ad una consultazione di anarchismus.at - Liedtexte).La canzone, che è del 1972, fa peraltro parte di un album doppio, Keine Macht für Niemand ("Nessun potere per nessuno)
già presente con delle canzoni nel sito, e dal quale è tratta l'omonima canzone che è considerata, a ragione, l' "icona" del gruppo. Si ricorda anche che "Nessun potere per nessuno" è, senz'altro, l'espressione sintetica del concetto fondamentale dell'anarchismo; Rio Reiser affermò che la formulazione in lingua tedesca risaliva al 1920, dalla pubblicazione anarchica Germania. [RV]
Wir brauchen keine Hausbesitzer,
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 30/4/2006 - 00:12




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