Author León Gieco
Todo se quema
Scritta nel 2020 e pubblicata come singolo nel 2021
Dal disco «El hombrecito del mar» del 2022
Letra: León Gieco
Música: Luis Gurevich
feat. Jaime López
Batería: Vinnie Colaiuta
Dal disco «El hombrecito del mar» del 2022
Letra: León Gieco
Música: Luis Gurevich
feat. Jaime López
Batería: Vinnie Colaiuta
Hemos visto borrar de un plumazo a un pueblo
(Continues)
(Continues)
2023/1/19 - 22:32
En el país de la libertad
NEL PAESE DELLA LIBERTÀ
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2020/11/19 - 13:04
Mataron a un maestro (Chacarera a Carlos Fuentealba)
[2007]
Parole e musica di Gustavo Lubián, musicista argentino che ha fatto parte per anni della formazione di León Gieco
Dopo Queriendo atrapar el viento (A Carlos Fuentealba), un'altra canzone in morte (in vita!) di Carlos Fuentealba (1966-2007), insegnante, sindacalista e militante socialista, assassinato a sangue freddo da un poliziotto, tal José Darío Poblete, durante una manifestazione nell'ambito di uno sciopero dei docenti nel dipartimento andino di Neuquén. I manifestanti avevano attuato un blocco stradale ma erano stati indotti a rimuoverlo dalle soverchianti forze di polizia intervenute nella repressione. Mentre gli scioperanti si ritiravano, chi a piedi chi in auto, alcune camionette della polizia, senza nessuna ragione, bloccarono il corteo. Carlos Fuentealba si trovava sul sedile posteriore di un'auto quando José Darío Poblete, agente dei gruppi antisommossa, appoggiò il... (Continues)
Parole e musica di Gustavo Lubián, musicista argentino che ha fatto parte per anni della formazione di León Gieco
Dopo Queriendo atrapar el viento (A Carlos Fuentealba), un'altra canzone in morte (in vita!) di Carlos Fuentealba (1966-2007), insegnante, sindacalista e militante socialista, assassinato a sangue freddo da un poliziotto, tal José Darío Poblete, durante una manifestazione nell'ambito di uno sciopero dei docenti nel dipartimento andino di Neuquén. I manifestanti avevano attuato un blocco stradale ma erano stati indotti a rimuoverlo dalle soverchianti forze di polizia intervenute nella repressione. Mentre gli scioperanti si ritiravano, chi a piedi chi in auto, alcune camionette della polizia, senza nessuna ragione, bloccarono il corteo. Carlos Fuentealba si trovava sul sedile posteriore di un'auto quando José Darío Poblete, agente dei gruppi antisommossa, appoggiò il... (Continues)
En el sur los arrayanes
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/10/22 - 16:48
Fuego en Anymaná
[1972]
Versi di Armando Tejada Gómez (1929-1992), importante scrittore, poeta e cantautore argentino, uno dei fondatori del “Movimiento del Nuevo Cancionero” nell'Argentina dei primi anni 60.
Musica di César Isella, nel suo disco con Los Trovadores intitolato “A José Pedroni (El regreso del juglar)”, dedicato ad un altro noto poeta argentino, José Bartolomé Pedroni Fantino (1899-1968)
Testo trovato su Cancioneros.com
Interpretata più volte da Mercedes Sosa (a cominciare dal disco “A quién doy” del 1980) e poi anche dal Cuarteto Zupay, León Gieco e Abel Pintos, tra gli altri.
Benchè lo scrittore, poeta e cantautore argentino Armando Tejada Gómez (1929-1992) sia considerato una delle figure più rilevanti della cultura argentina del 900, fino ad oggi non era mai stato inserita sulle CCG/AWS la sua scheda biografica, cioè non aveva ancora quel rilievo d'autore che invece gli spetta.... (Continues)
Versi di Armando Tejada Gómez (1929-1992), importante scrittore, poeta e cantautore argentino, uno dei fondatori del “Movimiento del Nuevo Cancionero” nell'Argentina dei primi anni 60.
Musica di César Isella, nel suo disco con Los Trovadores intitolato “A José Pedroni (El regreso del juglar)”, dedicato ad un altro noto poeta argentino, José Bartolomé Pedroni Fantino (1899-1968)
Testo trovato su Cancioneros.com
Interpretata più volte da Mercedes Sosa (a cominciare dal disco “A quién doy” del 1980) e poi anche dal Cuarteto Zupay, León Gieco e Abel Pintos, tra gli altri.
Benchè lo scrittore, poeta e cantautore argentino Armando Tejada Gómez (1929-1992) sia considerato una delle figure più rilevanti della cultura argentina del 900, fino ad oggi non era mai stato inserita sulle CCG/AWS la sua scheda biografica, cioè non aveva ancora quel rilievo d'autore che invece gli spetta.... (Continues)
Dicen que yo, de solo estar
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/9/29 - 22:26
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
De igual a igual
Traducanzone di Andrea Buriani
ALLA PARI UGUAL
(Continues)
(Continues)
Contributed by dq82 2017/3/15 - 15:22
La balsa
[1967]
Scritta da José Alberto Iglesias, in arte Tanguito, e Litto Nebbia, membro fondatore de Los Gatos, gruppo precursore del rock argentino.
Il testo fu ispirato a Tanguito dall’ascolto de “La barca” del cantautore portoricano José Feliciano.
Del brano esistono due versioni originali, quella più “exitosa” de Los Gatos, esplosa come una bomba nel 1967, e quella più intima, improvvisata con la sola chitarra, che Tanguito registrò nel 1969 o 1970 e che fu pubblicata solo dopo la sua tragica morte (sopravvenuta dopo una tragica vita) nel 1973, nell’LP intitolato “Tango”.
All’inizio ho pensato di proporre questa canzone epocale, il primo grande successo del rock argentino, come Extra, solo per il fatto che è l’unico titolo citato da León Gieco nel suo poema narrativo “rap” Los Salieris de Charly. Ma già questo ne fa qualcosa di eccezionale, al di là del testo.
E poi ho ascoltato la... (Continues)
Scritta da José Alberto Iglesias, in arte Tanguito, e Litto Nebbia, membro fondatore de Los Gatos, gruppo precursore del rock argentino.
Il testo fu ispirato a Tanguito dall’ascolto de “La barca” del cantautore portoricano José Feliciano.
Del brano esistono due versioni originali, quella più “exitosa” de Los Gatos, esplosa come una bomba nel 1967, e quella più intima, improvvisata con la sola chitarra, che Tanguito registrò nel 1969 o 1970 e che fu pubblicata solo dopo la sua tragica morte (sopravvenuta dopo una tragica vita) nel 1973, nell’LP intitolato “Tango”.
All’inizio ho pensato di proporre questa canzone epocale, il primo grande successo del rock argentino, come Extra, solo per il fatto che è l’unico titolo citato da León Gieco nel suo poema narrativo “rap” Los Salieris de Charly. Ma già questo ne fa qualcosa di eccezionale, al di là del testo.
E poi ho ascoltato la... (Continues)
Estoy muy solo y triste acá en este mundo abandonado [orig de mierda]
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/3/20 - 23:06
El Fiscal Nisman
[2015]
Parole e musica di Mauro Lecornel, musicista argentino originario di Rufino, Santa Fe
Beh, non siamo certo qui al livello artistico di un León Gieco o di un Charly García, però questa grezza cumbia popolare è quanto di più recente, musicalmente parlando, sulla misteriosa morte di Natalio Alberto Nisman, il procuratore generale che si è occupato delle complesse indagini sull’attentato contro l'Asociación Mutual Israelita Argentina (A.M.I.A.) avvenuto il 18 luglio 1994 a Buenos Aires, quando un'auto carica di esplosivo fu fatta saltare in aria davanti alla sede dell’associazione ebraica, uccidendo 86 persone, il più grave atto terrorista contro una comunità di religione ebraica dalla fine della seconda guerra mondiale.
Come sappiamo, lo scorso 18 gennaio, alla vigilia della sua comparizione al Congresso per esplicitare i risultati dell’inchiesta, Nisman è stato trovato morto nel suo... (Continues)
Parole e musica di Mauro Lecornel, musicista argentino originario di Rufino, Santa Fe
Beh, non siamo certo qui al livello artistico di un León Gieco o di un Charly García, però questa grezza cumbia popolare è quanto di più recente, musicalmente parlando, sulla misteriosa morte di Natalio Alberto Nisman, il procuratore generale che si è occupato delle complesse indagini sull’attentato contro l'Asociación Mutual Israelita Argentina (A.M.I.A.) avvenuto il 18 luglio 1994 a Buenos Aires, quando un'auto carica di esplosivo fu fatta saltare in aria davanti alla sede dell’associazione ebraica, uccidendo 86 persone, il più grave atto terrorista contro una comunità di religione ebraica dalla fine della seconda guerra mondiale.
Come sappiamo, lo scorso 18 gennaio, alla vigilia della sua comparizione al Congresso per esplicitare i risultati dell’inchiesta, Nisman è stato trovato morto nel suo... (Continues)
Él es Nisman
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/2/19 - 14:33
El imbécil
[1997]
Parole di León Gieco
Musica di Eduardo Rogatti
Nell’album intitolato “Orozco”
Parole di León Gieco
Musica di Eduardo Rogatti
Nell’album intitolato “Orozco”
Sos de los que quieren que los chicos estén
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/11/14 - 15:47
Sólo le pido a Dios e una cover che non ti aspetti
Antiwar Songs Blog
Scrive Mercedes Sosa, storica interprete di Sólo le pido a Dios, di Leon Gieco: Sólo le pido a Dios, di León Gieco, è la canzone che non passerà mai di moda: è un tema di sempre e per sempre e un successo internazionale con parole che dobbiamo tutti tenere molto presenti, soprattutto quando dicono: solamente […]
Antiwar Songs Staff 2013-09-17 12:10:00
Fachos
[2011]
Scritta da León Gieco con Claudio Moglia
Dall’album “El desembarco”
Un bilancio di vita del grande cantautore argentino, perennemente e nonostante tutto sempre in lotta
contro l’oppressione, gli abusi del Potere e dei suoi sgherri, i grandi trafficanti, i genocidi, i dittatori, i fascisti che allora (quelli che bruciarono i libri, quelli che uccisero Víctor Jara e Garcia Lorca) come oggi (penso – per dirne solo due - ai disastri delle guerre americane in Iraq e Afghanistan, alla ferocia di Bashar al-Asad sul proprio stesso popolo…) insozzano il mondo: “Fascisti brutti e luridi vanno combinando disastri in tutti gli angoli della Terra. Sangue, solitudine e morte ovunque, la moneta corrente…”
[Página/12] - Otra de las nuevas canciones, “Fachos”, también recoge esa idea: un pueblo que lleva el nombre de un represor.
[Gieco] – La letra dice: “El pueblo se llama como... (Continues)
Scritta da León Gieco con Claudio Moglia
Dall’album “El desembarco”
Un bilancio di vita del grande cantautore argentino, perennemente e nonostante tutto sempre in lotta
contro l’oppressione, gli abusi del Potere e dei suoi sgherri, i grandi trafficanti, i genocidi, i dittatori, i fascisti che allora (quelli che bruciarono i libri, quelli che uccisero Víctor Jara e Garcia Lorca) come oggi (penso – per dirne solo due - ai disastri delle guerre americane in Iraq e Afghanistan, alla ferocia di Bashar al-Asad sul proprio stesso popolo…) insozzano il mondo: “Fascisti brutti e luridi vanno combinando disastri in tutti gli angoli della Terra. Sangue, solitudine e morte ovunque, la moneta corrente…”
[Página/12] - Otra de las nuevas canciones, “Fachos”, también recoge esa idea: un pueblo que lleva el nombre de un represor.
[Gieco] – La letra dice: “El pueblo se llama como... (Continues)
Tengo la vida que cuelga de un hilo,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dead End 2013/3/19 - 11:21
No existe fuerza en el mundo
[1985]
Parole e musica di Gustavo Santaolalla.
Dal disco “De Ushuaia a La Quiaca, vol 1”, con Gustavo Santaolalla (1951-), compositore, musicista e produttore musicale argentino, vincitore di due Oscar per le colonne sonore di “Brokeback Mountain” di Ang Lee (2006) e di “Babel” di Alejandro González Iñárritu (2007).
Testo trovato su Cancioneros.com
Parole e musica di Gustavo Santaolalla.
Dal disco “De Ushuaia a La Quiaca, vol 1”, con Gustavo Santaolalla (1951-), compositore, musicista e produttore musicale argentino, vincitore di due Oscar per le colonne sonore di “Brokeback Mountain” di Ang Lee (2006) e di “Babel” di Alejandro González Iñárritu (2007).
Testo trovato su Cancioneros.com
No existe fuerza en el mundo
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dead End 2013/3/19 - 09:31
Soy un pobre agujero
[1981]
Parole e musica di León Gieco
Album “Pensar en nada”
Testo trovato su Cancioneros.com
Una canzone di denuncia dello stato dell’Argentina scritta in piena dittatura e per questo piuttosto criptica e metaforica, ma chiara.
“Sono un povero buco”, junto a “Canción de Alicia en el país” de Serú Girán y Carta de un león a otro de Juan Carlos Baglietto, es una de las grandes canciones metafóricas que habla de la realidad social durante la última dictadura argentina. (es.wikipedia)
Parole e musica di León Gieco
Album “Pensar en nada”
Testo trovato su Cancioneros.com
Una canzone di denuncia dello stato dell’Argentina scritta in piena dittatura e per questo piuttosto criptica e metaforica, ma chiara.
“Sono un povero buco”, junto a “Canción de Alicia en el país” de Serú Girán y Carta de un león a otro de Juan Carlos Baglietto, es una de las grandes canciones metafóricas que habla de la realidad social durante la última dictadura argentina. (es.wikipedia)
Me pueden mirar de arriba hacia abajo
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dead End 2013/3/18 - 15:01
Song Itineraries:
Argentinian military dictatorship 1976-1982. The desaparecidos
Esos ojos negros
[1985]
Parole e musica di León Gieco
Dal disco “De Ushuaia a La Quiaca, vol 1”, con Gustavo Santaolalla (1951-), compositore, musicista e produttore musicale argentino, vincitore di due Oscar per le colonne sonore di “Brokeback Mountain” di Ang Lee (2006) e di “Babel” di Alejandro González Iñárritu (2007).
Una canzone di “fine dittatura”…
Gli occhi neri sono quelli di Jorge Rafael Videla, il principale esponente della giunta militare argentina al potere tra il 1976 ed il 1983, quegli occhi che mentre guardavano le partite dei Mondiali di calcio portavano impresso sulla retina le immagini del massacro di un’intera generazione di argentini …
Solo recentemente, nel 2010, il popolo argentino è riuscito a “poner llave” e ad “encierrar” definitivamente il vecchio e mai pentito dittatore ed assassino di massa, che alla lettura della sentenza ha dichiarato: “Quella che abbiamo... (Continues)
Parole e musica di León Gieco
Dal disco “De Ushuaia a La Quiaca, vol 1”, con Gustavo Santaolalla (1951-), compositore, musicista e produttore musicale argentino, vincitore di due Oscar per le colonne sonore di “Brokeback Mountain” di Ang Lee (2006) e di “Babel” di Alejandro González Iñárritu (2007).
Una canzone di “fine dittatura”…
Gli occhi neri sono quelli di Jorge Rafael Videla, il principale esponente della giunta militare argentina al potere tra il 1976 ed il 1983, quegli occhi che mentre guardavano le partite dei Mondiali di calcio portavano impresso sulla retina le immagini del massacro di un’intera generazione di argentini …
Solo recentemente, nel 2010, il popolo argentino è riuscito a “poner llave” e ad “encierrar” definitivamente il vecchio e mai pentito dittatore ed assassino di massa, che alla lettura della sentenza ha dichiarato: “Quella che abbiamo... (Continues)
Esos ojos negros que miraban
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dead End 2013/3/18 - 14:39
Song Itineraries:
Argentinian military dictatorship 1976-1982. The desaparecidos
Yo vengo a ofrecer mi corazón
[1985]
Parole e musica di Fito Páez
Dall’album “Giros”
La fine della dittatura e la necessità di darsi da fare per ricostruire il paese, la vita, l’amore e la speranza: “Chi ha detto che tutto è perduto? Nonostante tutto il sangue che il fiume si è portato via, io oggi sono qui per offrire il mio cuore…”
Una delle canzoni più famose del cantautore argentino, interpretata da Joan Manuel Serrat, Pablo Milanés, da Ana Belén, León Gieco, da Víctor Heredia, Judit Neddermann ma soprattutto dalla grande “Negra Sosa”, Mercedes Sosa, che ne fece un suo cavallo di battaglia intitolando così il suo album che uscì quello stesso anno.
Parole e musica di Fito Páez
Dall’album “Giros”
La fine della dittatura e la necessità di darsi da fare per ricostruire il paese, la vita, l’amore e la speranza: “Chi ha detto che tutto è perduto? Nonostante tutto il sangue che il fiume si è portato via, io oggi sono qui per offrire il mio cuore…”
Una delle canzoni più famose del cantautore argentino, interpretata da Joan Manuel Serrat, Pablo Milanés, da Ana Belén, León Gieco, da Víctor Heredia, Judit Neddermann ma soprattutto dalla grande “Negra Sosa”, Mercedes Sosa, che ne fece un suo cavallo di battaglia intitolando così il suo album che uscì quello stesso anno.
¿Quién dijo que todo está perdido?
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dead End 2013/3/18 - 13:12
A los mineros de Bolivia
AI MINATORI BOLIVIANI
(Continues)
(Continues)
Contributed by Piera Marchioni 2012/3/22 - 01:09
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con Lila Downs
Dal disco «El hombrecito del mar» del 2022
Letra: León Gieco
Música: Luis Gurevich
“Soles y Flores, nació de una imagen muy concreta, cuando las Madres entraron a la Ex-Esma (centro clandestino de detención de personas en Buenos Aires en época de la dictadura), prometieron llenar ese lugar de soles y flores para poner mucha vida en un lugar de tanta muerte.
Y siempre pensé grabarla con Lila Downs, porque me encanta su voz, por lo que representa, y porque sabe de los dolores de su pueblo, del nuestro y de toda América…, me hace muy feliz que haya aceptado”
León Gieco
“Soles y Flores, nasce da un'immagine ben precisa, quando le Madri di Plaza de Mayo sono entrate nell'Ex-Esma (centro di detenzione clandestino per persone a Buenos Aires ai tempi della dittatura), promisero di riempire quel luogo di soli e fiori in modo da portare molta vita in un luogo che aveva... (Continues)