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Song Itinerary Lunatics and lunatic camps: Lagers, troubles, repression, freedom

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Io voglio stare bene

Io voglio stare bene
[1977]
Scritta da Ricky Gianco e Gianfranco Manfredi
Singolo che costituiva al sigla di apertura del programma TV "Di chi è la salute"
Testo trovato nel volume "Ma non è una malattia - Canzoni e movimento giovanile", a cura di Romano Madera, Savelli editore, 1978.
Il mio male non conosco
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2018/12/31 - 14:00
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Marco il pazzo

Marco il pazzo
(2017)
Album: Un incubo stupendo


Chi è “Marco il pazzo”? Esiste una storia dietro la canzone? Il fatto che la sua storia si interrompa bruscamente con l'arrivo delle divise è un messaggio di resa?

Pazzo per me è un complimento. Comunque sì, è una resa. Ho in mente di scrivere per il futuro un brano dal titolo “La merda vince sempre”. Parlerà di omologazione, di meccanismo capitalistico che viene a vincere, del diverso che pian piano viene emarginato perché da fastidio. Anche le rivoluzioni sono finite, sono tornati al potere sempre gli stessi. Per questo mi piace ripetere che il meccanismo rivoluzionario non è politico ma poetico, la rivoluzione deve tornare per fare in modo di ribadire che il sentimento rivoluzionario è in ognuno di noi. Avevamo ragione ma abbiamo perso sempre e comunque, è tornato sempre quel meccanismo che è comodo a tutti, il meccanismo della compravendita, della... (Continues)
Questa è la storia, l'incredibile storia di Marco, un bambino iperattivo
(Continues)
2018/11/19 - 22:18
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Fausto Mesolella: Van Gogh

Fausto Mesolella: Van Gogh
[2015]
Parole di Stefano Benni
Musica di Fausto Mesolella
Dall'album "Canto Stefano - Fausto Mesolella Canta Stefano Benni"
Il testo da YT.
Mi servono soldi per comperare
(Continues)
Contributed by Krzysiek Wrona 2018/10/29 - 17:58
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Balladen om K

Balladen om K
[1979]
Text och musik / Lyrics and music / Testo e musica / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Björn Afzelius
Album / Albumi: Bakom kulisserna

Björn Afzelius wrote the following notes about this song in his 95 Sånger (95 Songs) book:
Björn Afzelius scrisse le seguenti note su questa canzone nel suo libro “95 Sånger” (95 canzoni):



"Kerstin, en ung ensamstående mor från betongghettot Hammarkullen utanför Göteborg, berättade en natt sin historia för mej."

"Kerstin, a young single mother from the hot concrete of Hammarkullen outside Gothenberg, told her story to me one night."

“Questa storia mi è stata raccontata una sera da Kerstin, una giovane ragazza madre che viveva nei casermoni di cemento di Hammarkullen, nei dintorni di Göteborg.” [CH]
Jag är inte sjuk, inte sjuk.
(Continues)
Contributed by Ceil Herman 2018/10/27 - 16:50
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San Sebastiano

San Sebastiano
2018
Temuto come grido atteso come canto

Dopo Non al denaro non all’amore né al cielo, che la genialità di Fabrizio De André portò all’attenzione del pubblico italiano, questo lavoro si può definire, a buon titolo, l’autentica ‘Spoon River’ italiana. Si parla di morti, questo è chiaro, ma i personaggi coinvolti non sono “morti e basta”. Loro sono morti due volte: la prima volta perché malati ed internati in un manicomio; la seconda volta perché ‘gli ospiti’, i reclusi, di origine ebraica, furono deportati ed uccisi. Tutti i personaggi raccontati nell’album hanno vissuto, o meglio, abitato, nell’isoletta di San Servolo, pittoresca oasi di terra della laguna veneta. Abitavano in una struttura molto antica, adibita a monastero per circa mille anni, ma che nel 1715 venne adibita ad ospedale militare e dopo neanche dieci anni venne trasformata in ‘manicomio’. E con questa destinazione è rimasta,... (Continues)
Legato al letto San Sebastiano
(Continues)
Contributed by Dq82 2018/10/6 - 16:28
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Anna, te scrivo

Anna, te scrivo
2018
Temuto come grido atteso come canto

Voce e fisarmonica Gualtiero Bertelli

Dopo Non al denaro non all’amore né al cielo, che la genialità di Fabrizio De André portò all’attenzione del pubblico italiano, questo lavoro si può definire, a buon titolo, l’autentica ‘Spoon River’ italiana. Si parla di morti, questo è chiaro, ma i personaggi coinvolti non sono “morti e basta”. Loro sono morti due volte: la prima volta perché malati ed internati in un manicomio; la seconda volta perché ‘gli ospiti’, i reclusi, di origine ebraica, furono deportati ed uccisi. Tutti i personaggi raccontati nell’album hanno vissuto, o meglio, abitato, nell’isoletta di San Servolo, pittoresca oasi di terra della laguna veneta. Abitavano in una struttura molto antica, adibita a monastero per circa mille anni, ma che nel 1715 venne adibita ad ospedale militare e dopo neanche dieci anni venne trasformata in ‘manicomio’.... (Continues)
Anna, te scrivo da l'isola
(Continues)
Contributed by Dq82 2018/10/6 - 16:23
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Euridice

Euridice
2018
Temuto come grido atteso come canto

Dopo Non al denaro non all’amore né al cielo, che la genialità di Fabrizio De André portò all’attenzione del pubblico italiano, questo lavoro si può definire, a buon titolo, l’autentica ‘Spoon River’ italiana. Si parla di morti, questo è chiaro, ma i personaggi coinvolti non sono “morti e basta”. Loro sono morti due volte: la prima volta perché malati ed internati in un manicomio; la seconda volta perché ‘gli ospiti’, i reclusi, di origine ebraica, furono deportati ed uccisi. Tutti i personaggi raccontati nell’album hanno vissuto, o meglio, abitato, nell’isoletta di San Servolo, pittoresca oasi di terra della laguna veneta. Abitavano in una struttura molto antica, adibita a monastero per circa mille anni, ma che nel 1715 venne adibita ad ospedale militare e dopo neanche dieci anni venne trasformata in ‘manicomio’. E con questa destinazione è rimasta,... (Continues)
I miei fratelli morivano
(Continues)
Contributed by Dq82 2018/10/6 - 16:13
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Mentre il mare danza

Mentre il mare danza
2018
Temuto come grido atteso come canto

Dopo Non al denaro non all’amore né al cielo, che la genialità di Fabrizio De André portò all’attenzione del pubblico italiano, questo lavoro si può definire, a buon titolo, l’autentica ‘Spoon River’ italiana. Si parla di morti, questo è chiaro, ma i personaggi coinvolti non sono “morti e basta”. Loro sono morti due volte: la prima volta perché malati ed internati in un manicomio; la seconda volta perché ‘gli ospiti’, i reclusi, di origine ebraica, furono deportati ed uccisi. Tutti i personaggi raccontati nell’album hanno vissuto, o meglio, abitato, nell’isoletta di San Servolo, pittoresca oasi di terra della laguna veneta. Abitavano in una struttura molto antica, adibita a monastero per circa mille anni, ma che nel 1715 venne adibita ad ospedale militare e dopo neanche dieci anni venne trasformata in ‘manicomio’. E con questa destinazione è rimasta,... (Continues)
Odore di morte, odore di merda, disinfettante
(Continues)
Contributed by Dq82 2018/10/6 - 16:07
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Torquemada

Torquemada
2018
Temuto come grido atteso come canto

Dopo Non al denaro non all’amore né al cielo, che la genialità di Fabrizio De André portò all’attenzione del pubblico italiano, questo lavoro si può definire, a buon titolo, l’autentica ‘Spoon River’ italiana. Si parla di morti, questo è chiaro, ma i personaggi coinvolti non sono “morti e basta”. Loro sono morti due volte: la prima volta perché malati ed internati in un manicomio; la seconda volta perché ‘gli ospiti’, i reclusi, di origine ebraica, furono deportati ed uccisi. Tutti i personaggi raccontati nell’album hanno vissuto, o meglio, abitato, nell’isoletta di San Servolo, pittoresca oasi di terra della laguna veneta. Abitavano in una struttura molto antica, adibita a monastero per circa mille anni, ma che nel 1715 venne adibita ad ospedale militare e dopo neanche dieci anni venne trasformata in ‘manicomio’. E con questa destinazione è rimasta,... (Continues)
Torquemada Torquemada
(Continues)
Contributed by Dq82 2018/9/13 - 11:33
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Caminanti

Caminanti
2018
Temuto come grido atteso come canto

Dopo Non al denaro non all’amore né al cielo, che la genialità di Fabrizio De André portò all’attenzione del pubblico italiano, questo lavoro si può definire, a buon titolo, l’autentica ‘Spoon River’ italiana. Si parla di morti, questo è chiaro, ma i personaggi coinvolti non sono “morti e basta”. Loro sono morti due volte: la prima volta perché malati ed internati in un manicomio; la seconda volta perché ‘gli ospiti’, i reclusi, di origine ebraica, furono deportati ed uccisi. Tutti i personaggi raccontati nell’album hanno vissuto, o meglio, abitato, nell’isoletta di San Servolo, pittoresca oasi di terra della laguna veneta. Abitavano in una struttura molto antica, adibita a monastero per circa mille anni, ma che nel 1715 venne adibita ad ospedale militare e dopo neanche dieci anni venne trasformata in ‘manicomio’. E con questa destinazione è rimasta,... (Continues)
Viandanti senza una via
(Continues)
Contributed by Dq82 2018/9/13 - 11:13
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Teste legate

Teste legate
2018
Temuto come grido atteso come canto

Dopo Non al denaro non all’amore né al cielo, che la genialità di Fabrizio De André portò all’attenzione del pubblico italiano, questo lavoro si può definire, a buon titolo, l’autentica ‘Spoon River’ italiana. Si parla di morti, questo è chiaro, ma i personaggi coinvolti non sono “morti e basta”. Loro sono morti due volte: la prima volta perché malati ed internati in un manicomio; la seconda volta perché ‘gli ospiti’, i reclusi, di origine ebraica, furono deportati ed uccisi. Tutti i personaggi raccontati nell’album hanno vissuto, o meglio, abitato, nell’isoletta di San Servolo, pittoresca oasi di terra della laguna veneta. Abitavano in una struttura molto antica, adibita a monastero per circa mille anni, ma che nel 1715 venne adibita ad ospedale militare e dopo neanche dieci anni venne trasformata in ‘manicomio’. E con questa destinazione è rimasta,... (Continues)
Due cani corrono insieme
(Continues)
Contributed by Dq82 2018/9/13 - 11:04
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Alice, la bambina

Alice, la bambina
2018
Temuto come grido atteso come canto

Dopo Non al denaro non all’amore né al cielo, che la genialità di Fabrizio De André portò all’attenzione del pubblico italiano, questo lavoro si può definire, a buon titolo, l’autentica ‘Spoon River’ italiana. Si parla di morti, questo è chiaro, ma i personaggi coinvolti non sono “morti e basta”. Loro sono morti due volte: la prima volta perché malati ed internati in un manicomio; la seconda volta perché ‘gli ospiti’, i reclusi, di origine ebraica, furono deportati ed uccisi. Tutti i personaggi raccontati nell’album hanno vissuto, o meglio, abitato, nell’isoletta di San Servolo, pittoresca oasi di terra della laguna veneta. Abitavano in una struttura molto antica, adibita a monastero per circa mille anni, ma che nel 1715 venne adibita ad ospedale militare e dopo neanche dieci anni venne trasformata in ‘manicomio’. E con questa destinazione è rimasta,... (Continues)
Vivo bloccata, corda e corridoio
(Continues)
Contributed by Dq82 2018/9/13 - 10:54
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L'isola

L'isola
2018
Temuto come grido atteso come canto

Dopo Non al denaro non all’amore né al cielo, che la genialità di Fabrizio De André portò all’attenzione del pubblico italiano, questo lavoro si può definire, a buon titolo, l’autentica ‘Spoon River’ italiana. Si parla di morti, questo è chiaro, ma i personaggi coinvolti non sono “morti e basta”. Loro sono morti due volte: la prima volta perché malati ed internati in un manicomio; la seconda volta perché ‘gli ospiti’, i reclusi, di origine ebraica, furono deportati ed uccisi. Tutti i personaggi raccontati nell’album hanno vissuto, o meglio, abitato, nell’isoletta di San Servolo, pittoresca oasi di terra della laguna veneta. Abitavano in una struttura molto antica, adibita a monastero per circa mille anni, ma che nel 1715 venne adibita ad ospedale militare e dopo neanche dieci anni venne trasformata in ‘manicomio’. E con questa destinazione è rimasta,... (Continues)
Amici vi parlerò dell'Isola
(Continues)
Contributed by Dq82 2018/9/13 - 10:01
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Debora

Debora
2018
Temuto come grido atteso come canto

Dopo Non al denaro non all’amore né al cielo, che la genialità di Fabrizio De André portò all’attenzione del pubblico italiano, questo lavoro si può definire, a buon titolo, l’autentica ‘Spoon River’ italiana. Si parla di morti, questo è chiaro, ma i personaggi coinvolti non sono “morti e basta”. Loro sono morti due volte: la prima volta perché malati ed internati in un manicomio; la seconda volta perché ‘gli ospiti’, i reclusi, di origine ebraica, furono deportati ed uccisi. Tutti i personaggi raccontati nell’album hanno vissuto, o meglio, abitato, nell’isoletta di San Servolo, pittoresca oasi di terra della laguna veneta. Abitavano in una struttura molto antica, adibita a monastero per circa mille anni, ma che nel 1715 venne adibita ad ospedale militare e dopo neanche dieci anni venne trasformata in ‘manicomio’. E con questa destinazione è rimasta,... (Continues)
Cade su di me la tua rabbia,
(Continues)
Contributed by Dq82 2018/9/12 - 17:10
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Λέρος

Λέρος
Léros
[1983/85]
Ο Ήχος της Ανασφάλειας II
[ρεμίξ και ακυκλοφόρητο υλικό, Demos - Tapes, 1983-1985]
(Wipe Out! Records, 1992)

Per tutta la questione del manicomio di Leros, si rimanda all'omonima canzone di Martha Frintzila. La scena musicale, qui, è però assai differente: siamo nel punk-rock militante greco degli anni '80. Gli Stress sono stati una band ateniese formatasi nel 1980 in un locale della Plaka, l'Aretousa, che era di proprietà di uno dei membri fondatori, noto come “Frank Panx”. Altri membri storici sono stati Louis (Louis Kondoulis), Kon (Kostas Drivas), Camel (Nikos Chronopoulos), Jhonny [sic, vale a dire Giannis Kafandaris] e Billy Lord (Vasilis Palaiokostas). Della situazione del manicomio di Leros, la scena punk greca si era evidentemente già accorta prima di Martha Frintzila, senza che lo scandalo del 1989 fosse ancora scoppiato: la canzone che qui si presenta risale... (Continues)
Κάπου υπάρχει η κόλαση 
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 2018/5/26 - 20:29
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Λέρος

Λέρος
Léros
[?]
Στίχοι: Μάρθα Φριντζήλα
Μουσική: Βασίλης Μαντζούκης
Ερμηνεία: Μάρθα Φριντζήλα

Testo / Lyrics: Martha Frintzila
Musica / Music: Vasilis Mantzoukis
Interprete / Performed by: Martha Frintzila

1. Leros e la sua storia.

L'isola di Lero, in greco Λέρος, nel Dodecaneso e di fronte all'Asia Minore, ha una storia lunga quanto la sua distanza dalla Grecia continentale. Sta a centonovantasette miglia (317 chilometri) dal Pireo, e per andarci in nave ci vogliono otto ore e mezzo. E' grande poco più di settantaquattro km2, e ci vivono circa ottomila persone. Al largo di Leros c'è un'altra isoletta alla cui comunità appartiene, Farmakonisi, l' “Isola delle Erbe Medicinali”, che ha dieci abitanti. A Lero, sempre stata un avamposto, esiste un imponente castello medievale dei Cavalieri di San Giovanni, probabilmente costruito sui resti di una fortezza bizantina. Si chiama Leros fin dall'antichità... (Continues)
Μέσα στα κρεβάτια
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 2018/5/25 - 12:16
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Lepre (Cattura della)

Lepre (Cattura della)
[1992]
Nell'album "Üstmamò" pubblicato nel 1993
Fidati di me
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2018/3/31 - 20:43
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Il pazzo

Il pazzo
2001
Lillipuziani
Le scimmie come sempre son sedute sul terrazzo
(Continues)
Contributed by Dq82 2018/2/5 - 11:47
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Marianne Faithfull: The Ballad of Lucy Jordan

Marianne Faithfull: The Ballad of Lucy Jordan
(1974)
Parole e musica di Shel Silverstein
Originariamente incisa da Dr. Hook & the Medicine Show
Incisa da Marianne Faithfull nel fondamentale "Broken English" del 1979.

Lucy Jordan è una casalinga di 37 anni che vive una tranquilla vita borghese ma che un giorno si rende conto che non sarebbe mai salita su una macchina sportiva per girare le strade di Parigi con il vento nei capelli. Lucy si arrampica sul tetto della casa e viene portata via in un'ambulanza (la "lunga macchina bianca") per finire rinchiusa in un ospedale psichiatrico.

L'ultima strofa, dove Lucy vede il suo sogno realizzato, si svolge in realtà nella sua immaginazione nella clinica dove è ormai rinchiusa come pazza. Al contrario di quanti molti credono, la canzone non descrive un suicidio ma la delusione per una vita mediocre, che porta la protagonista alla follia.

Nel 1991 la canzone fu utilizzata nella colonna sonora del famoso film Thelma & Louise.
The morning sun touched lightly on
(Continues)
2017/8/23 - 23:25
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No futur

No futur
[2017]
Il brano che apre “Droit dans le mur” l'ultimo album (uscito nel gennaio scorso) della punk band dell'Hauts-de-Seine.
Anche se il significato è identico, il titolo non è qui all'inglese, come nelle strofe di God Save The Queen dei Sex Pistols, per intenderci...
No problemo è invece in slang angloispanico americano...

“Mon passé est sordide, mon présent est un cauchemar, heureusement j'ai pas d'avenir. No futur.” (LSM)

Direi che la canzone potrebbe inserirsi non solo nel percorso “Morte al lavoro!” ma anche in quelli sulla “Guerra del lavoro”, sul “Lager dei matti” e sulle “Galere del mondo”, che per tanta gente senza futuro, senza speranza, questo mondo è un vero manicomio, una galera a cielo aperto...
Tous les matins quand je me réveille, no problemo
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/7/18 - 21:00
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Villejuif

Villejuif
[1973]
Scritta da Alice Dona (compositrice e cantante) e Sylvain Lebel (paroliere)
Nell'album di Reggiani intitolato “Bon à tirer”

A Villejuif, in Val-de-Marne, alla fine dell'800 fu creata la prima UMD (acronimo per Unités pour malades difficiles) di Francia, un ospedale psichatrico per malati mentali giudicati pericolosi per sé stessi o per la collettività. Fautore di questo modello organizzativo fu il dottor Henri Colin. Il centro è ancora esistente e si chiama “Établissement public de santé Paul-Guiraud”, intitolato ad un altro psichiatra attivo fino agli anni 50 e uno dei primi a privilegiare il trattamento farmacologico nella “cura” (più che altro la sedazione) del dolore mentale.
Nel racconto di Serge Reggiani l'ospedale psichiatrico, e quello criminale in particolare, diventa il paradigma dell'istituzione totale, della repressione, di ogni regime.

Il testo della canzone l'ho... (Continues)
Je n’vous écris pas de Grèce
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/7/3 - 21:20
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Asylum

Asylum
[2012]
Written by Lita Ford and Gary Hoey
Scritta da Lita Ford e Gary Hoey
Album: Living Like a Runaway
Walking through these halls
(Continues)
2017/6/19 - 03:18
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A my nie chcemy uciekać stąd

A my nie chcemy uciekać stąd
[1980]
Parole di Jacek Kaczmarski
Musica di Przemysław Gintrowski

Nella notte tra il 31 ottobre e il 1° novembre 1980 scoppiò un enorme incendio nell'ospedale psichiatrico di Górna Grupa, nel voivodato Kujawsko-Pomorskie. Morirono 55 pazienti, 26 rimasero gravemente ustionati. Il fatto ispirò Jacek Kaczmarski a scrivere il brano "E noi non vogliamo scappare da qua" che in seguito fu musicato da Przemysław Gintrowski ed divenne un inno della resistenza alla giunta di Jaruzelski, essendo stato interpretato come una metafora della situazione in cui si trovava la Polonia negli anni 80.

Il brano è presente su diverse cassette di Gintrowski uscite nel cosidetto "drugi obieg" (circuito alternativo o "sotterraneo", o in russo Самиздат) negli anni '80 in Polonia. Tutte erano intitolate "Pamiątki" (Souvenir). La prima con una datazione accertata è del 1989. (Da questa pagina)




A destra, la... (Continues)
Stanął w ogniu nasz wielki dom
(Continues)
Contributed by Krzysiek Wrona 2017/2/21 - 03:47
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Il pazzo che ride

Il pazzo che ride
2000
Elettromacumba
Sento le voci
(Continues)
Contributed by dq82 2016/11/19 - 10:46

Shock Treatment

Shock Treatment
1969
Broadside #97, aprile-maggio 1969
Twelve hundred people or more every year -In hospitals & clinics will die in their beds
(Continues)
Contributed by Dq82 2016/11/9 - 14:49
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Sognando

Sognando
Svensk översättning av Riccardo Venturi
5. november 2016 01:35
I MINA DRÖMMAR
(Continues)
2016/11/5 - 01:38
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E qualcuno poi disse

E qualcuno poi disse
Terapia o tortura?
(estratto da La fabbrica della cura mentale – elèuthera 2013)
di Piero Cipriano

[...]
Il rapporto tra torturato e torturatore non è, talvolta, molto diverso dal rapporto che lega il ricoverato in SPDC con lo psichiatra che lo lega al letto.
Trascriverò, in corsivo, alcune considerazioni di Françoise Sironi, una delle maggiori esperte al mondo in tema di tortura, tratte dal suo libro, Persecutori e vittime. Proverò a riformulare le sue stesse affermazioni, adattandole al mondo dell’assistenza psichiatrica.
Come si può curare chi è stato vittima di torture? Io la riformulo: come si può pensare di curare chi ha subìto un ricovero psichiatrico, magari coatto, dove è stato immobilizzato, legato, sedato, addormentato con una terapia del sonno? Come può la psichiatria curare una vittima della psichiatria? Come può lo psichiatra curare ciò che lui stesso ha prodotto?
La... (Continues)
daniela -k.d.- 2016/10/23 - 14:04
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Il Cantico dei Matti

Il Cantico dei Matti
Nizza - Ma perché l'avevo mandata non finita quella volta ?

(non lo sappiamo, abbiamo eliminato comunque la vecchia versione...) [CCG Staff]
LE CANTIQUE DES FOUS
(Continues)
Contributed by Daniel(e) Bellucci - 12092016 - Nizza - Ma perché l'avevo mandata non finita quella volta ? 2016/9/12 - 23:58
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I matti

I matti
Chanson italienne – I matti – Francesco De Gregori – 1987



Les fous, les fous ; que peut bien raconter une chanson sur les fous ?, dit Lucien l’âne en ridant le front.

Oh, plein de choses. Il y a d’ailleurs beaucoup de chansons à propos des fous et de la folie. Encore qu’il faille distinguer la folie individuelle, cette manière particulière d’être : parfois, maladie, parfois, meilleure santé mentale. Écoute bien ce qu’en disait Pascal, le philosophe auvergnat – je le cite de mémoire : « Quelle étrange folie que de n’être point fou ». La formulation n’est peut-être pas parfaite, mais c’est bien le sens. Il est de ces folies qui sont des maladies et qui engendrent de grandes souffrances et d’autres qui relèvent de la divergence de pensée d’avec l’ordre ambiant – et qui peuvent faire naître de plus grandes souffrances encore. Et puis, il est des folies collectives – ce sont les plus terribles... (Continues)
LES FOUS
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2016/4/1 - 18:45
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Ti regalerò una rosa

Ti regalerò una rosa
Chanson italienne – Ti regalerò una rosa – Simone Cristicchi – 2007

Une autre chanson qui parle de folie et d’asiles.

Moi, dit Lucien l’âne, je trouve cette nouvelle version plus jolie…
JE T’OFFRIRAI UNE ROSE
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2016/3/30 - 13:09
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Io sapere poco leggere

Io sapere poco leggere
2015
Oh!

È stata ispirata da Cosimo Cavallo (anche se lui non lo sa). Cosimo è una di quelle persone che questa società ci ha insegnato ad etichettare come ′pazzi, barboni, disadattati′. Noi che abbiamo la fortuna di conoscerlo e contemplarlo ogni giorno, seppur in maniera indiretta e distante, sappiamo che è tutt'altro. Cosimo è un artista, un uomo di grande cultura e di enorme sensibilità, che vive la sua follia con estremo coraggio, guardandola negli occhi, senza mai abbassare lo sguardo come invece facciamo tutti noi.
Essere o non essere
(Continues)
Contributed by dq82 2016/3/10 - 10:20
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Un matto [Dietro ogni scemo c'è un villaggio]

Un matto [Dietro ogni scemo c'è un villaggio]
Dal blog Fabrizio De André in English

Non al denaro non all'amore nè al cielo, released in 1971, is a concept album inspired by poems from The Spoon River Anthology by Edgar Lee Masters, published in 1915 and translated into Italian in 1943 by Fernanda Pivano (below, with De André). Each poem tells the story, as an epitaph, of one of the denizens of the fictional small town Spoon River. De André read and liked the book when he was 18, and when he re-read it years later was again struck by the relevance of the stories and the lives therein. He wanted to show, with the nine poems he chose, some aspects of life related to envy, love and the failure of science. The album was an immediate success upon its release. - Dennis Criteser
A MADMAN
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2016/2/29 - 08:56
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87 ore

87 ore
Video canzone e fonte commento

Brano dei 99 Posse e sigla finale del film “87 ore – gli ultimi giorni di Francesco Mastrogiovanni” (trailer)
Regia di Costanza Quatriglio
Fotografia: Sabrina Varani
Montaggio: Eleonora Marino
Color: Mauro Vicentini
Produzione: Luca Ricciardi, Diego Magnetta
Si ringrazia: Loredana Antonelli, Ex Opg Je So' Pazzo
Una produzione Doc Lab / Musica Posse

In onda su Rai3 il 28 dicembre 2015 alle ore 23:50.

In uscita nelle sale cinematografiche il 23 novembre 2015 il film/documentario “87 ore – gli ultimi giorni di Francesco Mastrogiovanni” di Costanza Quatriglio cerca di far luce sul caso dell'insegnante elementare di Castelnuovo Cilento sottoposto a TSO il 31 luglio e rinchiuso nel reparto psichiatrico del Vallo della Lucania, dichiarato morto il 4 agosto. Sei medici sono stati condannati. Il film andrà in prima visione assoluta su RaiTre il 28 dicembre... (Continues)
87, non mi ricordo bene com'è stato
(Continues)
Contributed by [ΔR-PLU] 2015/12/22 - 13:26
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Nellie Bly

Nellie Bly
2012
Hero in you

Elizabeth Jane Cochran, soprannominata "Pink" (Cochran's Mills, Pennsylvania, 5 maggio 1864 – 27 gennaio 1922), è stata una giornalista statunitense.

Una delle prime giornaliste investigative, ha creato il genere del giornalismo sotto copertura. Cochran era meglio conosciuta sotto lo pseudonimo giornalistico di Nellie Bly. Sembra che in seguito abbia cambiato il proprio nome in Cochrane (aggiungendo una 'e' finale).

Un articolo sessista sul giornale Pittsburgh Dispatch la spinse a scrivere un'accesa risposta all'editore. La qualità della lettera spinse l'editore ad offrire un posto nella redazione del giornale alla Cochran, che era alla disperata ricerca di un posto di lavoro. L'editore diede a Pink anche il suo pseudonimo, Nellie Bly, come il personaggio del titolo di una famosa canzone di Stephen Foster.

Bly scrisse numerosi articoli investigativi, prima di venire... (Continues)
Nellie Bly, Nellie Bly
(Continues)
Contributed by dq82 2015/12/1 - 14:35
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Il Libero

Il Libero
Chanson italienne – Il Libero – Nomadi – 1993
LIBRE
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2015/10/27 - 23:05
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One Flew Over the Cuckoo's Nest [Qualcuno Volò Sul Nido Del Cuculo]

One Flew Over the Cuckoo's Nest [Qualcuno Volò Sul Nido Del Cuculo]
Il brano che fa da colonna sonora al terzo video non è "Funky Dung", ma "Remergence" ultima parte della suite "Atom Heart Mother" dei Pink Floyd, risalente al 1970. "Funky Dung" è un'altra sezione della composizione.
Paolo 2015/8/13 - 02:51
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Sentieri di libertà

Sentieri di libertà
2015
Sentieri di libertà

feat. Francesco Moneti (Modena City Ramblers)

«L’idea di unirci a Libera Comunità Terapeutica nasce durante una manifestazione di quattro giorni fatta di trekking e dibattiti sulla salute mentale insieme ai “guarenti” – racconta la band - Abbiamo registrato in quell’occasione il brano “Sentieri di libertà” (title track del cd) con un coro formato dai protagonisti di questo progetto. E’ stata per noi un’esperienza unica. Per noi è fondamentale che i nostri progetti e la nostra musica possano contribuire a sensibilizzare e dare voce a tematiche di cambiamento, di evoluzione culturale e sociale come questo meraviglioso “esperimento” sulle malattie mentali e sui suoi processi di guarigione. E’ stata una magia che solo la musica può regalare; abbiamo visto quel sentiero appartenerci perché il nostro percorso ha tracciato un’alternanza di sacrifici e soddisfazioni che oggi più che mai vogliamo condividere e dedicare a coloro che ci hanno aiutati a segnarlo».
Non e' un sogno come altri
(Continues)
Contributed by dq82 2015/7/13 - 14:41
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I matti de Roma

I matti de Roma
Chanson italienne (Laziale Romanesco) – I matti de Roma – Simone Cristicchi – 2013
LES FOUS DE ROME
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Contributed by Marco Valdo M.I. 2015/6/21 - 22:07
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Sognando

Sognando
È venuto, oggi, un amico a pranzo a casa mia, ed è successa una cosa che merita di essere raccontata sia pure per sommi capi. Praticamente: pochi minuti prima era stato al bar qui all'angolo a comprare le sigarette, e il tabaccaio stava canterellando una data canzone, di cui non ricordava il titolo. "Sai, quella canzone di Don Backy...e di Mina..."; al che, ha cominciato a cantarne la musica -diciamo qualcosa del genere, perché il mio amico è un bravissimo e capace ragazzo, ma non è stato mai sfiorato in vita sua dalla benché minima dote canora. Ci ho messo infatti un attimo a riconoscere "Sognando", andando in soccorso al mio amico che, comunque, era visibilmente emozionato di aver risentito quella canzone, questa canzone che continua a girare, girare e girare in modo pressoché sotterraneo fino ad affiorare, ad esempio, in un tabaccaio che la canta mentre consegna un pacchetto di MS da dieci.... (Continues)
Riccardo Venturi 2015/3/10 - 16:22
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Canzone per Francesco

Canzone per Francesco
Buongiorno,
Sono onorato che abbiate voluto inserire una delle mie canzoni sul vostro sito, che spesso utilizzo per ricerche.
Grazie
Davide Gastaldo
Davide 2015/2/2 - 08:04
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Kill Your Sons

Kill Your Sons
Il grande cantante Lou Reed, scomparso alla fine dell'ottobre 2013 a 71 anni, nel 1956, ancora ragazzo, fu sottoposto ad una serie di elettroshock. Ne restò traumatizzato e segnato per sempre. Nel 1974 scrisse "Kill your sons" (Ammazzano i vostri figli) come condanna a quel trattamento e alla psichiatria. Non sta a me valutare in generale e per tutte le persone, ma fra le tante canzoni che conosco trattanti il tema delle deleterie pratiche psichiatriche, personalmente posso dire che per me il linguaggio diretto, crudo e verace unito ad una musica trascinante e travolgente fa di "Kill your sons" la migliore canzone di questo genere. Per cui, anche se con notevolissimo ritardo rispetto a quando mi ero ripromesso di farlo, non potevo non fare un doveroso ma più che altro sentito tributo al leggendario Lou Reed - che per anni e anni ha fatto vibrare gli animi di milioni di persone con le sue... (Continues)
Natale Adornetto 2015/2/2 - 00:34




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