[1966]
Lyrics & music by Barry Sadler
Album: Ballads of the Green Berets
Ballads of the Green Berets topped the album charts in 1966 and the title track reached number one and number two, respectively, on the pop and country charts. Despite the Hollywood heroism of the hit single, the album offered an occasionally gritty portrait of the war and, unlike Johnny Seay's American Reflections album from the same year, focused on the dedication and hardships of American men and women in Vietnam rather than explicitly political or patriotic concerns. Sadler wrote all of the material himself, and his sentimental vignettes struck a chord with Americans who were desperate for a less-contentious perspective on the war. Mostly a historical artifact today, Ballads of the Green Berets is a nostalgic trip back to a tumultuous time. The 1997 CD reissue offers "The 'A' Team,"Sadler's only other hit... (Continues)
Come all ye young maidens (Continues)
Contributed by giorgio 2020/5/18 - 20:00
ho qualche dubbio che questa, come altre canzoni del berretto verde canterino, possa essere considerata contro la guerra. Questa poi con il paracadute che non si apre sembra una variante della barzelletta dell'uomo piu intelligente del mondo.
Barry Sadler andrebbe semplicemente bandito dalle CCG, e invece di sue ce ne sono ancora tre, due contribuite dal solito anonymous, più questa contribuita dal nostro giorgio, che, alla luce dei commenti - non suoi - mi pare costituisca più una provocazione, nel senso della pena artistica ed umana del "berretto verde" in questione...
Le due precedenti sono sopravvissute, forse per via del "sentimento del ritorno", ma questa, francamente, la trovo ridicola...
Mi spiace per giorgio, ma credo che questo suo sia un contributo ciccato in pieno, e non aiutano i commenti sulla patetica parabola artistica e umana di Barry Sadler, figlio bruciato di quella triste epoca.
Per me, ripeto, Barry Sadler andrebbe eliminato dalle CCG. Certamente questa canzone in particolare, più che le altre due già presenti.
Alex, siamo proprio alle solite.
Sottolineare i rischi letali impliciti nel crudele gioco della guerra, come avvisare le fanciulle nubili di non sposare un candidato alla morte, non può essere mai un messaggio pro-guerra, carissimo Lorenzo, soprattutto se a farlo è un reduce che ha vissuto in prima persona quegli orrori.
Forse è sbagliata la buffa immagine sopra per descrivere un momento tanto drammatico, ma non sono riuscito a trovare di meglio, e non possiamo sempre mostrare cimiteri di guerra e bare ricoperte da bandiere, così intrinseci al patriottismo a buon mercato...
Fra l'altro, la biografia stessa di Sadler fa abbastanza rabbrividire, Vietnam a parte...
Nel 1978 ammazzò un rivale in amore sparandogli in faccia. Quell'altro era disarmato e Sadler provò a farla franca mettendegli in auto un revolver. Era omicidio di primo grado, ma tutte le sue decorazioni - per meriti artistico-patriottici più che militari - gli valsero una condanna a... 30 giorni!
Cosa poi ci facesse Sadler a Città del Guatemala nel 1984, quando fu gravemente ferito a colpi di pistola, questo non è dato sapere. Ufficialmente distribuiva aiuti sanitari nei villaggi rurali, ma sappiamo bene in quegli anni cosa faceva l'esercito del Guatemala, addestrato dai berretti verdi americani, in quegli stessi villaggi... Ricordo solo che l'uomo forte dell'epoca, il generale Efraín Ríos Montt, è stato tardivamente condannato per genocidio a 80 anni di carcere. Non ne ha scontato nemmeno uno ed... (Continues)
No, nessuna ascesa ... solo discesa: caduta libera a 125 miglia all'ora (circa 200 km/h)... Se precipiti da 12.000 piedi (circa 3657 metri), hai giusto un minuto per ripassare la tua vita e per ricordare le lacrime della tua bella, lontana, ...
Che il sergente Sadler non fosse uno stinco di santo non mi stupisce affatto, ma credevo che qui si prendessero in considerazione le parole di una canzone, e non le malefatte del suo autore..
Da "perfido Admin" però mi permetterete un dubbio. In linea di massima sono d'accordo con BB sul cestinare 'sto Barry Sadler; però, cestinandolo si cestina anche tutta la discussione, che a mio parere è molto interessante e che vale la pagina. Io sono quindi per tenerla, ma con il Bollino Bleah. Ma aspetto altri pareri.
Giorgio, non è davvero questione di ubi maior o ubi minor: è questione di attinenza o meno di una data canzone alle tematiche del sito (che, peraltro, sono notoriamente larghissime), e di questo si discute e si deve discutere. E sarebbe bene sempre farlo, a mio parere.
Si deve anche tenere presente che questo sito, che ha assunto dimensioni enormi, è tuttora gestito e amministrato da cinque persone (sarebbero sei, ma Nicola Ruggiero deve essere considerato "dormiente" pur comparendo ancora tra gli Admins). E ci garberebbe ampliare un po' la rosa degli Admins, anche perché qualcuno vedesse e constatasse che cosa significa.
Faccio un esempio. Io non so se eri tu, Giorgio, l' "Anonimo" che ha inviato per anni decine di canzoni in approvazione (quasi tutte in inglese). C'è stato chi ha dovuto leggersele tutte quante, approvarle, eliminarle, decidere in un senso o nell'altro. Io stesso, te lo... (Continues)
Riccardo, visto che chiami in causa anche me, ti/vi dico ancora una volta: "No no no, io l'admin non lo fò!"
Maperò credo che qualcosina nel tempo l'ho imparata, anche se continuo pur'io talvolta a fare errori...
Ho imparato che dietro questo sito ci sono grandi passioni e un grande lavoro, molto del quale non visibile direttamente.
E ho imparato che è bene farsi più di due o tre domande prima di contribuire una canzone, senza farsi travolgere dall'ansia di prestazione (che fa sempre male)...
E poi che è bene fare le cose ammodino, con cura, senza essere didascalici ma dando qualche informazione pertinente e ragionata, senza dare per scontato che chi legge sia necessariamente imparato e preparato...
E ho imparato anche che non è bene ricorrere a provocazioni sterili o forzature polemiche...
E pure mai prendersela sul piano personale, a meno che uno non venga proprio insultato gratuitamente,... (Continues)
Il Los Angeles Times del 6 novembre 1989 scriveva, senza nessuno stupore: "Sadler, 49, had been hospitalized in various facilities since he was critically wounded by gunfire last year while training Contra rebels in Guatemala."
E bravo il nostro marine canterino!
Trovò sulla sua strada qualcuno più stronzo di lui!
Caro Riccardo, con ubi maior.. mi riferivo proprio alla conta delle palline bianche e nere che decideranno la sorte di questo mio infelice contributo. Io credo di avere una visione di più largo respiro e mi può star bene il materiale dell'altra sponda se può in qualche modo portare acqua al mio mulino.
La tragica fine di un paracadutista non mi fa né sorridere (in questo senso –dicevo– ho sbagliato con quell'immagine da cartoon), né mi richiama alla mente le barzellette su Berlusconi.
Nessuno vuole sminuire, per carità, il vostro invisibile ma immane lavoro. In questo sono d'accordo molto d'accordo con Alessandro B.B.
No, non ho mai mandato testi anonimi. Erano anonimi soltanto i link agli mp3, ultimamente, perché erano davvero tanti e se dovevo lasciare per ognuno il mouse per usare la tastiera avrei impiegato il doppio del tempo.
No, neanch'io me la sento (almeno come sto conciato... (Continues)
Lyrics & music by Barry Sadler
Album: Ballads of the Green Berets
Ballads of the Green Berets topped the album charts in 1966 and the title track reached number one and number two, respectively, on the pop and country charts. Despite the Hollywood heroism of the hit single, the album offered an occasionally gritty portrait of the war and, unlike Johnny Seay's American Reflections album from the same year, focused on the dedication and hardships of American men and women in Vietnam rather than explicitly political or patriotic concerns. Sadler wrote all of the material himself, and his sentimental vignettes struck a chord with Americans who were desperate for a less-contentious perspective on the war. Mostly a historical artifact today, Ballads of the Green Berets is a nostalgic trip back to a tumultuous time. The 1997 CD reissue offers "The 'A' Team,"Sadler's only other hit... (Continues)