An meinen kleinen Radioapparat
Here's an instrumental version of An meinen kleinen Radioapparat by Das Kapital:
Juha Rämö 28/6/2018 - 14:42
Das Solidaritätslied
Here's an instrumental version of the song by Das Kapital:
Juha Rämö 28/6/2018 - 14:37
Die Pfeifen (Auf der Flucht)
Here's an instrumental version of Auf der Flucht by Das Kapital:
https://www.youtube.com/watch?v=Bwj8zEQ0q2Y
https://www.youtube.com/watch?v=Bwj8zEQ0q2Y
Juha Rämö 28/6/2018 - 14:31
Hotelzimmer 1942
Here's an instrumental version of the song by Das Kapital:
https://www.youtube.com/watch?v=2_qNIj9TzIw
https://www.youtube.com/watch?v=2_qNIj9TzIw
Juha Rämö 28/6/2018 - 14:17
La rue des Rosiers
[1965 o 1966]
Scritta da Silvain Reiner (1921-2002) e Joël Holmès (1928-2009)
Interpretata per prima da Pia Colombo nel 1967.
Incisa prima nel suo EP intitolato “Arrète-toi” e poi nel disco dal vivo “A L'Olympia” dell’anno seguente.
Questa è una canzone fantasma, scritta da due fantasmi, interpretata da un fantasma. E parla di fantasmi.
Silvain Reiner era nato a Bucarest in una famiglia ebrea aschenazita. Emigrarono in Francia per fame, intorno al 1929, l’anno in cui cominciò la grande crisi.
Joël Holmès faceva di cognome Covrigaru, anche lui romeno (la famiglia era della Bessarabia), anche lui ebreo. Anche lui si ritrovò in Francia per fame, nel 1934.
Rue des Rosiers è il nome della strada più importante del quartiere ebraico a Parigi, chiamato in yiddish “Pletzl”, la petite place.
Tra il 16 ed il 17 luglio del 1942, gli occupanti tedeschi e collaborazionisti di Vichy svuotarono... (continuer)
Scritta da Silvain Reiner (1921-2002) e Joël Holmès (1928-2009)
Interpretata per prima da Pia Colombo nel 1967.
Incisa prima nel suo EP intitolato “Arrète-toi” e poi nel disco dal vivo “A L'Olympia” dell’anno seguente.
Questa è una canzone fantasma, scritta da due fantasmi, interpretata da un fantasma. E parla di fantasmi.
Silvain Reiner era nato a Bucarest in una famiglia ebrea aschenazita. Emigrarono in Francia per fame, intorno al 1929, l’anno in cui cominciò la grande crisi.
Joël Holmès faceva di cognome Covrigaru, anche lui romeno (la famiglia era della Bessarabia), anche lui ebreo. Anche lui si ritrovò in Francia per fame, nel 1934.
Rue des Rosiers è il nome della strada più importante del quartiere ebraico a Parigi, chiamato in yiddish “Pletzl”, la petite place.
Tra il 16 ed il 17 luglio del 1942, gli occupanti tedeschi e collaborazionisti di Vichy svuotarono... (continuer)
Il n'y a plus de roses
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 22/5/2018 - 11:10
Parcours:
Camps d'extermination
Gegen den Krieg
Zülfü Livaneli ha inciso nel 1988 all'interno del suo disco "Gökyüzü Herkesindir" il brano "Hitler'e" ovvero la versione turca di "General, dein Tank"
HITLER'E
(continuer)
(continuer)
envoyé par Flavio Poltronieri 3/4/2018 - 12:44
Grabschrift 1919
La versione degli Environs di Stefano Giaccone e Lalli, risalente alla fine degli anni 80 ma pubblicata solo nel 2001, nella raccolta "Un pettirosso in gabbia mette in furore il cielo intero" (citazione da una poesia di Willima Blake) edita da Stella Nera / A - Rivista Anarchica.
EPITAPH 1919
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 7/7/2017 - 09:41
Bank of Fuck Off
(2001)
Album: "Tutto bene"
Che cos'è un grimaldello di fronte a un titolo azionario? Che cos'è l'effrazione di una banca di fronte alla fondazione di una banca?
(Bertolt Brecht, L'opera da tre soldi)
Album: "Tutto bene"
Che cos'è un grimaldello di fronte a un titolo azionario? Che cos'è l'effrazione di una banca di fronte alla fondazione di una banca?
(Bertolt Brecht, L'opera da tre soldi)
Derubate i pezzenti
(continuer)
(continuer)
30/6/2017 - 23:10
Sueño con serpientes
[1974]
Parole e musica di Silvio Rodríguez
L'introduzione parlata è la versione spagnola di una strofa dalla “Kantate zu Lenins Todestag”, la “Cantata in morte di Lenin” di Bertolt Brecht e Hanns Eisler.
Nell'album di Silvio Rodríguez intitolato “Días y flores”, pubblicato nel 1975
Interpretata anche da Luis Eduardo Aute, Mercedes Sosa, León Gieco e Los Bunkers
Testo trovato su Cancioneros.com
Sul sito carusopascoski trovo una bella descrizione di questa canzone, messa in relazione con il 25 aprile e con Stefano Giaccone e i suoi Franti, mitico gruppo hardcore folk torinese degli anni 80:
Qui la storia di una delle più belle canzoni antifasciste che conosca, sulla forma più subdola e pericolosa di fascismo che si insinua anche nelle più celebrate democrazie: l’imperialismo. Buona liberazione!
Un pomeriggio d’estate, in un prato fresco dietro a una casa di campagna, ho ascoltato con... (continuer)
Parole e musica di Silvio Rodríguez
L'introduzione parlata è la versione spagnola di una strofa dalla “Kantate zu Lenins Todestag”, la “Cantata in morte di Lenin” di Bertolt Brecht e Hanns Eisler.
Nell'album di Silvio Rodríguez intitolato “Días y flores”, pubblicato nel 1975
Interpretata anche da Luis Eduardo Aute, Mercedes Sosa, León Gieco e Los Bunkers
Testo trovato su Cancioneros.com
Sul sito carusopascoski trovo una bella descrizione di questa canzone, messa in relazione con il 25 aprile e con Stefano Giaccone e i suoi Franti, mitico gruppo hardcore folk torinese degli anni 80:
Qui la storia di una delle più belle canzoni antifasciste che conosca, sulla forma più subdola e pericolosa di fascismo che si insinua anche nelle più celebrate democrazie: l’imperialismo. Buona liberazione!
Un pomeriggio d’estate, in un prato fresco dietro a una casa di campagna, ho ascoltato con... (continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 28/2/2017 - 22:54
Moderne Legende
[1914]
Versi di Bertolt Brecht, pubblicati sotto lo pseudonimo di Berthold Eugen su “Die Ernte”, un giornale studentesco stampato ad Augsburg che ebbe vita breve: sei solo numeri tra il 1913 ed il 1914.
Messi in musica sia da Ernst Busch che da Hanns Eisler
Interpretata molte volte da Busch, a cominciare dal disco “Legenden, Lieder Balladen 1914-1934” pubblicato nel 1965. Poi anche da Gisela May, su musica di Eisler, in “Gisela May Singt Brecht - Eisler – Dessau”, 1968.
Testo trovato su Erinnerungsort.de
Versi di Bertolt Brecht, pubblicati sotto lo pseudonimo di Berthold Eugen su “Die Ernte”, un giornale studentesco stampato ad Augsburg che ebbe vita breve: sei solo numeri tra il 1913 ed il 1914.
Messi in musica sia da Ernst Busch che da Hanns Eisler
Interpretata molte volte da Busch, a cominciare dal disco “Legenden, Lieder Balladen 1914-1934” pubblicato nel 1965. Poi anche da Gisela May, su musica di Eisler, in “Gisela May Singt Brecht - Eisler – Dessau”, 1968.
Testo trovato su Erinnerungsort.de
Als der Abend übers Schlachtfeld wehte
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 9/2/2017 - 22:55
Deutsches Lied 1937
Greek
Music: Thanos Mikroutsikos
Singing: Maria Dimitriadi
Music: Thanos Mikroutsikos
Singing: Maria Dimitriadi
Μιλάνε για καιρούς δοξασμένους, και πάλι
(continuer)
(continuer)
envoyé par Sotiris 18/12/2016 - 13:21
Und was bekam des Soldaten Weib?
La versione inglese di Martin Carthy dal suo album del 1967 intitolato "Byker Hill”, con Dave Swarbrick al violino.
Testo trovato su English Folk Music
THE WIFE OF THE SOLDIER
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 16/11/2016 - 11:36
Friedenslied
1964
Eric Bentley / Hanns Eisler – Songs Of Hanns Eisler
Broadside #49, agosto 1964
The starting point of this song is a Spanish lyric by Neruda. This was rendered into German by Brecht. The English words are E. Bentley's, the music is Eisler's and is sung and played by Eric Bentley on a new Folkways release, Songs Of Hanns Eisler.
Eric Bentley / Hanns Eisler – Songs Of Hanns Eisler
Broadside #49, agosto 1964
The starting point of this song is a Spanish lyric by Neruda. This was rendered into German by Brecht. The English words are E. Bentley's, the music is Eisler's and is sung and played by Eric Bentley on a new Folkways release, Songs Of Hanns Eisler.
Peace to the house that is mine;
(continuer)
(continuer)
envoyé par dq82 3/11/2016 - 15:55
Große Zeiten
[1931]
Versi di Erich Kästner. Ignoro in quale raccolta furono originariamente pubblicati. Gli scritti di Kästner vennero tutti bruciati dai nazisti nel 1933.
Trovo la poesia illustrata da Paul Flora in un volumetto edito nel 1959.
La musica è di Will Elfes (1924-1971), scultore e musicista tedesco. Nel suo album “Will Elfes Singt Kästner” del 1970.
Prima della sua prematura scomparsa Will Elfes ha messo in musica molte poesie di grandi autori, come François Villon, Christian Morgenstern, Bertolt Brecht, Kurt Tucholsky, Erich Kästner, Joachim Ringelnatz, H. C. Artmann.
Come scultore Will Elfes è stato anche autore di importanti opere, come quelle esposte nell’ex campo di sterminio di Dachau:
Versi di Erich Kästner. Ignoro in quale raccolta furono originariamente pubblicati. Gli scritti di Kästner vennero tutti bruciati dai nazisti nel 1933.
Trovo la poesia illustrata da Paul Flora in un volumetto edito nel 1959.
La musica è di Will Elfes (1924-1971), scultore e musicista tedesco. Nel suo album “Will Elfes Singt Kästner” del 1970.
Prima della sua prematura scomparsa Will Elfes ha messo in musica molte poesie di grandi autori, come François Villon, Christian Morgenstern, Bertolt Brecht, Kurt Tucholsky, Erich Kästner, Joachim Ringelnatz, H. C. Artmann.
Come scultore Will Elfes è stato anche autore di importanti opere, come quelle esposte nell’ex campo di sterminio di Dachau:
Die Zeit ist viel zu groß, so groß ist sie.
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 5/9/2016 - 09:13
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UC Santa Cruz Students Show Their to Support to the Movement in Turkey by Singing
"Song of the Moldau"
(con orribile coro)