Oh, Had I a Golden Thread
Ripresa da tantissimi interpreti tra cui Joan Baez, Judy Collins, Nana Mouskouri, Eva Cassidy, Peter, Paul and Mary
Una bellissima canzone di pace su un mondo migliore da lasciare a chi verrà dopo di noi.
Una bellissima canzone di pace su un mondo migliore da lasciare a chi verrà dopo di noi.
Oh had I a golden thread and needle oh so fine
(continuer)
(continuer)
30/10/2020 - 23:00
Eugene McCarthy for President (if You Love Your Country)
(1968)
Scritta per la campagna del democratico Eugene McCarthy che alle primarie democratiche per scegliere il nuovo candidato in vista della fine del mandato di Johnson, presentò una piattaforma pacifista criticando aspramente il suo compagno di partito LBJ e denunciando la sua volontà di escalation in Vietnam.
McCarthy non vinse le primarie, gli fu preferito Hubert Humphrey, vice di Johnson che fu comunque sconfitto dal candidato repubblicano Richard Nixon.
Scritta per la campagna del democratico Eugene McCarthy che alle primarie democratiche per scegliere il nuovo candidato in vista della fine del mandato di Johnson, presentò una piattaforma pacifista criticando aspramente il suo compagno di partito LBJ e denunciando la sua volontà di escalation in Vietnam.
McCarthy non vinse le primarie, gli fu preferito Hubert Humphrey, vice di Johnson che fu comunque sconfitto dal candidato repubblicano Richard Nixon.
If you love your country and the things for which it stands
(continuer)
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30/5/2020 - 13:48
Parcours:
Guerre au Vietnam: vue des USA
Go Tell It on the Mountain
[1865 ca / 1963]
Parole di Fannie Lou Hamer, combinando, insieme a versi originali, le strofe dell'omonimo inno religioso natalizio ottocentesco e l'invocazione “Let my people go” tratta da un altro spiritual, “Go down, Moses”.
La melodia è quella dell'originale, il cui testo - risalente all'epoca della guerra civile o anche prima - fu trascritto per la prima volta nel volume “New Jubilee Songs and Folk Songs of the American Negro”, pubblicato nel 1907 da John Wesley Work, Jr. (1871-1925), il primo afro-americano ad occuparsi di ricerca sulle canzoni popolari ed inni religiosi dei neri d'America.
Testo ed informazioni a cura di Azizi Powell
Fannie Lou Hamer (1917-1977), famosa ed instancabile attivista per i diritti civili, scrisse questa versione a Greenwood, Mississippi, nel 1963, durante una delle campagne di registrazione dei neri finalizzate all'esercizio del diritto di voto, allora... (continuer)
Parole di Fannie Lou Hamer, combinando, insieme a versi originali, le strofe dell'omonimo inno religioso natalizio ottocentesco e l'invocazione “Let my people go” tratta da un altro spiritual, “Go down, Moses”.
La melodia è quella dell'originale, il cui testo - risalente all'epoca della guerra civile o anche prima - fu trascritto per la prima volta nel volume “New Jubilee Songs and Folk Songs of the American Negro”, pubblicato nel 1907 da John Wesley Work, Jr. (1871-1925), il primo afro-americano ad occuparsi di ricerca sulle canzoni popolari ed inni religiosi dei neri d'America.
Testo ed informazioni a cura di Azizi Powell
Fannie Lou Hamer (1917-1977), famosa ed instancabile attivista per i diritti civili, scrisse questa versione a Greenwood, Mississippi, nel 1963, durante una delle campagne di registrazione dei neri finalizzate all'esercizio del diritto di voto, allora... (continuer)
Go tell it on the mountain,
(continuer)
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envoyé par Bernart Bartleby 12/2/2017 - 18:08
All the Pretty Little Horses (Hush-a-Bye)
anonyme
[XIX secolo, o precedente]
Esistono molte versioni di questa celebre lullaby americana, e moltissimi gli interpreti: da Odetta a Pete Seeger, dai Chieftains a Nick Cave, da Peter, Paul and Mary a Víctor Jara... Quella qui di seguito riportata è contenuta nella raccolta “American Ballads and Folk Songs” (1934) curata da John ed Alan Lomax, padre e figlio, grandi etnomusicologi ai quali si deve in buona parte la salvaguardia del patrimonio musicale folklorico, bianco e nero, del sud degli States.
Lo stesso Alan Lomax interpreta il brano nel suo album “Texas Folk Songs”, dove è accompagnato da Guy Carawan alla chitarra e la banjo e da John Cole all'armonica.
“The slave women who worked in the fields and the house not only had to look after their own children, but those of their white mistresses as well. Thus, many Southerners remember being rocked to sleep by their "black mammies." This song,... (continuer)
Esistono molte versioni di questa celebre lullaby americana, e moltissimi gli interpreti: da Odetta a Pete Seeger, dai Chieftains a Nick Cave, da Peter, Paul and Mary a Víctor Jara... Quella qui di seguito riportata è contenuta nella raccolta “American Ballads and Folk Songs” (1934) curata da John ed Alan Lomax, padre e figlio, grandi etnomusicologi ai quali si deve in buona parte la salvaguardia del patrimonio musicale folklorico, bianco e nero, del sud degli States.
Lo stesso Alan Lomax interpreta il brano nel suo album “Texas Folk Songs”, dove è accompagnato da Guy Carawan alla chitarra e la banjo e da John Cole all'armonica.
“The slave women who worked in the fields and the house not only had to look after their own children, but those of their white mistresses as well. Thus, many Southerners remember being rocked to sleep by their "black mammies." This song,... (continuer)
Hush-a-bye, don't you cry
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 4/9/2016 - 22:19
Wasn't that a time
La versione di Peter, Paul & Mary nel loro album del 1965 intitolato “A Song Will Rise”
La strofa di mezzo ("The wars are long...") fu aggiunta dal terzetto, così come scritta da Virginia Coigney (1917-1997), sindacalista, scrittrice e giornalista, madre di Mary Travers.
WASN’T THAT A TIME
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 27/4/2016 - 21:41
Happy Xmas (War is Over)
De André e Piovani non erano gli unici a "trarre ispirazione" dalla tradizione inglese (come faceva notare Flavio Poltronieri), infatti questa celebre canzone di John Lennon riprende la melodia della ballad Skewball (o Stewball), in particolare nella interpretazione di Peter, Paul and Mary.
Lorenzo 4/1/2016 - 22:09
The Comin' of the Roads
[196?]
Parole e musica di Billy Edd Wheeler.
La prima incisione è di Judy Collins nel suo “Fifth Album” del 1965
Altre interpretazioni famose sono quelle di Randy Burns (1966), Mary Hopkin (1970, una versione in gallese intitolata “Tyrd Yn Ôl”), e Peter, Paul & Mary (1990).
Una canzone che denunciava la devastazione del territorio (e degli esseri umani) causata dallo sfruttamento minerario e dalle infrastrutture per porlo in atto…
Parole e musica di Billy Edd Wheeler.
La prima incisione è di Judy Collins nel suo “Fifth Album” del 1965
Altre interpretazioni famose sono quelle di Randy Burns (1966), Mary Hopkin (1970, una versione in gallese intitolata “Tyrd Yn Ôl”), e Peter, Paul & Mary (1990).
Una canzone che denunciava la devastazione del territorio (e degli esseri umani) causata dallo sfruttamento minerario e dalle infrastrutture per porlo in atto…
Oh, now that our mountain is growing
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 6/8/2014 - 13:29
Conscientious Objector (I Shall Die)
[1917]
Versi di Edna St. Vincent Millay (1892-1950), poetessa e drammaturga statunitense, militante femminista. Nella raccolta intitolata “Wine from These Grapes” pubblicata nel 1934.
Musica di Lee Holdridge (1944-), compositore statunitense di origine haitiana.
Interpretata da Mary Travers – componente del trio Peter, Paul and Mary– nel suo disco del 1972 intitolato “Morning Glory”.
L’obiettore di coscienza, che sceglie qui la morte piuttosto di diventare complice dell’Orrore, è disegnato dalla poetessa Edna St. Vincent Millay come uno stalliere, un servitore della Morte, dipinta come un nobile, un potente che si sta vestendo ed armando per andare ad una battuta di caccia alla volpe, o come uno schiavista del Sud intento a prepararsi ad inseguire un negro fuggiasco… Nella realtà, la Morte sta seminando distruzione e lutto da qualche parte, forse a Cuba (l’autrice aveva bene in mente... (continuer)
Versi di Edna St. Vincent Millay (1892-1950), poetessa e drammaturga statunitense, militante femminista. Nella raccolta intitolata “Wine from These Grapes” pubblicata nel 1934.
Musica di Lee Holdridge (1944-), compositore statunitense di origine haitiana.
Interpretata da Mary Travers – componente del trio Peter, Paul and Mary– nel suo disco del 1972 intitolato “Morning Glory”.
L’obiettore di coscienza, che sceglie qui la morte piuttosto di diventare complice dell’Orrore, è disegnato dalla poetessa Edna St. Vincent Millay come uno stalliere, un servitore della Morte, dipinta come un nobile, un potente che si sta vestendo ed armando per andare ad una battuta di caccia alla volpe, o come uno schiavista del Sud intento a prepararsi ad inseguire un negro fuggiasco… Nella realtà, la Morte sta seminando distruzione e lutto da qualche parte, forse a Cuba (l’autrice aveva bene in mente... (continuer)
I shall die
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 13/6/2014 - 09:29
All My Trials, Lord
Un brano “spiritual” di anonimo autore sette-ottocentesco, forse avente origine nelle isole Bahamas, che negli anni 50 e 60 del secolo scorso divenne uno degli inni del movimento per i diritti civili. Inciso (forse) per primo da Pete Seeger nel 1961, ma proposto da moltissimi artisti come – solo per citarne alcuni - Joan Baez, Harry Belafonte, Peter, Paul and Mary e Nick Drake.
Fonte di ispirazione per George Gershwin per la sua Summertime.
Fonte di ispirazione per George Gershwin per la sua Summertime.
Hush little baby, don't you cry
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 23/12/2013 - 12:06
Give Peace A Chance
Intervista a Pete Seeger sull'uso di "Give Peace A Chance" durante la marcia contro la guerra nel Vietnam al Washington Monument, il 15 novembre 1969:
da Democracy Now
JON WIENER: Well, you know, Lennon wanted to — basically, Lennon is a musician, a songwriter, a performer. He wanted to write a song for the movement, and he did. It was "Give Peace a Chance." It did become the anthem of the anti-war movement. Half a million people sang "Give Peace a Chance" in a demonstration at the Washington Monument in the fall of 1969. Do we have time to listen to my interview with Pete Seeger, talking about what it was like that day?
PETE SEEGER: Well, in November 1969, I guess I faced the biggest audience I had ever faced in my entire life. Hundreds of thousands, how many, I don’t know, but it stretches as far as the eye can see, up the hillside and over the hill, past the Washington Monument.... (continuer)
8/12/2013 - 21:10
Listen, Mister Bilbo
La versione di Peter, Paul & Mary dal loro album del 1990 intitolato “Flowers & Stones”
LISTEN, MR. BILBO (MR. BIGOT)
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 18/1/2012 - 13:48
He Had a Long Chain On
[1960]
Album “The Westward Movement”
Ripresa da Peter, Paul & Mary nel loro album del 1963 intitolato “In The Wind”
Un testo che può essere interpretato come una sorta di parabola evangelica ed anche antiautoritaria, quella di un uomo che, senza fare domande, accoglie e sfama un fuggiasco, un evaso, un braccato, uno schiavo in fuga, un povero Cristo, Cristo stesso, un po’ come Il pescatore di De André, ma che, leggendo una nota dello stesso autore (riportata su Mudcat Café) potrebbe anche raccontare una piccola storia vera di piccoli uomini che ebbero il coraggio di opporsi alla guerra. Infatti Jimmy Driftwood racconta di una storia risalente alla Guerra Civile secondo cui, dalle parti dove lui nacque, nella contea di Stone in Arkansas, molti uomini si rifiutarono di combattere sia contro le giacche blu dell’Unione sia contro i loro amici sudisti. Per questo i confederati... (continuer)
Album “The Westward Movement”
Ripresa da Peter, Paul & Mary nel loro album del 1963 intitolato “In The Wind”
Un testo che può essere interpretato come una sorta di parabola evangelica ed anche antiautoritaria, quella di un uomo che, senza fare domande, accoglie e sfama un fuggiasco, un evaso, un braccato, uno schiavo in fuga, un povero Cristo, Cristo stesso, un po’ come Il pescatore di De André, ma che, leggendo una nota dello stesso autore (riportata su Mudcat Café) potrebbe anche raccontare una piccola storia vera di piccoli uomini che ebbero il coraggio di opporsi alla guerra. Infatti Jimmy Driftwood racconta di una storia risalente alla Guerra Civile secondo cui, dalle parti dove lui nacque, nella contea di Stone in Arkansas, molti uomini si rifiutarono di combattere sia contro le giacche blu dell’Unione sia contro i loro amici sudisti. Per questo i confederati... (continuer)
One night as I lay on my pillow
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 18/1/2012 - 10:29
No Easy Walk to Freedom
[1986]
Album “No Easy Walk To Freedom”
Scritta da Peter Yarrow e Margery Tabankin
Album “No Easy Walk To Freedom”
Scritta da Peter Yarrow e Margery Tabankin
Brother Martin was walkin with me,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 18/1/2012 - 09:04
And When I Die
[1964]
Una delle prime canzoni scritte dalla grande songwriter newyorkese, quando aveva solo 17 anni.
Il brano divenne famoso prima nell’interpretazione di Peter, Paul and Mary (1966) e soprattutto dei Blood, Sweat & Tears (1968)
Laura Nyro la incise nel suo album di debutto, “More Than A New Discovery” del 1967, in seguito rieditato con il titolo “The First Songs” (1973).
“Non ho paura della morte, non me ne importa nulla… sono sicura che non esista il paradiso ma prego che non ci sia nemmeno l’inferno… Tutto ciò che chiedo in vita è libertà, chiedo di non dover vivere coperta di catene…”
Una delle prime canzoni scritte dalla grande songwriter newyorkese, quando aveva solo 17 anni.
Il brano divenne famoso prima nell’interpretazione di Peter, Paul and Mary (1966) e soprattutto dei Blood, Sweat & Tears (1968)
Laura Nyro la incise nel suo album di debutto, “More Than A New Discovery” del 1967, in seguito rieditato con il titolo “The First Songs” (1973).
“Non ho paura della morte, non me ne importa nulla… sono sicura che non esista il paradiso ma prego che non ci sia nemmeno l’inferno… Tutto ciò che chiedo in vita è libertà, chiedo di non dover vivere coperta di catene…”
And when I die, and when I'm dead, dead and gone,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 21/9/2011 - 08:56
Pastures of Plenty
The Asch Recordings Vol. 1 (1944)
Describing the travails and dignity of migrant workers in North America, it is evocative of the world described in John Steinbeck's The Grapes of Wrath. The tune is based on the ballad "Pretty Polly," a traditional English-language folk song from the British Isles that was also well known in the Appalachian region of North America.
Recorded by Pete Seeger, Harry Belafonte, Bob Dylan, Tom Paxton, Jesse Colin Young, Peter Tevis, Peter, Paul and Mary, Dave Van Ronk, Ramblin' Jack Elliot, Flatt and Scruggs, Will Geer, Kingston Trio, Country Joe McDonald, Odetta, The Alarm, Solas, Alison Krauss & Union Station, Paul Kelly, Lila Downs, Cisco Houston, Karl Denver, Scott H. Biram, The Travellers, Judy Collins, Jefferson Starship
Il pezzo fu arrangiato da Ennio Morricone e cantato da Peter Tevis per il film "Per un pugno di dollari" di Sergio Leone. (Ma Si veda qui questa osservazione di Cristian Veronesi)
Describing the travails and dignity of migrant workers in North America, it is evocative of the world described in John Steinbeck's The Grapes of Wrath. The tune is based on the ballad "Pretty Polly," a traditional English-language folk song from the British Isles that was also well known in the Appalachian region of North America.
Recorded by Pete Seeger, Harry Belafonte, Bob Dylan, Tom Paxton, Jesse Colin Young, Peter Tevis, Peter, Paul and Mary, Dave Van Ronk, Ramblin' Jack Elliot, Flatt and Scruggs, Will Geer, Kingston Trio, Country Joe McDonald, Odetta, The Alarm, Solas, Alison Krauss & Union Station, Paul Kelly, Lila Downs, Cisco Houston, Karl Denver, Scott H. Biram, The Travellers, Judy Collins, Jefferson Starship
Il pezzo fu arrangiato da Ennio Morricone e cantato da Peter Tevis per il film "Per un pugno di dollari" di Sergio Leone. (Ma Si veda qui questa osservazione di Cristian Veronesi)
It's a mighty hard row that my poor hands have hoed
(continuer)
(continuer)
1/9/2011 - 21:45
Whiskey In The Jar
anonyme
Questo tradizionale irlandese viene inserito per l'ultima strofa della versione dei Thin Lizzy, poi ripresa anche dai Metallica:
Ora ad alcuni uomini piace pescare ed ad altri andare a caccia di uccelli
Ed ad alcuni uomini piace sentire, sentire il cannone sparare con fragore
Io amo dormire, specialmente nella camera della Mia Molly
Ma qui sono in prigione, sono qui son con una palla (al piede) e una catena che mi lega sì
Whiskey in the Jar è una canzone tradizionale irlandese che parla di un bandito (solitamente dei monti di Cork e Kerry) tradito dalla propria moglie o dalla propria amante. È una delle canzoni tradizionali irlandesi più eseguite ed è stata incisa da artisti come i The Dubliners, The Pogues, Peter, Paul and Mary, The Highwaymen, Roger Whittaker, the Clancy Brothers e Tommy Makem, The Irish Rovers, Poxy Boggards, The Limeliters, King Creosote, The Shatilla Shakers e... (continuer)
Ora ad alcuni uomini piace pescare ed ad altri andare a caccia di uccelli
Ed ad alcuni uomini piace sentire, sentire il cannone sparare con fragore
Io amo dormire, specialmente nella camera della Mia Molly
Ma qui sono in prigione, sono qui son con una palla (al piede) e una catena che mi lega sì
Whiskey in the Jar è una canzone tradizionale irlandese che parla di un bandito (solitamente dei monti di Cork e Kerry) tradito dalla propria moglie o dalla propria amante. È una delle canzoni tradizionali irlandesi più eseguite ed è stata incisa da artisti come i The Dubliners, The Pogues, Peter, Paul and Mary, The Highwaymen, Roger Whittaker, the Clancy Brothers e Tommy Makem, The Irish Rovers, Poxy Boggards, The Limeliters, King Creosote, The Shatilla Shakers e... (continuer)
As I was going over the far famed Kerry mountains
(continuer)
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 22/10/2010 - 19:40
The Ballad of the Springhill Mine Disaster
Lyrics & Music by Peggy Seeger
Peggy Seeger composed "The Ballad of Springhill" (with assistance from Ewan MacColl) based on the 1958 Springhill Mine Disaster
. It was originally performed by MacColl and Seeger as an a cappella duet.
It was subsequently sung by popular folk revival group Peter, Paul, & Mary.
Irish rock stars U2 drew international attention to the memory of the Springhill mining disaster when they included "The Ballad of Springhill" in the playlist for their Joshua Tree Tour in 1987. U2 performed the song at fifteen concerts, although Bono did misrepresent the year in the song by saying "88" and not "58" during a few live performances. In an interview after the 1987 performance on a 25th anniversary television tribute to the Irish band The Dubliners, Bono stated that the first recording of "The Ballad of Springhill" he heard was that sung by Irish folk singer... (continuer)
Peggy Seeger composed "The Ballad of Springhill" (with assistance from Ewan MacColl) based on the 1958 Springhill Mine Disaster
. It was originally performed by MacColl and Seeger as an a cappella duet.
It was subsequently sung by popular folk revival group Peter, Paul, & Mary.
Irish rock stars U2 drew international attention to the memory of the Springhill mining disaster when they included "The Ballad of Springhill" in the playlist for their Joshua Tree Tour in 1987. U2 performed the song at fifteen concerts, although Bono did misrepresent the year in the song by saying "88" and not "58" during a few live performances. In an interview after the 1987 performance on a 25th anniversary television tribute to the Irish band The Dubliners, Bono stated that the first recording of "The Ballad of Springhill" he heard was that sung by Irish folk singer... (continuer)
In the town of Springhill, Nova Scotia
(continuer)
(continuer)
envoyé par giorgio 18/4/2010 - 09:40
El Salvador
[1983]
Lyrics by Noel Paul Stookey and Jim Wallis
Testo di Noel Paul Stookey e Jim Wallis
Music by Noel Paul Stookey
Musica di Noel Paul Stookey
interpretata anche da Peter, Paul and Mary
http://www.mudcat.org
*
Il 24 marzo 1980, Monsignor Oscar Arnulfo Romero, arcivescovo cattolico di San Salvador e primate del Salvador, nonché esponente della chiesa più progressista e seguace della Teologia della liberazione viene assassinato in cattedrale al momento dell’Elevazione. L’assassinio di mons. Romero, amatissimo dal popolo per le posizioni in sua difesa sempre assunte nei confronti del potere politico corrotto, viene considerato come il punto d’avvio della sanguinosissima guerra civile che funestò il piccolo, ma densamente popolato paese centroamericano per oltre dodici anni.
Poco dopo l’assassinio di mons. Romero, le manifestazioni pacifiche divennero via via occasione di violentissimi... (continuer)
Lyrics by Noel Paul Stookey and Jim Wallis
Testo di Noel Paul Stookey e Jim Wallis
Music by Noel Paul Stookey
Musica di Noel Paul Stookey
interpretata anche da Peter, Paul and Mary
http://www.mudcat.org
*
Il 24 marzo 1980, Monsignor Oscar Arnulfo Romero, arcivescovo cattolico di San Salvador e primate del Salvador, nonché esponente della chiesa più progressista e seguace della Teologia della liberazione viene assassinato in cattedrale al momento dell’Elevazione. L’assassinio di mons. Romero, amatissimo dal popolo per le posizioni in sua difesa sempre assunte nei confronti del potere politico corrotto, viene considerato come il punto d’avvio della sanguinosissima guerra civile che funestò il piccolo, ma densamente popolato paese centroamericano per oltre dodici anni.
Poco dopo l’assassinio di mons. Romero, le manifestazioni pacifiche divennero via via occasione di violentissimi... (continuer)
There's a sunny little country south of Mexico
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 20/11/2005 - 00:22
Where Have all the Flowers Gone
CATALANO /CATALAN/CATALAN [1]
Ramon Casajoana / Grup de Folk
Versione catalana (cantabile) da questa pagina
(Singable) Catalan version, from this page
Version catalane (chantable), d'après cette page
NB: La pagina contiene anche gli accordi.
Note: The page also includes accords.
Note: La page contient aussi les accords.
Si tratta della versione “standard” in lingua catalana: risale al 1967 è opera di Ramon Casajoana, un prolifico cantautore e traduttore catalano noto per aver fatto parte attiva del Grup de Folk, gruppo aperto di formazione variabile che, durante il periodo dell' "Aperturismo" franchista, attorno al 1965/68, tentò con successo di far conoscere la grande canzone americana del periodo in lingua catalana. Del gruppo fecero parte, oltre a Ramon Casajoana (che si occupava delle traduzioni dei testi), anche Xesco Boix, Jaume Arnella, la band Falsterbo 3 (nella quale militava... (continuer)
Ramon Casajoana / Grup de Folk
Versione catalana (cantabile) da questa pagina
(Singable) Catalan version, from this page
Version catalane (chantable), d'après cette page
NB: La pagina contiene anche gli accordi.
Note: The page also includes accords.
Note: La page contient aussi les accords.
Si tratta della versione “standard” in lingua catalana: risale al 1967 è opera di Ramon Casajoana, un prolifico cantautore e traduttore catalano noto per aver fatto parte attiva del Grup de Folk, gruppo aperto di formazione variabile che, durante il periodo dell' "Aperturismo" franchista, attorno al 1965/68, tentò con successo di far conoscere la grande canzone americana del periodo in lingua catalana. Del gruppo fecero parte, oltre a Ramon Casajoana (che si occupava delle traduzioni dei testi), anche Xesco Boix, Jaume Arnella, la band Falsterbo 3 (nella quale militava... (continuer)
QUE' SE N'HA FET D'AQUELLES FLORS?
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 28/3/2005 - 11:35
Blowin' in the Wind
[1962]
Lyrics and music by Bob Dylan
Testo e musica di Bob Dylan
Album: The Freewheelin' Bob Dylan [1963]
Fu portata al successo da Peter, Paul and Mary, ma è una di quelle canzoni che, davvero, hanno cantato tutti. Compresa Joan Baez. E compreso, in una sua non memorabile interpretazione, Mino Reitano...
«In 1962, Dylan said of the song's background: "I still say that some of the biggest criminals are those that turn their heads away when they see wrong and they know it's wrong. I'm only 21 years old and I know that here's been too many wars...You people over 21 should know better." All that he prefers to add by way of commentary now is: "The first way to answer these questions in the song is by asking them. But lots of people have to first find the wind."»
(dalle note dell'album)
"Nel 1962, Dylan disse a commento della canzone "Dico ancora che alcuni dei più grandi criminali... (continuer)
Lyrics and music by Bob Dylan
Testo e musica di Bob Dylan
Album: The Freewheelin' Bob Dylan [1963]
Fu portata al successo da Peter, Paul and Mary, ma è una di quelle canzoni che, davvero, hanno cantato tutti. Compresa Joan Baez. E compreso, in una sua non memorabile interpretazione, Mino Reitano...
«In 1962, Dylan said of the song's background: "I still say that some of the biggest criminals are those that turn their heads away when they see wrong and they know it's wrong. I'm only 21 years old and I know that here's been too many wars...You people over 21 should know better." All that he prefers to add by way of commentary now is: "The first way to answer these questions in the song is by asking them. But lots of people have to first find the wind."»
(dalle note dell'album)
"Nel 1962, Dylan disse a commento della canzone "Dico ancora che alcuni dei più grandi criminali... (continuer)
How many roads must a man walk down
(continuer)
(continuer)
envoyé par CCG/AWS Staff
If I Had A Hammer
[1949]
Testo di Lewis Hays
Musica di Pete Seeger
Lyrics by Lewis Hays
Music by Pete Seeger
If I Had A Hammer nasce nel 1949 come una canzone integrazionista, composta dal famoso cantautore folk Pete Seeger e incisa da Peter Paul & Mary. Il brano predica la tranquilla convivenza tra bianchi e neri, e per questo motivo parecchie stazioni nel sud degli USA si rifiutano di trasmetterla.
If I Had A Hammer
Produced by Tim Brachocki
If I Had A Hammer presents a sixty-year historical overview of significant struggles for increased democracy and social justice in the United States through the life and music of Pete Seeger. Interviews with Seeger and others involved in these various peoples' movements form the backbone of the program. Seeger's narrative ties the documentary together as he relates his life and music to the movements examined. The union, civil rights, peace, women's... (continuer)
Testo di Lewis Hays
Musica di Pete Seeger
Lyrics by Lewis Hays
Music by Pete Seeger
If I Had A Hammer nasce nel 1949 come una canzone integrazionista, composta dal famoso cantautore folk Pete Seeger e incisa da Peter Paul & Mary. Il brano predica la tranquilla convivenza tra bianchi e neri, e per questo motivo parecchie stazioni nel sud degli USA si rifiutano di trasmetterla.
If I Had A Hammer
Produced by Tim Brachocki
If I Had A Hammer presents a sixty-year historical overview of significant struggles for increased democracy and social justice in the United States through the life and music of Pete Seeger. Interviews with Seeger and others involved in these various peoples' movements form the backbone of the program. Seeger's narrative ties the documentary together as he relates his life and music to the movements examined. The union, civil rights, peace, women's... (continuer)
If I had a hammer
(continuer)
(continuer)
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Lyrics and music by Anne Feeney
Testo e musica di Anne Feeney
da/from nonviolence.org
La canzone "Have You Been to Jail for Justice?" ("Siete stati in prigione per la giustizia?") è la canzone della disobbedienza civile di oggi, sulla linea della tradizione di Henry David Thoreau, e celebra l'eredità della resistenza nonviolenta.
E' stata cantata dal celebre trio Peter, Paul and Mary durante il concerto di omaggio allo scomparso Harold Leventhal in occasione del Giorno del Ringraziamento del 2003 alla Carnegie Hall di New York, come si può vedere nel film dell'evento, "Isn't This a Time".
La chanson "Have You Been to Jail for Justice ?" (Avez-vous été en prison pour la justice ?) est la chanson de la désobéissance civile d’aujourd’hui, dans la ligne droite de la tradition de Henry David Thoreau et célébrant le legs de la résistance non-violente.
Cette chanson a été chantée... (continuer)