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Auteur Paolo Capodacqua

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Vorrei farti vedere la mia vita

Vorrei farti vedere la mia vita
(1998)
da "Viaggio in Italia" - Claudio Lolli Con Paolo Capodacqua

È il racconto della vita di Lolli, ma un po' di quella di tutti un un'Italia dei tempi del fascismo, della violenza e discorsi razzisti e qualunquisti, allora sugli autobus, oggi sui social. Ma in questo mondo orribile l'amore esiste, resiste, e può salvarci. Una canzone bellissima e attualissima più di vent'anni dopo.
Vorrei farti vedere la mia vita
(continuer)
envoyé par Lorenzo Masetti 1/5/2022 - 14:25
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Lettera per Claudio

Lettera per Claudio
21 marzo 2021 per celebrare il settantunesimo compleanno di Claudio Lolli
Argon

Michele Gazich: voce, violino
Paolo Capodacqua: chitarra solista
Marco “Tibu” Lamberti: chitarra classica
Vincenzo “Titti” Castrini: fisarmonica da dietro le quinte
Claudio è vero è ancora vero
(continuer)
envoyé par Dq82 21/4/2021 - 10:40
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Pénélope

Pénélope
Italian version by Paolo Capodacqua
Version italienne de Paolo Capodacqua
Paolo Capodacquan italiankielinen käännös


Penelope
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi in isolamento 13/11/2020 - 07:22
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Andatelo a dire

Andatelo a dire
(da: “Una discesa al limbo”, in “Trovatori”, 2007)

Musicata da Paolo Capodacqua
interpretata oggi 25 aprile 2020 in diretta per "Fino al cuore della Rivolta"
«Andatelo a dire
(continuer)
envoyé par Dq82 25/4/2020 - 17:39
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L’uomo senza nome

L’uomo senza nome
da Ferite & Feritoie (2019)

feat. Michele Gazich

Mentre di ben altro colore e differente profondità è l’acqua che inghiotte L’uomo senza nome, quello che approda migrante sulle nostre rive e a cui l’indifferenza strappa il volto.
folkbulletin.com
Sono quello aggrappato al tuo sguardo sfuggente
(continuer)
envoyé par Dq82 19/2/2020 - 10:13
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Gli occhi neri di Julia Cortez

Gli occhi neri di Julia Cortez
da Ferite & Feritoie (2019)

l’emozionante canzone Gli occhi neri di Julia Cortez è dedicata alla tenerissima figura della maestrina, l’ultima con cui ha comunicato Che Guevara prima della sua esecuzione.

La Higuera, Bolivia, ottobre 1967. Che Guevara è prigioniero in una piccola scuola, in attesa della sentenza. L’ultima persona che vedrà, prima di morire, a parte i soldati, è la maestrina di quella scuola, la giovane Julia Cortez. A raccontare questo risvolto minimale di una grande storia furono Giovanni Marrozzini e Angelo Ferracuti in un reportage dalla Bolivia (“Nessuno va più a trovare il Che”) apparso in maggio sul magazine del quotidiano Repubblica. Julia è ancora viva, suo figlio si chiama Ernesto e i due cronisti l’hanno intervistata. Paolo Capodacqua riprende il loro racconto e aggiunge un nuovo brandello alla tela del mito del Che.

Gli occhi neri di Julia Cortez è una canzone... (continuer)
Mi scusi, signorina, se non sto in posa
(continuer)
envoyé par Dq82 13/1/2020 - 06:11
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Per questo mi chiamo Giovanni

Per questo mi chiamo Giovanni
da Ferite & Feritoie (2019)
Con Pippo Pollina, Roberto Soldati

(Dedicata a Giovanni Falcone e ispirata dall'omonimo libro di Luigi Garlando)
Per questo mi chiamo Giovanni
(continuer)
envoyé par Alberto Scotti 12/1/2020 - 18:29
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L'amore ai tempi del fascismo

L'amore ai tempi del fascismo
[1998]
Testo di Claudio Lolli
Musica di Claudio Lolli e Paolo Capodacqua
Lyrics by Claudio Lolli
Music by Claudio Lolli and Paolo Capodacqua
Paroles de Claudio Lolli
Musique de Claudio Lolli et Paolo Capodacqua
Album: Viaggio In Italia

Una canzone dell'anno Duemila, ma di tutto il cosiddetto "duemila" (o "ventunesimo secolo") non solo in Italia. Anche se l'Italia ha attraversato tutte quante le declinazioni del fascismo che è stato poi detto, appunto, "del XXI secolo": il solito, vecchio fascismo ben camuffato da "democrazia", regno del pensiero unico, della "legalità", del berlusconismo che, alla luce dei fatti, viene fatto di spostare al plurale.

I fascismi di questo paese che riescono a essere infiniti, che si autoriproducono su un tessuto sociale e storico, nazionale e locale, che è evidentemente un brodo di coltura perfetto. Fascismi che hanno, non ha caso, fatto leva anche... (continuer)
Guardare bene dove mettere i piedi
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi & daniela -k.d.- 13/9/2014 - 20:53
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Via col vento

Via col vento
[1988]
Album: Claudio Lolli

Cosa sono gli anni Ottanta per la storia universale? La controrivoluzione neoliberista [...] incarnata da due mostri: Thatcher e Reagan. I due mostri che si abbracciano in una stretta mortale, con un fungo atomico sullo sfondo, e la scritta: Via col venti, il film che metterà fine a tutti i film.

Quell'immagine diventa l'immagine dell'incubo degli anni Ottanta nella canzone che Claudio dedica ai suoi studenti, e anche a se stesso professore, che ha cambiato vita, non foss'altro per quella sveglia assassina che lo fa levare dal letto prima delle sette, lui che era abituato a vivere la notte.

Paolo Capodacqua, tratto da: Siamo noi a far ricca la terra, romanzo di Claudo Lolli e dei suoi mondi, di Marco Rovelli
Stavo sognando Reagan stamattina,
(continuer)




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