Nelle isole Canarie la guerra civile durò pochissimo perché sin dall'inizio furono conquistate dal bando fascista. Però la repressione contro i repubblicani fu spietata anche nelle isole dove delle fosse vulcaniche tipici della geografia locale furono utilizzate come fosse comuni come nel caso della Sima de Jinámar sull'isola di Gran Canaria.
Una delle più belle canzoni di Lluís Llach, ancora oggi famosissima, una canzone di amore e di militanza.
Il pezzo non racconta una storia né allude a nessun evento particolare ma è un canto allo stesso tempo romantico e idealista in prima persona. Il protagonista, convinto nel suo impegno sociale, si rivolge alla persona amata avvertendola del costo e del rischio personale della sua militanza. Anche se comincia fornendole una via di uscita ("Ti auguro di avere fortuna...") poco a poco la canzone si trasforma in un invito a accompagnarlo nelle sue battaglie, pur avvertendola delle difficoltà. "Se vieni con me / non mi domandare un cammino facile".
Llach fonde così due potenti sentimenti, amore e lotta, che si rafforzano in un testo che chiama all'impegno con metafore di taglio epico: "per questo, nonostante la nebbia bisogna andare avanti". Rispondendo... (continuer)
[1988]
Album "Identidad", quando Guerra militiva nella formazione "Taller Canario"
La canzone è tratta da una poesia di Juan Gelman, uno dei più importanti poeti argentini, vincitore del premio Cervantes nel 2007.
Tra la fine degli anni '60 e l'inizio dei '70, durante i regimi militari di Juan Carlos Onganía, Marcelo Levingston y Alejandro Lanuss, Gelman fu attivista nelle organizzazioni di resistenza armata, compresi i Montoneros. Per questa ragione, quando nel 1976 in Argentina si instaurò la più feroce di tutte le dittature, la famiglia di Gelman fu sterminata. "Desaparecieron" il figlio, la figlia e la nuora incinta di una bimba... Solo la figlia fu poi liberata, mentre il corpo del figlio, Marcelo Ariel di 20 anni, fu trovato nel 1990: era sul fondo di un fiume, vicino a Buenos Aires, in un bidone riempito di cemento... era stato ucciso con un colpo alla nuca, dopo inenarrabili torture.... (continuer)
Llega del mundo, (continuer)
envoyé par Alessandro 21/4/2009 - 09:11
Il testo originale della poesia di Juna Gelman "Poderes", dalla raccolta intitolata "Relaciones", del 1973.
I fascisti e, spesso, anche i conservatori e i moderati e i benpensanti e gli ignoranti (già, perchè non necessariamente bisogna gridare "Duce, duce!" e fare il saluto romano per essere fascisti...), raccontano che la dittatura in Argentina tra 1976 e 1983 fu la naturale ed inevitabile conseguenza del caos scatenato dalla organizzazioni di sinistra e rivoluzionarie... Coloro che ciò sostengono, si guardano bene però dal dire che per tutto il XX secolo, dal 1930 in avanti, in Argentina si succedettero continui golpe militari e regimi uno più devastante dell'altro, fino alla cosiddetta "Revolución argentina", cioè il periodo 1966-1973 che si inaugurò con il governo militare golpista di Onganía, che depose il legittimo presidente Illia (le foto di Illia con accanto il gen. Onganía che l'avrebbe deposto 3 anni più tardi ricordano tantissimo quelle di Allende e Pinochet...), e continuò con i gen.... (continuer)
Non c'entra nulla, ma mi ricordo di un commento di mio padre quando Perón tornò al potere brevemente nel 1973 in Argentina, facendo eleggere alla presidenza un suo fantoccio (tale Héctor Cámpora). Alla TV si vedevano i servizi da Buenos Aires con scritto: "Cámpora presidente, Perón al poder"; e mio padre: "E ce lo manderei sì a lavorà in un podere..."
Riccardo, ho trovato questo passaggio da "Maledetti toscani" (1956) di Curzio Malaparte e l'ho subito associato alla battuta di tuo padre su Perón ed allo spirito di cui spesso sono intrisi i tuoi commenti...
"O italiani che usate abbracciarvi l’un l’altro, e prendere tutto in facile, e veder tutto roseo, e tutto quel che fate lo gabellate per eroico, e vi credete virtuosi, e avete la bocca piena di libertà mal masticata, e pensate tutti a un modo, sempre, e non v’accorgete di esser pecore tosate.
O italiani che non amate la verità, e ne avete paura. Che implorate giustizia, e non sognate se non privilegi, non invidiate se non abusi e prepotenze, e una cosa sola desiderate: esser padroni, poichè non sapete essere uomini liberi e giusti, ma o servi o padroni.
O poveri italiani che siete schiavi non soltanto di chi vi comanda, ma di chi vi serve, e di voi stessi; che non perdete occasione... (continuer)
Il poeta argentino Juan Gelman è morto a Città del Messico all'età di 83 anni.
E' stato una delle grandi voci contro la sanguinaria dittatura che funestò il paese tra gli anni 70 e gli 80.
Guerrigliero e poi esule, la dittatura gli rapì la figlia, il figlio e la moglie di questi, incinta. La coppia scomparve nel nulla. I resti del figlio, Marcelo Ariel, ricomparvero nel 1990 in un bidone pieno di cemento in fondo ad un fiume.
Della moglie di lui, María Claudia Irureta Goyena, si sa che venne trasferita a Montevideo dove fu poi eliminata dopo il parto. Nel 2000 Juan Gelman riuscì a rintracciare a Montevideo la nipote Andrea...
[1985]
Album collettivo "La Nueva Canción Canaria"
Quando si parla di conquistadores si pensa subito a ciò che gli spagnoli combinarono in America Latina... ma prima di andare a massacrare i nativi tanto lontano, i conquistadores si esercitarono in un piccolo "laboratorio" non troppo lontano da casa loro: le isole Canarie.
Tenerife, Fuerteventura, Gran Canaria, Lanzarote, ecc., erano abitate dai guanches, nativi di origine berbera (nord-africa)... Questi opposero una fiera resistenza alla conquista, e inflissero agli spagnoli anche dure batoste... Tenerife fu l'ultima isola a cadere nel 1496... All'inizio del XVI secolo le Canarie risultavano completamente "bonificate" dei loro abitanti originari...
La geldera en Acentejo y el engodo en Candelaria (continuer)
[1989]
Dall'album "A por todas", quando Pedro Guerra faceva parte della formazione "Taller Canario". Nel disco il brano è cantato da Guerra insieme a Silvio Rodríguez
"[...] Ya se ha dicho que en 1492 América fue invadida y no descubierta, porque previamente la habían descubierta, muchos miles de años antes, los indios que la habitaban.[...]" Eduardo Galeano
Nelle isole Canarie la guerra civile durò pochissimo perché sin dall'inizio furono conquistate dal bando fascista. Però la repressione contro i repubblicani fu spietata anche nelle isole dove delle fosse vulcaniche tipici della geografia locale furono utilizzate come fosse comuni come nel caso della Sima de Jinámar sull'isola di Gran Canaria.
Jinámar, 1937-2020: en busca de la memoria en la sima del olvido