Ballade vom ertrunkenen Mädchen
[1919]
Versi di Bertolt Brecht, nella raccolta intitolata “Hauspostille” (“Il libro di devozioni domestiche”), pubblicata nel 1927
Musica di Kurt Weill, nella cantata per tenore, baritono, coro di tre voci maschili e orchestra intitolata “Das Berliner Requiem”, da lui composta nel 1928
Questa “Ballata della ragazza annegata” è una delle poesie più note di Brecht.
Racconta semplicemente del corpo di una donna annegata, trasportato dalle acque del fiume, che col passare del tempo lentamente e dolcemente si disgrega e si perde nella natura. Una giovane donna, uccisa forse, o suicida, che rimane sconosciuta, proprio come il soldato protagonista delle due ballate comprese da Weill nella stessa cantata.
Se fosse solo per questo, avrei potuto proporre questo bellissimo brano – magistralmente interpretato da Therese Giehse, da Gisela May, da Lotte Lenya e anche dalla nostra Milva – semplicemente... (continuer)
Versi di Bertolt Brecht, nella raccolta intitolata “Hauspostille” (“Il libro di devozioni domestiche”), pubblicata nel 1927
Musica di Kurt Weill, nella cantata per tenore, baritono, coro di tre voci maschili e orchestra intitolata “Das Berliner Requiem”, da lui composta nel 1928
Questa “Ballata della ragazza annegata” è una delle poesie più note di Brecht.
Racconta semplicemente del corpo di una donna annegata, trasportato dalle acque del fiume, che col passare del tempo lentamente e dolcemente si disgrega e si perde nella natura. Una giovane donna, uccisa forse, o suicida, che rimane sconosciuta, proprio come il soldato protagonista delle due ballate comprese da Weill nella stessa cantata.
Se fosse solo per questo, avrei potuto proporre questo bellissimo brano – magistralmente interpretato da Therese Giehse, da Gisela May, da Lotte Lenya e anche dalla nostra Milva – semplicemente... (continuer)
Als sie ertrunken war und hinunter schwamm
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 8/2/2017 - 21:40
Zweiter Bericht über den Unbekannten Soldaten unter dem Triumphbogen
[192?]
Versi di Bertolt Brecht, nella raccolta “Lieder Gedichte Chöre, 1918-1933”, pubblicata nel 1934
Musica di Kurt Weill, quinto movimento della cantata per tenore, baritono, coro di tre voci maschili e orchestra intitolata “Das Berliner Requiem”, da lui composta nel 1928.
Seconda parte della canzone del “Milite ignoto sotto l'Arco di Trionfo”, cui rimando per l'introduzione.
Qui Brecht abbandona il grottesco e ammette che mai potrà esserci resurrezione per quel soldato assassinato, massacrato, dilaniato, smembrato e reso così ignoto. Non ci sarà mai un Giorno del Giudizio. E allora voi, maledetti che l'avete ucciso, potete star tranquilli, ma almeno rimuovete quella pietra tombale, quell'arco di trionfo, e smettetela coi vostri inutili ed oltraggiosi inni di vittoria che mi feriscono, io che ogni giorno continuo a chiedermi: perchè non siete voi ad essere morti, perchè non siete stati uccisi voi? Perchè no?
Versi di Bertolt Brecht, nella raccolta “Lieder Gedichte Chöre, 1918-1933”, pubblicata nel 1934
Musica di Kurt Weill, quinto movimento della cantata per tenore, baritono, coro di tre voci maschili e orchestra intitolata “Das Berliner Requiem”, da lui composta nel 1928.
Seconda parte della canzone del “Milite ignoto sotto l'Arco di Trionfo”, cui rimando per l'introduzione.
Qui Brecht abbandona il grottesco e ammette che mai potrà esserci resurrezione per quel soldato assassinato, massacrato, dilaniato, smembrato e reso così ignoto. Non ci sarà mai un Giorno del Giudizio. E allora voi, maledetti che l'avete ucciso, potete star tranquilli, ma almeno rimuovete quella pietra tombale, quell'arco di trionfo, e smettetela coi vostri inutili ed oltraggiosi inni di vittoria che mi feriscono, io che ogni giorno continuo a chiedermi: perchè non siete voi ad essere morti, perchè non siete stati uccisi voi? Perchè no?
Alles was ich euch sagte
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 8/2/2017 - 20:12
Parcours:
La Grande Guerre (1914-1918)
Erster Bericht über den Unbekannten Soldaten unter dem Triumphbogen
[192?]
Versi di Bertolt Brecht, nella raccolta “Lieder Gedichte Chöre, 1918-1933”, pubblicata nel 1934
Musica di Kurt Weill, quarto movimento della cantata per tenore, baritono, coro di tre voci maschili e orchestra intitolata “Das Berliner Requiem”, da lui composta nel 1928.
Una poesia, trasformata da Weill in canzone, che fa il paio con la Legende vom toten Soldaten del 1918 e la supera nella già inarrivabile feroce e grottesca ironia. Là il soldato morto veniva “resuscitato” a guerra quasi finita per farlo partecipare alla grancassa della propaganda e morire eroicamente una seconda volta; qui invece un soldato qualunque, un poveraccio, viene scelto ed ucciso dagli altri – di tutte le nazionalità, si badi bene – il suo corpo viene orrendamente massacrato in modo da renderlo irriconoscibile e farne così il “milite ignoto”, per poi seppellirlo con tutti gli onori sono una pesante pietra... (continuer)
Versi di Bertolt Brecht, nella raccolta “Lieder Gedichte Chöre, 1918-1933”, pubblicata nel 1934
Musica di Kurt Weill, quarto movimento della cantata per tenore, baritono, coro di tre voci maschili e orchestra intitolata “Das Berliner Requiem”, da lui composta nel 1928.
Una poesia, trasformata da Weill in canzone, che fa il paio con la Legende vom toten Soldaten del 1918 e la supera nella già inarrivabile feroce e grottesca ironia. Là il soldato morto veniva “resuscitato” a guerra quasi finita per farlo partecipare alla grancassa della propaganda e morire eroicamente una seconda volta; qui invece un soldato qualunque, un poveraccio, viene scelto ed ucciso dagli altri – di tutte le nazionalità, si badi bene – il suo corpo viene orrendamente massacrato in modo da renderlo irriconoscibile e farne così il “milite ignoto”, per poi seppellirlo con tutti gli onori sono una pesante pietra... (continuer)
Wir kamen von den Gebirgen und vom Weltmeer,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 7/2/2017 - 22:37
Parcours:
La Grande Guerre (1914-1918)
Großer Dankchoral (Lobet die Nacht)
[192?]
Versi di Bertolt Brecht, nella raccolta intitolata “Hauspostille” (“Il libro di devozioni domestiche”), pubblicata nel 1927
Musica di Kurt Weill, in apertura della cantata per tenore, baritono, coro di tre voci maschili e orchestra intitolata “Das Berliner Requiem”, da lui composta nel 1928
Questo Requiem fu commissionato a Weill dalla radio di Francoforte e lui lo compose pensando al decimo anniversario della cosiddetta Rivoluzione di Novembre del 1918, quando socialisti e spartachisti tedeschi, dopo aver sostenuto scioperi nell'industria bellica e ammutinamenti in ambienti militari, proclamarono una “libera repubblica socialista tedesca” contro il capitalismo militarista e imperialista. Un anno dopo sarebbero stati tutti sterminati dai Freikorps, antesignani delle SA, i paramilitari protonazisti di Ernst Röhm, e la debole socialdemocrazia di Weimar avrebbe cominciato la sua inesorabile discesa verso gli inferi della dittatura e della guerra.
Chiaro che la cantata di Brecht/Weill non venne trasmessa...
Versi di Bertolt Brecht, nella raccolta intitolata “Hauspostille” (“Il libro di devozioni domestiche”), pubblicata nel 1927
Musica di Kurt Weill, in apertura della cantata per tenore, baritono, coro di tre voci maschili e orchestra intitolata “Das Berliner Requiem”, da lui composta nel 1928
Questo Requiem fu commissionato a Weill dalla radio di Francoforte e lui lo compose pensando al decimo anniversario della cosiddetta Rivoluzione di Novembre del 1918, quando socialisti e spartachisti tedeschi, dopo aver sostenuto scioperi nell'industria bellica e ammutinamenti in ambienti militari, proclamarono una “libera repubblica socialista tedesca” contro il capitalismo militarista e imperialista. Un anno dopo sarebbero stati tutti sterminati dai Freikorps, antesignani delle SA, i paramilitari protonazisti di Ernst Röhm, e la debole socialdemocrazia di Weimar avrebbe cominciato la sua inesorabile discesa verso gli inferi della dittatura e della guerra.
Chiaro che la cantata di Brecht/Weill non venne trasmessa...
Lobet die Nacht und die Finsternis, die euch umfangen!
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 6/2/2017 - 23:42
Youkali
[1935]
Parole di Roger Fernay
Sulla melodia di un tango-habanera composta da Kurt Weill nel 1934 per l’adattamento teatrale del romanzo “Marie Galante” di Jacques Deval (1931).
Scopro questa canzone grazie a Flavio Poltronieri ed al suo intervento a commento de Le grand Lustukru, canzone popolare di cui Deval, Weill e Fernay offrirono una loro versione per il finale di “Marie Galante”.
“Youkali” è invece di un anno posteriore alla pièce, ma fu scritta da Fernay su uno dei pezzi strumentali composti da Weill per il dramma. E’ l’unica canzone nota di Fernay, che poi scelse la carriera di burocrate nella SIAE francese.
Propongo questo brano perché strettamente connesso al clima che si respirava in Francia e in tutta Europa in quegli anni così bui, dominati dal nazismo ormai trionfante che cominciava ad allargare la sua tetra ombra oltre la Germania. Ricordo che nel 1934, dopo la “Notte... (continuer)
Parole di Roger Fernay
Sulla melodia di un tango-habanera composta da Kurt Weill nel 1934 per l’adattamento teatrale del romanzo “Marie Galante” di Jacques Deval (1931).
Scopro questa canzone grazie a Flavio Poltronieri ed al suo intervento a commento de Le grand Lustukru, canzone popolare di cui Deval, Weill e Fernay offrirono una loro versione per il finale di “Marie Galante”.
“Youkali” è invece di un anno posteriore alla pièce, ma fu scritta da Fernay su uno dei pezzi strumentali composti da Weill per il dramma. E’ l’unica canzone nota di Fernay, che poi scelse la carriera di burocrate nella SIAE francese.
Propongo questo brano perché strettamente connesso al clima che si respirava in Francia e in tutta Europa in quegli anni così bui, dominati dal nazismo ormai trionfante che cominciava ad allargare la sua tetra ombra oltre la Germania. Ricordo che nel 1934, dopo la “Notte... (continuer)
C’est presque au bout du monde,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 4/12/2015 - 10:54
Über Die Bezeichnung Emigranten
[1937]
Versi di Bertolt Brecht, scritti durante l’esilio a Svendborg. Nella raccolta “Svendborger Gedichte” (1939)
Musica di Kurt Weill
Trovo la poesia interpretata da Katja Ebstein nel suo “Laßt Euch Nicht Verführen! - Katja Ebstein Singt Und Spricht Bertolt Brecht” del 1999.
Versi di Bertolt Brecht, scritti durante l’esilio a Svendborg. Nella raccolta “Svendborger Gedichte” (1939)
Musica di Kurt Weill
Trovo la poesia interpretata da Katja Ebstein nel suo “Laßt Euch Nicht Verführen! - Katja Ebstein Singt Und Spricht Bertolt Brecht” del 1999.
Immer fand ich den Namen falsch, den man uns gab:
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 18/3/2015 - 08:29
Parcours:
Exil et exiliés
Grabschrift 1919
Versi di Bertolt Brecht, in onore e memoria di Rosa Luxemburg e dei protagonisti della Rivoluzione Tedesca del novembre 1918 e della Rivolta del Gennaio 1919.
Musica di Kurt Weill
Trovo la poesia interpretata da Milva nel suo disco “Milva canta un nuovo Brecht” del 1996
La canzone si può anche trovare in inglese nell'album del 1986 di Dagmar Krause - Supply & Demand e in tedesco nell'album Angebot & Nachfrage: Lieder von Brecht / Weill & Eisler.
Il 15 gennaio Rosa Luxemburg venne rapita ed in seguito assassinata, insieme a Karl Liebknecht, da uomini dei Freikorps, i gruppi paramilitari ai comandi dell’esercito e agli ordini del governo socialdemocratico. Il corpo delle Luxemburg venne gettato in un canale e fu recuperato e sepolto solo alla fine di maggio. Nel 1926, a lei, a Liebknecht e ad altri protagonisti della rivolta spartachista trucidati venne dedicato un monumento... (continuer)
Musica di Kurt Weill
Trovo la poesia interpretata da Milva nel suo disco “Milva canta un nuovo Brecht” del 1996
La canzone si può anche trovare in inglese nell'album del 1986 di Dagmar Krause - Supply & Demand e in tedesco nell'album Angebot & Nachfrage: Lieder von Brecht / Weill & Eisler.
Il 15 gennaio Rosa Luxemburg venne rapita ed in seguito assassinata, insieme a Karl Liebknecht, da uomini dei Freikorps, i gruppi paramilitari ai comandi dell’esercito e agli ordini del governo socialdemocratico. Il corpo delle Luxemburg venne gettato in un canale e fu recuperato e sepolto solo alla fine di maggio. Nel 1926, a lei, a Liebknecht e ad altri protagonisti della rivolta spartachista trucidati venne dedicato un monumento... (continuer)
Die rote Rosa nun auch verschwand.
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 17/3/2015 - 13:39
Gründungssong der National Deposit Bank
[1931]
Versi di Bertolt Brecht
Musica di Kurt Weill
Una canzone inserita ex novo da Brecht nella sceneggiatura de “Die Dreigroschenoper” (“L'opera da tre soldi”) predisposta per la trasposizione cinematografica di Georg Wilhelm Pabst. Non compare comunque nel film perché Pabst decise di utilizzare solo le parti musicali dell’opera originale.
Versi di Bertolt Brecht
Musica di Kurt Weill
Una canzone inserita ex novo da Brecht nella sceneggiatura de “Die Dreigroschenoper” (“L'opera da tre soldi”) predisposta per la trasposizione cinematografica di Georg Wilhelm Pabst. Non compare comunque nel film perché Pabst decise di utilizzare solo le parti musicali dell’opera originale.
Nicht wahr, eine Bank zu gründen
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 16/3/2015 - 12:01
Beat! Beat! Drums!
[1862-64]
Versi di Walt Whitman, dalla raccolta “Drum Taps” pubblicata nel 1865
Musica di Kurt Weill, da “Three Walt Whitman Songs” del 1942, cui Weill aggiunse Come Up From the Fields Father nel 1947.
Testo trovato su The Lied, Art Song and Choral Texts Archive
L’orrendo, assordante rumore della guerra che soverchia ogni cosa, anche le suppliche dei vecchi, le preghiere delle madri, persino il silenzio dei morti…
Versi di Walt Whitman, dalla raccolta “Drum Taps” pubblicata nel 1865
Musica di Kurt Weill, da “Three Walt Whitman Songs” del 1942, cui Weill aggiunse Come Up From the Fields Father nel 1947.
Testo trovato su The Lied, Art Song and Choral Texts Archive
L’orrendo, assordante rumore della guerra che soverchia ogni cosa, anche le suppliche dei vecchi, le preghiere delle madri, persino il silenzio dei morti…
Beat! beat! drums! - blow! bugles! blow!
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dead End 13/11/2012 - 15:09
Come Up From the Fields Father
[1862-64]
Versi di Walt Whitman, dalla raccolta “Drum Taps” pubblicata nel 1865
Musica di Kurt Weill, da “Four Walt Whitman Songs” del 1947
Testo trovato su The Lied, Art Song and Choral Texts Archive
A partire dalla battaglia di Fredericksburg, in cui suo fratello era rimasto ferito, Walt Withman prestò opera di soccorso come infermiere volontario negli ospedali da campo dell’Unione e lì descrisse la carneficina, la sofferenza, la morte con grande compassione per tutti coloro che vi erano coinvolti e travolti, convinto – era sì un patriota ma di fede quacchera, una religione che ripudiava la violenza – che “la guerra non può essere per noi [americani] ciò che è stata per tutte le nazioni di ogni epoca fino ad oggi; non può la guerra condizionare e tirannizzare ogni aspetto della vita delle nazioni e degli individui; deve trattarsi solo di un episodio, un contrattempo... (continuer)
Versi di Walt Whitman, dalla raccolta “Drum Taps” pubblicata nel 1865
Musica di Kurt Weill, da “Four Walt Whitman Songs” del 1947
Testo trovato su The Lied, Art Song and Choral Texts Archive
A partire dalla battaglia di Fredericksburg, in cui suo fratello era rimasto ferito, Walt Withman prestò opera di soccorso come infermiere volontario negli ospedali da campo dell’Unione e lì descrisse la carneficina, la sofferenza, la morte con grande compassione per tutti coloro che vi erano coinvolti e travolti, convinto – era sì un patriota ma di fede quacchera, una religione che ripudiava la violenza – che “la guerra non può essere per noi [americani] ciò che è stata per tutte le nazioni di ogni epoca fino ad oggi; non può la guerra condizionare e tirannizzare ogni aspetto della vita delle nazioni e degli individui; deve trattarsi solo di un episodio, un contrattempo... (continuer)
Come up from the fields father, here’s a letter from our Pete,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dead End 13/11/2012 - 14:35
Denn wovon lebt der Mensch?
[1928]
Da “Die Dreigroschenoper”, “L’opera da tre soldi”, scritta da Brecht ispirandosi a “The Beggar's Opera” di John Gay (1728)
Musica di Kurt Weill
A monito per la classe digerente, pardon, dirigente, e soprattutto per Monti e i suoi banchieri: “Prima di tutto fateci mangiare, poi, se volete, potrete parlare. Voi che godete a spese del nostro disonore, date ascolto, sappiatelo, è così: solo saziato l’uomo può farsi migliore”
Da “Die Dreigroschenoper”, “L’opera da tre soldi”, scritta da Brecht ispirandosi a “The Beggar's Opera” di John Gay (1728)
Musica di Kurt Weill
A monito per la classe digerente, pardon, dirigente, e soprattutto per Monti e i suoi banchieri: “Prima di tutto fateci mangiare, poi, se volete, potrete parlare. Voi che godete a spese del nostro disonore, date ascolto, sappiatelo, è così: solo saziato l’uomo può farsi migliore”
[Macheath]
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dead End 19/7/2012 - 09:53
Zu Potsdam unter den Eichen
[1928]
Text: Bertolt Brecht. Musik: Kurt Weill
Lyrics: Bertolt Brecht. Music: Kurt Weill
Testo: Bertolt Brecht. Musica: Kurt Weill
Interpreti / Performers:
Lotte Lenya
Ute Lemper
Milva
Faceva originalmente parte del Berliner Requiem (Requiem Berlinese), "piccola cantata dopo le poesie di Brecht", commissionato dalla Reichs-Rundfunkgesellschaft per essere trasmesso dalla stazione radio di Francoforte. Fu eseguito per la prima volta nel maggio del 1929. La canzone fu scritta soltanto per voci maschili, con accompagnamento di orchestra a fiati; fu poi arrangiata come "coro operaio" per le corali amatoriali (ora come allora diffusissime in Germania). Dopo la morte di Weill, il direttore d'orchestra Walter Goehr eseguì un altro arrangiamento per voce solista, espressamente per Lotte Lenya.
This piece was part of the original Berliner Requiem, "a little cantata after poems by Brecht",... (continuer)
Text: Bertolt Brecht. Musik: Kurt Weill
Lyrics: Bertolt Brecht. Music: Kurt Weill
Testo: Bertolt Brecht. Musica: Kurt Weill
Interpreti / Performers:
Lotte Lenya
Ute Lemper
Milva
Faceva originalmente parte del Berliner Requiem (Requiem Berlinese), "piccola cantata dopo le poesie di Brecht", commissionato dalla Reichs-Rundfunkgesellschaft per essere trasmesso dalla stazione radio di Francoforte. Fu eseguito per la prima volta nel maggio del 1929. La canzone fu scritta soltanto per voci maschili, con accompagnamento di orchestra a fiati; fu poi arrangiata come "coro operaio" per le corali amatoriali (ora come allora diffusissime in Germania). Dopo la morte di Weill, il direttore d'orchestra Walter Goehr eseguì un altro arrangiamento per voce solista, espressamente per Lotte Lenya.
This piece was part of the original Berliner Requiem, "a little cantata after poems by Brecht",... (continuer)
Zu Potsdam unter den Eichen
(continuer)
(continuer)
envoyé par jacopo 29/8/2007 - 23:30
Parcours:
La Grande Guerre (1914-1918)
Und was bekam des Soldaten Weib?
[1942]
Poesia di Bertolt Brecht
Dal Buon Soldato Schwejk
Musica di Kurt Weill
Si veda anche Ballata della donna del soldato nazista di Giorgio Strehler
Poesia di Bertolt Brecht
Dal Buon Soldato Schwejk
Musica di Kurt Weill
Si veda anche Ballata della donna del soldato nazista di Giorgio Strehler
Und was bekam des Soldaten Weib
(continuer)
(continuer)
12/6/2005 - 11:59
Lied der Seeräuber-Jenny
[1928]
Da "Die Dreigroschenoper" ("L'opera da tre soldi")
Musica di Kurt Weill
Assieme a "Moritat von Meckie Messer", che non rientra in questa raccolta, "Jenny dei Pirati" (questo il suo titolo italiano) è senz'altro la più famosa ballata di Bertolt Brecht tratta dall' "Opera da tre soldi" ed anche, probabilmente, al tempo stesso una delle vette dell'arte brechtiana, della musica di Kurt Weill e del canto di Lotte Lenya.
Una cupa e potente ballata che parla di un'umile domestica e della distruzione di una città, e che ha ispirato più di un artista tra i quali spicca senz'altro Bob Dylan con la sua When the Ship comes in.
*
"La Canzone Di Jenny Dei Pirati" fu scritta da Bertolt Brecht e composta da Kurt Weill per "Die Dreigroschenoper" e rappresenta il sentimento rivoluzionario. In essa compaiono infatti i simboli della nave (antitesi della casa borghese) e dei pirati (uomini che... (continuer)
Da "Die Dreigroschenoper" ("L'opera da tre soldi")
Musica di Kurt Weill
Assieme a "Moritat von Meckie Messer", che non rientra in questa raccolta, "Jenny dei Pirati" (questo il suo titolo italiano) è senz'altro la più famosa ballata di Bertolt Brecht tratta dall' "Opera da tre soldi" ed anche, probabilmente, al tempo stesso una delle vette dell'arte brechtiana, della musica di Kurt Weill e del canto di Lotte Lenya.
Una cupa e potente ballata che parla di un'umile domestica e della distruzione di una città, e che ha ispirato più di un artista tra i quali spicca senz'altro Bob Dylan con la sua When the Ship comes in.
*
"La Canzone Di Jenny Dei Pirati" fu scritta da Bertolt Brecht e composta da Kurt Weill per "Die Dreigroschenoper" e rappresenta il sentimento rivoluzionario. In essa compaiono infatti i simboli della nave (antitesi della casa borghese) e dei pirati (uomini che... (continuer)
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envoyé par Riccardo Venturi 30/3/2005 - 02:09
Der Kanonen Song
[1928]
da "Die Dreigroschenoper" (L'opera da tre soldi)
Musica di Kurt Weill
Aus Bertolt Brechts Dreigroschenoper
Text: Bertolt Brecht
Musik: Kurt Weill
La prima di questa opera nel 1928 fu il più grande successo teatrale degli anni venti. Il pubblico era entusiasta, l'opera rimase in scena per un intero anno. Che opera però! I personaggi principali sono il re dei mendicanti che organizza il "lavoro" dei mendicanti come un affare qualsiasi (e si arricchisce parecchio), il criminale senza scrupoli Mackie Messer che in fondo è un esempio di rispettabilità borghese, il capo di polizia che è corrotto fino al osso e non mancano nemmeno le puttane. Una sceneggiatura spettacolare, colpi di scena, canzoni e ballate (tra queste molte delle più più famose della sua intera produzione) scritte dal compositore Kurt Weill (1900-1950), assicuravano il divertimento del pubblico.
La musica di Kurt... (continuer)
da "Die Dreigroschenoper" (L'opera da tre soldi)
Musica di Kurt Weill
Aus Bertolt Brechts Dreigroschenoper
Text: Bertolt Brecht
Musik: Kurt Weill
La prima di questa opera nel 1928 fu il più grande successo teatrale degli anni venti. Il pubblico era entusiasta, l'opera rimase in scena per un intero anno. Che opera però! I personaggi principali sono il re dei mendicanti che organizza il "lavoro" dei mendicanti come un affare qualsiasi (e si arricchisce parecchio), il criminale senza scrupoli Mackie Messer che in fondo è un esempio di rispettabilità borghese, il capo di polizia che è corrotto fino al osso e non mancano nemmeno le puttane. Una sceneggiatura spettacolare, colpi di scena, canzoni e ballate (tra queste molte delle più più famose della sua intera produzione) scritte dal compositore Kurt Weill (1900-1950), assicuravano il divertimento del pubblico.
La musica di Kurt... (continuer)
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21/2/2005 - 22:41
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Parole di Ogden Nash (1902 – 1971), poeta newyorkese
Musica di Kurt Weill (1900 – 1950), musicista e compositore ebreo tedesco, originario di Dessau, Sassonia.
Una delle canzoni che Nash e Weill scrissero per il musical “One Touch of Venus”, diretto da Elia Kazan, dove veniva interpretata da Mary Martin e Kenny Baker. Nel 1948 lo spettacolo teatrale fu portato sul grande schermo da William A. Seiter, con una sensualissima Ava Gardner (doppiata al canto da Eileen Wilson)
Interpretata praticamente da tutti i grandi della canzone americana di ogni tempo.
La musica di questa splendida canzone d'amore, così malinconica e triste, intrisa di un profondo senso di perdita e di inesorabilità del tempo e del destino, fu scritta da Weill nel suo esilio newyorchese. Chi ci capisce di musica afferma che in queste note si sente Gustav Mahler, il compositore che più di ogni altro influenzò... (continuer)