Parcour Ponts
Ivano Fossati, Fabrizio De André, Francesco De Gregori: Questi posti davanti al mare
Grazie.
4/9/2024 - 08:09
װאָס געװען איז געװען און ניטאָ
Vos geven iz geven un nito
[anteriore al 1943]
ליריקס און מוזיק / Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / النص والموسيقى / Sanat ja sävel:
David Meyerowitz [דוד מאיראװיץ]
פּערפאָרמער / Interpreti / Performed by / Interprétée par / Laulavat:
Chayela Rosenthal
אלבאם / Album: A Yiddish Medley
[anteriore al 1943]
ליריקס און מוזיק / Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / النص والموسيقى / Sanat ja sävel:
David Meyerowitz [דוד מאיראװיץ]
פּערפאָרמער / Interpreti / Performed by / Interprétée par / Laulavat:
Chayela Rosenthal
אלבאם / Album: A Yiddish Medley
דערלױבט לאָזט זיך דינען [1] , (continuer)
envoyé par Riccardo Gullotta 18/8/2024 - 08:34
Parcours:
Ponts
Yiddishsongs
WHAT WAS — WAS — AND IS NO MORE (continuer)
envoyé par Riccardo Gullotta 18/8/2024 - 08:36
فرحاً بشيء ما
frhaan bishay' ma
[2017]
شعر / Poesia / A Poem by / Poésie / שירה / Runo
Mahmud Darwish
موسيقى / Musica / Music / Musique / לחן / Sävel :
Tania Saleh [تانيا صالح]
مترجمين / Interpreti / Performed by / Interprétée par / מתורגמן / Laulavat:
Tania Saleh [تانيا صالح]
الألبوم / Album / אלבום:
Intersection [تقاطع]
Il testo della canzone è tratto da una poesia di Darwish poco nota, per lo meno in Europa. La compositrice e cantante libanese Tania Saleh , nota a livello internazionale, ne ha musicato alcuni versi mutando la disposizione originale.
Riportiamo il testo integrale e la traduzione in inglese della seconda strofa. Il testo della canzone consiste dei versi seguenti della poesia originale in successione: 22,23,24,25,18,19,20. Nella trascrizione non figurano i versi ripetuti. Salvo errori e omissioni, s’intende.
[Riccardo Gullotta]
[2017]
شعر / Poesia / A Poem by / Poésie / שירה / Runo
Mahmud Darwish
موسيقى / Musica / Music / Musique / לחן / Sävel :
Tania Saleh [تانيا صالح]
مترجمين / Interpreti / Performed by / Interprétée par / מתורגמן / Laulavat:
Tania Saleh [تانيا صالح]
الألبوم / Album / אלבום:
Intersection [تقاطع]
Il testo della canzone è tratto da una poesia di Darwish poco nota, per lo meno in Europa. La compositrice e cantante libanese Tania Saleh , nota a livello internazionale, ne ha musicato alcuni versi mutando la disposizione originale.
Riportiamo il testo integrale e la traduzione in inglese della seconda strofa. Il testo della canzone consiste dei versi seguenti della poesia originale in successione: 22,23,24,25,18,19,20. Nella trascrizione non figurano i versi ripetuti. Salvo errori e omissioni, s’intende.
[Riccardo Gullotta]
نص الأغنية / Song text / Testo della canzone / Texte de la chanson / טקסט השיר / Kappaleen teksti: (continuer)
envoyé par Riccardo Gullotta 8/8/2024 - 23:34
Parcours:
Ponts
القصيدة الأصلية / Poesia originale / Original poem / Poème original / המילים המקוריות / Alkuperäinen runo :
فرحاً بشيءٍ ما خفيِّ, كُنْتُ أَحتضن (continuer)
envoyé par Riccardo Gullotta 8/8/2024 - 23:37
From the Original poem
English translation / الترجمة الانكليزية / Traduzione inglese / Traduction anglaise / תרגום לאנגלית / Englanninkielinen käännös:
MJ-Q8
The following translation covers only the 2nd stanza
English translation / الترجمة الانكليزية / Traduzione inglese / Traduction anglaise / תרגום לאנגלית / Englanninkielinen käännös:
MJ-Q8
The following translation covers only the 2nd stanza
DELIGHTED WITH SOMETHING INVISIBLE (continuer)
envoyé par Riccardo Gullotta 8/8/2024 - 23:38
Kâtibim
anonyme
[XIX sec]
Söz ve müzik / Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel
anonimo
Tarafından gerçekleştirilen / Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel:
Ezgi Köker
Album: Türkülerimiz
Tarafından gerçekleştirilen / Interpreti / Performed by / Interprétée par / Laulavat:
Safiye Ayla
Album: Üsküdara Giderken (Kâtip)
Ezgi Köker
Album: Türkülerimiz
Naftule Brandwein
Der Terk in America, 1924
The Klezmer Conservatory Band (instrumental)
Album: Dance Me To The End Of Love
Se ci interpellassero per scegliere una canzone e un commento semplici come simbolo per mettere al bando le guerre e le sofferenze dei migranti sceglieremmo questa con il sottotitolo “Mediterranei di pace”. Questa melodia diffusa inizialmente in tutto l’impero ottomano si è poi affermata ovunque nel Mediterraneo. Sono numerose... (continuer)
Söz ve müzik / Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel
anonimo
Tarafından gerçekleştirilen / Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel:
Ezgi Köker
Album: Türkülerimiz
Tarafından gerçekleştirilen / Interpreti / Performed by / Interprétée par / Laulavat:
Safiye Ayla
Album: Üsküdara Giderken (Kâtip)
Ezgi Köker
Album: Türkülerimiz
Naftule Brandwein
Der Terk in America, 1924
The Klezmer Conservatory Band (instrumental)
Album: Dance Me To The End Of Love
Se ci interpellassero per scegliere una canzone e un commento semplici come simbolo per mettere al bando le guerre e le sofferenze dei migranti sceglieremmo questa con il sottotitolo “Mediterranei di pace”. Questa melodia diffusa inizialmente in tutto l’impero ottomano si è poi affermata ovunque nel Mediterraneo. Sono numerose... (continuer)
Üsküdar'a gider iken aldı da bir yağmur.
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Gullotta 29/7/2024 - 23:38
Parcours:
Ponts
Per Riccardo Gullotta. Abbiamo già una pagina dedicata a questa canzone, o almeno alla versione multilingue e panmediterranea: vedi Fel Shara.
Lorenzo 30/7/2024 - 13:13
@Lorenzo. La melodia non è di origine sefardita: una versione dai connotati arabo-islamici c’è ma non risale certo al Medioevo, è posteriore. Basterebbe considerare che un testo integrale in judezmo di secoli fa non c’è. È stata un’operazione culturale, non saprei quanto pianificata, quella di attribuire certe origini, guarda caso dopo che il musicista Klezmer Brandwein ebbe lanciato la melodia negli Stati Uniti. Che poi la musica dei Balcani sia un incrocio tra elementi locali, turchi, klezmer (attenzione, di impronta aschenazita non sefardita) non c’è dubbio. Così come c’è una versione Sufi, ma anch’essa è posteriore. Non parliamo poi dell’altra forzatura, quella yiddish. Anch’essa è posteriore.
La spiegazione è semplice : negli anni ’20 del secolo scorso negli Stati Uniti ci fu una grande attenzione per il fascino dell’oriente , senza troppi distinguo. Fu una corsa alle commistioni,... (continuer)
La spiegazione è semplice : negli anni ’20 del secolo scorso negli Stati Uniti ci fu una grande attenzione per il fascino dell’oriente , senza troppi distinguo. Fu una corsa alle commistioni,... (continuer)
Riccardo Gullotta 30/7/2024 - 16:21
Io mi sono lasciato suggestionare da questa storia e l'ho raccontata così nella puntata del mio podcast Viaggio a Itaca dedicato al Mediterraneo. Ma sicuramente è stato un abbaglio, capita a volte di voler credere alle storie quando sono affascinanti ...
Lorenzo 30/7/2024 - 17:18
Lorenzo, l’autore del podcast sei tu ? Un’opera avvincente , intriga; complimenti.
Comunque, a prescindere dai risvolti storici, la canzone figura molto bene nel podcast.
Comunque, a prescindere dai risvolti storici, la canzone figura molto bene nel podcast.
Riccardo Gullotta 30/7/2024 - 19:10
Riccardo Gullotta
SULLA STRADA PER SCUTARI
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Gullotta 30/7/2024 - 23:15
Tousauxbalkans
LORSQUE M'EN ALLANT À USKUDAR
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Gullotta 30/7/2024 - 23:16
shira, adattato in parte
Il titolo é : Ragazze di Alessandria. Risale almeno al 1953. La prima interpretazione di spicco si deve al tenore libanese Mohammed El-Bakkar.
Il titolo é : Ragazze di Alessandria. Risale almeno al 1953. La prima interpretazione di spicco si deve al tenore libanese Mohammed El-Bakkar.
بنات اسكندرية [1] (continuer)
envoyé par Riccardo Gullotta 31/7/2024 - 16:47
greeklyrics
“Da un luogo straniero” è il titolo di questa versione greca ben interpretata oggi da Glykeria. Occorre aggiungere qualche informazione di rilievo. La prima incisione risale al 1902 , pare che sia stata eseguita a Baku, Azerbagian. Sono davvero interessanti le note della Fonte
“Da un luogo straniero” è il titolo di questa versione greca ben interpretata oggi da Glykeria. Occorre aggiungere qualche informazione di rilievo. La prima incisione risale al 1902 , pare che sia stata eseguita a Baku, Azerbagian. Sono davvero interessanti le note della Fonte
AΠΌ ΞΈΝΟ ΤΌΠΟ (continuer)
envoyé par Riccardo Gullotta 31/7/2024 - 16:50
Interpretata dalla grande rom jugoslava Usnija Redžepova [Уснија Реџепова] nel 1977
Русе косе, цуро, имаш [1] (continuer)
envoyé par Riccardo Gullotta 31/7/2024 - 17:09
Очи черные-I. Погоня
Oči čërniye-I. Pogonja
[1974]
стих и музика / Poesia e musica/ A Poem and music by / Poème et musique / Runo ja sävel:
Vladimir Semënovič Vysotskij
Фильм / Film / Movie / Elokuva :
Iosif Efimovič Chejfic [Иосиф Ефимович Хейфиц]
Edinstvennaja [Единственная]
Альбом /Album: Песни о...
Nel film del 1975 Edinstvennaja / L’unica Vysotskij interpreta il personaggio di Boris Iljić . Canta anche la canzone proposta, registrata a 43’30’’ dall’inizio del film
[1974]
стих и музика / Poesia e musica/ A Poem and music by / Poème et musique / Runo ja sävel:
Vladimir Semënovič Vysotskij
Фильм / Film / Movie / Elokuva :
Iosif Efimovič Chejfic [Иосиф Ефимович Хейфиц]
Edinstvennaja [Единственная]
Альбом /Album: Песни о...
Nel film del 1975 Edinstvennaja / L’unica Vysotskij interpreta il personaggio di Boris Iljić . Canta anche la canzone proposta, registrata a 43’30’’ dall’inizio del film
Во хмелю слегка, [1]
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Gullotta 18/7/2024 - 23:50
Parcours:
Ponts
Sergio Secondiano Sacchi
OCCHI NERI-I. L’INSEGUIMENTO (continuer)
envoyé par Riccardo Gullotta 18/7/2024 - 23:52
Kirill Tolmachev
DARK EYES.PART I. THE CHASE (continuer)
envoyé par Riccardo Gullotta 19/7/2024 - 07:37
Mikola Popov [Микола Попов].
ОЧІ ЧОРНІ-I. ПОГОНЯ (continuer)
envoyé par Riccardo Gullotta 19/7/2024 - 07:39
Caro Riccardo Gullotta, mi servirebbero alcune delucidazioni in merito a questa pagina. A me risulta che il titolo del film in questione si traduca "L'unica via" e che delle quattro canzoni composte appositamente nell'occasione da Volodja ne sia sopravvissuta solamente una. Non conosco il suo titolo originale ma suppongo che non possa essere questo poiché è traducibile con "In marcia, forza!". Premetto che sono assolutamente ignorante di questioni filmiche o teatrali ma conosco e ho più volte parlato delle vicende musicali di Vysockij (che per un pelo non ho anche incontrato personalmente a Roma nel luglio 1979). Il regista in questione era jugoslavo e questa pellicola di guerra raccontava di eventi realmente successi nella Jugoslavia del 1944. Volodja fu uno dei primi a venire ucciso, evidentemente interessavano di più le sue canzoni. Rimarrà un solo giorno a girare le scene a Uzgorod... (continuer)
Flavio Poltronieri 19/7/2024 - 15:01
Caro Flavio, dal dizionario russo-inglese si evince che il titolo Единственная [Edinstvennaja
corrisponde all’aggettivo “unica”. Ad ulteriore comprova : единственный.
Il film fu girato in Ucraina, non narra di guerra ma delle vicende travagliate di una coppia. Se vuoi notizie in dettaglio di Vysotskij in relazione al film le puoi trovare in un articolo archiviato che ho letto grazie all’automatica: articolo
Quanto alla canzone ti confermo che quella che puoi ascoltare al tempo 43’30’’ dall’inizio del film è proprio la canzone in questione, con il titolo esatto che ho riportato, priva però delle 4 strofe seguenti: 3,4,5,6,10 e con aggiunta delle ultime due presenti in una variante successiva della canzone, che riporto di seguito:
...Сколько кануло,
сколько схлынуло!
Жизнь кидала меня -
не докинула.
Может, спел про вас
неумело я,
Очи чёрные,
скатерть белая?!
Romanizzazione:
Skol’ko... (continuer)
corrisponde all’aggettivo “unica”. Ad ulteriore comprova : единственный.
Il film fu girato in Ucraina, non narra di guerra ma delle vicende travagliate di una coppia. Se vuoi notizie in dettaglio di Vysotskij in relazione al film le puoi trovare in un articolo archiviato che ho letto grazie all’automatica: articolo
Quanto alla canzone ti confermo che quella che puoi ascoltare al tempo 43’30’’ dall’inizio del film è proprio la canzone in questione, con il titolo esatto che ho riportato, priva però delle 4 strofe seguenti: 3,4,5,6,10 e con aggiunta delle ultime due presenti in una variante successiva della canzone, che riporto di seguito:
...Сколько кануло,
сколько схлынуло!
Жизнь кидала меня -
не докинула.
Может, спел про вас
неумело я,
Очи чёрные,
скатерть белая?!
Romanizzazione:
Skol’ko... (continuer)
Riccardo Gullotta 20/7/2024 - 00:14
Probabilmete l'inghippo è semplicemente che non stiamo parlando dello stesso film.
Nel link che mi ha inviato comunque leggo come traduzione del titolo in inglese "SINGLE CAUSE".
In quell'anno '74 il cantante partecipò anche a "La fuga di mister McKinley", il film di cui parli tu è opera del regista russo Joseph Kheifitz mentre quello che cito venne girato dal regista jugoslavo Vladimir Pavlovic ed è una co-produzione tra la Mosfil'm e gli studi cinematografici di Titograd in Montenegro. Come ulteriore legame con Volodja tra gli attori vi figurava anche il direttore del Teatro Taganka, Nikolaj Duoak.
Comunque vediamo se Riccardo Venturi ci capirà qualcosa in più, grazie, ciao.
Nel link che mi ha inviato comunque leggo come traduzione del titolo in inglese "SINGLE CAUSE".
In quell'anno '74 il cantante partecipò anche a "La fuga di mister McKinley", il film di cui parli tu è opera del regista russo Joseph Kheifitz mentre quello che cito venne girato dal regista jugoslavo Vladimir Pavlovic ed è una co-produzione tra la Mosfil'm e gli studi cinematografici di Titograd in Montenegro. Come ulteriore legame con Volodja tra gli attori vi figurava anche il direttore del Teatro Taganka, Nikolaj Duoak.
Comunque vediamo se Riccardo Venturi ci capirà qualcosa in più, grazie, ciao.
Flavio Poltronieri 20/7/2024 - 08:40
La canzone scrivi essere del 1974, mentre la partecipazione al film "The One" risale al 1975. Le quattro canzoni che cito io risalgomo al 1974, Vysockij era solito scrivere sempre dei pezzi nuovi quando partecipava ai films.
Flavio Poltronieri 20/7/2024 - 08:52
Senz'altro mi ci dedicherò un po' in riva al mare ad ore impossibili, tipo le 7 del mattino o le 8 la sera, oppure, meglio, sul Monte Perone all'ombra de' pini secolari. Prima però devo finire la super-spatafiata sul Draumkvede, che oramai mi sta sopraffacendo... A presto!
Riccardo Venturi 20/7/2024 - 09:28
ok, grazie, e io a orari meno vacanzieri, senz'altro contribuirò ancora al tuo Draumkvede, buon tutto!
Flavio Poltronieri 20/7/2024 - 11:01
Draumkvedet
[?]
Il sogno di Olav Åsteson
di Riccardo Venturi, 18 luglio 2024 -
Introduzione
Il canto popolare, o “ballata” (termine che si è popolarizzato in tutto il mondo, ma che non è quasi mai del tutto esatto) più celebre della Norvegia è senz’altro il Draumkvede (dico così, perche “-t” è l’articolo determinato). Sicuramente di origine medievale, è um componimento visionario che riporta, appunto, le visioni oniriche ultraterrene di un giovane, Olav Åsteson, da lui provate durante un sonno (ma meglio sarebbe dire: una trance) durata dalla vigilia di Natale fino al tredicesimo giorno a partire da essa, cioè dal 24 dicembre al 6 gennaio, giorno dell’Epifania. Durante questa lunga dormita di tredici giorni, la sua anima lascia temporaneaemente il corpo e si mette a viaggiare da questo mondo all’Aldilà. Olav acquisisce quindi una visione del destino delle persone dopo la morte, che a ben pochi è... (continuer)
Il sogno di Olav Åsteson
di Riccardo Venturi, 18 luglio 2024 -
Introduzione
Il canto popolare, o “ballata” (termine che si è popolarizzato in tutto il mondo, ma che non è quasi mai del tutto esatto) più celebre della Norvegia è senz’altro il Draumkvede (dico così, perche “-t” è l’articolo determinato). Sicuramente di origine medievale, è um componimento visionario che riporta, appunto, le visioni oniriche ultraterrene di un giovane, Olav Åsteson, da lui provate durante un sonno (ma meglio sarebbe dire: una trance) durata dalla vigilia di Natale fino al tredicesimo giorno a partire da essa, cioè dal 24 dicembre al 6 gennaio, giorno dell’Epifania. Durante questa lunga dormita di tredici giorni, la sua anima lascia temporaneaemente il corpo e si mette a viaggiare da questo mondo all’Aldilà. Olav acquisisce quindi una visione del destino delle persone dopo la morte, che a ben pochi è... (continuer)
I.
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 17/7/2024 - 23:46
Riccardo Venturi, 17-7-2024 23:49
La canzone del sogno
(continuer)
(continuer)
Ieri sera mentre tu sbaffavi la tua pizza calabrese piccantissima mi chiedevo chi mai potesse essere questo Olav Asteson. Forse il primo re di Norvegia che divenne cattolico? Si chiamava in effetti Olav ed era pure figlio di Aste!! In questo caso si potrebbe (perché no?) pure ipotizzare (non sarebbe certo la prima volta!) un messaggio mimetizzato a convertirsi, diretto all'inconscio del popolino...mah, forse sono solo fantasie...
Flavio Poltronieri 18/7/2024 - 11:55
פרי גנך
Pri ganech
[1985]
מילים ומוסיקה / Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / كلمات وموسيقى / Sanat ja sävel :
Yoni Ro'eh [ יוני רועה]
מבוצע על ידי / Interpreti / Performed by / Interprétée par / اللاعبين / Laulavat
Aviva Avidan [אביבה אבידן], Yoni Ro'eh [ יוני רועה]
אלבום / Album : יהיה בסדר
Yoni Ro'eh scrisse la canzone per dedicarla al suo amico d'infanzia, il tenente Chen Brod, caduto nel 1985 sul monte Dov, nel nord di Israele. L’autore esprime il compianto della madre per la perdita del figlio. La canzone é una riflessione amara sull’enigma del dolore. Il frutto proibito nel giardino dell’Eden rimane “proibito” come condizione esistenziale. Così come rimangono ancora proibiti altri frutti: il bando perenne della guerra e della divisione del genere umano.
[Riccardo Gullotta]
[1985]
מילים ומוסיקה / Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / كلمات وموسيقى / Sanat ja sävel :
Yoni Ro'eh [ יוני רועה]
מבוצע על ידי / Interpreti / Performed by / Interprétée par / اللاعبين / Laulavat
Aviva Avidan [אביבה אבידן], Yoni Ro'eh [ יוני רועה]
אלבום / Album : יהיה בסדר
Yoni Ro'eh scrisse la canzone per dedicarla al suo amico d'infanzia, il tenente Chen Brod, caduto nel 1985 sul monte Dov, nel nord di Israele. L’autore esprime il compianto della madre per la perdita del figlio. La canzone é una riflessione amara sull’enigma del dolore. Il frutto proibito nel giardino dell’Eden rimane “proibito” come condizione esistenziale. Così come rimangono ancora proibiti altri frutti: il bando perenne della guerra e della divisione del genere umano.
[Riccardo Gullotta]
ליל כוכבים, הסהר עלה [1]
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Gullotta 13/7/2024 - 10:04
Parcours:
Ponts
Riccardo Gullotta
IL FRUTTO DEL TUO GIARDINO (continuer)
envoyé par Riccardo Gullotta 13/7/2024 - 10:10
يوميات جرح فلسطيني
yawmiaat jarih filastiniun
[1969]
قصيدة / Poesia / A Poem by / Poème /שִׁיר / Runo:
Mahmud Darwish
موسيقى / Musica / Music by / Musique / מוזיקה / Sävel :
Nizar Zreik
اللاعبين / Interpreti / Performed by / Interprétée par / מבוצע על ידי / Laulavat :
Amal Murkus [أمل مرقس]
by Duniyana Al-Amoor [دنيانا العمور] *
* Pittrice palestinese, 22 anni, uccisa sotto le bombe a Gaza l’8 Agosto 2022
Italiano
English
Per Darwish la Palestina è l'amata perduta, ciò è detto esplicitamente nel suo libro in prosa del 1973 Diario di una ferita palestinese “Io sono l'amante e la terra l'amata”. È anche ovvio nella sua poesia che lui considera la sua perduta “persona amata” come metafora della sua patria perduta.
Johnson-Davies indica che Darwish è stato “privato della sua amata e quindi deve accontentarsi di un
tessuto intricato di sogni, speranze e rimpianti” e che la sua poesia è consistita... (continuer)
[1969]
قصيدة / Poesia / A Poem by / Poème /שִׁיר / Runo:
Mahmud Darwish
موسيقى / Musica / Music by / Musique / מוזיקה / Sävel :
Nizar Zreik
اللاعبين / Interpreti / Performed by / Interprétée par / מבוצע על ידי / Laulavat :
Amal Murkus [أمل مرقس]
by Duniyana Al-Amoor [دنيانا العمور] *
* Pittrice palestinese, 22 anni, uccisa sotto le bombe a Gaza l’8 Agosto 2022
Italiano
English
Per Darwish la Palestina è l'amata perduta, ciò è detto esplicitamente nel suo libro in prosa del 1973 Diario di una ferita palestinese “Io sono l'amante e la terra l'amata”. È anche ovvio nella sua poesia che lui considera la sua perduta “persona amata” come metafora della sua patria perduta.
Johnson-Davies indica che Darwish è stato “privato della sua amata e quindi deve accontentarsi di un
tessuto intricato di sogni, speranze e rimpianti” e che la sua poesia è consistita... (continuer)
نحن في حلِّ من التذكار [1]
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Gullotta 11/7/2024 - 17:50
Parcours:
Ponts
Riccardo Gullotta based on Lena Jayyusi’s translation
Diary of a Palestinian Wounded
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Gullotta 11/7/2024 - 17:53
Riccardo Gullotta
Diario di una ferita Palestinese
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Gullotta 11/7/2024 - 17:54
القصيدة الأصلية / Original poem / Poesia originale / Poème original / שיר מקורי / Alkuperäinen runo
إلى فدوى طوقان
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Gullotta 11/7/2024 - 17:57
From: Diary of a Palestinian Wound, in Modern Arabic Poetry. An Anthology, Edited by Salma Khadra Jayyusi, Columbia University Press, New York, NY, 1987, pp. 200-202
Lena Jayyusi andChristopher Middleton
Lena Jayyusi andChristopher Middleton
DIARY OF A PALESTINIAN WOUND (continuer)
envoyé par Riccardo Gullotta 11/7/2024 - 17:58
@ Riccardo Gullotta
Per favore, puoi mettere il link alla fonte da cui hai presto il testo? Grazie!
Per favore, puoi mettere il link alla fonte da cui hai presto il testo? Grazie!
CCG/AWS Staff 11/7/2024 - 19:22
Noto che il titolo non vuole saperne di apparire in testa e non capisco come mai : يوميات جرح فلسطيني
http://www.adabna.com/diwan/a/1133
http://www.adabna.com/diwan/a/1133
Riccardo Gullotta 11/7/2024 - 19:35
@ Riccardo Gullotta
Grazie Riccardo, come vedi in qualche modo abbiamo risolto. Cogliamo l'occasione: quando inserisci una trascrizione, mettila per cortesia in nota al testo originale e non come sezione autonoma. Grazie!
Grazie Riccardo, come vedi in qualche modo abbiamo risolto. Cogliamo l'occasione: quando inserisci una trascrizione, mettila per cortesia in nota al testo originale e non come sezione autonoma. Grazie!
CCG/AWS Staff 11/7/2024 - 20:00
Life Is Sweet
Ieri sera, 6 luglio 2024. Fabi Gazzè e Silvestri hanno celebrato i 10 anni del disco "Il padrone della festa" con 3 ore di musica al Circo Massimo a Roma davanti a 50.000 spettatori.
Dq82 7/7/2024 - 07:15
מישהו
[1978]
Mishehu
שירה / Poesia / شعر / A Poem by / Poésie / Runo:
Ehud Manor [אהוד מנור]
לאה לחן / Musica / موسيقى / Music / Musique / Sävel:
Matti Caspi [מתי כספי]
מבוצע על ידי / Interpreti / اللاعبين / Performed by / Interprétée par / Laulavat :
Roni Dalumi [רוני דלומי]
Infamie di ieri
La canzone Mishehu / Qualcuno si classificò sesta al festival della canzone israeliana nel 1978. “Stanchi e avidi nella speranza di un segno sul cammino della polvere e del tempo”. Furono sei milioni le stelle spente nella violenza e nell’indifferenza.
E’ una canzone molto nota in Israele, viene eseguita nella ricorrenza dello Yom HaZikaron / Giorno della Memoria il 4 di Iyar, in Aprile.” Oggi l’attrice israelo-iraniana Liraz Charhi la canta dedicandola agli ostaggi e alle vittime della sua famiglia nel kibbutz Be’eri il 7 Ottobre 2023.
Infamie di oggi
Gli inferni in terra si moltiplicano... (continuer)
Mishehu
שירה / Poesia / شعر / A Poem by / Poésie / Runo:
Ehud Manor [אהוד מנור]
לאה לחן / Musica / موسيقى / Music / Musique / Sävel:
Matti Caspi [מתי כספי]
מבוצע על ידי / Interpreti / اللاعبين / Performed by / Interprétée par / Laulavat :
Roni Dalumi [רוני דלומי]
Infamie di ieri
La canzone Mishehu / Qualcuno si classificò sesta al festival della canzone israeliana nel 1978. “Stanchi e avidi nella speranza di un segno sul cammino della polvere e del tempo”. Furono sei milioni le stelle spente nella violenza e nell’indifferenza.
E’ una canzone molto nota in Israele, viene eseguita nella ricorrenza dello Yom HaZikaron / Giorno della Memoria il 4 di Iyar, in Aprile.” Oggi l’attrice israelo-iraniana Liraz Charhi la canta dedicandola agli ostaggi e alle vittime della sua famiglia nel kibbutz Be’eri il 7 Ottobre 2023.
Infamie di oggi
Gli inferni in terra si moltiplicano... (continuer)
מישהו, מישהו דואג
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Gullotta 30/6/2024 - 20:46
Parcours:
Ponts
Transcription / Trascrizione
Mishehu, mishehu do'eg,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Gullotta 30/6/2024 - 20:47
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