Sulle note di 4 maggio 1944 - In memoria dei Gang.
Le canzoni a volte fanno dei grandi giri.
Marino Severini sulla pagina Fb Gang Communia citava questo vecchio post di Riccardo sulla tragedia di Casalecchio di Reno, che osservava l'assenza di una canzone a riguardo. Ora la canzone c'è, sulla falsariga e sulle note proprio di una canzone dei Gang
Per dodici ragazzi senza una canzone
Sarebbe inutile cercare, anche tra le quasi venticinquemila canzoni di questo sito, qualcosa che parli della strage dell’Istituto Salvemini di Casalecchio di Reno, in provincia di Bologna. Nulla. Perché, in realtà, pare non sia successo nulla. Il sei dicembre millenovecentonovanta, a Casalecchio di Reno, in provincia di Bologna, non è successo nulla. Alle ore dieci e trentasei di quel giorno, a Casalecchio di Reno, in provincia di Bologna, non è successo assolutamente nulla. Un semplice guasto di un aviogetto... (continuer)
Ma se “il fatto non costituisce reato” (tutti assolti in Cassazione, nel ’98), cos’è stato allora quel massacro fuori da ogni grazia di Dio? Un “incidente”, oh sì, questo sì, una cosa che incide come un bisturi l’anima di chi ce l’ha. La cicatrice duole ancora. Dodici ragazzini falciati via mentre erano seduti, lezione di lingue, nel posto che dovrebbe essere il più sicuro del mondo, un’aula scolastica, il vivaio del loro e del nostro futuro: una “fatalità”, come se fosse un vento soprannaturale e non una scelta umana far volare in un cielo senza guerre degli aerei militari, che poi magari si guastano.
Quell’aereo non era un terremoto, un fulmine divino, quell’aereo apparteneva a qualcuno: era dello Stato. Anzi, era lo Stato, perché la Repubblica Italiana decise che, di fronte ai giudici, solo quell’aereo era suo, solo quell’aereo ovvero chi... (continuer)
Deutsche Übersetzung von Riccardo Venturi Traduzione tedesca di Riccardo Venturi
8 Dezember / 8 dicembre 2016
Elf Mädchen und einem Junge, denen es nicht erlaubt wurde, die deutsche Sprache oder andere Sprachen zu lernen, gewidmet. Sie alle wurden ihrer Sprache, und ihres Lebens, beraubt.
A undici ragazze e un ragazzo cui non è stato permesso di imparare né la lingua tedesca, né nessun altra. E che sono stati derubati anche della propria, assieme alla vita.
Chanson italienne – La ballata del migrante ignoto – Tj DJ
Une très bonne chanson, une très belle idée que cette chanson... dit Lucien l'âne. Le destin du migrant est semblable à celui du poilu qu'on envoyait aux tranchées d'une autre guerre.
En effet, dit Marco Valdo M.I., le migrant est un conscrit de la Guerre de Cent Mille Ans que les riches mènent férocement contre les pauvres, sournoisement, par mille manières... Le migrant inconnu est là pour rappeler toutes les horreurs qui poussent les gens à migrer et celles qui l'attendent tout au long de son parcours, quand ce dernier n'est pas brutalement interrompu par la mort.
Décidément, il faut que nous tissions avec acharnement, mais tranquillement le linceul de ce vieux monde esclavagiste, oppresseur, tueur et cacochyme.
L'appello del sindaco di Lampedusa all'Unione Europea
da Fahrenheit di RAI Radio3
Sono il nuovo Sindaco delle isole di Lampedusa e di Linosa
Eletta a maggio, al 3 di novembre mi sono stati consegnati già 21 cadaveri di persone annegate mentre tentavano di raggiungere Lampedusa e questa per me è una cosa insopportabile. Per Lampedusa è un enorme fardello di dolore. Abbiamo dovuto chiedere aiuto attraverso la Prefettura ai Sindaci della provincia per poter dare una dignitosa sepoltura alle ultime 11 salme, perché il Comune non aveva più loculi disponibili. Ne faremo altri, ma rivolgo a tutti una domanda: quanto deve essere grande il cimitero della mia isola?
Non riesco a comprendere come una simile tragedia possa essere considerata normale, come si possa rimuovere dalla vita quotidiana l’idea, per esempio, che 11 persone, tra cui 8 giovanissime donne e due ragazzini di 11 e 13 anni, possano... (continuer)
I riferimenti sono: una scritta su una bancarella del mercato a Roma e un articolo del Manifesto uscito il 30 dicembre 2001, oltre ovviamente all'immortale girotondo
Ci volete sotto i ponti (continuer)
envoyé par DonQuijote82 7/2/2011 - 19:21
Il manifesto, domenica 30 dicembre 2001
CENONE DI FINE ANNO
Taleban e mujaheddin afghani, barboni americani e descamisados argentini: tutti a Kabul per un Capodanno 2002 a mangiar lenticchie e cotechino. E mandare al diavolo i tanti mullah Omar del mondo
LANFRANCO CAMINITI
Il compassato Times inglese rivela che squadre speciali di commandos americani si aggirano nei meandri delle grotte di Torà Bora per tagliare le dita dei caduti di Al Qaeda. Le dita vengono infilate in appositi sacchetti, ibernate con un procedimento speciale e inviate a Fort Langley, per la conservazione e classificazione. L'orrenda macellazione si giustifica con l'acquisizione di codici Dna, ma non è chiaro a cosa potranno servire: a identificare qualcuno, forse, a impedire che qualcuno si spacci per qualcun altro, forse, a studiare la sequenza del geno¬ma di un terrorista, fors'anche. Magari per donarlo. Se un domani... (continuer)
Le canzoni a volte fanno dei grandi giri.
Marino Severini sulla pagina Fb Gang Communia citava questo vecchio post di Riccardo sulla tragedia di Casalecchio di Reno, che osservava l'assenza di una canzone a riguardo. Ora la canzone c'è, sulla falsariga e sulle note proprio di una canzone dei Gang
Per dodici ragazzi senza una canzone
Sarebbe inutile cercare, anche tra le quasi venticinquemila canzoni di questo sito, qualcosa che parli della strage dell’Istituto Salvemini di Casalecchio di Reno, in provincia di Bologna. Nulla. Perché, in realtà, pare non sia successo nulla. Il sei dicembre millenovecentonovanta, a Casalecchio di Reno, in provincia di Bologna, non è successo nulla. Alle ore dieci e trentasei di quel giorno, a Casalecchio di Reno, in provincia di Bologna, non è successo assolutamente nulla. Un semplice guasto di un aviogetto... (continuer)