
Periodo ipotetico

(2024)
Brano di Poetry Slam recitato a volte anche sopra una musica (ad esempio recentemente accompagnata da Anna Castiglia)
Brano di Poetry Slam recitato a volte anche sopra una musica (ad esempio recentemente accompagnata da Anna Castiglia)
Però insomma questo testo sì parla di Resistenza
(Continues)
(Continues)
2025/4/2 - 21:59


La mamma di Rosina [feat. Alessio Lega, Ginevra di Marco e Riccardo Tesi]
Anonymous
![La mamma di Rosina [<i>feat.</i> Alessio Lega, Ginevra di Marco e Riccardo Tesi]](img/thumb/c51013_130x140.jpeg?1448713131)
Anonimo Toscano del XXI Secolo, 25-03-2025 12.48
Rosie's Mother
(Continues)
(Continues)
2025/3/25 - 11:50

L8 Sempre

2024
Sciopero contro la violenza patriarcale,
(Continues)
(Continues)
2025/3/19 - 20:39
Song Itineraries:
Violence on Women: just like and worse than war

Figlia d' 'a Tempesta

(2025)
Figlia d’‘a Tempesta è un brano esplicito e fortemente schierato che affronta la condizione della donna nella società con una rabbia intensa e viscerale. Il pezzo è una vera e propria parabola di vita femminile che mette in evidenza le pressioni sociali e i ruoli imposti alle donne fin dalla nascita. Figlia d’‘a Tempesta si sviluppa su un impianto corale e ritmicamente travolgente, arricchito da strumenti tradizionali come la chitarra battente, il clavicembalo, il mandolino e i tamburi. Questa fusione tra modernità e tradizione amplifica il senso di radicamento culturale del brano, mantenendo però una carica contemporanea e universale. È un brano che non offre consolazioni, è una rivolta cantata, un’accusa diretta contro un sistema che continua ad opprimere senza reali progressi.
Figlia d’‘a Tempesta è un brano esplicito e fortemente schierato che affronta la condizione della donna nella società con una rabbia intensa e viscerale. Il pezzo è una vera e propria parabola di vita femminile che mette in evidenza le pressioni sociali e i ruoli imposti alle donne fin dalla nascita. Figlia d’‘a Tempesta si sviluppa su un impianto corale e ritmicamente travolgente, arricchito da strumenti tradizionali come la chitarra battente, il clavicembalo, il mandolino e i tamburi. Questa fusione tra modernità e tradizione amplifica il senso di radicamento culturale del brano, mantenendo però una carica contemporanea e universale. È un brano che non offre consolazioni, è una rivolta cantata, un’accusa diretta contro un sistema che continua ad opprimere senza reali progressi.
Pecché so' nata femmena, pecché so' nata
(Continues)
(Continues)
2025/3/15 - 22:22
Song Itineraries:
Violence on Women: just like and worse than war

Mille scarpe rosse

2021
Virtù nascoste
Virtù nascoste
Giacomo questa mattina
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2025/3/7 - 17:35
Song Itineraries:
Violence on Women: just like and worse than war

Kabaret

(2020)
Album: Remendar El Caos
Album: Remendar El Caos
Atravesada por la violencia
(Continues)
(Continues)
2025/3/6 - 22:47
Song Itineraries:
Violence on Women: just like and worse than war

Femina

Title track dell'album pubblicato il 24 gennaio 2025
“FEMINA” è un brano che parla dell'importanza dei nostri diritti in quanto donne e che critica la violenza contro le donne, che purtroppo è una piaga e ogni giorno sentiamo notizie terribili a riguardo. Toccata dalla tristezza delle news, mi è venuto di scrivere questo brano.
— GINEVRA, Newsic
— GINEVRA, Newsic
So che hai paura di me perché ho troppo da dire
(Continues)
(Continues)
2025/1/27 - 10:04
Song Itineraries:
Violence on Women: just like and worse than war

Yambo Sana

2024
Bombo
Yambo Sana, il brano più mediterraneo dell’album, dove una donna ricorda la sua libertà come “un ricordo ancestrale”: “È una piccola stella, un gesto gigante, sciogliere il vento, i capelli. Pensò che il mondo potesse capire che la luna ha bisogno di poter uscire”. Forse il racconto può essere un po’ criptico, però un indizio è dato dal titolo: Yambo Sana è un’espressione swahili che significa “cosa molto buona”, e ci sono anche diverse canzoni iraniane che riportano questo titolo. Trovare il titolo in Iran mi ha fatto pensare alla condizione delle donne in quel regime. Ma forse sono fuori strada. Una parte del testo è cantato in una lingua che non so riconoscere, ma fa parte del fascino del brano.
blogdellamusica.eu
Bombo
Yambo Sana, il brano più mediterraneo dell’album, dove una donna ricorda la sua libertà come “un ricordo ancestrale”: “È una piccola stella, un gesto gigante, sciogliere il vento, i capelli. Pensò che il mondo potesse capire che la luna ha bisogno di poter uscire”. Forse il racconto può essere un po’ criptico, però un indizio è dato dal titolo: Yambo Sana è un’espressione swahili che significa “cosa molto buona”, e ci sono anche diverse canzoni iraniane che riportano questo titolo. Trovare il titolo in Iran mi ha fatto pensare alla condizione delle donne in quel regime. Ma forse sono fuori strada. Una parte del testo è cantato in una lingua che non so riconoscere, ma fa parte del fascino del brano.
blogdellamusica.eu
Come la luna risplendeva sul viso,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2025/1/11 - 20:27
Song Itineraries:
Violence on Women: just like and worse than war

Obiettore di Coscienza

Album: InCoroNazione (2024)
Con metriche epiche voglio sovvertire etiche mediche
(Continues)
(Continues)
2025/1/6 - 21:26
Song Itineraries:
Violence on Women: just like and worse than war

Più che si può

(2024)
Album: Notte immensa

1. Notte immensa
2. Subito fuoco
3. Focus sulle rime
4. Sognatori
5. Più che si può
6. Lascia la mente libera
7. Casilina International
8. Tutti i confini
9. So' già rientrato
10. Nel barrio
11. Fanculo ci siamo anche noi
Album: Notte immensa

1. Notte immensa
2. Subito fuoco
3. Focus sulle rime
4. Sognatori
5. Più che si può
6. Lascia la mente libera
7. Casilina International
8. Tutti i confini
9. So' già rientrato
10. Nel barrio
11. Fanculo ci siamo anche noi
Le ragazze escono con chi gli va (Continues)
Contributed by Dq82 2025/1/6 - 17:42
Song Itineraries:
Violence on Women: just like and worse than war

Non sei sola

(2022)
feat. Jo Squillo
Le Bambole Di Pezza e la sempre energica Jo Squillo uniscono le loro forze nel nuovo singolo ‘Non Sei Sola’, realizzato per “farsi sentire”. Un brano contro la violenza sulle donne, con l’obiettivo di renderla sempre meno socialmente accettabile.
Le Bambole Di Pezza spiegano: <<È un brano che vuole esprimere il punto di vista di chi subisce una violenza, piccola o grande che sia, e della difficoltà di reagire e superarla>>. Jo Squillo aggiunge: <<È fondamentale sostenere le donne che subiscono violenza in qualsiasi modo, e la musica è un mezzo molto potente per farlo.>>
feat. Jo Squillo
Le Bambole Di Pezza e la sempre energica Jo Squillo uniscono le loro forze nel nuovo singolo ‘Non Sei Sola’, realizzato per “farsi sentire”. Un brano contro la violenza sulle donne, con l’obiettivo di renderla sempre meno socialmente accettabile.
Le Bambole Di Pezza spiegano: <<È un brano che vuole esprimere il punto di vista di chi subisce una violenza, piccola o grande che sia, e della difficoltà di reagire e superarla>>. Jo Squillo aggiunge: <<È fondamentale sostenere le donne che subiscono violenza in qualsiasi modo, e la musica è un mezzo molto potente per farlo.>>
Una volta ero Laura, ho preso la laurea
(Continues)
(Continues)
2024/12/17 - 19:50
Song Itineraries:
Violence on Women: just like and worse than war

Migliore

2024
Hello world
Dedicata a Giulia Tramontano
"Piccola donna, che cammini tra le stelle,mostri le ferite che nascondi tra la pelle, erano 37”. Così inizia la lirica dedicata a Giulia Tramontano, la giovane donna uccisa brutalmente da Alessandro Impagnatiello quando era al settimo mese di gravidanza. Una poesia simbolica e struggente, che evoca un dialogo tra Giulia e il piccolo Thiago.
Nel loro nuovo album “Hello World”, pubblicato il 6 dicembre, i PTN hanno scelto di usare l’arma più potente e comunicativa al mondo: l’arte, in questo caso la musica, per affrontare una tematica ancora purtroppo attuale: il femminicidio.
Come dichiarato da Riccardo Zanotti, frontman del gruppo, durante un’intervista: «Gli uomini non urlano abbastanza contro questa emergenza. L’arte deve essere uno strumento per creare consapevolezza e dibattito».
Il Mattino
Hello world
Dedicata a Giulia Tramontano
"Piccola donna, che cammini tra le stelle,mostri le ferite che nascondi tra la pelle, erano 37”. Così inizia la lirica dedicata a Giulia Tramontano, la giovane donna uccisa brutalmente da Alessandro Impagnatiello quando era al settimo mese di gravidanza. Una poesia simbolica e struggente, che evoca un dialogo tra Giulia e il piccolo Thiago.
Nel loro nuovo album “Hello World”, pubblicato il 6 dicembre, i PTN hanno scelto di usare l’arma più potente e comunicativa al mondo: l’arte, in questo caso la musica, per affrontare una tematica ancora purtroppo attuale: il femminicidio.
Come dichiarato da Riccardo Zanotti, frontman del gruppo, durante un’intervista: «Gli uomini non urlano abbastanza contro questa emergenza. L’arte deve essere uno strumento per creare consapevolezza e dibattito».
Il Mattino
A un tratto il bambino guardò
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2024/12/6 - 22:13
Song Itineraries:
Violence on Women: just like and worse than war


Hymne du Mouvement de libération des femmes
Anonymous

Meulgan ar merc’hed (L’hymne des femmes) Clarisse Lavanant
Dq82 2024/12/1 - 21:51


Superwoman

Il 25 novembre, da Piazza Taksim a Livorno, lo slogan Jin, jiyan, azadî risuona ancora, forte e chiaro
Gianni Sartori
In occasione della Giornata Internazionale per l'Eliminazione della Violenza contro la Donna la KJK (Komalên Jinên Kurdistan, Coordinamento dell'Unione delle Donne del Kurdistan) ha diffuso un appello a tutte le donne per condurre una lotta comune.
Dove si legge che “il 25 novembre è un giorno in cui le donne incrementano il loro potere e dobbiamo considerarlo un giorno in cui cresce la lotta contro la violenza”.
L'appello continua ricordando le origini della Giornata del 25 novembre: “ Dalle sorelle Mirabel che contribuirono ampiamente al Giorno dell'Eliminazione della Violenza contro la Donna, ricordando Rosa Luxemburg, Sakine Cansiz, Şilan Kobanê, Asya, Sêvê, Pakîze, Fatma, Evîn Goyî, Jîyan, Reyhan, Yusra, Nagehan, Zelal Haseki, Gulistan e Hêro Bahadin, condanniamo... (Continues)
Gianni Sartori
In occasione della Giornata Internazionale per l'Eliminazione della Violenza contro la Donna la KJK (Komalên Jinên Kurdistan, Coordinamento dell'Unione delle Donne del Kurdistan) ha diffuso un appello a tutte le donne per condurre una lotta comune.
Dove si legge che “il 25 novembre è un giorno in cui le donne incrementano il loro potere e dobbiamo considerarlo un giorno in cui cresce la lotta contro la violenza”.
L'appello continua ricordando le origini della Giornata del 25 novembre: “ Dalle sorelle Mirabel che contribuirono ampiamente al Giorno dell'Eliminazione della Violenza contro la Donna, ricordando Rosa Luxemburg, Sakine Cansiz, Şilan Kobanê, Asya, Sêvê, Pakîze, Fatma, Evîn Goyî, Jîyan, Reyhan, Yusra, Nagehan, Zelal Haseki, Gulistan e Hêro Bahadin, condanniamo... (Continues)
Gianni Sartori 2024/11/26 - 18:31

Labour

(2023)
“Tutto il giorno, ogni giorno. Terapeuta, madre, fanciulla, ninfa poi vergine, nutrice poi serva, solo un’appendice. Vivi per assisterlo in modo che non alzi mai un dito. Macchina per bambini 24 ore su 24, 7 giorni su 7, così (lui) può vivere i suoi sogni, non è un atto d’amore se mi costringi, mi fai fare troppo lavoro.”
“Labour non allude solo a quei compiti manuali che causano uno squilibrio di genere – racconta Paloma in un video in cui spiega di cosa parla la canzone nello specifico – ma allude anche al lavoro emotivo straordinariamente sproporzionato svolto dalle donne nelle relazioni”.
"Labour" di Paris Paloma è un confronto importante sui rapporti uomo/donna - La voce del Trentino
“Tutto il giorno, ogni giorno. Terapeuta, madre, fanciulla, ninfa poi vergine, nutrice poi serva, solo un’appendice. Vivi per assisterlo in modo che non alzi mai un dito. Macchina per bambini 24 ore su 24, 7 giorni su 7, così (lui) può vivere i suoi sogni, non è un atto d’amore se mi costringi, mi fai fare troppo lavoro.”
“Labour non allude solo a quei compiti manuali che causano uno squilibrio di genere – racconta Paloma in un video in cui spiega di cosa parla la canzone nello specifico – ma allude anche al lavoro emotivo straordinariamente sproporzionato svolto dalle donne nelle relazioni”.
"Labour" di Paris Paloma è un confronto importante sui rapporti uomo/donna - La voce del Trentino
One, two, three
(Continues)
(Continues)
Contributed by Valentina 2024/11/25 - 23:01
Song Itineraries:
Violence on Women: just like and worse than war

In piedi, signori, davanti a una donna

Monologo dallo spettacolo "Chisciotte"" da Miguel de Cervantes, andato in scena al Teatro Camploy di Verona il 7 e 8 Gennaio 2017, per la regia di William Jean Bertozzo.
Con William Jean Bertozzo (Chisciotte)
Paolo Bertagnoli (Sancho e chitarra)
Non amo le varie giornate della memoria, perché poi diventano giornate per relegare delle lotte, delle rivendicazioni, in modo da dimenticarcene poi i rimanenti 364 giorni. E oggi 25 novembre, giornata internazionale contro la violenza sulle donne, non fa differenza. La lotta al patriarcato e a tutte le forme di prevaricazione nei confronti delle donne si fanno tutti i giorni. Però oggi mi è capitato questo monologo bellissimo (che erroneamente viene sul web attribuito a William Shakespeare) che entra diretto tra le CCG/AWS
Con William Jean Bertozzo (Chisciotte)
Paolo Bertagnoli (Sancho e chitarra)
Non amo le varie giornate della memoria, perché poi diventano giornate per relegare delle lotte, delle rivendicazioni, in modo da dimenticarcene poi i rimanenti 364 giorni. E oggi 25 novembre, giornata internazionale contro la violenza sulle donne, non fa differenza. La lotta al patriarcato e a tutte le forme di prevaricazione nei confronti delle donne si fanno tutti i giorni. Però oggi mi è capitato questo monologo bellissimo (che erroneamente viene sul web attribuito a William Shakespeare) che entra diretto tra le CCG/AWS
In piedi,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2024/11/25 - 18:05
Song Itineraries:
Violence on Women: just like and worse than war

En cuerpo de mujer

2021
feat. Kihili Kunturpillku, Silvana Musso
feat. Kihili Kunturpillku, Silvana Musso
Nos señalaron, nos acusaron,
(Continues)
(Continues)
2024/11/25 - 13:00
Song Itineraries:
Violence on Women: just like and worse than war, Witches


Fighter
Traduzione italiana CherryBomb89 - Lyrics Translate

COMBATTENTE
(Continues)
(Continues)
2024/11/15 - 22:20


Cecilia
Anonymous

La bella Cecilia - Otello Profazio
Incisa nel LP STORIE E LEGGENDE DEL SUD nel 1965 e successivamente in un 45 giri del 1967, questa é una canzone popolare diffusa praticamente in tutta Italia: ogni regione ha la sua versione e sono tutte abbastanza simili.
La canzone narra la tragica storia di una donna che, nella speranza di salvare il marito, sacrifica il suo onore inutilmente perché il marito viene comunque ucciso e lei viene a sua volta condannata a morte dal cinico "capitano".
La particolarità di questa versione sono i versi finali in cui l cantastorie prega vermi e topi di voler risparmiare, almeno loro, la bella Cecilia.
Incisa nel LP STORIE E LEGGENDE DEL SUD nel 1965 e successivamente in un 45 giri del 1967, questa é una canzone popolare diffusa praticamente in tutta Italia: ogni regione ha la sua versione e sono tutte abbastanza simili.
La canzone narra la tragica storia di una donna che, nella speranza di salvare il marito, sacrifica il suo onore inutilmente perché il marito viene comunque ucciso e lei viene a sua volta condannata a morte dal cinico "capitano".
La particolarità di questa versione sono i versi finali in cui l cantastorie prega vermi e topi di voler risparmiare, almeno loro, la bella Cecilia.
Vi pregu vermi e surici 'sti carni non tuccati,
'st' occhi annarcati niuri, 'sti labbra zuccarati...
ca sunnu di Cecilia muglieri sventurata
ca pe' salva' 'u maritu a morte é cundannata.
'st' occhi annarcati niuri, 'sti labbra zuccarati...
ca sunnu di Cecilia muglieri sventurata
ca pe' salva' 'u maritu a morte é cundannata.
LA BELLA CECILIA
(Continues)
(Continues)
Contributed by Ermanno Profazio 2024/11/12 - 22:53

Human

Sono umana / Niente più che umana
Le autorità iraniane hanno arrestato una studentessa che, in segno di protesta, si era spogliata, rimanendo in biancheria, di fronte alla sua università. La donna, che non è stata identificata, era stata molestata all'interno dell'università islamica Azad da membri della forza paramilitare Basij che le avevano strappato il velo e i vestiti, secondo quanto riportato da siti e account di social media.
Sui social è stato anche pubblicato il video della giovane che, in slip e reggiseno, cammina tra gli altri studenti di fronte l'ateneo. Sui social è stato pubblicato anche il video in cui si vedono uomini in abiti borghesi che si avvicinano e la trascinano in un'auto. Secondo alcuni siti la giovane sarebbe stata percossa durante l'arresto.
Le autorità iraniane hanno arrestato una studentessa che, in segno di protesta, si era spogliata, rimanendo in biancheria, di fronte alla sua università. La donna, che non è stata identificata, era stata molestata all'interno dell'università islamica Azad da membri della forza paramilitare Basij che le avevano strappato il velo e i vestiti, secondo quanto riportato da siti e account di social media.
Sui social è stato anche pubblicato il video della giovane che, in slip e reggiseno, cammina tra gli altri studenti di fronte l'ateneo. Sui social è stato pubblicato anche il video in cui si vedono uomini in abiti borghesi che si avvicinano e la trascinano in un'auto. Secondo alcuni siti la giovane sarebbe stata percossa durante l'arresto.
2024/11/4 - 13:56

You Make Me Feel Like It’s Halloween

MI FAI SENTIRE COME SE FOSSE HALLOWEEN (Continues)
2024/10/31 - 17:09

Bandiera

(2023)
Giulia, quanto di personale c’è nel brano e quanto rappresenta, invece, la voce corale della tua generazione e delle donne?
Come tutti i miei brani, "Bandiera" parte molto da me, io riesco a scrivere solo partendo dalle mie esperienze di vita, e questo brano nasce banalmente dall’ennesima esperienza di paura e ansia provate nel tornare a casa la sera da sola, cosa che faccio sempre. In me è sorta la necessità di raccontarlo attraverso la musica, per esprimere tutte la mia frustrazione nel non sentirmi libera, e la riflessione che ne è nata è che non mi ci sento e probabilmente non lo sono, da molti punti di vista. Mi sono allargata alla mancanza di libertà di scelta, analizzando la mia percezione di essere donna anche al di fuori di me. Da qui i versi sul desiderio di essere libera di fare un figlio a 40 anni, di sposarmi, divorziare e risposarmi, di non depilarmi per mesi, di amare... (Continues)
Giulia, quanto di personale c’è nel brano e quanto rappresenta, invece, la voce corale della tua generazione e delle donne?
Come tutti i miei brani, "Bandiera" parte molto da me, io riesco a scrivere solo partendo dalle mie esperienze di vita, e questo brano nasce banalmente dall’ennesima esperienza di paura e ansia provate nel tornare a casa la sera da sola, cosa che faccio sempre. In me è sorta la necessità di raccontarlo attraverso la musica, per esprimere tutte la mia frustrazione nel non sentirmi libera, e la riflessione che ne è nata è che non mi ci sento e probabilmente non lo sono, da molti punti di vista. Mi sono allargata alla mancanza di libertà di scelta, analizzando la mia percezione di essere donna anche al di fuori di me. Da qui i versi sul desiderio di essere libera di fare un figlio a 40 anni, di sposarmi, divorziare e risposarmi, di non depilarmi per mesi, di amare... (Continues)
2024/10/14 - 22:27
Song Itineraries:
Violence on Women: just like and worse than war

Lê Yarê
Anonymous

CARCERI IRANIANE: MENTRE VIENE ANNULLATA LA CONDANNA A MORTE PER SHARIFEH MOHAMMADI, UN’ALTRAPRIGIONIERA POLITICA CURDA ENTRA IN SCIOPERO DELLA FAME ILLIMITATO
Gianni Sartori
Lo so, criticare l’Iran in questi frangenti, mentre incombono devastanti ritorsioni da parte di Israele (e dopo Gaza e il Libano sappiamo di quale portata e con quali costi tra i civili) potrebbe sembrare - detto fuori dai denti - sciacallaggio.
Ma su questioni come il diritto dei popoli (curdi, ma non solo) e utilizzo su scala industriale della pena di morte non è possibile transigere.
Caso mai dovrebbe essere Teheran a interrogarsi se è lecito parlare di antimperialismo con tali modalità
D’altra parte oggi (13 ottobre) c’è anche una notizia di segno opposto, l’annullamento della condanna a morte per una prigioniera politica. Un segno di ripensamento (anche per le ampie proteste in carcere), se non proprio di ravvedimento?
Comunque... (Continues)
Gianni Sartori
Lo so, criticare l’Iran in questi frangenti, mentre incombono devastanti ritorsioni da parte di Israele (e dopo Gaza e il Libano sappiamo di quale portata e con quali costi tra i civili) potrebbe sembrare - detto fuori dai denti - sciacallaggio.
Ma su questioni come il diritto dei popoli (curdi, ma non solo) e utilizzo su scala industriale della pena di morte non è possibile transigere.
Caso mai dovrebbe essere Teheran a interrogarsi se è lecito parlare di antimperialismo con tali modalità
D’altra parte oggi (13 ottobre) c’è anche una notizia di segno opposto, l’annullamento della condanna a morte per una prigioniera politica. Un segno di ripensamento (anche per le ampie proteste in carcere), se non proprio di ravvedimento?
Comunque... (Continues)
Gianni Sartori 2024/10/13 - 12:01

Simone Savogin: L'orrore della guerra
2019
E' una storia vera che ho un po' romanzato
La guerriglia prende dei paesi interi, ne stupra le donne, però alcune sopravvivono, riescono a portare a termine la gravidanza e ogni tanto, come è successo in questo caso, dopo sei anni la milizia è tornata nello stesso villaggio e io ho immaginato lo stupratore stesso che uccidesse il proprio figlio, senza neanche sapere di averlo
E' una storia vera che ho un po' romanzato
La guerriglia prende dei paesi interi, ne stupra le donne, però alcune sopravvivono, riescono a portare a termine la gravidanza e ogni tanto, come è successo in questo caso, dopo sei anni la milizia è tornata nello stesso villaggio e io ho immaginato lo stupratore stesso che uccidesse il proprio figlio, senza neanche sapere di averlo
Non ho mai imparato le stelle, papà
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2024/10/1 - 17:02
Song Itineraries:
Violence on Women: just like and worse than war

روسریتو

ARRESTATA NEL 2022 MENTRE SI PRODIGAVA PER SOCCORRERE I FERITI, SARA DELDAR E' MORTA A CAUSA DELLA MANCANZA DI CURE IN CARCERE
Gianni Sartori
Come denunciato dal Comité de soutien aux droits de l’homme en Iran (CSDHI, fondato venti anni fa da dissidenti e vittime della repressione in Iran rifugiati in Francia) Sara Deldar, originaria di Rasht, una prigioniera politica iraniana che aveva partecipato alle manifestazioni di massa del 2022, è deceduta in carcere per mancanza di cure adeguate.
La morte sarebbe sopraggiunta a causa delle complicazioni, tra cui una grave infezione, conseguenti alle ferite da colpi di arma da fuoco (di provenienza governativa) subite durante le proteste. La sua salute avrebbe continuato a peggiorare anche dopo essere uscita di prigione (in libertà condizionata) fino al tragico epilogo.
Infermiera di professione, era rimasta colpita mentre interveniva per soccorrere... (Continues)
Gianni Sartori
Come denunciato dal Comité de soutien aux droits de l’homme en Iran (CSDHI, fondato venti anni fa da dissidenti e vittime della repressione in Iran rifugiati in Francia) Sara Deldar, originaria di Rasht, una prigioniera politica iraniana che aveva partecipato alle manifestazioni di massa del 2022, è deceduta in carcere per mancanza di cure adeguate.
La morte sarebbe sopraggiunta a causa delle complicazioni, tra cui una grave infezione, conseguenti alle ferite da colpi di arma da fuoco (di provenienza governativa) subite durante le proteste. La sua salute avrebbe continuato a peggiorare anche dopo essere uscita di prigione (in libertà condizionata) fino al tragico epilogo.
Infermiera di professione, era rimasta colpita mentre interveniva per soccorrere... (Continues)
Gianni Sartori 2024/9/11 - 19:37
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Paroles et musique / Testo e musica / Lyrics and music / Sanat ja sävel: Gilles Servat
Album / Albumi: 1. Ailes et îles (2011)
2. A cordes déployées (2020)
Gilles Servat, come si sa, è uno degli “ospiti” più antichi di questo sito, et pour cause. E’ del ‘45; il primo di febbraio (2025) ha compiuto ottant’anni, e ci eravamo un po’ lasciati senza quasi più voce (l’età è quella che è) e nel suo buen retiro dell’isola di Groix; solo che, nel 2020 del Covid, il nostro bretone pirenaico preferito ha fatto uscire un album di canzoni, intitolato À cordes déployées (qualcosa come “A corde spiegate”), con la voce magicamente ricuperata. Un capolavoro di album dal quale, per tramite di Chants de Lutte (sito di canzoni che non ha mai cessato di essere nostro compagno di strada), riprendiamo questo autentico gioiello di rabbia e d’ironia. (PS: la canzone è del 2011, si veda la precisazione... (Continues)