Song Itinerary Antiwar (and Antiwork) Donkeys
La prière [including Il n'y a pas d'amour heureux and Preghiera in gennaio]
Flavio Poltronieri 2018/4/15 - 14:32
Январская молитва (Vol. 1 1967)
«Январскую молитву» Фабрицио Де Андре посвятил своему другу, Луиджи Тенко, который, как известно, застрелился во время фестиваля Санремо в ночь на 27 января 1967 года - после того, как жюри забраковало его песню Ciao amore caio. Именно Фабрицио забрал тело Луиджи из морга Санремо и перевез его в дом матери, в городок Рикальдоне. Тогда и родилась эта песня – молитва, обращенная к Богу, с просьбой принять к себе мятущуюся душу друга. Форма молитвы заимствована Де Андре у Брассенса, с его "Молитвой" («La Preire»), которая написана на стихи Франсиса Жамма, французского поэта 19-го века. С одним существенным отличием – если Брассенс, обращаясь к деве Марии, заступается за сирых и униженных этого мира, то Де Андре просит за тех, о ком не было принято говорить в рамках христианской традиции - за самоубийц.
«Я посвятил эту песню Тенко. Когда после похорон друга... (Continues)
ЯНВАРСКАЯ МОЛИТВА [1]
(Continues)
(Continues)
Contributed by k + RV 2018/4/18 - 09:07
English translation of "Preghiera in gennaio" by Dennis Criteser
Da / From De André in English
""Preghiera in gennaio" was written on the occasion of the suicide of Luigi Tenco, a friend and fellow singer/songwriter. Tenco took his life after his song "Ciao amore, ciao" was rejected at the 1967 Sanremo Music Festival, an annual competition for Italian songwriters. At the time, suicide being considered a sin by the Church, a traditional Catholic funeral mass and burial were prohibited. The song itself was influenced by "Prière pour aller au paradis avec les ânes," a poem by Francis Jammes with whom De Andrè probably became familiar by way of Georges Brassens." (Dennis Criteser)
Da / From De André in English
""Preghiera in gennaio" was written on the occasion of the suicide of Luigi Tenco, a friend and fellow singer/songwriter. Tenco took his life after his song "Ciao amore, ciao" was rejected at the 1967 Sanremo Music Festival, an annual competition for Italian songwriters. At the time, suicide being considered a sin by the Church, a traditional Catholic funeral mass and burial were prohibited. The song itself was influenced by "Prière pour aller au paradis avec les ânes," a poem by Francis Jammes with whom De Andrè probably became familiar by way of Georges Brassens." (Dennis Criteser)
JANUARY PRAYER
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2018/4/19 - 11:46
Svensk översättning av Fabrizio De Andrés “Preghiera in gennaio”
di / av Riccardo Venturi
19.04.2018 15:38
di / av Riccardo Venturi
19.04.2018 15:38
EN BÖN I JANUARI
(Continues)
(Continues)
Il n'y a pas d'amour heureux...
...Interpretata da una bravissima, bellissima e sorprendente Françoise Hardy...
...e da un'ancor più sorprendente e particolarissima Nina Simone.
...Interpretata da una bravissima, bellissima e sorprendente Françoise Hardy...
...e da un'ancor più sorprendente e particolarissima Nina Simone.
Riccardo Venturi 2018/4/20 - 21:46
Dato che, a mio parere, nella canzone popolare già tutto è contenuto e siccome questa mi pare una pagina tematicamente aperta e particolarmente accogliente, proporrei di incorporarvi anche questo canto proveniente dal Berry nell'interpretazione di uno dei miei (nostri, ehi Riccardo!) eroi Gabriel Yacoub con la complicità di Evelyne Girardon e Robert Amyot). Anche perchè ribadisce il tema, infatti il ritornello recita: "Non ci sono amori senza pena"
Flavio Poltronieri 2018/7/25 - 18:13
Suppliche e celebrazioni (2008)
Ho cambiato la destinataria della supplica scritta dal poeta Francis Jamme alla fine dell'800 e musicata da Georges Brassens: invece che alla Vergine Maria ho rivolto la supplica alla GIUSTIZIA terrena, traducendo con ossessiva fedeltà tutti versi scritti dal poeta. Vi prego di condividere questa canzone con il più gran numero di persone nella speranza, anche se vana, che giunga alle orecchie di chi abita il "Palazzo della Dea Bendata" dove è scritto nel marmo LA LEGGE è UGUALE PER TUTTI.
Ho cambiato la destinataria della supplica scritta dal poeta Francis Jamme alla fine dell'800 e musicata da Georges Brassens: invece che alla Vergine Maria ho rivolto la supplica alla GIUSTIZIA terrena, traducendo con ossessiva fedeltà tutti versi scritti dal poeta. Vi prego di condividere questa canzone con il più gran numero di persone nella speranza, anche se vana, che giunga alle orecchie di chi abita il "Palazzo della Dea Bendata" dove è scritto nel marmo LA LEGGE è UGUALE PER TUTTI.
GIUSTIZIA, INVOCO TE!
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2021/4/29 - 10:28
Low Bridge, Everybody Down, or The Erie Canal Song
[1905?]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Thomas S. Allen
Prima incisione / First recording / Premier enregistrement / Ensimmäinen äänitys:
Billy Murray, Victor Records 17250, 18-11-1912
Prima pubblicazione / First published / Première publication / Ensimmäinen julkaisu:
1913, F. B. Haviland Publishing Company, New York
Il Canale dell’Erie (Erie Canal) è un canale storico che scorre da est a ovest tra il fiume Hudson e il grande lago Erie. Storico sì, perché fu completato e inaugurato due secoli fa, nel 1825, e fu la prima via d’acqua a mettere in diretto contatto l’Oceano Atlantico con i Grandi Laghi nordamericani, che sono un vero e proprio oceano interno. E fu l’inizio dei grandi trasporti, umani e di merci. E’ quindi abbastanza curioso che questa canzone mi sia venuta in mente, dopo non mi ricordo più quanto tempo che non la ascoltavo e cantavo,... (Continues)
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Thomas S. Allen
Prima incisione / First recording / Premier enregistrement / Ensimmäinen äänitys:
Billy Murray, Victor Records 17250, 18-11-1912
Prima pubblicazione / First published / Première publication / Ensimmäinen julkaisu:
1913, F. B. Haviland Publishing Company, New York
Il Canale dell’Erie (Erie Canal) è un canale storico che scorre da est a ovest tra il fiume Hudson e il grande lago Erie. Storico sì, perché fu completato e inaugurato due secoli fa, nel 1825, e fu la prima via d’acqua a mettere in diretto contatto l’Oceano Atlantico con i Grandi Laghi nordamericani, che sono un vero e proprio oceano interno. E fu l’inizio dei grandi trasporti, umani e di merci. E’ quindi abbastanza curioso che questa canzone mi sia venuta in mente, dopo non mi ricordo più quanto tempo che non la ascoltavo e cantavo,... (Continues)
I’ve got an old mule and her name is Sal,
(Continues)
Fifteen years on the Erie Canal
She’s a good old worker and a good old pal,Fifteen years on the Erie Canal
We’ve hauled some barges in our day, (Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2024/4/9 - 10:15
Riccardo Venturi, 9-4-2024 12:10
La canzone originale. Come s’è detto nell’introduzione, addentrarsi troppo nella storia di questa canzone non è mia intenzione (almeno per il momento). Ma qualcosa andrà pur detto, almeno delle sue prime attestazioni incise e registrate. La versione originale, o perlomeno quella pubblicata nel 1913 dalla casa editrice F. B. Haviland di New York, consta di cinque strofe e di un ritornello “variabile” (cioè, non è sempre uguale a se stesso). L’ultima strofa, in particolare, prevede grande successo per la canzone sulla mula Sal, ed è stata una previsione decisamente azzeccata.
La storia dei titoli è tutta a sé. Il titolo originale, o perlomeno quello della prima versione pubblicata, è Low Bridge, Everybody Down, con il sottotitolo esplicativo: Fifteen Years on the Erie Canal. Ma, se si fosse dovuto dar conto di tutti i titoli con cui la canzone è nota e cantata,... (Continues)
La canzone originale. Come s’è detto nell’introduzione, addentrarsi troppo nella storia di questa canzone non è mia intenzione (almeno per il momento). Ma qualcosa andrà pur detto, almeno delle sue prime attestazioni incise e registrate. La versione originale, o perlomeno quella pubblicata nel 1913 dalla casa editrice F. B. Haviland di New York, consta di cinque strofe e di un ritornello “variabile” (cioè, non è sempre uguale a se stesso). L’ultima strofa, in particolare, prevede grande successo per la canzone sulla mula Sal, ed è stata una previsione decisamente azzeccata.
La storia dei titoli è tutta a sé. Il titolo originale, o perlomeno quello della prima versione pubblicata, è Low Bridge, Everybody Down, con il sottotitolo esplicativo: Fifteen Years on the Erie Canal. Ma, se si fosse dovuto dar conto di tutti i titoli con cui la canzone è nota e cantata,... (Continues)
Ponte basso! Tutti quanti giù
(Continues)
(Continues)
The Erie Canal Song, o Erie Canal: La versione delle "Quindici Miglia" da Pete Seeger a Bruce Springsteen
The Erie Canal Song, or Erie Canal: The "Fifteen Miles" version sung by Pete Seeger and Bruce Springsteen
Già nell’introduzione generale alla canzone si è detto che, a un certo punto della storia di questa canzone sempre più trasformatasi in canto popolare (se come tale non è nata ancor prima della possibile rielaborazione autoriale di Thomas S. Allen), i “quindici anni” originali diventano “quindici miglia” sull’Erie Canal. Si può dire che si tratta di un passaggio quasi naturale se si considera che, con un decreto nientemeno che del Governatore dello stato di New York, Samuel J. Tilden, risalente al 1876, veniva stabilito che il traino a mulo delle chiatte sul canale dell’Erie fosse limitato a quindici miglia, al termine delle quali si dovevano sostituire sia i muli che i mulattieri... (Continues)
The Erie Canal Song, or Erie Canal: The "Fifteen Miles" version sung by Pete Seeger and Bruce Springsteen
Già nell’introduzione generale alla canzone si è detto che, a un certo punto della storia di questa canzone sempre più trasformatasi in canto popolare (se come tale non è nata ancor prima della possibile rielaborazione autoriale di Thomas S. Allen), i “quindici anni” originali diventano “quindici miglia” sull’Erie Canal. Si può dire che si tratta di un passaggio quasi naturale se si considera che, con un decreto nientemeno che del Governatore dello stato di New York, Samuel J. Tilden, risalente al 1876, veniva stabilito che il traino a mulo delle chiatte sul canale dell’Erie fosse limitato a quindici miglia, al termine delle quali si dovevano sostituire sia i muli che i mulattieri... (Continues)
Erie Canal
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2024/4/9 - 13:46
Ir Canale de' Navicelli
Versione livornese dell'Anonimo Toscano del XXI Secolo
Livornese version by the 21th Century Tuscan Anonymous
Il Canale dei Navicelli è un’antica opera idrica in Toscana, che collega Pisa al porto di Livorno. Fu realizzato fra il 1563 e il 1575 nella Toscana medicea; per scavarlo occorsero soltanto 5000 scudi, ma si può ipotizzare l’impiego di manodopera a costo zero (= forzati, galeotti ecc.). Fu aperto al traffico nel 1603; è lungo 22 chilometri, largo diciotto metri e ha una profondità media di 1 metro e 50. Prende nome dai “navicelli”, caratteristiche imbarcazioni toscane di modeste dimensioni, adatte a navigare e ad essere trainate su un canale di profondità minima. I navicelli erano in grado anche di navigare a vela; cosicché gli osservatori, perlopiù britannici, rimanevano esterrefatti nelle giornate limpide quando vedevano barchette a vela che sembravano navigare... (Continues)
Versione livornese dell'Anonimo Toscano del XXI Secolo
Livornese version by the 21th Century Tuscan Anonymous
Il Canale dei Navicelli è un’antica opera idrica in Toscana, che collega Pisa al porto di Livorno. Fu realizzato fra il 1563 e il 1575 nella Toscana medicea; per scavarlo occorsero soltanto 5000 scudi, ma si può ipotizzare l’impiego di manodopera a costo zero (= forzati, galeotti ecc.). Fu aperto al traffico nel 1603; è lungo 22 chilometri, largo diciotto metri e ha una profondità media di 1 metro e 50. Prende nome dai “navicelli”, caratteristiche imbarcazioni toscane di modeste dimensioni, adatte a navigare e ad essere trainate su un canale di profondità minima. I navicelli erano in grado anche di navigare a vela; cosicché gli osservatori, perlopiù britannici, rimanevano esterrefatti nelle giornate limpide quando vedevano barchette a vela che sembravano navigare... (Continues)
Ir canale de' Navicelli
(Continues)
(Continues)
Contributed by L'Anonimo Toscano del XXI Secolo 2024/4/10 - 20:11
Erie Canal: Versione italo-inglese di Mirko Carotta, Franco Prezzi e Lorenzo Piccoli
Erie Canal: English/Italian version by Mirko Carotta, Franco Prezzi and Lorenzo Piccoli
Erie Canal: English/Italian version by Mirko Carotta, Franco Prezzi and Lorenzo Piccoli
Colpo gobbo dell’admin Dq82 con questa versione italo-inglese di Erie Canal, pare risalente al 2014 almeno da giudicare dalla data sul video. Una vera e propria schitarrata fra amici nel giardino di casa, la mula Sal, l’Erie Canal e un tasso alcolico che mi sembra notevole: che ci può essere di meglio?….
Ho una mula che si chiama Sal,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2024/4/11 - 08:44
È mortu l’asetu [L'asetu de Barba Pitrin]
[XIX secolo / 19th Century / 19ème siècle]
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: Léon Camugli
Musica / Music / Musique / Sävel: ?
Carissimi Marco Valdo e Lucien Lâne, ho visto -”visto” è una parola grossa attualmente per me, ma vabbè…- il “bentornato” che mi avete fatto l’altro giorno sulla pagina di Kylä vuotti uutta kuuta con la relativa versione in francese; una cosa che, come potrete ben immaginare, mi ha fatto molto piacere. Avevo così pensato di ringraziarvi su quella pagina. Però, nel frattempo, è successa una cosa abbastanza singolare, che vi devo raccontare proprio.
Come sempre succede da queste parti, bisogna partire da un’altra canzone. Parecchio tempo fa, e più esattamente nel 2013, avevo inserito nel sito una canzone che parlava di uno sciopero di braccianti accaduto in quel di Bonifacio, nella Corsica meridionale, attorno al 1911; canzone scritta nella lingua locale, che non... (Continues)
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: Léon Camugli
Musica / Music / Musique / Sävel: ?
Carissimi Marco Valdo e Lucien Lâne, ho visto -”visto” è una parola grossa attualmente per me, ma vabbè…- il “bentornato” che mi avete fatto l’altro giorno sulla pagina di Kylä vuotti uutta kuuta con la relativa versione in francese; una cosa che, come potrete ben immaginare, mi ha fatto molto piacere. Avevo così pensato di ringraziarvi su quella pagina. Però, nel frattempo, è successa una cosa abbastanza singolare, che vi devo raccontare proprio.
Come sempre succede da queste parti, bisogna partire da un’altra canzone. Parecchio tempo fa, e più esattamente nel 2013, avevo inserito nel sito una canzone che parlava di uno sciopero di braccianti accaduto in quel di Bonifacio, nella Corsica meridionale, attorno al 1911; canzone scritta nella lingua locale, che non... (Continues)
E zumba lalalalalaleru, e zumba lalalalalala!
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2024/2/8 - 10:36
Song Itineraries:
Antiwar (and Antiwork) Donkeys
Riccardo Venturi, 8-2-2024 10:48
La traduzione è ancora incerta, specialmente per un paio di termini (“ciachiri” e “bascira”) che proprio non intendo. In rete si trovano alcune canzoni in bonifacino tradotte in francese, ma non questa. Attendo qualche chiarimento da parte della sig.ra Catherine Camugli Gallardo, ovviamente con tutto comodo. Nel frattempo, questa deve essere considerata una traduzione provvisoria. [RV]
È morto l’asinello [L’asinello di zio Pierino]
(Continues)
(Continues)
The Donkeys of Palestine
The donkeys of Palestine
© 2023 Tony Smith
Donkeys have a reputation for being stubborn. Surely a situation which causes the deaths of thousands of children in Gaza shows powerful adults at their most unfeeling and unmoveable.
© 2023 Tony Smith
Donkeys have a reputation for being stubborn. Surely a situation which causes the deaths of thousands of children in Gaza shows powerful adults at their most unfeeling and unmoveable.
As Christmas draws near consider the donkey
(Continues)
(Continues)
Contributed by Tony Smith 2024/1/13 - 21:44
Song Itineraries:
Antiwar (and Antiwork) Donkeys, The Palestinian Holocaust
Filastrocca corta e matta
1981
Filastrocche lunghe e corte
Filastrocche lunghe e corte
Filastrocca corta e matta:
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2024/1/9 - 13:21
Chanson italienne - Filastrocca corta e matta – Gianni Rodari – 1981
Une autre contine : Pigeon vole – Charles Trenet
Petit dialogue maïeutique
Mon ami l’âne Lucien, je te convie à un petit exercice pratique, à une sorte de démonstration de la différence entre une traduction et une version, telle que j’ai l’usage d’en proposer à la sagacité publique.
Ohlala, dit Lucien l’âne, en voilà une idée. Qu’est-ce qui t’a mis sur cette nouvelle manière de démontrer ta marotte ?
D’abord, reprend Marco Valdo M.I., celle de Gianni Rodari lequel est féru de ce qu’il nomme en italien – c’est bien normal, puisqu’il s’exprime en italien - « filastrocca ». On traduit généralement par comptine et le terme est assez exact ; je n’ai rien à y redire. D’ailleurs, une bonne définition en italien forcément de « flilastrocca » - quand il s’agit de chanson, de chansonnette – dit : « Canzonetta o composizione... (Continues)
Une autre contine : Pigeon vole – Charles Trenet
Petit dialogue maïeutique
Mon ami l’âne Lucien, je te convie à un petit exercice pratique, à une sorte de démonstration de la différence entre une traduction et une version, telle que j’ai l’usage d’en proposer à la sagacité publique.
Ohlala, dit Lucien l’âne, en voilà une idée. Qu’est-ce qui t’a mis sur cette nouvelle manière de démontrer ta marotte ?
D’abord, reprend Marco Valdo M.I., celle de Gianni Rodari lequel est féru de ce qu’il nomme en italien – c’est bien normal, puisqu’il s’exprime en italien - « filastrocca ». On traduit généralement par comptine et le terme est assez exact ; je n’ai rien à y redire. D’ailleurs, une bonne définition en italien forcément de « flilastrocca » - quand il s’agit de chanson, de chansonnette – dit : « Canzonetta o composizione... (Continues)
CONTINE COURTE ET FOLLE
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2024/1/10 - 14:27
La canzoncina del militare in bicicletta
Песенка про военного и осла
(Continues)
(Continues)
Contributed by Sergio Nikolaev 2023/9/16 - 19:38
Sono passati talmente tanti anni da quando scrissi questa “Canzoncina”, e tutto mi sarei aspettato fuorché di vederla musicata e cantata...in russo (e si tratta anche di una bella versione, oserei dire migliore dell’originale). Che dire? Niente, tranne ringraziare veramente di cuore Sergio (Sergej) Nikolaev. Me lo prendo davvero come un bel regalo di compleanno, visto che tra pochi giorni raggiungerò ufficialmente la “terza età”...
Ahmed il Lavavetri 2023/9/17 - 22:12
Muri a secco
ciao Riccardo bella la tua storia del bisnonno, dei muretti a secco e degli asini.
A proposito dei muretti volevo dirti che ho una piccola mansarda a Corenno Plinio sul lago di Como e con Legambiente ogni anno si organizza a Dervio una giornata di ricostruzione dei muretti a secco.
Ti scrivo perchè la settimana prossima nel cineforum che organizzo proietteremo E O di Jerzy Skolimowski gran film di cui saprai tutto.
Nel preparare la scheda di presentazione mi è venuto in mente di allegare un testo con : L'Elogio all'asino di Predrag Matvejevic.
Ho incontrato diverse volte Predrag qui in Italia e a Mostar dove è nato. L'ho amato molto, la sua morte in solitudine a Zagabria il 2 febbraio di 5 anni fa mi ha rattristato tantissimo. Da queste pagine sull'asino si ha un assaggio della sua cultura e della sua umanità.
per comodità del sito ti mando 3 link
lui che legge una parte dell'elogio
... (Continues)
A proposito dei muretti volevo dirti che ho una piccola mansarda a Corenno Plinio sul lago di Como e con Legambiente ogni anno si organizza a Dervio una giornata di ricostruzione dei muretti a secco.
Ti scrivo perchè la settimana prossima nel cineforum che organizzo proietteremo E O di Jerzy Skolimowski gran film di cui saprai tutto.
Nel preparare la scheda di presentazione mi è venuto in mente di allegare un testo con : L'Elogio all'asino di Predrag Matvejevic.
Ho incontrato diverse volte Predrag qui in Italia e a Mostar dove è nato. L'ho amato molto, la sua morte in solitudine a Zagabria il 2 febbraio di 5 anni fa mi ha rattristato tantissimo. Da queste pagine sull'asino si ha un assaggio della sua cultura e della sua umanità.
per comodità del sito ti mando 3 link
lui che legge una parte dell'elogio
... (Continues)
paolo rizzi 2023/4/4 - 21:20
Fabrizio De André: Monti di Mola
Dal blog Fabrizio De André in English
"Monti di Mola" takes place on the Emerald Coast of Sardinia. De André called the song a metaphor showing the impossibility of reaching one's dreams in a society that has become bureaucratic and standardized, where the imagination of the culture can't expand to accept "impossible dreams" that are on the verge of coming true. The song is in the Gallurese dialect.
It took six years after the tremendous success of Creuza de mä for De André to release his next studio album, Le nuvole (The Clouds). In the meantime, he and Mauro Pagani explored several avenues of musical collaboration which did not come to fruition. De André had this to say about Le nuvole: "I realized that people are just pissed off, and since Le nuvole is a symbol of this dissatisfaction, the transference, the intermediary for this general discontent, I would say that the album was welcomed... (Continues)
"Monti di Mola" takes place on the Emerald Coast of Sardinia. De André called the song a metaphor showing the impossibility of reaching one's dreams in a society that has become bureaucratic and standardized, where the imagination of the culture can't expand to accept "impossible dreams" that are on the verge of coming true. The song is in the Gallurese dialect.
It took six years after the tremendous success of Creuza de mä for De André to release his next studio album, Le nuvole (The Clouds). In the meantime, he and Mauro Pagani explored several avenues of musical collaboration which did not come to fruition. De André had this to say about Le nuvole: "I realized that people are just pissed off, and since Le nuvole is a symbol of this dissatisfaction, the transference, the intermediary for this general discontent, I would say that the album was welcomed... (Continues)
MOUNTAINS OF MOLA
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2016/2/10 - 09:55
esiste anche una Mola di Bari.
saluti e complimenti per tutto il materiale rintracciabile sul sito
saluti e complimenti per tutto il materiale rintracciabile sul sito
la foto non è attinente. I monti di mola sono nella zona costiera della Gallura, Costa Smeralda.
giovanni 2019/2/25 - 17:18
Hai letto l'introduzione alla canzone, Giovanni? L'inserimento della foto che vi è presente è, mettiamola così, "metaforica". Sappiamo bene dove si trovano i "Monti di Mola", e crediamo che, all'infuori dell'ambito locale, tale antica denominazione sia stata diffusa proprio dalla canzone in gallurese di De André. Ad ogni modo, avremmo messo volentieri nella pagina un'immagine dei Monti di Mola prima che diventassero "Costa Smeralda"; ma le uniche immagini che si trovano sono dell'attuale Porto Cervo e dintorni. Ce ne potresti per cortesia segnalare una? Ripetiamo, la metteremmo senz'altro. Saluti e grazie!
CCG/AWS Staff 2019/2/25 - 21:09
Lou Monte: Dominick the Donkey (the Christmas Italian Donkey)
Lou Monte
1960
Dominick The Donkey (The Christmas Italian Donkey)
Inserimento natalizio per tutto lo staff delle CCG/AWS, per i collaboratori storici: Alessandro (e tutti i suoi alias), Marco Valdo, Riccardo Gullotta, Flavio Poltronieri, Cattia Salto e ovviamente Lucien l'ane...
Siamo abituati a vedere Babbo Natale come un gioviale ciccione buontempone dalla barba bianca, le guance rubiconde e il bizzarro vestito rosso. Un anziano generoso che delizia le notti di Natale dei bambini di tutto il mondo donando strenne di ogni tipo, trainate sulla sua slitta da una muta di simpatiche renne, di cui una dal naso rosso chiamata Rudolph. Ma che succede se, ai ghiacci del polo sostituiamo le impervie montagne italiane?
Lou Monte, al secolo Luigi Scaglione, è un cantante newyorkese del dopoguerra figlio di immigrati italiani che non gode della stessa celebrità dei coevi Frank Sinatra o Dean Martin,... (Continues)
1960
Dominick The Donkey (The Christmas Italian Donkey)
Inserimento natalizio per tutto lo staff delle CCG/AWS, per i collaboratori storici: Alessandro (e tutti i suoi alias), Marco Valdo, Riccardo Gullotta, Flavio Poltronieri, Cattia Salto e ovviamente Lucien l'ane...
Siamo abituati a vedere Babbo Natale come un gioviale ciccione buontempone dalla barba bianca, le guance rubiconde e il bizzarro vestito rosso. Un anziano generoso che delizia le notti di Natale dei bambini di tutto il mondo donando strenne di ogni tipo, trainate sulla sua slitta da una muta di simpatiche renne, di cui una dal naso rosso chiamata Rudolph. Ma che succede se, ai ghiacci del polo sostituiamo le impervie montagne italiane?
Lou Monte, al secolo Luigi Scaglione, è un cantante newyorkese del dopoguerra figlio di immigrati italiani che non gode della stessa celebrità dei coevi Frank Sinatra o Dean Martin,... (Continues)
Hey, chingedy ching, hee haw, hee haw
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2020/12/25 - 10:39
Ingenioso Hidalgo Don Quijote,
un vivo ringraziamento dell’attenzione nel giorno Natale del Sole Invitto ( Gesù, storico o iconico, nacque il 6 gennaio) a te, Staff e collaboratori. Desidero ricambiare con una extra^2, un extra sull’extra o dell’extra sulla falsariga della principale:
Peppino 'o suricillo
Peppino 'o suricillo
nun me fa' chiù durmi',
mannaggia 'o suricillo,
'a cca' se nn'adda i'.
Staséra int'a cucina
nu pòco 'e vino aggi'a lassa',
po', quanno s'e' mbriacato,
stu Peppino aggi'a acchiappa'.
Ce sta nu suricillo
indisponènte arrèt’o muro
Chillo â séra jèsce
quanno ‘a casa è tutt’ô scuro
Va dint’a cucina
E, abballanno sulo sulo,
me pare nu malandrino,
pure a gatta s'appaura.
Peppino 'o suricillo
M’ha fatto scumparì’,
mannaggia 'o suricillo,
'a cca' se n’adda i'.
Stasera int"a cucina
nu pòco 'e vino aggi'a lassa',
po', quannu s'e' mbriagato,
stu... (Continues)
un vivo ringraziamento dell’attenzione nel giorno Natale del Sole Invitto ( Gesù, storico o iconico, nacque il 6 gennaio) a te, Staff e collaboratori. Desidero ricambiare con una extra^2, un extra sull’extra o dell’extra sulla falsariga della principale:
Peppino 'o suricillo
Peppino 'o suricillo
nun me fa' chiù durmi',
mannaggia 'o suricillo,
'a cca' se nn'adda i'.
Staséra int'a cucina
nu pòco 'e vino aggi'a lassa',
po', quanno s'e' mbriacato,
stu Peppino aggi'a acchiappa'.
Ce sta nu suricillo
indisponènte arrèt’o muro
Chillo â séra jèsce
quanno ‘a casa è tutt’ô scuro
Va dint’a cucina
E, abballanno sulo sulo,
me pare nu malandrino,
pure a gatta s'appaura.
Peppino 'o suricillo
M’ha fatto scumparì’,
mannaggia 'o suricillo,
'a cca' se n’adda i'.
Stasera int"a cucina
nu pòco 'e vino aggi'a lassa',
po', quannu s'e' mbriagato,
stu... (Continues)
Riccardo Gullotta 2020/12/25 - 19:31
Franz Schubert: Sonata in A major, D. 959, II. Andantino
[1828]
Una delle ultime composizioni di Schubert, scritta a poche settimane dalla morte.
Il secondo movimento fa parte della colonna sonora del film "Au hasard Balthazar", diretto del 1966 da Robert Bresson
"La parabola dell'asino può essere letta come un attraversamento del Cristo nel mondo contemporaneo, impotente e guidato da un Grande Inquisitore implacabile. [...] Il capolavoro di Bresson è una implacabile rappresentazione del male nel mondo." (Diego Capuano, su Ondacinema)
Una delle ultime composizioni di Schubert, scritta a poche settimane dalla morte.
Il secondo movimento fa parte della colonna sonora del film "Au hasard Balthazar", diretto del 1966 da Robert Bresson
"La parabola dell'asino può essere letta come un attraversamento del Cristo nel mondo contemporaneo, impotente e guidato da un Grande Inquisitore implacabile. [...] Il capolavoro di Bresson è una implacabile rappresentazione del male nel mondo." (Diego Capuano, su Ondacinema)
[Strumentale]
Contributed by Bernart Bartleby 2020/2/9 - 14:09
Song Itineraries:
Antiwar (and Antiwork) Donkeys
Le p't'it soldat
Bonjour
Encore une chanson sur les gilets jaunes...
C'est vrai! Mais...
Quand la poésie s'intéresse au mouvement gilets jaunes.
Ca donne une chanson très spéciale.
Un retour vers le passé en quelque sorte... très fin XIXe.
Merçi
(photo mephisto gray)
Encore une chanson sur les gilets jaunes...
C'est vrai! Mais...
Quand la poésie s'intéresse au mouvement gilets jaunes.
Ca donne une chanson très spéciale.
Un retour vers le passé en quelque sorte... très fin XIXe.
Merçi
(photo mephisto gray)
C'est nous que v'là... les p'tits soldats
(Continues)
(Continues)
Contributed by Larella 2019/9/20 - 09:25
Pour répondre aux demandes des auditeurs
voici le texte original.
Paroles musique Méphisto.gray 2019 Juin-Juillet-Aout -Septembre
voici le texte original.
Paroles musique Méphisto.gray 2019 Juin-Juillet-Aout -Septembre
Lu sciccareddu mbriacu
DOMENICO MODUGNO, IL SICILIANO DEL SALENTO
Tutti i testi delle sue canzoni in dialetto tradotti e commentati da Mimmo Mòllica. «"Come hai fatto" era nata in lingua napoletana, s’intitolava "Ma cumm' ha’ fatto", solo che poi mi hanno costretto a trascriverla in italiano. Ma è il dialetto la vera lingua di noi». (Domenico Modugno). Nel 1951 Domenico Modugno prese parte al film "Filumena Marturano" di Eduardo De Filippo e nel 1952 al film "Carica eroica" di De Robertis, nella parte di un soldato siciliano che canta la "Ninna Nanna" ad una bambina. Da questo episodio nacque la leggenda del "Modugno siciliano".
Tutti i testi delle sue canzoni in dialetto tradotti e commentati da Mimmo Mòllica. «"Come hai fatto" era nata in lingua napoletana, s’intitolava "Ma cumm' ha’ fatto", solo che poi mi hanno costretto a trascriverla in italiano. Ma è il dialetto la vera lingua di noi». (Domenico Modugno). Nel 1951 Domenico Modugno prese parte al film "Filumena Marturano" di Eduardo De Filippo e nel 1952 al film "Carica eroica" di De Robertis, nella parte di un soldato siciliano che canta la "Ninna Nanna" ad una bambina. Da questo episodio nacque la leggenda del "Modugno siciliano".
L’ASINELLO UBRIACO
(Continues)
(Continues)
Contributed by River 2019/7/28 - 21:50
MODUGNO, LA DIGNITÀ DELL’ASINO E DEL CAVALLO CIECO DELLA MINIERA
Domenico Modugno nel brano "Lu sciccareddu 'mbriacu", racconta l'umanissima storia di un asino che non voleva saperne di camminare. "Cavaddu cecu de la minera" è la tragica storia di un cavallo divenuto cieco per essere stato costretto a trascinare il suo carico bestiale sotto il sole rovente ed accecante. E nella cultura classica e moderna l’asino trova la sua piena dignità d’essere umano... Perfino in politica con l'asinello simbolo de I Democratici, partito italiano fondato da Romano Prodi...
24/03/2015 – L’asino nella canzone, così come lo ha descritto il ‘poeta’ Domenico Modugno... Lu sciccareddu 'mbriacu è la sagace e umanissima storia di un asino che non voleva saperne di camminare, malgrado l’ira del padrone, le bastonate, le frustate e i calci. Finché l’uomo non si imbatte in un conoscente che gli suggerisce di far... (Continues)
River 2019/7/28 - 21:54
I musicanti di Brema
(2019)
da "Ballate per uomini e bestie"
Arrangiamento di Daniele Sepe
con Daniele Sepe al sax, Marc Ribot alla chitarra
ispirata alla favola dei Fratelli Grimm
Espulsi dal mondo dell’utile e della produzione si salvano compiendo un gesto inutile: formare una banda musicale. È una storia veramente pedagogica, afferma che non importa se sei stato licenziato, esodato, esuberato o scartato: puoi sempre trovare qualcuno come te. E non solo l’unione fa la forza, ma anche il divertimento. Trovo sia fortificante. Nella sua realizzazione musicale sono stato molto gratificato dal lavorare con Daniele Sepe. Il pezzo ha una sua ironia, c’è del grottesco, c’è una speranza. In fondo i musicanti sono dei disgraziati che, insieme, si aggiustano. E Sepe ha dato un’orchestrazione che rende il senso.
Vinicio Capossela
da "Ballate per uomini e bestie"
Arrangiamento di Daniele Sepe
con Daniele Sepe al sax, Marc Ribot alla chitarra
ispirata alla favola dei Fratelli Grimm
Espulsi dal mondo dell’utile e della produzione si salvano compiendo un gesto inutile: formare una banda musicale. È una storia veramente pedagogica, afferma che non importa se sei stato licenziato, esodato, esuberato o scartato: puoi sempre trovare qualcuno come te. E non solo l’unione fa la forza, ma anche il divertimento. Trovo sia fortificante. Nella sua realizzazione musicale sono stato molto gratificato dal lavorare con Daniele Sepe. Il pezzo ha una sua ironia, c’è del grottesco, c’è una speranza. In fondo i musicanti sono dei disgraziati che, insieme, si aggiustano. E Sepe ha dato un’orchestrazione che rende il senso.
Vinicio Capossela
Un asino fatto vecchio
(Continues)
(Continues)
2019/5/29 - 00:19
I musicanti di Brema / Town Musicians of Bremen / Les Musiciens de Brême / Die Bremer Stadtmusikanten/ Bremenin soittoniekat: Jacob & Wilhelm Grimm 1819
Es hatte ein Mann einen Esel, der ihm schon lange Jahre treu gedient, dessen Kräfte aber nun zu Ende gingen, so daß er zur Arbeit immer untauglicher ward. Da wollt ihn der Herr aus dem Futter schaffen, aber der Esel merkte, daß kein guter Wind wehte, lief fort und machte sich auf den Weg nach Bremen; dort, dachte er, kannst du ja Stadtmusikant werden. Als er ein Weilchen fortgegangen war, fand er einen Jagdhund auf dem Wege liegen, der jappte wie einer, der sich müd gelaufen. „Nun, was jappst du so?“ sprach der Esel. „Ach, sagte der Hund, weil ich alt bin und jeden Tag schwächer werde, und auf der Jagd nicht mehr fort kann, hat mich mein Herr wollen todtschlagen, da habe ich Reißaus genommen; aber womit soll ich nun mein Brot verdienen?“ „weißt du was, sprach der Esel, ich gehe nach Bremen... (Continues)
Contributed by Juha Rämö 2019/5/29 - 15:27
Déclaration universelle des droits de l'âne
Nei giorni scorsi il Rifugio degli Asinelli di Sala Biellese ha festeggiato i 6 anni di attività, con 145 asini, muli e bardotti residenti e una cinquantina affidati a privati od ospiti presso sedi distaccate.
Auguri asinelli!
Auguri asinelli!
Bernart Bartleby 2015/8/25 - 14:29
UNE DÉCLARATION UNIVERSELLE DE TOUS LES ÊTRES VIVANTS
Je reçois ce matin une lettre de Micromega où il y a un article signé Yves Charles Zarka, intitulé « Pour une déclaration universelle des droits de l'humanité ».
Son auteur relate le fait que la France voudrait « actualiser » la Déclaration Universelle des Droits de l'Homme de 1948. Fort bien.
Mais une telle actualisation ne rencontrerait pas la critique fondamentale que nous avancions en présentant une déclaration qui vaudrait pour toutes les espèces et pas seulement, l'espèce humaine.
L'anthropocentrisme est un véritable danger (le plus grand sans doute) pour la vie organique sur cette Terre, qui nous est commune maison (Oikos, en grec).
Nous suggérons donc à ceux qui veulent – à juste titre – actualiser la Déclaration de 1948 (etc) de reprendre purement et simplement notre Déclaration universelle des droits de l'âne ou d'en reprendre la substance.
Ainsi Parlaient Marco Valdo M.I. et Lucien Lane
Je reçois ce matin une lettre de Micromega où il y a un article signé Yves Charles Zarka, intitulé « Pour une déclaration universelle des droits de l'humanité ».
Son auteur relate le fait que la France voudrait « actualiser » la Déclaration Universelle des Droits de l'Homme de 1948. Fort bien.
Mais une telle actualisation ne rencontrerait pas la critique fondamentale que nous avancions en présentant une déclaration qui vaudrait pour toutes les espèces et pas seulement, l'espèce humaine.
L'anthropocentrisme est un véritable danger (le plus grand sans doute) pour la vie organique sur cette Terre, qui nous est commune maison (Oikos, en grec).
Nous suggérons donc à ceux qui veulent – à juste titre – actualiser la Déclaration de 1948 (etc) de reprendre purement et simplement notre Déclaration universelle des droits de l'âne ou d'en reprendre la substance.
Ainsi Parlaient Marco Valdo M.I. et Lucien Lane
Marco Valdo M.I. 2015/9/3 - 16:03
DÉCLARATION UNIVERSELLE EN RÉNOVATION
Voici sans doute un texte de base de cette Déclaration Universelle en rénovation :
Vers une déclaration universelle du bien commun de l’humanité .
Comme on le voit, dans son titre déjà, cette « Déclaration universelle du bien commun de l'humanité » pèche par son anthropocentrisme et aggrave-même la chose par son nombrilisme en concluant de façon hallucinante par :
« la Nature et son élément conscient, le genre humain. »
En plus, on notera au passage son angélisme quand elle propose tout ingénument d' « Interdire la guerre » (article 12), sans bien évidemment en mettre en cause les fondements et en restreignant la « Guerre » à son sens « militaire ». Autant jeter un caillou dans l'océan. Il suffit de parcourir le site des Chansons contre la Guerre et de lire, notamment, La Guerre de Cent mille ans, pour voir combien cette approche du phénomène... (Continues)
Voici sans doute un texte de base de cette Déclaration Universelle en rénovation :
Vers une déclaration universelle du bien commun de l’humanité .
Comme on le voit, dans son titre déjà, cette « Déclaration universelle du bien commun de l'humanité » pèche par son anthropocentrisme et aggrave-même la chose par son nombrilisme en concluant de façon hallucinante par :
« la Nature et son élément conscient, le genre humain. »
En plus, on notera au passage son angélisme quand elle propose tout ingénument d' « Interdire la guerre » (article 12), sans bien évidemment en mettre en cause les fondements et en restreignant la « Guerre » à son sens « militaire ». Autant jeter un caillou dans l'océan. Il suffit de parcourir le site des Chansons contre la Guerre et de lire, notamment, La Guerre de Cent mille ans, pour voir combien cette approche du phénomène... (Continues)
Lucien Lane 2015/9/4 - 10:20
Au passage, il s'agit de mettre à néant l'économie, la loi des nombres, la statistique et la comptabilité, toutes coupables d'humanicide.
Ainsi Parlaient Marco Valdo et Lucien Lane
Ainsi Parlaient Marco Valdo et Lucien Lane
Marco Valdo M.I. 2015/9/6 - 00:13
Una proposta della melodia ...
Non è proprio la versione migliore, ma ho scoperto stasera che sabato sera verso le 19.00 è molto difficile registrare quasiasi cosa sul YT, e cantare per la decima volta un pezzo grezzo stuffa assai :)
Diletanti specialmente
Vi voglio un sacco bene
Ciao
Pa
Krzyś
Non è proprio la versione migliore, ma ho scoperto stasera che sabato sera verso le 19.00 è molto difficile registrare quasiasi cosa sul YT, e cantare per la decima volta un pezzo grezzo stuffa assai :)
Diletanti specialmente
Vi voglio un sacco bene
Ciao
Pa
Krzyś
Krzysiek Wrona 2015/9/12 - 22:23
Flavio Poltronieri 2017/11/27 - 08:53
En 2015, on signalait l’existence d’une (Déclaration Universelle des Droits de l’Humanité); le projet continue son bonhomme de chemin.
Lucien Lane l’a signée et comme il persiste à la trouver limitée et anthropocentrée, il a demandé qu’on en change le titre et l’orientation en introduisant l’idée d’une Déclaration Universelle des Droits de la Vie et du Vivant.
Il a renouvelé sa demande d’aide pour la traduction de la Déclaration Universelle des Droits de l’Âne.
Tissons le linceul de ce vieux monde humain, trop humain, vacillant, étouffant et cacochyme.
Heureusement !
Ainsi Parlaient Marco Valdo M.I. et Lucien Lane
Lucien Lane l’a signée et comme il persiste à la trouver limitée et anthropocentrée, il a demandé qu’on en change le titre et l’orientation en introduisant l’idée d’une Déclaration Universelle des Droits de la Vie et du Vivant.
Il a renouvelé sa demande d’aide pour la traduction de la Déclaration Universelle des Droits de l’Âne.
Tissons le linceul de ce vieux monde humain, trop humain, vacillant, étouffant et cacochyme.
Heureusement !
Ainsi Parlaient Marco Valdo M.I. et Lucien Lane
Marco Valdo M.I. 2019/4/13 - 10:08
Riccardo Venturi - Ρικάρντος Βεντοὐρης, 13-04-2019 12:13
Tres chers Lucien Lâne et Marco Valdo M.I.,
Voilà ma traduction en grec de la Déclaration Universelle des Droits de l'Âne. En effet, une traduction grecque était absolument nécessaire, et je m'excuse pour ne pas l'avoir préparée avant. Comme vous savez, l'âne occupe une place très ancienne et particulière dans l'histoire hellénique; des ânes, il y en a déjà dans les poèmes Homériques, et certains d'eux y sont nommés plus souvent que certains guerriers. L'histoire de l'âne a traversée toute l'histoire de la Grèce jusqu'à nos jours, et ce n'est pas au hasard que la première chanson de ce site qui parle d'un âne, la Ballade du Sieur Médios, est en grec. Ma traduction grecque est accompagné d'une transcription; il est vrai que tout âne devrait connaître l'alphabet se ses ancêtres qui se moquaient des guerriers de l'Iliade et de l'Odyssée, mais, hélas!, le grec c'est du grec...!
Voilà ma traduction en grec de la Déclaration Universelle des Droits de l'Âne. En effet, une traduction grecque était absolument nécessaire, et je m'excuse pour ne pas l'avoir préparée avant. Comme vous savez, l'âne occupe une place très ancienne et particulière dans l'histoire hellénique; des ânes, il y en a déjà dans les poèmes Homériques, et certains d'eux y sont nommés plus souvent que certains guerriers. L'histoire de l'âne a traversée toute l'histoire de la Grèce jusqu'à nos jours, et ce n'est pas au hasard que la première chanson de ce site qui parle d'un âne, la Ballade du Sieur Médios, est en grec. Ma traduction grecque est accompagné d'une transcription; il est vrai que tout âne devrait connaître l'alphabet se ses ancêtres qui se moquaient des guerriers de l'Iliade et de l'Odyssée, mais, hélas!, le grec c'est du grec...!
ΟΙΚΟΥΜΕΝΙΚΗ ΔΙΑΚΗΡΥΞΗ ΓΙΑ ΤΑ ΔΙΚΑΙΩΜΑΤΑ ΤΟΥ ΓΑΙΔΑΡΟΥ [1]
(Continues)
(Continues)
In lode de l'asino
[1585]
Sonetto premesso ai dialoghi della Cabala del Cavallo Pegaseo
Londra, 1585
Con l'aggiunta dell'Asino Cillenico
[Falsa indicazione: Parigi, appresso Antonio Baio, 1585]
Musica e testo modernizzato (con il titolo In lode all'asino)
Hautville, 2011
Album : Numen Lumen
"Ripropongo di seguito il celebre sonetto che Giordano Bruno premette ai dialoghi contenuti in Cabala del cavallo pegaseo. Un “elogio dell’ignoranza”, espresso in forma di poesia e con insuperabile ironia. Non serve solo a ricordare il rogo del grande filosofo italiano, avvenuto in Campo de’ Fiori il 17 Febbraio del 1600, ma testimonia quanto sia lungo e faticoso il cammino verso la conoscenza e la verità, alla quale ultima peraltro, come diceva il nolano, possiamo solo “tendere ad avvicinarci”. Dogmatismo, scetticismo e verità rivelate sono infatti sempre in agguato per impedire agli esseri umani di uscire dal sonno... (Continues)
Sonetto premesso ai dialoghi della Cabala del Cavallo Pegaseo
Londra, 1585
Con l'aggiunta dell'Asino Cillenico
[Falsa indicazione: Parigi, appresso Antonio Baio, 1585]
Musica e testo modernizzato (con il titolo In lode all'asino)
Hautville, 2011
Album : Numen Lumen
"Ripropongo di seguito il celebre sonetto che Giordano Bruno premette ai dialoghi contenuti in Cabala del cavallo pegaseo. Un “elogio dell’ignoranza”, espresso in forma di poesia e con insuperabile ironia. Non serve solo a ricordare il rogo del grande filosofo italiano, avvenuto in Campo de’ Fiori il 17 Febbraio del 1600, ma testimonia quanto sia lungo e faticoso il cammino verso la conoscenza e la verità, alla quale ultima peraltro, come diceva il nolano, possiamo solo “tendere ad avvicinarci”. Dogmatismo, scetticismo e verità rivelate sono infatti sempre in agguato per impedire agli esseri umani di uscire dal sonno... (Continues)
O sant'asinità, sant'ignoranza,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2018/1/12 - 12:48
Translated by Sidney L.Sondergard and Madison U. Sowell
(Yale University Press, New Haven & London, 2002)
(Yale University Press, New Haven & London, 2002)
SONNET IN PRAISE OF THE ASS
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2018/1/12 - 19:50
Chanson italienne – In lode de l’asino – Giordano Bruno – 1585
Sonnet introductif aux dialogues de della Cabala del Cavallo Pegaseo – Londra, 1585
Suivi dell’Asino Cillenico
[Fausse indication (d’éditeur) : Parigi, appresso Antonio Baio, 1585]
Musique et texte modernisé (sous le titre In lode all’asino)
Hautville, 2011
Album : Nomen Lumen
« Je repropose ci-après le célèbre sonnet que Giordano Bruno place en introduction aux dialogues contenus dans la Cabale du cheval Pégase. Un « éloge de l’ignorance », exprimé sous forme de poésie et avec une insurpassable ironie. Il ne suffit pas seulement de rappeler le bûcher du grand philosophe italien, sur le Campo dei Fiori le 17 février 1600, mais il témoigne combien est long et pénible le chemin vers la connaissance et la vérité, à laquelle comme disait le Nolano (alias Giordano Bruno, né à Nola), nous pouvons seulement « tendre à nous approcher ».... (Continues)
Sonnet introductif aux dialogues de della Cabala del Cavallo Pegaseo – Londra, 1585
Suivi dell’Asino Cillenico
[Fausse indication (d’éditeur) : Parigi, appresso Antonio Baio, 1585]
Musique et texte modernisé (sous le titre In lode all’asino)
Hautville, 2011
Album : Nomen Lumen
« Je repropose ci-après le célèbre sonnet que Giordano Bruno place en introduction aux dialogues contenus dans la Cabale du cheval Pégase. Un « éloge de l’ignorance », exprimé sous forme de poésie et avec une insurpassable ironie. Il ne suffit pas seulement de rappeler le bûcher du grand philosophe italien, sur le Campo dei Fiori le 17 février 1600, mais il témoigne combien est long et pénible le chemin vers la connaissance et la vérité, à laquelle comme disait le Nolano (alias Giordano Bruno, né à Nola), nous pouvons seulement « tendre à nous approcher ».... (Continues)
ÉLOGE DE L’ÂNE
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2018/1/16 - 18:04
Sylvester and His Mule Blues
[1935]
Scritta da Memphis Minnie (nome d’arte di Lizzie Douglas, 1897-1973), a partire da un sermone del Rev. J.M. Gates di Atlanta
Nella raccolta “Memphis Minnie – Complete Recorded Works 1935-1941 In Chronological Order: Vol. 1 (10 January To 31 October 1935)”, pubblicata dall’austriaca Document Records nel 1991
Sylvester Harris era un contadino afroamericano di Columbus, Mississippi. Rischiò di essere travolto dalla Grande Depressione, come tanti, ma lui non si diede per vinto e si attaccò al telefono cercando di parlare direttamente con il presidente Roosevelt alla Casa Bianca. Dopo innumerevoli tentativi ci riuscì, il presidente lo aiutò impedendo che la banca si prendesse la fattoria ed il mulo di Sylvester, Jesse, perché il contadino non era riuscito a pagare le rate di un mutuo. Sylvester Harris divenne famoso in tutti gli USA. Lui non mancò mai di ringraziare FDR (così gli americani chiamavano il loro presidente, Franklin Delano Roosevelt) e tutti gli anni gli fece arrivare un tacchino per il giorno del ringraziamento.
Scritta da Memphis Minnie (nome d’arte di Lizzie Douglas, 1897-1973), a partire da un sermone del Rev. J.M. Gates di Atlanta
Nella raccolta “Memphis Minnie – Complete Recorded Works 1935-1941 In Chronological Order: Vol. 1 (10 January To 31 October 1935)”, pubblicata dall’austriaca Document Records nel 1991
Sylvester Harris era un contadino afroamericano di Columbus, Mississippi. Rischiò di essere travolto dalla Grande Depressione, come tanti, ma lui non si diede per vinto e si attaccò al telefono cercando di parlare direttamente con il presidente Roosevelt alla Casa Bianca. Dopo innumerevoli tentativi ci riuscì, il presidente lo aiutò impedendo che la banca si prendesse la fattoria ed il mulo di Sylvester, Jesse, perché il contadino non era riuscito a pagare le rate di un mutuo. Sylvester Harris divenne famoso in tutti gli USA. Lui non mancò mai di ringraziare FDR (così gli americani chiamavano il loro presidente, Franklin Delano Roosevelt) e tutti gli anni gli fece arrivare un tacchino per il giorno del ringraziamento.
Sylvester went out on his lot, he looked at his mule
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/12/6 - 11:56
Il pianto dell'asino
[2017]
Album : Rudes Against
Nel silenzio della notte, nel buio omertoso dell'uomo, un pianto squarcia i timpani dormienti di una città che sta dormendo. Veniamo da una cittadina della periferia nord di Milano, che di giorno mostra la sua faccia sorridente, benpensante e di notte si nasconde, lasciando spazio al raglio di un asino che, veramente, quasi tutte le sere percorre le vie del paese, come se gridasse di dolore per le sue condizioni e quelle del mondo in cui vive. La nostra città è anche casa di molti lavoratori, essendo questa una zona industriale, una classe operaia spinta alla ricerca dell'imborghesimento, al rifiuto del proprio essere, bombardata dai centri commerciali più grossi del mondo e dalle porcate di EXPO, resa docile e addomesticata dai moralismi del medioevo del ventunesimo secolo. L'asino rappresenta metaforicamente questa classe, la Nostra classe, perché pensano che siamo stupidi, testardi, beceri animali da soma utili al lavoro e ad essere bastonati dai padroni ad ogni tentativo di rivolta.
Album : Rudes Against
Nel silenzio della notte, nel buio omertoso dell'uomo, un pianto squarcia i timpani dormienti di una città che sta dormendo. Veniamo da una cittadina della periferia nord di Milano, che di giorno mostra la sua faccia sorridente, benpensante e di notte si nasconde, lasciando spazio al raglio di un asino che, veramente, quasi tutte le sere percorre le vie del paese, come se gridasse di dolore per le sue condizioni e quelle del mondo in cui vive. La nostra città è anche casa di molti lavoratori, essendo questa una zona industriale, una classe operaia spinta alla ricerca dell'imborghesimento, al rifiuto del proprio essere, bombardata dai centri commerciali più grossi del mondo e dalle porcate di EXPO, resa docile e addomesticata dai moralismi del medioevo del ventunesimo secolo. L'asino rappresenta metaforicamente questa classe, la Nostra classe, perché pensano che siamo stupidi, testardi, beceri animali da soma utili al lavoro e ad essere bastonati dai padroni ad ogni tentativo di rivolta.
Come uno squarcio un timpano bucato
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2017/4/22 - 07:49
In the silence of the night, in the man’s conspiratorial dark, a cry rips the sleepy eardrum of a sleeping city. We come from a little city in Milan northern suburs, that at morning shows her smiling, right-thinking face and hides at night, leaving space to the bray of a donkey, that really almost all the evenings crosses the streets of the village, as if he screams in pain for his conditions, and those of the world in which he lives. Our city is also home of many workers, being this an industrial area, a working class pushed in search of gentrification, of the refusal of her being, bombed by the biggest shopping centers in the world and by the filths of EXPO, a working class made tame and domesticated by XXI century’s medieval moralism. Donkey metaphorically represents this class, Our class, because they think that we are stupid, stubborn, boorish pack animals, useful for work and for being beaten by masters at any attempt of revolt.
DONKEY’S WEEPING
(Continues)
(Continues)
En el silencio de la noche, en la oscuridàd conspiradora del hombre, un llanto rompe los tímpanos durmientes de una ciudàd que està durmiendo.Venímos de una ciudad en la periferia de Milan, que de día muestra su cara sonriente, bienpensante y de noche se esconde, dando lugar al rebuzno de un burro que, verdaderamente, casi todas las noches se escucha por las via del pueblo, como si gritàra de dolor por sus condiciones y las del mundo en el que vive. Nuestra ciudad tambien es la casa de muchos trabajadores, siendo una zona industrial, una clase obrera es conducida a la búsqueda del aburguesamiento, a el rechàzo mismo de su ser, plena de los centros comerciales más grandes del mundo y de las porquerias que EXPO dejó, rendida dócil y domesticada por los moralismos del medioevo del siglo veintiuno. El burro representa metaforicamente esta clase, Nuestra clase, porqué piensan que somos estúpidos, obstinados, vulgares animales de carga utiles para el trabajo y para ser maltratados por los padrones a cada intento de revuelta.
EL LLANTO DEL BURRO
(Continues)
(Continues)
Chanson italienne – Il pianto dell’asino – Skassapunka – 2017
Dans silence de la nuit, dans l’obscurité complice de l’homme, un pleur déchire les tympans endormis d’une ville qui dort. Nous venons d’un quartier de la périphérie nord de Milan, qui le jour montre un visage souriant, bien-pensant et de nuit se cache, en faisant place au braiment d’un âne qui, vraiment, presque tous les soirs parcourt les rues du village, comme s’il criait de douleur pour ses conditions et celles du monde dans lequel il vit. Notre ville est aussi le domicile de beaucoup de travailleurs, étant une zone industrielle, une classe ouvrière poussée à la recherche de l’embourgeoisement, au refus de son état, bombardée de centres commerciaux les plus gros du monde et des cochonneries de l’EXPO, rendue docile et domestiquée par le moralisme du moyen âge du vingt et unième siècle. L’âne est la métaphore de cette classe,... (Continues)
Dans silence de la nuit, dans l’obscurité complice de l’homme, un pleur déchire les tympans endormis d’une ville qui dort. Nous venons d’un quartier de la périphérie nord de Milan, qui le jour montre un visage souriant, bien-pensant et de nuit se cache, en faisant place au braiment d’un âne qui, vraiment, presque tous les soirs parcourt les rues du village, comme s’il criait de douleur pour ses conditions et celles du monde dans lequel il vit. Notre ville est aussi le domicile de beaucoup de travailleurs, étant une zone industrielle, une classe ouvrière poussée à la recherche de l’embourgeoisement, au refus de son état, bombardée de centres commerciaux les plus gros du monde et des cochonneries de l’EXPO, rendue docile et domestiquée par le moralisme du moyen âge du vingt et unième siècle. L’âne est la métaphore de cette classe,... (Continues)
LE PLEUR DE L’ÂNE
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2017/5/11 - 20:16
Pelle di mulo
Secondamarea – Canzoni a carburo (RadiciMusic, 2016)
L’etichetta toscana propone una raffinata riedizione di "Canzoni a carburo ", in formato CD-libro di ottanta pagine (digipack a tre ante realizzato con carta artistica, ricco di contributi scritti, testimonianze e immagini d’epoca). È un album tematico – prefato da una poesia di Alda Merini – che scava nella memoria delle comunità di minatori, portando all’aperto le ‘voci’ di chi quel mondo lo ha pienamente vissuto o ha tragicamente perso la vita nelle viscere della terra. Il disco di Ilaria Becchino, cantante e musicista, e Andrea Biscaro, cantautore e scrittore, era uscito nel 2009, allegato a un volumetto di Stampa Alternativa. Però, l’odierna pubblicazione contiene quattro brani nuovi: due canzoni inedite in italiano e due in tedesco su testi di Manlio Massole, poeta-minatore di Buggerru, nel Sulcis-Iglesiente. «Un lavoro che sarebbe... (Continues)
L’etichetta toscana propone una raffinata riedizione di "Canzoni a carburo ", in formato CD-libro di ottanta pagine (digipack a tre ante realizzato con carta artistica, ricco di contributi scritti, testimonianze e immagini d’epoca). È un album tematico – prefato da una poesia di Alda Merini – che scava nella memoria delle comunità di minatori, portando all’aperto le ‘voci’ di chi quel mondo lo ha pienamente vissuto o ha tragicamente perso la vita nelle viscere della terra. Il disco di Ilaria Becchino, cantante e musicista, e Andrea Biscaro, cantautore e scrittore, era uscito nel 2009, allegato a un volumetto di Stampa Alternativa. Però, l’odierna pubblicazione contiene quattro brani nuovi: due canzoni inedite in italiano e due in tedesco su testi di Manlio Massole, poeta-minatore di Buggerru, nel Sulcis-Iglesiente. «Un lavoro che sarebbe... (Continues)
dq82 2017/2/18 - 19:09
Ciao dq82, la pagina si Stampa Alternativa da cui avevo preso i testi mi pare non sia più raggiungibile...
Ho provato a fare qualche ricerca in base alla track list ma i risultati sono solo parziali:
1. Canto proletario italo-francese: è una poesia di Dino Campana
2. Barche amorrate: pure di Dino Campana
3. Carbone: trattasi di una poesia di Erri De Luca, dalla raccolta “Solo andata”
4. Medaglie: scritta da Andrea Biscaro (?)
5. Candela a Carburo: scritta da Andrea Biscaro (?)
6. Lampo: poesia di Simone Weil
7. Ballata Senza Tempo: poesia di Gianfranco Rossi, scrittore ferrarese, cugino di Giorgio Bassani
8. I Carbonai: si tratta di una poesia di Giorgio Bassani
9. Estate: poesia di Manlio Massole, ma non trovo il testo
10. Ombre: scritta da Andrea Biscaro (?)
11. Pelle di mulo
12. L'Oro Degli Stolti: scritta da Andrea Biscaro (?) (“Abbiamo trovato l'oro degli stolti, abbiamo... (Continues)
Ho provato a fare qualche ricerca in base alla track list ma i risultati sono solo parziali:
1. Canto proletario italo-francese: è una poesia di Dino Campana
2. Barche amorrate: pure di Dino Campana
3. Carbone: trattasi di una poesia di Erri De Luca, dalla raccolta “Solo andata”
4. Medaglie: scritta da Andrea Biscaro (?)
5. Candela a Carburo: scritta da Andrea Biscaro (?)
6. Lampo: poesia di Simone Weil
7. Ballata Senza Tempo: poesia di Gianfranco Rossi, scrittore ferrarese, cugino di Giorgio Bassani
8. I Carbonai: si tratta di una poesia di Giorgio Bassani
9. Estate: poesia di Manlio Massole, ma non trovo il testo
10. Ombre: scritta da Andrea Biscaro (?)
11. Pelle di mulo
12. L'Oro Degli Stolti: scritta da Andrea Biscaro (?) (“Abbiamo trovato l'oro degli stolti, abbiamo... (Continues)
B.B. 2017/2/18 - 22:55
La ballata del ciucciocorno
[1973]
Versi di Dario Fo, con Franca Rame
Dallo spettacolo del collettivo teatrale La Comune intitolato “Guerra di popolo in Cile”, diretto da Dario Fo e presentato subito dopo il golpe in Cile.
La canzone era interpretata da Ciccio Busacca
Testo trovato e trascritto dall'Archivio Franca Rame
Chiedo innanzitutto scusa a Lucien Lane se qui l'asino non ci fa una bella figura, anzi, ci fa proprio quella del ciuccio...
Durante una delle tappe della tournée dello spettacolo, quella di Sassari, Dario Fo fu arrestato per resistenza a pubblico ufficiale, ma liberato 18 ore dopo a furor di popolo...
Versi di Dario Fo, con Franca Rame
Dallo spettacolo del collettivo teatrale La Comune intitolato “Guerra di popolo in Cile”, diretto da Dario Fo e presentato subito dopo il golpe in Cile.
La canzone era interpretata da Ciccio Busacca
Testo trovato e trascritto dall'Archivio Franca Rame
Chiedo innanzitutto scusa a Lucien Lane se qui l'asino non ci fa una bella figura, anzi, ci fa proprio quella del ciuccio...
Durante una delle tappe della tournée dello spettacolo, quella di Sassari, Dario Fo fu arrestato per resistenza a pubblico ufficiale, ma liberato 18 ore dopo a furor di popolo...
Il leone ha scoperto in un libro delle curia
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/10/24 - 21:07
Song Itineraries:
Antiwar (and Antiwork) Donkeys
Per quanto questa ballata sia tratta da uno spettacolo sul golpe cileno, contiene in realtà più che altro una riflessione universale e qualche riferimento pure all'Italia di quegli anni, dove PC e DC, complici proprio i fatti del Cile, preparavano il "compromesso storico" che avrebbe avuto l'obiettivo di spegnere gli inneschi di un'involuzione autoritaria ed eversiva anche nel nostro paese.
Quanto al ciucciocorno, per quanto boccalone, beh, è stato certamente un ciuccio di pace, per cui assegnerei il brano al percorso "Asini contro la Guerra" più che a quello sull'11 settembre cileno...
Quanto al ciucciocorno, per quanto boccalone, beh, è stato certamente un ciuccio di pace, per cui assegnerei il brano al percorso "Asini contro la Guerra" più che a quello sull'11 settembre cileno...
B.B. 2016/10/25 - 08:04
Chanson italienne – La ballata del ciucciocorno – Dario Fo – 1973
Texte : Dario Fo et Franca Rame
Bien que cette ballade soit tirée d’un spectacle sur le putsch chilien, c’est en réalité plus une réflexion générale et contient quelques références spécifiques à l’Italie de ces années, où PC et DC, préparaient le « compromis historique » qui aurait eu l’objectif d’éteindre les amorces d’une involution autoritaire et subversive dans notre pays.
Quant à l’ânacorne, fort bavard, eh bien, c’est certainement un âne de paix, raison pour laquelle j’assignerais le morceau au parcours des « Ânes contre la Guerre » plus qu’à celui sur le 11 septembre chilien…
Dialogue maïeutique
Cette fois, Lucien l’âne mon ami, je vais te faire découvrir une fable. Une fable tout à fait dans la tradition d’Ésope, de Phèdre, de Jean de Capoue et de Jean de La Fontaine, pour ne citer qu’eux, et tu dois connaître assez... (Continues)
Texte : Dario Fo et Franca Rame
Bien que cette ballade soit tirée d’un spectacle sur le putsch chilien, c’est en réalité plus une réflexion générale et contient quelques références spécifiques à l’Italie de ces années, où PC et DC, préparaient le « compromis historique » qui aurait eu l’objectif d’éteindre les amorces d’une involution autoritaire et subversive dans notre pays.
Quant à l’ânacorne, fort bavard, eh bien, c’est certainement un âne de paix, raison pour laquelle j’assignerais le morceau au parcours des « Ânes contre la Guerre » plus qu’à celui sur le 11 septembre chilien…
Dialogue maïeutique
Cette fois, Lucien l’âne mon ami, je vais te faire découvrir une fable. Une fable tout à fait dans la tradition d’Ésope, de Phèdre, de Jean de Capoue et de Jean de La Fontaine, pour ne citer qu’eux, et tu dois connaître assez... (Continues)
L’ÂNACORNE
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2017/1/21 - 19:12
Timber (Jerry the Mule)
[19??]
Ancora una canzone attribuita a Josh White, da lui più volte incisa negli anni 50 e 60. Ma – come denuncia il titolo stesso del primo album di White in cui è contenuta, “Spirituals and Ballads”, pubblicato dalla Nuova Mayor di Milano (!) nel 1952 – il testo risale sicuramente ad una work song precedente di autore anonimo. Un testo simile si trova col titolo “Mule On De Mount” nella raccolta “Mules and Men”, a cura di Zora Neale Hurston, pubblicata nel 1935.
Nelle note di un altro disco, “Josh At Midnight” del 1956, si può leggere quanto segue:
When Josh and Sam Gary wrote this song over ten years ago, they had in mind the Negro convicts in country road gangs which they frequently saw in their travels. Wondering how men could take the kind of treatment at which any mule would have balked, this song was a natural expression of their feeling. It's the story of a mule who had the sense... (Continues)
Ancora una canzone attribuita a Josh White, da lui più volte incisa negli anni 50 e 60. Ma – come denuncia il titolo stesso del primo album di White in cui è contenuta, “Spirituals and Ballads”, pubblicato dalla Nuova Mayor di Milano (!) nel 1952 – il testo risale sicuramente ad una work song precedente di autore anonimo. Un testo simile si trova col titolo “Mule On De Mount” nella raccolta “Mules and Men”, a cura di Zora Neale Hurston, pubblicata nel 1935.
Nelle note di un altro disco, “Josh At Midnight” del 1956, si può leggere quanto segue:
When Josh and Sam Gary wrote this song over ten years ago, they had in mind the Negro convicts in country road gangs which they frequently saw in their travels. Wondering how men could take the kind of treatment at which any mule would have balked, this song was a natural expression of their feeling. It's the story of a mule who had the sense... (Continues)
Got to pull this timber 'fore the sun goes down,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/2/8 - 16:16
Splendida versione!!! What a Voice!!!
Si tratta di Jewel Brown, classe 1937, la quale - chissà perchè - ebbe una breve carriera e quasi solo come "sidegirl" di Louis Armstrong. Si ritirò dalle scene già nel 1971. Peccato...
E' tornata nel 2012 con un disco per la Dialtone Records, insieme al chitarrista Milton Hopkins, ma senza suscitare grande clamore...
Si tratta di Jewel Brown, classe 1937, la quale - chissà perchè - ebbe una breve carriera e quasi solo come "sidegirl" di Louis Armstrong. Si ritirò dalle scene già nel 1971. Peccato...
E' tornata nel 2012 con un disco per la Dialtone Records, insieme al chitarrista Milton Hopkins, ma senza suscitare grande clamore...
Bernart Bartleby 2016/2/8 - 20:18
Padroni e bestie ('O Ciuccio)
Per chi non lo sapesse, i versi "Chi more, more / chi campa, campa / e nu piatto de maccaruni co la carne" sono una citazione/omaggio al maestro Matteo Salvatore.
Bernart Bartleby 2015/10/5 - 23:29
Eh ma allora Bernart sei un dolce provocatore.....anche nella canzone Foggia di Eugenio Bennato c'è un riferimento a Matteo.
Ricordiamo anche la splendida interpretazione di "Lu Bene Mio" da parte di Teresa de Sio nel suo disco A Sud, a Sud! ma d'altronde questa è una canzone talmente perfetta...
Ricordiamo anche la splendida interpretazione di "Lu Bene Mio" da parte di Teresa de Sio nel suo disco A Sud, a Sud! ma d'altronde questa è una canzone talmente perfetta...
Flavio Poltronieri 2015/10/6 - 08:40
La vaccata
Chanson italienne – La vaccata – Ivan Della Mea – 2000
Langue: italien
[2000]
Texte : Ivan Della Mea
Musique : Paolo Ciarchi
Interprétation et guitare : Paolo Ciarchi
Album: La Cantagranda
Une vache demande l'asile politique et l'hospitalité à ses camarades ânes
de Rosa Luxembourg
Salut camarades. Je suis Rosa. Rosa Luxembourg. Longtemps j'ai été la vache d'Ivan Della Mea qui, par bonté, me gardait dans sa maison, à Milan, rue Montemartini, de Sudadio Giudabestia. Comme on voit, il écrivit aussi une chansonnette sur moi ; ô Dieu, une vraie vacherie – comme le dit du reste le titre – qu'il eut la bonne idée, dans l'album de la Cantagranda, de faire jouer et chanter par ce fou furieux de Paolo Ciarchi ; dans la chanson, d'autre part, il préfigurait mon abattage.
Le problème est que, le pauvre Ivan s'en est allé d'abord ; et je me suis retrouvée seule et sans but. Et où le trouverai-je... (Continues)
Langue: italien
[2000]
Texte : Ivan Della Mea
Musique : Paolo Ciarchi
Interprétation et guitare : Paolo Ciarchi
Album: La Cantagranda
Une vache demande l'asile politique et l'hospitalité à ses camarades ânes
de Rosa Luxembourg
Salut camarades. Je suis Rosa. Rosa Luxembourg. Longtemps j'ai été la vache d'Ivan Della Mea qui, par bonté, me gardait dans sa maison, à Milan, rue Montemartini, de Sudadio Giudabestia. Comme on voit, il écrivit aussi une chansonnette sur moi ; ô Dieu, une vraie vacherie – comme le dit du reste le titre – qu'il eut la bonne idée, dans l'album de la Cantagranda, de faire jouer et chanter par ce fou furieux de Paolo Ciarchi ; dans la chanson, d'autre part, il préfigurait mon abattage.
Le problème est que, le pauvre Ivan s'en est allé d'abord ; et je me suis retrouvée seule et sans but. Et où le trouverai-je... (Continues)
LA VACHERIE
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2015/9/13 - 21:41
Peppino e il mulo
[2014]
Album : Radici
Feat- Giovanni Impastato
Album : Radici
Feat- Giovanni Impastato
«E’ un aneddoto che Giovanni non aveva ancora raccontato a nessuno, ma che rappresenta perfettamente suo fratello, provocatore geniale e fuori controllo. Peppino Impastato, da un lato, rappresenta il mio forte legame con il Sud, l’amore per la mia terra e l’odio per la mafia. Dall’altro lato, il suo essere fuori dagli schemi ci sembrava perfetto concettualmente per un disco che si propone di essere “differente” rispetto a molte altre cose che si sentono in giro».
Contributed by adriana 2015/5/9 - 09:40
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Sus söyleme bir şey söyleme artık
Sus söyleme her şey gereksiz artık
Bana düşen dönüpte gitmek
Sonunda elimde kalan bir avuç hüzün ve keder
Yeter, yeter söyleme , söyleme artık
Kelimeler kanatır yarayı
Gözlerin anlatıyor
Mutlu ask yoktur, yoktur
Oysa ben sana neler adamıştım
İçli şarkılar, kirik ezgiler
Yüreğimden süzülüp gelen
Bırakıp gittin beni, bir gün yollarda, yollarda
Yeter, yeter söyleme, söyleme artık
Kelimeler kanatır yarayı
Gözlerin anlatıyor
Mutlu ask yoktur, yoktur
Sus söyleme , bir şey söyleme artık
Sus söyleme her şey ortada artık