Auteur Ianva
Non solo il Coppedé.
Con la nascita della Repubblica Sociale una grossa parte degli attori e dei professionisti -per non parlare delle professioniste- che roteava attorno a Cinecittà si trasferì al Lido di Venezia, perpetuando anche in quella sede quella grossolana ostentazione di lussi, quella tossicodipendenza e quelle imitazioni fuori tempo massimo della guerra dannunziana che costeranno la pelle, nei primi mesi e nei primi anni del dopoguerra.
Carlo Mazzantini racconta di come fu agguantato in camicia nera a Milano e messo prigioniero in una cella ricavata da un seminterrato, dove assisté alla finaccia di un ragazzino cui l'anarchico che aveva in custodia alternava legnate a prese di giro, rabbia e brutte previsioni su quello che gli sarebbe capitato: "...Tieni! Il Buffalo Bill di Porta Vittoria! Prendi, carogna! Andava in giro, una pistola di qua e una di là: largo che passo io!".... (continuer)
Con la nascita della Repubblica Sociale una grossa parte degli attori e dei professionisti -per non parlare delle professioniste- che roteava attorno a Cinecittà si trasferì al Lido di Venezia, perpetuando anche in quella sede quella grossolana ostentazione di lussi, quella tossicodipendenza e quelle imitazioni fuori tempo massimo della guerra dannunziana che costeranno la pelle, nei primi mesi e nei primi anni del dopoguerra.
Carlo Mazzantini racconta di come fu agguantato in camicia nera a Milano e messo prigioniero in una cella ricavata da un seminterrato, dove assisté alla finaccia di un ragazzino cui l'anarchico che aveva in custodia alternava legnate a prese di giro, rabbia e brutte previsioni su quello che gli sarebbe capitato: "...Tieni! Il Buffalo Bill di Porta Vittoria! Prendi, carogna! Andava in giro, una pistola di qua e una di là: largo che passo io!".... (continuer)
Io non sto con Oriana 13/7/2009 - 14:30
Carlo Mazzantini riconobbe il suo sfortunato compagno di cella, il "Buffalo Bill di Porta Vittoria", nella foto scelta da Giampaolo Pansa per la copertina del suo libro "Il sangue dei vinti"... forse un bullo di quartiere o un balordo, ma non certo un ragazzino, da quel che si vede...
Alessandro 14/7/2009 - 15:02
Per me era una gran testa di cock e si è meritato la fine che ha fatto, anzi, non è bastato nemmeno...
Alessandro 14/7/2009 - 17:28
Ho letto il libro di Pansa trovandolo assolutamente inutile, oltre che malscritto e pieno di espedienti narrativi da terza media. Insomma: roba che va bene a lui per rimpannucciarsi un po', ché si sa, litterae non dant panem, e poi per quei programmi della cialtrovisione in cui un reportage da una "obliterazione di obiettivi" o da una "esportazione di democrazia" si alterna a ponderose considerazioni sui cosmetici indispensabili per la cura del vello pubico femminile.
Ho anche la sensazione che intere pagine siano state scritte tenendo www.italia-rsi.org in una schermata, e lo word processor nell'altra.
Ho anche la sensazione che intere pagine siano state scritte tenendo www.italia-rsi.org in una schermata, e lo word processor nell'altra.
Io non sto con Oriana 14/7/2009 - 21:19
Per la precisione, si tratta dell'esecuzione di Pietro Caruso, capo della polizia, fucilato il 22 settembre 1944.
Hai ragione.
Esiste pure l'intero filmato del processo e della fucilazione di Caruso.
Quello della fucilazione di Koch, girato da Visconti, non sono riuscito a trovarlo su YouTube...
Esiste pure l'intero filmato del processo e della fucilazione di Caruso.
Quello della fucilazione di Koch, girato da Visconti, non sono riuscito a trovarlo su YouTube...
Bartleby 5/4/2012 - 15:45
Foto della fucilazione di Pietro Koch, Roma, 5 giugno 1945 (forse questa è quella giusta...)
Bernart Bartleby 15/3/2014 - 14:12
E forse su Rai Storia ho trovato alcune brevi sequenze della fucilazione tratte da quanto girato da Luchino Visconti in quel giorno di giugno del 1945...
Bernart Bartleby 15/3/2014 - 14:19
Ricordiamo che il mandante dell'omicidio di Luisa Ferida e di Osvaldo Valenti fu Sandro Pertini.
Raffaele Gregorio 5/3/2020 - 18:50
Mi pare che l'unica fonte diretta che indichi in Pertini il mandante di quel duplice omicidio sia il suo stesso esecutore, il comandante partigiano Giuseppe Marozin, nome di battaglia "Vero"...
Mi consta che il Marozin, morto nel 1966, sia stato un personaggio molto discusso, un violento, un rapinatore (ce ne sono stati tanti, da una parte e dall'altra). Durante la guerra fu addirittura condannato a morte per insubordinazione e dopo la guerra subì processi per omicidi e violenze perpetrati durante il conflitto anche a danno di suoi compagni. Ne uscì, come tanti altri, solo con l'amnistia...
Mi pare un po' poco per dare la colpa a Pertini...
Mi consta che il Marozin, morto nel 1966, sia stato un personaggio molto discusso, un violento, un rapinatore (ce ne sono stati tanti, da una parte e dall'altra). Durante la guerra fu addirittura condannato a morte per insubordinazione e dopo la guerra subì processi per omicidi e violenze perpetrati durante il conflitto anche a danno di suoi compagni. Ne uscì, come tanti altri, solo con l'amnistia...
Mi pare un po' poco per dare la colpa a Pertini...
B.B. 5/3/2020 - 22:49
Ci andrei un po' più cauto con questa affermazione, soprattutto con la parola "mandante" che rimanda a un ambiente malavitoso-mafioso.
Secondo wikipedia, la questione non è per niente certa:
Secondo wikipedia, la questione non è per niente certa:
Marozin affermò anche che l'ordine di effettuare l'esecuzione della Ferida e di Valenti venne direttamente dal C.L.N.A.I. nella persona di Sandro Pertini: «Quel giorno - 30 aprile 1945 - Pertini mi telefonò tre volte dicendomi: "Fucilali, e non perdere tempo!"». Non ci sono altre fonti che sostengano il coinvolgimento di Pertini nella vicenda.
Lorenzo 5/3/2020 - 22:53
Pertini aveva una vocazione criminale appurata da parecchie testimonianze, lo stesso Pietro Nenni non aveva un giudizio positivo del soggetto
Marcello Siconolfi 21/10/2023 - 13:00
Bora
[2009]
Nell’album “Italia: ultimo atto”
“1944-1948. La tragedia degli Italiani di Istria e Dalmazia, la pulizia etnica sulla porta di casa, gli entusiasti sostenitori nostrani della ‘soluzione foiba’, l’interdizione a parlarne. L’Italia che abbiamo ereditato ha più d’una radice affondata in quel terreno carsico…” (Ianva)
Canzone su tema delicatissimo, controverso, di cocente attualità (10 febbraio, giorno del Ricordo), proveniente da band altrettanto discussa (anche su queste pagine). Penso che si possa tranquillamente ascriverla al percorso (discusso, pure questo) “Destra e Reazionarismo contro e nella guerra”, ma leggendone il testo non mi è parso che sia accostabile a quello di altre canzoni sul tema provenienti, queste sì, da gruppi musicali senz’altro appartenenti all’estrema destra (Compagnia dell’Anello, Gesta Bellica, Ultima Frontiera, per esempio). Oltre ad essere dei musicisti... (continuer)
Nell’album “Italia: ultimo atto”
“1944-1948. La tragedia degli Italiani di Istria e Dalmazia, la pulizia etnica sulla porta di casa, gli entusiasti sostenitori nostrani della ‘soluzione foiba’, l’interdizione a parlarne. L’Italia che abbiamo ereditato ha più d’una radice affondata in quel terreno carsico…” (Ianva)
Canzone su tema delicatissimo, controverso, di cocente attualità (10 febbraio, giorno del Ricordo), proveniente da band altrettanto discussa (anche su queste pagine). Penso che si possa tranquillamente ascriverla al percorso (discusso, pure questo) “Destra e Reazionarismo contro e nella guerra”, ma leggendone il testo non mi è parso che sia accostabile a quello di altre canzoni sul tema provenienti, queste sì, da gruppi musicali senz’altro appartenenti all’estrema destra (Compagnia dell’Anello, Gesta Bellica, Ultima Frontiera, per esempio). Oltre ad essere dei musicisti... (continuer)
Sento echi d’un festeggiamento
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 11/2/2015 - 22:31
Le foibe e i crimini che le hanno precedute
di [[|Predrag Matvejević]]
Pubblicato su Novi List, 12 febbraio 2005, col titolo "Foibe" su fašistički izum
Traduzione italiana di Luka Zanoni per Osservatorio sui Balcani
Queste righe sono state scritte nel Giorno del ricordo in Italia, 10 febbraio 2005 - quel dispiacere lo condivido con molti cittadini di questo Paese. I crimini delle fosse e quelli che in esse vi sono finiti, ciò che le ha precedute e che le ha seguite, l'ho condannato da tempo - mentre vivevo in Jugoslavia, quando di ciò in Italia si parlava raramente e non abbastanza. Ho scritto pure sui crimini di Goli Otok, di cui sono state vittime molti comunisti, Jugoslavi e Italiani che erano più vicini a Stalin e Togliatti che al "revisionismo" di Tito. Ho parlato anche della sofferenza degli esiliati italiani dall'Istria e dalla Dalmazia, dopo la Seconda Guerra mondiale - l'ho... (continuer)
Bernart Bartleby 11/2/2015 - 22:36
Inutile rilevare la distanza che separa su ogni piano ed in ogni senso questa quarantina di versi dall'operazza di un cristicchio qualsiasi.
Io non sto con Oriana 19/3/2016 - 08:25
A me "questo" sembra propaganda vergognosa non un cristicchio qualsiasi che tra l'altro non amo. badate bene non la canzone ma il panegirico antifascista che ne prende spunto
Bassa e meschina ideologia! vogliamo dire che berlusconi e' fascista e'zcomico cosi come vogliamo dire che tito era una gran brava persona "questo" e' tragico!
Bassa e meschina ideologia! vogliamo dire che berlusconi e' fascista e'zcomico cosi come vogliamo dire che tito era una gran brava persona "questo" e' tragico!
Dan il di las 6/7/2016 - 14:42
Nel Giorno del Ricordo per le vittime delle foibe, La Meloni, leader di Fratelli d'Italia, ha postato questa foto:
Peccato che la foto mostri soldati italiani mentre fucilano civili sloveni nel 1942...
No comment.
Peccato che la foto mostri soldati italiani mentre fucilano civili sloveni nel 1942...
No comment.
B.B. 11/2/2018 - 15:59
Oggi Mattarella e Pahor, mano nella mano, hanno deposto una corona ad un monumento che celebra un falso storico. Gli infoibati di cui tanto si parla sicuramente non furono infoibati a Basovizza.
LETTERA APERTA AL PRESIDENTE DELLA SLOVENIA BORUT PAHOR
LETTERA APERTA AL PRESIDENTE DELLA SLOVENIA BORUT PAHOR
CCG Staff 13/7/2020 - 14:01
A proposito di giorno del ricordo e manipolazione della memoria, ho trovato molto ben fatto, informato ed equilibrato questo libro di Eric Gobetti.
E allora le foibe? In un libro dati e fatti per capire il Giorno del ricordo
Lo storico Eric Gobetti pubblica con Laterza un libro che spiega con dati, fatti e numeri, di che cosa parliamo quando parliamo di foibe e infoibati
Lorenzo 10/2/2021 - 22:55
Appena comprato. Prometto recensione a breve su http://www.iononstoconoriana.com.
Ad una prima occhiata mi è sembrato un testo molto divulgativo, adattissimo a chi si accosta per la prima volta all'argomento o a quanti abbiano intenzione di deridere una propaganda vittimista e frignona eretta a dogma.
Giorni fa mi sono trovato a leggere un vecchio pamphlet di Claudia Cernigoi, risalente al 1997.
In esso si avanza il dubbio, pesante e documentato, che dignitari e scolaresche siano condotte a Bazovica per rendere omaggio a una discarica dal momento che il pozzo minerario ivi esistente restituì nell'immediato dopoguerra non più di una decina di cadaveri, per lo più di militari tedeschi.
Qualcuno ha notizia di ricerche più approfondite, in grado di confermare o smentire?
Ad una prima occhiata mi è sembrato un testo molto divulgativo, adattissimo a chi si accosta per la prima volta all'argomento o a quanti abbiano intenzione di deridere una propaganda vittimista e frignona eretta a dogma.
Giorni fa mi sono trovato a leggere un vecchio pamphlet di Claudia Cernigoi, risalente al 1997.
In esso si avanza il dubbio, pesante e documentato, che dignitari e scolaresche siano condotte a Bazovica per rendere omaggio a una discarica dal momento che il pozzo minerario ivi esistente restituì nell'immediato dopoguerra non più di una decina di cadaveri, per lo più di militari tedeschi.
Qualcuno ha notizia di ricerche più approfondite, in grado di confermare o smentire?
Io non sto con Oriana 11/2/2021 - 09:11
Sì, la scelta di Basovizza come monumento nazionale è un evidente falso storico visto che
1) non è una foiba ma una ex miniera in disuso
2) in effetti gli unici cadaveri rinvenuti a Basovizza sono di soldati tedeschi morti nei combattimenti durante la liberazione di Trieste
La scelta è dovuta a questioni di comodità visto che le altre foibe dove effettivamente ci furono vittime uccise dai partigiani si trovano oggi in territorio sloveno e sarebbe stato difficile fare un monumento nazionale italiano in Slovenia.
Inoltre, e questo mi sembra un fatto più grave, a Basovizza furono fucilati il 6 settembre 1930 gli antifascisti sloveni del TIGR. La scelta del luogo sembra quindi voler controbilanciare un crimine reale fascista con un crimine dell'altra parte che è proprio inventato, o perlomeno non si è svolto in quel luogo.
1) non è una foiba ma una ex miniera in disuso
2) in effetti gli unici cadaveri rinvenuti a Basovizza sono di soldati tedeschi morti nei combattimenti durante la liberazione di Trieste
La scelta è dovuta a questioni di comodità visto che le altre foibe dove effettivamente ci furono vittime uccise dai partigiani si trovano oggi in territorio sloveno e sarebbe stato difficile fare un monumento nazionale italiano in Slovenia.
Inoltre, e questo mi sembra un fatto più grave, a Basovizza furono fucilati il 6 settembre 1930 gli antifascisti sloveni del TIGR. La scelta del luogo sembra quindi voler controbilanciare un crimine reale fascista con un crimine dell'altra parte che è proprio inventato, o perlomeno non si è svolto in quel luogo.
Lorenzo 11/2/2021 - 10:18
Bassa velocità
In quanto autore del contributo in questione e di altri contributi appartenenti al medesimo percorso tematico, mi sento di dovere una precisazione. In primo luogo, credo fermamente nella pluralità, nel confronto e nell'apertura ad interpretazioni della realtà e del mondo diverse dalla mia, motivazioni che mi hanno spinto ad interessarmi al filone della musica alternativa di destra pur non appartenendo affatto all'area politica a cui fa riferimento. Per alcuni autori, come ad esempio gli Ianva, nutro sincera stima artistica e apprezzamento musicale. Nel caso di altri, artisticamente meno dotati, trovo che abbiano scritto canzoni che trovano un proprio valore nell'interpretare la realtà da una prospettiva differente dalla mia, e che appartengono a pieno titolo alla suddetta categoria all'interno di questo sito. Aggiungo, come peraltro già evidenziato dagli admin, che dal mio punto di vista... (continuer)
Andrea Marconi 9/10/2018 - 17:10
Macht Frei
[2017]
Canzone da "Dish-Is-Nein", uscito nel gennaio di quest'anno, album che segna sostanzialmente il ritorno del mitico martello dei Disciplinatha, cui si aggiungono pezzi degli Ianva e degli Skinny Puppy.
Testo trovato su dish-is-nein.bandcamp.com
Canzone da "Dish-Is-Nein", uscito nel gennaio di quest'anno, album che segna sostanzialmente il ritorno del mitico martello dei Disciplinatha, cui si aggiungono pezzi degli Ianva e degli Skinny Puppy.
Testo trovato su dish-is-nein.bandcamp.com
Femen strike
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 4/10/2018 - 22:06
In battaglia
Sembrerebbero dei "destri" questi Ianva, ma poi citano tra le loro influenze De André, Brel e Ciampi e intitolano il loro primo album "Disobbedisco!"...
"In battaglia è invece tratta dall'ultimo album, "L'Occidente" (2007).
"In battaglia è invece tratta dall'ultimo album, "L'Occidente" (2007).
Ore 6 spaccate in punto - quota, no, no mi sovviene
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 8/5/2008 - 13:27
La canzone è in realtà una cover di "The Battle" del gruppo inglese "The Strawbs". Bisogna dire però che il testo è stato totalmente riscritto. Qui la canzone originale, che più che "contro la guerra", sembra una descrizione di una battaglia.
THE BATTLE
(continuer)
(continuer)
Segnalo che "Disobbedisco" è una citazione di D'Annunzio durante l'impresa di Fiume, non una berciata pacifista o pro diserzione.
Mettere gli Ianva, con le loro posizioni lucide e fuori dai facili schieramenti dualistici, tra gli autori di canzoni pacifiste o addirittura antifasciste e sintomo di poca sensibilità.
Mettere gli Ianva, con le loro posizioni lucide e fuori dai facili schieramenti dualistici, tra gli autori di canzoni pacifiste o addirittura antifasciste e sintomo di poca sensibilità.
Marco 13/5/2016 - 23:53
Ma, infatti, almeno per me gli Ianva sono dei perfettissimi fascisti, senza togliere che alcune loro canzoni sono quantomeno interessanti e, a volte, singolari. Quanto alle dichiarate influenze di De André, Brel o Ciampi, beh magari bisognerebbe ricordare anche di quando quei merdosi di Casapound festeggiavano Rino Gaetano, oppure Morsello che scimmiottava palesemente i cantautori di sinistra o presunti tali. Poi ognuno la prenda come vuole, anche se in fondo sono d'accordo che canzoni come quelle di questi emeriti fascistoni abbiano poco a che fare col pacifismo o con la diserzione, al pari di quel buffone di Gabriele D'Annunzio (quello che Fernando Pessoa, non certo un comunista, chiamava con spregio "il Rapagnetta"). Però Marco ha fatto bene a specificare il vero significato del "Disobbedisco": questa è stata una disattenzione da parte di questo sito usualmente attentissimo. Saluti.
Egesippo Navelli 14/5/2016 - 00:20
Dal momento che sono stato sorprendentemente pubblicato, e di questo ringrazio, aggiungo che ho la netta sensazione che talvolta cerchiate giustificazioni o fantasiose interpretazioni affinché il vostro superego possa accettare di apprezzare canzoni o artisti il cui messaggio ritenete "male assoluto".
Esegippo cita Casapound come esempio negativo di apertura degli steccati ideologici alla ricerca di nuove relazioni e punti di riferimento; io ritengo che in questo senso abbiate molto da imparare dalla loro capacità di vedere al di là dell'ortodossia, che poi è una gabbia in cui da soli ci imprigioniamo.
Sareste così liberi di apprezzare D'Annunzio, Pirandello, Ezra Pound, Celine, Mishima, i futuristi, i poeti ermetici, i metafisici, e tutti gli artisti nati da quell'esperienza senza per forza cercare di depotenziarli per digerirli.
Io per esempio adoro Sartre e l'esistenzialismo, e non mi sento in colpa per questo :D
Esegippo cita Casapound come esempio negativo di apertura degli steccati ideologici alla ricerca di nuove relazioni e punti di riferimento; io ritengo che in questo senso abbiate molto da imparare dalla loro capacità di vedere al di là dell'ortodossia, che poi è una gabbia in cui da soli ci imprigioniamo.
Sareste così liberi di apprezzare D'Annunzio, Pirandello, Ezra Pound, Celine, Mishima, i futuristi, i poeti ermetici, i metafisici, e tutti gli artisti nati da quell'esperienza senza per forza cercare di depotenziarli per digerirli.
Io per esempio adoro Sartre e l'esistenzialismo, e non mi sento in colpa per questo :D
Marco 14/5/2016 - 00:49
E perché Marco, di grazia, ti sorprendi così tanto...? Abbiamo come il sospetto che (ancora) non conosci molto bene questo sito. Se tu lo conoscessi bene, ad esempio, sapresti di questo “percorso” (nel sito un “percorso” è una serie di canzoni e brani accomunati da un tema di fondo), che è stato -tra le altre cose- fortemente voluto anche se, chiaramente, si tratta di un percorso, come dirti, “sorvegliato”.
Quello di cui vorremmo pregarti, comunque, è di lasciare da parte le tue “nette sensazioni”, pure condite con bizzarre considerazioni “psicologiche” (addirittura il superego!) che proprio sono fuori luogo. Non sapendo neppure chi sia Egesippo che ha commentato su questa pagina, non possiamo ovviamente rispondere per suo conto e ci penserà lui stesso se lo vorrà; ti rispondiamo quindi come Staff degli amministratori di questo sito, in modo che tu possa farti -se lo desideri- un'idea un... (continuer)
Quello di cui vorremmo pregarti, comunque, è di lasciare da parte le tue “nette sensazioni”, pure condite con bizzarre considerazioni “psicologiche” (addirittura il superego!) che proprio sono fuori luogo. Non sapendo neppure chi sia Egesippo che ha commentato su questa pagina, non possiamo ovviamente rispondere per suo conto e ci penserà lui stesso se lo vorrà; ti rispondiamo quindi come Staff degli amministratori di questo sito, in modo che tu possa farti -se lo desideri- un'idea un... (continuer)
CCG/AWS Staff 15/5/2016 - 08:40
Il sottoscritto ha sempre considerato Boutique Pound come un franchising di cappellini, magliette e musichette utili a puntellare ego traballanti. La relativa fortuna politica del franchising è un effetto collaterale di un marketing fortemente caratterizzato ed ha "bruciato" molte formazioni di un ambiente noto a chi si interessa di politica per la prodigiosa litigiosità dei suoi protagonisti, oltre che per il loro solitamente nullo spessore morale.
Anni or sono la "destra" peninsulare confluì quasi in blocco in una formazione chiamata "Popolo della Libertà", sostanzialmente in nome del denaro. La parabola di quella formazione ha bruciato rappresentanza politica ad ogni livello ed ha sostanzialmente ridotto in macerie l'areale di riferimento, liberando spazi di manovra per chi riuscisse ad inserirvisi. Boutique Pound pare esserci riuscita.
Boutique Pound ha un'offerta politica adatta ad... (continuer)
Anni or sono la "destra" peninsulare confluì quasi in blocco in una formazione chiamata "Popolo della Libertà", sostanzialmente in nome del denaro. La parabola di quella formazione ha bruciato rappresentanza politica ad ogni livello ed ha sostanzialmente ridotto in macerie l'areale di riferimento, liberando spazi di manovra per chi riuscisse ad inserirvisi. Boutique Pound pare esserci riuscita.
Boutique Pound ha un'offerta politica adatta ad... (continuer)
Io non sto con Oriana 15/5/2016 - 10:41
Errata corrige.
Come ci è stato segnalato da un altro e benemerito admin del sito, una canzone sulla prigionia di Ezra Pound c'è, "Poeta in gabbia" scritta e cantata da Michele Gazich. Solo che l'autore è notoriamente tutt'altro che di destra. Ci scusiamo per l'imprecisione (anche con Michele Gazich, se legge), ma oramai avere il "pieno controllo" a memoria su un sito di oltre venticinquemila canzoni è parecchio arduo...
Come ci è stato segnalato da un altro e benemerito admin del sito, una canzone sulla prigionia di Ezra Pound c'è, "Poeta in gabbia" scritta e cantata da Michele Gazich. Solo che l'autore è notoriamente tutt'altro che di destra. Ci scusiamo per l'imprecisione (anche con Michele Gazich, se legge), ma oramai avere il "pieno controllo" a memoria su un sito di oltre venticinquemila canzoni è parecchio arduo...
CCG/AWS Staff 15/5/2016 - 17:29
Tanz Mit Laibach
[2003]
Scritta dai membri della band industrial slovena con Peter Mlakar, Iztok Turk (ex membro del gruppo Videosex) e i DJ Umek, Bizzy e Dojaja.
Nell’album intitolato “WAT” (acronimo per “We Are Time”)
Brano dichiaratamente ispirato allo stile dei predecessori e maestri D.A.F. (Deutsch-Amerikanische Freundschaft)
Lo stile musicale ed estetico dei Laibach è sempre stato oggetto di discussioni, improntato com’è all’esasperazione dei simboli del totalitarismo, di matrice fascista come comunista, e del militarismo.
Leggo su Wikipedia che uno dei loro primi concerti, a Zagabria nel 1983, fu interrotto dalla polizia perchè sul maxischermo alle spalle della band scorrevano immagini pornografiche alternate a quelle dei comizi di Josip Broz Tito…
Invece nei primi anni 90, in un concerto a Belgrado proprio poco prima lo scoppio della guerra in Jugoslavia, i Laibach alternarono le registrazioni... (continuer)
Scritta dai membri della band industrial slovena con Peter Mlakar, Iztok Turk (ex membro del gruppo Videosex) e i DJ Umek, Bizzy e Dojaja.
Nell’album intitolato “WAT” (acronimo per “We Are Time”)
Brano dichiaratamente ispirato allo stile dei predecessori e maestri D.A.F. (Deutsch-Amerikanische Freundschaft)
Lo stile musicale ed estetico dei Laibach è sempre stato oggetto di discussioni, improntato com’è all’esasperazione dei simboli del totalitarismo, di matrice fascista come comunista, e del militarismo.
Leggo su Wikipedia che uno dei loro primi concerti, a Zagabria nel 1983, fu interrotto dalla polizia perchè sul maxischermo alle spalle della band scorrevano immagini pornografiche alternate a quelle dei comizi di Josip Broz Tito…
Invece nei primi anni 90, in un concerto a Belgrado proprio poco prima lo scoppio della guerra in Jugoslavia, i Laibach alternarono le registrazioni... (continuer)
Wir alle sind besessen
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 22/10/2015 - 13:09
Piazza dei Cinquecento
[2009]
Album “Italia: ultimo atto”
L'ultima cena, il tradimento ed il martirio di Pier Paolo Pasolini attraverso i suoi pensieri…
“Roma, Novembre 1975. Tra le ingenti, quotidiane, morti violente di quegli anni, una spicca per valenze simboliche; quasi da sacrificio umano allo spirito del tempo: l’assassinio di Pasolini. All’indomani di una delle sue più disperate e violente requisitorie, quella voce viene fatta tacere per sempre. Nei panni del Ragazzo Di Vita, Duke Montana, in un brevissimo ma bruciante intervento.”
(Introduzione al brano dal sito del gruppo)
“Pasolini partì proprio con il Pelosi da Piazza dei Cinquecento, per andare verso quella morte ancora non chiarita, che segue la durissima esposizione pasoliniana del “Io so...”. Forse fu quello a spingerlo verso la morte, o forse l’aver indagato troppo in certe carte che porteranno alla scomparsa anche del giornalista... (continuer)
Album “Italia: ultimo atto”
L'ultima cena, il tradimento ed il martirio di Pier Paolo Pasolini attraverso i suoi pensieri…
“Roma, Novembre 1975. Tra le ingenti, quotidiane, morti violente di quegli anni, una spicca per valenze simboliche; quasi da sacrificio umano allo spirito del tempo: l’assassinio di Pasolini. All’indomani di una delle sue più disperate e violente requisitorie, quella voce viene fatta tacere per sempre. Nei panni del Ragazzo Di Vita, Duke Montana, in un brevissimo ma bruciante intervento.”
(Introduzione al brano dal sito del gruppo)
“Pasolini partì proprio con il Pelosi da Piazza dei Cinquecento, per andare verso quella morte ancora non chiarita, che segue la durissima esposizione pasoliniana del “Io so...”. Forse fu quello a spingerlo verso la morte, o forse l’aver indagato troppo in certe carte che porteranno alla scomparsa anche del giornalista... (continuer)
Chissà se esiste nulla che
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dead End 14/11/2012 - 14:41
A PIER PAOLO PASOLINI
di Αλέξανδρος Παναγούλης / Alexandros Panagulis (1939-1976), anche lui morto (ucciso) misteriosamente…
Voce umana
vestita di bellezza
era quella che ci davi
Umana e bella
anche se duramente accusava
Amore semplice umano
la tua vita
Amore e paura per l’Uomo
per il progresso fede
e lo sviluppo insopportabile per te
V’erano momenti in cui ascoltando
le parole scorrere dalle tue labbra
riudivo i versi di Rimbaud
"Sono nato troppo presto o troppo tardi?
Cosa sto a fare qui?
Ah, tutti voi,
pregate Iddio per l’infelice"
No Pier Paolo
non sei nato né presto né tardi
ma peccato che tu sia partito
mentre la verità si combatte
mentre tanti si scontrano
senza sapere perché
senza sapere dove vanno
Mentre le religioni cambiano faccia
e le ideologie diventano religioni
e molti vestono i paraocchi di nuovo
tu non dovevi andare via.
Dicembre 1975
di Αλέξανδρος Παναγούλης / Alexandros Panagulis (1939-1976), anche lui morto (ucciso) misteriosamente…
Voce umana
vestita di bellezza
era quella che ci davi
Umana e bella
anche se duramente accusava
Amore semplice umano
la tua vita
Amore e paura per l’Uomo
per il progresso fede
e lo sviluppo insopportabile per te
V’erano momenti in cui ascoltando
le parole scorrere dalle tue labbra
riudivo i versi di Rimbaud
"Sono nato troppo presto o troppo tardi?
Cosa sto a fare qui?
Ah, tutti voi,
pregate Iddio per l’infelice"
No Pier Paolo
non sei nato né presto né tardi
ma peccato che tu sia partito
mentre la verità si combatte
mentre tanti si scontrano
senza sapere perché
senza sapere dove vanno
Mentre le religioni cambiano faccia
e le ideologie diventano religioni
e molti vestono i paraocchi di nuovo
tu non dovevi andare via.
Dicembre 1975
Dead End 14/11/2012 - 14:51
Holy War
Ora che Giorgio ha replicato alle perplessità di Lorenzo, provo a dire anch’io la mia e – premettendo che non sono affatto un amante e nemmeno un conoscitore del genere metal, che già dal punto di vista strettamente musicale trovo insopportabile in tutte le sue declinazioni – lo faccio contribuendo la traduzione italiana di questa “Holy War” trovata su canzonimetal.altervista.org
Ora, prima di tutto ditemi voi se questo può essere considerato un testo contro la guerra, io non credo.
Poi, rispetto alla “provocazione” di Giorgio secondo il quale – dimmi se ho capito bene – il fatto che i guerrafondai si siano appropriati di una terminologia pacifista per provare a intorbidare le acque e a celare i loro soliti propositi allora questo, per contrasto, darebbe alle canzoni dei Manowar e di moltissimi gruppi metal, solo perché intrise di un’epica della guerra pura e schietta, la dignità... (continuer)
Ora, prima di tutto ditemi voi se questo può essere considerato un testo contro la guerra, io non credo.
Poi, rispetto alla “provocazione” di Giorgio secondo il quale – dimmi se ho capito bene – il fatto che i guerrafondai si siano appropriati di una terminologia pacifista per provare a intorbidare le acque e a celare i loro soliti propositi allora questo, per contrasto, darebbe alle canzoni dei Manowar e di moltissimi gruppi metal, solo perché intrise di un’epica della guerra pura e schietta, la dignità... (continuer)
Dead End 16/10/2012 - 10:12
Italia: ultimo atto
[2009]
Album "Italia: Ultimo Atto"
Un brano che, insieme a "In compagnia dei lupi", ricorda molto la celebre Povera patria di Franco Battiato. Forse ne è un'attualizzazione, dato l'odierno immondo verminaio di fascisti, satiri, puttane d'alto bordo, faccendieri, mafiosi, eversori, piduisti, incompetenti, bugiardi, mercenari, arroganti e imbecilli che brulicano grassocci e ben pasciuti e bavosi sia ai vertici dello Stato e dei partiti così come in ogni angolo buio, umido e fetido del nostro povero paese...
"La normalizzazione degli anni ‘80 e ‘90 è compiuta. L’Italia è un paese socialmente e culturalmente disintegrato. Super-poteri sovranazionali ne hanno assunto il controllo assoluto e procedono al dissanguamento, affiancati, come sempre, da volenterosi servi indigeni. Paradossalmente torniamo a essere avanguardia: quella d’un Occidente avviato verso le tenebre."
(Dal sito del gruppo)
Album "Italia: Ultimo Atto"
Un brano che, insieme a "In compagnia dei lupi", ricorda molto la celebre Povera patria di Franco Battiato. Forse ne è un'attualizzazione, dato l'odierno immondo verminaio di fascisti, satiri, puttane d'alto bordo, faccendieri, mafiosi, eversori, piduisti, incompetenti, bugiardi, mercenari, arroganti e imbecilli che brulicano grassocci e ben pasciuti e bavosi sia ai vertici dello Stato e dei partiti così come in ogni angolo buio, umido e fetido del nostro povero paese...
"La normalizzazione degli anni ‘80 e ‘90 è compiuta. L’Italia è un paese socialmente e culturalmente disintegrato. Super-poteri sovranazionali ne hanno assunto il controllo assoluto e procedono al dissanguamento, affiancati, come sempre, da volenterosi servi indigeni. Paradossalmente torniamo a essere avanguardia: quella d’un Occidente avviato verso le tenebre."
(Dal sito del gruppo)
Chiaro ch’è andata così: un paese da vomito!
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 14/7/2009 - 11:51
Un morceau qui, avec « In compagnia dei lupi », rappelle la célèbre « Povera patria » de Franco Battiato. Peut-être en est-ce une actualisation étant donné l'immonde fourmillement de fascistes, de satyres, de putains de haut vol, d'affairistes, de mafieux, de subversifs, de cagoulards, d'incompétents, de menteurs, de mercenaires, d'arrogants et d'imbéciles qui grouillent bien gras, florissants et baveux aussi bien aux sommets de l'État et des partis que dans chaque coin sombre, humide et fétide de notre pauvre pays...
La normalisation des années 80 et 90 est terminée. L'Italie est un pays socialement et culturellement désintégré. De super-pouvoirs supranationaux en ont pris le contrôle absolu et procèdent à son extinction, flanqués, comme toujours, de volontaires esclaves indigènes.
Paradoxalement, nous revenons à l'avant-garde : celle d'un Occident en route vers les ténèbres! ».
Commentaires... (continuer)
La normalisation des années 80 et 90 est terminée. L'Italie est un pays socialement et culturellement désintégré. De super-pouvoirs supranationaux en ont pris le contrôle absolu et procèdent à son extinction, flanqués, comme toujours, de volontaires esclaves indigènes.
Paradoxalement, nous revenons à l'avant-garde : celle d'un Occident en route vers les ténèbres! ».
Commentaires... (continuer)
ITALIE: DERNIER ACTE
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 26/7/2009 - 11:20
E cosa c'entrano gli IANVA in "canzoni contro la guerra"? Cioè, se va bene una canzone qualsiasi di chiunque, scevra dal contesto, che va contro la guerra o che sembra così, OK... ma sentitevi le altre canzoni di questo gruppo, che cmq non ama essere politicizzato... "La Ballata dell'Ardito", "Di nuovo in armi"... non che questi musicisti siano "a favore" della guerra ma molti loro pezzi non sono pacifisti... e si esalta l'impresa fiumana di dannunzio...
(Kat)
(Kat)
Prima di scrivere commenti del genere ti suggeriamo vivamente di prenderti una quindicina di giorni di ferie e di scorrere perbene questo sito, con tutto quel che vi è stato scritto. Poi le cose ti appariranno molto più chiare. Saluti! [RV]
Se invece non hai quindici giorni di ferie da prenderti, puoi cominciare a leggere questo commento di Alessandro a una delle canzoni che hai citato, e magari da lì si può cominciare una discussione costruttiva. Saluti.
Lorenzo 25/9/2009 - 08:47
cosa c'entri "verminaio di fascisti" davvero non me lo spiego.I fascisti sono scomparsi dal potere dopo l'8 settembre.
Facile dire, quando le cose sono negative, "colpa dei fascisti"....
Anzi, in "italia ultimo atto" spesso vengono prese di mira le posizioni dei "vincitori" della guerra (le loro colpe nella guerra civile post 8 settembre, il tradimento. vedi "dov'eri tu quel giorno", "bora", "stagione di caino", "luisa ferida"). Vi prego, non schierate politicamente anche gli ianva immettendo erronee informazioni.
Facile dire, quando le cose sono negative, "colpa dei fascisti"....
Anzi, in "italia ultimo atto" spesso vengono prese di mira le posizioni dei "vincitori" della guerra (le loro colpe nella guerra civile post 8 settembre, il tradimento. vedi "dov'eri tu quel giorno", "bora", "stagione di caino", "luisa ferida"). Vi prego, non schierate politicamente anche gli ianva immettendo erronee informazioni.
Raffaele 30/3/2012 - 08:52
Penso proprio che con "verminaio di fascisti" il nostro Alessandro volesse riferirsi al presidente della Camerata Gianfranco Fini, all'allora ministro della Guerra pardon della Difesa, camerata La Russa, al Podestà della Capitale... tutti usciti dalle schiere del neofascismo italiano degli anni '70. Chiaramente non si tratta dei fascisti del Ventennio, quelli hanno altre pesanti responsabilità
CCG Staff 30/3/2012 - 09:11
Leggi bene tutto, Raffaele, non solo quello che ti serve ed omettendo il resto: "... verminaio di fascisti, satiri, puttane d'alto bordo, faccendieri, mafiosi, eversori, piduisti, incompetenti, bugiardi, mercenari, arroganti e imbecilli..."
I vermi sono di tante specie e colori, mica solo neri...
I vermi sono di tante specie e colori, mica solo neri...
Bartleby 30/3/2012 - 09:23
... guarda Rutelli e i dirigenti dell'ex Democrazia è Libertà - La Margherita (DL), per esempio, un partito dissolto ormai da 5 anni e che ancora riesce a fare danni pure da "morto"... Volevo solo ricordare che Rutelli - che ha mandato dal culo il Comune di Roma ben prima di Alemanno - è stato condannato per le consulenze d'oro di quando era sindaco della Capitale Eterna (fino a quando?) e ora vorrebbe farci credere a colpi di querele che i 20/25 milioni di Euro di rimborsi elettorali della decotta Margherita se li è intascati tutti il vorace tesoriere Lusi e non se li sono "auto-liquidati" invece proprio lui, Rutelli, e i suoi fidi tirapiedi...
Vedi, Raffaele, che di vermi e di verminai ce ne sono molti...
Vedi, Raffaele, che di vermi e di verminai ce ne sono molti...
Bartleby 30/3/2012 - 13:38
X Mas 31/3/2012 - 14:36
Proprio lù, ma con i partigiani non c'entra nulla, semmai con l'Associazione Nazionale Predatori d'Italia...
Caro X Mas, associare proditoriamente un filibustiere dei giorni nostri agli eroi della Resistenza al nazifascismo è una pratica ben meschina che ti definisce per quello che sei.
Caro X Mas, associare proditoriamente un filibustiere dei giorni nostri agli eroi della Resistenza al nazifascismo è una pratica ben meschina che ti definisce per quello che sei.
Happy X Mas (War Is Over) 3/4/2012 - 09:59
Happy X Mas (War Is Over) -
Eh no caro perchè gli uni sono gli eredi deli altri, che ti piaccia o meno. Del resto veri filibustieri erano "i liberatori" erano quelli che buttavano bombe su civili inermi con l'aiuto di quel brav'uomo di Lucky Luciano e del decantato "eroismo" di chi sparava alle spalle dalle montagne strizzando l'occhio a baffone.
Eh no caro perchè gli uni sono gli eredi deli altri, che ti piaccia o meno. Del resto veri filibustieri erano "i liberatori" erano quelli che buttavano bombe su civili inermi con l'aiuto di quel brav'uomo di Lucky Luciano e del decantato "eroismo" di chi sparava alle spalle dalle montagne strizzando l'occhio a baffone.
X Mas 3/4/2012 - 19:38
Lusi, l'ANPI, gli americani, Lucky Luciano, la Mafia, Stalin...
Vedi che non mi sbagliavo? Fai di ogni erba un "fascio"!
Sei confuso. Curati.
Vedi che non mi sbagliavo? Fai di ogni erba un "fascio"!
Sei confuso. Curati.
X Mas is dazed and confused 5/4/2012 - 14:41
Quanto al "decantato 'eroismo' di chi sparava alle spalle dalle montagne" devo darti in parte ragione: qualche colpo è scappato... Ma quegli altri, crucchi e fasci, stavano sempre a scappare sicchè qualche spingardata nel culo se la sono presa per forza!
L'ANPI, fulmini & saette 5/4/2012 - 15:10
Invece non mi sbagliavo io visto che invece di argomentare le tue arrampicature di specchi cominci piano piano ad insultare.
X Mas 5/4/2012 - 17:03
X Mas, tu invece di arrampicarti sugli specchi faresti bene ad esercitarti a nuotare nella merda delle fogne che dovrebbero essere il tuo habitat naturale.
this machine kills X Mas 5/4/2012 - 17:09
“Quando ci si accorge che l'avversario è superiore e si finirà per avere torto, si diventi offensivi, oltraggiosi, grossolani, cioè si passi dall'oggetto della contesa (dato che lì si ha partita persa) al contendente e si attacchi in qualche modo la sua persona...[](Arthur Schopenhauer)
Machine lo sai che i maiali sono migliori di te? Di essi non si butta niente mentre di quelli della tua risma tutto...
Machine lo sai che i maiali sono migliori di te? Di essi non si butta niente mentre di quelli della tua risma tutto...
X Mas 6/4/2012 - 00:35
Non sto attaccando la tua persona, ma il tuo essere fascista!
X Mas Get Back To Where You Once Belonged 6/4/2012 - 09:19
Per X Mas,
nessun insulto ti è stato rivolto da parte mia.
Ho cercato soltanto di ironizzare un po' sui tuoi argomenti che ritengo falsi, confusi e, in definitiva, inutili a qualunque discussione.
Proprio una bella discussione, non c'è che dire...
Suggerirei agli Admins di chiuderla qui, in quanto totalmente inutile e noiosa... Semmai, se credete, potreste concedere ancora un'ultima replica a X Mas, se vuole, giusto perchè non possa andare a frignare sul sito di Stormfront dicendo che sulle CCG gli è stato negato il diritto di parola...
D'accordo con GPT, in ogni caso.
nessun insulto ti è stato rivolto da parte mia.
Ho cercato soltanto di ironizzare un po' sui tuoi argomenti che ritengo falsi, confusi e, in definitiva, inutili a qualunque discussione.
Proprio una bella discussione, non c'è che dire...
Suggerirei agli Admins di chiuderla qui, in quanto totalmente inutile e noiosa... Semmai, se credete, potreste concedere ancora un'ultima replica a X Mas, se vuole, giusto perchè non possa andare a frignare sul sito di Stormfront dicendo che sulle CCG gli è stato negato il diritto di parola...
D'accordo con GPT, in ogni caso.
Bartleby, aka Happy X Mas (War Is Over) aka X Mas is dazed and confused aka L'ANPI, fulmini & saette 6/4/2012 - 09:30
Comunque insulti e polemiche a parte è stata una bella occasione per riascoltare due bei classici del rock inglese! Meglio del neofolk italico, con tutto il rispetto per gli IANVA.
CCG/AWS Staff 6/4/2012 - 13:28
Suggerirei agli Admins di chiuderla qui, in quanto totalmente inutile e noiosa...
Ah bene prima fate chiudere le discussioni e poi accusate gli altri di essersela filata... tipico stile "partigiano"... complimenti per la coerenza e addio!
Ah bene prima fate chiudere le discussioni e poi accusate gli altri di essersela filata... tipico stile "partigiano"... complimenti per la coerenza e addio!
X Mas 6/4/2012 - 16:13
Addio, non sentiremo molto la mancanza di un mentecatto il cui nick inneggia a una banda di assassini criminali.
Happy Easter (Fascism is Coming Back) 6/4/2012 - 16:21
Galleria Delle Grazie
[2009]
Album "Italia: Ultimo Atto"
Nell’ambito della cosiddetta “Offensiva Aerea di Autunno” del 1942, il Bomber Command alleato pianificò una serie di pesanti bombardamenti da effettuarsi su tre specifici obiettivi: Torino, Milano e Genova.
Il primo attacco contro capoluogo ligure venne sferrato tra il 22 e il 23 ottobre da 100 (su 112 inviati) quadrimotori britannici che disseminarono sul porto e sul nucleo urbano 180 tonnellate di bombe, senza subire alcuna perdita da parte della debole contraerea formata da poche vecchie batterie da 75 millimetri piazzate sulle alture della città. E la notte seguente, altri 95 apparecchi (su 122 inviati) sganciarono 166 tonnellate di ordigni e spezzoni incendiari, contro la perdita di tre di essi, abbattuti dalla contraerea. L’incursione provocò parecchie centinaia di morti, trecentocinquantaquattro dei quali deceduti nella ressa che ebbe luogo nel... (continuer)
Album "Italia: Ultimo Atto"
Nell’ambito della cosiddetta “Offensiva Aerea di Autunno” del 1942, il Bomber Command alleato pianificò una serie di pesanti bombardamenti da effettuarsi su tre specifici obiettivi: Torino, Milano e Genova.
Il primo attacco contro capoluogo ligure venne sferrato tra il 22 e il 23 ottobre da 100 (su 112 inviati) quadrimotori britannici che disseminarono sul porto e sul nucleo urbano 180 tonnellate di bombe, senza subire alcuna perdita da parte della debole contraerea formata da poche vecchie batterie da 75 millimetri piazzate sulle alture della città. E la notte seguente, altri 95 apparecchi (su 122 inviati) sganciarono 166 tonnellate di ordigni e spezzoni incendiari, contro la perdita di tre di essi, abbattuti dalla contraerea. L’incursione provocò parecchie centinaia di morti, trecentocinquantaquattro dei quali deceduti nella ressa che ebbe luogo nel... (continuer)
Ventidue ottobre del ’42: compivo sedici anni.
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 13/7/2009 - 12:22
Invero molto comuni erano le dimenticanze di luci accese, come si rileva da questo documento:
Con gli occhi di un bambino
E' fattibile quindi pensare che ci fossero anche taluni che compissero tale gesto di proposito per aiutare l'avanzata alleata, forze armate non escluse, che si sarebbero difatti rivelate in stragande maggioranza realiste e filo-atlantiche dopo l'8 settembre.
Qui un altro documento a dimostrazione di quanto sopra scritto in merito al rispetto dell'oscuramento:
LA PROTEZIONE ANTIAEREA A DIFESA DELLE CITTÀ E DEL TERRITORIO TRA IL GIUGNO 1940 E IL MAGGIO 1941
Tutte fonti trovate da una breve ricerca in internet. Mi chiedo perché, a 65 anni dalla sua fine, si debba ancora fare tanta propaganda antifascista.
Con gli occhi di un bambino
E' fattibile quindi pensare che ci fossero anche taluni che compissero tale gesto di proposito per aiutare l'avanzata alleata, forze armate non escluse, che si sarebbero difatti rivelate in stragande maggioranza realiste e filo-atlantiche dopo l'8 settembre.
Qui un altro documento a dimostrazione di quanto sopra scritto in merito al rispetto dell'oscuramento:
LA PROTEZIONE ANTIAEREA A DIFESA DELLE CITTÀ E DEL TERRITORIO TRA IL GIUGNO 1940 E IL MAGGIO 1941
Tutte fonti trovate da una breve ricerca in internet. Mi chiedo perché, a 65 anni dalla sua fine, si debba ancora fare tanta propaganda antifascista.
Luca Montanari 3/9/2011 - 12:59
Concordo assolutamente con Luca. E' troppo facile attribuire ogni infamia della guerra civile ai fascisti. Ricordiamoci che l'infamia più grossa avvenne l'8 settembre 1943 (ed evidenziata anche dai vincitori, tra cui Churchill, nonchè dagli Inva [che sono una band assolutamente apolitica] nel brano "dov'eri tu quel giorno"), infamia CERTAMENTE non perpretata dai fascisti.
Vabbè questa anacronistica logica antifascista è giustificata in una nazione che si dice democratica e pacifista ma che è nata da un esecuzione sommaria, nel sangue di un episodio di macelleria messicana.
Vabbè questa anacronistica logica antifascista è giustificata in una nazione che si dice democratica e pacifista ma che è nata da un esecuzione sommaria, nel sangue di un episodio di macelleria messicana.
raffaele 25/3/2012 - 11:27
Raffaele, non diciamo cazzate. Le infamie più grosse avvennero il 28 ottobre 1922 e il 10 giugno 1940.
marco 25/3/2012 - 11:39
Nazione antifascista, democratica e pacifista ? (Si dice !!) Comunque.. è sempre meglio sparare cazzate che piombo ! ;)
Nicola 25/3/2012 - 13:15
Non ho capito dove sarebbe la propaganda antifascista... E' una canzone che parla di un devastante bombardamento alleato su civili inermi ed è inserita nel percorso "Destra e Reazionarismo contro e nella guerra"... Quanto alle luci accese durante i bombardamenti, le dimenticanze si pagavano care e sfido chiunque a dimostrare che ci fossero degli antifascisti tanto idioti da tenerle accese a bella posta per farsi bombardare dagli inglesi... Quanto all'inefficienza della contraerea italiana i dati parlano da soli e dubbi non ve ne sono...
E non ho capito nemmeno, cazzate a parte, chi sarebbe a sparare piombo...
A che pro mettersi alla tastiera e postare simili commenti?
E non ho capito nemmeno, cazzate a parte, chi sarebbe a sparare piombo...
A che pro mettersi alla tastiera e postare simili commenti?
Bartleby 25/3/2012 - 21:22
Marco, infamie? quali?
lo stato sociale che prima di allora neanche esisteva (e che neanche la "democrazia" ha saputo attuare?)
inps, inail, ina, bonifiche, codice civile, inpdap, sistema sindacale, iri, imi chi credi che l'abbia attuato? i tuoi andreotti, pertini, craxi, berlinguer, berlusconi, prodi e d'alema? ma lo sai che il vostro "regime democratico" ha per capo un massone, plutarca NON eletto dal popolo e schiavo degli americani e di altri poteri forti per cui TU sei solo una vacca da spremere?
se oggi sei precario, senza casa, lavoro e valori certamente non è per colpa del fascismo....
20 anni di fascismo e 60 di leggende e nessuna certezza. ma che nazione di merda.
lo stato sociale che prima di allora neanche esisteva (e che neanche la "democrazia" ha saputo attuare?)
inps, inail, ina, bonifiche, codice civile, inpdap, sistema sindacale, iri, imi chi credi che l'abbia attuato? i tuoi andreotti, pertini, craxi, berlinguer, berlusconi, prodi e d'alema? ma lo sai che il vostro "regime democratico" ha per capo un massone, plutarca NON eletto dal popolo e schiavo degli americani e di altri poteri forti per cui TU sei solo una vacca da spremere?
se oggi sei precario, senza casa, lavoro e valori certamente non è per colpa del fascismo....
20 anni di fascismo e 60 di leggende e nessuna certezza. ma che nazione di merda.
Raffaele 30/3/2012 - 09:03
Raffaele, ti sei dimenticato di citare i treni in orario. Magari il Duce avrebbe fatto anche la TAV.
marco 30/3/2012 - 09:14
Pòvri avans 'd la guèra infausta
Ringrazio Riccardo e Lorenzo per i loro interventi a proposito delle critiche mosse circa la presenza su queste pagine delle canzoni degli Ianva ma, se devo essere sincero, questioni tipo se gli Ianva siano fascisti o meno, oppure se D'Annunzio sia stato "Il Vate" o un mentecatto, beh, non mi interessano punto.
Quando nell'estate del 1918 D'Annunzio volava su Vienna coi suoi biplani Ansaldo , mio zio, il Sandrín, era prigioniero in Germania a seguito della rotta di Caporetto...
Quando nel 1919 D'Annunzio e i suoi legionari occupavano (simbolicamente) Fiume, mio zio, il Sandrín, stava per tornare al suo paese dopo quattro lunghi anni di guerra, ammalato di malaria e semi-congelato...
Da quando, ormai trent'anni fa, lessi il bellissimo saggio storico di Carlo Ginzburg "Il formaggio e i vermi" (sulla storia di un mugnaio friulano del '500 giustiziato per eresia perchè abbastanza colto... (continuer)
Quando nell'estate del 1918 D'Annunzio volava su Vienna coi suoi biplani Ansaldo , mio zio, il Sandrín, era prigioniero in Germania a seguito della rotta di Caporetto...
Quando nel 1919 D'Annunzio e i suoi legionari occupavano (simbolicamente) Fiume, mio zio, il Sandrín, stava per tornare al suo paese dopo quattro lunghi anni di guerra, ammalato di malaria e semi-congelato...
Da quando, ormai trent'anni fa, lessi il bellissimo saggio storico di Carlo Ginzburg "Il formaggio e i vermi" (sulla storia di un mugnaio friulano del '500 giustiziato per eresia perchè abbastanza colto... (continuer)
Alessandro 25/9/2009 - 22:43
L'estate dei silenzi
[2009]
Album "Italia: Ultimo Atto"
"L'estate maledetta del 1980, quella delle stragi di Ustica e di Bologna, attraverso un ricordo finalmente personale. La prima vacanza trascorsa lontano dalla famiglia, la scoperta di suggestioni arcaiche attraverso l’insorgere della sensualità. Le interminabili discussioni politiche. La notizia del più spaventoso massacro della storia repubblicana arriva mentre si prende un bagno nel 'mare etrusco' di Baratti. Un cappio si stringe attorno al collo del paese."
(Dal sito del gruppo)
Album "Italia: Ultimo Atto"
"L'estate maledetta del 1980, quella delle stragi di Ustica e di Bologna, attraverso un ricordo finalmente personale. La prima vacanza trascorsa lontano dalla famiglia, la scoperta di suggestioni arcaiche attraverso l’insorgere della sensualità. Le interminabili discussioni politiche. La notizia del più spaventoso massacro della storia repubblicana arriva mentre si prende un bagno nel 'mare etrusco' di Baratti. Un cappio si stringe attorno al collo del paese."
(Dal sito del gruppo)
Archiviata tetra decade
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 14/7/2009 - 11:35
Chanson italienne – L'estate dei Silenzi – Ianva – 2009
En effet, le bâton atlantique est toujours là dans le buffet du vieux temps se parant des plumes de la liberté.
Ainsi Parlait Marco Valdo M.I.
« L'été maudit de 1980, celui des massacres d'Ustica et de Bologne, au travers d'un souvenir finalement personnel. Les premières vacances passées loin de la famille, la découverte des suggestions archaïques au travers du surgissement de la sensualité. Les interminables discussions politiques. La nouvelle du plus épouvantable massacre de l'histoire républicaine arrive tandis qu'on prend un bain dans la mer étrusque de Baratti. Un nœud se serre autour du cou du pays. »
(du site du groupe).
(du site du groupe).
En effet, le bâton atlantique est toujours là dans le buffet du vieux temps se parant des plumes de la liberté.
Ainsi Parlait Marco Valdo M.I.
L'ÉTÉ DES SILENCES
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 3/8/2009 - 18:12
Dov’eri tu quel giorno?
[2009]
Album "Italia: Ultimo Atto"
8 settembre 1943: nel caos della dissoluzione e nell’ignominia di uno stato che abbandona a sè stesso un popolo già in ginocchio, una voce si leva per rivendicare l’estremo bene della dignità. Un oppositore di sempre scopre con raccapriccio la facilità con cui molti suoi concittadini saltano sul carro in corsa rinnovando la loro disponibilità a farsi persecutori, solo per conto del fronte “odiato” fino a poche ore prima."
Dal sito del gruppo
Album "Italia: Ultimo Atto"
8 settembre 1943: nel caos della dissoluzione e nell’ignominia di uno stato che abbandona a sè stesso un popolo già in ginocchio, una voce si leva per rivendicare l’estremo bene della dignità. Un oppositore di sempre scopre con raccapriccio la facilità con cui molti suoi concittadini saltano sul carro in corsa rinnovando la loro disponibilità a farsi persecutori, solo per conto del fronte “odiato” fino a poche ore prima."
Dal sito del gruppo
C’è stato un tempo in cui la convinzione
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 13/7/2009 - 11:58
La Ballata dell’Ardito
Dividendo l’acquavite ed il mio trinciato forte
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 8/5/2008 - 13:31
Penso che le due canzoni degli Ianva che ho postato possano suscitare qualche discussione. Io stesso, pur non conoscendo affatto il gruppo, nell'introduzione di "In battaglia" avevo subito avvisato di qualche sentore destrorso... mi ha convinto a postare comunque questo paio di canzoni la recensione di "Disobbedisco!" apparsa su Ondarock a firma di Claudio Fabretti, il quale colloca il lavoro degli Ianva tra i 20 migliori dischi del 2006. Fabretti avverte il lettore che il "dark cabaret" degli Ianva offre in "Disobbedisco!" una sorta di tributo a d'Annunzio e ai legionari dell'"Impresa di Fiume" (1919), ma invita a provare ad andare oltre: "Prima di lanciarvi nelle sterili recriminazioni sulla simbologia destrorsa che ammorbano da sempre i dibattiti sul neofolk, provate ad ascoltarlo. E lasciate che sia la musica a darvi le risposte."
Detto questo, da "In battaglia" e "La Ballata dell'Ardito"... (continuer)
Detto questo, da "In battaglia" e "La Ballata dell'Ardito"... (continuer)
Alessandro 9/5/2008 - 08:15
Devo dire che ho scaricato ed ascoltato questo album e, nonostante alcuni testi non propriamente... antimilitaristi e un linguaggio che può sicuramente suonare "destrorso" come dice Alessandro, devo dire che è un disco molto ben suonato e a suo modo interessante. Ho anche letto questa intervista da cui emerge un personaggio controverso ma sicuramente intelligente e non superficiale. Forse di destra ma sicuramente non fascista.
E la ghost track è una versione strepitosa di 'O surdato 'nnammurato che merita sicuramente un ascolto.
E la ghost track è una versione strepitosa di 'O surdato 'nnammurato che merita sicuramente un ascolto.
Lorenzo 9/5/2008 - 15:04
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Album "Italia: Ultimo Atto"
Luisa Ferida, pseudonimo di Luigia Manfrini Farné (Castel San Pietro Terme, 18 marzo 1914 – Milano, 30 aprile 1945), fu una delle più rappresentative attrici del cinema italiano nel decennio 1935-1945. Fu compagna di un altro noto attore di quel periodo, Osvaldo Valenti, protagonista di alcuni film di Alessandro Blasetti. Nel 1943 Valenti aderì alla Repubblica di Salò e entrò nella famigerata X Mas di Junio Valerio Borghese. Ciò valse, alla Liberazione, la sua fucilazione insieme alla compagna, essendo accusati entrambi di aver collaborato ai crimini della “Banda Koch”, il reparto speciale della polizia della RSI tristemente noto per le torture, gli assassinii e le stragi ai danni di antifascisti e partigiani. Ma la Ferida, se non anche il Valenti, era sicuramente estranea ai crimini di guerra che le vennero imputati tant’è che negli anni ’50 la madre... (continuer)