[2020]
Lyrics and music / Parole e musica / Paroles et musique / Sanat ja saevel: Van Morrison
Il cantautore irlandese Van Morrison ha annunciato venerdì di aver scritto tre “canzoni di protesta” contro le misure restrittive adottate dal governo britannico.
Il 75enne musicista irlandese, dopo aver pubblicato a fine agosto sul proprio sito web una lettera attraverso la quale ha preso posizione contro le misure che impongono agli spettatori di mantenere tra loro la distanza di sicurezza ai concerti, ha ora annunciato di aver registrato tre “canzoni di protesta” – così le definisce lui – contro le misure restrittive adottate dal governo britannico per limitare i contagi e impedire l’ulteriore diffusione del virus. I titoli sono: “Born to be free”, “As I walked out” e “No more lockdown”, le canzoni usciranno a intervalli, la prima il 25 settembre, la seconda il 9 ottobre e la terza il 23.... (continuer)
Da Miguel Bosé ce lo potevamo anche aspettare, nonostante sua madre sia morta di Covid, ma che anche Van Morrison diventasse cospirazionista (non mi piace la parola negazionista che viene ormai affibbiata a chiunque dubiti dell'efficacia delle misure adottate dai governi) non me lo sarei aspettato.
Eh, Lorenzo, ci ho pensato, ti giuro, prima di approvare questa canzone (sembra tra l'altro che Van Morrison ne abbia scritte altre due di simili). Poi però mi sono detto che questo sito avrà mille difetti, ma non quello di essere granitico, monolitico, "duro e puro" e altre cose del genere. Non piacciono manco a me cospirazionisti, complottisti e quant'altro, anzi attualmente li aborro totalmente. Ma se un Van Morrison scrive una canzone del genere, si va a vedere quel che dice, e pure quel che direbbe Miguel Bosé se scrivesse una canzone al riguardo. Almeno io la penso così, sia pure dopo essermi beccato il mio bravo Covid ed essermi fatto due settimane di quarantena chiuso in casa. Con tanti auguri a Van Morrison.
Che dire? Non sono e non posso essere nella “capa” né di Van Morrison, né di chiunque altro (negazionisti, complottisti, “riduzionisti” ecc.). Più o meno, però, sono nella mia; e dico quanto segue. Il “canzoniere del Coronavirus”, nei limiti del suo possibile, è stato creato per seguire la pandemia attraverso canzoni e brani musicali, in tutti i suoi aspetti quali che fossero. Anche quelli che non garbano, sgradevoli, scorretti, persino imbecilli. Del resto, questo sito si chiama “Canzoni contro la guerra” e non “Canzoni contro la guerra che ci piacciono”, dico bene? Poi, credo che sia un po' la storia di tutti noi di fronte alla pandemia: all'inizio la abbiamo sottovalutata (“è solo un'influenza” ecc.), ci abbiamo scherzato sopra, la abbiamo presa come una specie di scampagnata; e poi il lockdown, l'economia, le terapie intensive, gli intubati, “andrà tutto bene”, i gran libertari, i dati,... (continuer)
PUODARSI che lui esageri con tutti questi complotti, ma che ci abbiano fatto un lavaggio del cervello su questa pandemia ,e' sicuro , non ha torto a scrivere una canzone del genere,la gente e' veramente alienata,appena uno si abbassa un attimo la mascherina o per respirare o per fumarsi una sigaretta viene insultato come se fosse il piu' vile assassino,anche stando a distanza, l'ho visto coi miei occhi.
Poi le cose importanti non te le dicono sui media,scarsi sono i protocolli nel caso ti ammali,nessuno ti consiglia il saturimetro da tenere in casa come una reliqua,hanno accellerato la ricerca sul vaccino,ma nessuna accelerazione sulle cure ,che stando all'istituto Negri di Bergamo , se attuate immediatamente ai primi sintomi,riducono e di molto il ricorso in ospedale,e e le morti, allora viva il grande VAN MORRISON.Oltretutto i ricavi delle canzoni scritte da Van e suonate anche da ERIC CLAPTON andranno a questi tantissimi musicisti che da marzo stanno facendo la fame-non tutti sono cosi' ricchi come loro.tanto di cappello.
[1970]
Parole e musica di Van Morrison
Nell’album intitolato “Moondance”
Una canzone che Morrison scrisse dopo aver ascoltato in radio “The Weight” di Robbie Robertson e The Band e/o I Shall Be Released di Dylan, sempre nella versione de The Band.
“Brand New Day” è una delle canzoni più famose di Morrison e fu riproposta da parecchi artisti, fra i quali Miriam Makeba che nel 1970 la dedicò al Sudafrica straziato dall’Apartheid, nell’album “Keep Me in Mind”
Quella del fortissimo nero John Henry in gara con la perforatrice a vapore nella costruzione di una ferrovia è una figura mitica dell’orgoglio afroamericano, così come Casey Jones lo è per i macchinisti e ferrovieri bianchi o The Big Hewer per minatori inglesi.
Mitologica ma anche storica.
Come tantissime sono le versioni della canzone popolare – io ho scelto quella pubblicata nel 1900 il cui testo ho reperito proprio sul sito dedicato, John Henry, the Steel Driving Man – parecchie sono le biografie del protagonista. Quel che è sicuro è che un possente nero chiamato Henry, uno schiavo oppure un detenuto membro di una “chain gang” (le squadre di prigionieri alla catena utilizzati come manodopera a costo zero nei lavori più faticosi), lavorò nella seconda metà dell’800 alla costruzione di un tunnel ferroviario, probabilmente in Virginia. La leggenda... (continuer)
Il primo mattone nel muro che Pink costruisce è il primo evento tragico che segna la sua vita: il padre che parte per la guerra lasciando solo un ricordo.
The first brick in the wall is the first bad experience in Pink's life: the father who goes to war "leaving just a memory".
THE WALL
L'idea di base dell'album e la maggior parte delle canzoni sono di Waters. Nell'album è raccontata la vita di un anti-eroe chiamato Pink (Floyd) che è martellato e maltrattato dalla società fin dai primissimi giorni della sua vita: avendo perso il padre (ucciso ad Anzio durante la Seconda Guerra Mondiale, proprio come il padre di Roger Waters), viene soffocato da una madre iperprotettiva e oppresso a scuola da insegnanti dispotici che cercano di plasmare lui e gli altri allievi in modo da renderli "normali", "adatti" e "utili" alla societa. Pink si rifugia... (continuer)
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Il cantautore irlandese Van Morrison ha annunciato venerdì di aver scritto tre “canzoni di protesta” contro le misure restrittive adottate dal governo britannico.
Il 75enne musicista irlandese, dopo aver pubblicato a fine agosto sul proprio sito web una lettera attraverso la quale ha preso posizione contro le misure che impongono agli spettatori di mantenere tra loro la distanza di sicurezza ai concerti, ha ora annunciato di aver registrato tre “canzoni di protesta” – così le definisce lui – contro le misure restrittive adottate dal governo britannico per limitare i contagi e impedire l’ulteriore diffusione del virus. I titoli sono: “Born to be free”, “As I walked out” e “No more lockdown”, le canzoni usciranno a intervalli, la prima il 25 settembre, la seconda il 9 ottobre e la terza il 23.... (continuer)