Quanno sona la campana
All'armi...all'armi...la campana sôna! [1]
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envoyé par Ermanno Profazio 13/11/2024 - 14:36
Cecilia
anonyme
La bella Cecilia - Otello Profazio
Incisa nel LP STORIE E LEGGENDE DEL SUD nel 1965 e successivamente in un 45 giri del 1967, questa é una canzone popolare diffusa praticamente in tutta Italia: ogni regione ha la sua versione e sono tutte abbastanza simili.
La canzone narra la tragica storia di una donna che, nella speranza di salvare il marito, sacrifica il suo onore inutilmente perché il marito viene comunque ucciso e lei viene a sua volta condannata a morte dal cinico "capitano".
La particolarità di questa versione sono i versi finali in cui l cantastorie prega vermi e topi di voler risparmiare, almeno loro, la bella Cecilia.
Incisa nel LP STORIE E LEGGENDE DEL SUD nel 1965 e successivamente in un 45 giri del 1967, questa é una canzone popolare diffusa praticamente in tutta Italia: ogni regione ha la sua versione e sono tutte abbastanza simili.
La canzone narra la tragica storia di una donna che, nella speranza di salvare il marito, sacrifica il suo onore inutilmente perché il marito viene comunque ucciso e lei viene a sua volta condannata a morte dal cinico "capitano".
La particolarità di questa versione sono i versi finali in cui l cantastorie prega vermi e topi di voler risparmiare, almeno loro, la bella Cecilia.
Vi pregu vermi e surici 'sti carni non tuccati,
'st' occhi annarcati niuri, 'sti labbra zuccarati...
ca sunnu di Cecilia muglieri sventurata
ca pe' salva' 'u maritu a morte é cundannata.
'st' occhi annarcati niuri, 'sti labbra zuccarati...
ca sunnu di Cecilia muglieri sventurata
ca pe' salva' 'u maritu a morte é cundannata.
LA BELLA CECILIA
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envoyé par Ermanno Profazio 12/11/2024 - 22:53
Melissa
“Melissa”, scritta da Otello Ermanno Profazio, mi ricorda il modo di “raccontare” di Ignazio Buttitta. La canzone parla dell’occupazione del fondo Fragalà a Melissa, in Calabria, e la repressione della polizia di Scelba (ministro dell’Interno). Ci furono tre morti e quindici feriti.
I morti furono Francesco Nigro, Angelina Mauro e Giovanni Zito. Era il 29 ottobre del 1949 (lu vintinovi ottobri di lu quarantanovi). Tragedia passata alla storia come la strage di Melissa.
Massimo Ferrante su blogfoolk
Interpretata da:
Francesca Prestia in Donne del Sud (Anch'io Francesca Prestia canto Otello Profazio) (2019)
Massimo Ferrante in Canzuni (2022)
I morti furono Francesco Nigro, Angelina Mauro e Giovanni Zito. Era il 29 ottobre del 1949 (lu vintinovi ottobri di lu quarantanovi). Tragedia passata alla storia come la strage di Melissa.
Massimo Ferrante su blogfoolk
Interpretata da:
Francesca Prestia in Donne del Sud (Anch'io Francesca Prestia canto Otello Profazio) (2019)
Massimo Ferrante in Canzuni (2022)
Pueta impegnatu tu si lu nostru eroi
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envoyé par Dq82 4/4/2022 - 12:11
Lu briganti Musulinu
2009
Calabria
Giuseppe Musolino, conosciuto come U 're i l'Asprumunti ("il Re dell'Aspromonte"), o meglio ancora come il brigante Musolino (Santo Stefano in Aspromonte, 24 settembre 1876 – Reggio Calabria, 22 gennaio 1956), è stato un brigante italiano.
Calabria
Giuseppe Musolino, conosciuto come U 're i l'Asprumunti ("il Re dell'Aspromonte"), o meglio ancora come il brigante Musolino (Santo Stefano in Aspromonte, 24 settembre 1876 – Reggio Calabria, 22 gennaio 1956), è stato un brigante italiano.
Io oggi mi partia a lavurari
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envoyé par Dq82 1/3/2021 - 20:42
Matteo Salvatore: Le chiacchiere d’lu paese (Rapatatumpa)
Caro Bernart a integrazione del tuo prezioso contributo vorrei aggiungere che Matteo solitamente titolava questo brano "Proverbi paesani" e che esso è attribuito anche a Otello Profazio.
".......mamma, mamma son lunghe le ore, la disoccupazione, il sole cocente, la fame, la sedia sfondata, mamma, mamma son lunghe le ore....."(dal vivo a Il Concertone 27 dicembre 1978)
".......mamma, mamma son lunghe le ore, la disoccupazione, il sole cocente, la fame, la sedia sfondata, mamma, mamma son lunghe le ore....."(dal vivo a Il Concertone 27 dicembre 1978)
Flavio Poltronieri 5/10/2015 - 19:49
Unu, du’ e tri
Canzone inedita scritta da Lillo Catania, già coautore di Quannu moru, il testamento artistico e spirituale di Rosa Balistreri, e autore della meno nota Chi m’insunnai (Viaggiu o ‘nfernu).
Testo trovato su Cultura Siciliana, sito curato da Nicolò La Perna, autore della biografia “Rosa Balistreri - Rusidda... a Licatisa”.
Un’“allegra” canzone che fa il paio con “Guvernu 'talianu si veru buttanu” di Otello Profazio…
Testo trovato su Cultura Siciliana, sito curato da Nicolò La Perna, autore della biografia “Rosa Balistreri - Rusidda... a Licatisa”.
Un’“allegra” canzone che fa il paio con “Guvernu 'talianu si veru buttanu” di Otello Profazio…
Unu, du’ e tri,
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envoyé par Bernart Bartleby 10/4/2015 - 10:40
Cristo al Mandrione
[1960]
Versi di Pier Paolo Pasolini
Musica di Piero Piccioni
Composta per un recital di Laura Betti intitolato “Giro a vuoto”, uno spettacolo di cabaret letterario dove la Betti interpretava testi scritti da amici scrittori ed intellettuali - con Pasolini, Flaiano, Moravia e Arbasino, tra gli altri - musicati da compositori di pregio, come Piero Piccioni, Fiorenzo Carpi e Piero Umiliani.
Interpretata da Laura Betti anche nell’album “Gabriella, i suoi amici... e tanto folk” del 1972, con Gabriella Ferri, Otello Profazio, Laura Betti e Luisa De Santis.
In seguito dalla stessa Gabriella Ferri nel disco “...E adesso andiamo a incominciare” del 1977.
“Cristo al Mandrione” (“Jésus-Christ au Mandrione”) est une des chansons en romanesco (le dialecte romain) écrites par Pasolini pour Laura Betti (sur une musique de Piero Piccioni) au début des années soixante. Le Mandrione était dans les années... (continuer)
Versi di Pier Paolo Pasolini
Musica di Piero Piccioni
Composta per un recital di Laura Betti intitolato “Giro a vuoto”, uno spettacolo di cabaret letterario dove la Betti interpretava testi scritti da amici scrittori ed intellettuali - con Pasolini, Flaiano, Moravia e Arbasino, tra gli altri - musicati da compositori di pregio, come Piero Piccioni, Fiorenzo Carpi e Piero Umiliani.
Interpretata da Laura Betti anche nell’album “Gabriella, i suoi amici... e tanto folk” del 1972, con Gabriella Ferri, Otello Profazio, Laura Betti e Luisa De Santis.
In seguito dalla stessa Gabriella Ferri nel disco “...E adesso andiamo a incominciare” del 1977.
“Cristo al Mandrione” (“Jésus-Christ au Mandrione”) est une des chansons en romanesco (le dialecte romain) écrites par Pasolini pour Laura Betti (sur une musique de Piero Piccioni) au début des années soixante. Le Mandrione était dans les années... (continuer)
Ecchime dentro qua
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envoyé par Dead End 4/3/2013 - 23:16
Il ponte sullo stretto (Qua si campa… Ed è già tantu!)
Cacciàmmu li Burbuni comu cani,
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envoyé par adriana 17/2/2013 - 09:21
Parcours:
Ponts
Non sono brigante
[2003]
Album : Il brigante Musolino
Album : Il brigante Musolino
Non sugnu chiddhu perfidu briganti,
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envoyé par adriana 21/8/2012 - 10:58
Guvernu 'talianu
anonyme
Otello E. Profazio
Album: L'Italia cantata dal Sud [1969]
Un altro dei motivi fondamentali di protesta contro il governo italiano nel periodo immediatamente successivo all'unità, fu l'estensione all'intero territorio nazionale del sistema fiscale piemontese lento, vessatorio e irrazionale. Abituato a tasse assai più leggere e più razionalmente riscosse e distribuite, il popolo siciliano reagì come poté... e non solo con le canzoni...
Interpretata anche dalla MondOrchestra
Album: L'Italia cantata dal Sud [1969]
Un altro dei motivi fondamentali di protesta contro il governo italiano nel periodo immediatamente successivo all'unità, fu l'estensione all'intero territorio nazionale del sistema fiscale piemontese lento, vessatorio e irrazionale. Abituato a tasse assai più leggere e più razionalmente riscosse e distribuite, il popolo siciliano reagì come poté... e non solo con le canzoni...
Interpretata anche dalla MondOrchestra
Guvernu 'talianu si veru buttanu
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envoyé par giorgio 1/5/2010 - 09:10
Mafia e parrini
[1973]
Autori: Ignazio Buttitta, Otello Profazio, Joe Fallisi
Il testo di Ignazio Buttitta, fu musicato prima da Otello Profazio che la reincise l’anno dopo nel suo album "Qua si campa d'aria".
Di recente è stata ripresa, rimusicata con un ritmo più sostenuto e allegro da Joe Fallisi, e reincisa nell’album "L'uovo di Durruti"[2004] (3° CD)
Il testo di Buttitta è tratto dal volume “Lu trenu di lu suli” – Il treno del sole / storie, canti di protesta, canzoni in dialetto siciliano con traduzioni a fronte (prefazione di Roberto Leydi, introduzione di Leonardo Sciascia / Edizioni Avanti! 1963).
Autori: Ignazio Buttitta, Otello Profazio, Joe Fallisi
Il testo di Ignazio Buttitta, fu musicato prima da Otello Profazio che la reincise l’anno dopo nel suo album "Qua si campa d'aria".
Di recente è stata ripresa, rimusicata con un ritmo più sostenuto e allegro da Joe Fallisi, e reincisa nell’album "L'uovo di Durruti"[2004] (3° CD)
Il testo di Buttitta è tratto dal volume “Lu trenu di lu suli” – Il treno del sole / storie, canti di protesta, canzoni in dialetto siciliano con traduzioni a fronte (prefazione di Roberto Leydi, introduzione di Leonardo Sciascia / Edizioni Avanti! 1963).
La mafia ed i parrini
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envoyé par giorgio 13/8/2009 - 08:10
Parcours:
Antiwar Anticléricale, La Mafia et les mafias
Portella della Ginestra
Portella della Ginestra, 1 maggio 1947: la madre delle stragi di Stato.
Le parole sono del poeta Ignazio Buttitta e la musica originale di Otello Profazio.
I Taberna Mylaensis l'hanno registrata nel 1981 per l'album da titolo "Gricalata" e poi riproposta sia in "Allah Muntagna" (1997) sia nel disco collettivo realizzato dal Teatro del Sole per i 50 anni dalla strage.
Altri interpreti: Ciccio Busacca, Nonò Salamone, Tano Avanzato.
Le parole sono del poeta Ignazio Buttitta e la musica originale di Otello Profazio.
I Taberna Mylaensis l'hanno registrata nel 1981 per l'album da titolo "Gricalata" e poi riproposta sia in "Allah Muntagna" (1997) sia nel disco collettivo realizzato dal Teatro del Sole per i 50 anni dalla strage.
Altri interpreti: Ciccio Busacca, Nonò Salamone, Tano Avanzato.
Nta lu chianu dâ Purtedda chiusa a 'n menzu a ddu' muntagni
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envoyé par Alessandro 31/1/2008 - 09:33
Lamentu pi la morti di Turiddu Carnivali
Poesia di Ignazio Buttitta
Musica di Nonò Salamone
Interpretazione di Ciccio Busacca in Lamentu pi la morti di Turiddu Carnevali LP CEDI GLP 80504
Testo ripreso da La musica dell'altra Italia
Incisioni:
- Cicciu Busacca: Lamentu pi la morti di Turiddu Carnivali
- Cicciu Busacca: Un uomo che viene dal sud
- Ci ragiono e canto n. 3 (Cicciu Busacca)
- Sicilia. Aspetti del folklore italiano
- Otello Profazio: Il treno del sole. Profazio canta Buttitta
Una grande poesia di Ignazio Buttitta, uno dei maggiori poeti siciliani, per la voce di Ciccio (Ciucciu) Busacca, forse il maggiore cantastorie di quella terra. Ed è una storia di un assassinio di mafia, quello del sindacalista socialista Salvatore Carnevale, ucciso il 16 maggio 1955. Questa canzone/poesia costituisce, assieme a quelle su Peppino Impastato, il nucleo iniziale del futuro percorso sulle guerre di mafia. [RV]
La Storia... (continuer)
Musica di Nonò Salamone
Interpretazione di Ciccio Busacca in Lamentu pi la morti di Turiddu Carnevali LP CEDI GLP 80504
Testo ripreso da La musica dell'altra Italia
Incisioni:
- Cicciu Busacca: Lamentu pi la morti di Turiddu Carnivali
- Cicciu Busacca: Un uomo che viene dal sud
- Ci ragiono e canto n. 3 (Cicciu Busacca)
- Sicilia. Aspetti del folklore italiano
- Otello Profazio: Il treno del sole. Profazio canta Buttitta
Una grande poesia di Ignazio Buttitta, uno dei maggiori poeti siciliani, per la voce di Ciccio (Ciucciu) Busacca, forse il maggiore cantastorie di quella terra. Ed è una storia di un assassinio di mafia, quello del sindacalista socialista Salvatore Carnevale, ucciso il 16 maggio 1955. Questa canzone/poesia costituisce, assieme a quelle su Peppino Impastato, il nucleo iniziale del futuro percorso sulle guerre di mafia. [RV]
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È arrivato Cicciu Busacca
(continuer)
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envoyé par Riccardo Venturi 17/8/2006 - 22:31
Parcours:
La Mafia et les mafias
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La canzone rievoca la battaglia di Stromboli del 1561.
I turchi stanno per invadere la Sicilia e in suo aiuto intervengono i Cavalieri di Malta con sei galee, che comunque non riusciranno a fermare i Saraceni. Il canto si conclude infatti con il lamento del capitano dei Cavalieri di Malta:
"Lu capita' non chiangi li galeri,
chi su di lignu e si nni ponnu fari,
ma chiangi li so' amati cavaleri,
li chiangi occisi ed annegati a mari!"
"All'armi...all'armi...la campana sona!..." fu incisa in un 45 giri nel 1964 e poi "promossa" ed inserita di diritto nel LP monografico Storie e Leggende del Sud del 1965.