Author Isabel Parra
Lo único que tengo - Tonada
[1972]
Parole di Víctor Jara, con Alejandro Sieveking (1934-), drammaturgo cileno che fu amico e collaboratore di Jara.
Musica di Víctor Jara. Il ritmo è quello della “tonada”, genere musicale folklorico risalente al dominio spagnolo e ancora oggi molto presente in Argentina, Cile e Venezuela.
Nell’album intitolato “La población”, dove la canzone è interpretata da Isabel Parra
“Lo único que tengo” è la canzone che apre “La población”, un concept album dedicato ai campamentos, agli insediamenti spontanei che in Cile, soprattutto tra gli anni 60 e gli anni 80, sono sorti intorno alle grandi città. Quelli che in altri paesi dell’America Latina si chiamano “favelas”, “barrios bajos”, “villas miseria”, ecc., in Cile vengono chiamati “poblaciones callampa”, dove con il termine callampa ci si riferisce a tutti quei funghi che crescono nei prati dalla sera al mattino: ieri non c’erano e oggi... (Continues)
Parole di Víctor Jara, con Alejandro Sieveking (1934-), drammaturgo cileno che fu amico e collaboratore di Jara.
Musica di Víctor Jara. Il ritmo è quello della “tonada”, genere musicale folklorico risalente al dominio spagnolo e ancora oggi molto presente in Argentina, Cile e Venezuela.
Nell’album intitolato “La población”, dove la canzone è interpretata da Isabel Parra
“Lo único que tengo” è la canzone che apre “La población”, un concept album dedicato ai campamentos, agli insediamenti spontanei che in Cile, soprattutto tra gli anni 60 e gli anni 80, sono sorti intorno alle grandi città. Quelli che in altri paesi dell’America Latina si chiamano “favelas”, “barrios bajos”, “villas miseria”, ecc., in Cile vengono chiamati “poblaciones callampa”, dove con il termine callampa ci si riferisce a tutti quei funghi che crescono nei prati dalla sera al mattino: ieri non c’erano e oggi... (Continues)
Quién me iba a decir a mí
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/8/1 - 09:07
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Corazón maldito
[1965/66]
Testo di Violeta Parra
Musica di Ángel Parra
Interpreti: Isabel Parra, Ángel Parra, Inti-Illimani, Mercedes Sosa
Letra de Violeta Parra
Música de Ángel Parra
Intérpretes: Isabel Parra, Ángel Parra, Inti-Illimani, Mercedes Sosa
Corazón maldito, ecco. Una delle canzoni più famose dell'America Latina; e per forza, è di Mercedes Sosa. Mercedes Sosa? Ma no, è degli Inti-Illimani! Però bisogna che ve lo dica io di chi è: è di Violeta Parra, proprio lei. Solo che non la ha mai cantata: è una di quelle cose, alcune delle quali stanno pure in questo sito, che scrisse dopo la fine del suo grande amore con l'etnologo e musicologo svizzero Gilbert Favre, che la piantò letteralmente in asso scomparendo per il continente e lasciandola disperata a scrivere tra le più belle canzoni e poesie di disamore che siano mai state scritte nella Storia. Dopo che Violeta Parra si fu suicidata di depressione,... (Continues)
Testo di Violeta Parra
Musica di Ángel Parra
Interpreti: Isabel Parra, Ángel Parra, Inti-Illimani, Mercedes Sosa
Letra de Violeta Parra
Música de Ángel Parra
Intérpretes: Isabel Parra, Ángel Parra, Inti-Illimani, Mercedes Sosa
Corazón maldito, ecco. Una delle canzoni più famose dell'America Latina; e per forza, è di Mercedes Sosa. Mercedes Sosa? Ma no, è degli Inti-Illimani! Però bisogna che ve lo dica io di chi è: è di Violeta Parra, proprio lei. Solo che non la ha mai cantata: è una di quelle cose, alcune delle quali stanno pure in questo sito, che scrisse dopo la fine del suo grande amore con l'etnologo e musicologo svizzero Gilbert Favre, che la piantò letteralmente in asso scomparendo per il continente e lasciandola disperata a scrivere tra le più belle canzoni e poesie di disamore che siano mai state scritte nella Storia. Dopo che Violeta Parra si fu suicidata di depressione,... (Continues)
Corazón, contesta
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2015/8/28 - 00:41
Song Itineraries:
Anti War Love Songs, From World Jails
Estadio Chile
Versione di Isabel Parra, costituita da un frammento di “Estadio Chile”, presente nell’album intitolato “Isabel Parra de Chile” del 1976.
Testo trovato su Cancioneros.com
AY, CANTO, QUÉ MAL ME SALES
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/7/21 - 15:06
Tu voluntad más fuerte que el destierro
[1982]
Parole e musica di Isabel Parra
Brano che dà il titolo al suo disco del 1983
Non so se questa bellissima canzone sia dedicata a Violeta Parra, o a Víctor Jara…
Parole e musica di Isabel Parra
Brano che dà il titolo al suo disco del 1983
Non so se questa bellissima canzone sia dedicata a Violeta Parra, o a Víctor Jara…
En estos días oscuros de nostalgia
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/7/21 - 14:56
Hemos dicho basta
[1970]
Scritta da Mauricio Vígil e Roberto Rivera
Nel disco “Conjunto de música popular Tiemponuevo de Valparaíso”, realizzato e prodotto nel centro culturale creato dai fratelli Isabel ed Ángel Parra chiamato “Peña de los Parra”, nome dato anche alla casa discografica collegata.
Una canzone che mi piaceva tanto quando ero piccolo e, nel settembre del 1973, in spalla a mio padre, partecipavo alle manifestazioni contro il golpe di Pinochet urlando a squarciagola “Cicile libero! Cicile libero!”... Qualche giorno dopo mi spiegarono che non si trattava del nome di qualcuno ma di un paese lontano chiamato Cile dove dei soldati cattivi avevano ammazzato un presidente molto amato dalla gente... Mio padre mi comprò anche una serigrafia di Allende, tutta in rosso, ad un banchetto di militanti del Partito Socialista... Altri tempi...
Per me comunque il Cile è sempre rimasto in quella forma ritmata, a pugno chiuso scagliato nell’aria, “Ci-Cile libero!”
Scritta da Mauricio Vígil e Roberto Rivera
Nel disco “Conjunto de música popular Tiemponuevo de Valparaíso”, realizzato e prodotto nel centro culturale creato dai fratelli Isabel ed Ángel Parra chiamato “Peña de los Parra”, nome dato anche alla casa discografica collegata.
Una canzone che mi piaceva tanto quando ero piccolo e, nel settembre del 1973, in spalla a mio padre, partecipavo alle manifestazioni contro il golpe di Pinochet urlando a squarciagola “Cicile libero! Cicile libero!”... Qualche giorno dopo mi spiegarono che non si trattava del nome di qualcuno ma di un paese lontano chiamato Cile dove dei soldati cattivi avevano ammazzato un presidente molto amato dalla gente... Mio padre mi comprò anche una serigrafia di Allende, tutta in rosso, ad un banchetto di militanti del Partito Socialista... Altri tempi...
Per me comunque il Cile è sempre rimasto in quella forma ritmata, a pugno chiuso scagliato nell’aria, “Ci-Cile libero!”
Ya son demasiados que la pasan mal
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/2/1 - 15:02
Marinera del regreso
[1976]
Parole e musica di Ángel Parra
Nel disco “Isabel y Ángel Parra”, realizzato con la sorella Isabel in Francia, dove i Parra si erano rifugiati dopo il golpe fascista in Cile nel 1973
Testo trovato su Cancioneros.com
Parole e musica di Ángel Parra
Nel disco “Isabel y Ángel Parra”, realizzato con la sorella Isabel in Francia, dove i Parra si erano rifugiati dopo il golpe fascista in Cile nel 1973
Testo trovato su Cancioneros.com
Si un hombre quiere cantar
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/1/29 - 09:41
Que nuestras manos se unan
[1981]
Parole e musica di Ángel Parra
Nel disco “Isabel et Ángel Parra”, con la sorella Isabel Parra, realizzato in Francia dove i due erano esuli.
Parole e musica di Ángel Parra
Nel disco “Isabel et Ángel Parra”, con la sorella Isabel Parra, realizzato in Francia dove i due erano esuli.
Alabado sea el niño
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/9/16 - 22:16
El campesino del sur
[1981]
Parole e musica di Ángel Parra
Nel disco “Isabel et Ángel Parra”, con la sorella Isabel Parra, realizzato in Francia dove i due erano esuli.
Parole e musica di Ángel Parra
Nel disco “Isabel et Ángel Parra”, con la sorella Isabel Parra, realizzato in Francia dove i due erano esuli.
El campesino del sur
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/9/16 - 22:08
Por cantar con alegría
[1981]
Parole e musica di Ángel Parra
Nel disco “Isabel et Ángel Parra”, con la sorella Isabel Parra, realizzato in Francia dove i due erano esuli.
Parole e musica di Ángel Parra
Nel disco “Isabel et Ángel Parra”, con la sorella Isabel Parra, realizzato in Francia dove i due erano esuli.
Qué largo se me ha hecho el viaje
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/9/16 - 21:47
Cueca sola
[1978]
Parole di Gala Torres
Musica basata sul tema strumentale "Caicaivilú" di Víctor Jara (1972)
Ripresa da Isabel Parra con il titolo “Carta de una mujer sola”
Certamente fonte d’ispirazione per They Dance Alone (Cueca Solo) di Sting
“No había modo de imaginar que el austero acto con el que, el 8 de marzo de 1978, debutó en vivo el conjunto folclórico de la Agrupación de Familiares de Detenidos Desaparecidos dejaría una marca tan profunda y de tan extenso alcance geográfico para la cultura chilena reciente. Allí, sobre el escenario del Teatro Caupolicán, en un acto conmemorativo del Día Internacional de la Mujer, se mostró por primera vez un baile de «cueca sola», un concepto artistico acogido y explicado por un país entonces bajo dictadura que combinó códigos de la creación popular y la denuncia. Su síntesis, austeridad y carga dramática produjo un alto impacto, y no sólo en Chile.
La... (Continues)
Parole di Gala Torres
Musica basata sul tema strumentale "Caicaivilú" di Víctor Jara (1972)
Ripresa da Isabel Parra con il titolo “Carta de una mujer sola”
Certamente fonte d’ispirazione per They Dance Alone (Cueca Solo) di Sting
“No había modo de imaginar que el austero acto con el que, el 8 de marzo de 1978, debutó en vivo el conjunto folclórico de la Agrupación de Familiares de Detenidos Desaparecidos dejaría una marca tan profunda y de tan extenso alcance geográfico para la cultura chilena reciente. Allí, sobre el escenario del Teatro Caupolicán, en un acto conmemorativo del Día Internacional de la Mujer, se mostró por primera vez un baile de «cueca sola», un concepto artistico acogido y explicado por un país entonces bajo dictadura que combinó códigos de la creación popular y la denuncia. Su síntesis, austeridad y carga dramática produjo un alto impacto, y no sólo en Chile.
La... (Continues)
En un tiempo fui dichosa
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/9/16 - 16:25
En la frontera
Dall'album "Enlaces" [1987]
A volte è citata come "Sujétenme el corazón". Fa parte della colonna sonora di "Acta general de Chile" del regista cileno Miguél Littín (1986)
Testo trovato su Cancioneros.com.
A volte è citata come "Sujétenme el corazón". Fa parte della colonna sonora di "Acta general de Chile" del regista cileno Miguél Littín (1986)
Testo trovato su Cancioneros.com.
No perdimos la razón, no perdimos la memoria,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Maria Cristina Costantini 2013/7/27 - 17:24
El soldado Trifaldón
[1971]
Versi della poetessa cilena Maria de la Luz Uribe (1936-1995)
Musica di Charo Cofré
Dal disco intitolato “Tolín, tolín, tolán” pubblicato nel 1972.
Testo trovato sul blog Soundtrack Vital
Tolín, tolín, tolán, copertina del grande grafico ed illustratore cileno Fernando Krahn (1935-2010), sposo dell’autrice del brano Maria de la Luz Uribe.
Charo Cofré è una ricercatrice di musica folklorica cilena, musicista e cantautrice, in specie di canzoni per bambini.
Negli anni 60 aderì al movimento della Nueva Canción Chilena ed il suo primo disco del 1971 fu pubblicato dall’etichetta “Peña de los Parra” di Isabel e Ángel Parra.
Nel 1973 Charo Cofré vinse l’annuale edizione del Festival Internacional de la Canción de Viña del Mar, con il brano “Mi río” scritto da Julio Numhauser, quello della mitica Todo cambia resa famosa dal Mercedes Sosa. Ma il 1973 fu anche l’anno... (Continues)
Versi della poetessa cilena Maria de la Luz Uribe (1936-1995)
Musica di Charo Cofré
Dal disco intitolato “Tolín, tolín, tolán” pubblicato nel 1972.
Testo trovato sul blog Soundtrack Vital
Tolín, tolín, tolán, copertina del grande grafico ed illustratore cileno Fernando Krahn (1935-2010), sposo dell’autrice del brano Maria de la Luz Uribe.
Charo Cofré è una ricercatrice di musica folklorica cilena, musicista e cantautrice, in specie di canzoni per bambini.
Negli anni 60 aderì al movimento della Nueva Canción Chilena ed il suo primo disco del 1971 fu pubblicato dall’etichetta “Peña de los Parra” di Isabel e Ángel Parra.
Nel 1973 Charo Cofré vinse l’annuale edizione del Festival Internacional de la Canción de Viña del Mar, con il brano “Mi río” scritto da Julio Numhauser, quello della mitica Todo cambia resa famosa dal Mercedes Sosa. Ma il 1973 fu anche l’anno... (Continues)
El soldado Trifaldón vive dentro de un melón
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/4/11 - 10:45
Si el canto salió de Chile
Canzone popolare di autore anonimo.
Arrangiamento musicale di Isabel Parra.
Incisa per la prima volta insieme al fratello Ángel nel 1976, nel disco “Isabel y Ángel Parra”
Arrangiamento musicale di Isabel Parra.
Incisa per la prima volta insieme al fratello Ángel nel 1976, nel disco “Isabel y Ángel Parra”
Cante, cante compañero
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dead End 2013/3/24 - 15:17
No me gusta no
[1988]
Parole e musica di Isabel Parra. Interpretata con Tita Parra, Cecilia Echenique e Tati Penna.
Come anche Con toda la gente, una canzone composta in occasione del referendum del 1988, quello in cui quasi 4 milioni di cileni dissero “No!” a Pinochet che avrebbe voluto continuare a governare il paese fino al 1997.
Iniziò così, dopo 15 anni di dittatura, la transizione verso la democrazia.
(Resta però il fatto inquietante che 3.1 milioni, il 44% dei cileni, votarono "Sì" al regime...)
Una pacata ma feroce descrizione del tiranno Pinochet...
Parole e musica di Isabel Parra. Interpretata con Tita Parra, Cecilia Echenique e Tati Penna.
Come anche Con toda la gente, una canzone composta in occasione del referendum del 1988, quello in cui quasi 4 milioni di cileni dissero “No!” a Pinochet che avrebbe voluto continuare a governare il paese fino al 1997.
Iniziò così, dopo 15 anni di dittatura, la transizione verso la democrazia.
(Resta però il fatto inquietante che 3.1 milioni, il 44% dei cileni, votarono "Sì" al regime...)
Una pacata ma feroce descrizione del tiranno Pinochet...
No es anillo que brilla en la mano
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dead End 2013/3/24 - 14:32
Ni pan ni flores
[2000]
Parole e musica di Isabel Parra.
Dall’album “Colores”
Parole e musica di Isabel Parra.
Dall’album “Colores”
Al medio de la mesa no hay pan ni flores,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dead End 2013/3/24 - 14:08
La llama encendida
[1983]
Parole e musica di Isabel Parra.
Nel disco “Tu voluntad más fuerte que el destierro”
Parole e musica di Isabel Parra.
Nel disco “Tu voluntad más fuerte que el destierro”
Recordemos juntos que fue ayer
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dead End 2013/3/24 - 13:55
La hormiga vecina
[1972]
Parole e musica di Isabel Parra.
Incisa a Cuba con parte del Grupo de Experimentación Sonora del ICAIC (Silvio Rodríguez, Patricio Castillo, Tita Parra e Sergio Vitier).
Parole e musica di Isabel Parra.
Incisa a Cuba con parte del Grupo de Experimentación Sonora del ICAIC (Silvio Rodríguez, Patricio Castillo, Tita Parra e Sergio Vitier).
¿De qué le sirve al humano
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dead End 2013/3/24 - 13:49
Con toda la gente
[1988]
Parole e musica di Isabel Parra
Composta in occasione del referendum del 1988, quello in cui quasi 4 milioni di cileni dissero “No!” a Pinochet che avrebbe voluto continuare a governare il paese fino al 1997.
Iniziò così, dopo 15 anni di dittatura, la transizione verso la democrazia.
(Resta però il fatto inquietante che 3.1 milioni, il 44% dei cileni, votarono "Sì" al regime...)
Parole e musica di Isabel Parra
Composta in occasione del referendum del 1988, quello in cui quasi 4 milioni di cileni dissero “No!” a Pinochet che avrebbe voluto continuare a governare il paese fino al 1997.
Iniziò così, dopo 15 anni di dittatura, la transizione verso la democrazia.
(Resta però il fatto inquietante che 3.1 milioni, il 44% dei cileni, votarono "Sì" al regime...)
Inconfundible la puerta
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dead End 2013/3/24 - 13:28
Qué pasa en esta América
[1968]
Scritta dalla Parra con tal Tito Rojas (che non è l’omonimo portoricano re della salsa)
Nel disco “Isabel Parra, vol II”
Testo trovato su Cancioneros.com
In memoria di Martin Luther King, assassinato il 4 aprile del 1968.
Scritta dalla Parra con tal Tito Rojas (che non è l’omonimo portoricano re della salsa)
Nel disco “Isabel Parra, vol II”
Testo trovato su Cancioneros.com
In memoria di Martin Luther King, assassinato il 4 aprile del 1968.
Voy a gritar, les digo, mi pensamiento
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dead End 2013/3/20 - 16:20
Song Itineraries:
Martin Luther King
Como en Vietnam
[1971]
Scritta da Pablo Milanés
Nell’album di Isabel Parra intitolato “De aquí y de allá” (1971)
Testo trovato su Cancioneros.com
Scritta da Pablo Milanés
Nell’album di Isabel Parra intitolato “De aquí y de allá” (1971)
Testo trovato su Cancioneros.com
Es muy difícil establecer comparación
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dead End 2013/3/19 - 16:38
El Rey de las flores
[1971]
Nell’album “Cuba Va!: Songs of the New Generation of Revolutionary Cuba”, Paredon Records, 1971.
Interpretata anche da Isabel Parra nel disco “De aquí y de allá”, sempre del 1971.
Una favola il cui significato si rivela negli ultimi versi: il “regno dei fiori” è Cuba, è il Vietnam, sono tutte le esperienze di socialismo allora minacciate ed aggredite dall’imperialismo nordamericano…
Nell’album “Cuba Va!: Songs of the New Generation of Revolutionary Cuba”, Paredon Records, 1971.
Interpretata anche da Isabel Parra nel disco “De aquí y de allá”, sempre del 1971.
Una favola il cui significato si rivela negli ultimi versi: il “regno dei fiori” è Cuba, è il Vietnam, sono tutte le esperienze di socialismo allora minacciate ed aggredite dall’imperialismo nordamericano…
Al Rey de las flores lo conocí
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dead End 2013/3/19 - 16:27
Elegía para una muchacha roja
[1971]
Nel disco collettivo “Se cumple un año ¡y se cumple!”
Interpretata anche da Inti-Illimani ed Isabel con Ángel Parra.
Testo trovato su Cancioneros.com
Canzone dedicata alla memoria di tre donne, tre coraggiose leonesse: Зоя Космодемьянская / Zoya Kosmodemyanskaya, partigiana sovietica diciassettenne, impiccata dai nazisti nel 1942; Haydée Tamara Bunke Bíder, nome di battaglia “Tania”, rivoluzionaria e guerrigliera argentina, membro del gruppo organizzato dal Che Guevara per l’ultima avventura in Bolivia, morta in un’imboscata dell’esercito boliviano il 31 agosto 1967; Cecilia Magni Camino, nome di battaglia “comandante Tamara” (in onore proprio di Tamara “Tania” Bunke), rivoluzionaria e guerrigliera cilena, integrante del Frente Patriótico Manuel Rodríguez (FPMR), catturata, torturata e uccisa dai Carabineros (il suo corpo fu ritrovato nel río Tinguiririca) il 28 ottobre 1988.
Nel disco collettivo “Se cumple un año ¡y se cumple!”
Interpretata anche da Inti-Illimani ed Isabel con Ángel Parra.
Testo trovato su Cancioneros.com
Canzone dedicata alla memoria di tre donne, tre coraggiose leonesse: Зоя Космодемьянская / Zoya Kosmodemyanskaya, partigiana sovietica diciassettenne, impiccata dai nazisti nel 1942; Haydée Tamara Bunke Bíder, nome di battaglia “Tania”, rivoluzionaria e guerrigliera argentina, membro del gruppo organizzato dal Che Guevara per l’ultima avventura in Bolivia, morta in un’imboscata dell’esercito boliviano il 31 agosto 1967; Cecilia Magni Camino, nome di battaglia “comandante Tamara” (in onore proprio di Tamara “Tania” Bunke), rivoluzionaria e guerrigliera cilena, integrante del Frente Patriótico Manuel Rodríguez (FPMR), catturata, torturata e uccisa dai Carabineros (il suo corpo fu ritrovato nel río Tinguiririca) il 28 ottobre 1988.
Nació en un pueblo donde el sol
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dead End 2012/11/30 - 13:33
Canción final
[1972]
De "Canto para una semilla"
Da "Canto para una semilla" (Canto per un seme)
From "Canto para una semilla" (Song for a Seed)
Testo trovato su Cancioneros.com
Basato su scritti e testi di Violeta Parra
Based upon writings and texts by Violeta Parra
Musica di Luis Advis Vitaglich
Music by Luis Advis Vitaglich
Interpretazione originale: Inti Illimani, Isabel Parra, Carmen Bunster.
Collazione dei testi di Violeta Parra: Patricio Manns
Album italiano del 1977: Voce recitante di Edmonda Aldini nella traduzione di Ignazio Delogu
Performed by: Inti Illimani, Ángel Parra, Isabel Parra. Italian reciting voice by Edmonda Aldini.
Violeta Parra's lyrics assembled by Patricio Manns.
Canzone intrisa di un’allegra speranza, di un’utopìa che nel 1972 a Violeta Parra e a molti altri cileni pareva forse davvero concreta, a portata di mano…
Poi il golpe fascista dell’11 settembre 1973…
De "Canto para una semilla"
Da "Canto para una semilla" (Canto per un seme)
From "Canto para una semilla" (Song for a Seed)
Testo trovato su Cancioneros.com
Basato su scritti e testi di Violeta Parra
Based upon writings and texts by Violeta Parra
Musica di Luis Advis Vitaglich
Music by Luis Advis Vitaglich
Interpretazione originale: Inti Illimani, Isabel Parra, Carmen Bunster.
Collazione dei testi di Violeta Parra: Patricio Manns
Album italiano del 1977: Voce recitante di Edmonda Aldini nella traduzione di Ignazio Delogu
Performed by: Inti Illimani, Ángel Parra, Isabel Parra. Italian reciting voice by Edmonda Aldini.
Violeta Parra's lyrics assembled by Patricio Manns.
Canzone intrisa di un’allegra speranza, di un’utopìa che nel 1972 a Violeta Parra e a molti altri cileni pareva forse davvero concreta, a portata di mano…
Poi il golpe fascista dell’11 settembre 1973…
Me falta la comprensión
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/11/24 - 13:38
Rin del angelito
[1966]
Dall’album “Las últimas composiciones de Violeta Parra”.
Poi eseguita anche da Inti-Illimani, Mercedes Sosa, Ángel Parra e Isabel Parra.
Nel 1968 la formazione musicale “Grupo Chagual”, di cui la Parra fu “madrina”, ne diede una sua versione nel disco “Canta a Violeta Parra”.
Dopo aver riascoltato la bellissima Luchín contribuita da Riccardo, mi è tornata in mente la melodia di una canzone della Parra che ricordavo avesse anch’essa a che vedere con il racconto di un destino infantile in una “población callampa” cilena, in una baraccopoli.
E se il destino di Luchín è mangiare terra e vermi, in questo “Rin del angelito” l’infanzia è ancora più negata perché il bimbo protagonista non è riuscito a sopravvivere…
Il tasso di mortalità infantile in Cile è oggi al 7,3, il doppio dell’Italia, ma nel 1966 – quando Violeta Parra scrisse questa canzone – in Cile morivano ancora 105 bambini al di sotto di un anno ogni mille nati vivi. (fonte: Index Mundi)
Dall’album “Las últimas composiciones de Violeta Parra”.
Poi eseguita anche da Inti-Illimani, Mercedes Sosa, Ángel Parra e Isabel Parra.
Nel 1968 la formazione musicale “Grupo Chagual”, di cui la Parra fu “madrina”, ne diede una sua versione nel disco “Canta a Violeta Parra”.
Dopo aver riascoltato la bellissima Luchín contribuita da Riccardo, mi è tornata in mente la melodia di una canzone della Parra che ricordavo avesse anch’essa a che vedere con il racconto di un destino infantile in una “población callampa” cilena, in una baraccopoli.
E se il destino di Luchín è mangiare terra e vermi, in questo “Rin del angelito” l’infanzia è ancora più negata perché il bimbo protagonista non è riuscito a sopravvivere…
Il tasso di mortalità infantile in Cile è oggi al 7,3, il doppio dell’Italia, ma nel 1966 – quando Violeta Parra scrisse questa canzone – in Cile morivano ancora 105 bambini al di sotto di un anno ogni mille nati vivi. (fonte: Index Mundi)
Ya se va para los cielos
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/11/23 - 10:14
Ya no somos nosotros
[1965]
Testo trovato su Cancioneros.com
Nell’album “Los Parra de Chile” (1966), nell’esecuzione di Isabel e Ángel Parra.
Poi nell’album dello stesso Manns intitolato “El sueño americano” (1967) e in altri suoi dischi successivi.
Testo trovato su Cancioneros.com
Nell’album “Los Parra de Chile” (1966), nell’esecuzione di Isabel e Ángel Parra.
Poi nell’album dello stesso Manns intitolato “El sueño americano” (1967) e in altri suoi dischi successivi.
Aquí donde usted nos ve
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/3/25 - 08:19
Grito serás del continente
[1976]
Album “Isabel Parra de Chile”
Testo trovato su Cancioneros.com
Canzone dedicata al fratello Ángel Parra, che nel 1973, subito dopo il golpe, fu arrestato e rinchiuso dapprima nello Stadio nazionale a Santiago per poi essere trasferito nel terribile campo di concentramento di Cachabuco, vicino ad Antofagasta, dove fu detenuto per un anno fino al momento della sua espulsione dal Cile.
A Cachabuco Ángel Parra continuò, nonostante tutto, a comporre canzoni, alcune delle quali furono anche registrate clandestinamente da lui insieme ad altri prigionieri e si trovano nel disco intitolato “Cachabuco” del 1975.
Album “Isabel Parra de Chile”
Testo trovato su Cancioneros.com
Canzone dedicata al fratello Ángel Parra, che nel 1973, subito dopo il golpe, fu arrestato e rinchiuso dapprima nello Stadio nazionale a Santiago per poi essere trasferito nel terribile campo di concentramento di Cachabuco, vicino ad Antofagasta, dove fu detenuto per un anno fino al momento della sua espulsione dal Cile.
A Cachabuco Ángel Parra continuò, nonostante tutto, a comporre canzoni, alcune delle quali furono anche registrate clandestinamente da lui insieme ad altri prigionieri e si trovano nel disco intitolato “Cachabuco” del 1975.
Digo que exilio es estar solo
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartolomeo Pestalozzi 2010/8/20 - 14:20
Vivir como él (Cantata popular)
[1971]
Album “Vivir como él”
Testo trovato sul sito dei Quilapayún
Scritta da Frank Fernández e Luis Advis Vitaglich, grande compositore e filosofo cileno. Nato ad Iquique, è proprio lui l’autore della celebre Cantata Santa María de Iquique , anch’essa interpretata dai Quilapayún, come pure di altre celebri canzoni, tra le quali il ciclo “Canto para una semilla” basato su testi di Violeta Parra e interpretato dagli Inti-Illimani con Isabel Parra e Carmen Bunster.
Questa cantata è dedicata a Nguyen Van Troi, un diciasettenne combattente viet-cong che nel 1963 andò da solo a Saigon con l’intenzione di uccidere il ministro della difesa americano Robert McNamara, uno dei responsabili della guerra in Vietnam e uno dei più grandi criminali di guerra di tutti i tempi, come lui stesso ha ammesso nel documentario di Errol Morris “The Fog of War”, a lui dedicato. E McNamara era pure un recidivo,... (Continues)
Album “Vivir como él”
Testo trovato sul sito dei Quilapayún
Scritta da Frank Fernández e Luis Advis Vitaglich, grande compositore e filosofo cileno. Nato ad Iquique, è proprio lui l’autore della celebre Cantata Santa María de Iquique , anch’essa interpretata dai Quilapayún, come pure di altre celebri canzoni, tra le quali il ciclo “Canto para una semilla” basato su testi di Violeta Parra e interpretato dagli Inti-Illimani con Isabel Parra e Carmen Bunster.
Questa cantata è dedicata a Nguyen Van Troi, un diciasettenne combattente viet-cong che nel 1963 andò da solo a Saigon con l’intenzione di uccidere il ministro della difesa americano Robert McNamara, uno dei responsabili della guerra in Vietnam e uno dei più grandi criminali di guerra di tutti i tempi, come lui stesso ha ammesso nel documentario di Errol Morris “The Fog of War”, a lui dedicato. E McNamara era pure un recidivo,... (Continues)
El 15 de octubre de 1964, por orden de los yanquis, las autoridades títeres de Saigón fusilaron al joven electricista Nguyen Van Troi, acusado de haber intentado dinamitar un puente por donde debía pasar el Secretario de Estado norteamericano McNamara.
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartolomeo Pestalozzi 2010/8/17 - 09:32
La más bella niña
[1964]
Musica di Paco Ibáñez
Il testo di questa canzone è tratto dall'omonima poesia che Luis de Góngora y Argote, poeta e drammaturgo spagnolo, scrisse nel 1580 (la prima pubblicazione risale al 1628 nel cosiddetto "Manuscrito Chacón")
Incisa da Paco Ibáñez nel suo primo disco, "Paco Ibáñez 1", del 1964 e successivamente proposta anche da Isabel Parra in "Isabel Parra, vol II" del 1968.
Testo trovato su Cancioneros.com
Musica di Paco Ibáñez
Il testo di questa canzone è tratto dall'omonima poesia che Luis de Góngora y Argote, poeta e drammaturgo spagnolo, scrisse nel 1580 (la prima pubblicazione risale al 1628 nel cosiddetto "Manuscrito Chacón")
Incisa da Paco Ibáñez nel suo primo disco, "Paco Ibáñez 1", del 1964 e successivamente proposta anche da Isabel Parra in "Isabel Parra, vol II" del 1968.
Testo trovato su Cancioneros.com
La más bella niña
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2009/11/16 - 08:22
Al centro de la injusticia
[1966]
Seguidillas escritas por Violeta en 1966
y musicalizadas en forma de sirilla por Isabel Parra.
"Seguidillas" scritte da Violeta Parra nel 1966
e musicate in forma di "sirilla" da Isabel Parra.
Incisione: Isabel Parra, "Volumen II", 1968.
Le seguidillas scritte da Violeta Parra nel 1966, l'anno prima della sua morte, erano già state musicate dalla figlia Isabel in forma di sirilla (una danza tipica dell'isola di Chiloé e, peraltro, derivata direttamente proprio dalla seguidilla spagnola); Isabel Parra le interpretò nel suo "Volumen II" del 1968. Come in parecchie sue canzoni (si pensi, ad esempio, a La exiliada del sur) Violeta Parra non usa soltanto la storia, ma la geografia del Cile: percorritrice del suo (enormemente lungo) paese, dall'arido e rovente nord di Atacama fino al sud polare, alla ricerca di canzoni e tradizioni, Violeta Parra ebbe modo di conoscere ogni sorta... (Continues)
Seguidillas escritas por Violeta en 1966
y musicalizadas en forma de sirilla por Isabel Parra.
"Seguidillas" scritte da Violeta Parra nel 1966
e musicate in forma di "sirilla" da Isabel Parra.
Incisione: Isabel Parra, "Volumen II", 1968.
Le seguidillas scritte da Violeta Parra nel 1966, l'anno prima della sua morte, erano già state musicate dalla figlia Isabel in forma di sirilla (una danza tipica dell'isola di Chiloé e, peraltro, derivata direttamente proprio dalla seguidilla spagnola); Isabel Parra le interpretò nel suo "Volumen II" del 1968. Come in parecchie sue canzoni (si pensi, ad esempio, a La exiliada del sur) Violeta Parra non usa soltanto la storia, ma la geografia del Cile: percorritrice del suo (enormemente lungo) paese, dall'arido e rovente nord di Atacama fino al sud polare, alla ricerca di canzoni e tradizioni, Violeta Parra ebbe modo di conoscere ogni sorta... (Continues)
Chile limita al norte
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marcia Rosati 2007/10/21 - 23:18
Polka Infantil
Canzone del 1970 scritta da Marcos Velásquez e interpretata dai Tiempo Nuevo, gruppo fondato nel 1965 a Valparaíso, Cile, da Roberto Rivera.
Nel disco “Conjunto de música popular Tiemponuevo de Valparaíso”, realizzato e prodotto nel centro culturale creato dai fratelli Isabel ed Ángel Parra chiamato “Peña de los Parra”, nome dato anche alla casa discografica collegata.
(Bernart Bartleby)
Nel disco “Conjunto de música popular Tiemponuevo de Valparaíso”, realizzato e prodotto nel centro culturale creato dai fratelli Isabel ed Ángel Parra chiamato “Peña de los Parra”, nome dato anche alla casa discografica collegata.
(Bernart Bartleby)
-¿Y tu padre qué hace?
(Continues)
(Continues)
Contributed by Lorenzo Masetti 2005/11/6 - 16:48
Song Itineraries:
War in Viet Nam as seen from Italy and from the rest of the world
The Winds Are Singing Freedom
[1972]
L'autore della canzone è Tommy Makem (e non Mary Makem).
Ripreso dal Sito della Gioventù Socialista Tedesca
.
La canzone è stata fatta conoscere dal gruppo "Sands Family".
Der Text und die Musik stammen von Mary Makem aus dem Jahre 1972. Bekannt wurde das Lied durch die "Sands Family" In ihrem Lied geht es um die britische Fremdherrschaft, gegen die die Iren seit achthundert Jahren rebellieren. Am Schluß aber heißt es: "Es gibt eine Zeit, deinen Bruder zu lieben, es gibt eine Zeit, den Haß zu beenden. Wenn du die Saat der Gerechtigkeit säst, wirst du die Früchte des Friedens ernten.
Il testo e la musica sono stati composti da Mary Makem nel 1972. La canzone fu fatta conoscere dalla "Sands Family". Nella canzone si parla della dominazione inglese, contro la quale gli irlandesi si ribellano da 800 anni. Alla fine però recita: "C'è un tempo per amare il tuo fratello, c'è un tempo... (Continues)
L'autore della canzone è Tommy Makem (e non Mary Makem).
Ripreso dal Sito della Gioventù Socialista Tedesca
.
La canzone è stata fatta conoscere dal gruppo "Sands Family".
Der Text und die Musik stammen von Mary Makem aus dem Jahre 1972. Bekannt wurde das Lied durch die "Sands Family" In ihrem Lied geht es um die britische Fremdherrschaft, gegen die die Iren seit achthundert Jahren rebellieren. Am Schluß aber heißt es: "Es gibt eine Zeit, deinen Bruder zu lieben, es gibt eine Zeit, den Haß zu beenden. Wenn du die Saat der Gerechtigkeit säst, wirst du die Früchte des Friedens ernten.
Il testo e la musica sono stati composti da Mary Makem nel 1972. La canzone fu fatta conoscere dalla "Sands Family". Nella canzone si parla della dominazione inglese, contro la quale gli irlandesi si ribellano da 800 anni. Alla fine però recita: "C'è un tempo per amare il tuo fratello, c'è un tempo... (Continues)
And the winds are singing freedom
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi / Bernart Bartleby 2005/6/27 - 03:37
Song Itineraries:
Conflicts in Ireland
×