Maria nella bottega di un falegname
[1970]
Testo e musica di Fabrizio De André e Giuseppe Bentivoglio
Lyrics and music by Fabrizio De André and Giuseppe Bentivoglio
Album: "La buona novella"
Riarrangiata dalla Premiata Forneria Marconi nell'album "Fabrizio De André in concerto - Arrangiamenti PFM vol 2" del 1979.
Non so come fosse rimasta fuori finora, visto che il sito è nato proprio dai fan di De André (del quale erano già presenti altre canzoni meno pertinenti al tema, secondo me....).
Bellissima la definizione di Gesù come colui che "guerra insegnò a disertare".
(Lorenzo Masetti)
«È un dialogo tra Maria, il falegname e la gente.
Il ritmo è cadenzato e monotono, così che trasmette l'idea del battere del martello del falegname [...]. L'orizzonte è universale e il lavoro del falegname diventa una lente attraverso la quale si vedono le ingiustizie e gli orrori delle guerre ("Falegname costruisci le stampelle / per... (continuer)
Testo e musica di Fabrizio De André e Giuseppe Bentivoglio
Lyrics and music by Fabrizio De André and Giuseppe Bentivoglio
Album: "La buona novella"
Riarrangiata dalla Premiata Forneria Marconi nell'album "Fabrizio De André in concerto - Arrangiamenti PFM vol 2" del 1979.
Non so come fosse rimasta fuori finora, visto che il sito è nato proprio dai fan di De André (del quale erano già presenti altre canzoni meno pertinenti al tema, secondo me....).
Bellissima la definizione di Gesù come colui che "guerra insegnò a disertare".
(Lorenzo Masetti)
«È un dialogo tra Maria, il falegname e la gente.
Il ritmo è cadenzato e monotono, così che trasmette l'idea del battere del martello del falegname [...]. L'orizzonte è universale e il lavoro del falegname diventa una lente attraverso la quale si vedono le ingiustizie e gli orrori delle guerre ("Falegname costruisci le stampelle / per... (continuer)
Maria:
(continuer)
(continuer)
envoyé par Lorenzo Masetti 4/12/2004 - 18:50
Lucciole sul confine
Si trova nell'album "Percorsi di Musica Sghemba" del 1996.
È una canzone ispirata al conflitto serbo-bosniaco, al dramma di quei popoli. Una canzone di pace e di dolore. Una canzone contro la guerra.
«La guerra come stravolgimento dei ruoli sociali, religiosi, etnici e di convivenza. Profughi senza più casa, senza più diritti, con un futuro incerto di rifugiati alla disperata ricerca di un Dio di cui potersi fidare.»
(dalle note dell'album)
È una canzone ispirata al conflitto serbo-bosniaco, al dramma di quei popoli. Una canzone di pace e di dolore. Una canzone contro la guerra.
«La guerra come stravolgimento dei ruoli sociali, religiosi, etnici e di convivenza. Profughi senza più casa, senza più diritti, con un futuro incerto di rifugiati alla disperata ricerca di un Dio di cui potersi fidare.»
(dalle note dell'album)
Lucciole sul confine anche se ci teniamo per mano
(continuer)
(continuer)
envoyé par eva 4/12/2004 - 17:16
Parcours:
Guerre des Balkans dans les années 90
Rachel And The Storm
2004
Al di là degli alberi
Rachel Corrie, ragazza pacifista statunitense di 23 anni, voleva impedire, facendo scudo col proprio corpo, che i bulldozer abbattessero le case dei palestinesi a Gaza. Viene schiacciata il 16 Marzo 2003. Canzone ispirata da una poesia che Rachel scrisse alla madre pochi giorni prima di morire.
Le strofe in inglese sono cantate da Elisa.
Era una studentessa.
Si adagiò in traiettoria del Bulldozer di 9 tonnellate, disarmata e chiaramente visibile (portava un giubbetto fluorescente !!!).
La ruspa guidata da un soldato israeliano, sotto gli ordini del suo comandante, la travolse.
Il 16 marzo del 2003 Rachel difendeva con il proprio corpo non solo le sue idee ma anche il diritto della popolazione palestinese ad avere un’abitazione, una terra .
“Vi voglio bene. Mi mancate davvero. Ho degli incubi terribili, sogno i carri armati e i bulldozer fuori dalla nostra... (continuer)
Al di là degli alberi
Rachel Corrie, ragazza pacifista statunitense di 23 anni, voleva impedire, facendo scudo col proprio corpo, che i bulldozer abbattessero le case dei palestinesi a Gaza. Viene schiacciata il 16 Marzo 2003. Canzone ispirata da una poesia che Rachel scrisse alla madre pochi giorni prima di morire.
Le strofe in inglese sono cantate da Elisa.
Era una studentessa.
Si adagiò in traiettoria del Bulldozer di 9 tonnellate, disarmata e chiaramente visibile (portava un giubbetto fluorescente !!!).
La ruspa guidata da un soldato israeliano, sotto gli ordini del suo comandante, la travolse.
Il 16 marzo del 2003 Rachel difendeva con il proprio corpo non solo le sue idee ma anche il diritto della popolazione palestinese ad avere un’abitazione, una terra .
“Vi voglio bene. Mi mancate davvero. Ho degli incubi terribili, sogno i carri armati e i bulldozer fuori dalla nostra... (continuer)
È arrivato il momento
(continuer)
(continuer)
envoyé par Lorenzo Masetti 4/12/2004 - 16:11
Parcours:
Rachel Corrie
P.G.G.G.R.
da "D'anime e d'animali", il disco dei PGR dopo l'abbandono di Ginevra di Marco e Francesco Magnelli. Gianni Maroccolo, Giorgio Canali e Giovanni Ferretti resistono.
Testo: G.L. Ferretti - Musica: G. Maroccolo - G. Canali - C. Della Monica
Testo: G.L. Ferretti - Musica: G. Maroccolo - G. Canali - C. Della Monica
Però Gianni Giorgio Giovanni Resistono
(continuer)
(continuer)
envoyé par Lorenzo Masetti 4/12/2004 - 15:44
What Have They Done To The Rain?
[1962]
Lyrics and music by Malvina Reynolds
Testo e musica di Malvina Reynolds
Joan Baez, dal vivo, una volta introdusse questa canzone (su testo della grande e misconosciuta Malvina Reynolds) in questo modo: "This is the gentlest protest song I know". "Che cosa hanno fatto alla pioggia?", ci si chiede con questa canzone? Sicuramente il riferimento è al "fall-out", la terribile "pioggia nucleare" che si ha dopo l'esplosione di una bomba atomica...
(Riccardo Venturi)
People now think of this as a song about acid rain, but it was originally written as part of a campaign to stop aboveground nuclear testing, which was putting strontium-90 in the air, where it was washed down by the rain, got into the soil and thence to the grass, which was eaten by cows. When children drank the cows’ milk the strontium-90, chemically similar to calcium but radioactive, was deposited in their bones. Mothers... (continuer)
Lyrics and music by Malvina Reynolds
Testo e musica di Malvina Reynolds
Joan Baez, dal vivo, una volta introdusse questa canzone (su testo della grande e misconosciuta Malvina Reynolds) in questo modo: "This is the gentlest protest song I know". "Che cosa hanno fatto alla pioggia?", ci si chiede con questa canzone? Sicuramente il riferimento è al "fall-out", la terribile "pioggia nucleare" che si ha dopo l'esplosione di una bomba atomica...
(Riccardo Venturi)
People now think of this as a song about acid rain, but it was originally written as part of a campaign to stop aboveground nuclear testing, which was putting strontium-90 in the air, where it was washed down by the rain, got into the soil and thence to the grass, which was eaten by cows. When children drank the cows’ milk the strontium-90, chemically similar to calcium but radioactive, was deposited in their bones. Mothers... (continuer)
Just a little rain falling all around
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 3/12/2004 - 00:26
Where Have all the Flowers Gone
SPAGNOLO /SPANISH / ESPAGNOL [2]
Red Latinoamericana de Liturgía
Red Latinoamericana de Liturgía
La seguente versione spagnola è a cura addirittura della Rete Latinoamericana di Liturgia (RLL, Red Latinoamericana de Liturgía), un organismo che si occupa dei canti da eseguire in chiesa durante la messa. La riprendo dal sito "Recursos cristianos", che però la attribuisce (erroneamente) a Marlene Dietrich, la inolvidable actriz y cantante alemana, antinazista y luchadora por la paz. Un ulteriore segnale della fama della versione tedesca cantata da Marlene Dietrich.
The following Spanish version has been prepared (!) by the Latin American Liturgy Network (RLL, Red Latinoamericana de Liturgía), an organization concerned with church songs for the Holy Mass. We reproduce it from the webpage "Recursos Cristianos" (Christian Resources), which hovewer attributes it to Marlene Dietrich, the unforgettable German actress and singer, an oppositor of Nazism and fighter for peace. A further token of the world renown of the German version performed by Marlene Dietrich.
The following Spanish version has been prepared (!) by the Latin American Liturgy Network (RLL, Red Latinoamericana de Liturgía), an organization concerned with church songs for the Holy Mass. We reproduce it from the webpage "Recursos Cristianos" (Christian Resources), which hovewer attributes it to Marlene Dietrich, the unforgettable German actress and singer, an oppositor of Nazism and fighter for peace. A further token of the world renown of the German version performed by Marlene Dietrich.
DIME DÓNDE ESTÁN LAS FLORES
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 3/12/2004 - 00:12
Notte di San Severo
Questa canzone deve far pensare... tutte quelle persone che inneggiano ancora oggi a quei periodi bui che hanno contrassegnato la storia italiana.
Io l'ho ascoltata per caso, e oggi ho messo il repeat allo stereo e l'ho sentita 6-7 volte.
È una canzone che mi fa commuovere.... non scherzo. Saluti ai compagni
Io l'ho ascoltata per caso, e oggi ho messo il repeat allo stereo e l'ho sentita 6-7 volte.
È una canzone che mi fa commuovere.... non scherzo. Saluti ai compagni
thomas da livorno 2/12/2004 - 15:48
Mai 40
(1977)
Dall'ultimo disco registrato nel 1977 venne esclusa ma fu inserita prima nella colonna sonora del film di Frédéric Rossif del 1982 e poi nella ristampa in CD del disco, assieme alle altre quattro di cui non era soddisfatto e che avrebbe voluto rimaneggiare.
Dall'ultimo disco registrato nel 1977 venne esclusa ma fu inserita prima nella colonna sonora del film di Frédéric Rossif del 1982 e poi nella ristampa in CD del disco, assieme alle altre quattro di cui non era soddisfatto e che avrebbe voluto rimaneggiare.
On jouait un air comme celui-ci
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 30/11/2004 - 22:20
Libre Liban
[1989]
Testo e musica di Guy Béart
Testo e musica di Guy Béart
Liban libre
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 30/11/2004 - 22:18
Petit homme mort au combat
[1983]
Paroles et musique de Daniel Balavoine
Testo e musica di Daniel Balavoine
Album: "Loin des yeux de l'occident"
Paroles et musique de Daniel Balavoine
Testo e musica di Daniel Balavoine
Album: "Loin des yeux de l'occident"
Per questa canzone non sono purtroppo disponibili video su YouTube. [Questo nel 2004; ora ci sono, ndr] Ma Daniel Balavoine lo vogliamo ricordare lo stesso, con due filmati memorabili, due suoi "coups de gueule" televisivi. Non era certo uno che la mandava a dire, Daniel: né che avesse davanti il presidente Mitterrand, né un ascoltatore razzista (o meglio, "io non sono razzista ma...")
1. Il "coup de gueule" a Mitterrand
2. ...e quello a "io non sono razzista, ma...
Grazie di cuore a Leandro e Manuela per avermeli segnalati e spediti a suo tempo. [RV]
1. Il "coup de gueule" a Mitterrand
2. ...e quello a "io non sono razzista, ma...
Grazie di cuore a Leandro e Manuela per avermeli segnalati e spediti a suo tempo. [RV]
Étendu
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 30/11/2004 - 22:11
Les aventures de Simon et Gunther Stein
[1977]
Testo di Daniel Balavoine
Musica di Daniel Balavoine e Guy Guermeur
Testo di Daniel Balavoine
Musica di Daniel Balavoine e Guy Guermeur
Per questa canzone non sono purtroppo disponibili video su YouTube [Questo a suo tempo; ora ci sono,ndr]. Ma Daniel Balavoine lo vogliamo ricordare lo stesso, con due filmati memorabili, due suoi "coups de gueule" televisivi. Non era certo uno che la mandava a dire, Daniel: né che avesse davanti il presidente Mitterrand, né un ascoltatore razzista
1. Il "coup de gueule" a Mitterrand
2. ...e quello a "io non sono razzista, ma...
Grazie di cuore a Leandro e Manuela per avermeli segnalati e spediti [RV]
1. Il "coup de gueule" a Mitterrand
2. ...e quello a "io non sono razzista, ma...
Grazie di cuore a Leandro e Manuela per avermeli segnalati e spediti [RV]
Le petit Gunther
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 30/11/2004 - 20:01
Parcours:
Le Mur de Berlin, 1961-1989
La guerre à l'Armée
1984
Album: 140 BXL
Album: 140 BXL
Derrière les fougères errent
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 30/11/2004 - 19:51
Enfants sans patrie
Una straordinaria "Marsigliese alla rovescia"...
Tant que le temps coule à flot, on en a du pot
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 30/11/2004 - 19:50
Enfant de la guerre
[1978]
Testo e musica di Dick Annegarn
Testo e musica di Dick Annegarn
Miasme humide, un ciel critique
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 30/11/2004 - 19:48
Avant la guerre
J'avais vingt ans une âme tendre
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 30/11/2004 - 16:45
Quand la liberté s'envole (Basta!)
[1989]
Album "Sur la route des étoiles"
(B.B.)
Album "Sur la route des étoiles"
(B.B.)
Quand la liberté s'envole
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 30/11/2004 - 16:33
Ma che volete che vi canti
(1972)
In Africa una sera vicino alla foresta
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 30/11/2004 - 16:30
La colombe
Dans une cage ouverte, une colombe
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 30/11/2004 - 16:28
Cuore di bimbo
da "Disperati, intellettuali, ubriaconi" (Bobo Rondelli & Stefano Bollani)
Il tema di questa canzone purtroppo è sempre attuale. I bambini come vittime principali delle guerre
Bobo Rondelli, ex leader del gruppo livornese degli Ottavo Padiglione, e Stefano Bollani, eclettico pianista jazz, hanno realizzato insieme un disco "Disperati intellettuali ubriaconi" che ha palesi riferimenti compositivi e stilistici a grandissimi della nostra canzone (Buscaglione, Ciampi, Conte, Endrigo, Jannacci, Gaber, fors'anche Bubola).
Il disco alterna testi ironici ad altri molto toccanti, malinconia e allegria.
Sono presenti due cover: "Un giorno dopo l'altro" di Luigi Tenco e "Io e te Maria" di Piero Ciampi.
Il disco alterna testi ironici ad altri molto toccanti, malinconia e allegria.
Sono presenti due cover: "Un giorno dopo l'altro" di Luigi Tenco e "Io e te Maria" di Piero Ciampi.
Il tema di questa canzone purtroppo è sempre attuale. I bambini come vittime principali delle guerre
Cuore di bimbo, piccolo seme
(continuer)
(continuer)
envoyé par Lorenzo Masetti 29/11/2004 - 23:53
I Don't Want To Be A Soldier
anonyme
From/Da
The Socialist Songbook
Così cantavano i richiamati inglesi alla "Grande guerra"...mentre i tromboni della guerra parlavano di "ardore patriottico", magari.
The Socialist Songbook
Così cantavano i richiamati inglesi alla "Grande guerra"...mentre i tromboni della guerra parlavano di "ardore patriottico", magari.
I don't want to be a soldier
(continuer)
(continuer)
29/11/2004 - 23:02
Parcours:
La Grande Guerre (1914-1918)
No More War
anonyme
da "The socialist songbook"
http://engstrom.best.vwh.net/songbook/frame.html
http://engstrom.best.vwh.net/songbook/frame.html
No more shall we fight their battles,
(continuer)
(continuer)
29/11/2004 - 22:52
Mourir pour des idées
La strofa mancante dalla traduzione di De André
Nella traduzione di De André manca la penultima strofa, della quale riportiamo la versione letterale di Riccardo Venturi.
Più avanti riportiamo anche la traduzione letterale dell'intera canzone - visto che la versione di De André è piuttosto libera.
«Questa è, come si può ben vedere, l'affermazione (del tutto logica nell'"ottica" brassensiana) dell'inutilità totale dei rivolgimenti [...], della morte come solo corollario di tutti i grandi mutamenti, dell'immobilismo più totale. E De André, toh, questa strofa non ce l'ha messa. Vorrà dire pure qualcosa, no?»
(Riccardo Venturi, da it.fan.musica.de-andre 26/3/2003)
Più avanti riportiamo anche la traduzione letterale dell'intera canzone - visto che la versione di De André è piuttosto libera.
«Questa è, come si può ben vedere, l'affermazione (del tutto logica nell'"ottica" brassensiana) dell'inutilità totale dei rivolgimenti [...], della morte come solo corollario di tutti i grandi mutamenti, dell'immobilismo più totale. E De André, toh, questa strofa non ce l'ha messa. Vorrà dire pure qualcosa, no?»
(Riccardo Venturi, da it.fan.musica.de-andre 26/3/2003)
Ora se bastasse qualche ecatombe
(continuer)
(continuer)
29/11/2004 - 21:57
Le déserteur
CH'TI (NORD-PAS DE CALAIS) / CH'TI (NORD-PAS DE CALAIS DIALECT / CH'TI (NORD-PAS DE CALAIS) - Anonyme Valenciennois
La versione della canzone in "Ch'ti", o "ch'timi", il dialetto dei dipartimenti francesi settentrionali del Nord e Pas-de-Calais. E' opera di una persona che ha voluto restare anonima, abitante a Valenciennes. La ringrazio per la sua gentilezza e rispetto il suo desiderio.
La version du Déserteur en Chtimi, le dialecte des départements français du Nord-Pas de Calais. C'est l'uvre d'une personne qui a voulu rester anonyme, habitant à Valenciennes. Je la remercie pour sa gentillesse tout en respectant sa volonté.
The version of Le Déserteur in the "Chtimi" dialect of the French departments Nord-Pas de Calais, made by someone who wants to keep anonymate, living in Valenciennes. I thank him/her for his/her kindness and respect his/her will.
(Riccardo Venturi)
La versione della canzone in "Ch'ti", o "ch'timi", il dialetto dei dipartimenti francesi settentrionali del Nord e Pas-de-Calais. E' opera di una persona che ha voluto restare anonima, abitante a Valenciennes. La ringrazio per la sua gentilezza e rispetto il suo desiderio.
La version du Déserteur en Chtimi, le dialecte des départements français du Nord-Pas de Calais. C'est l'uvre d'une personne qui a voulu rester anonyme, habitant à Valenciennes. Je la remercie pour sa gentillesse tout en respectant sa volonté.
The version of Le Déserteur in the "Chtimi" dialect of the French departments Nord-Pas de Calais, made by someone who wants to keep anonymate, living in Valenciennes. I thank him/her for his/her kindness and respect his/her will.
(Riccardo Venturi)
ECH DESERTEUR
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 29/11/2004 - 17:40
×
Frances Key
keymelody@hotmail.com
(904) 381-4332