Alla bellezza dei margini
ARTICOLO DOC
lunedì 27 marzo 2006 ore 21.30 Cineteatro Baretti via Baretti 4 Torino
Art. 11.
L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.
Paolo Enrico Archetti Maestri è autore di canzoni, cantante, chitarrista e fondatore del gruppo musicale Yo Yo Mundi www.yoyomundi.it
Proporrà - dopo la proiezione del film - una scelta di canzoni, musiche e testi contro la guerra. Oltre ai classici Gorizia, La Ballata dell'Eroe, Il Disertore - riarrangiati in chiave acustica - troveranno posto nel set anche alcuni brani degli Yo Yo Mundi, come Alla bellezza dei... (continuer)
lunedì 27 marzo 2006 ore 21.30 Cineteatro Baretti via Baretti 4 Torino
Art. 11.
L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.
Paolo Enrico Archetti Maestri è autore di canzoni, cantante, chitarrista e fondatore del gruppo musicale Yo Yo Mundi www.yoyomundi.it
Proporrà - dopo la proiezione del film - una scelta di canzoni, musiche e testi contro la guerra. Oltre ai classici Gorizia, La Ballata dell'Eroe, Il Disertore - riarrangiati in chiave acustica - troveranno posto nel set anche alcuni brani degli Yo Yo Mundi, come Alla bellezza dei... (continuer)
Lorenzo Masetti 24/3/2006 - 09:20
L'Internationale
MONGOLO / MONGOLIAN [1]
La trascrizione del testo mongolo in caratteri latini. Si tratta di una trascrizione speciale differente da quella standard qui utilizzata per l'alfabeto cirillico.
Romanized Mongolian version. A special transliteration system is used, slightly different from the standard system used here for the Cyrillic alphabet.
Romanized Mongolian version. A special transliteration system is used, slightly different from the standard system used here for the Cyrillic alphabet.
INTERNACIONAL
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 23/3/2006 - 21:11
L'Internationale
MONGOLO / MONGOLIAN 1
Letteralmente per anni abbiamo cercato la versione (seppur parziale) in lingua mongola (khalkha) dell'Internazionale, dato che avevamo notizie certe sulla sua esistenza. Del tutto casualmente la avevamo trovata sul Sito dei giovani comunisti della Repubblica Ceca; sito che, come si può osservare, è stato rimosso a differenza di una pletora di siti neonazisti di cui gli stati dell'ex "oltrecortina" sono pieni. Siamo quindi oltremodo lieti che tale versione possa essere perpetuata grazie al nostro sito. Consta della prima strofa e il ritornello.
For so many years have we been searching for the -though partial- version of the Internationale in the Mongolian (Khalkha) language. We found it, totally by accident, in the Website of the Communist Youth of the Czech Republic; as you can see, this site has been removed unlike so many Nazi sites tolerated and even "fed" in... (continuer)
Letteralmente per anni abbiamo cercato la versione (seppur parziale) in lingua mongola (khalkha) dell'Internazionale, dato che avevamo notizie certe sulla sua esistenza. Del tutto casualmente la avevamo trovata sul Sito dei giovani comunisti della Repubblica Ceca; sito che, come si può osservare, è stato rimosso a differenza di una pletora di siti neonazisti di cui gli stati dell'ex "oltrecortina" sono pieni. Siamo quindi oltremodo lieti che tale versione possa essere perpetuata grazie al nostro sito. Consta della prima strofa e il ritornello.
For so many years have we been searching for the -though partial- version of the Internationale in the Mongolian (Khalkha) language. We found it, totally by accident, in the Website of the Communist Youth of the Czech Republic; as you can see, this site has been removed unlike so many Nazi sites tolerated and even "fed" in... (continuer)
ИНТEPHAЦИОНАЛ
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 23/3/2006 - 21:04
Vita in un pacifico nuovo mondo
E' il brano che dà il titolo la primo album dei Fluxus (1994)
(il sito del gruppo: www.fluxus.ca)
(il sito del gruppo: www.fluxus.ca)
Sempre in rapporto col prodotto ed il lavoro
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 23/3/2006 - 14:11
O Gorizia, tu sei maledetta
anonyme
Una divertentissima descrizione di quel che successe al Festival di Spoleto nel 1964 la potete vedere ed ascoltare dalla voce di Giovanna Marini nel prezioso film del regista torinese Luca Pastore intitolato I dischi del Sole, da qualche tempo disponibile in DVD.
Di seguito una breve descrizione del film tratta dal sito di Documè - Circuito Indipendente del Documentario Etico e Sociale :
"I dischi del sole", di Luca Pastore(*)
(Italia - 2004 - 90' - 16 mm - Prod. Fandango)
L’etichetta discografica i dischi del Sole rappresenta una delle più importanti esperienze di ricerca, documentazione e diffusione della musica e cultura popolare italiane. I legami del gruppo di personaggi artefici di quel progetto con il contesto sociale, politico e storico degli anni tra il ’65 e il ’75 hanno impresso indelebilmente il marchio dell’etichetta nella cultura indipendente italiana, anche a dispetto... (continuer)
Di seguito una breve descrizione del film tratta dal sito di Documè - Circuito Indipendente del Documentario Etico e Sociale :
"I dischi del sole", di Luca Pastore(*)
(Italia - 2004 - 90' - 16 mm - Prod. Fandango)
L’etichetta discografica i dischi del Sole rappresenta una delle più importanti esperienze di ricerca, documentazione e diffusione della musica e cultura popolare italiane. I legami del gruppo di personaggi artefici di quel progetto con il contesto sociale, politico e storico degli anni tra il ’65 e il ’75 hanno impresso indelebilmente il marchio dell’etichetta nella cultura indipendente italiana, anche a dispetto... (continuer)
Alessandro 23/3/2006 - 13:42
Tramonto d'Africa
da "Per Grazia Ricevuta" (2001)
Forse la migliore canzone dei PGR, all'altezza dei migliori pezzi dei CSI. Molta fatica per trovare il testo, alla fine l'ho scovato nell'unica pagina che contiene i testi di tutto l'album dei PGR, ho corretto però qualche particolare.
Una delle poche canzoni italiane in cui si affronta il tema del colonialismo italiano in Africa Orientale.
Nel 1935, durante la seconda guerra italo-abissina il comando fu affidato al generale Pietro Badoglio, la cui condotta della guerra provocò sensazione e riprovazione in tutto il mondo, a causa dell'utilizzo del terribile gas iprite, che venniva irrorato dagli aerei in volo a bassa quota, sia sui soldati che sui civili: in totale vennero impegate tra le 300 e le 500 tonnellate di questo gas.
(Lorenzo Masetti)
Forse la migliore canzone dei PGR, all'altezza dei migliori pezzi dei CSI. Molta fatica per trovare il testo, alla fine l'ho scovato nell'unica pagina che contiene i testi di tutto l'album dei PGR, ho corretto però qualche particolare.
Una delle poche canzoni italiane in cui si affronta il tema del colonialismo italiano in Africa Orientale.
Nel 1935, durante la seconda guerra italo-abissina il comando fu affidato al generale Pietro Badoglio, la cui condotta della guerra provocò sensazione e riprovazione in tutto il mondo, a causa dell'utilizzo del terribile gas iprite, che venniva irrorato dagli aerei in volo a bassa quota, sia sui soldati che sui civili: in totale vennero impegate tra le 300 e le 500 tonnellate di questo gas.
(Lorenzo Masetti)
Sotto questo cielo
(continuer)
(continuer)
envoyé par Lorenzo Masetti 23/3/2006 - 11:22
Body Count
Come "Orange Crush", è una canzone che parla della guerra in Vietnam... E' un brano che i R.E.M. interpretano spesso da vivo ma non mi pare che sia mai stato incluso in qualche pubblicazione ufficiale...
All the young kids learn to dance in the combat zone
(continuer)
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envoyé par Alessandro 22/3/2006 - 17:57
Parcours:
Guerre au Vietnam: vue des USA
Gun Shy
[1987]
Parole e musica di Natalie Merchant
Nell'album intitolato "In My Tribe"
Testo ripreso dal sito ufficiale dell'autrice
"Sono così bravi a fare dei soldati, ma non altrettanto a fare degli uomini."
"... C'è un mondo fuori da questa stanza e quando vorrai incontrarlo promettimi che non lo farai con la tua pistola..."
Parole e musica di Natalie Merchant
Nell'album intitolato "In My Tribe"
Testo ripreso dal sito ufficiale dell'autrice
"Sono così bravi a fare dei soldati, ma non altrettanto a fare degli uomini."
"... C'è un mondo fuori da questa stanza e quando vorrai incontrarlo promettimi che non lo farai con la tua pistola..."
I always knew that you would
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 22/3/2006 - 17:31
Sólo le pido a Dios
In questo terzo tragico anniversario di guerra, mi unisco a tutti voi delle CCG/AWS nel dolore e nella condanna di questa vergogna che sta funestando la vita di milioni e milioni di persone, tutti noi compresi.
Oltretutto, questa già tragica ricorrenza è stata resa ancora più assurda dall'alta onoreficenza riconosciuta a Fabrizio Quattrocchi, uno che ha scelto quella vita e ne ha accettato i rischi conseguenti solo per denaro, non certo per amore di "Patria" (concetto già retorico ma mai tanto abusato come oggi!)... E a chi dice, giustamente indignato, ma perché a costui e non ai morti di Nassiriya io dico: niente "patacche", fuori subito da questa sporca guerra e risarcimenti miliardari ai parenti di quei soldati che sono stati mandati al macello...
È anche il terzo anniversario di questo sito e devo dire che sono contento che ci sia... Però, parafrasando il Sub Comandante Marcos, sarei... (continuer)
Oltretutto, questa già tragica ricorrenza è stata resa ancora più assurda dall'alta onoreficenza riconosciuta a Fabrizio Quattrocchi, uno che ha scelto quella vita e ne ha accettato i rischi conseguenti solo per denaro, non certo per amore di "Patria" (concetto già retorico ma mai tanto abusato come oggi!)... E a chi dice, giustamente indignato, ma perché a costui e non ai morti di Nassiriya io dico: niente "patacche", fuori subito da questa sporca guerra e risarcimenti miliardari ai parenti di quei soldati che sono stati mandati al macello...
È anche il terzo anniversario di questo sito e devo dire che sono contento che ci sia... Però, parafrasando il Sub Comandante Marcos, sarei... (continuer)
Alessandro 21/3/2006 - 12:59
A una dea [O patata leopolina]
L'avv. Stazzi di Milano era prigioniero nel campo di concentramento di Leopoli, in Ucraina (Lwów in polacco, Лвів in ucraino) il 20 novembre 1943. Qui scrisse quella che nel sito Sussurri e grida-Poesie dal fronte è considerata una "poesia", ma che in realtà è la chiarissima parodia della notissima ballata romantica Rondinella pellegrina di Tommaso Grossi (1790-1853), tratta dal suo romanzo storico Marco Visconti (1834). La poesia del Grossi fu messa in musica divenendo ben presto una vera e propria canzone popolare, specialmente nella tradizione toscana (la si può ascoltare, tra gli altri, nell'interpretazione di Riccardo Marasco). E sulla medesima aria può essere cantata la parodia dell'avv. Stazzi, un'amara parodia che parla di fame per una patata.
Avvertenza: Nella canzone originale gli ultimi due versi di ogni strofa sono ripetuti.
O Patata leopolina
(continuer)
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envoyé par Riccardo Venturi 21/3/2006 - 02:18
Una ragione per vivere
Un antico canto curdo nella traduzione italiana cantata dai Ratti. Grazie a Ezio per la segnalazione avvenuta...con qualche casino tempo fa sul newsgroup it.fan.musica.guccini. [RV]
[2001]
Album: CantiEControCantiInCantina
Scendo dagli alti sentieri di montagna,
(continuer)
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envoyé par Riccardo Venturi 21/3/2006 - 01:49
Parcours:
Du Kurdistan
Lamento
Il testo originale tedesco della poesia di Hermann Hesse, da questa pagina
KLAGE
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 21/3/2006 - 01:43
Fausto Amodei: Il prezzo del mondo
Non riuscivo a trovarla! L'ho sentita cantata da Amodei nel film-documentario "I dischi del sole" di Luca Pastore (che consiglio a tutti, adesso è uscito anche in dvd + un cd con alcune delle canzoni che compongono la colonna sonora. E' veramente ben fatto, interessantissimo, a tratti commovente, ma anche "ricaricante") e mi è venuta voglia di farla con il mio gruppo (I Vincanto. www.vincantomusica.it). E' davvero significativo e forse più attuale oggi di quando fu scritta...
Grazie mille...!
Grazie mille...!
Ilaria 20/3/2006 - 14:01
Noi non ci saremo
PER QUANDO NOI NON CI SAREMO
di Carletti, Guccini e Tagliazucchi
Un recitato che apriva il primo album dei Nomadi intitolato appunto Per quando noi non ci saremo dei Nomadi (1967). Il legame con la canzone "Noi non ci saremo" è evidente.
[...] il disco inizia con la title track, recitata (si fa per dire) su un delicato sottofondo di clavicembalo e - quasi impercettibile - organo (harmonium?) non da Augusto, come sembra, ma dal doppiatore milanese Luigi Paoletti (lo segnala un documentatissimo nomadologo come Pietro Casarini, amico di Daolio): "Per quando i nastri di pietra finiranno nel sogno", firmato Carletti, Guccini e Tagliazucchi.
Si ringrazia Daniela "k.d." del newsgroup it.fan.musica.guccini per la preziosa notizia.
di Carletti, Guccini e Tagliazucchi
Un recitato che apriva il primo album dei Nomadi intitolato appunto Per quando noi non ci saremo dei Nomadi (1967). Il legame con la canzone "Noi non ci saremo" è evidente.
[...] il disco inizia con la title track, recitata (si fa per dire) su un delicato sottofondo di clavicembalo e - quasi impercettibile - organo (harmonium?) non da Augusto, come sembra, ma dal doppiatore milanese Luigi Paoletti (lo segnala un documentatissimo nomadologo come Pietro Casarini, amico di Daolio): "Per quando i nastri di pietra finiranno nel sogno", firmato Carletti, Guccini e Tagliazucchi.
Si ringrazia Daniela "k.d." del newsgroup it.fan.musica.guccini per la preziosa notizia.
PER QUANDO NOI NON CI SAREMO
(continuer)
(continuer)
20/3/2006 - 12:55
Kilka zdań o Hitlerjugend
[1989]
Il testo è ripreso da qui. Il titolo della canzone significa: "Qualche dato sulla Gioventù Hitleriana". Si tratta di una canzone contro i rigurgiti del nazismo, ed è stata composta in un anno significativo per la Polonia e per tutti i paesi dell'ex blocco orientale...
Il testo è ripreso da qui. Il titolo della canzone significa: "Qualche dato sulla Gioventù Hitleriana". Si tratta di una canzone contro i rigurgiti del nazismo, ed è stata composta in un anno significativo per la Polonia e per tutti i paesi dell'ex blocco orientale...
Najpierw przeczytaj sam
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 20/3/2006 - 10:02
Parcours:
CCG Antifà: Antifascisme militant
L'Internationale
MACEDONE [2] / MACEDONIAN [2]
Trascrizione della precedente versione macedone in caratteri latini.
Romanized Macedonian lyrics of the foregoing version.
Romanized Macedonian lyrics of the foregoing version.
INTERNACIONALATA
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 19/3/2006 - 23:17
L'Internationale
MACEDONE [1] / MACEDONIAN [1]
La trascrizione in caratteri latini della precedente versione macedone.
Romanized Macedonian lyrics.
Romanized Macedonian lyrics.
INTERNACIONALATA
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 19/3/2006 - 22:49
L'Internationale
MACEDONE [2] / MACEDONIAN [2]
Versione letterale e completa in lingua macedone del testo originale francese di Eugène Pottier. Ancora da Wikipedia in macedone.
A literal (and complete) version of the original French lyrics by Eugène Pottier in the Macedonian language, also from Macedonian Wikipedia.
Versione letterale e completa in lingua macedone del testo originale francese di Eugène Pottier. Ancora da Wikipedia in macedone.
A literal (and complete) version of the original French lyrics by Eugène Pottier in the Macedonian language, also from Macedonian Wikipedia.
ИНТЕРНАЦИОНАЛАТА
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 19/3/2006 - 22:07
L'Internationale
MACEDONE [1] / MACEDONIAN [1]
Versione standard in lingua macedone di Slavko Janevski, consistente nella prima strofa e nel ritornello. Da Wikipedia in macedone.
Standard Macedonian version by Slavko Janevski (first verse and refrain), from Macedonian wikipedia.
Интернационалата (L'Internationale на француски) е најпозната работничка химна, која како своја ја прифаќаат социјалистите, комунистите и анархистите. Оригиналните француски стихови ги има напишано Ежен Потје во 1870 година. На почетокот Интернационалата се пееше на музика од Марселезата, но од 1888 година се пее на музика компонирана од Пјер Дежејте.
Обично Интернационалата се третира како комунистичка химна, иако таа не е химна само на комунистите. Ваквата поврзаност во голема мера се должи на фактот дека по доаѓањето на комунистите по Октомвриската револуција од 1917 година на власт во Русија, Интернационалата беше прогласена... (continuer)
Versione standard in lingua macedone di Slavko Janevski, consistente nella prima strofa e nel ritornello. Da Wikipedia in macedone.
Standard Macedonian version by Slavko Janevski (first verse and refrain), from Macedonian wikipedia.
Интернационалата (L'Internationale на француски) е најпозната работничка химна, која како своја ја прифаќаат социјалистите, комунистите и анархистите. Оригиналните француски стихови ги има напишано Ежен Потје во 1870 година. На почетокот Интернационалата се пееше на музика од Марселезата, но од 1888 година се пее на музика компонирана од Пјер Дежејте.
Обично Интернационалата се третира како комунистичка химна, иако таа не е химна само на комунистите. Ваквата поврзаност во голема мера се должи на фактот дека по доаѓањето на комунистите по Октомвриската револуција од 1917 година на власт во Русија, Интернационалата беше прогласена... (continuer)
ИНТЕРНАЦИОНАЛАТА
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 19/3/2006 - 21:56
Lili Marleen [Lied eines jungen Wachtpostens]
LETTONE / LATVIAN - Valdis Mednis
La versione lettone di Valdis Mednis ripresa da Dziesmas.lv
Valdis Mednis' Latvian version reproduced from Dziesmas.lv
Valdis Mednis' Latvian version reproduced from Dziesmas.lv
LILI MARLĒN
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 19/3/2006 - 01:51
L'Internationale
COREANO [3] / KOREAN [3]
La precedente versione coreana nella trascrizione in caratteri latini proveniente dal forum NationalAnthems.us Online, postata da Arisztid.
The foregoing Korean version in Romanized script, from the forum NationalAnthems.us Online, contributed and posted by Arisztid.
La precedente versione coreana nella trascrizione in caratteri latini proveniente dal forum NationalAnthems.us Online, postata da Arisztid.
The foregoing Korean version in Romanized script, from the forum NationalAnthems.us Online, contributed and posted by Arisztid.
IN•THÔ•NE•SYÔ•NÔL
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 18/3/2006 - 23:29
L'Internationale
TEDESCO / GERMAN 2
La versione di Franz Diederich
Franz Diederich's version
1908
La versione "classica" di Emil Luckhardt non è la prima in lingua tedesca. Come a suo tempo aveva informato Dieter del forum NationalAnthems.us Online, "Una prima traduzione di Franz Diederich, Nun Mut, Verdammte dieser Erde, era stata pubblicata probabilmente nel 1901. Un'altra versione dello scrittore operaio Rudolf Lavant (1844-1915), Empor, ihr Enterbten der Erde, era seguita nel 1902. Quest'ultima era apparsa nella prima rivista tedesca dedicata al canto sociale operaio, Lieder-Gemeinschaft ("Compagnia Cantante"), e precisamente nel n° 4 del maggio 1902 contenente anche un articolo intitolato: Eugen Pottier, der Sänger der Kommune ("Eugène Pottier, il cantore della Comune"), di Manfred Wittich (che sarebbe scomparso solo due mesi dopo, nel luglio 1902)." Come di consueto a quell'epoca, il testo fu stampato... (continuer)
La versione di Franz Diederich
Franz Diederich's version
1908
La versione "classica" di Emil Luckhardt non è la prima in lingua tedesca. Come a suo tempo aveva informato Dieter del forum NationalAnthems.us Online, "Una prima traduzione di Franz Diederich, Nun Mut, Verdammte dieser Erde, era stata pubblicata probabilmente nel 1901. Un'altra versione dello scrittore operaio Rudolf Lavant (1844-1915), Empor, ihr Enterbten der Erde, era seguita nel 1902. Quest'ultima era apparsa nella prima rivista tedesca dedicata al canto sociale operaio, Lieder-Gemeinschaft ("Compagnia Cantante"), e precisamente nel n° 4 del maggio 1902 contenente anche un articolo intitolato: Eugen Pottier, der Sänger der Kommune ("Eugène Pottier, il cantore della Comune"), di Manfred Wittich (che sarebbe scomparso solo due mesi dopo, nel luglio 1902)." Come di consueto a quell'epoca, il testo fu stampato... (continuer)
Die Internationale
(continuer)
(continuer)
18/3/2006 - 21:09
Killer Of Giants
Album: The Ultimate Sin - 1986
I giganti di cui parla Ozzy in questo brano tratto da The Ultimate Sin non sono quelli tramandati dalla mitologia, sono le due superpotenze nel pieno della Guerra fredda. Il brano dai toni malinconici, che chiude un album non indimenticabile, ha uno dei testi più belli mai scritti dal Madman di Birmingham, a conferma di quanto fosse superficiale considerare Ozzy un semplice cantante heavy metal.
da Che bomba queste 10 canzoni sull'apocalisse nucleare
da Che bomba queste 10 canzoni sull'apocalisse nucleare
If none of us believe in war
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 18/3/2006 - 14:14
Quelli che tricoloreggiano
1974
Karlmarxstrasse
Una canzone dedicata ai tricoloreggianti di altri tempi, ma che si adatta perfettamente ai forzaitalioti e alleanzanazionalisti di oggi. Quelli che non sono pacifisti, ma pacificatori, insomma.
Karlmarxstrasse
Una canzone dedicata ai tricoloreggianti di altri tempi, ma che si adatta perfettamente ai forzaitalioti e alleanzanazionalisti di oggi. Quelli che non sono pacifisti, ma pacificatori, insomma.
Quelli che tricoloreggiano
(continuer)
(continuer)
envoyé par Lorenzo Masetti 18/3/2006 - 10:48
L'Internationale
KELARTICO [2] / KELARTIC [2]
La versione kelartica redatta nell'alfabeto cirillico modificato alternativo. Il k. è scritto anche in alfabeto cirillico sin dal 1990, ma R.V. lo usa raramente e solo in determinate circostanze (ad esempio quando vuole far credere di saper scrivere in russo).
La versione kelartica redatta nell'alfabeto cirillico modificato alternativo. Il k. è scritto anche in alfabeto cirillico sin dal 1990, ma R.V. lo usa raramente e solo in determinate circostanze (ad esempio quando vuole far credere di saper scrivere in russo).
ТО ИНTEPHAШOHĀЛE
(continuer)
(continuer)
18/3/2006 - 02:26
L'Internationale
CURDO [3] / KURDISH [3]
La versione standard di Tercemey Rebwar in caratteri cirillico-curdi (Kurmanjî).
The standard Kurdish version by Tercemey Rebwar in Cyrillic Kurdish characters (Kurmanjî).
La versione è stata preparata espressamente sulla base di questa tabella dei tre alfabeti curdi.
This version has been rediged on purpose on the basis of this table of the three Kurdish alphabets.
La versione standard di Tercemey Rebwar in caratteri cirillico-curdi (Kurmanjî).
The standard Kurdish version by Tercemey Rebwar in Cyrillic Kurdish characters (Kurmanjî).
La versione è stata preparata espressamente sulla base di questa tabella dei tre alfabeti curdi.
This version has been rediged on purpose on the basis of this table of the three Kurdish alphabets.
AHTЪPHACЙOHAЛ
(continuer)
(continuer)
18/3/2006 - 01:21
L'Internationale
CURDO [2] / KURDISH [2]
La versione standard curda di Tercemey Rebwar in caratteri arabi (Soranî, cioè "siriani").
Standard Kurdish version by Tercemey Rebwar in Arabic characters (Soranî, i.e. "Syrian").
Standard Kurdish version by Tercemey Rebwar in Arabic characters (Soranî, i.e. "Syrian").
envoyé par Riccardo Venturi 18/3/2006 - 00:44
L'aquilone dei Balcani
1996
La grande famiglia
Testo e musica di Massimo "Ice" Ghiacci
Una canzone che potrebbe passare inosservata (e infatti ce l'eravamo dimenticata) se non fosse per questo testo poetico...
La grande famiglia
Testo e musica di Massimo "Ice" Ghiacci
Una canzone che potrebbe passare inosservata (e infatti ce l'eravamo dimenticata) se non fosse per questo testo poetico...
Volo sulle teste dei bambini
(continuer)
(continuer)
17/3/2006 - 18:31
Red Sector A
Album: Grace Under Pressure - 1984
La canzone descrive la "vita" in un campo di concentramento nazista durante la II guerra mondiale.
The song describes life in a Nazi concentration camp during World War II.
Lyrics/Testo
La canzone descrive la "vita" in un campo di concentramento nazista durante la II guerra mondiale.
The song describes life in a Nazi concentration camp during World War II.
Lyrics/Testo
All that we can do is just survive
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 17/3/2006 - 18:07
Parcours:
Camps d'extermination
A Man In Uniform
2003
Album: Welfare Problems
Penso che il ritornello sia volutamente un ribaltamento di I Love A Man In A Uniform.
La prima parte del testo non si trova nei soliti siti di "lyrics" ed è stata trascritta all'ascolto.
Album: Welfare Problems
Penso che il ritornello sia volutamente un ribaltamento di I Love A Man In A Uniform.
La prima parte del testo non si trova nei soliti siti di "lyrics" ed è stata trascritta all'ascolto.
Police man coming with his pistol
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 17/3/2006 - 17:18
Carnet de route
Nizza, 17 marzo 2006.
DIARIO DI BORDO
(continuer)
(continuer)
envoyé par Daniel Bellucci (Nizza) 17/3/2006 - 07:27
Chłopcy idą na wojnę
Il testo è ripreso da questa pagina.
Il titolo della canzone significa: "I ragazzi vanno in guerra". Verrà fornita una traduzione appena possibile.
Il titolo della canzone significa: "I ragazzi vanno in guerra". Verrà fornita una traduzione appena possibile.
Na mszę dzwony grzmiały dostojnie
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 17/3/2006 - 02:46
Più di mille giovedì [Canzone per chi non c'era]
Andrea Melis
Senza grida arrivano lente
(continuer)
(continuer)
envoyé par Adriana 16/3/2006 - 21:46
Milonga de un triste
Album: Nostra patria è il mondo intero
Di Maurizio Camardi, Ricky Gianco e Massimo Carlotto
Dal Sito di Massimo Carlotto.
Di Maurizio Camardi, Ricky Gianco e Massimo Carlotto
Dal Sito di Massimo Carlotto.
Balla il capitano
(continuer)
(continuer)
envoyé par Adriana 16/3/2006 - 21:34
Fango
1977
Alla mia mam...
Dal Sito di Massimo Carlotto: LA MUSICA, LA POESIA E L'ARTE DENTRO LE IRREGOLARI
Testo e musica di Ricky Gianco.
Alla mia mam...
Dal Sito di Massimo Carlotto: LA MUSICA, LA POESIA E L'ARTE DENTRO LE IRREGOLARI
Testo e musica di Ricky Gianco.
Questa canzone racconta la storia di uno che era giù, molto giù...
(continuer)
(continuer)
envoyé par Adriana 16/3/2006 - 21:25
Globalisasyon
Da questa pagina del PWRC (Philippines Revolutionary Web Central).
From this page of PWRC (Philippine Revolutionary Web Central).
From this page of PWRC (Philippine Revolutionary Web Central).
Simple a kasapulan:
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 16/3/2006 - 18:15
Bandiere di pace
Batteria: Riccardo Bizzarri
Basso: Maurizio Trequattrini
Tastiere: Federico Marini
Chitarre: Giovanni "Joe" Passacantilli
Voce: Luigi Romagnoli
Basso: Maurizio Trequattrini
Tastiere: Federico Marini
Chitarre: Giovanni "Joe" Passacantilli
Voce: Luigi Romagnoli
La guerra ha bisogno di eroi
(continuer)
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envoyé par Riccardo Venturi 16/3/2006 - 15:51
Genova, 21 luglio 2001
Batteria: Riccardo Bizzarri
Basso: Alessio Rinaldi
Tastiere: Federico Marini
Chitarre: Giovanni "Joe" Passacantilli
Voce: Luigi Romagnoli
Basso: Alessio Rinaldi
Tastiere: Federico Marini
Chitarre: Giovanni "Joe" Passacantilli
Voce: Luigi Romagnoli
Sangue, sangue di Bacco
(continuer)
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envoyé par Riccardo Venturi 16/3/2006 - 15:28
Parcours:
Gênes - G8
Ballata per una prigioniera
Testo di Erri De Luca.
La scena è scarna: fondo nero e, in mezzo al palco, un tavolo di legno con quattro sedie. Sopra il tavolo una lampada, le accensioni e gli spegnimenti della quale, come avrà poi a dire l'autore, rappresentano le cesure tra le diverse stanze in cui si articola la bellissima e sofferta canzone che sta per essere rappresentata. Una canzone con un titolo sospeso tra Cervantes e Balestrini, Chisciotte e gli invisibili.
Tre persone sulla scena, un abile clarinettista, un cantautore ferroviere ed uno scrittore, che poi sarebbe il principale artefice del tutto. Tre persone, quattro sedie, perché l'ultima sedia, quella rimasta vuota è una chiamata di corresponsabilità per quelli che ancora sentono di vivere momenti più o meno lunghi della propria vita come risposta a tutta una serie di domande, quella generazione catturata dallo stesso autore nella frase che chiosa le mail... (continuer)
La scena è scarna: fondo nero e, in mezzo al palco, un tavolo di legno con quattro sedie. Sopra il tavolo una lampada, le accensioni e gli spegnimenti della quale, come avrà poi a dire l'autore, rappresentano le cesure tra le diverse stanze in cui si articola la bellissima e sofferta canzone che sta per essere rappresentata. Una canzone con un titolo sospeso tra Cervantes e Balestrini, Chisciotte e gli invisibili.
Tre persone sulla scena, un abile clarinettista, un cantautore ferroviere ed uno scrittore, che poi sarebbe il principale artefice del tutto. Tre persone, quattro sedie, perché l'ultima sedia, quella rimasta vuota è una chiamata di corresponsabilità per quelli che ancora sentono di vivere momenti più o meno lunghi della propria vita come risposta a tutta una serie di domande, quella generazione catturata dallo stesso autore nella frase che chiosa le mail... (continuer)
Era pericoloso
(continuer)
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envoyé par Riccardo Venturi 16/3/2006 - 14:07
Parcours:
Des prisons du monde
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da cantarla fino alla morte e il vidio poi ti colpisce ancora di più