Author Del Sangre
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This Land Is Your Land
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Nel disco compare una versione corale con Graziano Romani, Michele Anelli, Alice Fabretti, Francesco Grillenzoni (dei Tupamaros), Stefano "Cisco" Bellotti (ex Modena City Ramblers), Andrea Parodi, Maurizio Zannato (dei Marmaja), Marco Mezzetti (dei Ratoblanco), Paolo Enrico Archetti Maestri (degli Yo Yo Mundi), Gianluca Spirito (dei Ned Ludd), Lorenzo Semprini, Luca Mirti (dei Del Sangre)
QUESTA TERRA È LA TUA TERRA
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2009/2/4 - 17:39
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Pay Me My Money Down
Anonymous
![Pay Me My Money Down](img/upl/weavers.jpg)
Traditional, ca. 1880
First published: 1942, Lydia Parrish
Tradizionale, ca. 1880
Prima pubblicazione: Lydia Parrish, 1942
Un'antica e celebre working song afroamericana che ebbe origine tra i lavoratori portuali di colore nelle isole dello stato della Georgia. Fu raccolta da Lydia Parrish e pubblicata nel 1942 nel volume Slave Songs of the Georgia Sea Islands. Sebbene gli stevedores negri non fossero ufficialmente degli schiavi, le condizioni in cui si trovavano a dover lavorare erano del tutto simili, se non identiche: alla richiesta di farsi pagare il dovuto, il padrone risponde con una sprangata.
Sebbene la canzone risalga con tutta probabilità a circa il 1880 (solo pochi anni dopo la nominale abolizione della schiavitù negli stati del Sud, dopo la guerra di secessione), la melodia è molto più antica: Alan Lomax, il principale studioso delle folk ballads americane, nella sua opera... (Continues)
First published: 1942, Lydia Parrish
Tradizionale, ca. 1880
Prima pubblicazione: Lydia Parrish, 1942
Un'antica e celebre working song afroamericana che ebbe origine tra i lavoratori portuali di colore nelle isole dello stato della Georgia. Fu raccolta da Lydia Parrish e pubblicata nel 1942 nel volume Slave Songs of the Georgia Sea Islands. Sebbene gli stevedores negri non fossero ufficialmente degli schiavi, le condizioni in cui si trovavano a dover lavorare erano del tutto simili, se non identiche: alla richiesta di farsi pagare il dovuto, il padrone risponde con una sprangata.
Sebbene la canzone risalga con tutta probabilità a circa il 1880 (solo pochi anni dopo la nominale abolizione della schiavitù negli stati del Sud, dopo la guerra di secessione), la melodia è molto più antica: Alan Lomax, il principale studioso delle folk ballads americane, nella sua opera... (Continues)
I thought I heard the Captain say
(Continues)
(Continues)
2008/9/5 - 01:10
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
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Anche mio padre [o Santa Barbara, o Canzone della vecchia miniera]
Anonymous
![Anche mio padre [<i>o</i> Santa Barbara, <i>o</i> Canzone della vecchia miniera]](img/upl/sangottardo.jpg)
Canto di provenienza lombarda interpretato recentemente dai Del Sangre in Vox Populi.
Nell’emigrazione bergamasca e bresciana è ingente l'apporto di manodopera per le miniere, o nei lavori di traforo e costruzione di gallerie delle Alpi. Questo sia perché c’era un esubero di mano d’opera, sia perché in queste due province esisteva già una tradizione mineraria, dovuta alla presenza di minerali, sfruttati fin nell’antichità e quindi operai già esperti. La patrona protettrice dei minatori è Santa Barbara e questa è una delle tante versioni dell’inno dei minatori.
La vita in miniera è durissima, con situazioni ancora più dure rispetto ai secoli precedenti, quando il minerale veniva cavato stagionalmente , e c’era quindi la possibilità di scegliere i momenti migliori anche dal punto di vista climatico e ambientale.
Il traforo delle Alpi doveva esser fatto rispettando dei tempi, e quindi si... (Continues)
Nell’emigrazione bergamasca e bresciana è ingente l'apporto di manodopera per le miniere, o nei lavori di traforo e costruzione di gallerie delle Alpi. Questo sia perché c’era un esubero di mano d’opera, sia perché in queste due province esisteva già una tradizione mineraria, dovuta alla presenza di minerali, sfruttati fin nell’antichità e quindi operai già esperti. La patrona protettrice dei minatori è Santa Barbara e questa è una delle tante versioni dell’inno dei minatori.
La vita in miniera è durissima, con situazioni ancora più dure rispetto ai secoli precedenti, quando il minerale veniva cavato stagionalmente , e c’era quindi la possibilità di scegliere i momenti migliori anche dal punto di vista climatico e ambientale.
Il traforo delle Alpi doveva esser fatto rispettando dei tempi, e quindi si... (Continues)
Anche 'l mio padre
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2008/6/4 - 15:53
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
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Sottosopra [Inno darmico del cavatore]
[2005]
Testo e musica di Davide Giromini
Voce e Fisarmonica: Davide Giromini
Voce maschile: Massimiliano Larocca
Voci Femminili: Tania Sabinos, Sabine Bordigoni
Violino: Michele Menconi
Chitarra: Luca Rapisarda
Chitarra in parte finale: Fabio Ghelli
Un disco che non c'era. E che mancava.
di Francesco Senia
La prima volta che ho sentito una canzone scritta e cantata da Davide Giromini ero ad uno spettacolo teatrale, in un parco a Scandicci. "Sottosopra". Uno spettacolo creato da Virginia Martini a partire da "Il figlio di Bakunin" di Sergio Atzeni. E proprio "Sottosopra" si chiamava la canzone che faceva da tema e filo conduttore per tutto lo spettacolo. L'avevo già visto all'opera, Davide, più volte, con la sua fisarmonica, e la sua grinta a fare da contrappunto alle sue sembianze; ma era la prima volta, dopo molto anni, che sentivo una canzone "nuova" vibrare di sapore antico... (Continues)
Testo e musica di Davide Giromini
Voce e Fisarmonica: Davide Giromini
Voce maschile: Massimiliano Larocca
Voci Femminili: Tania Sabinos, Sabine Bordigoni
Violino: Michele Menconi
Chitarra: Luca Rapisarda
Chitarra in parte finale: Fabio Ghelli
Un disco che non c'era. E che mancava.
di Francesco Senia
La prima volta che ho sentito una canzone scritta e cantata da Davide Giromini ero ad uno spettacolo teatrale, in un parco a Scandicci. "Sottosopra". Uno spettacolo creato da Virginia Martini a partire da "Il figlio di Bakunin" di Sergio Atzeni. E proprio "Sottosopra" si chiamava la canzone che faceva da tema e filo conduttore per tutto lo spettacolo. L'avevo già visto all'opera, Davide, più volte, con la sua fisarmonica, e la sua grinta a fare da contrappunto alle sue sembianze; ma era la prima volta, dopo molto anni, che sentivo una canzone "nuova" vibrare di sapore antico... (Continues)
Ora che danno fervidi l’anima ai malfattori
(Continues)
(Continues)
Contributed by daniela -k.d.- 2008/5/7 - 00:33
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
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La notte che ci rubarono le stelle
[2002]
Album: "...Ad un passo dal cielo..."
Album: "...Ad un passo dal cielo..."
La notte che ci rubarono le stelle
(Continues)
(Continues)
Contributed by daniela -k.d.- 2007/12/22 - 16:56
Song Itineraries:
Conflicts in Ireland, Native American Genocide
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Inno dei lavoratori
![Inno dei lavoratori](img/upl/delsangre.jpg)
L' "Inno dei lavoratori" dei Delsangre
Da Questa pagina ("Bonus Track") del sito dei Delsangre è possibile scaricare una versione dell'Inno (o Canto) dei Lavoratori decisamente curiosa. Il testo è quello di Turati, ma Luca Mirti dei Delsangre, non conoscendone la musica, lo canta improvvisandone un'altra, totalmente diversa, e decisamente coinvolgente.
Da Questa pagina ("Bonus Track") del sito dei Delsangre è possibile scaricare una versione dell'Inno (o Canto) dei Lavoratori decisamente curiosa. Il testo è quello di Turati, ma Luca Mirti dei Delsangre, non conoscendone la musica, lo canta improvvisandone un'altra, totalmente diversa, e decisamente coinvolgente.
CCG/AWS Staff 2007/12/13 - 15:48
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Tresenda '43
![Tresenda '43](img/upl/parodisoldati.jpg)
Testo e musica di Andrea Parodi
da "Soldati" [2007]
Nell'album:
Andrea Parodi: voce, chitarra
Luca Mirti (dei Delsangre): voce
Michael Perry: basso
John Shepp: percussioni, telecaster
Bocephus King: slide
Flaviano Braga: fisarmonica
"Mia nonna è cresciuta tra Iseglio e Tresenda, piccoli paesi di frontiera della Valtellina. Questa storia che mi ha raccontato è un piccolo affresco degli anni tragici del fascismo e della seconda guerra mondiale narrati attraverso personaggi comuni come Marta che era famosa in paese per riuscire a recuperare zucchero, caffè, tabacco dalla non lontana Svizzera. Passava la dogana fingendo di essere incinta nascondendo con cura le provviste sotto la gonna."
Andrea Parodi, dal libretto dell'album
Mi sia consentito anche un commosso ricordo personale: ho conosciuto la nonna di Andrea qualche tempo fa, quando era ancora viva e quando mi ero ritrovato ospite... (Continues)
da "Soldati" [2007]
Nell'album:
Andrea Parodi: voce, chitarra
Luca Mirti (dei Delsangre): voce
Michael Perry: basso
John Shepp: percussioni, telecaster
Bocephus King: slide
Flaviano Braga: fisarmonica
"Mia nonna è cresciuta tra Iseglio e Tresenda, piccoli paesi di frontiera della Valtellina. Questa storia che mi ha raccontato è un piccolo affresco degli anni tragici del fascismo e della seconda guerra mondiale narrati attraverso personaggi comuni come Marta che era famosa in paese per riuscire a recuperare zucchero, caffè, tabacco dalla non lontana Svizzera. Passava la dogana fingendo di essere incinta nascondendo con cura le provviste sotto la gonna."
Andrea Parodi, dal libretto dell'album
Mi sia consentito anche un commosso ricordo personale: ho conosciuto la nonna di Andrea qualche tempo fa, quando era ancora viva e quando mi ero ritrovato ospite... (Continues)
Un lavandino in pietra e un gerlo di ricordi
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2007/7/2 - 15:46
It's war in Middle East. It's war, and it must be called with its name. With its cursed name. Those who pay for it are always and only civilians. What can we do? A song? Another one? We don't know. But let's stop it, anyway.
Riccardo Venturi 2006/7/14 - 23:41
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Preghiera in settembre
![Preghiera in settembre](img/upl/giromini.jpg)
Cantami i tuoi giorni nella steppa
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2005/10/12 - 19:25
Song Itineraries:
Genoa - G8, police repression, Carlo Giuliani
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Cannoni del Sagro
![Cannoni del Sagro](img/upl/cartinavinca.jpg)
Dall'album "Apuamater"
[2005]
Testo e musica di Davide Giromini
Voci: Mattia Bovenzi, Tania Sabinos
Voce e fisarmonica: Davide Giromini
Violino: Elia Martellini
Voce e chitarra: Andrea Landi
Su Davide Giromini e sul suo album aveva scritto a suo tempo anche Francesco Senia. Quella che segue è un po’ un’integrazione, un po’ un’altra cosa. Ringrazio Davide "Darmo" anche per avermi spedito i testi esatti delle sue canzoni, che erano stati trascritti all'ascolto con qualche ovvia imprecisione che viene adesso corretta. (RV)
Il mio primo incontro con Davide Giromini è stato tra quelli che non si dimenticano. In una serata a Cantù, e se ci ripenso sarà ormai un anno e mezzo fa, assieme ai Delsangre (che accompagnava) e ai Caravane de Ville. Davide aveva un mal di denti terrificante, con quella sua aria che mi viene da definire irta; stava male. Sarà difficile dimenticarsi il suo personalissimo... (Continues)
[2005]
Testo e musica di Davide Giromini
Voci: Mattia Bovenzi, Tania Sabinos
Voce e fisarmonica: Davide Giromini
Violino: Elia Martellini
Voce e chitarra: Andrea Landi
Su Davide Giromini e sul suo album aveva scritto a suo tempo anche Francesco Senia. Quella che segue è un po’ un’integrazione, un po’ un’altra cosa. Ringrazio Davide "Darmo" anche per avermi spedito i testi esatti delle sue canzoni, che erano stati trascritti all'ascolto con qualche ovvia imprecisione che viene adesso corretta. (RV)
Il mio primo incontro con Davide Giromini è stato tra quelli che non si dimenticano. In una serata a Cantù, e se ci ripenso sarà ormai un anno e mezzo fa, assieme ai Delsangre (che accompagnava) e ai Caravane de Ville. Davide aveva un mal di denti terrificante, con quella sua aria che mi viene da definire irta; stava male. Sarà difficile dimenticarsi il suo personalissimo... (Continues)
Sole e vento dell’altura
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2005/8/3 - 09:55
Song Itineraries:
Fascist and Nazist mass slaughters in Italy and Europe
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Canto dei coscritti, o Partirò, partirò
Un'ulteriore versione tratta da "La musica dell'altra Italia". E' anche quella (re)interpretata dai Del Sangre nell'album Vox Populi (2008), liberamente scaricabile dal link.
![Canto dei coscritti, <i>o</i> Partirò, partirò](img/upl/mirtschu.jpg)
"Canto toscano, sull'aria di "Maremma", risale all'epoca delle guerre napoleoniche, e nacque probabilmente quando l'Imperatore istituì la leva obbligatoria anche nelle terre italiane conquistate, sull'esempio di quel che era accaduto in Francia con la rivoluzione.
I versi, sembra siano stati scritti da Anton Francesco Menchi, nato nel 1762 a Cucciano, nella montagna pistoiese. Il Menchi fu il più celebre cantastorie e poeta popolare del suo tempo in Firenze. Racconta un contemporaneo, Giuseppe Arcangeli, che improvvisava nei giorni del marcato nella Piazza del Granduca (Piazza Signoria) e richiamava intorno a sé una gran folla di campagnoli, quando suonando il suo tamburello a sonagli faceva uscire come per incanto da una cassetta una faina addomesticata. Fu avverso alle idee rivoluzionarie che venivano dalla Francia, cantò gli orrori della novella Babilonia (la Rivoluzione), la morte di... (Continues)
I versi, sembra siano stati scritti da Anton Francesco Menchi, nato nel 1762 a Cucciano, nella montagna pistoiese. Il Menchi fu il più celebre cantastorie e poeta popolare del suo tempo in Firenze. Racconta un contemporaneo, Giuseppe Arcangeli, che improvvisava nei giorni del marcato nella Piazza del Granduca (Piazza Signoria) e richiamava intorno a sé una gran folla di campagnoli, quando suonando il suo tamburello a sonagli faceva uscire come per incanto da una cassetta una faina addomesticata. Fu avverso alle idee rivoluzionarie che venivano dalla Francia, cantò gli orrori della novella Babilonia (la Rivoluzione), la morte di... (Continues)
PARTIRE PARTIRO' PARTIR BISOGNA
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2005/6/11 - 17:12
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Cara Laura
![Cara Laura](img/upl/facio.jpg)
(2005)
Da "Apuamater" di Davide Giromini
Testo e musica di Fabio Ghelli
Voce narrante: Laura Seghettini
Voce e chitarra: Fabio Ghelli
Voce: Davide Giromini
Chitarra solista: Antonio Pincione
Violino: Michele Menconi
La prima volta che ho sentito una canzone scritta e cantata da Davide Giromini ero ad uno spettacolo teatrale, in un parco a Scandicci. "Sottosopra". Uno spettacolo creato da Virginia Martini a partire da "il figlio di Bakunin" di Sergio Atzeni. E proprio "Sottosopra [Inno darmico del cavatore]" si chiamava la canzone che faceva da tema e filo conduttore per tutto lo spettacolo. L'avevo già visto all'opera, Davide, più volte, con la sua fisarmonica, e la sua grinta a fare da contrappunto alle sue sembianze; ma era la prima volta, dopo molto anni, che sentivo una canzone "nuova" vibrare di sapore antico e, allo stesso tempo, sentivo una canzone "antica" che sapevo essere... (Continues)
Da "Apuamater" di Davide Giromini
Testo e musica di Fabio Ghelli
Voce narrante: Laura Seghettini
Voce e chitarra: Fabio Ghelli
Voce: Davide Giromini
Chitarra solista: Antonio Pincione
Violino: Michele Menconi
La prima volta che ho sentito una canzone scritta e cantata da Davide Giromini ero ad uno spettacolo teatrale, in un parco a Scandicci. "Sottosopra". Uno spettacolo creato da Virginia Martini a partire da "il figlio di Bakunin" di Sergio Atzeni. E proprio "Sottosopra [Inno darmico del cavatore]" si chiamava la canzone che faceva da tema e filo conduttore per tutto lo spettacolo. L'avevo già visto all'opera, Davide, più volte, con la sua fisarmonica, e la sua grinta a fare da contrappunto alle sue sembianze; ma era la prima volta, dopo molto anni, che sentivo una canzone "nuova" vibrare di sapore antico e, allo stesso tempo, sentivo una canzone "antica" che sapevo essere... (Continues)
Sono morto altre volte, Laura,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2005/4/29 - 14:51
Song Itineraries:
Resistance against Nazi-Fascism in Italy and Europe
C'è qualcosa che non torna
![C'è qualcosa che non torna](img/upl/terradinessuno.jpg)
Testo e musica di Luca Mirti.
Sempre da "Terra di nessuno" (2004).
E questa è una canzone davvero dura da mandare giù. Siete avvertiti.
Sempre da "Terra di nessuno" (2004).
E questa è una canzone davvero dura da mandare giù. Siete avvertiti.
C'è qualcosa che non torna, ti dichiari pacifista
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi
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L'oro del diavolo
![L'oro del diavolo](img/upl/terradinessuno.jpg)
Testo e musica di Luca Mirti.
Ancora dall'album "Terra di nessuno" (2004).
E vorrei segnalare questa canzone assolutamente splendida.
La parte recitata è stata scritta da Marino Severini dei Gang.
Ancora dall'album "Terra di nessuno" (2004).
E vorrei segnalare questa canzone assolutamente splendida.
La parte recitata è stata scritta da Marino Severini dei Gang.
Fammi ritornare indietro a tante lune fa
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi
Song Itineraries:
The Devil
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Genova
![Genova](img/upl/terradinessuno.jpg)
E venne il tuono e venne il temporale
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi
Song Itineraries:
Genoa - G8, police repression, Carlo Giuliani
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Testo e musica di Luca Mirti.
Da notare che, sulla copertina dell'album, c'è un'immagine di via dei Georgofili, a Firenze, la strada colpita dal sanguinoso attentato mafioso del 27 maggio 1993.