Quattro stagioni di pace sulla terra
Per le Quattro stagioni di Pace il suggerimento è arrivato dal balletto di Pina Bausch del 1982 "The Nelken line" in cui i ballerini, camminando lentamente, con le mani eseguono gesti che mimano la primavera, con il crescere dell'erba piccola, l'estate con lo splendere del sole, l'autunno con le foglie che cadono e l'inverno col freddo che arriva. Mi sono augurato l'arrivo di un anno di pace per tutti ed ho aggiunto un testo in quattro lingue alla splendida musica di Louis Armstrong. Sarebbe bello che qualcuno voglia organizzare dei flashmob colorati dalle bandiere di pace e fare nuovi video da condividere con la speranza che la ragione prevalga sull'odio.
Quattro stagioni
(Continues)
(Continues)
Contributed by Paolo Rizzi 2024/10/20 - 17:00
The Prisoner's Song
The Prisoner's Song
[ 1925 ]
Lyrics and music / Testo e musica / Paroles et musique / Sanat ja sävel :
Guy Massey (copyrighted by)
Performed by / Interpreti / Interprétée par / Laulavat:
1. Vernon Dalhart [ 1925 ]
2. Jimmie Davis [ 1925 ]
3. Louis Armstrong [ 1957 ]
4. Slim Whitman [ 1958 ]
5. Hank Snow [ 1964 ]
Solidarity Keeps us Alive
June 27, 2020: Action Day for Political Prisoners Worldwide
La lista che segue è parziale, riguarda una minima parte dei detenuti per motivi politici nelle prigioni turche, circa 8.000 in aumento. Ci dispiace di non disporre di altri nomi.
A tutti/e la nostra più profonda solidarietà ed i nostri auguri che le loro sofferenze cessino presto.
La canzone The Prisoner's Song
Molto probabilmente fu composta da un detenuto in un carcere del Sud negli Stati Uniti negli anni ’20 del secolo scorso. Lì l’avrebbe ascoltata Robert... (Continues)
[ 1925 ]
Lyrics and music / Testo e musica / Paroles et musique / Sanat ja sävel :
Guy Massey (copyrighted by)
Performed by / Interpreti / Interprétée par / Laulavat:
1. Vernon Dalhart [ 1925 ]
2. Jimmie Davis [ 1925 ]
3. Louis Armstrong [ 1957 ]
4. Slim Whitman [ 1958 ]
5. Hank Snow [ 1964 ]
Solidarity Keeps us Alive
June 27, 2020: Action Day for Political Prisoners Worldwide
La lista che segue è parziale, riguarda una minima parte dei detenuti per motivi politici nelle prigioni turche, circa 8.000 in aumento. Ci dispiace di non disporre di altri nomi.
A tutti/e la nostra più profonda solidarietà ed i nostri auguri che le loro sofferenze cessino presto.
La canzone The Prisoner's Song
Molto probabilmente fu composta da un detenuto in un carcere del Sud negli Stati Uniti negli anni ’20 del secolo scorso. Lì l’avrebbe ascoltata Robert... (Continues)
Oh, I wish I had someone to love me
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Gullotta 2020/6/26 - 22:46
Song Itineraries:
From World Jails
Angel of Harlem
[1987]
Scritta da Bono
Musica degli U2
Registrata nel mitico Sun Studio di Memphis, Tennessee, sotto la direzione di Jack Henderson Clement (1931-2013), cantante e produttore musicale.
Scritta all'epoca di "The Joshua Tree", fu poi inclusa nell'album successivo, "Rattle and Hum"
Una canzone magnifica, dedicata a "The Lady Day", Billie Holiday, l'indimenticabile interprete di Strange Fruit, scritta nel 1939 da Abel Meeropol (1903-1986), sotto lo pseudonimo di Lewis Allan.
Da ricordare che l'autore era di famiglia ebrea originaria dell'Impero Russo, e che fu militante comunista, e che con la moglie Anne adottò Michael e Robert Rosenberg, i figli di Julius ed Ethel, quando la coppia fu mandata alla sedia elettrica nel 1953...
Per il resto, riprendo integralmente l'introduzione da Dentro il cuore della canzone: “Angel of Harlem”, di Germano Vescovo:
C’è una foto sul comodino dell’ingresso.... (Continues)
Scritta da Bono
Musica degli U2
Registrata nel mitico Sun Studio di Memphis, Tennessee, sotto la direzione di Jack Henderson Clement (1931-2013), cantante e produttore musicale.
Scritta all'epoca di "The Joshua Tree", fu poi inclusa nell'album successivo, "Rattle and Hum"
Una canzone magnifica, dedicata a "The Lady Day", Billie Holiday, l'indimenticabile interprete di Strange Fruit, scritta nel 1939 da Abel Meeropol (1903-1986), sotto lo pseudonimo di Lewis Allan.
Da ricordare che l'autore era di famiglia ebrea originaria dell'Impero Russo, e che fu militante comunista, e che con la moglie Anne adottò Michael e Robert Rosenberg, i figli di Julius ed Ethel, quando la coppia fu mandata alla sedia elettrica nel 1953...
Per il resto, riprendo integralmente l'introduzione da Dentro il cuore della canzone: “Angel of Harlem”, di Germano Vescovo:
C’è una foto sul comodino dell’ingresso.... (Continues)
It was a cold a cold and wet December day
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2020/4/28 - 15:26
Song Itineraries:
Racism and Slavery in the USA, Violence on Women: just like and worse than war
Il tamburo della banda d'Affori
[1942]
Parole / Lyrics / Paroles / Sanat: Mario Panzeri / Nino Rastelli
Musica / Music / Musique / Sävel: Nino Ravasini
Interpreti / Performed by / Interprétée par / Laulavat: / Aldo Donà - Dea Garbaccio - Nella Colombo
Singolo / Single CETRA DC4187 Orchestra della Canzone [1943]
Direttore / Director : Cinico Angelini
Il tamburo principal della banda di Predappio
di Riccardo Venturi
La storia della censura sulle canzoni e canzonette italiane durante il regime fascista, è bene dirlo fin da subito, è una storia che ha a che fare con il ridicolo. Non che in questo sito ne manchino gli esempi: si va da Pippo non lo sa, considerata “canzone della fronda” e guardata con molto sospetto perché ci si vedeva una presa per i fondelli di Achille Starace, a Maramao perché sei morto, in cui si prendeva di mira l'appena morto gerarcone livornese Costanzo Ciano (detto a Livorno “Ir Ganascia”, per... (Continues)
Parole / Lyrics / Paroles / Sanat: Mario Panzeri / Nino Rastelli
Musica / Music / Musique / Sävel: Nino Ravasini
Interpreti / Performed by / Interprétée par / Laulavat: / Aldo Donà - Dea Garbaccio - Nella Colombo
Singolo / Single CETRA DC4187 Orchestra della Canzone [1943]
Direttore / Director : Cinico Angelini
Il tamburo principal della banda di Predappio
di Riccardo Venturi
La storia della censura sulle canzoni e canzonette italiane durante il regime fascista, è bene dirlo fin da subito, è una storia che ha a che fare con il ridicolo. Non che in questo sito ne manchino gli esempi: si va da Pippo non lo sa, considerata “canzone della fronda” e guardata con molto sospetto perché ci si vedeva una presa per i fondelli di Achille Starace, a Maramao perché sei morto, in cui si prendeva di mira l'appena morto gerarcone livornese Costanzo Ciano (detto a Livorno “Ir Ganascia”, per... (Continues)
‘Riva la banda, ‘riva la banda,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2019/10/25 - 22:06
Song Itineraries:
The "Fronde Songs" in Fascist Italy 1922-1943
It Ain't Necessarily So
[1935]
Testo di Ira Gershwin
Lyrics by Ira Gershwin
Musica di George Gershwin
Music by George Gershwin
Dall'opera Porgy and Bess
From the musical opera Porgy and Bess
Interpretata originariamente da John W. Bubbles nel personaggio di Sportin' Life
First performed on stage by John W. Bubbles as Sportin' Life
Nell'opera Porgy and Bess (1935), la più famosa musicata da George Gershwin con il libretto scritto da DuBose Heyward (l'autore del racconto Porgy [1925], poi adattato per le scene nel 1927 dalla moglie Dorothy) e dal fratello maggiore di George, Ira Gershwin, la canzone It Ain't Necessarily So occupa un posto del tutto particolare. Scritta propriamente da Ira Gershwin, è una delle poche confutazioni punto per punto delle più famose storie, o storielle, della Bibbia; cosa ancor più degna di nota, dato che i fratelli Gershwin si chiamavano in realtà Jacob (George) e Israel (Ira)... (Continues)
Testo di Ira Gershwin
Lyrics by Ira Gershwin
Musica di George Gershwin
Music by George Gershwin
Dall'opera Porgy and Bess
From the musical opera Porgy and Bess
Interpretata originariamente da John W. Bubbles nel personaggio di Sportin' Life
First performed on stage by John W. Bubbles as Sportin' Life
Nell'opera Porgy and Bess (1935), la più famosa musicata da George Gershwin con il libretto scritto da DuBose Heyward (l'autore del racconto Porgy [1925], poi adattato per le scene nel 1927 dalla moglie Dorothy) e dal fratello maggiore di George, Ira Gershwin, la canzone It Ain't Necessarily So occupa un posto del tutto particolare. Scritta propriamente da Ira Gershwin, è una delle poche confutazioni punto per punto delle più famose storie, o storielle, della Bibbia; cosa ancor più degna di nota, dato che i fratelli Gershwin si chiamavano in realtà Jacob (George) e Israel (Ira)... (Continues)
It ain't necessarily so,
(Continues)
(Continues)
Contributed by L'Anonimo Toscano del XXI Secolo 2017/1/25 - 00:40
Song Itineraries:
Anti-war classical music , Antiwar Anticlerical
Nobody Knows the Trouble I've Seen
Anonymous
Spiritual afroamericano risalente a molto prima della guerra civile e dell’abolizione della schiavitù ma i cui versi furono pubblicati per la prima volta soltanto nel 1867, nella raccolta intitolata “Slave Songs of the United States” composta da 136 canti e curata dagli abolizionisti William Francis Allen, Lucy McKim Garrison e Charles Pickard Ware (tutti del nord, tutti bianchi…)
La prima incisione è del 1925 ad opera della contralto nera Marian Anderson (1897-1993), voce oggi purtroppo abbastanza dimenticata ma che è stata una delle cantanti più intense del XX secolo.
Notevoli pure le interpretazioni successive di Paul Robeson, Louis Armstrong, Sam Cooke, Lena Horne e Josh White
Molti compositori classici afroamericani – come Samuel Coleridge-Taylor, Henry Thacker Burleigh e James Rosamond Johnson - si sono cimentati nell’arrangiamento musicale del brano.
I Fisk Jubilee Singers – famoso... (Continues)
La prima incisione è del 1925 ad opera della contralto nera Marian Anderson (1897-1993), voce oggi purtroppo abbastanza dimenticata ma che è stata una delle cantanti più intense del XX secolo.
Notevoli pure le interpretazioni successive di Paul Robeson, Louis Armstrong, Sam Cooke, Lena Horne e Josh White
Molti compositori classici afroamericani – come Samuel Coleridge-Taylor, Henry Thacker Burleigh e James Rosamond Johnson - si sono cimentati nell’arrangiamento musicale del brano.
I Fisk Jubilee Singers – famoso... (Continues)
Nobody knows the trouble I've seen
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/2/4 - 09:09
Song Itineraries:
Racism and Slavery in the USA
Der treue Husar
Anonymous
Der treue Husar
Chanson populaire allemande – anonyme – 1825
Interprète : Suzanne Christian
Une perle rare oubliée au fond de la mémoire... Une chanson qui aurait dû être dans les Chansons contre la Guerre dès le début...
Il suffit de voir l'interprétation de Suzanne Christian devant ces soldats qui à la fin de la chanson seront envoyés au casse-pipe.
(Ainsi Parlaient Marco Valdo M.I. et Lucien Lane.)
Der treue Husar (Le Fidèle Hussard) est une chanson populaire allemande, née semble-t-il en 1825. De caractère traditionnel, elle entre dans la catégorie des « chansons de soldat ». Elle se chante plus particulièrement pendant le carnaval.
Adaptations
La chanson Der treue Husar est connue pour avoir été reprise à la fin des Sentiers de la gloire (1957) de Stanley Kubrick, où une prisonnière allemande — interprétée par Suzanne Christian, la future femme de Kubrick — chante cette chanson... (Continues)
Chanson populaire allemande – anonyme – 1825
Interprète : Suzanne Christian
Une perle rare oubliée au fond de la mémoire... Une chanson qui aurait dû être dans les Chansons contre la Guerre dès le début...
Il suffit de voir l'interprétation de Suzanne Christian devant ces soldats qui à la fin de la chanson seront envoyés au casse-pipe.
(Ainsi Parlaient Marco Valdo M.I. et Lucien Lane.)
Der treue Husar (Le Fidèle Hussard) est une chanson populaire allemande, née semble-t-il en 1825. De caractère traditionnel, elle entre dans la catégorie des « chansons de soldat ». Elle se chante plus particulièrement pendant le carnaval.
Adaptations
La chanson Der treue Husar est connue pour avoir été reprise à la fin des Sentiers de la gloire (1957) de Stanley Kubrick, où une prisonnière allemande — interprétée par Suzanne Christian, la future femme de Kubrick — chante cette chanson... (Continues)
Es war einmal ein treuer Husar,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2014/7/6 - 21:31
I'm on My Way
[18??]
Gospel di anonimo autore afroamericano
Ad inciderlo per primi furono forse quelli della Carter Family, negli anni 30 del secolo scorso.
Ovviamente la canzone esiste in numerose versioni. E’ ispirata a brani precedenti (come “I'm On My Way to Canaan Land”, o “I'll Journey On”) e ha ispirato brani successivi, come “On My Way” di Louis Armstrong (1958)
Famose anche le versioni offerte da Odetta, Mahalia Jackson e Nina Simone.
Si tratta certamente di un inno sacro che però si riferisce a qualcosa di molto terreno, all’Undeground Railroad, cammino segreto e organizzazione di sostegno che negli precedenti l’abolizione della schiavitù negli USA consentì a molti schiavi neri di fuggire verso gli Stati del nord e la libertà.
[Giugno 1942 - Versione degli Almanc Singers]
Una canzone tradizionale afroamericana, un gospel, ripreso e arrangiato dagli Almanac Singers.
Nel loro album intitolato... (Continues)
Gospel di anonimo autore afroamericano
Ad inciderlo per primi furono forse quelli della Carter Family, negli anni 30 del secolo scorso.
Ovviamente la canzone esiste in numerose versioni. E’ ispirata a brani precedenti (come “I'm On My Way to Canaan Land”, o “I'll Journey On”) e ha ispirato brani successivi, come “On My Way” di Louis Armstrong (1958)
Famose anche le versioni offerte da Odetta, Mahalia Jackson e Nina Simone.
Si tratta certamente di un inno sacro che però si riferisce a qualcosa di molto terreno, all’Undeground Railroad, cammino segreto e organizzazione di sostegno che negli precedenti l’abolizione della schiavitù negli USA consentì a molti schiavi neri di fuggire verso gli Stati del nord e la libertà.
[Giugno 1942 - Versione degli Almanc Singers]
Una canzone tradizionale afroamericana, un gospel, ripreso e arrangiato dagli Almanac Singers.
Nel loro album intitolato... (Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/5/12 - 13:35
Song Itineraries:
Racism and Slavery in the USA
Summertime
[1933]
Parole di Edwin DuBose Heyward (1885-1940), scrittore, e Ira Gershwin (1896-1983), liricista, fratello del più celebre George.
Musica di George Gershwin (1898-1937), compositore e pianista ebreo americano di origine russa.
Canzone dall’ “American folk opera” “Porgy and Bess” (1935), tratta dal racconto “Porgy” di Edwin DuBose Heyward.
Propongo questa bellissima e notissima canzone tra gli EXTRA, anche se, per molte ragioni che vado a spiegare, forse potrebbe stare a buon diritto nelle CCG/AWS DOCG, e non tanto per il significato originario quanto per quello assunto nel corso del tempo.
Vero è, infatti, che fin dal suo esordio a Broadway “Porgy and Bess” si attirò non pochi strali dalla comunità nera. La descrizione della vita degli afroamericani nell'immaginaria strada di Catfish Row a Charleston, South Carolina, all'inizio degli anni trenta, offerta da un terzetto... (Continues)
Parole di Edwin DuBose Heyward (1885-1940), scrittore, e Ira Gershwin (1896-1983), liricista, fratello del più celebre George.
Musica di George Gershwin (1898-1937), compositore e pianista ebreo americano di origine russa.
Canzone dall’ “American folk opera” “Porgy and Bess” (1935), tratta dal racconto “Porgy” di Edwin DuBose Heyward.
Propongo questa bellissima e notissima canzone tra gli EXTRA, anche se, per molte ragioni che vado a spiegare, forse potrebbe stare a buon diritto nelle CCG/AWS DOCG, e non tanto per il significato originario quanto per quello assunto nel corso del tempo.
Vero è, infatti, che fin dal suo esordio a Broadway “Porgy and Bess” si attirò non pochi strali dalla comunità nera. La descrizione della vita degli afroamericani nell'immaginaria strada di Catfish Row a Charleston, South Carolina, all'inizio degli anni trenta, offerta da un terzetto... (Continues)
Summertime
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/8/27 - 11:39
Song Itineraries:
Anti-War Jazz, Racism and Slavery in the USA
The Free and Equal Blues
[1951]
Recorded in London, March 20, 1951, with Bill Hill's Orchestra and The Stargazers.
Si tratta di una riscrittura completa di “St. James Infirmary Blues”, canzone di autore anonimo resa celebre da Louis Armstrong nel 1928.
“Una molecola è una molecola, figlio mio, ed è dannatamente certo che una molecola non ha razza”
Recorded in London, March 20, 1951, with Bill Hill's Orchestra and The Stargazers.
Si tratta di una riscrittura completa di “St. James Infirmary Blues”, canzone di autore anonimo resa celebre da Louis Armstrong nel 1928.
“Una molecola è una molecola, figlio mio, ed è dannatamente certo che una molecola non ha razza”
I went down to that St. James Infirmary, and I saw some plasma there,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2010/3/19 - 11:13
Song Itineraries:
Racism and Slavery in the USA
Give Peace A Chance
[1 June 1969]
From / Da "Lennon Boxed Set"
Sui dischi questa canzone è firmata Lennon/McCartney perché ufficialmente i Beatles non si erano ancora sciolti: tuttavia la canzone è stata scritta da John Lennon e venner registrata il 1 giugno 1969 nella stanza 1742 del Queen Elizabeth Hotel a Montreal.
Louis Armstrong registrò la canzone il 29 maggio 1970, per un LP intitolato Louis Armstrong and Friends.
Avendo assunto come nuovo tema di punta la pace nel mondo, John Lennon e Yoko Ono organizzarono un seguito del bed-in di Amsterdam a Montreal. Nel corso dell'iniziativa Lennon convertì quella che era stata la sua dichiarazione fissa in decine di intervista - 'all we are saying is give peace a chance' (tutto ciò che diciamo è che bisogna dare un'occasione alla pace) - in un inno, lo registrò nella stessa stanza d'albergo e lo fece pubblicare in fretta e furia. Come canzone Give Peace A Chance... (Continues)
From / Da "Lennon Boxed Set"
Sui dischi questa canzone è firmata Lennon/McCartney perché ufficialmente i Beatles non si erano ancora sciolti: tuttavia la canzone è stata scritta da John Lennon e venner registrata il 1 giugno 1969 nella stanza 1742 del Queen Elizabeth Hotel a Montreal.
Louis Armstrong registrò la canzone il 29 maggio 1970, per un LP intitolato Louis Armstrong and Friends.
Avendo assunto come nuovo tema di punta la pace nel mondo, John Lennon e Yoko Ono organizzarono un seguito del bed-in di Amsterdam a Montreal. Nel corso dell'iniziativa Lennon convertì quella che era stata la sua dichiarazione fissa in decine di intervista - 'all we are saying is give peace a chance' (tutto ciò che diciamo è che bisogna dare un'occasione alla pace) - in un inno, lo registrò nella stessa stanza d'albergo e lo fece pubblicare in fretta e furia. Come canzone Give Peace A Chance... (Continues)
Two, one two three four
(Continues)
(Continues)
Down By The Riverside
Anonymous
Traditional / Tradizionale
[XIX secolo / 19th century]
[XIX secolo / 19th century]
"This is a great old spiritual that has new meaning every time there is a conflict in the world."
From this page
Siamo certi che esistano pochi spirituals conosciuti come "Down By The Riverside", anche per l'interpretazione che ne hanno dato grandissimi artisti come, ad esempio, Louis Armstrong.
From this page
Siamo certi che esistano pochi spirituals conosciuti come "Down By The Riverside", anche per l'interpretazione che ne hanno dato grandissimi artisti come, ad esempio, Louis Armstrong.
Gonna lay down my sword and shield
(Continues)
(Continues)
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