L’aqua
[1977]
Nel disco intitolato L'aria
Con Alberto D'Amico, Emanuela Magro, Luisa Ronchini e Michele Santoro.
Una canzone sull’alluvione del Polesine dell’autunno 1951 e sulla strage del Vajont dell’ottobre 1963…
Una canzone che, nella sua strofa finale, mi ha ricordato le domandine su Dio che si poneva il Maestro Atahualpa Yupanqui…
“… Saranno i peccati che si fanno, sarà che Dio è incazzato, ma con ‘sto Dio malato di cuore son sempre i poveri che crepano…”
Nel disco intitolato L'aria
Con Alberto D'Amico, Emanuela Magro, Luisa Ronchini e Michele Santoro.
Una canzone sull’alluvione del Polesine dell’autunno 1951 e sulla strage del Vajont dell’ottobre 1963…
Una canzone che, nella sua strofa finale, mi ha ricordato le domandine su Dio che si poneva il Maestro Atahualpa Yupanqui…
“… Saranno i peccati che si fanno, sarà che Dio è incazzato, ma con ‘sto Dio malato di cuore son sempre i poveri che crepano…”
Inverno del cinquantaùn
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/1/9 - 08:51
Song Itineraries:
War on Earth
Ballata dell'ostruzionismo
[1920/1970]
Un testo scritto da Pino Masi ma ricavato da documenti risalenti al 1919-20.
Nello spettacolo del Collettivo teatrale di Parma intitolato “La grande paura” (1970)
Il periodo compreso fra il 1919 e il 1920 fu in Italia e in Europa quello del cosiddetto “biennio rosso”, per via delle agitazioni sociali e delle lotte operaie e contadine culminate da noi nell’occupazione delle fabbriche del settembre 1920.
Il “biennio rosso” fu per le classi dirigenti il biennio della “grande paura”, quella del dilagare della rivoluzione comunista, ma lo spavento passò dopo poco: in Germania, l’insurrezione berlinese e la Repubblica dei consigli bavarese furono schiacciate nel sangue; in Italia i padroni, coadiuvati dal “pompieraggio” di Partito socialista e sindacati, fomentarono l’ascesa del movimento fascista e delle sue squadracce.
«Ho voluto che gli operai facessero da sé la loro esperienza,... (Continues)
Un testo scritto da Pino Masi ma ricavato da documenti risalenti al 1919-20.
Nello spettacolo del Collettivo teatrale di Parma intitolato “La grande paura” (1970)
Il periodo compreso fra il 1919 e il 1920 fu in Italia e in Europa quello del cosiddetto “biennio rosso”, per via delle agitazioni sociali e delle lotte operaie e contadine culminate da noi nell’occupazione delle fabbriche del settembre 1920.
Il “biennio rosso” fu per le classi dirigenti il biennio della “grande paura”, quella del dilagare della rivoluzione comunista, ma lo spavento passò dopo poco: in Germania, l’insurrezione berlinese e la Repubblica dei consigli bavarese furono schiacciate nel sangue; in Italia i padroni, coadiuvati dal “pompieraggio” di Partito socialista e sindacati, fomentarono l’ascesa del movimento fascista e delle sue squadracce.
«Ho voluto che gli operai facessero da sé la loro esperienza,... (Continues)
Forza compagni, per battere il padrone
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/11/25 - 12:57
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Devento mata in fabrica
[1973]
Con Alberto D'Amico, Emanuela Magro, Luisa Ronchini
Il testo della prima strofa e la musica sono stati scritti da alcuni militanti della sezione "Che Guevara" della Giudecca (Venezia). Il brano è stato poi completato dal gruppo musicale del Comitato Femminista di Padova (da Il Deposito)
Con Alberto D'Amico, Emanuela Magro, Luisa Ronchini
Il testo della prima strofa e la musica sono stati scritti da alcuni militanti della sezione "Che Guevara" della Giudecca (Venezia). Il brano è stato poi completato dal gruppo musicale del Comitato Femminista di Padova (da Il Deposito)
Devento mata in fabrica
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dead End 2013/3/12 - 09:48
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
'Na volta me ricordo
[1977]
Parole e musica di Alberto D’Amico.
Album “L’aria”
Testo trovato su La Musica de L’Altra Italia
Parole e musica di Alberto D’Amico.
Album “L’aria”
Testo trovato su La Musica de L’Altra Italia
'Na volta me ricordo
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dead End 2013/3/6 - 10:18
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
La tera
[1977]
Parole e musica di Alberto D’Amico.
Album “L’aria”
Testo trovato su La Musica de L’Altra Italia
Parole e musica di Alberto D’Amico.
Album “L’aria”
Testo trovato su La Musica de L’Altra Italia
Tera dove prima gera campi e solo tera
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dead End 2013/3/5 - 17:22
Alla fiera del Nordest
Take it easy, Kork. Questa cosa appartiene sia al campo della satira, sia a quello che mira a far toccare un po' con mano, a chi razzista è, cosa significa sentirsi "generalizzare" sulla propria pelle. In Veneto e da qualsiasi altra parte. E direi che la cosa è sufficientemente chiara sia da non necessitare alcun commento, sia per pigliare il tuo "vaffanculo" come un sano moto di rabbia e di ribellione. La satura è fatta giustappunto per questo, direi, no? A condizione, naturalmente, che tu non voglia persistere poi in questo tuo atteggiamento, mandandoci colà dove non batte mai il sole (e questo sarebbe legittimo) assieme ai leghisti (questo, no, non sarebbe legittimo affatto). Ad ogni modo, per concludere: questa cosa non è certamente rivolta alla gente come te, o almeno a chi afferma di non essere razzista e, anzi, di combattere contro il razzismo. È dedicata invece ai razzisti. Spero... (Continues)
Riccardo Venturi 2010/8/19 - 14:11
Via via la polizia!
[1970]
Dall’EP “Pinelli è stato ucciso”
Con Gualtiero Bertelli, Renzo Bonometto, Alberto D'Amico e Luisa Ronchini.
Testo trovato su Il Deposito
Dall’EP “Pinelli è stato ucciso”
Con Gualtiero Bertelli, Renzo Bonometto, Alberto D'Amico e Luisa Ronchini.
Testo trovato su Il Deposito
Che bella giornata
(Continues)
(Continues)
Contributed by The Lone Ranger 2010/8/4 - 10:57
L'aria
[1977]
Album “L’aria”
Parole e musica di Alberto D'Amico.
Testo trovato su La Musica de L’Altra Italia
La Montecatini/Montedison di Porto Marghera e l’ICMESA di Seveso sono due dei simboli del disprezzo che il capitale ha per l’essere umano.
I capoccioni della Montedison ed Enichem, che negli anni 70 avevano consapevolmente condannato a morte centinaia di operai, esponendoli senza precauzioni alle esalazioni del cloruro vinile monomero, sono stati processati nel 2001 con imputazioni che andavano dalla strage, all’omicidio, alle lesioni plurime, al disastro colposo… Tutti assolti! Poi nel 2004, la Corte d’Appello ha rivisto quella vergognosa sentenza, ma le condanne sono state molto lievi (per omicidio colposo) e molte sono state dichiarate prescritte. Ai parenti delle vittime (almeno 157 morti), poche decine di migliaia di euro di “risarcimento”…
Il 10 luglio 1976 molti comuni della... (Continues)
Album “L’aria”
Parole e musica di Alberto D'Amico.
Testo trovato su La Musica de L’Altra Italia
La Montecatini/Montedison di Porto Marghera e l’ICMESA di Seveso sono due dei simboli del disprezzo che il capitale ha per l’essere umano.
I capoccioni della Montedison ed Enichem, che negli anni 70 avevano consapevolmente condannato a morte centinaia di operai, esponendoli senza precauzioni alle esalazioni del cloruro vinile monomero, sono stati processati nel 2001 con imputazioni che andavano dalla strage, all’omicidio, alle lesioni plurime, al disastro colposo… Tutti assolti! Poi nel 2004, la Corte d’Appello ha rivisto quella vergognosa sentenza, ma le condanne sono state molto lievi (per omicidio colposo) e molte sono state dichiarate prescritte. Ai parenti delle vittime (almeno 157 morti), poche decine di migliaia di euro di “risarcimento”…
Il 10 luglio 1976 molti comuni della... (Continues)
L'aria del celo
(Continues)
(Continues)
Contributed by The Lone Ranger 2010/8/4 - 10:21
Muri alti e inferiàe
Muri alti e inferiàe
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2007/4/5 - 00:27
Song Itineraries:
From World Jails
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Testo e musica di Alberto D'Amico
Interpretazione di Giovanna Marini
e de Les Anarchistes (con Giovanna Marini)
in: La musica nelle strade! [2006]
Questa è una canzone di Alberto D'Amico, che però è stata conosciuta di più nell'interpretazione di Giovanna Marini. Dice benissimo le condizioni orribili in cui il migrante è costretto a subire. E oggi che i migranti in cerca di sopravvivenza sono gli oggetti della nostra esclusione, abbiamo deciso di riattualizzarla.
Giovanna Marini, maestra assoluta della canzone italiana, ha accettato di ricantarla per noi, con noi.
Marco Rovelli, dal libretto de "La musica nelle strade!"
Nella versione di Giovanna Marini e Les Anarchistes la quarta e la quinta strofa non vengono cantate.