What’s the Ugliest Part of Your Body? / Lonely Little Girl
[1968]
Parole di Frank Zappa
Musica di Frank Zappa e The Mothers of Invention
Nell'album "We’re Only in It for the Money"
Due brani, strettamente associati tra loro, facenti parte di un disco iconoclasta che se la prendeva un po' con tutti, coi Beatles, con la repressione come metodo del sistema e delle sue istituzioni totali, a partire dalla famiglia, ma anche con la controcultura del Flower Power allora egemone fra i giovani...
La copertina originaria - una chiarissima satira anti-Beatles - non potè essere pubblicata se non all'interno dell'album...
Parole di Frank Zappa
Musica di Frank Zappa e The Mothers of Invention
Nell'album "We’re Only in It for the Money"
Due brani, strettamente associati tra loro, facenti parte di un disco iconoclasta che se la prendeva un po' con tutti, coi Beatles, con la repressione come metodo del sistema e delle sue istituzioni totali, a partire dalla famiglia, ma anche con la controcultura del Flower Power allora egemone fra i giovani...
La copertina originaria - una chiarissima satira anti-Beatles - non potè essere pubblicata se non all'interno dell'album...
What's the ugliest part of your body? (continuer)
13/4/2023 - 13:28
Parcours:
Violence sur l'enfance
She's Staying Home
(2020)
Parole del Webmastro
Musica di Paul McCartney
Il webmaster del sito e flautista (dolce) nella Piccola Orchestrina del Costo Sociale contribuisce per la prima volta al repertorio del gruppo con questa rivisitazione di una celebre canzone dei Beatles che parlava di una ragazza di 17 anni che scappava da casa. Ai tempi del coronavirus invece in casa bisogna restarci senza mettere il naso fuori!
La canzone originale è tratta da Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band ma per illustrarla abbiamo scelto invece un recente détournement di un'altra storica copertina dei quattro di Liverpool.
Parole del Webmastro
Musica di Paul McCartney
Il webmaster del sito e flautista (dolce) nella Piccola Orchestrina del Costo Sociale contribuisce per la prima volta al repertorio del gruppo con questa rivisitazione di una celebre canzone dei Beatles che parlava di una ragazza di 17 anni che scappava da casa. Ai tempi del coronavirus invece in casa bisogna restarci senza mettere il naso fuori!
La canzone originale è tratta da Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band ma per illustrarla abbiamo scelto invece un recente détournement di un'altra storica copertina dei quattro di Liverpool.
Wednesday night at ten o'clock the president speaks
(continuer)
(continuer)
envoyé par Lorenzo 12/3/2020 - 18:57
Parcours:
2020-2023: Chansonnier du COVID-19
God
(1969)
Album: John Lennon/Plastic Ono Band
Questa canzone è un capolavoro. È una canzone contro tutti gli idoli, a partire da Dio e dai suoi profeti. Una canzone che parla della possibilità di mettere da parte Dio per arrivare all'Io. La canzone che è costata la vita a John Lennon.
Ma partiamo dall'inizio. I primi versi sono nati durante una seduta di psicoanalisi. All'epoca Lennon si era infatti affidato alle teorie del Dr Arthur Janov inventore della terapia dell'urlo primario (Primal Scream) che sosteneva che l'uso della voce attraverso l'urlo primordiale o primario, riconducendo alle origini, porta l'individuo che lo compie a ricongiungersi, in una sorta di rinascita, con la propria psiche liberandola dalle proprie paure e traumi attraverso l'esternazione di rabbia ed emozioni. Cosa che Lennon mette in pratica in questa canzone.
Durante una delle conversazioni con Janov, Lennon... (continuer)
Album: John Lennon/Plastic Ono Band
Questa canzone è un capolavoro. È una canzone contro tutti gli idoli, a partire da Dio e dai suoi profeti. Una canzone che parla della possibilità di mettere da parte Dio per arrivare all'Io. La canzone che è costata la vita a John Lennon.
Ma partiamo dall'inizio. I primi versi sono nati durante una seduta di psicoanalisi. All'epoca Lennon si era infatti affidato alle teorie del Dr Arthur Janov inventore della terapia dell'urlo primario (Primal Scream) che sosteneva che l'uso della voce attraverso l'urlo primordiale o primario, riconducendo alle origini, porta l'individuo che lo compie a ricongiungersi, in una sorta di rinascita, con la propria psiche liberandola dalle proprie paure e traumi attraverso l'esternazione di rabbia ed emozioni. Cosa che Lennon mette in pratica in questa canzone.
Durante una delle conversazioni con Janov, Lennon... (continuer)
God is a concept
(continuer)
(continuer)
envoyé par Lorenzo Masetti 10/11/2017 - 22:21
The Marvelettes: Please Mr. Postman
[1961]
Scritta da William Garrett e Georgia Dobbins.
Arrangiata da Freddie Gorman, Brian Holland e Robert Bateman della Tamla Records (poi Motown)
Gli autori originari di questa hit, poi coverizzata addirittura dai Beatles, non divennero mai famosi: Georgia Dobbins abbandonò il gruppo appena prima che “Please Mr. Postman” fosse pubblicata; di William Garrett, che era un suo amico, si persero subito le tracce.
1961. Dwight Eisenhower aveva appena lasciato la Casa Bianca avvisando il proprio successore, John F. Kennedy, dello strapotere che il “complesso militare-industriale” stava assumendo negli USA, minacciando la democrazia. Il monito cadde nel vuoto: la Guerra Fredda giunse al calor bianco (il muro di Berlino, la crisi dei missili, la figuraccia americana alla Baia dei Porci,...) ed il mondo intravide per un attimo la sua autodistruzione... Contemporaneamente, il bel presidente tanto... (continuer)
Scritta da William Garrett e Georgia Dobbins.
Arrangiata da Freddie Gorman, Brian Holland e Robert Bateman della Tamla Records (poi Motown)
Gli autori originari di questa hit, poi coverizzata addirittura dai Beatles, non divennero mai famosi: Georgia Dobbins abbandonò il gruppo appena prima che “Please Mr. Postman” fosse pubblicata; di William Garrett, che era un suo amico, si persero subito le tracce.
1961. Dwight Eisenhower aveva appena lasciato la Casa Bianca avvisando il proprio successore, John F. Kennedy, dello strapotere che il “complesso militare-industriale” stava assumendo negli USA, minacciando la democrazia. Il monito cadde nel vuoto: la Guerra Fredda giunse al calor bianco (il muro di Berlino, la crisi dei missili, la figuraccia americana alla Baia dei Porci,...) ed il mondo intravide per un attimo la sua autodistruzione... Contemporaneamente, il bel presidente tanto... (continuer)
Wait
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 9/4/2016 - 16:52
Parcours:
Chansons d'amour contre la guerre
Yet you may see the meaning of within…
Antiwar Songs Blog
Question: Do you plan to record any anti-war songs? John: All our songs are anti-war. Beatles Press Conference, 1965 In ricordo di John Lennon (9 ottobre 1940 – 8 dicembre 1980)
Antiwar Songs Staff 2015-12-08 21:02:00
Her Majesty
"Her Majesty" is a song written by Paul McCartney (although credited to Lennon–McCartney) that appears on the Beatles' album Abbey Road. It is a brief tongue-in-cheek music hall song. "Her Majesty" is the final track of the album and appears fourteen seconds after the song "The End", but was not listed on the original sleeve. As such, it is considered one of the first examples of a hidden track in rock music.
2000
Reworked version of the Beatles song of the same name. Her Majesty: she's pretty much obsolete. Given away free to UK mailing list to "celebrate" the Golden Jubilee
2000
Reworked version of the Beatles song of the same name. Her Majesty: she's pretty much obsolete. Given away free to UK mailing list to "celebrate" the Golden Jubilee
Her Majesty's a pretty nice girl,
(continuer)
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 9/2/2014 - 18:11
Isn't It a Pity
[1966]
Parole e musica di George Harrison
Arrangiamento e produzione di Phil Spector
Un brano mai incluso nei dischi dei Beatles e riproposto da George Harrison nel suo esordio da solista, «All Things Must Pass» del 1970.
Una canzone d’amore, certamente, per questo la propongo tra gli Extra e benchè vi siano su queste pagine diverse canzoni d’amore che, per un motivo o per un altro, sono state accolte come CCG a pieno diritto (vedi, per esempio, Can't Take My Eyes Off You di Frankie Valli & The Four Seasons)...
A ben vedere però anche questa canzone potrebbe avere una sua dignità come CCG, perchè non parla semplicemente dell’amore erotico ma dell’amore necessario e sempre carente dell’essere umano verso i propri simili, verso l’umanità intera: «Non è un peccato che ci facciamo del male l’un l’altro? Non è una vergogna non restituire l’amore ricevuto? Perchè non riusciamo a capire... (continuer)
Parole e musica di George Harrison
Arrangiamento e produzione di Phil Spector
Un brano mai incluso nei dischi dei Beatles e riproposto da George Harrison nel suo esordio da solista, «All Things Must Pass» del 1970.
Una canzone d’amore, certamente, per questo la propongo tra gli Extra e benchè vi siano su queste pagine diverse canzoni d’amore che, per un motivo o per un altro, sono state accolte come CCG a pieno diritto (vedi, per esempio, Can't Take My Eyes Off You di Frankie Valli & The Four Seasons)...
A ben vedere però anche questa canzone potrebbe avere una sua dignità come CCG, perchè non parla semplicemente dell’amore erotico ma dell’amore necessario e sempre carente dell’essere umano verso i propri simili, verso l’umanità intera: «Non è un peccato che ci facciamo del male l’un l’altro? Non è una vergogna non restituire l’amore ricevuto? Perchè non riusciamo a capire... (continuer)
Isn't it a pity
(continuer)
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envoyé par Bernart Bartleby 26/12/2013 - 21:34
Miserere nóbis
[1968]
Scritta da Gilberto Gil e Capinan
Nell’album “Tropicalia, ou Panis et Circencis”, disco collettivo manifesto del “Tropicalismo”, con Arnaldo Baptista, Caetano Veloso, Nara Leão, Rita Lee, Sérgio Dias, Tom Zé, Torquato Neto, Gal Costa, Gilberto Gil, Capinam e Rogério Duprat (tutti i personaggi che, in un modo o nell’altro, compaiono sulla mitica copertina del disco, che strizza l’occhio a “Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band” dei Beatles).
Composição de Gilberto Gil e Capinam é um exemplo de que era necessário o ouvinte fazer uma decodificação dessas imagens alegóricas, produzindo, dando significado a própria canção e participando da mesma, vejamos: “miserere-re nobis, ora, ora pro nobis […] be, re, a = bra; ze, i le = zil / fe, u = fu; ze, i, le = zil / ce, a = ca, ne agá, a, o, til = nhão / ora pro nobis”, ou seja, tem misericórdia de nós, orais por nós, Brasil,... (continuer)
Scritta da Gilberto Gil e Capinan
Nell’album “Tropicalia, ou Panis et Circencis”, disco collettivo manifesto del “Tropicalismo”, con Arnaldo Baptista, Caetano Veloso, Nara Leão, Rita Lee, Sérgio Dias, Tom Zé, Torquato Neto, Gal Costa, Gilberto Gil, Capinam e Rogério Duprat (tutti i personaggi che, in un modo o nell’altro, compaiono sulla mitica copertina del disco, che strizza l’occhio a “Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band” dei Beatles).
Composição de Gilberto Gil e Capinam é um exemplo de que era necessário o ouvinte fazer uma decodificação dessas imagens alegóricas, produzindo, dando significado a própria canção e participando da mesma, vejamos: “miserere-re nobis, ora, ora pro nobis […] be, re, a = bra; ze, i le = zil / fe, u = fu; ze, i, le = zil / ce, a = ca, ne agá, a, o, til = nhão / ora pro nobis”, ou seja, tem misericórdia de nós, orais por nós, Brasil,... (continuer)
Miserere-re nobis
(continuer)
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envoyé par Bernart 3/4/2013 - 14:26
Chiedi chi erano i Beatles
(1984)
Testo di Norisso (Roberto Roversi)
Musica di Gaetano Curreri
poi ripresa da Gianni Morandi nel 1988 durante il tour Dalla-Morandi.
I Beatles diventano la "scusa" per raccontare il passato, "Chiedi chi erano i Beatles" è l'analisi dei ricambi generazionali degli ultimi trent'anni ed il gruppo di Liverpool è la metafora della vita trascorsa , sacrificata a volte sull'altare della guerra, esaltata in altre dalla tranquillità dei ricordi. Inevitabilmente nel testo vibra la bellezza della poesia.
Il testo è firmato dallo pseudonimo Norisso, sotto il quale si nasconde Roberto Roversi.
Testo di Norisso (Roberto Roversi)
Musica di Gaetano Curreri
poi ripresa da Gianni Morandi nel 1988 durante il tour Dalla-Morandi.
I Beatles diventano la "scusa" per raccontare il passato, "Chiedi chi erano i Beatles" è l'analisi dei ricambi generazionali degli ultimi trent'anni ed il gruppo di Liverpool è la metafora della vita trascorsa , sacrificata a volte sull'altare della guerra, esaltata in altre dalla tranquillità dei ricordi. Inevitabilmente nel testo vibra la bellezza della poesia.
Il testo è firmato dallo pseudonimo Norisso, sotto il quale si nasconde Roberto Roversi.
Se vuoi toccare sulla fronte il tempo
(continuer)
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16/9/2012 - 21:59
Too Much Monkey Business
[1956]
Singolo poi incluso nell’album “After School Session” del 1957.
“… Sono stato a Yokohama, a combattere in guerra.
Le cuccette dell’esercito – la sbobba dell’esercito – le divise dell’esercito – i trasporti dell’esercito. Ahh!
Troppe buffonate, troppe pagliacciate,
troppi imbrogli per farmici tirar dentro!...”
Un classico del r’n’r delle origini, in seguito riproposto da Elvis Presley, dai Beatles e da molti altri.
Ispirò anche Bob Dylan per la sua “Subterranean Homesick Blues”.
Nella sua bellissima versione del 1968 Elvis Presley sostituì a “Yokohama” il “Vietnam”.
Per la cronaca, Yokohama è una città parecchio martoriata e sfigata in cui non andrei mai a vivere…
Nel 1923 fu squassata da un violentissimo terremoto che uccise più di 100.000 persone e, siccome i giapponesi credevano che il sisma fosse frutto di un maleficio, molti di loro non trovarono di meglio che scagliarsi... (continuer)
Singolo poi incluso nell’album “After School Session” del 1957.
“… Sono stato a Yokohama, a combattere in guerra.
Le cuccette dell’esercito – la sbobba dell’esercito – le divise dell’esercito – i trasporti dell’esercito. Ahh!
Troppe buffonate, troppe pagliacciate,
troppi imbrogli per farmici tirar dentro!...”
Un classico del r’n’r delle origini, in seguito riproposto da Elvis Presley, dai Beatles e da molti altri.
Ispirò anche Bob Dylan per la sua “Subterranean Homesick Blues”.
Nella sua bellissima versione del 1968 Elvis Presley sostituì a “Yokohama” il “Vietnam”.
Per la cronaca, Yokohama è una città parecchio martoriata e sfigata in cui non andrei mai a vivere…
Nel 1923 fu squassata da un violentissimo terremoto che uccise più di 100.000 persone e, siccome i giapponesi credevano che il sisma fosse frutto di un maleficio, molti di loro non trovarono di meglio che scagliarsi... (continuer)
Runnin' to-and-fro - hard workin' at the mill.
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 21/4/2011 - 08:58
Lato B
[1987]
Lato B – giustamente – del 45” intitolato – arrigiustamente – “Il nostro primo 45 giri”
Versione “powerillusiana” della title track dell’ultimo (o penultimo) album dei Beatles.
Testo di Vince Ricotta
Musica di Paul McCartney
Lato B – giustamente – del 45” intitolato – arrigiustamente – “Il nostro primo 45 giri”
Versione “powerillusiana” della title track dell’ultimo (o penultimo) album dei Beatles.
Testo di Vince Ricotta
Musica di Paul McCartney
Siam venuti a registrare il primo singolo ma qui
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 13/4/2011 - 13:23
Soldier of Love
Cason / Moon
(1962)
Questa canzone, originariamente incisa dal soulman Arthur Alexander come lato B di "Where Have You Bee", fu ripresa da vari gruppi inglesi tra cui i Beatles (si trova nel "Live at the BBC", pubblicato nel 1994)
Più recentemente una versione dal vivo dei Pearl Jam è stata pubblicata come lato B di "Last Kiss" (un altro pezzo degli anni '60, originariamende di J. Frank Wilson & The Cavaliers).
*
Non so... vedete un po' voi admin... a me questa sembra una canzone contro la guerra a tutti gli effetti, anche se è solo una canzone d'amore... "Non c'è ragione di dichiarare guerra a uno che ti ama così tanto... perciò amami in pace... non voglio combattere più..."
(Alessandro)
(1962)
Questa canzone, originariamente incisa dal soulman Arthur Alexander come lato B di "Where Have You Bee", fu ripresa da vari gruppi inglesi tra cui i Beatles (si trova nel "Live at the BBC", pubblicato nel 1994)
Più recentemente una versione dal vivo dei Pearl Jam è stata pubblicata come lato B di "Last Kiss" (un altro pezzo degli anni '60, originariamende di J. Frank Wilson & The Cavaliers).
*
Non so... vedete un po' voi admin... a me questa sembra una canzone contro la guerra a tutti gli effetti, anche se è solo una canzone d'amore... "Non c'è ragione di dichiarare guerra a uno che ti ama così tanto... perciò amami in pace... non voglio combattere più..."
(Alessandro)
Lay down your arms (Soldier of love)
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 11/11/2005 - 13:42
×
Album: "The Beatles (White Album)"
Paul McCartney scrisse questa canzone come reazione alle tensioni razziali esplose negli USA nella primavera del 1968.
Durante il tour statunitense "Back In The U.S." del 2002, McCartney ha spiegato che la canzone fu scritta per sostenere il Movimento per i diritti civili americano, che aveva avuto molta eco in Europa e sulla stampa britannica. In particolare - ha spiegato il Beatle - la canzone fu scritta per Rosa Parks, la "blackbird" che il 1 dicembre del 1955 salì su un bus e si sedette nella parte riservata ai bianchi, rifiutando poi di spostarsi al fondo dell'automezzo, parte riservata alla gente di colore.
Durante i concerti, alle spalle della band, venivano proiettate immagini di Martin Luther King, Rosa Parks e degli scontri con la polizia durante le manifestazioni del Movimento...
A Woodstock, nel 1969, è stata interpretata magistralmente a tre voci da Crosby, Stills & Nash.