Riportiamo qui il commento all'opera dal sito ufficiale della Los Angeles Philarmonic Orchestra, per la sua completezza e importanza:
Nota: il commento contiene anche una versione inglese dell'inno "Shema Ysroël".
A SURVIVOR FROM WARSAW
Arnold Schoenberg
Commentary by Los Angeles Philarmonic Orchestra
Music was a refuge for the internees of the Nazi death camps of World War II, both musicians in the camps and the audiences of prisoners. Some of the works written in concentration camps survive, even if the authors did not. The Quartet for the End of Time, by Olivier Messiaen (who did survive), was written in a prison camp in Silesia (which is now southwest Poland), and first performed in front of 5000 prisoners. Chamber works of Gideon Klein, Ervin Schulhoff, Victor Ullmann, and many others who perished during the Holocaust, also survive.
Arnold Schoenberg (1874-1951) was among the... (continuer)
Riccardo Venturi 7/6/2005 - 21:37
Il testo originale ebraico dell'inno "Shemà Yisraèl" (Deut., 6, 4-7)
Per ovviare a problemi di visualizzazione, inseriamo anche un'immagine .gif
Ringraziamo il sig. Mauro Bernabei per la sua gentilezza e puntualità e per averci voluto inviare tutto il materiale contenuto in questa sezione. [RV]
Nota: Le versioni ufficiali nelle varie lingue dell' "Ode an die Freude" utilizzano generalmente solo le prime strofe (fino al verso "Über Sternen muss er wohnen"). Ci atteniamo a quest'uso ripromettendoci di fornire quanto prima una versione letterale completa del testo schilleriano. (RV)
INNO ALLA GIOIA (continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 7/6/2005 - 19:24
ITALIANO / ITALIAN [2-Arrigo Boito]
Versione italiana ritmica delle prime tre strofe dell'inno, di Arrigo Boito [1842-1918]
*
Arrigo Boito nacque a Padova nel 1842 (morì a Milano nel 1918), fu compositore oltre che poeta. Direttore del conservatorio di Parma, insieme a Emilio Praga scrisse la commedia Le madri galanti (1863), e diresse il mensile antimanzoniano «Figaro» (nel 1864). Garibaldino nel 1866, divenne senatore del regno italico nel 1912. Grande conoscitore dei classici e della cultura europea contemporanea, tradusse libretti d'opera stranieri, fu critico drammatico e musicale su vari periodici, scrisse libretti per "Otello" e "Falstaff" di Verdi e per i due melodrammi Mefistofele (1868) e Nerone (postumo, 1924) di cui aveva composto anche la musica. Teorico della fusione tra le diverse arti, ha lasciato un poemetto polimetro, Re Orso (1865), e "Il libro di versi" (1877) campionario di temi tardo- romanticisti, prodotto tipico di un de monismo provocatorio, interessante per le innovazioni linguisti che ritmiche e metriche.
IL GIALLO DELLA COPERTINA DEL TIME: POSSIBILI SOLUZIONI
Potrebbe trattarsi di una somma di errori: la data della canzone potrebbe essere posteriore di qualche mese, e Guccini potrebbe aver "fuso" nel ricordo questo articolo interessante che aveva letto nel '65 con la poi celebre copertina del 66.
Nota: il commento contiene anche una versione inglese dell'inno "Shema Ysroël".
A SURVIVOR FROM WARSAW
Arnold Schoenberg
Commentary by Los Angeles Philarmonic Orchestra
Music was a refuge for the internees of the Nazi death camps of World War II, both musicians in the camps and the audiences of prisoners. Some of the works written in concentration camps survive, even if the authors did not. The Quartet for the End of Time, by Olivier Messiaen (who did survive), was written in a prison camp in Silesia (which is now southwest Poland), and first performed in front of 5000 prisoners. Chamber works of Gideon Klein, Ervin Schulhoff, Victor Ullmann, and many others who perished during the Holocaust, also survive.
Arnold Schoenberg (1874-1951) was among the... (continuer)