Author Ilse Weber
Žalm vdov po národních zen mučednících r.1945 v Ravensbrücku
[1945]
Testo e arrangiamento di Ludmila Kadlecova Peškařová (1890-1987), donna di nazionalità ceca che fu prigioniera a Ravensbrück.
Adattamento per coro femminile del Biblische Lieder op. 99 n. 7 di Antonín Dvořák (1841-1904), compositore boemo.
Testo trovato su Memoria in scena
Ludmila Kadlecova nacque a Sobotovice, vicino a Brno, nel 1890. Fece studi musicali e divenne insegnante di musica. Nel 1912 sposò Jan Peškař, un insegnante, da cui ebbe un figlio. La famiglia viveva a Rajhrad, sempre nel sud della Moravia. Nel 1939, dopo l’invasione nazista della Cecoslovacchia e la creazione del Protettorato di Boemia e Moravia, il marito di Ludmila si unì alla resistenza. Nel giugno del 1942 Jan Peškař fu arrestato nel corso dei rastrellamenti che seguirono l’assassinio del gerarca Reinhard Heydrich, avvenuto a Praga ad opera dei partigiani. Imprigionato a Brno, fu quasi subito ucciso. Un... (Continues)
Testo e arrangiamento di Ludmila Kadlecova Peškařová (1890-1987), donna di nazionalità ceca che fu prigioniera a Ravensbrück.
Adattamento per coro femminile del Biblische Lieder op. 99 n. 7 di Antonín Dvořák (1841-1904), compositore boemo.
Testo trovato su Memoria in scena
Ludmila Kadlecova nacque a Sobotovice, vicino a Brno, nel 1890. Fece studi musicali e divenne insegnante di musica. Nel 1912 sposò Jan Peškař, un insegnante, da cui ebbe un figlio. La famiglia viveva a Rajhrad, sempre nel sud della Moravia. Nel 1939, dopo l’invasione nazista della Cecoslovacchia e la creazione del Protettorato di Boemia e Moravia, il marito di Ludmila si unì alla resistenza. Nel giugno del 1942 Jan Peškař fu arrestato nel corso dei rastrellamenti che seguirono l’assassinio del gerarca Reinhard Heydrich, avvenuto a Praga ad opera dei partigiani. Imprigionato a Brno, fu quasi subito ucciso. Un... (Continues)
Bože velký, proč jsi nás opustil, v hloubi duší těžhý žal zapustil?
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2019/1/20 - 14:30
Song Itineraries:
Extermination camps
Przed ostatnią podróżą
[1942-43]
Versi del poeta ebreo polacco Bolesław Pachucki, detto Bolek
Bolek Pachucki, rinchiuso anche lui, come altri 40.000 e oltre, nel ghetto di Białystok, introdusse la giovanissima Rena Hass alla poesia. Si ammalò nel ghetto e poi, quando questo fu liquidato, venne ucciso con tutta la famiglia a Treblinka...
Musica di Rena Hass (1925-2007), sopravvissuta all'Olocausto, poi docente di biologia a New York
Testo trovato su Memoria in scena
Questo meraviglioso canto d’amore e di dolore fu scritto a soli diciassette anni da Rena Hass, internata nel ghetto di Bialystock, su testo del poeta ebreo polacco Bolesław Pachucki (deceduto a Treblinka). Rena, nata a Brzeżany (oggi Berezhany, Ucraina) il 6 settembre 1925, fu trasferita nel 1941 con i genitori presso il Ghetto di Białystok, dove il 16 agosto 1943 partecipò all’insurrezione del ghetto.
Imprigionata con i suoi familiari a Lublin-Majdanek,... (Continues)
Versi del poeta ebreo polacco Bolesław Pachucki, detto Bolek
Bolek Pachucki, rinchiuso anche lui, come altri 40.000 e oltre, nel ghetto di Białystok, introdusse la giovanissima Rena Hass alla poesia. Si ammalò nel ghetto e poi, quando questo fu liquidato, venne ucciso con tutta la famiglia a Treblinka...
Musica di Rena Hass (1925-2007), sopravvissuta all'Olocausto, poi docente di biologia a New York
Testo trovato su Memoria in scena
Questo meraviglioso canto d’amore e di dolore fu scritto a soli diciassette anni da Rena Hass, internata nel ghetto di Bialystock, su testo del poeta ebreo polacco Bolesław Pachucki (deceduto a Treblinka). Rena, nata a Brzeżany (oggi Berezhany, Ucraina) il 6 settembre 1925, fu trasferita nel 1941 con i genitori presso il Ghetto di Białystok, dove il 16 agosto 1943 partecipò all’insurrezione del ghetto.
Imprigionata con i suoi familiari a Lublin-Majdanek,... (Continues)
Jak tonący okręt przed burzą, Dzisiaj kołysze się świat.
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2019/1/20 - 11:39
Song Itineraries:
Anti War Love Songs, Extermination camps
Traum
[1943]
Scritta da Johanna Lichtenberg (1915-2008), ebrea lettone, mentre si trovava rinchiusa nel ghetto di Riga. Nel giugno dello stesso anno il ghetto fu liquidato, con il trasferimento di tutti i suoi abitanti nei campi di concentramento, soprattutto quello di Kaiserwald.
Testo trovato su Memoria in scena
La musicista lettone Johanna Lichtenberg, nata il 23 Marzo 1915 a Libau/Liepāja (Lettonia), è una artista e studiosa straordinaria che, sopravvissuta alla deportazione e ai maltrattamenti in diversi campi di concentramento, emigrò nel 1947 negli U.S.A. Qui, conseguito il dottorato in Lingua Ebraica alla Union College e un master alla Columbia University, fondò e diresse il dipartimento di etnomusicologia dell’Università di Musica Ebraica del Seminario Teologico Ebraico d’America. Autrice di libri e di contributi in enciclopedie e riviste specializzate, fu produttrice di documentari... (Continues)
Scritta da Johanna Lichtenberg (1915-2008), ebrea lettone, mentre si trovava rinchiusa nel ghetto di Riga. Nel giugno dello stesso anno il ghetto fu liquidato, con il trasferimento di tutti i suoi abitanti nei campi di concentramento, soprattutto quello di Kaiserwald.
Testo trovato su Memoria in scena
La musicista lettone Johanna Lichtenberg, nata il 23 Marzo 1915 a Libau/Liepāja (Lettonia), è una artista e studiosa straordinaria che, sopravvissuta alla deportazione e ai maltrattamenti in diversi campi di concentramento, emigrò nel 1947 negli U.S.A. Qui, conseguito il dottorato in Lingua Ebraica alla Union College e un master alla Columbia University, fondò e diresse il dipartimento di etnomusicologia dell’Università di Musica Ebraica del Seminario Teologico Ebraico d’America. Autrice di libri e di contributi in enciclopedie e riviste specializzate, fu produttrice di documentari... (Continues)
Mein Traum fliegt gen Himmel ins Himmelblau,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2019/1/20 - 10:18
Song Itineraries:
Extermination camps
Piosenka dla Mamy
[1942]
Testo di Stanisława Lempart Gąskowa (1926-2010), polacca, internata ad Auschwitz
Sulla melodia dell'italiana "Mamma", scritta nel 1940 da Cesare Andrea Bixio e Bixio Cherubini e interpretata da Beniamino Gigli.
Stanisława Gąskowa, nata Lempart, era figlia di un ufficiale della Związek Walki Zbrojnej (ZWZ), antesignana dell'Armię Krajową. Il padre, responsabile dell'area di Wadowice, venne catturato dai nazisti e fu poi ucciso a Mauthausen. Lei e la sorella furono deportate ad Auschwitz. Stanisława fuggì durante una "marcia della morte" per l'evacuazione del campo, nell'inverno del 1945.
"Era abitudine in tutti i campi di concentramento la riscrittura di canzoni celebri con testi ideati ad hoc. Ed è un filo rosso che lega idealmente campi diversi e lontani. Mamma son tanto felice era una delle canzoni più popolari all’epoca in tutta Europa. E la ritroviamo riscritta e cantata sia... (Continues)
Testo di Stanisława Lempart Gąskowa (1926-2010), polacca, internata ad Auschwitz
Sulla melodia dell'italiana "Mamma", scritta nel 1940 da Cesare Andrea Bixio e Bixio Cherubini e interpretata da Beniamino Gigli.
Stanisława Gąskowa, nata Lempart, era figlia di un ufficiale della Związek Walki Zbrojnej (ZWZ), antesignana dell'Armię Krajową. Il padre, responsabile dell'area di Wadowice, venne catturato dai nazisti e fu poi ucciso a Mauthausen. Lei e la sorella furono deportate ad Auschwitz. Stanisława fuggì durante una "marcia della morte" per l'evacuazione del campo, nell'inverno del 1945.
"Era abitudine in tutti i campi di concentramento la riscrittura di canzoni celebri con testi ideati ad hoc. Ed è un filo rosso che lega idealmente campi diversi e lontani. Mamma son tanto felice era una delle canzoni più popolari all’epoca in tutta Europa. E la ritroviamo riscritta e cantata sia... (Continues)
Mamo, nie jesteś Ty ze mną,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2019/1/17 - 22:55
Song Itineraries:
Extermination camps
Pieśń rozpaczy
[1943-44]
Scritta da Bela Bogaty (classe 1927), ebrea polacca, internata a Parschnitz, sotto campo del lager nazista di Gross-Rosen, oggi Rogoźnica, in Polonia.
Testo trovato su Memoria in scena
"Bela Bogaty nacque a Będzin (Slesia, Polonia) il 4 maggio 1927 da Moszek Bogaty e Sara Cwerin. Nel 1941 fu deportata presso Parschnitz, un subcampo di Gross–Rosen prevalentemente destinato all’internamento e lavoro coatto femminile: le sorveglianti erano guardie femminili inquadrate nelle SS. Il campo fu liberato il 9 maggio 1945 dalle truppe sovietiche.
Insieme alle compagne di prigionia Lena e Radassa (cognomi non pervenuti) Bela creò il canto Pieśń rozpaczy, utilizzando l’unico giorno al mese di riposo dai lavori forzati e stendendo clandestinamente il testo su un foglio di carta. Colpita da tubercolosi riuscì comunque a sopravvivere. Dopo la Guerra emigrò in Italia (dove si unì in matrimonio... (Continues)
Scritta da Bela Bogaty (classe 1927), ebrea polacca, internata a Parschnitz, sotto campo del lager nazista di Gross-Rosen, oggi Rogoźnica, in Polonia.
Testo trovato su Memoria in scena
"Bela Bogaty nacque a Będzin (Slesia, Polonia) il 4 maggio 1927 da Moszek Bogaty e Sara Cwerin. Nel 1941 fu deportata presso Parschnitz, un subcampo di Gross–Rosen prevalentemente destinato all’internamento e lavoro coatto femminile: le sorveglianti erano guardie femminili inquadrate nelle SS. Il campo fu liberato il 9 maggio 1945 dalle truppe sovietiche.
Insieme alle compagne di prigionia Lena e Radassa (cognomi non pervenuti) Bela creò il canto Pieśń rozpaczy, utilizzando l’unico giorno al mese di riposo dai lavori forzati e stendendo clandestinamente il testo su un foglio di carta. Colpita da tubercolosi riuscì comunque a sopravvivere. Dopo la Guerra emigrò in Italia (dove si unì in matrimonio... (Continues)
W tym przeklętym szarym domie
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2019/1/17 - 21:55
Song Itineraries:
Extermination camps
Merav pal e parochňa
Anonymous
[194?]
Anonima autrice romaní slovacca internata nel Zigeunerlager di Auschwitz–Birkenau, la sezione destinata agli zingari.
Testo trovato su Memoria in scena
"Il Terzo Reich avviò nei confronti del popolo romaní (comunemente definito roma, o gypsies in inglese, cigány per gli ungheresi, zigeuner in tedesco), una politica fortemente discriminatoria, mediante persecuzioni e deportazioni. I primi roma arrivarono ad Auschwitz nel 1941; da fine febbraio 1943 numerose famiglie roma furono alloggiate presso lo Zigeunerlager in Auschwitz–Birkenau. Numerosi roma di Amburgo, Cecoslovacchia e Polonia furono deportati a Belzéc e alloggiati presso una tenuta agricola nel campo; il governatore di Lublino Ernst Zörner dispose che Belzéc divenisse il principale lager dei roma. Da Belzéc circa 1.000 roma furono trasferiti presso il campo di lavori forzati di Krychow (Sobibór) e infine a Treblinka. Altri... (Continues)
Anonima autrice romaní slovacca internata nel Zigeunerlager di Auschwitz–Birkenau, la sezione destinata agli zingari.
Testo trovato su Memoria in scena
"Il Terzo Reich avviò nei confronti del popolo romaní (comunemente definito roma, o gypsies in inglese, cigány per gli ungheresi, zigeuner in tedesco), una politica fortemente discriminatoria, mediante persecuzioni e deportazioni. I primi roma arrivarono ad Auschwitz nel 1941; da fine febbraio 1943 numerose famiglie roma furono alloggiate presso lo Zigeunerlager in Auschwitz–Birkenau. Numerosi roma di Amburgo, Cecoslovacchia e Polonia furono deportati a Belzéc e alloggiati presso una tenuta agricola nel campo; il governatore di Lublino Ernst Zörner dispose che Belzéc divenisse il principale lager dei roma. Da Belzéc circa 1.000 roma furono trasferiti presso il campo di lavori forzati di Krychow (Sobibór) e infine a Treblinka. Altri... (Continues)
Merav pal e parochňa,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2019/1/17 - 21:30
Song Itineraries:
Extermination camps, Rom, Racism, Porrajmos
Das Auschwitzlied
Anonymous
Per il Giorno della Memoria 2019, nello spettacolo intitolato "Libero è il mio canto – Musiche di donne deportate", ideato e diretto dal maestro Francesco Lotoro, che da trent'anni si dedica alla raccolta e trascrizione delle musiche composte dagli internati durante la seconda guerra mondiale.
Con il Coro Voci Bianche dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia e l'Ilse Weber Choir.
Ricerca e scelta dei testi a cura di Viviana Kasam e Marilena Francese.
Con il Coro Voci Bianche dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia e l'Ilse Weber Choir.
Ricerca e scelta dei testi a cura di Viviana Kasam e Marilena Francese.
IL CANTO DI AUSCHWITZ
(Continues)
(Continues)
Contributed by B.B. 2019/1/17 - 21:05
Ravensbrück, vlasti vzdálený (Largo z IX. Symfonie “z Nového světa”)
[1945]
Testo e arrangiamento di Ludmila Kadlecova Peškařová (1890-1987), donna di nazionalità ceca che fu prigioniera a Ravensbrück.
Melodia su Largo dalla Sinfonia n. 9 di Antonín Dvořák (1841-1904), compositore boemo.
Testo trovato su Memoria in scena
Ludmila Kadlecova nacque a Sobotovice, vicino a Brno, nel 1890. Fece studi musicali e divenne insegnante di musica. Nel 1912 sposò Jan Peškař, un insegnante, da cui ebbe un figlio. La famiglia viveva a Rajhrad, sempre nel sud della Moravia. Nel 1939, dopo l’invasione nazista della Cecoslovacchia e la creazione del Protettorato di Boemia e Moravia, il marito di Ludmila si unì alla resistenza. Nel giugno del 1942 Jan Peškař fu arrestato nel corso dei rastrellamenti che seguirono l’assassinio del gerarca Reinhard Heydrich, avvenuto a Praga ad opera dei partigiani. Imprigionato a Brno, fu quasi subito ucciso. Un anno dopo anche Ludmila Peškařová... (Continues)
Testo e arrangiamento di Ludmila Kadlecova Peškařová (1890-1987), donna di nazionalità ceca che fu prigioniera a Ravensbrück.
Melodia su Largo dalla Sinfonia n. 9 di Antonín Dvořák (1841-1904), compositore boemo.
Testo trovato su Memoria in scena
Ludmila Kadlecova nacque a Sobotovice, vicino a Brno, nel 1890. Fece studi musicali e divenne insegnante di musica. Nel 1912 sposò Jan Peškař, un insegnante, da cui ebbe un figlio. La famiglia viveva a Rajhrad, sempre nel sud della Moravia. Nel 1939, dopo l’invasione nazista della Cecoslovacchia e la creazione del Protettorato di Boemia e Moravia, il marito di Ludmila si unì alla resistenza. Nel giugno del 1942 Jan Peškař fu arrestato nel corso dei rastrellamenti che seguirono l’assassinio del gerarca Reinhard Heydrich, avvenuto a Praga ad opera dei partigiani. Imprigionato a Brno, fu quasi subito ucciso. Un anno dopo anche Ludmila Peškařová... (Continues)
Ravensbrück, Ravensbrück, vlasti vzdálený,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2019/1/17 - 20:59
Song Itineraries:
Extermination camps
Była sobie raz Elżunia
Anonymous
[1943?]
Testo di anonima autrice polacca, internata nel campo di Lublin-Majdanek.
Sulla melodia sul canto tradizionale polacco "Na Wojtusia z popielnika Iskiereczka mruga"
Testo trovato su Memoria in scena
"In questa breve, struggente strofa c’è il senso di estraniamento di una ragazzina che si ritrova sola al mondo. Furono centinaia di migliaia gli orfani strappati alle loro famiglie nei Campi di sterminio ma anche in quelli di lavoro, dove gli adulti morivano per fame, fatica, pessime condizioni igieniche o crudeltà delle guardie.
Teresa Chwiejczak di Wrocław ricostruì il testo su un canto tradizionale polacco e ne stese memoria il cantante e compositore polacco Aleksander Kulisiewicz (1918-1982), sopravvissuto a Sachsenhausen e pioniere della ricerca musicale concentrazionaria.
Per il Giorno della Memoria 2019, nello spettacolo intitolato "Libero è il mio canto – Musiche di donne... (Continues)
Testo di anonima autrice polacca, internata nel campo di Lublin-Majdanek.
Sulla melodia sul canto tradizionale polacco "Na Wojtusia z popielnika Iskiereczka mruga"
Testo trovato su Memoria in scena
"In questa breve, struggente strofa c’è il senso di estraniamento di una ragazzina che si ritrova sola al mondo. Furono centinaia di migliaia gli orfani strappati alle loro famiglie nei Campi di sterminio ma anche in quelli di lavoro, dove gli adulti morivano per fame, fatica, pessime condizioni igieniche o crudeltà delle guardie.
Teresa Chwiejczak di Wrocław ricostruì il testo su un canto tradizionale polacco e ne stese memoria il cantante e compositore polacco Aleksander Kulisiewicz (1918-1982), sopravvissuto a Sachsenhausen e pioniere della ricerca musicale concentrazionaria.
Per il Giorno della Memoria 2019, nello spettacolo intitolato "Libero è il mio canto – Musiche di donne... (Continues)
Była sobie raz Elżunia, pozo stała sama
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2019/1/17 - 20:33
Song Itineraries:
Extermination camps
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Fonte / Source / Lähde: The Lied, Art Song and Choral Texts Page
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: Ilse Weber
Ilse Herlinger Weber è stata una poetessa e scrittrice di origine ceca e di religione ebraica. A Praga, dove viveva, scrisse molti racconti per l’infanzia e condusse anche programmi radiofonici per i bambini. Dopo l’occupazione nazista, nel 1939, riuscì a mettere in salvo il suo primogenito Hanuš mandandolo da amici in Svezia attraverso un “kindertransport”. Poi lei, il marito ed il figlio più piccolo furono rinchiusi nel ghetto di Praga e quindi internati nel campo/ghetto di Theresienstadt. A Terezín, dove erano stati deportati moltissimi bambini, Ilse Weber svolse l’attività di infermiera nel reparto infantile della locale infermeria. E’ in questo periodo che, per alleviare le pene dei piccoli ospiti, compose molte poesie che improvvisava in canzoni accompagnandosi... (Continues)