[1971]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Ken Hensley (1945-2020)
Album / Albumi: Salisbury
Single: Lady in Black / Simon the Bullit Freak, March 1971
Una coinvolgente ballata, così deliziosa così malinconica, così epica, così due accordi e via...
Sì perché tutto il pezzo è costruito su due accordi.
Chiunque segue gli Heep, veri precursori dell’Epic Metal con l’album Salisbury del 1971 da cui è tratta questa canzone, da tempo sa benissimo che da oltre venticinque anni questo pezzo chiude tutti i loro concerti, ma forse i novizi non sanno che la fortuna per questo brano arrivò solo nel 1977 quando vinse il Golden Lion (il Grammy Europeo nda) dopo un ritardato successo in Germania ove veniva utilizzata nelle scuole per insegnare ai bambini la lingua inglese.
Una canzone contro la guerra in Vietnam, un mio video contro tutte le guerre che insanguinano... (continuer)
INDIA: “CACCIATORI DI TAGLIE” CONTRO ADIVASI E NAXALITI
Gianni Sartori
Sarebbero almeno 26 (quelli accertati almeno, ma si presume siano di più) i naxaliti caduti negli scontri del 13 novembre, durati alcune ore, con la polizia dello Stato indiano del Maharashtra.
Tra i maoisti uccisi, sei donne e il dirigente politico Milind Teltumbde, membro del comitato centrale del PCI (Maoista) e responsabile della zona Maharashtra-Madhya Pradesh-Chhattisgarh. Sulla sua testa era stata posta una taglia di cinque milioni di rupie.
Una vera e propria battaglia si era svolta a conclusione di un rastrellamento nella giungla di Mardintola, lungo la frontiera tra il Maharashtra e il Chhattisgarh, nel distretto di Gadchiroli.
Stando alle dichiarazioni ufficiali, tre membri delle forze speciali sarebbero rimasti gravemente feriti e immediatamente aviotrasportati nell’ospedale di Nagpur.
Nella zona,... (continuer)
Caterina Caselli
Album / Albumi: “Caterina Caselli”, 1972
A conferma del fatto che questo sito è (da tempo) completamente “fuori controllo” da parte anche di chi lo redige e gestisce, un piccolo episodio. Oggi pomeriggio, in macchina, io e la Daniela -k.d.- stavamo ascoltando una trasmissione di Radio Popolare, “Bollicine”. Parentesi: da un mesetto circa, per motivi facilmente immaginabili, Radio Popolare brulica di canzoni contro la guerra; e abbiamo come l'impressione che i redattori e i bravi conduttori della storica radio milanese diano spesso delle occhiate a questo sito, anche se -privi come siamo, e come intendiamo restare, di collegamenti “social” e quant'altro, non possiamo averne la certezza. Fatto sta che “Bollicine” di oggi era dedicata alle cover italiane degli anni '70, e quando è stata mandata in onda quest' “Uomo del Paradiso” di Caterina Caselli, i conduttori hanno mandato... (continuer)
Risalgono a tre anni fa le grandi proteste dei contadini indiani contro le liberalizzazioni dei mercati (volute dal governo di Narendra Modi, ufficialmente per “modernizzare” il Paese) e per ottenere prezzi minimi garantiti (almeno per alcuni prodotto agricoli).
Ora forse ci risiamo. Sentendosi traditi dal governo, a decine di migliaia da tutta l’India (ma soprattutto dagli Stati del Nord) sono di nuovo in marcia verso la capitale. Chiedendo anche il condono dei prestiti, per molte piccole aziende una questione di vita o di morte.
La marcia dei contadini, denominata “Delhi Chalo” (Andiamo a Delhi) ha preso il via il 13 febbraio. Oltre che da trattori, il lungo convoglio è formato da camion e carri riempiti di provviste e di materiale per bivaccare (evidente l’intenzione di far durare la protesta a lungo).
Caduti nel vuoto i tentativi di negoziati, intorno... (continuer)
“Perché, mi chiedi, il mio cuore è così straziato, perchè le lacrime in luoghi così allegri?
Qui un tempo si librarono i sogni di mio fratello, finchè non morì per mano di un’inutile guerra”
Let me walk a while alone (continuer)
envoyé par Bartleby 15/12/2010 - 10:27
La canzone degli Uriah Heep accompagna immagini realizzate a Slottsskogen, un grande parco verde di 140 ettari al centro della città svedese di Göteborg:
L’autore del video, tal GothiaRegio, lo ha introdotto come segue:
“Per anni ho preso questa canzone degli Uriah Heep solo come una bella canzone su di un bel parco. Realizzando questo video ho capito che invece si tratta di una canzone dedicata alla memoria di un giovane “che morì in un’inutile guerra”. Così ho cominciato a pensare ad un ragazzo che ha fatto quella fine e che ha una targa proprio in questo parco di Göteborg dove ho fatto le mie foto. David era un ragazzo svedese che era venuto a New York per lavorare in una società con sede ai piani alti del World Trade Center. David non è sopravvissuto agli attacchi dell’11 settembre 2001.
Ho voluto dedicare queste immagini a lui, uno di quei tanti ragazzi i cui sogni non hanno potuto librarsi a lungo perché le loro vite sono state spezzate da inutile guerra e da violenza insensata.”
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Ken Hensley (1945-2020)
Album / Albumi: Salisbury
Single: Lady in Black / Simon the Bullit Freak, March 1971
Una coinvolgente ballata, così deliziosa così malinconica, così epica, così due accordi e via...
Sì perché tutto il pezzo è costruito su due accordi.
Chiunque segue gli Heep, veri precursori dell’Epic Metal con l’album Salisbury del 1971 da cui è tratta questa canzone, da tempo sa benissimo che da oltre venticinque anni questo pezzo chiude tutti i loro concerti, ma forse i novizi non sanno che la fortuna per questo brano arrivò solo nel 1977 quando vinse il Golden Lion (il Grammy Europeo nda) dopo un ritardato successo in Germania ove veniva utilizzata nelle scuole per insegnare ai bambini la lingua inglese.
Una canzone contro la guerra in Vietnam, un mio video contro tutte le guerre che insanguinano... (continuer)