Nann med ya
[2003]
Parole e canto / Lyrics and singing / Paroles et chant / Sanat ja laulaja: Manu Lann Huel (Lannhuel)
Musica / Music / Musique / Sävel: Eric Le Lann
Album / Albumi: Eric Le Lann, Origines [2005]
Jazz bretone? Ha perak ket…? In realtà, la Bretagna ha un grande compositore e trombettista jazz, che si chiama Eric Le Lann (nato il 4 novembre 1957 a Plœuc-sur-Lié). Poi che questo brano fa parte di un suo album (Origines del 2005), e che del brano in questione è autore della musica e interprete alla tromba, bisognerebbe intestarglielo; però si dà il fatto che l’autore del testo, nonché suo interprete, è Manu Lann Huel; e, di fronte a Manu Lann Huel, io non ho dubbi e la pagina va a lui. La si potrebbe chiamare la "Canzone dei due Lann", Le Lann e Lann Huel, ricordando che lann è una pianta-simbolo della Bretagna, il giunco (vive la muette et l'ajonc!). Brano interamente in lingua bretone, da ascoltare e leggere con molta attenzione. [R, Gw.]
Parole e canto / Lyrics and singing / Paroles et chant / Sanat ja laulaja: Manu Lann Huel (Lannhuel)
Musica / Music / Musique / Sävel: Eric Le Lann
Album / Albumi: Eric Le Lann, Origines [2005]
Jazz bretone? Ha perak ket…? In realtà, la Bretagna ha un grande compositore e trombettista jazz, che si chiama Eric Le Lann (nato il 4 novembre 1957 a Plœuc-sur-Lié). Poi che questo brano fa parte di un suo album (Origines del 2005), e che del brano in questione è autore della musica e interprete alla tromba, bisognerebbe intestarglielo; però si dà il fatto che l’autore del testo, nonché suo interprete, è Manu Lann Huel; e, di fronte a Manu Lann Huel, io non ho dubbi e la pagina va a lui. La si potrebbe chiamare la "Canzone dei due Lann", Le Lann e Lann Huel, ricordando che lann è una pianta-simbolo della Bretagna, il giunco (vive la muette et l'ajonc!). Brano interamente in lingua bretone, da ascoltare e leggere con molta attenzione. [R, Gw.]
Nann
(continuer)
(continuer)
envoyé par Richard Gwenndour 12/2/2024 - 22:41
Libertà
E Cardelline
Yvon Étienne
Yvon Étienne è nato a Parigi (ma anche Gilles Servat è nato a Tarbes sui Pirenei, e Alan Stivell è nato a Riom in Alvernia). E’ un cantautore, giornalista e animatore culturale radiotelevisivo di France Bleu Breizh Izel e TV Breizh. La sua versione di Libertà si allontana un po’ dal testo originale còrso, indi per cui ci ho allegato una traduzione in italiano sperando di far cosa gradita anche ad eventuali lettori e lettrici dalla Corsica. PS. Vi si nomina l'isola di Ouessant (Enez Eusa), la mia seconda isola dopo l'Elba: quindi la dovevo tradurre per forza. [R. Gw.]
Yvon Étienne è nato a Parigi (ma anche Gilles Servat è nato a Tarbes sui Pirenei, e Alan Stivell è nato a Riom in Alvernia). E’ un cantautore, giornalista e animatore culturale radiotelevisivo di France Bleu Breizh Izel e TV Breizh. La sua versione di Libertà si allontana un po’ dal testo originale còrso, indi per cui ci ho allegato una traduzione in italiano sperando di far cosa gradita anche ad eventuali lettori e lettrici dalla Corsica. PS. Vi si nomina l'isola di Ouessant (Enez Eusa), la mia seconda isola dopo l'Elba: quindi la dovevo tradurre per forza. [R. Gw.]
Libertà (Kan evit ar frankiz) [1]
(continuer)
(continuer)
envoyé par Richard Gwenndour 20/10/2023 - 19:08
The Foggy Dew
anonyme
This Irish struggle song for the Easter Rising reached as far as the land of Brittany. The lyrics below is 'The foggy dew' written in Breton. The lyrics were written in 2016 by Brittany poet Dominique Thépaut for the Brittany female choir 'Kan Awan'. It is a faithful translation of the original lyrics, although some parts are left out, such as references to Suvla and Seddülbahir from the last war and the leaders of the Easter Uprising.
Questa canzone di lotta irlandese per la Rivolta di Pasqua è arrivata fino alla terra di Bretagna. Il testo che segue è "The foggy dew" scritto in bretone. I testi sono stati scritti nel 2016 dal poeta bretone Dominique Thépaut per il coro femminile bretone "Kan Awan". È una traduzione fedele del testo originale, anche se alcune parti sono tralasciate, come i riferimenti a Suvla e Seddülbahir dell'ultima guerra e ai leader della Rivolta di Pasqua.
Fonte: choralineskorholen.org
Questa canzone di lotta irlandese per la Rivolta di Pasqua è arrivata fino alla terra di Bretagna. Il testo che segue è "The foggy dew" scritto in bretone. I testi sono stati scritti nel 2016 dal poeta bretone Dominique Thépaut per il coro femminile bretone "Kan Awan". È una traduzione fedele del testo originale, anche se alcune parti sono tralasciate, come i riferimenti a Suvla e Seddülbahir dell'ultima guerra e ai leader della Rivolta di Pasqua.
Fonte: choralineskorholen.org
AR VORENN GLIZ (KANAOUENN DA HAROZED IWERZHON)
(continuer)
(continuer)
envoyé par Boreč 13/8/2023 - 09:29
'A Flobert o Sant'Anastasia
Richard Gwenndour, 7-7-2023 20:43
Gwerz Flobert
(continuer)
(continuer)
7/7/2023 - 20:50
Le métèque
PaotrLaouenn (L. Trans.)
Al lustrugenn (continuer)
envoyé par Richard Gwenndour 6/7/2023 - 19:03
Tenval an deiz
Tradizionale bretone (XIX secolo)
Breton traditional (19th Century)
Traditionnel breton (19ème siècle)
Album / Albumi: Alan Stivell, Reflets, 1970
Ed ecco una delle famose e simpatiche “dimenticanze delle CCG”, un “percorso fantasma” presente in questo sito fin dai suoi vagiti, ma che non è stato mai ufficializzato. E’ un brano che attribuisco a Alan Stivell perché fa parte del suo primissimo album in studio (se si esclude il Telenn Geltiek – Harpe Celtique del 1964), vale a dire Reflets del 1970; ma si tratta in realtà di una versione di un notevole canto tradizionale dei primi anni del XIX secolo. E non ci può essere alcun dubbio sull’epoca: è quella della coscrizione obbligatoria durante il periodo napoleonico e le sue guerre. Questo perché, nel canto, Napoleone è nominato espressamente: per quanto ne so, è una cosa piuttosto rara anche nei (tanti) canti bretoni basati sul coscritto... (continuer)
Breton traditional (19th Century)
Traditionnel breton (19ème siècle)
Album / Albumi: Alan Stivell, Reflets, 1970
Ed ecco una delle famose e simpatiche “dimenticanze delle CCG”, un “percorso fantasma” presente in questo sito fin dai suoi vagiti, ma che non è stato mai ufficializzato. E’ un brano che attribuisco a Alan Stivell perché fa parte del suo primissimo album in studio (se si esclude il Telenn Geltiek – Harpe Celtique del 1964), vale a dire Reflets del 1970; ma si tratta in realtà di una versione di un notevole canto tradizionale dei primi anni del XIX secolo. E non ci può essere alcun dubbio sull’epoca: è quella della coscrizione obbligatoria durante il periodo napoleonico e le sue guerre. Questo perché, nel canto, Napoleone è nominato espressamente: per quanto ne so, è una cosa piuttosto rara anche nei (tanti) canti bretoni basati sul coscritto... (continuer)
Teñval an deiz barzh an ti-mañ, la ru ri
(continuer)
(continuer)
envoyé par Richard Gwenndour 14/6/2023 - 20:31
Parcours:
Les guerres napoléoniennes
Madres
2011
Album: Kan An Tevenn
Album: Kan An Tevenn
"Una canzone che trae origine dall'esperienza delle madri di Plaza de Mayo, Buenos Aires, Argentina." [Renato Farina]
Nota testuale. Per il reperimento del testo originale bretone si veda qui. Il trascrittore del testo si è lasciato però sfuggire qualche scorrettezza, che abbiamo qui emendato effettuando ulteriori ascolti della canzone. [CCG/AWS Staff]
Nota testuale. Per il reperimento del testo originale bretone si veda qui. Il trascrittore del testo si è lasciato però sfuggire qualche scorrettezza, che abbiamo qui emendato effettuando ulteriori ascolti della canzone. [CCG/AWS Staff]
Kelc’hioù didermen
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alberto Farina 3/2/2023 - 17:44
По долинам и по взгорьям
Son paotred ar C'hoad [Son paotred ar brezel kuz]
Versione partigiana bretone / Breton partisan version / Version partisane en breton / Bretoninkielinen partisaaniversio
Ce texte, chanté sur l'air des partisans russes par les FFI et FTP des maquis bretons de Landeleau, Kerhôr, la Forêt et Guipavas durant l'occupation, a probablement été porté à la connaissance d'Eric Salaün dans les années 80. Eric étant décédé en 2005, nous ne le saurons jamais.
J'ai bien connu Eric, qui vivait à Gournay-sur-Marne comme moi à lépoque, et avec lequel j'ai appris le Kan ha Diskan dans les années 1991/2005, au sein de l'association "Ar Gazeg Veurzh" regroupant les chanteurs de la Mission Bretonne de Paris comme Maurice Poulmarc'h, Serge Nicolas et Thierry Rouaud, que je salue à cette occasion.
Le document qu'il m'a transmis en 1995 était une réécriture manuscrite d'un texte sur feuille volante que je n'ai... (continuer)
Versione partigiana bretone / Breton partisan version / Version partisane en breton / Bretoninkielinen partisaaniversio
Ce texte, chanté sur l'air des partisans russes par les FFI et FTP des maquis bretons de Landeleau, Kerhôr, la Forêt et Guipavas durant l'occupation, a probablement été porté à la connaissance d'Eric Salaün dans les années 80. Eric étant décédé en 2005, nous ne le saurons jamais.
J'ai bien connu Eric, qui vivait à Gournay-sur-Marne comme moi à lépoque, et avec lequel j'ai appris le Kan ha Diskan dans les années 1991/2005, au sein de l'association "Ar Gazeg Veurzh" regroupant les chanteurs de la Mission Bretonne de Paris comme Maurice Poulmarc'h, Serge Nicolas et Thierry Rouaud, que je salue à cette occasion.
Le document qu'il m'a transmis en 1995 était une réécriture manuscrite d'un texte sur feuille volante que je n'ai... (continuer)
Son paotred ar c'hoat
(continuer)
(continuer)
envoyé par Boreč 25/5/2022 - 09:25
Quand les cons sont braves
Pa vez ar pennoù-klouk paotred vat
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 13/2/2022 - 12:07
Alan Stivell: Maro ma mestrez
da: Chemins de terre (1973)
Di questo tormentato lamento tradizionale delle montagne bretoni ci sono un paio di interpretazioni di Stivell degne di particolare nota. Il primo è un raro video d’epoca della televisione francese precedente al disco, dove vengono cantate solo le prime due strofe ma è storicamente assai significativo l’intervento strumentale seguente di Gabriel Yacoub
Alan Stivell et Gabriel Yacoub / 1972
il secondo invece è un (qualitativamente modesto) video dell’unica apparizione italiana di Alan Stivell con il suo gruppo alla televisione italiana a fine anni ottanta. Si trattava della trasmissione DOC di Renzo Arbore su Rai 2. Ricordo che assistetti all’esibizione e venne interpretata anche Spered Hollvedel ovvero la melodia per organo del pezzo sacro Intron Varia Rostren (Rostrenen), cantico dedicato alla Santa Vergine Maria e solitamente utilizzato durante i matrimoni... (continuer)
Di questo tormentato lamento tradizionale delle montagne bretoni ci sono un paio di interpretazioni di Stivell degne di particolare nota. Il primo è un raro video d’epoca della televisione francese precedente al disco, dove vengono cantate solo le prime due strofe ma è storicamente assai significativo l’intervento strumentale seguente di Gabriel Yacoub
Alan Stivell et Gabriel Yacoub / 1972
il secondo invece è un (qualitativamente modesto) video dell’unica apparizione italiana di Alan Stivell con il suo gruppo alla televisione italiana a fine anni ottanta. Si trattava della trasmissione DOC di Renzo Arbore su Rai 2. Ricordo che assistetti all’esibizione e venne interpretata anche Spered Hollvedel ovvero la melodia per organo del pezzo sacro Intron Varia Rostren (Rostrenen), cantico dedicato alla Santa Vergine Maria e solitamente utilizzato durante i matrimoni... (continuer)
Me am eus ur feuntenn
(continuer)
(continuer)
envoyé par Flavio Poltronieri 9/1/2022 - 15:22
Let The Plinn
Pa sellet sa melezour gant ho sigaretenn
(continuer)
(continuer)
envoyé par Kris Bran 11/8/2021 - 00:15
Parcours:
Chansons d'amour contre la guerre
El pueblo unido jamás será vencido
Traduzione bretone di Paotr Laouen (L. Trans.)
Troet en deus e brezhoneg Paotr Laouen (L. Trans.)
Ar bobl unanet biken ne vo trec'het
(continuer)
envoyé par Dq82 5/1/2021 - 18:01
Bella Ciao
anonyme
11c. Kena'o koantenn (Breton version by Paotr Laouen (L. Trans.)
Ur mintin 'oa e voen dihunet
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 21/11/2020 - 09:45
Pénélope
PaotrLaouen (L. Trans.)
Penelop
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi in isolamento 13/11/2020 - 09:49
Ever (A-viskoazh ha da viken)
testo: Yann-Ber Piriou
musica: Alan Stivell
nel CD “1 Douar” nel 1998
musica: Alan Stivell
nel CD “1 Douar” nel 1998
Darn 'zo difinv, darn a gemm
(continuer)
(continuer)
envoyé par Flavio Poltronieri 9/10/2020 - 18:00
Diaspora
Diaspora
Testo di Yann-Bêr Piriou
Musica di Norbert Periault
Interpretazione: Gweltaz Ar Fur nel disco "Bonedoù Ruz!" 1975
(trascrizione all'ascolto di Flavio Poltronieri)
Testo di Yann-Bêr Piriou
Musica di Norbert Periault
Interpretazione: Gweltaz Ar Fur nel disco "Bonedoù Ruz!" 1975
(trascrizione all'ascolto di Flavio Poltronieri)
Tec’het o deus kuit pell diouzh ar fank hag ar glav
(continuer)
(continuer)
envoyé par Flavio Poltronieri 19/5/2020 - 19:48
Joint Français / E Sant-Brieg
Nota. La versione bretone è sicuramente cantabile sulla melodia della canzone, ma (almeno a quanto sono riuscito a reperire in Rete, cioè poco o niente) non risulta mai incisa. La grafia bretone è quella ripresa dall'album Underdroug (v. introduzione) è non è quella peurunvanet (unificata) utilizzata attualmente; la ho lasciata così com'è. La strofa finale è cantata in bretone anche nella versione francese. Come conferma Flavio Poltronieri, la versione è opera di Evgen Kirjuhel stesso. [RV]
E SANT-BRIEG
(continuer)
(continuer)
envoyé par Richard Gwenndour 24/9/2019 - 21:06
Malbrough s'en va-t-en guerre, ou Mort et convoi de l'invincible Malbrough
anonyme
Malbroug a ya d'ar brezel: La versione bretone di Roparz Hemon
Malbroug a ya d'ar brezel: the Breton version by Roparz Hemon
Malbroug a ya d'ar brezel: la version bretonne de Roparz Hemon
Malbroug a ya d'ar brezel: Roparz Hemonin bretoninkielinen versio
Malbrough s'en va-t-en guerre, anavezet ivez evel Mort et convoi de l'invincible Malbrough, zo ur ganaouenn c'hallek eus an xviiivet kantved, anezhi ur c'hlemmgan fentus diwar-benn obidoù John Churchill, 1añ Dug Marlborough (1650–1722). Er son c'hallek e konter edo gwreg Marlborough o c'hortoz he fried da zistreiñ eus ar brezel pa glevas keloù eus e varv ; pa voe beziet ar gwaz e oa un eostig o kanañ a-us d'e vez.
Savet e oa ar son goude Emgann Malplaquet en 1709, a c'hoarvezas e Malplaquet, ur gêriadenn a zo hiziv e kumun c'hall Taisnières-sur-Hon, tostik da gêr Mons, e Belgia. Kontet eo da vezañ gwadusañ emgann Brezel Hêrezh Spagn. Trec'h... (continuer)
Malbroug a ya d'ar brezel: the Breton version by Roparz Hemon
Malbroug a ya d'ar brezel: la version bretonne de Roparz Hemon
Malbroug a ya d'ar brezel: Roparz Hemonin bretoninkielinen versio
Malbrough s'en va-t-en guerre, anavezet ivez evel Mort et convoi de l'invincible Malbrough, zo ur ganaouenn c'hallek eus an xviiivet kantved, anezhi ur c'hlemmgan fentus diwar-benn obidoù John Churchill, 1añ Dug Marlborough (1650–1722). Er son c'hallek e konter edo gwreg Marlborough o c'hortoz he fried da zistreiñ eus ar brezel pa glevas keloù eus e varv ; pa voe beziet ar gwaz e oa un eostig o kanañ a-us d'e vez.
Savet e oa ar son goude Emgann Malplaquet en 1709, a c'hoarvezas e Malplaquet, ur gêriadenn a zo hiziv e kumun c'hall Taisnières-sur-Hon, tostik da gêr Mons, e Belgia. Kontet eo da vezañ gwadusañ emgann Brezel Hêrezh Spagn. Trec'h... (continuer)
MALBROUG A YA D'AR BREZEL
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 20/4/2019 - 09:50
War an aod
[1963]
Riccardo, Lorenzo, Bernart, Krzysiek e a tutti Voi che bazzicate queste pagine, nell'augurarVi un anno nuovo migliore, leggete un po' cosa scriveva Youenn Gwernig, nel 1963. Forse qualcuno lo ricorda perchè Alan Stivell musicò e cantò un suo testo inserendolo giusto in apertura del meraviglioso Trema'n Inis nel 1976. Ma Gwernig spesso occupò la sua splendida poesia trilingue a parlare degli esclusi sociali, di quelli storici e delle povere vittime di queste società fondate sull'ingiustizia. Una delle sue figlie, Annaig, qualche anno fa mi ha mandato un cd in cui la sua "Grande Tribù" interpreta alcune delle sue canzoni, per fortuna è rimasta la dolce e inconfondibile voce di quest'uomo anziano, con la sua pipa, l'aspetto un po' alla John Wayne e dalle camicie da taglialegna canadese, che ogni tanto torna a farmi compagnia scendendo nella pianura padana dalle Montagnes Noires. Questa agghiacciante poesia non è mai stata musicata.
Flavio Poltronieri
Riccardo, Lorenzo, Bernart, Krzysiek e a tutti Voi che bazzicate queste pagine, nell'augurarVi un anno nuovo migliore, leggete un po' cosa scriveva Youenn Gwernig, nel 1963. Forse qualcuno lo ricorda perchè Alan Stivell musicò e cantò un suo testo inserendolo giusto in apertura del meraviglioso Trema'n Inis nel 1976. Ma Gwernig spesso occupò la sua splendida poesia trilingue a parlare degli esclusi sociali, di quelli storici e delle povere vittime di queste società fondate sull'ingiustizia. Una delle sue figlie, Annaig, qualche anno fa mi ha mandato un cd in cui la sua "Grande Tribù" interpreta alcune delle sue canzoni, per fortuna è rimasta la dolce e inconfondibile voce di quest'uomo anziano, con la sua pipa, l'aspetto un po' alla John Wayne e dalle camicie da taglialegna canadese, che ogni tanto torna a farmi compagnia scendendo nella pianura padana dalle Montagnes Noires. Questa agghiacciante poesia non è mai stata musicata.
Flavio Poltronieri
Redet o deus a viliadoù d'an aod
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envoyé par Flavio Poltronieri 1/1/2019 - 12:59
L'estaca
BRETONE [ Mona Ar Beg / Thierry Gahinet, 1979]
BRETON [ Mona Ar Beg / Thierry Gahinet, 1979]
"Je chante L'estaca depuis vingt cinq ans. C'est la chanson qui clôture sytématiquement le spectacle. J'ai connu Luis LLach par Mona et c'est elle qui a traduit le texte en breton. C'est une histoire très simple et poétique, avec une force considérable : celle du grand père Sizet qui dit à son petit fils : "Ne vois tu pas ce pieux (l'estaque) qui nous entrave .... Si tu tires fort par ici, si je tire fort par là, on l'arrachera". Magnifique chanson à la liberté traduite dans de nombreuses langues. Cette chanson qui a passé la censure franquiste est devenue l'hymne de la Catalogne. La mélodie emporte irrésistiblement l'adhésion du public. La version en langue française a été interprété par Marc Ogeret." - Thierry Gahinet
Thierry Gahinet ha raccontato quanto sopra nel 2006 (la canzone è peraltro... (continuer)
BRETON [ Mona Ar Beg / Thierry Gahinet, 1979]
"Je chante L'estaca depuis vingt cinq ans. C'est la chanson qui clôture sytématiquement le spectacle. J'ai connu Luis LLach par Mona et c'est elle qui a traduit le texte en breton. C'est une histoire très simple et poétique, avec une force considérable : celle du grand père Sizet qui dit à son petit fils : "Ne vois tu pas ce pieux (l'estaque) qui nous entrave .... Si tu tires fort par ici, si je tire fort par là, on l'arrachera". Magnifique chanson à la liberté traduite dans de nombreuses langues. Cette chanson qui a passé la censure franquiste est devenue l'hymne de la Catalogne. La mélodie emporte irrésistiblement l'adhésion du public. La version en langue française a été interprété par Marc Ogeret." - Thierry Gahinet
Thierry Gahinet ha raccontato quanto sopra nel 2006 (la canzone è peraltro... (continuer)
AR PEUL
(continuer)
(continuer)
envoyé par Richard Gwenndour 18/7/2018 - 12:28
Cançon del Larzac
Troidigezh vrezhonek / Traduzione bretone / Breton translation / Traduction bretonne / Bretoninkielinen käännös: Richard Gwenndour
18-07-2018 10:55
18-07-2018 10:55
SON LARZAC
(continuer)
(continuer)
18/7/2018 - 11:00
An ti meur e-kichen ar mor
(1903)
nel CD "Heol-loar" (Chiaro di luna)
Escalibur 1996
Verso la fine del secolo scorso mi trovavo in Cornovaglia, e avendone sentito parlare, ero incuriosito di ascoltare questo quartetto locale chiamato Dremmwel, dedito alle fest-noz, con però incluso nell'organico un arpista: una cosa decisamente piuttosto insolita. Impossibile resistere all'amore sconfinato per il suono dell'arpa bretone e oltretutto penso che serva un certo talento per controbilanciare con un'arpa, bombarda e biniou koz. Questo musicista era anche un artigiano che fabbricava da solo le sue arpe. Fu così che scoprii che avevano musicato in maniera assolutamente efficace, anzi magistrale la versione bretone (pubblicata a Saint-Brieuc nel 1903 in “Gwerziou Barz ar Gouet “ di E. Ernault -R. Prudhomme editore) di una oscura e drammatica ballata tedesca composta duecento anni prima dal poeta romantico Ludwig Uhland,... (continuer)
nel CD "Heol-loar" (Chiaro di luna)
Escalibur 1996
Verso la fine del secolo scorso mi trovavo in Cornovaglia, e avendone sentito parlare, ero incuriosito di ascoltare questo quartetto locale chiamato Dremmwel, dedito alle fest-noz, con però incluso nell'organico un arpista: una cosa decisamente piuttosto insolita. Impossibile resistere all'amore sconfinato per il suono dell'arpa bretone e oltretutto penso che serva un certo talento per controbilanciare con un'arpa, bombarda e biniou koz. Questo musicista era anche un artigiano che fabbricava da solo le sue arpe. Fu così che scoprii che avevano musicato in maniera assolutamente efficace, anzi magistrale la versione bretone (pubblicata a Saint-Brieuc nel 1903 in “Gwerziou Barz ar Gouet “ di E. Ernault -R. Prudhomme editore) di una oscura e drammatica ballata tedesca composta duecento anni prima dal poeta romantico Ludwig Uhland,... (continuer)
Gwelet e teus ar c’hastel bras
(continuer)
(continuer)
envoyé par Flavio Poltronieri 24/6/2018 - 09:35
Garan ar Briz
anonyme
Canto popolare bretone ("Gwerz", Côtes-d'Armor, forse XVII/XVIII secolo)
A folksong from Brittany ("Gwerz", Côtes-d'Armor, maybe 17th/18th Century)
Chant populaire breton ("Gwerz", Côtes-d'Armor, env. 17ème/18ème siècle)
Prima pubblicazione / First published / Édition originaire:
François-Marie Luzel (Fañch an Uhel) [1821-1895]
Gwerziou Breiz-Izel / Chants populaires de la Basse-Bretagne, Éditions Édouard Corfmat, 1868
Chi segue almeno un po' la Sezione Bretone del nostro sito, sarà abituato al gwerz come a un lungo (spesso lunghissimo, sterminato) canto narrativo e cronachistico, quasi “giornalistico”: il gwerz più moderno, come si vede dai diversi esempi presenti nel sito, può occuparsi di argomenti dell'attualità internazionale come la carestia ucraina, l'inquinamento ambientale in Romania o il genocidio in Ruanda. Detto questo, non stupirà se gli esempi più antichi del gwerz hanno... (continuer)
A folksong from Brittany ("Gwerz", Côtes-d'Armor, maybe 17th/18th Century)
Chant populaire breton ("Gwerz", Côtes-d'Armor, env. 17ème/18ème siècle)
Prima pubblicazione / First published / Édition originaire:
François-Marie Luzel (Fañch an Uhel) [1821-1895]
Gwerziou Breiz-Izel / Chants populaires de la Basse-Bretagne, Éditions Édouard Corfmat, 1868
Chi segue almeno un po' la Sezione Bretone del nostro sito, sarà abituato al gwerz come a un lungo (spesso lunghissimo, sterminato) canto narrativo e cronachistico, quasi “giornalistico”: il gwerz più moderno, come si vede dai diversi esempi presenti nel sito, può occuparsi di argomenti dell'attualità internazionale come la carestia ucraina, l'inquinamento ambientale in Romania o il genocidio in Ruanda. Detto questo, non stupirà se gli esempi più antichi del gwerz hanno... (continuer)
Mar plij ganec’h a selaoufet
(continuer)
(continuer)
envoyé par Richard Gwenndour 19/4/2018 - 16:49
Alan Stivell: Kan an alarc'h
Alan Stivell
Il testo e la melodia di "Kan An Alarc'h" sono stati raccolti da Hersart de la Villemarqué e pubblicati nel 1839 nella sua collezione "Barzaz Breiz": "Il cigno" è una canzone tradizionale bretone in cui si racconta del ritorno dall'esilio in Inghilterra del duca Jean de Montfort (1339-1399) per riconquistare il trono di Bretagna.
Figlio di Giovanna la Pazza e di Giovanni IV il Conquistatore, nacque durante la guerra di secessione bretone e visse alla corte del re d'Inghilterra Edoardo III per tutta la sua fanciullezza. Ritornò in Bretagna nel 1364 per riprendersi il trono, ma la sua alleanza con gli Inglesi non era ben vista dai nobili bretoni e invece di combattere contro il re francese Carlo V andò nuovamente in esilio in Inghilterra (1373).
Pochi anni dopo quando la Francia sottomise la Bretagna, furono gli stessi nobili bretoni a chiedere il ritorno del Duca. Tutta la... (continuer)
Il testo e la melodia di "Kan An Alarc'h" sono stati raccolti da Hersart de la Villemarqué e pubblicati nel 1839 nella sua collezione "Barzaz Breiz": "Il cigno" è una canzone tradizionale bretone in cui si racconta del ritorno dall'esilio in Inghilterra del duca Jean de Montfort (1339-1399) per riconquistare il trono di Bretagna.
Figlio di Giovanna la Pazza e di Giovanni IV il Conquistatore, nacque durante la guerra di secessione bretone e visse alla corte del re d'Inghilterra Edoardo III per tutta la sua fanciullezza. Ritornò in Bretagna nel 1364 per riprendersi il trono, ma la sua alleanza con gli Inglesi non era ben vista dai nobili bretoni e invece di combattere contro il re francese Carlo V andò nuovamente in esilio in Inghilterra (1373).
Pochi anni dopo quando la Francia sottomise la Bretagna, furono gli stessi nobili bretoni a chiedere il ritorno del Duca. Tutta la... (continuer)
Eun alarc'h [1], eun alarc'h tramor,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Cattia Salto 25/3/2018 - 21:17
Kan peoc'h
[1983]
Chocun/Corbineau/Jossic [Tri Yann]
Baudriller/Goron/Vignoles
Album: Café du Bon Coin
Chocun/Corbineau/Jossic [Tri Yann]
Baudriller/Goron/Vignoles
Album: Café du Bon Coin
Kan kazarn, kan brezel
(continuer)
(continuer)
envoyé par Richard Gwenndour 20/1/2018 - 19:57
E garnison [E garnizon Lannuon]
Kan ha diskañ [XVIII secolo?]
Questa versione:
Denez Prigent / Louise Ebrel
Album: Sarac'h (2003)
Strane cose succedono verso il 1790 alla guarnigione di Lannion, in Bretagna, a un anno dallo scoppio della Rivoluzione. La guarnigione locale, in quell'anno, era composta da due distaccamenti dei reggimenti di Beauce e di Normandia, e i rapporti con la popolazione non erano troppo buoni. Reclutamenti, addestramenti, soldati in giro per le campagne...e anche, magari, qualche ufficialetto forestiero che sposava la ragazza del posto. Nel 1792, la guarnigione di Lannion fu totalmente rinnovata negli effettivi: arrivarono i volontari repubblicani del distretto di Rostrenen, in numero di 500, e per acquartierarli tutti si dovette ricorrere al convento delle Orsoline. I cinquecento giovinotti si segnalarono per ogni sorta di indisciplina, zozzeria, vessazione e quant'altro, dando peraltro origine... (continuer)
Questa versione:
Denez Prigent / Louise Ebrel
Album: Sarac'h (2003)
Strane cose succedono verso il 1790 alla guarnigione di Lannion, in Bretagna, a un anno dallo scoppio della Rivoluzione. La guarnigione locale, in quell'anno, era composta da due distaccamenti dei reggimenti di Beauce e di Normandia, e i rapporti con la popolazione non erano troppo buoni. Reclutamenti, addestramenti, soldati in giro per le campagne...e anche, magari, qualche ufficialetto forestiero che sposava la ragazza del posto. Nel 1792, la guarnigione di Lannion fu totalmente rinnovata negli effettivi: arrivarono i volontari repubblicani del distretto di Rostrenen, in numero di 500, e per acquartierarli tutti si dovette ricorrere al convento delle Orsoline. I cinquecento giovinotti si segnalarono per ogni sorta di indisciplina, zozzeria, vessazione e quant'altro, dando peraltro origine... (continuer)
Ur plac’h yaouank diwar ar maez
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envoyé par Richard Gwenndour 18/1/2018 - 10:14
Ba'r meskach
[2001]
Dal cd “Eured an diaoul” (Le Nozze del diavolo)
D'après le cd "Eured an diaoul" (Les Noces du Diable)
“La Bretagne a-t-elle autant de charmes pour border de sable l'horizon”, diceva un giovane Gilles Servat. Dopo Glenmor “la primogenitura”, Stivell “la limpidezza”, Servat “la bellezza”, Gwernig “la migrazione” ecco Tanguy “la sporcizia”:
“...solitario sono corso verso la morte e la battaglia...non mi hanno ancora preso, la mia pelle non è in vendita, non sono ancora cotto, il vecchio non è ancora morto...è l'ultima volta che annunciano la pace...è l'ultima volta che annuncio la guerra...il disordine nel cuore delle vostre chiese creerà un gran tumulto, quando l'onda è là, è troppo tardi per il dispiacere, quando il cerchio non è più tondo, siete stregati...io mescolerò le lettere del vostro alfabeto, i bambini lasceranno le vostre case per seguire il suono del mio flauto nelle... (continuer)
Dal cd “Eured an diaoul” (Le Nozze del diavolo)
D'après le cd "Eured an diaoul" (Les Noces du Diable)
“La Bretagne a-t-elle autant de charmes pour border de sable l'horizon”, diceva un giovane Gilles Servat. Dopo Glenmor “la primogenitura”, Stivell “la limpidezza”, Servat “la bellezza”, Gwernig “la migrazione” ecco Tanguy “la sporcizia”:
“...solitario sono corso verso la morte e la battaglia...non mi hanno ancora preso, la mia pelle non è in vendita, non sono ancora cotto, il vecchio non è ancora morto...è l'ultima volta che annunciano la pace...è l'ultima volta che annuncio la guerra...il disordine nel cuore delle vostre chiese creerà un gran tumulto, quando l'onda è là, è troppo tardi per il dispiacere, quando il cerchio non è più tondo, siete stregati...io mescolerò le lettere del vostro alfabeto, i bambini lasceranno le vostre case per seguire il suono del mio flauto nelle... (continuer)
M eus an’ve’et mat ar paotr
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envoyé par Flavio Poltronieri 6/8/2017 - 12:24
Kan Bale an ARB
Visto che nella Contromarsigliese, Riccardo ha affermato in calce che "Glenmor non era e non è mai stato un cantore di pace” mi sento finalmente autorizzato ad inserire questa canzone e lascio a lui l'immenso piacere di tutte le note relative...
Poent eo stagan Bretoned
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envoyé par Flavio Poltronieri 14/7/2017 - 19:20
Ma zat
[2009]
Parole e musica di Alan Simon
Paroles et musique: Alan Simon
Dall'opera rock Anne de Bretagne
Tiré du rock opéra Anne de Bretagne
"Oggi, sono rimaste qualche decina di corrispondenze tra la duchessa ed i grandi di questo tempo. Sono rimaste alcune cronache disseminate attraverso tutta l'Europa. Ed infine, è rimasto questo commovente reliquiario dove riposava un tempo il suo cuore. In quanto originario di Nantes, sono orgoglioso oggi di presentarvi questo nuovo opus. Questo primo album dedicato alla storia di questa giovane donna dal coraggio straordinario, simbolo di una Bretagna col cuore aperto sul mondo!" - Alan Simon
Anne de Bretagne est un opéra rock français d'Alan Simon, créé en 2009.
Les deux premières de l'opéra-rock ont eu lieu, les 29 et 30 juin 2009, à Nantes, dans la cour du Château des Ducs de Bretagne. À cette occasion, le spectacle fut joué devant près de 6000... (continuer)
Parole e musica di Alan Simon
Paroles et musique: Alan Simon
Dall'opera rock Anne de Bretagne
Tiré du rock opéra Anne de Bretagne
"Oggi, sono rimaste qualche decina di corrispondenze tra la duchessa ed i grandi di questo tempo. Sono rimaste alcune cronache disseminate attraverso tutta l'Europa. Ed infine, è rimasto questo commovente reliquiario dove riposava un tempo il suo cuore. In quanto originario di Nantes, sono orgoglioso oggi di presentarvi questo nuovo opus. Questo primo album dedicato alla storia di questa giovane donna dal coraggio straordinario, simbolo di una Bretagna col cuore aperto sul mondo!" - Alan Simon
Anne de Bretagne est un opéra rock français d'Alan Simon, créé en 2009.
Les deux premières de l'opéra-rock ont eu lieu, les 29 et 30 juin 2009, à Nantes, dans la cour du Château des Ducs de Bretagne. À cette occasion, le spectacle fut joué devant près de 6000... (continuer)
Tenval an eur
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envoyé par dq82 21/5/2017 - 18:09
Beajet ’m eus
[2015]
Dal cd: An Enchanting Garden - Ul liorzh vurzhudus
Coop Breizh
Dopo tanto silenzio discografico, disperavo in sincerità che Denez Prigent registrasse un altro cd...vorrei sbagliarmi ma credo che nella sua vita ci sia stata purtroppo una grave perdita.... parecchie di queste canzoni sono presenti in scena già da qualche anno, anche in compagnia di Mari Boine, dell'altrettanto meravigliosa interprete ungherese Szilvia Bognár o del coro gallese Flint Male Voice Choir. Tutte composizioni originali per un bel cambio totale di sonorità e addirittura un brano composto e cantato in inglese, segnalo inoltre in apertura Krediñ 'raen, che dovrebbe far piacere al nostro eroe "Riccardo il greco"
Dal cd: An Enchanting Garden - Ul liorzh vurzhudus
Coop Breizh
Dopo tanto silenzio discografico, disperavo in sincerità che Denez Prigent registrasse un altro cd...vorrei sbagliarmi ma credo che nella sua vita ci sia stata purtroppo una grave perdita.... parecchie di queste canzoni sono presenti in scena già da qualche anno, anche in compagnia di Mari Boine, dell'altrettanto meravigliosa interprete ungherese Szilvia Bognár o del coro gallese Flint Male Voice Choir. Tutte composizioni originali per un bel cambio totale di sonorità e addirittura un brano composto e cantato in inglese, segnalo inoltre in apertura Krediñ 'raen, che dovrebbe far piacere al nostro eroe "Riccardo il greco"
Beajet ’m eus tro-dro d’ar bed
(continuer)
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envoyé par Flavio Poltronieri 19/5/2017 - 19:51
E dibenn miz Gwengolo
[1977]
Da: Glenmor "E dibenn miz gwengolo"
Le Chant DU Monde LDX 74647
Nella notte tra il 29 e il 30 settembre 1976, Yann-Kel Kernaleguen, a 22 anni è saltato in aria a Chateaulin, mentre si apprestava a compiere un attentato contro il sito militare di Ti-Voujeret nel Finistère. Secondo Thierry Vareilles, autore dell'Enciclopedia del terrorismo internationale, stava in realtà cercando di disinnescarla perché si era accorto che una donna stava portando a passeggio il suo cane nei paraggi, secondo la versione della polizia esplose solo perché era un dilettante....... Yann-Kel riposa a Quimper. In suo ricordo, a mia conoscenza, all'epoca vennero scritte tre canzoni da quelli che sono stati tre Giganti Bretoni: oltre a “E dibenn miz Gwengolo” da Glenmor anche “Gwerz Ti Vougeret” (“Il lamento di Ti Vougeret”) da Youenn Gwernig incisa nel LP “E kreiz an noz” (“Cuore della notte”) e “Maro evit... (continuer)
Da: Glenmor "E dibenn miz gwengolo"
Le Chant DU Monde LDX 74647
Nella notte tra il 29 e il 30 settembre 1976, Yann-Kel Kernaleguen, a 22 anni è saltato in aria a Chateaulin, mentre si apprestava a compiere un attentato contro il sito militare di Ti-Voujeret nel Finistère. Secondo Thierry Vareilles, autore dell'Enciclopedia del terrorismo internationale, stava in realtà cercando di disinnescarla perché si era accorto che una donna stava portando a passeggio il suo cane nei paraggi, secondo la versione della polizia esplose solo perché era un dilettante....... Yann-Kel riposa a Quimper. In suo ricordo, a mia conoscenza, all'epoca vennero scritte tre canzoni da quelli che sono stati tre Giganti Bretoni: oltre a “E dibenn miz Gwengolo” da Glenmor anche “Gwerz Ti Vougeret” (“Il lamento di Ti Vougeret”) da Youenn Gwernig incisa nel LP “E kreiz an noz” (“Cuore della notte”) e “Maro evit... (continuer)
Er bloavezh c'hwezek ha tri-ugent
(continuer)
(continuer)
envoyé par Flavio Poltronieri 25/3/2017 - 20:05
Piw 'zo mestr?
Titolo originale bretone: Piw 'zo Mestr? di Yann-Bêr Piriou
Interpretazione: Gweltaz Ar Fur nel disco Bonedoù Ruz! 1975
Interpretazione: Gweltaz Ar Fur nel disco Bonedoù Ruz! 1975
"A coloro che hanno fatto eredità ai loro figli del fardello della rebretonizzazione. (Flavio Poltronieri)"
Il testo della canzone, sinora indisponibile sia in rete che nell'album, è stato trascritto all'ascolto da Flavio Poltronieri. Il testo è stato trascritto nella grafia "unificata". [RV]
Il testo della canzone, sinora indisponibile sia in rete che nell'album, è stato trascritto all'ascolto da Flavio Poltronieri. Il testo è stato trascritto nella grafia "unificata". [RV]
Pa rankomp luskell hor melkoni
(continuer)
(continuer)
envoyé par Flavio Poltronieri 14/3/2017 - 11:33
Caterina Bueno: Eran tre falciatori
Gant Richard Gwenndour eo bet brezhonekaet
14-3-2017
evit Flav Kadorvrec'her
14-3-2017
evit Flav Kadorvrec'her
TRI EOSTER
(continuer)
(continuer)
14/3/2017 - 10:24
E-tal ar groaz
[1976]
Musica, recitazione e canto di Alan Stivell
Poesia di Yann Sohier (1933/35)
Album: Trema'n inis
Musique, récitation et chant d'Alan Stivell
Poème de Yann Sohier (1933/35)
Album: Trema'n inis
Sonerezh, dibunadur ha kan: Alan Stivell
Barzhoneg Yann Sohier [1933/35]
Album: Trema'n inis
Si dice che E-tal ar groaz, messa in musica, recitata e cantata da Alan Stivell nel 1976, sia stata l'unica poesia scritta in bretone da Yann Sohier. Nato il 10 settembre 1901 a Loudéac, Yann Sohier morì il 21 marzo 1935 a Plourivo per una una broncopolmonite fulminante, all'età di soli 34 anni. Come parecchi altri militanti bretoni, Yann Sohier era un insegnante elementare.
Figlio di un gendarme a cavallo, Yann Sohier (all'anagrafe francese: Jean Lucien Léon Marie Sohier) visse l'infanzia e l'adolescenza in varie località bretoni (il padre, lasciata la gendarmeria, si era impiegato come esattore... (continuer)
Musica, recitazione e canto di Alan Stivell
Poesia di Yann Sohier (1933/35)
Album: Trema'n inis
Musique, récitation et chant d'Alan Stivell
Poème de Yann Sohier (1933/35)
Album: Trema'n inis
Sonerezh, dibunadur ha kan: Alan Stivell
Barzhoneg Yann Sohier [1933/35]
Album: Trema'n inis
Si dice che E-tal ar groaz, messa in musica, recitata e cantata da Alan Stivell nel 1976, sia stata l'unica poesia scritta in bretone da Yann Sohier. Nato il 10 settembre 1901 a Loudéac, Yann Sohier morì il 21 marzo 1935 a Plourivo per una una broncopolmonite fulminante, all'età di soli 34 anni. Come parecchi altri militanti bretoni, Yann Sohier era un insegnante elementare.
Figlio di un gendarme a cavallo, Yann Sohier (all'anagrafe francese: Jean Lucien Léon Marie Sohier) visse l'infanzia e l'adolescenza in varie località bretoni (il padre, lasciata la gendarmeria, si era impiegato come esattore... (continuer)
E-tal ar groaz
(continuer)
(continuer)
envoyé par Richard Gwenndour 7/3/2017 - 13:29
Gwerz Gigi Ontanetti
[21 febbraio 2017]
[21 e viz-C'hwevrer 2017]
Avevo pensato di ricordare, qua dentro, Pierluigi Ontanetti con un breve scritto, ché le cose lunghe e pallose non gli piacevano per niente. Era un uomo d'azione, Gigi; l'ultima volta che l'ho visto, quasi alla fine, era a manifestare davanti al Comune di Bagno a Ripoli in una giornata torrida d'inizio agosto, l'anno scorso, in una mattina da tregenda cominciata all'alba con il paventato sgombero del libero podere di Mondeggi, e proseguita con il vero sgombero manu militari dello squat di via Toselli. Gigi era arrivato non so come, con la bombola dell'ossigeno attaccata; non ce la faceva quasi più a respirare, ma era lì. Mi disse che lo stavano per mettere in un “moritoio”, parole sue, ovvero in una residenza per malati terminali. Della sua vita e di quel che aveva fatto conoscevo delle cose a macchia di leopardo, delle sue cose non si “beava”.... (continuer)
[21 e viz-C'hwevrer 2017]
Avevo pensato di ricordare, qua dentro, Pierluigi Ontanetti con un breve scritto, ché le cose lunghe e pallose non gli piacevano per niente. Era un uomo d'azione, Gigi; l'ultima volta che l'ho visto, quasi alla fine, era a manifestare davanti al Comune di Bagno a Ripoli in una giornata torrida d'inizio agosto, l'anno scorso, in una mattina da tregenda cominciata all'alba con il paventato sgombero del libero podere di Mondeggi, e proseguita con il vero sgombero manu militari dello squat di via Toselli. Gigi era arrivato non so come, con la bombola dell'ossigeno attaccata; non ce la faceva quasi più a respirare, ma era lì. Mi disse che lo stavano per mettere in un “moritoio”, parole sue, ovvero in una residenza per malati terminali. Della sua vita e di quel che aveva fatto conoscevo delle cose a macchia di leopardo, delle sue cose non si “beava”.... (continuer)
Ur werz nevez evitañ, ur werz a zo savet
(continuer)
(continuer)
envoyé par Richard Gwenndour 21/2/2017 - 22:04
Bosenn Langolen
1348. Nella frazione di Langolen arriva implacabile la peste. I Tri Yann interpretano solennemente questo canto a più voci con accompagnamento di organo. E' la quarta traccia di Rummadoù - 2010
La peste che nel 1348 arrivò anche nel paesino bretone di Langolen, altro non è che la celeberrima e terribile Peste Nera che, secondo le stime, tra il 1347 e il 1353 fece quasi trenta milioni di morti nella sola Europa (nell'Europa di quell'epoca, significò circa un terzo dell'intera popolazione). E', come è noto, la pestilenza descritta anche dal Boccaccio nel Decamerone: la popolazione di Firenze si ridusse di due terzi. L'area di origine della Peste Nera sembra essere stata l'Asia centrale; si dice che la peste sia portata dai topi, ma la causa scatenante sembra essere stata proprio una moria di topi per le rigide condizioni climatiche. Questo fece sì che le pulci, vettori del bacillo, affamate... (continuer)
La peste che nel 1348 arrivò anche nel paesino bretone di Langolen, altro non è che la celeberrima e terribile Peste Nera che, secondo le stime, tra il 1347 e il 1353 fece quasi trenta milioni di morti nella sola Europa (nell'Europa di quell'epoca, significò circa un terzo dell'intera popolazione). E', come è noto, la pestilenza descritta anche dal Boccaccio nel Decamerone: la popolazione di Firenze si ridusse di due terzi. L'area di origine della Peste Nera sembra essere stata l'Asia centrale; si dice che la peste sia portata dai topi, ma la causa scatenante sembra essere stata proprio una moria di topi per le rigide condizioni climatiche. Questo fece sì che le pulci, vettori del bacillo, affamate... (continuer)
En iliz emañ bodet an holl wazed:
(continuer)
(continuer)
envoyé par Flavio Poltronieri 20/2/2017 - 00:06
Parcours:
2020-2023: Chansonnier du COVID-19
Liv
[1999]
Testo: Manu Lann Huel
Musica: Melodia tradizionale
raccolta da Nicolas Quemener e dal gruppo Skeduz
assieme al musicista Hervé Le Meur,
fondatore della casa discografica Keltia Musique.
In album: Couleurs / Livioù, Skeduz, 1999
All'inizio del “nuovo millennio”, vale a dire nel gennaio del 2000 (in realtà il nuovo millennio sarebbe cominciato il 1° gennaio 2001, ma la suggestione del Duemila -ivi compreso il famoso “baco informatico” ebbe a giocare il suo ruolo...) fu organizzato alla Cité de la Musique di Saint-Brieuc un concerto straordinario che riunì sei delle più grandi voci di Bretagna; il concerto s'intitolava, appunto, Voix de Bretagne, e prevedeva che gli artisti vi eseguissero loro composizioni allora inedite o edite da poco tempo, come indicazione della loro attività futura. Accompagnati da musicisti di vaglia, come il contrabbassista jazz Riccardo Dal Fra, il cornamusista... (continuer)
Testo: Manu Lann Huel
Musica: Melodia tradizionale
raccolta da Nicolas Quemener e dal gruppo Skeduz
assieme al musicista Hervé Le Meur,
fondatore della casa discografica Keltia Musique.
In album: Couleurs / Livioù, Skeduz, 1999
All'inizio del “nuovo millennio”, vale a dire nel gennaio del 2000 (in realtà il nuovo millennio sarebbe cominciato il 1° gennaio 2001, ma la suggestione del Duemila -ivi compreso il famoso “baco informatico” ebbe a giocare il suo ruolo...) fu organizzato alla Cité de la Musique di Saint-Brieuc un concerto straordinario che riunì sei delle più grandi voci di Bretagna; il concerto s'intitolava, appunto, Voix de Bretagne, e prevedeva che gli artisti vi eseguissero loro composizioni allora inedite o edite da poco tempo, come indicazione della loro attività futura. Accompagnati da musicisti di vaglia, come il contrabbassista jazz Riccardo Dal Fra, il cornamusista... (continuer)
Va mammig lavar diñ-me
(continuer)
(continuer)
envoyé par Richard Gwenndour 19/2/2017 - 12:10
Menez Daou
2010
Amzer an dispac'h
Amzer an dispac'h
Didostit holl Vretoned, da glevet ur gentel
(continuer)
(continuer)
envoyé par dq82 21/1/2017 - 15:15
10. Amazing Grace
AMAZING GRACE en breton (Mond davédoh), par Louis MELENNEC de BEYRE
Mond davedoc'h, Aotrou Doue
(continuer)
(continuer)
envoyé par Yves 31/3/2016 - 04:01
Fabrizio, i Bretoni, il fumo e la notte
Antiwar Songs Blog
A prima vista, sembrerebbero entrarci assai poco l’uno con gli altri, Fabrizio de André e i Bretoni; eppure, in questi ultimi tre mesi, sono andati di pari passo nelle “ristrutturazioni”. Ogni tanto, piglio una sezione del sito e la rifaccio di sana pianta, modificandola, ampliandola, integrandola, correggendola, sistemandola e quant’altro. Non c’è e non ci […]
Antiwar Songs Staff 2016-03-13 22:08:00
Kanaouenn soudard
anonyme
Il testo in grafia e lingua normalizzata dato da Son ha Ton.
Il testo dato da Son ha Ton, oltre ad essere in grafia e lingua normalizzata, non presenta la terza strofa della canzone data dalla raccolta del 1911. Per il resto è assolutamente identico alla versione originale (a parte, naturalmente, la grafia dell'epoca). Fino alla data odierna (8.3.2016) è stato l'unico testo presente nella pagina. [RV]
KANAOUENN SOUDARD
(continuer)
(continuer)
envoyé par Richard Gwenndour 8/3/2016 - 20:35
Kimiad daou zoudard yaouank
anonyme
Canto popolare
Kanaouenn hengounel / Chant populaire
Auprès de Perrine Ollivier, de Trégunc
Publié dans "Chants populaires bretons du Pays de Cornouailles" en 1905
Recueil de 25 chansons avec partitions et notes de H. Guillerm, publié à Rennes chez Francis Simon en 1905
Raccolto dalla voce di Perrine Ollivier, di Trégunc
Pubblicato in "Canti popolari bretoni di Cornovaglia", 1905
Raccolta di 25 canzoni con spartiti e note di H. Guillerm,
pubblicata a Rennes presso Francis Simon nel 1905
H. Guillerm, il raccoglitore dei “25 canti bretoni” pubblicati a Rennes nel 1905, scrisse: “La persona che ha cantato questa canzone [la sig.ra Perrine Ollivier di Trègunc] non sa né leggere e né scrivere. Inoltre, non capisce nemmeno una parola di francese. Per questo motivo, il linguaggio di questo canto popolare è assai originale.” Seguono considerazioni linguistiche sui dialetti bretoni che, qui,... (continuer)
Kanaouenn hengounel / Chant populaire
Auprès de Perrine Ollivier, de Trégunc
Publié dans "Chants populaires bretons du Pays de Cornouailles" en 1905
Recueil de 25 chansons avec partitions et notes de H. Guillerm, publié à Rennes chez Francis Simon en 1905
Raccolto dalla voce di Perrine Ollivier, di Trégunc
Pubblicato in "Canti popolari bretoni di Cornovaglia", 1905
Raccolta di 25 canzoni con spartiti e note di H. Guillerm,
pubblicata a Rennes presso Francis Simon nel 1905
H. Guillerm, il raccoglitore dei “25 canti bretoni” pubblicati a Rennes nel 1905, scrisse: “La persona che ha cantato questa canzone [la sig.ra Perrine Ollivier di Trègunc] non sa né leggere e né scrivere. Inoltre, non capisce nemmeno una parola di francese. Per questo motivo, il linguaggio di questo canto popolare è assai originale.” Seguono considerazioni linguistiche sui dialetti bretoni che, qui,... (continuer)
1. Selaouet hag e klefet kano ur son nevez savet
(continuer)
(continuer)
envoyé par Richard Gwenndour 5/2/2016 - 00:01
Frañsez Laorañs
Canzone Popolare
Son Poblel
Chanson Populaire
Arrangiamento / Aranjemañt / Arrangement:
Gweltaz Ar Fur / M. Hanly
Interprete / Jubennour / Interprète:
Gweltaz Ar Fur, "Bonedoù Ruz", 1975.
Questa è la storia del soldato semplice Frañsez Laorañs, che naturalmente non si poteva chiamare così, col suo nome e cognome. Si doveva chiamare com'era stato registrato all'anagrafe del suo paese: François-Marie Laurent. Era nato il 30 gennaio 1885 a Mellionnec (Melioneg), piccolo comune del dipartimento bretone delle Côtes d'Armor (allora Côtes du Nord), faceva il contadino, era sposato e aveva due figli.
Il 1° agosto 1914, per decreto del Presidente della Repubblica Francese, Raymond Poincaré, viene ordinata la mobilitazione generale delle armate di terra e di mare: inizia la “Grande Guerra”. Il 3 agosto la Germania dichiara guerra alla Francia; il 5 agosto il soldato François-Marie Laurent,... (continuer)
Son Poblel
Chanson Populaire
Arrangiamento / Aranjemañt / Arrangement:
Gweltaz Ar Fur / M. Hanly
Interprete / Jubennour / Interprète:
Gweltaz Ar Fur, "Bonedoù Ruz", 1975.
Questa è la storia del soldato semplice Frañsez Laorañs, che naturalmente non si poteva chiamare così, col suo nome e cognome. Si doveva chiamare com'era stato registrato all'anagrafe del suo paese: François-Marie Laurent. Era nato il 30 gennaio 1885 a Mellionnec (Melioneg), piccolo comune del dipartimento bretone delle Côtes d'Armor (allora Côtes du Nord), faceva il contadino, era sposato e aveva due figli.
Il 1° agosto 1914, per decreto del Presidente della Repubblica Francese, Raymond Poincaré, viene ordinata la mobilitazione generale delle armate di terra e di mare: inizia la “Grande Guerra”. Il 3 agosto la Germania dichiara guerra alla Francia; il 5 agosto il soldato François-Marie Laurent,... (continuer)
E-men ‘mañ aet Frañsez Laorañs,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Richard Gwenndour 2/2/2016 - 02:18
Parcours:
La Grande Guerre (1914-1918)
Son ar Bonedoù Ruz
[1973]
Pozhioù: Gweltaz Ar Fur
Sonerezh: Iwerzhon hengounel
Testo: Gweltaz Ar Fur
Musica: Tradizionale irlandese
Paroles: Gweltaz Ar Fur
Musique: Traditionnelle irlandaise
Album: Bonedoù Ruz
Pozhioù: Gweltaz Ar Fur
Sonerezh: Iwerzhon hengounel
Testo: Gweltaz Ar Fur
Musica: Tradizionale irlandese
Paroles: Gweltaz Ar Fur
Musique: Traditionnelle irlandaise
Album: Bonedoù Ruz
Con Gweltaz Ar Fur, o Gildas Le Fur in versione francese, abbiamo già avuto a che fare con la canzone scritta da suo padre, Er soudarded zo gùisket é ru. Un autore tanto fondamentale quanto poco noto della rinascenza musicale bretone, la cui parabola si è intrecciata indissolubilmente con quella di Glenmor e di Gilles Servat. Dal suo album "Bonedoù Ruz" del 1975, una canzone dedicata ad un episodio-chiave delle lotte in Bretagna, la rivolta dei Berretti Rossi del 1675; ma per tutto ciò che riguarda tale fatto, si rimanda a Hañvezh ar bonedoù ruz dei Tri Yann, pagina nella quale la Rivolta è raccontata fin nei minimi dettagli. [R.Gw.]
Er bloaz mil c'hwec'h kant pemzek ha tri-ugent
(continuer)
(continuer)
envoyé par Richard Gwenndour 1/2/2016 - 21:53
La Locomotiva
BRETONE (BREZHONEG) / BRETON: Gwerz ar Marc'h-Du - Richard Gwenndour
Traduzione (forse cantabile) in bretone di Riccardo Venturi (Richard Gwenndour)
18 gennaio 2016
Due parole del traduttore. Durante una noiosissima riunione politica, mi veniva di canticchiarmi, boh, “La locomotiva” in bretone. Così me ne sono andato con una scusa, sono tornato a casa e ho rinunciato almeno finora alla cena. Ché tanto son pane burro e acciughe. Il punto di partenza dovrebbe essere stato quello che, in bretone, la locomotiva di fattura antica, quella a vapore insomma, si chiama “marc'h-du”: alla lettera vuol dire “cavallo nero”, e direi che agli anarchici sarebbe piaciuto parecchio (e spero un po' anche a voi, e magari pure a qualche bretone che non conosce Fañch Guccini). Ne è venuta fuori questa cosa, boh, magari pure cantabile con qualche sforzo. Nella traduzione mi sono addannato in modi che non sto... (continuer)
Traduzione (forse cantabile) in bretone di Riccardo Venturi (Richard Gwenndour)
18 gennaio 2016
Due parole del traduttore. Durante una noiosissima riunione politica, mi veniva di canticchiarmi, boh, “La locomotiva” in bretone. Così me ne sono andato con una scusa, sono tornato a casa e ho rinunciato almeno finora alla cena. Ché tanto son pane burro e acciughe. Il punto di partenza dovrebbe essere stato quello che, in bretone, la locomotiva di fattura antica, quella a vapore insomma, si chiama “marc'h-du”: alla lettera vuol dire “cavallo nero”, e direi che agli anarchici sarebbe piaciuto parecchio (e spero un po' anche a voi, e magari pure a qualche bretone che non conosce Fañch Guccini). Ne è venuta fuori questa cosa, boh, magari pure cantabile con qualche sforzo. Nella traduzione mi sono addannato in modi che non sto... (continuer)
GWERZ AR MARC'H-DU
(continuer)
(continuer)
19/1/2016 - 00:06
An iliz ruz
[1997]
Gwerz di Denez Prigent
Interpretato da:
Denez Prigent
Album: Me 'zalc'h ennon ur fulenn aour
Gwerz skrevet gant Denez Prigent
Jubennet gant:
Denez Prigent
Pladenn: Me 'zalc'h ennon ur fulenn aour
Gwerz di Denez Prigent
Interpretato da:
Denez Prigent
Album: Me 'zalc'h ennon ur fulenn aour
Gwerz skrevet gant Denez Prigent
Jubennet gant:
Denez Prigent
Pladenn: Me 'zalc'h ennon ur fulenn aour
1. Neb ’z afe e Nyarubuyé
(continuer)
(continuer)
envoyé par Richard Gwenndour 18/1/2016 - 03:11
Parcours:
1994: Génocide au Rwanda
Ar chas doñv 'yelo da ouez
[1976]
Pozhioù: Yann-Bêr Piriou
Sonerezh: Alan Stivell
Testo: Yann-Ber Piriou
Musica: Alan Stivell
Paroles: Yann-Ber Piriou
Sonerezh: Alan Stivell
Album: Trema'n inis (Vers l'île)
Questo era ancora l'Alan Stivell che faceva sobbalzare, prima di sdilinquirsi in quel mix di "new age" e "world music" altresì noto come "musica celtica", in cui è caduto dai primi anni '80 solo con rari risollevamenti. Come ho avuto modo di dire non di rado durante questo rifacimento e ampliamento della "Sezione Bretone", una Bretagna che rinasceva anche attraverso la sua musica, che era in gran parte musica di lotta di una terra che sembrava risvegliarsi da un lunghissimo torpore sociale e culturale. Al presidente francese Georges Pompidou, che nel 1972 preconizzava addirittura lo sradicamento totale della lingua bretone, rispondevano in dieci, in cento, in mille attaccandogli code d'asino come questa... (continuer)
Pozhioù: Yann-Bêr Piriou
Sonerezh: Alan Stivell
Testo: Yann-Ber Piriou
Musica: Alan Stivell
Paroles: Yann-Ber Piriou
Sonerezh: Alan Stivell
Album: Trema'n inis (Vers l'île)
Questo era ancora l'Alan Stivell che faceva sobbalzare, prima di sdilinquirsi in quel mix di "new age" e "world music" altresì noto come "musica celtica", in cui è caduto dai primi anni '80 solo con rari risollevamenti. Come ho avuto modo di dire non di rado durante questo rifacimento e ampliamento della "Sezione Bretone", una Bretagna che rinasceva anche attraverso la sua musica, che era in gran parte musica di lotta di una terra che sembrava risvegliarsi da un lunghissimo torpore sociale e culturale. Al presidente francese Georges Pompidou, che nel 1972 preconizzava addirittura lo sradicamento totale della lingua bretone, rispondevano in dieci, in cento, in mille attaccandogli code d'asino come questa... (continuer)
Brewet dindan yew an dud uhel
(continuer)
(continuer)
envoyé par Richard Gwenndour 15/1/2016 - 23:59
Copșa Mică
[1997]
Gwerz di Denez Prigent
Interpretato da:
Denez Prigent
Ludmila Dinova [Лудмила Динова]
Irina Balčeva [Ирина Балчева]
Elena Dinova [Елена Динова]
Album: Me 'zalc'h ennon ur fulenn aour
Gwerz skrevet gant Denez Prigent
Jubennet gant:
Denez Prigent
Ludmila Dinova
Irina Balcheva
Elena Dinova
Pladenn: Me 'zalc'h ennon ur fulenn aour
Come quasi tutte le località transilvane, Copşa Mică, oltre al suo nome rumeno, ha anche un nome tedesco, Kleinkopisch, e uno ungherese, Kiskapus; vuol dire "piccola porta, porticella". Si trova a nord della città di Sibiu; antica cittadina della minoranza tedesca (i "sassoni", che la chiamavano Klîkôpeš), è vecchia di oltre seicento anni. Secondo il censimento del 2002, avrebbe 5369 abitanti; per oltre il dieci per cento sono di etnia rom. Negli anni '50 del XX secolo vi vennero effettuati degli importanti scavi archeologici e paleontologici che... (continuer)
Gwerz di Denez Prigent
Interpretato da:
Denez Prigent
Ludmila Dinova [Лудмила Динова]
Irina Balčeva [Ирина Балчева]
Elena Dinova [Елена Динова]
Album: Me 'zalc'h ennon ur fulenn aour
Gwerz skrevet gant Denez Prigent
Jubennet gant:
Denez Prigent
Ludmila Dinova
Irina Balcheva
Elena Dinova
Pladenn: Me 'zalc'h ennon ur fulenn aour
Come quasi tutte le località transilvane, Copşa Mică, oltre al suo nome rumeno, ha anche un nome tedesco, Kleinkopisch, e uno ungherese, Kiskapus; vuol dire "piccola porta, porticella". Si trova a nord della città di Sibiu; antica cittadina della minoranza tedesca (i "sassoni", che la chiamavano Klîkôpeš), è vecchia di oltre seicento anni. Secondo il censimento del 2002, avrebbe 5369 abitanti; per oltre il dieci per cento sono di etnia rom. Negli anni '50 del XX secolo vi vennero effettuati degli importanti scavi archeologici e paleontologici che... (continuer)
1. E Copsa Mica ‘n heol ‘zo savet
(continuer)
(continuer)
envoyé par Richard Gwenndour 14/1/2016 - 04:27
Silvestrig
anonyme
(Nell'album Reflets, 1970)
Nota. E' sostanzialmente identica alla precedente, con qualche differenza testuale nella prima strofa (cambia, ad esempio, il nome della parrocchia di provenienza; ma praticamente tutte le parrocchie bretoni si sono attribuite Silvestrig, con un procedimento tipico di localizzazione). E' però assente l' "happy end"; al posto della strofa finale col ritorno a casa di Silvestrig, viene ripetuta la prima strofa. [RV]
Nota. E' sostanzialmente identica alla precedente, con qualche differenza testuale nella prima strofa (cambia, ad esempio, il nome della parrocchia di provenienza; ma praticamente tutte le parrocchie bretoni si sono attribuite Silvestrig, con un procedimento tipico di localizzazione). E' però assente l' "happy end"; al posto della strofa finale col ritorno a casa di Silvestrig, viene ripetuta la prima strofa. [RV]
SILVESTRIG
(continuer)
(continuer)
envoyé par Richard Gwenndour 13/1/2016 - 17:32
Son ar serjeant major
anonyme
[XIX secolo; 1872?]
Brano tradizionale bretone
Son vrezhonek hengounel
Chanson bretonne traditionnelle
Interpretazione / jubennerezh / interprétation
Kern, Breizh vol. 1, 1998
Wig a Wag, in/e/dans "Wig a Wag 6", 2013
Kan ha diskan
Direttamente dalle scorribande notturne di Krzysiek Wrona, un altro brano tradizionale che ci dimostra che la Bretagna non è stata una terra soltanto di coscritti, ma anche di sergenti maggiori. Un altro vertiginoso kan ha diskan riproposto in epoca attuale innanzitutto dai Kern (nel 1998, nell album Breizh vol. 1) e poi dai Wig a Wag (nel 2013, nell'album Vol. 6). Il testo presente nella pur benemerita e utilissima pagina Barzaz Breiz – Komzoù Brezhoneg è sbagliato in alcuni punti e ho dovuto un po' riascoltarlo per ripristinare le dizioni corrette.
La Son ar serjeant major è un brano nel quale, caso abbastanza raro, è nominato l'anno preciso in cui... (continuer)
Brano tradizionale bretone
Son vrezhonek hengounel
Chanson bretonne traditionnelle
Interpretazione / jubennerezh / interprétation
Kern, Breizh vol. 1, 1998
Wig a Wag, in/e/dans "Wig a Wag 6", 2013
Kan ha diskan
Direttamente dalle scorribande notturne di Krzysiek Wrona, un altro brano tradizionale che ci dimostra che la Bretagna non è stata una terra soltanto di coscritti, ma anche di sergenti maggiori. Un altro vertiginoso kan ha diskan riproposto in epoca attuale innanzitutto dai Kern (nel 1998, nell album Breizh vol. 1) e poi dai Wig a Wag (nel 2013, nell'album Vol. 6). Il testo presente nella pur benemerita e utilissima pagina Barzaz Breiz – Komzoù Brezhoneg è sbagliato in alcuni punti e ho dovuto un po' riascoltarlo per ripristinare le dizioni corrette.
La Son ar serjeant major è un brano nel quale, caso abbastanza raro, è nominato l'anno preciso in cui... (continuer)
Selaouit, eta selaouit, den kozh ha den yaouank,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Richard Gwenndour/Ryszard Białawoda ha Kristof Bran 11/1/2016 - 22:22
Beg ar Van
[1980]
Testo / Testenn / Paroles / Lyrics: Alan Stivell
Musica / Sonerezh / Musique / Music: Alan Stivell
Album: Terre des vivants / Bed an dud vew [1981]
"Ma l'anno prima anche Alan Stivell(che era allora la vedette francese per eccellenza della Regione) compose e pubblicò in "Terre des Vivants" il suo epico resoconto musicale dell'avvenimento".
La scarna nota di Flavio Poltronieri inserita in un suo commento a Keleier Plogoff degli Storlok fa comunque capire quanto gli avvenimenti di Plogoff (si rimanda alla pagina di Keleier Plogoff per il loro resoconto dettagliato) siano stati rilevanti. Anche Alan Stivell se ne occupò con una canzone, questa Beg ar Van, nel suo album degli inizi del 1981 Terre des vivants / Bed and dud vew. E' anch'essa una canzone incentrata su tali avvenimenti, vale a dire il progetto di costruzione di una centrale nucleare a Plogoff, paese situato accanto alla... (continuer)
Testo / Testenn / Paroles / Lyrics: Alan Stivell
Musica / Sonerezh / Musique / Music: Alan Stivell
Album: Terre des vivants / Bed an dud vew [1981]
"Ma l'anno prima anche Alan Stivell(che era allora la vedette francese per eccellenza della Regione) compose e pubblicò in "Terre des Vivants" il suo epico resoconto musicale dell'avvenimento".
La scarna nota di Flavio Poltronieri inserita in un suo commento a Keleier Plogoff degli Storlok fa comunque capire quanto gli avvenimenti di Plogoff (si rimanda alla pagina di Keleier Plogoff per il loro resoconto dettagliato) siano stati rilevanti. Anche Alan Stivell se ne occupò con una canzone, questa Beg ar Van, nel suo album degli inizi del 1981 Terre des vivants / Bed and dud vew. E' anch'essa una canzone incentrata su tali avvenimenti, vale a dire il progetto di costruzione di una centrale nucleare a Plogoff, paese situato accanto alla... (continuer)
Goursaw-heol gouañv gant gouloù loar 'dreus red ar c'houmoul loued
(continuer)
(continuer)
envoyé par Flav Kadorvrec'her ha Richard Gwenndour 23/12/2015 - 23:26
Parcours:
Contre le Nucléaire
Keleier Plogoff
[1979]
Testo e musica: Denez Abernot
Testenn ha sonerezh: Denez Abernot
Lyrics and music: Denez Abernot
Paroles et musique: Denez Abernot
Canto / Kan / Chant / Singing: Mona Jaouen
Album: Stok ha stok
E' il 1975, quando un accordo di progetto viene stilato tra i Conseils Généraux e il Consiglio Economico e Sociale nel quadro della nuclearizzazione del territorio francese: stavolta tocca alla Bretagna. E' l'inizio di una lotta epica della popolazione, che avrà il suo apice tra il 1978 e il 1981 quando, dopo l'elezione a presidente di François Mitterrand, il progetto verrà definitivamente abbandonato. Per la prima volta, gli abitanti di un piccolo comune (Plogoff ha poco più di 1200 abitanti) riescono a bloccare un progetto infrastrutturale “di pubblico interesse” portato avanti dallo Stato; ma la mobilitazione che riescono a mettere in atto è generale e coinvolge l'intera Francia. Un... (continuer)
Testo e musica: Denez Abernot
Testenn ha sonerezh: Denez Abernot
Lyrics and music: Denez Abernot
Paroles et musique: Denez Abernot
Canto / Kan / Chant / Singing: Mona Jaouen
Album: Stok ha stok
E' il 1975, quando un accordo di progetto viene stilato tra i Conseils Généraux e il Consiglio Economico e Sociale nel quadro della nuclearizzazione del territorio francese: stavolta tocca alla Bretagna. E' l'inizio di una lotta epica della popolazione, che avrà il suo apice tra il 1978 e il 1981 quando, dopo l'elezione a presidente di François Mitterrand, il progetto verrà definitivamente abbandonato. Per la prima volta, gli abitanti di un piccolo comune (Plogoff ha poco più di 1200 abitanti) riescono a bloccare un progetto infrastrutturale “di pubblico interesse” portato avanti dallo Stato; ma la mobilitazione che riescono a mettere in atto è generale e coinvolge l'intera Francia. Un... (continuer)
Diouzh ar mintin pa zav ar glizh
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 23/12/2015 - 01:31
Parcours:
Contre le Nucléaire
Gwerz marv Jorj Jackson
[1978]
Testo e musica: Bernez Tangi
Testenn ha sonerezh: Bernez Tangi
Paroles et musique: Bernez Tangi
Lyrics and music: Bernez Tangi
45 giri / 45 tours: Gwerz an dilabour/Gwerz marv Jorj Jackson [1978]
Gli Storlok (parola che significa “urto”, “rumore di una botta”), in questo sito, c'erano e non c'erano. C'era già il suo leader, Denez Abernot, con la sua famosissima Gwerz ar vezhinerien ripresa poi anche da un altro Denez, Prigent di cognome. E c'era Bernez Tangi, che degli Storlok era stato un fondatore, che questa canzone la ha scritta (come messo in luce da Flavio Poltronieri). La si trova inserita nell'unico e storico album degli Storlok, Stok ha stok del 1979. Nell'introduzione al Gwerz ar vezhinerien avevo già nominato la canzone di questa pagina, il Gwerz marv (o maro) Jorj Jackson; ma allora (31 maggio 2012) in Rete non si trovava nulla, né un video e né il testo. Ora c'è... (continuer)
Testo e musica: Bernez Tangi
Testenn ha sonerezh: Bernez Tangi
Paroles et musique: Bernez Tangi
Lyrics and music: Bernez Tangi
45 giri / 45 tours: Gwerz an dilabour/Gwerz marv Jorj Jackson [1978]
Gli Storlok (parola che significa “urto”, “rumore di una botta”), in questo sito, c'erano e non c'erano. C'era già il suo leader, Denez Abernot, con la sua famosissima Gwerz ar vezhinerien ripresa poi anche da un altro Denez, Prigent di cognome. E c'era Bernez Tangi, che degli Storlok era stato un fondatore, che questa canzone la ha scritta (come messo in luce da Flavio Poltronieri). La si trova inserita nell'unico e storico album degli Storlok, Stok ha stok del 1979. Nell'introduzione al Gwerz ar vezhinerien avevo già nominato la canzone di questa pagina, il Gwerz marv (o maro) Jorj Jackson; ma allora (31 maggio 2012) in Rete non si trovava nulla, né un video e né il testo. Ora c'è... (continuer)
Skrivet gant da zaouarn
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 22/12/2015 - 20:54
Stourmoù Breizh
Lama Meur ha Yann Ber
[1972]
Testo / Paroles / Testenn: Lama Meur
Musica / Musique / Sonerezh:
Tradizionale bretone / Traditionnel breton / Hengounel
Album: Lama Meur ha Yann Ber - Kan ha Diskan
La tecnica tradizionale bretone del Kan ha diskan (“canto e ricanto”), di cui abbiamo un bell'esemplare in questo sito con Ne bado ket atao, prevede che due cantori, posti uno davanti all'altro, interpretino il testo “a cappella” ripetendo più volte i versi in uno schema assai complicato, con la cesura di un gorgheggio. Tra la fine degli anni '60 e l'inizio degli anni '70, quando le mille lotte che erano allora in atto nella Bretagna del sogno indipendentista e socialista, e che si inserivano in una situazione socioeconomica di autentica colonizzazione francese e di eliminazione della cultura e della lingua bretone, anche il kan ha diskan fu impiegato per accompagnarle. E non è certo un caso: il recupero della ricchissima... (continuer)
Testo / Paroles / Testenn: Lama Meur
Musica / Musique / Sonerezh:
Tradizionale bretone / Traditionnel breton / Hengounel
Album: Lama Meur ha Yann Ber - Kan ha Diskan
La tecnica tradizionale bretone del Kan ha diskan (“canto e ricanto”), di cui abbiamo un bell'esemplare in questo sito con Ne bado ket atao, prevede che due cantori, posti uno davanti all'altro, interpretino il testo “a cappella” ripetendo più volte i versi in uno schema assai complicato, con la cesura di un gorgheggio. Tra la fine degli anni '60 e l'inizio degli anni '70, quando le mille lotte che erano allora in atto nella Bretagna del sogno indipendentista e socialista, e che si inserivano in una situazione socioeconomica di autentica colonizzazione francese e di eliminazione della cultura e della lingua bretone, anche il kan ha diskan fu impiegato per accompagnarle. E non è certo un caso: il recupero della ricchissima... (continuer)
Daou vloaz zo e labouran e ti ar “Joint Français”
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 22/12/2015 - 17:54
Gwerz tabut Kemper
[1968]
Gwerz di Yann Gouer
Gwerz de Yann Gouer
Gwerz gant Yann Gouer
Alan Stivell, 1972
(In album: Une journée à la maison, 1978)
Abituati come siamo al '68 “francese”, come sempre non abbiamo ben presente che la Francia non si ferma a Parigi. Erano gli anni, quelli, in cui la lotta si faceva sentire anche in regioni periferiche del paese, e in Bretagna aveva tutte le sue specificità legate anche all'indipendentismo. Un indipendentismo che, in Bretagna, ha sempre assunto forme attive di socialismo, anticapitalismo e antirazzismo. Sotto il nome di “Yann Gouer”, che in bretone è semplicemente un appellativo per il “contadino qualsiasi” (“Gian Contadino”, si potrebbe tradurre), proprio nel 1968 venne pubblicato questo gwerz in lingua bretone che ricorda una manifestazione contadina svoltasi a Quimper, e conclusasi con una violenta repressione da parte dei C.R.S., i celerini francesi (ricordiamo... (continuer)
Gwerz di Yann Gouer
Gwerz de Yann Gouer
Gwerz gant Yann Gouer
Alan Stivell, 1972
(In album: Une journée à la maison, 1978)
Abituati come siamo al '68 “francese”, come sempre non abbiamo ben presente che la Francia non si ferma a Parigi. Erano gli anni, quelli, in cui la lotta si faceva sentire anche in regioni periferiche del paese, e in Bretagna aveva tutte le sue specificità legate anche all'indipendentismo. Un indipendentismo che, in Bretagna, ha sempre assunto forme attive di socialismo, anticapitalismo e antirazzismo. Sotto il nome di “Yann Gouer”, che in bretone è semplicemente un appellativo per il “contadino qualsiasi” (“Gian Contadino”, si potrebbe tradurre), proprio nel 1968 venne pubblicato questo gwerz in lingua bretone che ricorda una manifestazione contadina svoltasi a Quimper, e conclusasi con una violenta repressione da parte dei C.R.S., i celerini francesi (ricordiamo... (continuer)
Tostait va mignoned, azezit tro-war-dro,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 16/12/2015 - 20:11
Gwerz Gaidig ar Goaz
anonyme
Si veda anche questo commento
Testo trovato su Son A Ton – Chansons traditionelles bretonnes, come tratto da "Kanaouennoù Pobl", canzoni bretoni raccolte da tal Alfred Bourgeois nella seconda metà dell’800 ma poi pubblicata solo nel 1959.
Sulla musica di “Jenovefa Rustefan”, canzone presente nel “Barzaz Breiz, chants populaires de la Bretagne”, raccolta curata da Théodore Hersart de La Villemarqué e pubblicata nel 1839.
Una canzone che Alfred Bourgeois (un militare di carriera che si dedicò allo studio delle tradizioni orali dopo la guerra del 1870) raccolse nel 1891 nei pressi di Kernévez, Finistère, dalla voce di un’anziana del posto, la signora Jeanne-Yvonne Oulc'hen, vedova Monchec. L’informatrice sostenne che la storia cantata fosse vera e che gli sfortunati protagonisti fossero i membri di una famiglia abitante a Plouguiel, nel dipartimento bretone delle Côtes-d'Armor…
Quelle tristesse!... (continuer)
Testo trovato su Son A Ton – Chansons traditionelles bretonnes, come tratto da "Kanaouennoù Pobl", canzoni bretoni raccolte da tal Alfred Bourgeois nella seconda metà dell’800 ma poi pubblicata solo nel 1959.
Sulla musica di “Jenovefa Rustefan”, canzone presente nel “Barzaz Breiz, chants populaires de la Bretagne”, raccolta curata da Théodore Hersart de La Villemarqué e pubblicata nel 1839.
Una canzone che Alfred Bourgeois (un militare di carriera che si dedicò allo studio delle tradizioni orali dopo la guerra del 1870) raccolse nel 1891 nei pressi di Kernévez, Finistère, dalla voce di un’anziana del posto, la signora Jeanne-Yvonne Oulc'hen, vedova Monchec. L’informatrice sostenne che la storia cantata fosse vera e che gli sfortunati protagonisti fossero i membri di una famiglia abitante a Plouguiel, nel dipartimento bretone delle Côtes-d'Armor…
Quelle tristesse!... (continuer)
I
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 5/11/2015 - 15:11
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Son ar chistr: Alan Stivell's version (1970)
Album: Reflets
“La canzone del Sidro” viene dalla Bretagna, ma non è un’antica aria bretone bensì una composizione popolare di Jean-Bernard e Jean-Marie Prima due giovanissimi agricoltori di Guiscriff (Morbihan), che nel 1929 una sera dell’estate, mentre si ultimava il lavoro di trebbiatura, con una tazza di sidro in mano, davano il via alla prima strofa «Yao jistr ‘ta Laou». Il brano è successivamente pubblicato da Polig Monjarret nel 1951 con il titolo “Ev jistr’ta laou” finche negli anni 70 Alan Stivell lo registra con il titolo “Son ar chistr” e lo consegna alla popolarità sovranazionale. A quanto mi sembra di capire leggendo l’articolo pubblicato in Musique bretonne (la rivista dell’associazione Dastum) -n 136 del 1995 pag 22 – i due sono compositori per le parole e la musica del brano... (continuer)