La Selección Nacional
La selección nacional es un ministerio más del estado
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 24/3/2016 - 11:02
Cutral Có
[1998]
Scritta da Hernán de Vega
Canzone d’apertura di “Arriba las manos, esto es el Estado”, album d’esordio della band cumbia-ska-hip hop-reggae-punk-rock argentina.
Un titolo manifesto ed una canzone programmatica.
Cutral Có (nome mapuche che in spagnolo significa “Agua de fuego”) è il nome di una città della provincia di Neuquén, nella regione patagonica argentina.
Il governo argentino passò buona parte dell’800 a sterminare i nativi patagonici e poi, all’inizio del 900, proprio nella provincia di Neuquén furono scoperti grossi giacimenti petroliferi. La gente cominciò ad accorrere, richiamata dai posti di lavoro offerti dalla compagnia statale Yacimientos Petrolíferos Fiscales. Le condizioni di vita in quei primi insediamenti erano davvero precarie, tanto che in origine il nome del poblado che nel 1935 sarebbe stato battezzato Cutral Có era “Barrio Peligroso”. Ma all’inizio degli... (continuer)
Scritta da Hernán de Vega
Canzone d’apertura di “Arriba las manos, esto es el Estado”, album d’esordio della band cumbia-ska-hip hop-reggae-punk-rock argentina.
Un titolo manifesto ed una canzone programmatica.
Cutral Có (nome mapuche che in spagnolo significa “Agua de fuego”) è il nome di una città della provincia di Neuquén, nella regione patagonica argentina.
Il governo argentino passò buona parte dell’800 a sterminare i nativi patagonici e poi, all’inizio del 900, proprio nella provincia di Neuquén furono scoperti grossi giacimenti petroliferi. La gente cominciò ad accorrere, richiamata dai posti di lavoro offerti dalla compagnia statale Yacimientos Petrolíferos Fiscales. Le condizioni di vita in quei primi insediamenti erano davvero precarie, tanto che in origine il nome del poblado che nel 1935 sarebbe stato battezzato Cutral Có era “Barrio Peligroso”. Ma all’inizio degli... (continuer)
Puedo controlar
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 23/3/2016 - 23:54
Gracias por ser amigo de Bush
Te reís del que te carga
(continuer)
(continuer)
envoyé par Las manos de Obama 13/7/2013 - 00:06
Fa.sin.pat
[2007]
Album :Control Obrero
FaSinPat, sigla di Fábrica Sin Patrón (Fabbrica senza padrone) è il nome di una fabbrica di ceramica ubicata nella città di Neuquén, in Argentina. La sua notorietà deriva dal fatto che fin dal 2002 gli operai hanno acquisito il controllo legale dell'azienda. È forse la più famosa empresa recuperada in Argentina.]
L'opificio, precedentemente conosciuto come Zanon, venne aperto all'inizio degli anni ottanta da Luigi Zanon, mentre la dittatura governava il Paese. Nel corso degli anni novanta la Zanon crebbe grazie ai buoni rapporti tra la proprietà e il governo nazionale, guidato da Carlos Menem, e locale. Nel 2000 gli operai della Zanon cominciarono a chiedere con forza un miglioramento delle condizioni lavorative e a incrementare l'attività sindacale, iniziando un aspro conflitto con la proprietà che rispose prima con la politica dei licenziamenti e infine,... (continuer)
Album :Control Obrero
FaSinPat, sigla di Fábrica Sin Patrón (Fabbrica senza padrone) è il nome di una fabbrica di ceramica ubicata nella città di Neuquén, in Argentina. La sua notorietà deriva dal fatto che fin dal 2002 gli operai hanno acquisito il controllo legale dell'azienda. È forse la più famosa empresa recuperada in Argentina.]
L'opificio, precedentemente conosciuto come Zanon, venne aperto all'inizio degli anni ottanta da Luigi Zanon, mentre la dittatura governava il Paese. Nel corso degli anni novanta la Zanon crebbe grazie ai buoni rapporti tra la proprietà e il governo nazionale, guidato da Carlos Menem, e locale. Nel 2000 gli operai della Zanon cominciarono a chiedere con forza un miglioramento delle condizioni lavorative e a incrementare l'attività sindacale, iniziando un aspro conflitto con la proprietà che rispose prima con la politica dei licenziamenti e infine,... (continuer)
Se me viene abajo el obelisco
(continuer)
(continuer)
envoyé par adriana 10/1/2011 - 17:53
Los métodos piqueteros
[2002]
Album “Hasta las manos”
Domingo Cavallo e Ferdinando de la Rúa sono stati rispettivamente il ministro dell’economia ed il presidente dell’Argentina del “fracaso” del 2001.
I cacerolazos e i piquetes del popolo argentino depredato, affamato, ammazzato e incazzato li costrinsero a fuggire via come conigli (ma in elicottero)…
Si vedano al proposito le note alla canzone dei Bersuit La argentinidad al palo.
Album “Hasta las manos”
Domingo Cavallo e Ferdinando de la Rúa sono stati rispettivamente il ministro dell’economia ed il presidente dell’Argentina del “fracaso” del 2001.
I cacerolazos e i piquetes del popolo argentino depredato, affamato, ammazzato e incazzato li costrinsero a fuggire via come conigli (ma in elicottero)…
Si vedano al proposito le note alla canzone dei Bersuit La argentinidad al palo.
Los mejores, los únicos
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 14/10/2010 - 13:04
Sr. Cobranza
[1998]
Album “Arriba las manos, esto es el Estado”
Scritta da Hernán "Cabra" de Vega.
Reinterpretata recentemente (per i venticinque anni dell'originale) con Ana Tijoux
Canzone (stracensurata) che fa a pezzi tutta la classe dirigente argentina degli anni 80 e 90, da Raúl Alfonsín - il presidente del ritorno alla “democrazia” e dell’impunità ai torturatori assassini che lo precedettero - al corrottissimo Carlos Menem, da Domingo Cavallo - il ministro dell’economia che prima con Menem e poi con de la Rúa, affondò l’Argentina alla fine degli anni 90 – fino al sindacato, spesso connivente col Potere, simboleggiato da Carlos "Perro" Santillán, famoso e discusso sindacalista della provincia di Jujuy.
Album “Arriba las manos, esto es el Estado”
Scritta da Hernán "Cabra" de Vega.
Reinterpretata recentemente (per i venticinque anni dell'originale) con Ana Tijoux
Canzone (stracensurata) che fa a pezzi tutta la classe dirigente argentina degli anni 80 e 90, da Raúl Alfonsín - il presidente del ritorno alla “democrazia” e dell’impunità ai torturatori assassini che lo precedettero - al corrottissimo Carlos Menem, da Domingo Cavallo - il ministro dell’economia che prima con Menem e poi con de la Rúa, affondò l’Argentina alla fine degli anni 90 – fino al sindacato, spesso connivente col Potere, simboleggiato da Carlos "Perro" Santillán, famoso e discusso sindacalista della provincia di Jujuy.
Voy a la cocina, luego al comedor
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 12/10/2010 - 12:34
×
Scritta da Hernán de Vega
Seconda traccia di “Arriba las manos, esto es el Estado”, album d’esordio della band cumbia-ska-hip hop-reggae-punk-rock argentina.
Se in Cutral Có, brano d’apertura dell’esordio, Las Manos manifestavano il desiderio di ammazzare il presidente Menem, qui se la prendono con un’istituzione che in Argentina è ancora più importante: la Nazionale!
Simbolo del “panem et circenses” nel 1998 come pure 20 anni prima, quando allo stadio si urlava di gioia per i gol di Mario Kempes, El Matador, e poco lontano, in qualcuno dei centri di detenzione clandestini della Junta, si urlava sotto tortura.